Manuale RTM Light - Resipol
Manuale RTM Light - Resipol
Manuale RTM Light - Resipol
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Introduzione<br />
all’<strong>RTM</strong> leggero
1<br />
<strong>RTM</strong> leggero<br />
Presentazione del sistema<br />
Si tratta di un sistema a stampo chiuso a trasferimento di<br />
resina (<strong>RTM</strong>), assistito dal vuoto con bassa pressione<br />
d’iniezione di resina (inferiore a 1 bar).<br />
Vengono impiegati due livelli di vuoto:<br />
• il vuoto #1 (massimo, -0.9 bar) per chiudere gli<br />
stampi<br />
• il vuoto #2 (-0.5 bar) per aiutare lo scorrimento<br />
della resina durante l’iniezione<br />
La realizzazione degli stampi è semplice e rapida grazie<br />
alle basse pressioni d’iniezione.<br />
Il contro-stampo è semi-rigido e il peso leggero ne facilita<br />
la manutenzione.<br />
3<br />
Stampo<br />
1. Chiusura degli stampi<br />
2. Introduzione della resina<br />
3. Vuoto regolato al<br />
centro dello stampo<br />
Pompa del vuoto<br />
2<br />
Contro-stampo<br />
0.6 0.4<br />
0.8<br />
1.0<br />
0.2<br />
0.6 0.4<br />
0.8<br />
1.0<br />
0.2<br />
TYPE RT 121<br />
DANFOSS<br />
3 4<br />
1<br />
5<br />
0 6<br />
3 4<br />
1<br />
5<br />
0 6<br />
Disegno nn°11 Solvente<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.<br />
Macchina di iniezione<br />
Resina
<strong>RTM</strong> leggero<br />
Lo stampo<br />
La semplicità del sistema permette di cominciare<br />
facilmente una produzione di parti senza affrontare grossi<br />
investimenti.<br />
Lo stampo è realizzato con un’anima sandwich e due pelli.<br />
Sia il gelcoat che le resine utilizzate devono avere un<br />
HDT di almeno 90°.<br />
La realizzazione dell’intercapedine viene preferibilmente<br />
eseguita con della cera calibrata. E’ anche possibile<br />
utilizzare una stratificazione manuale carteggiata e<br />
lucidata.<br />
Recipiente di recupero<br />
dell'eccesso di resina<br />
Base di riuscita del procedimento<br />
Carrello mobile<br />
Stampo<br />
Contro-stampo<br />
Disegno n°2<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.
<strong>RTM</strong> leggero<br />
Dettagli della zona tecnica<br />
La chiusura e la tenuta stagna degli stampi si ottengono<br />
per mezzo di guarnizioni che sono incollate alla zona<br />
tecnica del contro-stampo.<br />
L’apertura della guarnizione a labbro permette di chiudere<br />
automaticamente gli stampi senza la necessità d’esercitare<br />
alcuna forza.<br />
La guarnizione interiore assicura una buona tenuta stagna<br />
del vuoto ed evita che la resina rifluisca verso il profilato<br />
al momento dell’iniezione dell iniezione. Questa guarnizione è in<br />
silicone e ciò evita di doverla pulire.<br />
La posa delle guarnizioni si effettua con l’aiuto di una<br />
colla di contatto.<br />
Iniettore<br />
Contro-stampo<br />
Rovicore<br />
Stampo<br />
Guarnizione siliconica<br />
Disegno n°3<br />
Raccordo del vuoto<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.<br />
Guarnizione<br />
a labbro
<strong>RTM</strong> leggero<br />
Procedura di chiusura<br />
Prima di effettuare l’iniezione della parte, bisogna<br />
innanzitutto posizionare il Rovicore nello stampo. A seguito<br />
di questa operazione è possibile effettuare la messa in opera<br />
del contro-stampo. Si effettua poi il vuoto all’esterno sulla<br />
zona; la guarnizione a labbro si appiattisce contro lo stampo<br />
e così pure la guarnizione in silicone all’interno che blocca<br />
il contro-stampo. Gli stampi sono chiusi. A questo punto si<br />
può cominciare ad iniettare la resina tra gli stampi per<br />
mezzo dell’iniettore dell iniettore situato al bordo dello stampo stampo. La resina<br />
circola inizialmente nel canale periferico e in seguito<br />
impregna le fibre periferiche spostandosi verso il centro<br />
dello stampo. Si aziona quindi il secondo vuoto centrale al<br />
fine di compensare la pressione interna che si crea per<br />
effetto dell’iniezione.<br />
Disegno n°4<br />
Vuoto di chiusura degli stampi<br />
Punto d'iniezione<br />
3. Iniezione della resina<br />
2. Chiusura a tenuta stagna<br />
Schiacciamento della guarnizione a labbro<br />
1. Appoggio del contro-stampo<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.
Pelle 1<br />
<strong>RTM</strong> leggero<br />
Fabbricazione dello stampo<br />
I bordi dello stampo (zona tecnica) sono orizzontali e<br />
larghi circa 15 cm. Risulta quindi facile trasformare uno<br />
stampo pre-esistente in uno stampo ad iniezione, basta<br />
semplicemente fornirlo di queste zone orizzontali.<br />
Lo stampo viene reso più rigido per mezzo di un anima<br />
sandwich per poter assicurare che non si deformerà<br />
durante l’iniezione. E’ piuttosto il contro-stampo, più<br />
sottile, che eventualmente subirà una deformazione poiché<br />
consta di soli 4 mm mm. di spessore spessore.<br />
Lo strato sandwich trattiene anche il calore creato per<br />
effetto della polimerizzazione del primo pezzo, e questo<br />
permette di favorire la polimerizzazione del gelcoat per il<br />
pezzo seguente e di ridurre così i tempi del ciclo.<br />
Lati in mm<br />
Pelle 2<br />
Anima sandwich<br />
150<br />
Disegno n°5<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.
10<br />
5<br />
<strong>RTM</strong> leggero<br />
Dimensioni della zona<br />
tecnica<br />
Con un vuoto di -0,9 bar, si ottiene su una larghezza di 15<br />
cm, una pressione di chiusura di circa 1350 kg per metro<br />
lineare.<br />
Il canale centrale è in effetti una riserva di vuoto poiché in<br />
caso di errore di utilizzo (come, per esempio, dimenticare<br />
di fermare la pompa d’iniezione), il sovraccarico di<br />
pressione spingerebbe la resina tra le due guarnizioni e<br />
senza questo canale, la resina finirebbe direttamente nella<br />
pompa d’iniezione.<br />
In caso di mancanza d’elettricità, ha funzione<br />
momentanea di riserva del vuoto.<br />
20<br />
Lati in mm<br />
5 20<br />
55 10 10 25<br />
Tutti i solchi 5mm minimo<br />
Minimo 8<br />
Disegno n°6<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.<br />
10
<strong>RTM</strong> leggero<br />
Realizzazione della zona tecnica<br />
Il sistema più affidabile è di realizzarsi da soli la zona<br />
tecnica direttamente sullo stampo con lo scopo di adattarlo<br />
perfettamente alle forme delle parti che non sono sempre<br />
diritte e piatte. Si utilizza la guarnizione siliconica<br />
rettangolare poiché è molto facile da posizionare con<br />
l’aiuto della colla di contatto.<br />
Il centro viene realizzato con della schiuma (PVC,<br />
preferibilmente) rapida da tagliarsi e ricoperta da nastro in<br />
PVC PVC.<br />
Per la guarnizione a labbro, il miglior metodo è costituito<br />
da tre strati successivi di cera 3 mm. Non bisogna<br />
dimenticare l’impiego della plastilina per arrotondare gli<br />
angoli vivi all’interno.<br />
Schiuma tagliata su misura<br />
ricoperta di 2 strati di nastro PVC<br />
Guarnizione siliconica<br />
10x5mm<br />
Cera calibrata in funzione<br />
dello spessore desiderato<br />
Cera calibrata 1mm<br />
Arrotondamenti in plastilina<br />
5mm di cera calibrata<br />
Disegno n°7<br />
Cera calibrata 1mm<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.<br />
3 strati di<br />
cera calibrata<br />
di 3mm
<strong>RTM</strong> leggero<br />
Posizionamento degli accessori<br />
L’iniettore è posizionato al bordo dello stampo lungo la<br />
guarnizione siliconica che viene spostata a questo scopo.<br />
Il recipiente del vuoto è generalmente posto al centro dello<br />
stampo.<br />
A seconda della forma geometrica dello stampo, può<br />
variare il posizionamento del punto di vuoto centrale. In<br />
un pezzo rettangolare, è preferibile effettuare l’iniezione<br />
in due punti e fare il vuoto al centro. Nell’esempio<br />
sottostante sottostante, è stato leggermente spostato il punto di vuoto<br />
verso il lato opposto al punto di iniezione.<br />
Dettaglio: La guarnizione in silicone<br />
contorna l'inserto<br />
Disegno n°8<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.
<strong>RTM</strong> leggero<br />
Utilizzo di un profilato<br />
Esiste una possibilità per diminuire il tempo di<br />
realizzazione del contro-stampo: l’impiego del profilato.<br />
Se i bordi dello stampo sono diritti, si può innanzitutto<br />
prestratificare in uno stampo un profilato che verrà<br />
tagliato e posizionato secondo misura sul bordo dello<br />
stampo dopo aver posizionato l’intercapedine.<br />
E’ consigliabile tagliare in sbieco il bordo del profilato<br />
perché possa essere il più vicino possibile al gelcoat al<br />
momento del congiungimento con il contro-stampo<br />
contro stampo.<br />
Il profilo<br />
Cera calibrata<br />
Stratificazione<br />
Spessore del pezzo<br />
Stratificazione del contro-stampo<br />
con il profilo<br />
Messa in opera del profilo<br />
5mm<br />
Disegno n°9<br />
Messa in opera della cera calibrata<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.
<strong>RTM</strong> leggero<br />
Taglio del profilato<br />
Quando si posiziona il profilato, può succedere che il<br />
contorno dello stampo non sia piatto, ma arrotondato. E’<br />
per questa ragione che i profilati devono essere stratificati<br />
un po’ più grossi per permettere, eventualmente, di essere<br />
tagliati nuovamente, se necessario.<br />
Dopo aver tagliato e aggiustato gli angoli, si stratificano i<br />
pezzi di profilato tra di loro. In seguito, dopo aver tagliato<br />
i bordi in sbieco, si fissa l’insieme con l’aiuto di un<br />
sergente sullo stampo e alla cavità realizzata in cera<br />
calibrata o altro.<br />
Si fa quindi ritornare la stratificazione del contro-stampo<br />
sui profilati (circa 7cm).<br />
Stratificazione dei profilati<br />
tra di loro con 3 mats 450 gr.<br />
Stampo<br />
Vista di taglio<br />
Ritorno dello stampo Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.<br />
Disegno n°10
<strong>RTM</strong> leggero<br />
L ’Iniettore<br />
L’iniettore fa parte dei nuovi accessori del procedimento<br />
<strong>RTM</strong> Leggero. Si posiziona un piccolo tubo del diametro<br />
di 10 mm in PE o PA al momento dell’iniezione, evitando<br />
così la sua pulizia dopo l’impiego. Basta semplicemente<br />
spingere il tubo nell’iniettore facendo attenzione di<br />
fermarlo al bordo interno dell’inserto.<br />
Per maggior sicurezza, l’iniettore è dotato di un sistema<br />
anti-ritorno, che evita al tubo di staccarsi durante o dopo<br />
l’iniezione l iniezione. Un anello in PTFE è posizionato all’interno all interno e<br />
permette di evitare qualsiasi problema di incollaggio della<br />
resina in caso di errore nell’utilizzo.<br />
Tubo PE o PA 10x8mm<br />
Vista inferiore<br />
Parte PTFE<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.<br />
Disegno n°11<br />
Parte metallica
<strong>RTM</strong> leggero<br />
Recipiente del vuoto<br />
Questo recipiente che viene posizionato al centro dello<br />
stampo, permette di recuperare l’eccesso di resina.<br />
Esso è composto da tre parti:<br />
• un contenitore da circa 1/2 litro<br />
• un coperchio (da realizzarsi per proprio conto)<br />
• un anello metallico da posizionarsi al momento<br />
della stratificazione del contro-stampo.<br />
La guarnizione a tenuta stagna del coperchio è in<br />
neoprene neoprene, la sua base piatta di 20 mm permette un’ottima un ottima<br />
adesione.<br />
Il coperchio è di normale stratificato di +/- 5 mm con<br />
eventualmente uno spazio per del plexiglass o vetro, a<br />
seconda delle norme di sicurezza in vigore.<br />
raccordo vuoto 3/4 femmina<br />
Raccordo per stampo<br />
Coperchio per guarnizione<br />
Recipiente di recupero<br />
(metallico)<br />
Inserto metallico<br />
Disegno n°12<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.<br />
Guarnizione torica
<strong>RTM</strong> leggero<br />
La pompa del vuoto<br />
E’ stata concepita una pompa del vuoto perfettamente<br />
adattata al sistema <strong>RTM</strong> Leggero. La sua particolarità è di<br />
poter produrre due vuoti di livelli differenti allo stesso<br />
tempo senza tuttavia aver bisogno di azionare il suo<br />
motore in permanenza.<br />
Una pompa per vuoto deve avere una riserva due volte<br />
superiore alla sua capacità di produzione oraria. Per<br />
esempio, una pompa da 100 m²/h deve avere una riserva<br />
di 200 ll.<br />
I raccordi pompieristici "Geka" sono i più adatti per poter<br />
rapidamente intervenire manualmente.<br />
Vacuostato<br />
Pannello elettrico<br />
Pompa del vuoto<br />
0.6 0.4<br />
0.8 0.2<br />
1.0<br />
Valvola per vuoto massimo<br />
Rotella<br />
0.6 0.4<br />
0.8 0.2<br />
1.0<br />
Regolatore elettrico<br />
Disegno n°13<br />
Filtro dell'aria<br />
Vacuometro<br />
Filtro in carbone attivo<br />
Valvola per vuoto regolabile<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.
<strong>RTM</strong> leggero<br />
Gli accessori
Tabella d ’impiego del Rovicore<br />
PRODOTTI STANDARD<br />
Rovicore 300/B5/300 - Rovicore 300/D3/300<br />
Rovicore 450/B5/450 - Rovicore 450/D3/450<br />
Rovicore 600/B5/600 - Rovicore 600/D3/600<br />
<strong>RTM</strong> leggero<br />
PRESENTAZIONE<br />
Altezza: 25 cm - 3000 cm - sottomultipli. Rotoli: 20 a 50 metri secondo la grammatura<br />
Bancale: da 600 a 800 Kg secondo l’altezza<br />
IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO<br />
Rovicore 450/B5/450 (I)<br />
450 = Peso della fibra/m²<br />
B5 = Tipo d’anima<br />
(I) = Tipo di fibra di vetro<br />
Intercapedine in mm<br />
Tipo di Rovicore<br />
300/D3/300<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />
23<br />
18<br />
16<br />
13<br />
12<br />
29<br />
24<br />
20<br />
17<br />
15<br />
Scala di permeabilità<br />
La permeabilità aumenta con il valore indicato<br />
(da 1 a 10, la permeabilità è doppia)<br />
% massa di vetro<br />
% massa di rinforzo<br />
1,5 2 2,5 3 3,5 4 4.5 5 5,5 6<br />
300/D3/300<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />
23<br />
18<br />
16<br />
13<br />
12<br />
29<br />
24<br />
20<br />
17<br />
15<br />
300/B5/300<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />
19<br />
26<br />
16<br />
22<br />
14<br />
19<br />
12<br />
17<br />
11<br />
15<br />
450/D3/450<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />
26<br />
32<br />
22<br />
27<br />
19<br />
23<br />
17<br />
21<br />
15<br />
19<br />
450/B5/450<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />
23<br />
29<br />
20<br />
25<br />
17<br />
22<br />
16<br />
20<br />
14<br />
18<br />
600/D3/600<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />
29<br />
33<br />
25<br />
29<br />
22<br />
26<br />
20<br />
23<br />
18<br />
21<br />
600/B5/600<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />
25<br />
31<br />
22<br />
27<br />
20<br />
24<br />
18<br />
22<br />
17<br />
20<br />
Le istruzioni, note o raccomandazioni<br />
fornite corrispondono ai casi d'utilizzo<br />
più comuni e non dispensano<br />
l'utilizzatore di operare a regola d'arte.