in Particolare - Comune di Calderara di Reno

Workshop
Bargellino

Workshop Bargellino
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Scheda tecnica
Date
9 GiuGno. Presentazione iniziale, Sala consiliare, calderara
21, 23 giugNo. i e ii sessione, Rce Servizi, Bargellino
28, 30 giugNo. iii e iV sessione, Università di Bologna, Bastia 2, Bargellino
14 luglio. Presentazione finale, Sala Consiliare, Calderara
tutor
Carlo Branzaglia, Andrea Carnoli
con
Jacopo Ferretti
ParteciPanti
Rodolfo Albini air tech System
Alessandro Bentivoglio hitepla sas
Dimma Bizzarri Rettifiche Bizzarri
Paolo Boetti Officina Orsi
Arrigo Borgatti Bastia 2
Enzo Dall’olio Gruppo cer-gas
Cesare Fabbri Pensionato
Mauro gasparini ames
giovanni lettieri Residente
giuseppe lodi Lodi&Ghedini
Claudio Malenotti Malenotti srl
Gianluca Pellegrini cna calderara
Paolo Pettazzoni Optovista spa
Grazie a:
Giorgia Rambaldi
Stefano Nafissi
Marco Prati
RCE Servizi
Bastia 2
interviste:
Alessandro Rossi Mammut Film
Andrea Zanotti Proterm
Stefano Pillati Pei
Massimo Polacchini artigiano
Antonino Priolo L.P.a.
gilda laura Rossi Oerre Meccanica
Maurizio Sammarchi
tesani&Sammarchi
Maria Grazia Sarnelli Sire elettronica
giuseppe Sgambelluri i.a.P. srl
luciano Tassi tassi snc
Andrea Tugnoli Studio tugnoli
Filippo Zabban Farmac Zabban
Franco Rubino Rce Servizi

PReMeSSa
Per semplicità di comprensione, questa relazione segue le modalità esplicitate
nella presentazione (allegata). intendendo la relazione medesima
come finalizzata principalmente al POC, si avrà cura di effettuare una macro
sulle tematiche inerenti (segnatamente, gli aspetti urbanistici e logistici
del Bargellino, con mappa relativa).
Essendo tuttavia emersi molti aspetti che travalicano le finalità del POC, come
plausibile e previsto, dato l’approccio globale adottato nel progetto calderara
comunità creativa, verranno marcate le pagine (quasi fossero tag o segnalibri)
che possano dare indicazioni di altro genere alla Giunta e agli uffici comunali.
tali ‘marche’ fanno riferimento a quattro funzioni riportate in presentazione
finale: oltre al POC, Politica Interna (rappresentatività del Bargellino e sue relazioni
istituzionali col comune); Politica estera (azione combinata e rappresentatività
pubblico privato nelle relazioni con gli stakeholder esterni); Linee Guida
(individuazione di alcune questioni di operatività immediata relativamente
alle azioni – in primis, i lavori pubblici – che il comune ha già in programma).
La relazione, e la presentazione sulla sequenza della quale si basa, parte
dall’individuazione di cinque piani di intervento venutisi a delineare nel corso
del workshop; concepiti come linee guida progettuali per l’azione futura,
capaci di comprendere al loro interno problematiche puntuali, emerse nel
lavoro comune (la sicurezza, l’aeroporto…). in questa maniera, dette problematiche
vengono inserite in una ottica strategica finalizzata a risolvere i
problemi alla base, e non nei loro epifenomeni. Ogni piano presenta a sua
volta una parola chiave per intenderne rapidamente il portato.
i Piani sono i seGuenti:
istituzionale: pubblico/privato (relazione fra attori e territorio, e rapporto
con l’amministrazione)
iDentitario: promiscuità (peculiarità e elementi distintivi del territorio
nelle sue proiezioni future)
loGistico: viabilità/mobilità (i flussi di movimento interni ed esterni)
ambientale: verde (le diverse funzionalità e opportunità offerte
dall’intervento su base ecologica)
comunicativo: next generation (le ipotesi di sviluppo legate ad un
avvicendamento produttivo/generazionale)
Workshop Bargellino
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Workshop Bargellino
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MetOdOLOGia
temPistiche
Si è deciso di organizzare i workshop alle 18.30, orario di uscita dal lavoro,
per la durata di h 1.30 ognuno (diventate sempre 2 o 2.30 per l’interesse
e la disponibilità dimostrata dagli interlocutori). Orario, durata e numero
(limitato) di incontri sono stati scelti per agevolare la partecipazione di imprese
ma anche residenti; e non incidere però pesantemente sulla attività
dei responsabili delle aziende, la cui disponibilità è limitata per definizione.
location
Le presentazioni iniziale e finale sono state organizzate presso la Sala Consigliare
per garantire ad esse istituzionalità; la prima, per ufficializzare gli
obiettivi del comune, e raccogliere su di essi la disponibilità di imprenditori
e residenti; la seconda, per esplicitare ai rappresentanti del comune e della
Giunta gli esiti del lavoro.
i quattro incontri del workshop sono stati invece organizzati presso due
spazi di un certo interesse, al Bargellino, nell’ottica di individuare possibilità
di sviluppo per l’area: lo Showroom di Rce Servizi (spazio di esposizione
di campionari abbigliamento e accessori delle aziende di settore,
per commercianti e rappresentanti); la sala riunioni del magazzino
di strumenti di ricerca della Facoltà di Fisica dell’Università di Bologna
presso lo stabile di Bastia 2.
Si è inteso in questa maniera:
1 · lavorare direttamente in zona
2 · indicare possibilità di sviluppo innovativo dell’area, segnatamente nel
settore terziario

moDalità
il workshop ha adottato metodologie di coinvolgimento diretto dei partecipanti,
ancorché presenti in numero elevato. In particolare:
Presentazione iniziale: assemblea pubblica con irene Priolo, angelo Premi,
carlo Branzaglia, alla quale erano stati invitati imprenditori e residenti
individuati dalle liste fornite da cna e dmc (quest’ultima, comprendente gli
operatori contattati duranti gli incontri passati di Sindaco e Giunta al Bargellino);
con lancio del workshop
1° incontro: brainstorming collettivo con individuazione problematiche attraverso
compilazione di post it anonimi da parte dei partecipanti secondo
domande poste da tutor; e analisi snodi logistici
2° incontro: discussione dei dati raccolti attraverso affissione di schematizzazione
effettuata precedentemente sui medesimi; collegamento in diretta
delle tematiche attraverso attività di facilitazione visuale
3° incontro: proiezione di exempla con discussione su loro praticabilità;
individuazione condivisa di quelli di plausibile applicazione; individuazione
condivisa di tematiche fondanti per la presentazione finale
4° incontro: proiezioni di esempi nazionali e internazionali; divisione in
gruppi di lavoro sulle tematiche individuate; elaborazione dati strutturati
in incontri precedenti ad opera dei partecipanti al workshop; individuazione
relatori per la presentazione, e verifica successiva con loro dei
punti da esporre
Presentazione finale: incontro pubblico, cui sono stati invitati tutti coloro
che erano stati invitati alla presentazione iniziale. Presenti: Irene Priolo,
Onofrio dall’Orto, angelo Premi. Presentazione di andrea carnoli, introduzione
di carlo Branzaglia, esposizione delle cinque tematiche portanti ad
opera di cinque relatori rappresentanti i gruppi costituiti (enzo dall’Olio,
Filippo Zabban, Massimo Polacchini, claudio Malenotti, Gianluca Pellegrini)
all’appuntamento precedente.
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Workshop Bargellino
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metafore 1
Per agevolare la attivazione di spunti; e permettere di mantenere la rotta
durante la durata del workshop, si è deciso di adottare una metafora generale,
per il workshop, di stampo ‘meccanico’ (omaggio indiretto alla cultura
dell’area): i quattro incontri sono così stati intestati alle quattro fasi del motore
a scoppio a quattro tempi, con i seguenti significati:
1 · accensione: attivazione del meccanismo partecipativo e progettuale
2 · compressione: inserimento delle ipotesi in guidelines definite
3 · scoppio: provocazione al dibattito
4 · scarico: costruzione della presentazione finale
metafore 2
a questa metafora se ne aggiungeva una seconda, anch’essa destinata
a dare un sottotitolo alle singole giornate, legata alla idea di urbanistica,
città, territorio (e sue destinazioni d’uso). tali quattro metafore avevano a
che vedere con quelle citate nel paragrafo precedente, ma erano destinate
a fornire una chiave di lettura della giornata e dei suoi obiettivi. i titoli
erano i nomi di città celebri sul piano storico o mediale (le prime tre); e
‘contestuale’, la quarta:
1 · Troia (accensione): troia presenta analogie col Bargellino, perché ad
es. situata in punto strategico per i commerci; stratificata (in verticale, mentre
Bargellino in orizzontale); oggetto di contese; sostituita da istanbul (con
analoghe finalità); etc. La metafora mirava a evidenziare punti di forza e di
debolezza del Bargellino
2 · Metropolis (compressione): Metropolis, la città ‘meccanicamente perfetta’
del regista tedesco Fritz Lang, ha permesso di pensare all’urbanistica
come a una macchina in grado di organizzare le relazioni fra le problematiche
espresse, e mettere ordine in esse

3 · Babilonia (scoppio): Babilonia è per ragioni storiche e mitologiche la
città del caos, della confusione, anche della perdizione. Metafora ideale per
presentare immagini provocatorie sulle possibili attività future innestabili
al Bargellino, e per scatenare una discussione critica che mettesse in crisi
le certezze fin qui raggiunte, per consegnare una lettura definitiva
4 · Bargellino (scarico): a questo punto, andava messo in ordine il lavoro
costruendolo nell’ottica di linee guida per l’azione sul territorio
Presentazione
Si è deciso di impostare la presentazione su un programma PowerPoint
(nonostante altre scelte più coinvolgenti si potessero adottare) non solo
per semplificare e schematizzare l’ossatura del lavoro, e renderla più facilmente
manipolabile da parte dei vari relatori (espressi dai gruppi di lavoro);
ma anche per adottare il classico schema di presentazione aziendale
(essendo PowerPoint una sorta di esperanto in tal senso), onde esprimere
l’organicità e il pragmatismo del lavoro complessivo. in tale maniera si
sono infine posti i relatori, rappresentanti dei gruppi di lavoro, nella condizione
di effettuare una proposta progettuale efficace secondo criteri di
professionalità
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iL teRRitORiO

iL teRRitORiO
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iL teRRitORiO
ediFici aRea BaRGeLLinO
tot. 360 con 538 numeri civici
ediFici nOn OccUPati tot.42 con 90 numeri civici
Percentuale edifici non occupati sul totale : 12%
Percentuale unità immobiliari non occupate sul totale : 17 %
e ediFici cOn PROBaBiLe cOPeRtURa
in ceMentO aMiantO
iStitUti di cReditO
ediFici ReSidenZiaLi
attiVità di RiStORaZiOne
aRea cenSita località BaRGeLLinO Mq 1.193.916

diStRiBUZiOne dei PaRteciPanti
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inDustria
1 Optovista
2 ames
3 Sire
4 Proterm
5 LPa
6 Pei
7 Oerre
8 cer-Gas
9 Malenotti srl
10 Farmac Zabban
11 airtech
10
9
27
5
8
20
19
18
17
13
21
24
23
2
6
4
7
26 16
25
15
12
22
terziario
12 hitepla
13 iaP
14 Lodi&Ghedini
15 Bastia2
terziario:
commercio e servizi
16 Odd. Meccanica tassi
17 aR autoriparazioni
18 Rettifiche Bizzarri
19 Officina Orsi
20 Airfiat
21 edicola
3
1
terziario avanzato
22 Mammut Film
23 Rce
24 Studio tugnoli
associazioni
25 cna
resiDenti
26 cesare Fabbri
27 Giovanni Lettieri
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piano
istituzionale

piano istituzionale
14
PUBBLicO/PRiVatO
Questo piano è emerso da una serie di spunti che nascono dalle criticità
del recente passato: relativi alla necessità di rappresentanza delle
istanze del Bargellino; alla opportunità della ripresa di una gestione comunitaria
del territorio; alla richiesta di una assunzione di responsabilità
da parte dell’amministrazione ma anche dei privati; alla domanda
di informazione e alla volontà di essere coinvolti in prassi decisionali;
alla richiesta di condivisione di scelte e di opportunità; e alla disponibilità
di collaborazione con l’ente pubblico. Un elemento aggravante è
la mancanza di un meccanismo di filiera, che abbandonato il modello
consortile (generatore del Bargellino) possa in qualche modo costruire
degli assi di relazione stabili fra imprese. Un piano istituzionale, legato
alla integrazione fra le prassi del pubblico e del privato.

Politica interna
RaPPReSentanZa
il tema della rappresentanza emerge spontaneamente nel corso del workshop.
Essa si configura come necessità di dialogo nei confronti dell’amministrazione,
anche istituzionalizzato (come ad es. con la costituzione di associazioni o
comitati); capace di coordinare le esigenze dell’area. Questo tema si incrocia,
con la assunzione di una responsabilità da parte degli operatori del Bargellino
nei confronti della gestione dell’area stessa.
in Particolare, i Punti:
• necessità di un canale di comunicazione con l’amministrazione
• necessità di una maggiore conoscenza reciproca e relazione fra gli
operatori del Bargellino (in primis, imprenditori)
• necessità di una vera e propria rappresentanza nei confronti
dell’amministrazione
• assunzione di responsabilità e conseguente collaborazione con
l’ente pubblico nella gestione di attività (verde, sicurezza)
piano istituzionale
15

piano istituzionale
16
Politica interna
MaPPatURa
Gli operatori del Bargellino non si conoscono (tanto meno fra aziende
e residenti). Per questo, in particolare fra imprese di caratteristiche differenti,
emergono visioni diverse della località stessa: più legata all’idea
di un territorio comunale sostanzialmente autonomo, per gli artigiani
‘tradizionali’; più cosciente delle trasformazioni sociali e di una mobilità
lavorativa fluida, per le aziende più grandi o più legate al terziario. La
necessità di una mappatura che delinei il profilo della località e quindi
individui anche le sue modificazioni strutturali è fortemente sentita;
tema che ritornerà, in quanto a modalità, anche in seguito.
i Punti:
• quante imprese presenti nel territorio (intese come attività
registrate)
• quanti gli imprenditori residenti sul territorio (e quanti insediamenti
con proprietà altrove)
• quanti i dipendenti delle varie realtà, per calcolare incidenze e
modificazioni del tessuto relativamente a produzione e servizi, pmi e
grandi imprese
• quali tipicità produttive, per individuare modificazioni presenti e
prospettive future di un’area a iniziale vocazione artigianale.

Politica interna
cULtURa e cOntROLLO
deL teRRitORiO
Le origini consortili del Bargellino vengono riconosciute come una chiave
che hanno permesso l’affermazione dell’area alla sua fondazione e
nei primi decenni di vita. Gli aspetti di gestione e coordinamento del
territorio, anche da un punto di vista architettonico, sono a tutt’oggi
criteri a cui fare riferimento; quegli aspetti che permisero la costruzione
di un tessuto sociale oltre che imprenditoriale, nella condivisione di una
cultura del territorio.
in Particolare:
• la gestione comune, definita anche ‘condominiale’ dell’area da
parte di chi la vive quotidianamente, che permetta di fronteggiare
comunemente problematiche e prospettive
• la restaurazione di un rapporto di buon vicinato, che ripristini
condizioni sociali capaci di generare, in passato, una collaborazione
reciproca e una condizione di sicurezza nata dalla attenzione
comune
piano istituzionale
17

piano istituzionale
18
Poc
linee GuiDa
Politica interna
inteGRaZiOne PUBBLicO PRiVatO
La formula della collaborazione ‘condominiale’, la assunzione di responsabilità,
e la logica di rappresentanza prospettano la integrazione ‘sistematica’
(a fronte di casi episodici già presenti) degli interventi privati, e
un loro coordinamento e integrazione con le azioni dell’ente pubblico.
in Particolare relativamente a:
• condivisione da parte dei privati di spese di vigilanza, tema emerso
spontaneamente e più gettonato della installazione di telecamere
• gestione comune del verde, dove il privato può (e già accade)
intervenire in aree in pubbliche, ma intende conoscere e condividere
anche le scelte dell’amministrazione in proposito
• la collaborazione ad attività socializzanti collettive

Politica estera
SOSteGnO aLL’aZiOne
deL cOMUne
In questo scenario, si profila, come elemento consequenziale dei punti
precedenti, la disponibilità a supportare l’azione del comune presso
portatori di interessi quali aeroporto, comune di Bologna, trenitalia, ed
altri incidenti sul territorio.
il tema è quello Di:
• una rappresentanza ‘a rotazione’, a seconda dei temi affrontati e
delle competenze loro legate, della ‘comunità’ del Bargellino nelle
trattative con altri enti.
piano istituzionale
19

piano
identitario

piano identitario
22
PROMiScUità
Questo piano parte dalla difficoltà ad individuare una identità per il Bargellino,
causa la difficoltà a conoscerne e comprenderne le evoluzioni,
presente in gradi diversi fra i partecipanti al workshop; tanto da determinare
visioni anche opposte che ruotano comunque attorno alla
commistione fra destinazione residenziale e destinazione manifatturiera,
in un momento in cui si profila una massiccia affermazione di una
destinazione legata al terziario, intravista come quella in più forte (ed
anche auspicabile) espansione. Nell’affrontare il piano identitario la parola
chiave condivisa (non senza una voce polemicamente antagonista)
è quella della promiscuità fra le tre destinazioni (residenziale, manifatturiera,
commerciale); concetto che ritorna come obiettivo di successive
indicazioni relative ad altri piani.

Poc linee GuiDa Politica interna Politica estera
indUStRia, cOMMeRciO,
ReSidenZiaLe
Le caratteristiche del Bargellino non possono che rendere necessario il
perseguimento di una promiscuità intesa come integrazione fra le tre
destinazioni. in particolare, si avverte lo sviluppo del settore dei servizi
come possibile soluzione al decadimento dell’area, anche in accordo
con lo scenario economico globale che vede particolarmente bersagliati
i settori del manifatturiero e della meccanica in particolare. L’integrazione
fra le tre destinazioni, riconosciuta come complessa, può essere
affrontata con strumenti di diverso genere che ritornano nei piani seguenti
(dal verde all’organizzazione di iniziative pubbliche nell’area).
in Particolare:
• la possibilità di rimozione, o ridefinizione di vincoli di pertinenza
comunale viene vista come strumento di attrazione di nuovi
investimenti o di riconversione di vecchi spazi scarsamente attrattivi,
per questioni di normative, per l’originaria attività manifatturiera (i
capannoni vuoti…)
• la attenzione nei confronti delle abitazioni, in termini di normative
(in particolare, per le abitazioni legate a immobili industriali/
artigianali)
• la conoscenza dei vincoli incidenti sull’area (aeroporto, linea
ferroviaria…) e la possibilità di trattare i medesimi, o di verificare il
concambio di condizioni favorevoli all’area.
piano identitario
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piano identitario
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Poc linee GuiDa Politica estera
SeRViZi PeR L’indUStRia,
cOMMeRciO e ReSidenti
L’area del Bargellino risulta povera di servizi, il che incide negativamente su
industria e terziario, ma anche sui residenti. La scarsità di servizi preclude
poi la possibilità di attrazione di nuovi investimenti, specie di quelli inerenti
ad attività di particolare pregio. i servizi individuati sono di genere diverso,
infrastrutturali o meno, erogabili da privati oppure di carattere più istituzionale.
Per quanto appaia difficile la attivazione di alcuni di essi, va riservata
particolare attenzione al tema, nel senso di una modernizzazione dell’area,
anche al di là delle esemplificazioni ‘facili’ date durante il workshop.
in Particolare:
• Servizi infrastrutturali, ad es. una diffusione omogenea della
banda larga
• Servizi ‘istituzionali’: i più difficili da realizzare, la cui evocazione
nasce spesso da una difficoltà nel conoscere le dinamiche
burocratiche contestuali (ad es: l’ufficio postale) e, oltre a questa,
anche da una visione del Bargellino datata a decenni anteriori
(l’asilo)
• Servizi che possono essere erogati da privati, con loro soddisfazione
dovuta a un mercato potenziale consistente (ad es. un centro di
medicina del lavoro; ma anche, si veda nei punti seguenti, una
formazione rivolta alle imprese)

Poc linee GuiDa Politica estera
attiVità LeGate aL teRZiaRiO
al di là dell’aspetto strettamente legato alla erogazione di servizi per
operatori e residenti, si rimarca ancora la attenzione a favorire gli investimenti
legati al settore terziario, che h,anno raggiunto, in vari ambiti,
una loro consistenza (dalle concessionarie di auto agli showroom, dai
corrieri alle ditte di allestimenti, alle scuderie automobilistiche). Questo
ha forti implicazioni sul piano logistico (piano seguente); ma anche sui
temi della sicurezza (nella maggiore movimentazione nell’area) e sulla
riqualificazione dei valori immobiliari.
aD esemPio:
• attività ricreative serali garantirebbero circolazione, sicurezza ed
autocontrollo (locali notturni, playground…)
• hotel e ristorazione fungerebbero da servizio per il Bargellino e da
focalizzatori di flussi di transito
• Showroom e uffici trarrebbero vantaggio dalla prossimità con
l’autostrada e l’aeroporto (considerato tuttavia mal relazionato col
Bargellino sul piano logistico)
piano identitario
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piano identitario
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linee GuiDa Politica interna Politica estera
SeRViZi e RePUtaZiOne
deL teRRitORiO
La disponibilità di servizi qualificati, in senso generale, viene vista
come strumento per migliorare la reputazione e la competitività del
territorio, nei confronti di interlocutori esterni ma anche degli stessi
operatori presenti, garantendo in questo secondo caso una maggiore
consapevolezza e responsabilità.
in Particolare:
• vanno ipotizzati, a seguito del miglioramento di servizi, strumenti di
comunicazione della competitività dell’area.

piano
logistico

piano logistico
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ViaBiLità/MOBiLità
Questo piano presenta le più forti implicazioni legate al POc. ad esso verrà
quindi dedicata particolare attenzione anche nelle implicazioni relative alle
altre funzioni che esso porta (Politica interna, Politica estera, Linee Guida).
D’altra parte, è emerso chiaramente come elemento qualificante del Bargellino,
alla sua nascita e ancor oggi, la vicinanza con il casello autostradale,
che viene visto come l’effettivo snodo logistico dell’area. Tale snodo, forse
oggi percepito come percentualmente meno qualificante che in passato, è
tuttavia individuato di nuovo come possibile motivazione per uno sviluppo
in senso commerciale (terziario) dell’area.
La questione della mobilità interna ed esterna all’area viene vista non solo
nella sua funzionalità allo scorrimento interno, in particolare per le imprese,
le cui necessità di mobilitazione sono più invasive, pure nei confronti
delle altre imprese stesse; ma anche come collegamento verso il capoluogo
(sul quale pesa fortemente la scelta di chiudere via Roma).
inoltre, l’accesso verso l’esterno rappresenta ad oggi una criticità, e necessita
di una messa a punto compatibilmente ai nuovi piani che interessano
l’area e ai rapporti con gli stakeholder incidenti sull’area (provincia, comune
di Bologna, aeroporto che siano). Va considerato infatti come il Bargellino
viva la situazione di una isola, costretta fra Persicetana, aeroporto, linea
ferroviaria; con scarsi accessi che gli permettano di ‘respirare’.
In questo senso, si qualifica anche la presenza degli altri due grandi nodi
di mobilità presenti sull’area, stazione e aeroporto, visti in realtà maggiormente
come occasioni mancate, o criticità, che non come risorse.

La stazione infatti sarebbe una risorsa, data l’alta incidenza di lavoratori
provenienti da fuori area, e occupati al Bargellino: che non è più bacino professionale
per calderara, ma per una area molto più vasta che dai colli bolognesi
si estende fino a Rovigo, cosa che sfugge agli imprenditori più piccoli
e tradizionalisti. Ovviamente, la mancanza di regolarità del servizio erogato
da trenitalia rende la stazione una occasione sprecata, sulla quale però gli
imprenditori e i residenti chiedono di poter provare a intervenire, in supporto
al comune, come è accaduto in altre aree artigianali (ad es. Pianoro).
L’aeroporto è emerso chiaramente essere il maggior problema del Bargellino
(più ancora della sicurezza), in termini di impatto ambientale, traffico,
vincoli (e mancate opportunità offerte dalla sua presenza). Le future scelte
ad esso inerenti vengono viste come determinanti per lo sviluppo stesso
dell’area, dato che al momento incidono senza che il Bargellino possa trarvi
giovamento, o addirittura senza che si possano operare contromosse agli
effetti delle sue attività (dal movimento estivo dei Park to Fly al traffico in
via della Salute). al dialogo con l’aeroporto vengono ascritte quindi diverse
problematiche, ed esso viene considerato prioritario rispetto a molte
criticità; per questo motivo appare ancora da focalizzare la possibilità di
trarre vantaggio dalla sua presenza del territorio, pur essendo evidenti alcuni
spunti (uffici, zone direzionali, hotel, operatori internazionali in arrivo
presso le aziende del Bargellino etc.)
piano logistico
29

piano logistico
30
Poc
al di là delle questioni sicuramente centrali in questo piano, relative al POc;
come si accennava in precedenza è emerso come di estrema importanza
considerare il ruolo delle altre funzioni. Segnatamente:
Politica interna
Si può tranquillamente affermare che il Bargellino si sia sentito sovrastato
da decisioni vitali per la sua sopravvivenza, prese dall’alto e non (o malamente)
comunicate. Si pensi ad es alla situazione di via torretta. altre
mancanze di informazioni, o decisioni prese dall’alto senza consultare i cittadini,
verranno viste in maniera ancor più negativa oggi, proprio perché
tradirebbero le premesse della partecipazione tanto sbandierata. Quindi:
la presenza di interventi viari sull’area deve assolutamente essere comunicata
e trasformata in oggetto di analisi.
Politica estera
è evidentissima la necessità prioritaria di intavolare trattative con le realtà
incidenti su quell’area, in termini (emersi dal workshop) decisamente
contrattuali: ovvero, qualora non si riuscissero a ottenere miglioramenti
o a rimuovere vincoli, giocare la carta del danno arrecato dalle attività di
queste realtà sull’area, ai fini di ottenere servizi, facilitazioni, interventi o
quant’altro. La competenza degli operatori del Bargellino (in diversi casi
autori di interrogazioni a proposito non solo al comune, ma anche agli enti
in questione) può essere di supporto e di aiuto nella trattativa.
linee GuiDa
La premessa del progetto globale calderara comunità creativa è quella di
far corrispondere ad attività strategiche dall’esito futuro, interventi tattici
che diano alla cittadinanza la percezione del cambiamento. in questo caso
particolare (così come anche sul Piano Ambientale) è nodale l’allineamento
di attività di ordinaria o straordinaria amministrazione con le indicazioni
raccolte dai meccanismi partecipati. Il che significa, in soldoni, che ciò che
comunque è in programma è meglio sia orientato secondo gli spunti emersi
dai workshop.

Poc Politica estera
acceSSi a BOLOGna
Bargellino ha bisogno di un maggior respiro verso l’esterno, e segnatamente
verso Bologna, e ancora verso la Persicetana. Un intervento sui flussi da
Bologna incide anche fortemente sulle mobilità interne, e quindi va affrontato
come un tutt’uno nei confronti delle stesse, ma anche dei collegamenti
con calderara e le altre frazioni.
in Particolare:
• PeRSiCeTANA VeCChiA: la rotonda verso Borgo Panigale ha in
sostanza chiuso l’accesso alternativo verso via Persicetana Vecchia
• PeRSiCeTANA: gli accessi alternati (sensi unici) alla Persicetana
vanno ristudiati in relazione ai flussi interni
• ViA dellA SAluTe: il passaggio a livello blocca la via di fuga
costituita da via della Salute, per quanto problematica perché stretta
e malmessa e fortemente trafficata (punto nodale sul quale lavorare
con Aeroporto e Comune di Bologna perché la fluidificazione del
passaggio potrebbe portare alla costruzione di una alternativa per
il raggiungimento di merci e/o passeggeri verso l’autostrada tramite
via della commenda).
piano logistico
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piano logistico
32
Poc
linee GuiDa
cOLLeGaMentO cOn caLdeRaRa
La chiusura di via Roma è una ferita insanabile, perché incide non solo su
questioni di mobilità ma anche di sicurezza, diminuendo il traffico e quindi
il ‘controllo spontaneo’ sull’area. e’ avvertita la impossibilità di intervenire
per riportare la situazione ad uno standard analogo a quello precedente;
ma si auspicano segnali e soluzioni alternative anche parziali per migliorare
comunque lo stato.
in Particolare:
• Miglioramento degli accessi ciclabili all’area del Bargellino da Via Roma
• Sistemazione di via della torretta
• individuazione di soluzioni alternative (anche l’eliminazione del
passaggio a livello in Via della commenda permette l’apertura
verso il capoluogo)
• incentivazione utilizzo pedonale sottopasso stazione

Poc
linee GuiDa
ViaBiLità inteRna
Bargellino risente di una difficile viabilità interna che si può considerare
dovuta: alla sua ‘iscrizione’ fra ferrovia, aeroporto, Persicetana; alla presenza
di cesure interne corrispondenti più o meno al susseguirsi degli insediamenti;
alla unica valvola di sfogo costituita dalla Persicetana.
in Particolare:
• TANgeNziAle NoRd, ovvero individuazione di un collegamento fra le strade
che costeggiano più o meno la ferrovia come asse di spostamento interno
alternativo alla Persicetana, che colleghi le due rotonde presenti su di essa.
• SegNAleTiChe: il ruolo della segnaletica è fondamentale, e su di essa
va fatta una scelta progettuale strategica e sostitutiva di quella attuale,
magari giocata su crismi differenti (orizzontale insieme a verticale) in
relazione a sistemi di tracciamento e reperibilità
• MAPPE: la presenza di mappe reali o virtuali. Ovvero: la possibilità
di attrezzare aree con piantine e sistemi di codici riconoscibili a
telefonino; il collegamento a maps in rete; l’utilizzo di sistemi di
tracciamento per smartphone
• PARCheggio e MARCiAPiedi: attrezzare aree a parcheggio per mezzi
civili e commerciali (e eventualmente trasformare i capannoni vuoti in
aree parcheggio, vincoli permettendo); dotare di marciapiedi o soluzioni
consimili specie le aree a maggiore densità abitativa per evitare situazioni
di pericolo (ma anche le vie adiacenti alla stazione, per cominciare).
• RAlleNTAToRi di TRAFFiCo in alcune vie per limitare la velocità e evitare
usi impropri specie nei momenti vuoti (sere e fine settimane) quali ad es.
gare di accelerazione o sgommate di motorini, scuola guida fatta in casa
piano logistico
33

piano logistico
34
Poc linee GuiDa Politica estera
cOLLeGaMenti inteRMOdaLi
L’opportunità offerte da collegamenti ferrovia-aeroporto-autostrada sono,
in astratto, facilmente comprensibili. tuttavia, in concreto, solo l’autostrada
è un valore aggiunto: la ferrovia è ininfluente; l’aeroporto un problema.
in Particolare:
• allineamento orari treni con le esigenze delle fabbriche, con
abbattimento di impatto economico e ambientale
• creazione di un collegamento aeroporto-stazione, vantaggioso (assai
più del people mover) per lo sdoganamento dei passeggeri verso il
centro della città, e utile ad attirare investimenti sul Bargellino
• individuazione del ruolo di via della commenda con auspicata
eliminazione del passaggio a livello (o costruzione, in previsione, di
bretella)

Poc linee GuiDa
eLiMinaZiOne Vie chiUSe
Per una serie di motivi diversi (la stratificazione orizzontale; la chiusura di
vie; gli interventi sulla ferrovia…) Bargellino abbonda di cul de sac che determinano
difficoltà non solo per la viabilità, ma anche per il controllo e la
sicurezza delle imprese e dei residenti. La mappa acclusa può dare indicazioni
precise a proposito.
relativamente a:
• apertura di canali di scorrimento, per esempio di collegamento fra
area via XXV aprile e via Roma
• Risanamento di aree abbandonate, spesso occupate da zingari
• illuminazione più presente, anche nella formula di arredo urbano
e di intervento ‘effettistico’ in aree nelle quali a manutenzione del
verde è particolarmente complicata
piano logistico
35

piano logistico
36
linee GuiDa Politica estera
MOBiLità inteRna
Per quanto appaia evidente (dal caso del collegamento fra capoluogo
e stazione) la difficoltà a costruire sistemi di mobilità collettiva, pure
l’estensione dell’area del Bargellino ha ormai raggiunto dimensioni considerevoli,
e già nella condizione attuale (con le poche fermate di bus
sulla Persicetana), ma specie in caso di miglior funzionamento della stazione,
necessiterà di facilitazioni per gli spostamenti, anche ricorrendo
a soluzioni alternative,
quali:
• NAVeTTe PRiVATe (sulla falsariga del Park to Fly)
• PARCheggi di BiCiCleTTe pubbliche a disposizione degli utenti
• ATTRAzioNe di SeRVizi PeR Noleggi Mezzi

MaPPa cRiticità BaRGeLLinO
1
2
3
4
A
B C
Mappa criticità Bargellino
37

Mappa criticità Bargellino
38
MaPPa cRiticità BaRGeLLinO / 1a
Via BaRGeLLinO
discarica
viA CommendA, viA finelli,
viA pizzoli, viA BArAvelli,
viA xx Aprile, viA mArzoCChi,
viA de gAsperi, rotondA
CirConvAllAzione nord
tangenziale nord
(in BLU in tutte le mappe)
Via BaRGeLLinO
Stazionamento zingari,
camion
Via BaRGeLLinO
degrado strada

MaPPa cRiticità BaRGeLLinO / 1B
Via BaRGeLLinO
Sottopasso ciclabile
Via ROMa e LiMitROFe
Sfide fra motorini
scuola guida
Via de GaSPeRi
Pista ciclabile
Via ROMa, FOndO
discarica, camion
Via deLLa tORRetta
discarica
Via ROMa
Sottopasso seconda
linea ferroviaria /
apertura via torretta
(ciclabile)
Mappa criticità Bargellino
39

Mappa criticità Bargellino
40
MaPPa cRiticità BaRGeLLinO / 2a
Via deL ViVaiO
Possibile alternativa
a Persicetana
Via BaRGeLLinO
Ripristinare accesso
a Persicetana

MaPPa cRiticità BaRGeLLinO / 2B
Via deLL'indUStRia
Stazionamento zingari
Via ROPa
Stazionamento zingari
Via ROMa
cesura / necessità
attraversamento area
verde da via XXV aprile
cOLLeGaMentO
StaZiOne /
aeROPORtO
tapis roulant, navette...
PaRcheGGiO StaZiOne
Sfide tra motorini
scuola guida
Mappa criticità Bargellino
41

Mappa criticità Bargellino
42
MaPPa cRiticità BaRGeLLinO / 3B
Via PeRSicetana
Ingressi difficoltosi
FeRROVia inteRRata
cesura / vincoli trenitalia
FeRROVia inteRRata
Spazi di proprietà
a uso disarica

MaPPa cRiticità BaRGeLLinO / 3c
Via deLLa SaLUte
Osservatori di aerei
Via StaGni
camion
Via cOMMenda
FOndO
Zingari, discarica
PaSSaGGiO a LiVeLLO
Via cOMMenda
Ostacolo
Mappa criticità Bargellino
43

Mappa criticità Bargellino
44
MaPPa cRiticità BaRGeLLinO / 4c
Via PeRSicetana Vecchia
Mancato utilizzo per
rotonda
Via deLLa SaLUte
Degrado strada, traffico
cOLLeGaMentO
StaZiOne /
aeROPORtO
tapis roulant, navette...

piano
aMBientale

piano aMBientale
46
VeRde
Il piano ambientale (così come quello successivo) può essere quello sul
quale si incentra maggiormente la possibilità di costruire progetti in
grado di attirare finanziamenti quadro (regionali, nazionali, europei: si
veda l’aPea su cui sta lavorando per la tesi Giorgia Rambaldi, presente
al workshop). Le questioni ambientali sono state proposte in termini di
criticità (inquinamento acustico, degrado dell’area etc) ma anche suggerite
come opportunità per agire sugli altri piani: in particolare, sulla costruzione
di un tessuto unitario, sulla socializzazione, sulla riqualificazione.

Poc
linee GuiDa
il verde e la cura ambientale possono diventare un sistema di integrazione
fra le diverse destinazioni d’uso del Bargellino (residenziale, produttiva,
commerciale); in quanto capace di garantire servizi (per esempio, le energie
rinnovabili) o aree comuni (parchetti etc) attrattive per le tre; e qualificanti
in generale la zona.
in Particolare:
Politica interna
inteGRaZiOne indUStRia /
SeRViZi/ReSidenZiaLe
• L’intervento ambientale va programmato, in termini di energie e
energie alternative anche con attenzione alle diverse destinazioni:
potendo di fatto rendere possibile un servizio unificante la zona.
• È necessario reindirizzare le aree verdi già presenti: ad esempio
il campo da calcio, che andrebbe rivisto in una ottica di parco
ricreativo, ove l’attività sportiva possa essere presente ma inserita in
quella ricreativa più generale.
• L’uso del verde, o di altri elementi (barriere frangi rumore, ad es.)
va considerato anche con l’obiettivo di riduzione dell’inquinamento
acustico da treni e aerei.
piano aMBientale
47

piano aMBientale
48
Poc
linee GuiDa
PUBBLicO/PRiVatO
il tema delle relazioni fra pubblico e privato, fortemente legato alla funzione
di Politica interna, ritorna prepotentemente all’interno di questa voce del piano
ambientale (con riferimento anche al tema della sicurezza), dove si fa leva
su esperienze già presenti episodicamente nel territorio (gestione condominiale
di una frazione di area, intervento di manutenzione privata sul verde
pubblico limitrofo) per proporre una sistematizzazione di questo rapporto,
ovviamente impostate precedentemente le logiche di rappresentanza.
in Particolare:
Politica interna
• La figura dell’amministratore d’area, a seguire frazioni della zona del
Bargellino, nel ruolo di collaborazione con il comune per la gestione
di pratiche inerenti alle sue pertinenze
• L’attivazione di contratti unici privati o pubblico/privato per temi
quali vigilanza o manutenzione del verde

eneRGia aLteRnatiVa
il tema dell’energia alternativa è posto in forte relazione al tema dell’inquinamento,
già comunque sollevato dalla presenza dell’aeroporto. L’uso
di energie alternative o forme di risparmio va programmato secondo un
piano che, per l’appunto, possa essere unificato e unificante per le tre destinazioni
della zona. Tale piano va affidato a tecnici competenti, magari
sfruttando le partnership già attivate dal comune, come quella con la Facoltà
di ingegneria.
in Particolare:
• L’impianto di un sistema energetico fotovoltaico, che potrebbe
sfruttare non solo tetti ma anche spazi vuoti
• La possibilità di lavorare sul teleriscaldamento, per una miglior
gestione dei consumi
piano aMBientale
49

piano aMBientale
50
Poc
linee GuiDa
aRee VeRdi
La questione di una visione strategica del verde si ripropone in termini di
indirizzo e mantenimento delle aree ad esso adibite: questo emerge da
criticità vigenti, quali ad esempio l’inutilità del campo da calcio (che occupa
un’area molto ampia, rendendola inutilizzabile ad altri scopi); e il frazionamento
di aiuole e similia, che pone problemi di manutenzione assai forti,
squalificando anziché qualificare la zona. Assumono dunque importanza
in Particolare:
• reindirizzo di aree a diversa finalità: segnatamente, il campo da
calcio trasformabile in parchetto con attività sportive di corollario.
• intervento dell’arredo urbano a reindirizzo delle aree, sotto forma di
‘installazione’.
• attenzione a distribuzione e redistribuzione aree verdi
(accorpamenti e riduzione degli eccessivi frazionamenti).
• programmazione anticipata della manutenzione delle aree verdi; si
faccia attenzione a non generare spazi destinati a diventare roveti.

Poc
linee GuiDa
aRee ecOLOGiche
In termini molto semplicistici, se il Bargellino deve riqualificarsi e attirare
investimenti, difficilmente potrà farlo con una raccolta rifiuti porta a porta.
diventa necessaria la predisposizione di aree ecologiche attrezzate accanto
ai servizi di smaltimento industriale.
in Particolare:
• la presenza di mini aree ecologiche segnalate, curate e diffuse
permette la percezione di una qualità che ‘rincuora’ l’operatore già
presente nell’area così come può invogliare l’investitore esterno.
• l’attivazione di meccanismi di smaltimento di scarti industriali può
implementare attività di riciclo come quelle già diffuse sul territorio
(Re Mida).
piano aMBientale
51

piano aMBientale
52
linee GuiDa
Gli operatori presenti ai workshop si sono dimostrati parecchio sensibili
nei confronti del tema ambientale, ritenendolo un tema da proporre come
obiettivo a tutti gli attori presenti nell’area, cercando sia di concertare e comunicare
una strategia coordinata (pubblico/privato), sia di agganciare ad
essa quanti più interlocutori possibili anche con agevolazioni.
in Particolare:
Politica interna
StRateGie aMBientaLi
SU ZOne indUStRiaLi
• Si auspica la verifica da parte dell’ente pubblico di progetti quadro
sul tema.
• Si propone l’inserimento di agevolazioni per chi riconverte le proprie
fonti energetiche o rivede il proprio impatto ambientale.
• Si segnala come a questi investimenti possano anche corrispondere
nuove entrate per le casse del comune.

linee GuiDa
eVenti
La cura dell’ambiente e la possibilità che attraverso essa si restituisca in primis
ai residenti, ma anche alle aziende, l’opportunità di ‘vivere’ l’area viene
vista in prospettiva come un meccanismo forte di socializzazione, integrazione
fra le destinazioni d’uso, comunicazione, attrazione di investimenti
e di ‘pubblici’ da fuori zona. a fronte di una mancanza totale, perdurante
negli anni, di qualunque iniziativa pubblica al Bargellino, l’amministrazione
viene vista come primo motore di questa ipotesi, ovvero come ideatore di
proposte iniziali e di linee guida cui i privati possano poi partecipare.
in Particolare:
Politica interna
• Una festa annuale restituirebbe al Bargellino il senso di una
comunità.
• tornei e gare ‘popolari’ trasformerebbero lo sport in un aggregatore
e in un attrattore (sulla scorta di esempi in altri centri).
• altri eventi di spettacolo potrebbero veder coinvolto pubblico e
privato.
• il Bargellino potrebbe diventare tappa di rassegne annuali quale
quella estiva.
piano aMBientale
53

piano
coMunicativo

piano coMunicativo
56
neXt GeneRatiOn
In questo piano vengono affrontate le proiezioni, fattibili, sul futuro.
Queste ipotesi di trend possono diventare obiettivi verso cui muovere,
con la necessità di essere comunicati e condivisi per fare percepire agli
interlocutori in quale direzione può andare il cambiamento. Per questo
motivo l’aspetto comunicativo è centrale; mentre è sottolineata parimenti
quella proiezione sul futuro tipica delle giovani generazioni, ovvero
le next generation che assumeranno il controllo delle leve (anche
segnatamente al Bargellino). Le prospettive proposte sono comunque
assai concrete (tanto da contemplare comunque azioni nelle Linee Guida),
da pensare in proiezione per uno sviluppo sempre più innervato
nel tessuto del Bargellino, nella sua plausibile riconversione percentuale
sul settore terziario, attraverso una next generation rappresentata
dagli eredi della attuale, o da nuovi investitori sulla zona.

linee GuiDa Politica estera
ReLaZiOni e
inteRScaMBi inFORMatiVi
Già oggi il Bargellino presenta una forte difficoltà di comunicazione. Già
oggi vanta presenze di eccellenza, in termini di sviluppo di settori merceologici
innovativi, che parimenti faticano ad essere comunicate. Per
valorizzare l’area in termini di attrazione di investimenti, va evidenziata
la sua infrastruttura di servizi attraverso meccanismi di comunicazione
e contenuti adeguati.
aD esemPio:
• Punti informativi in ambiti di forte frequentazione (aeroporto, fiera).
• attività coerente sulla rete internet.
piano coMunicativo
57

piano coMunicativo
58
linee GuiDa Politica estera
attiVità RicReatiVe
il ruolo del comune può poi giocarsi nel favorire una politica di attrazione
di investimenti in attività commerciali (e non) peculiari e sperimentali.
Sulla quale possono intervenire i privati stessi. Si tratta di un ambito ad
alto valore aggiunto che diventa strategico anche per i successivi investitori,
sulla scorta degli esempi di molte aree ‘depresse’ di metropoli quali
new York o Berlino. in questo l’amministrazione può intervenire creando
facilitazioni, con bandi (o partecipando a bandi); mentre il privato può attivare
le sue filiere. Oppure, sempre l’amministrazione può promuovere
iniziative (sull’arredo urbano, ad esempio) attrattive per pubblici di nicchia,
exempla ai quali anche il privato può fare riferimento condividendo
concept e linee guida.
aD esemPio:
• Sedi per start up di aziende innovative: creando condizioni di
facilitazione, e sfruttando i frequenti bandi europei o regionali sul tema.
• Luoghi per giovani artisti e creativi, sfruttando la disponibilità di
capannoni sfitti.
• Sedi di attività di ricerca; sfruttando la prossimità con aeroporto e
intensificando i contatti con università e altre istituzioni di ricerca.

linee GuiDa Politica estera
GiORnate di FORMaZiOne
il ruolo della formazione viene visto come particolarmente pivotale nella
sua funzione di supporto all’impresa. La facilitazione nei contatti con
centri di formazione, il loro insediamento sul territorio o il reindirizzo a
questo fine di altri già esistenti viene visto come elemento di valorizzazione
futura ma anche come caso di necessità immediata, nella stretta
relazione di intenti fra enti, aziende e scuole.
aD esemPio:
• Formazione tecnica, utile alla impresa manifatturiera ma non solo.
• Formazione manageriale: che consideri anche la presenza di
iniziative contigue (Futura a San Giovanni in Persiceto).
• Formazione linguistica, dove il paradosso è la presenza di un centro
al Bargellino, ma rivolto a bambini e famiglie.
piano coMunicativo
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piano coMunicativo
60
Politica estera
cOLLeGaMentO
come per ogni attività del settore terziario, il tema dei collegamenti (intermodali)
diventa prioritario. Si qualifica dunque come determinate ai
fini di questo piano la costruzione di un asse che gestisca i flussi importanti
di portatori di interessi in transito per l’area bolognese, e che
permetta di valorizzare la centralità e la funzionalità dell’area rispetto
all’intero comprensorio provinciale. Una azione politica in tal senso, condivisa
ampiamente dalla imprenditoria presente, è un elemento chiave
nella visione del futuro di Bargellino.
in Particolare, i Punti Da colleGare Di questo asse:
• FieRA: BolognaFiere è un attrattore di investimenti, persone,
economie. auspicabile una relazione con essa ( comunicazione,
point of presence, punti informativi…)
• AeRoPoRTo: la sua problematicità va trasformata in risorsa
dribblando su Bargellino i flussi ad esso inerenti, e comunicando
Bargellino al suo interno.
• BARgelliNo: ovviamente l'area va pensata e ridisegnata in
prospettiva.
• STAzioNe: fondamentale la sua funzionalità all’area in termini
di movimenti di operatori e di collegamento con modalità altre
(aeroporto, autostrada, sistema trasporto pubblici su gomma…)

Politica estera
MeetinG/eVenti
Se Bargellino deve diventare attrattiva, e seguire una vocazione sul terziario,
deve anche attrezzarsi di quelle strutture del terziario che di fatto
forniscono servizi anche agli altri settori produttivi. nell’ambito di una
proposta quadro dell’amministrazione (anche nei confronti di investitori
esterni) ,e nella ipotesi di riconversione di spazi oggi sfitti si può ad
esempio considerare la
Possibilità Di creare:
• Spazi per meeting, conferenze e incontri
• Spazi per eventi, sportivi, culturali, ricreativi
piano coMunicativo
61

piano coMunicativo
62
Politica estera
teStiMOniaL
Se la comunicazione gioca spesso le sue carte su testimonial o front
man, sia in campo politico che aziendale; così il Bargellino potrebbe dotarsi
di un ‘volto’ da spendere in ambito comunicativo, magari attingendo
a presenze locali.
come, aD es:
• il comico Giacobazzi

Politica interna Politica estera
inteRnet
il ruolo della rete può essere essenziale per la presentazione dell’area
nelle sue specificità e nella sua articolazione, e di servizio nei confronti
dei visitatori della stessa (ovvero di coloro che devono raggiungere
luoghi al suo interno). Ma in particolare la rete potrebbe fungere anche
da aggregatore, ai fini di una mappatura del territorio, monitorandone
evoluzioni e cambiamenti.
tramite aD es :
• una piattaforma condivisa di social networking
piano coMunicativo
63

da farsi

da farsi
66
DA FARSi
Questo documento prevede una serie di schematizzazioni sul da farsi;
in una programmazione progressiva di azioni; secondo i cinque piani
identificati, e i loro plausibili interpreti.
Si omette il Piano Logistico, per sua natura fortemente connotato al
POc, ma soprattutto perché oggetto di una analisi particolareggiata anche
in termini di indicazioni sul da farsi.
Vanno distinti due ruoli dell’Amministrazione: quello strategico di generatore
di linee guida e frame work attraverso i quali indirizzare l’operatività
sul territorio entrando in collaborazione con gli altri attori (Politica
interna, Politica estera, POc); e quello tattico di gestore di servizi alla
cittadinanza (Linee Guida).
Quest’ultimo punto però risulta particolarmente importante perché nella
individuazione della duplice attività strategia e tattica, che fa da base
a tutto il progetto calderara comunità creativa, le azioni proposte in
Linee Guida possono essere individuate come esempi delle attività strategiche
in corso, coerenti con esse e al tempo stesso solutrici di problematiche
concrete e cogenti.
In questo ultimo capitolo della relazione finale l’interpretazione da parte
dei tutor sulle indicazioni uscite dal workshop è più forte.
La successione numerata in termini temporali degli interventi non può
ovviamente essere considerata ferrea; in grassetto i paragrafi della presentazione.

PoliTiCA iNTeRNA » giuNTA
1. Stabilire una Rappresentanza di residenti e imprenditori del Bargellino
e comunicare/agire con essa per questioni strutturali, a cominciare
da abbattimento/duttilità dei vincoli urbanistici.
2. Attivare continuativamente questa rappresentanza ai fini di una integrazione
pubblico privato nella gestione del territorio ricordando sempre
la necessaria integrazione industria/servizi/residenziale e utilizzando
a questo fine i più diversi strumenti (il verde, ad es industria,
commercio, residenziale; i progetti per Energia alternativa, etc)
3. Utilizzare la pagina Facebook del Bargellino per questa Rappresentanza
e per ‘pescare’ altri stakeholder onde poi costruire piattaforma
internet social che permetta aggiornamento dati punto 4.
4. costruire una Mappatura delle imprese attive incrociando dati rifiuti
e dati camera di commercio, poi strutturarla come al punto 3.
5. Favorire Cultura e controllo del territorio anche attraverso la costruzione
di Eventi e la costruzione/attrazione di Servizi e reputazione
del territorio.
6. Verificare la presenza di bandi per Strategie ambientali su zone industriali.
da farsi
67

da farsi
68
PoC » uFFiCio TeCNiCo
1. comprendere nel POc la dinamica di integrazione pubblico privato.
2. Concepire interventi il più possibile efficaci per le varie destinazioni
industria, commercio, residenziale anche in termini di attrazione,
locazione o erogazione Servizi per l’industria, commercio e residenti.
3. considerare le necessità inerenti allo sviluppo di Attività legate al
terziario, Servizi e reputazione del territorio.
4. Stabilire logistica e aree per attività di abbattimento dell’impatto ambientale
in termini di Energia alternativa, Aree verdi, Aree ecologiche,
integrazione tenendo presente la coesistenza di industria/
servizi/residenziale.

liNee guidA »
uFFiCio TeCNiCo + AlTRi
1. attivare modalità di partecipazione e integrazione pubblico privato,
con particolare attenzione alla comunicazione di tutto ciò che
possa riguardare il Bargellino, per evitare una perdita irreversibile di
credibilità a fronte di passato tragico e di un presente che si fa vanto
dei meccanismi partecipativi; e in questo mai dimenticare la compresenza
di industria, commercio, residenziale.
2. intervenire su politiche ambientali attraverso Aree verdi, Aree ecologiche,
Strategie ambientali su zone industriali come elemento
di integrazione industria, commercio, residenziale.
3. attivare Servizi per l’industria, commercio e residenti spiegando
quali non è possibile attivare (posta) e perché, magari attraverso i
canali di condivisione internet (si veda Politica interna); e lavorando
su attrazione servizi privati (medicina del lavoro). evidenziando poi il
rapporto fra Servizi e reputazione del territorio.
4. Organizzare, patrocinare, favorire Eventi, Attività, ricreative, Giornate
di formazione.
5. Proporre Relazioni e interscambi informativi con i vari stakeholder
con cui si giunge in contatto.
6. Favorire l’insediamento di Attività legate al terziario.
da farsi
69

da farsi
70
PoliTiCA eSTeRA » SinDACo
1. individuare nella rappresentanza del Bargellino un Sostegno all’azione
del Comune nella compresenza di suoi operatori alle trattative
con altri interlocutori e nella individuazione di approcci agevolativi in
termini di vincoli urbanistici.
2. nel rapporto con stakeholder, individuare l’area sempre come mix
industria, commercio, residenziale attraendoServizi per l’industria,
commercio e residenti proponendo continuativamente Relazioni
e interscambi informativi.
3. Usare la piattaforma internet di cui a Politica interna come strumento
di relazioni esterne.
4. intavolare una azione quadro di Collegamento fra poli; aeroporto,
ferrovia, fiera, comune di Bologna etc.
5. cercare partnership per Attività ricreative, Giornate di formazione
6. incentivare e attrarre Attività legate al terziario e aprire partnership
per la riconversione di aree a Meeting/eventi in relazione a Servizi
e reputazione del territorio.
7. individuare partner e bandi per progetto complessivo su Energia alternativa.
8. individuare eventuale Testimonial dell’area.

allegato 1 /
presentazioni

presentazioni
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PRiMa PReSentaZiOne

PRiMa PReSentaZiOne
presentazioni
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presentazioni
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PRiMa PReSentaZiOne

PRiMa PReSentaZiOne
presentazioni
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presentazioni
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PRiMa PReSentaZiOne

PRiMa PReSentaZiOne
troia
presentazioni
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presentazioni
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PRiMa PReSentaZiOne

PRiMa PReSentaZiOne
presentazioni
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presentazioni
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PRiMa PReSentaZiOne

PRiMa PReSentaZiOne
presentazioni
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presentazioni
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SecOnda PReSentaZiOne

SecOnda PReSentaZiOne
presentazioni
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presentazioni
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SecOnda PReSentaZiOne

SecOnda PReSentaZiOne
presentazioni
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presentazioni
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teRZa PReSentaZiOne
Babilonia
Fondata nel 2300 a.C. nei pressi dell'Eufrate,
nella 'mezzaluna fertile', fu capitale di un potente
impero sino alla conquista degli Ittiti. E' collegata
al concetto di Caos per due motivi: è descritta
nella Bibbia come città demoniaca (il Regno di
Israele fu spesso conte so tra Egitto e Babilonia);
e, nella leggenda, fu costruita con metà del corpo
della dea del caos Tiamat, sconfitta dal Dio
dell'ordine Marduk. Il Rastafarianesimo identifica
il termine Babilonia con la 'prigionia' dei rasta nel
mondo occidentale bianco.

teRZa PReSentaZiOne
presentazioni
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presentazioni
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teRZa PReSentaZiOne

teRZa PReSentaZiOne
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PReSentaZiOne FinaLe
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PReSentaZiOne FinaLe
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