Dossier PLIS aggiornamento 2010 - Legambiente Lombardia
Dossier PLIS aggiornamento 2010 - Legambiente Lombardia Dossier PLIS aggiornamento 2010 - Legambiente Lombardia
Caso studio 2 Ripristino sperimentale nelle aree a vegetazione nitrofila Progetto Gestione del PLIS della Valle Albano 2007 Soggetto attuatore Comune di Germasino (Ente gestore) Finanziamento Provincia di Como - Costo complessivo del progetto: 6.500 euro - Contributo del Parco: il Comune di Germasino ha contribuito in piccola parte per finanziare gli interventi di manutenzione (sfalcio ecc…) - Cofinanziamento (fondazioni, altro...) - Periodo realizzazione 2007-2008 Contesto territoriale Le formazioni vegetali più ampiamente diffuse e caratteristiche della Valle Albano sono le praterie, dominate dalle graminacee. Le attività di pascolo svolte in passato hanno indotto profonde modifiche nella composizione floristica di tali habitat, causando una netta prevalenza di specie nitrofile, in particolare in prossimità degli alpeggi utilizzati per il ricovero degli animali. In Valle Albano la tipologia di prateria dominante è rappresentata dal nardeto, che deve il suo nome alla presenza del nardo (Nardus stricta): tale specie dà origine a vaste coperture che raggiungono l’80% del pascolo e oltre, comportando una generale acidificazione del suolo che si manifesta in un decremento delle specie erbacee presenti e quindi in una complessiva banalizzazione del paesaggio. Obiettivi generali Il progetto mira a favorire il ritorno delle specie floristiche originarie con l’obiettivo di ripristinare valori elevati di biodiversità dell'area e facilitare l’utilizzo foraggero da parte degli erbivori selvatici (Cervus elaphus, Capreolus capreolus e Rupicapra rupicapra). Descrizione degli interventi Gli interventi prevedono l’introduzione di specie vegetali autoctone tipiche delle praterie ad alta biodiversità, pur conservando lembi significativi di vegetazione nitrofila al fine di garantire la presenza delle specie di invertebrati associati a tale habitat come la Vanessa del cardo (Vanessa cardui) e la Vanessa dell’ortica (Aglais urticae). Tale intervento, inoltre, assumerà una valenza di tipo sperimentale e prototipale nel contesto alpino e verrà condotta in sinergia con il Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia e gli esperti botanici dell’Università degli Studi dell’Insubria, che collaboreranno al ripristino del manto erboso mediante l’utilizzo di semi di specie autoctone caratterizzanti la prateria. Per saperne di più info@vallealbano.it - www.vallealbano.it 28
Caso studio 3 Interventi di ripristino di microhabitat umidi favorevoli alla fauna locale Progetto L'acqua come elemento di biodiversità: incremento delle aree umide in microstazioni di elevata valenza ecologica Soggetto attuatore Consorzio Parco del Rio Vallone Finanziamento Bando della Fondazione Cariplo 2010 “Tutelare e valorizzare la biodiversità” - Costo complessivo del progetto: 330.000 euro - Contributo del Parco: 130.000 euro - Cofinanziamento Fondazione Cariplo: 200.000 euro Periodo realizzazione 2010-2013 Contesto territoriale Il PLIS del Rio Vallone si localizza nell'alta pianura lombarda e funge da importante corridoio ecologico tra il Parco Locale del Molgora e i Parchi Regionali Agricolo Sud Milano, Adda Nord e di Montevecchia - Valle del Curone. Nel parco è presente anche la discarica regionale di Cavenago Brianza, attualmente esaurita, dove sono già stati realizzati importanti interventi di forestazione e recupero ambientale. Lungo tutto il corso del Rio Vallone e sulle sponde dei corsi d'acqua la vegetazione è costituita in maggioranza da boschi di robinia. Presso le Foppe di Cavenago, dove in passato erano attive alcune cave, la natura argillosa dei suoli ha favorito il ristagno dell'acqua e lo sviluppo della vegetazione palustre. Obiettivi generali Il Consorzio mira alla valorizzazione degli ambienti umidi e al loro incremento migliorativo mediante la creazione di pozze per anfibi dislocate sul territorio. Il Rio Vallone presenta alcune criticità in corrispondenza dell'attraversamento del Canale Martesana a causa della spinta edificazione presso una delle vasche di laminazione. In questo senso il progetto prevede, oltre alla realizzazione di ambienti umidi e alla riqualificazione delle aree boscate limitrofe, la messa in sicurezza delle sponde del Rio Vallone e la relativa rinaturalizzazione. Descrizione degli interventi Il progetto prevede alcuni interventi di sistemazione e messa in sicurezza delle sponde del Rio Vallone (ripulitura del sedimento in alveo per favorire la capacità di trattenuta dell'acqua in piena). Verranno inoltre realizzati gli studi tecnici preliminare per la realizzazione di pozze di medie-piccole dimensioni. Per saperne di più info@parcoriovallone.it - www.parcoriovallone.it 29
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Caso studio 3<br />
Interventi di ripristino di microhabitat umidi favorevoli alla fauna locale<br />
Progetto<br />
L'acqua come elemento di biodiversità: incremento delle aree umide in microstazioni di<br />
elevata valenza ecologica<br />
Soggetto attuatore<br />
Consorzio Parco del Rio Vallone<br />
Finanziamento<br />
Bando della Fondazione Cariplo <strong>2010</strong> “Tutelare e valorizzare la biodiversità”<br />
- Costo complessivo del progetto: 330.000 euro<br />
- Contributo del Parco: 130.000 euro<br />
- Cofinanziamento Fondazione Cariplo: 200.000 euro<br />
Periodo realizzazione<br />
<strong>2010</strong>-2013<br />
Contesto territoriale<br />
Il <strong>PLIS</strong> del Rio Vallone si localizza nell'alta pianura lombarda e funge da importante<br />
corridoio ecologico tra il Parco Locale del Molgora e i Parchi Regionali Agricolo Sud<br />
Milano, Adda Nord e di Montevecchia - Valle del Curone.<br />
Nel parco è presente anche la discarica regionale di Cavenago Brianza, attualmente<br />
esaurita, dove sono già stati realizzati importanti interventi di forestazione e recupero<br />
ambientale. Lungo tutto il corso del Rio Vallone e sulle sponde dei corsi d'acqua la<br />
vegetazione è costituita in maggioranza da boschi di robinia.<br />
Presso le Foppe di Cavenago, dove in passato erano attive alcune cave, la natura<br />
argillosa dei suoli ha favorito il ristagno dell'acqua e lo sviluppo della vegetazione palustre.<br />
Obiettivi generali<br />
Il Consorzio mira alla valorizzazione degli ambienti umidi e al loro incremento migliorativo<br />
mediante la creazione di pozze per anfibi dislocate sul territorio.<br />
Il Rio Vallone presenta alcune criticità in corrispondenza dell'attraversamento del Canale<br />
Martesana a causa della spinta edificazione presso una delle vasche di laminazione.<br />
In questo senso il progetto prevede, oltre alla realizzazione di ambienti umidi e alla<br />
riqualificazione delle aree boscate limitrofe, la messa in sicurezza delle sponde del Rio<br />
Vallone e la relativa rinaturalizzazione.<br />
Descrizione degli interventi<br />
Il progetto prevede alcuni interventi di sistemazione e messa in sicurezza delle sponde del<br />
Rio Vallone (ripulitura del sedimento in alveo per favorire la capacità di trattenuta<br />
dell'acqua in piena).<br />
Verranno inoltre realizzati gli studi tecnici preliminare per la realizzazione di pozze di<br />
medie-piccole dimensioni.<br />
Per saperne di più<br />
info@parcoriovallone.it - www.parcoriovallone.it<br />
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