Dossier PLIS aggiornamento 2010 - Legambiente Lombardia
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La Provincia di Pavia valuta l’entità dei contributi da indirizzare basandosi sul livello di coerenza degli interventi previsti rispetto agli obiettivi di tutela del Parco: i criteri dunque variano caso per caso. Lo stesso vale per la Provincia di Sondrio che come Pavia non ha individuato ad oggi delle linee guida per l’assegnazione dei contributi e per la Provincia di Monza Brianza, che prevede l’erogazione di contributi direttamente sulla base delle richieste degli enti gestori, generalmente per interventi di miglioramento ambientale (ripristino sentieristica ecc…) . Un caso a parte è rappresentato dalla Provincia di Como i cui contributi ai PLIS derivano dalle sanzioni alle violazioni al paesaggio, coerentemente con quanto previsto dall’art. 167, comma 6 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Non sono state invece redatte delle linee guida per l’assegnazione dei contributi: tuttavia come criterio generale vengono privilegiati i finanziamenti ai PLIS non consorziati e gestiti da un singolo Comune. Uno degli aspetti di criticità ampiamente condiviso dai funzionari intervistati è quello relativo alla mancata redazione dei Piani Pluriennali degli Interventi da parte degli enti gestori dei Parchi: basti constatare che nella sola Provincia di Milano, ben il 47 % dei PLIS non ha mai presentato un Piano Pluriennale degli Interventi dalla data di istituzione. Anche in provincia di Brescia si riscontra la medesima criticità, con un Piano Pluriennale degli Interventi su nove aggiornato, così come nel caso della provincia di Bergamo. Tuttavia, il dato non è in tutti i casi reperibile dal momento che sono ben poche le Province che hanno avviato una registrazione sistematica degli aggiornamenti dei Piani degli interventi dei PLIS. Una simile situazione rischia verosimilmente di portare gli enti gestori ad ottenere i contributi richiesti ma di fatto a non realizzare in concreto gli interventi finanziati: da qui il problema dei contributi non spesi che, se non trova una soluzione entro lo scadere dei due anni successivi al riconoscimento da parte della Provincia, porta alla revoca del parco (Provincia di Pavia). Fanno eccezione i PLIS mantovani che hanno nella maggior parte dei casi un Piano aggiornato, ad esclusione dei parchi istituiti da minor tempo. In definitiva, come per la maggior parte degli aspetti gestionali relativi ai Parchi Locali, anche per quanto riguarda le modalità e l’entità di erogazione dei contributi il quadro appare per lo più eterogeneo. In materia di pianificazione, valorizzazione e tutela ambientale è compito delle Province sviluppare un efficiente sistema di coordinamento di azioni e competenze dei diversi settori, al fine di creare sinergie costruttive, finalizzate anche alla supervisione e al supporto delle attività degli Enti gestori in materia di PLIS, promuovendone in primis la messa in rete per una efficace condivisione delle esperienze avviate e dei risultati raggiunti. Tuttavia è proprio l’assenza di linee guida comuni per la gestione generale dei PLIS l’elemento al quale i funzionari intervistati attribuiscono gran parte delle criticità riscontrate. 19
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La Provincia di Pavia valuta l’entità dei contributi da indirizzare basandosi sul livello di<br />
coerenza degli interventi previsti rispetto agli obiettivi di tutela del Parco: i criteri dunque<br />
variano caso per caso. Lo stesso vale per la Provincia di Sondrio che come Pavia non<br />
ha individuato ad oggi delle linee guida per l’assegnazione dei contributi e per la<br />
Provincia di Monza Brianza, che prevede l’erogazione di contributi direttamente sulla<br />
base delle richieste degli enti gestori, generalmente per interventi di miglioramento<br />
ambientale (ripristino sentieristica ecc…) .<br />
Un caso a parte è rappresentato dalla Provincia di Como i cui contributi ai <strong>PLIS</strong> derivano<br />
dalle sanzioni alle violazioni al paesaggio, coerentemente con quanto previsto dall’art.<br />
167, comma 6 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei Beni Culturali e<br />
del Paesaggio.<br />
Non sono state invece redatte delle linee guida per l’assegnazione dei contributi: tuttavia<br />
come criterio generale vengono privilegiati i finanziamenti ai <strong>PLIS</strong> non consorziati e gestiti<br />
da un singolo Comune.<br />
Uno degli aspetti di criticità ampiamente condiviso dai funzionari intervistati è quello<br />
relativo alla mancata redazione dei Piani Pluriennali degli Interventi da parte degli enti<br />
gestori dei Parchi: basti constatare che nella sola Provincia di Milano, ben il 47 % dei<br />
<strong>PLIS</strong> non ha mai presentato un Piano Pluriennale degli Interventi dalla data di<br />
istituzione.<br />
Anche in provincia di Brescia si riscontra la medesima criticità, con un Piano Pluriennale<br />
degli Interventi su nove aggiornato, così come nel caso della provincia di Bergamo.<br />
Tuttavia, il dato non è in tutti i casi reperibile dal momento che sono ben poche le Province<br />
che hanno avviato una registrazione sistematica degli aggiornamenti dei Piani degli<br />
interventi dei <strong>PLIS</strong>.<br />
Una simile situazione rischia verosimilmente di portare gli enti gestori ad ottenere i<br />
contributi richiesti ma di fatto a non realizzare in concreto gli interventi finanziati: da qui il<br />
problema dei contributi non spesi che, se non trova una soluzione entro lo scadere dei due<br />
anni successivi al riconoscimento da parte della Provincia, porta alla revoca del parco<br />
(Provincia di Pavia).<br />
Fanno eccezione i <strong>PLIS</strong> mantovani che hanno nella maggior parte dei casi un Piano<br />
aggiornato, ad esclusione dei parchi istituiti da minor tempo.<br />
In definitiva, come per la maggior parte degli aspetti gestionali relativi ai Parchi Locali,<br />
anche per quanto riguarda le modalità e l’entità di erogazione dei contributi il quadro<br />
appare per lo più eterogeneo.<br />
In materia di pianificazione, valorizzazione e tutela ambientale è compito delle Province<br />
sviluppare un efficiente sistema di coordinamento di azioni e competenze dei diversi<br />
settori, al fine di creare sinergie costruttive, finalizzate anche alla supervisione e al<br />
supporto delle attività degli Enti gestori in materia di <strong>PLIS</strong>, promuovendone in primis la<br />
messa in rete per una efficace condivisione delle esperienze avviate e dei risultati<br />
raggiunti.<br />
Tuttavia è proprio l’assenza di linee guida comuni per la gestione generale dei <strong>PLIS</strong><br />
l’elemento al quale i funzionari intervistati attribuiscono gran parte delle criticità riscontrate.<br />
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