Dossier PLIS aggiornamento 2010 - Legambiente Lombardia
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Caso studio 1<br />
Riconversione di alnete per la creazione di stepping-stones in aree a<br />
pascolo nel <strong>PLIS</strong> della Valle Albano (CO)<br />
Progetto<br />
Interventi di ripristino sperimentale di un'area boscata nel <strong>PLIS</strong> della Valle Albano, con<br />
azioni di riqualificazione faunistica e funzionalità ecosistemica.<br />
Il progetto è stato attivato dal Comune di Germasino con la supervisione scientifica<br />
dell’Università degli Studi dell’Insubria.<br />
Soggetto attuatore<br />
Comune di Germasino (Ente gestore)<br />
Finanziamento<br />
Bando indetto dalla Provincia di Como, finanziato mediante le sanzioni alle violazioni del<br />
codice del paesaggio, come previsto dall’articolo 167, comma 6 del Decreto Lgs. 22<br />
gennaio 2004 - n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio.<br />
- Costo complessivo del progetto: 43.000 euro<br />
- Contributo del Parco: 13.000 euro<br />
- Cofinanziamento (fondazioni, altro...): nessuno<br />
Periodo realizzazione<br />
Il periodo di realizzazione del progetto è stato rinviato al biennio 2012-2013 in seguito ai<br />
danni provocati da una valanga avvenuta lo scorso inverno 2009 e che ha completamente<br />
distrutto le strutture del Parco che ospitavano il Laboratorio di Ricerca e Didattica<br />
Ambientale “Nembruno”.<br />
Contesto territoriale<br />
Il Parco della Valle Albano viene individuato dal<br />
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della<br />
Provincia di Como come uno degli ambiti di<br />
massima naturalità: il Torrente Albano che lo<br />
attraversa ospita la Trota fario, altrove divenuta<br />
piuttosto rara per l’inquinamento genetico e<br />
ambientale, oltre a numerose varietà di anfibi e<br />
invertebrati acquatici, quali efemerotteri e tricotteri,<br />
indicatori del buono stato ecologico delle acque.<br />
Il fondovalle e parte dei versanti sono colonizzati dal<br />
faggio, dall’acero di monte, dal pioppo tremolo e dal<br />
maggiociondolo alpino, mentre alle quote superiori si trovano boschi di conifere dominati<br />
dall'abete rosso.<br />
Obiettivi generali<br />
Il progetto mira a diversificare dal punto di vista forestale le aree dedicate attualmente a<br />
pascolo, attivando una riconversione degli ecosistemi in modo da favorire diverse specie<br />
di passeriformi.<br />
Tali aree, inoltre, possono fungere da stepping-stones nel contesto di un prevalente<br />
paesaggio a prateria alpina: dall'esperienza sarà possibile individuare delle linee guida<br />
riapplicabili in contesti analoghi e per problematiche sovrapponibili.<br />
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