20.06.2013 Views

Dossier PLIS aggiornamento 2010 - Legambiente Lombardia

Dossier PLIS aggiornamento 2010 - Legambiente Lombardia

Dossier PLIS aggiornamento 2010 - Legambiente Lombardia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

DOSSIER <strong>PLIS</strong><br />

<strong>aggiornamento</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Legambiente</strong> <strong>Lombardia</strong> Onlus<br />

Area Territorio e Parchi<br />

con il contributo di:<br />

PARCHI LOCALI DI INTERESSE SOVRACOMUNALE


<strong>Dossier</strong> <strong>PLIS</strong> <strong>2010</strong><br />

Parchi Locali di Interesse Sovracomunale<br />

A cura di:<br />

<strong>Legambiente</strong> <strong>Lombardia</strong> Onlus<br />

Sede Operativa<br />

Via Bono Cairoli 22 - 20127, Milano<br />

Telefono 02-87.38.64.80<br />

Fax 02-87.38.64.87<br />

E mail: lombardia@legambiente.org<br />

Sito web: www.legambiente.org<br />

Immagini di copertina<br />

Parco dei Colli Briantei – L. Fantoni, D.Porta<br />

Parco della Cavallera – N. Mapelli<br />

Parco del Grugnotorto Villorei – Archivio del Parco<br />

Immagini di retrocopertina:<br />

Parco dei Colli Briantei – L. Fantoni, D.Porta


Indice<br />

Premessa<br />

I numeri dei Parchi Locali 1<br />

Intervista alle Province 10<br />

I progetti dei <strong>PLIS</strong> 22<br />

Appendice – Guida rapida ai <strong>PLIS</strong> della <strong>Lombardia</strong><br />

Appendice – <strong>Legambiente</strong> per i <strong>PLIS</strong> 62<br />

Riferimenti bibliografici<br />

Crediti 71<br />

44<br />

70


Premessa<br />

Il ruolo strategico che i Parchi Locali possono svolgere nel<br />

panorama ambientale – naturalistico ed associativo lombardo<br />

è ormai un dato di fatto: dal Piano Territoriale Regionale alla<br />

Reti Ecologiche, dai Piani di Coordinamento Provinciali ai<br />

Piani di Governo del Territorio comunali, i <strong>PLIS</strong>, in quanto<br />

tessere verdi immerse in una matrice densamente<br />

urbanizzata, rappresentano delle zone source per la<br />

biodiversità locale, dei luoghi di svago e fruizione per la<br />

cittadinanza, delle aree in cui attività antropiche ed esigenze<br />

di conservazione della natura hanno potuto in molti casi<br />

trovare un punto di incontro.<br />

Il presente <strong>Dossier</strong> è frutto del lavoro che anche quest’anno l’Osservatorio Parchi Locali<br />

di Interesse Sovracomunale di <strong>Legambiente</strong> <strong>Lombardia</strong> Onlus ha svolto nell’ambito<br />

del più ampio progetto di promozione e valorizzazione dei <strong>PLIS</strong> sviluppato in concerto con<br />

Regione <strong>Lombardia</strong> – Sistemi Verdi e Paesaggio.<br />

Nello specifico esso si propone di:<br />

- conoscere ovvero tracciare un quadro quantitativo e qualitativo del fenomeno Parchi<br />

Locali;<br />

- comunicare ovvero diffondere e mettere in rete le esperienze, i progetti, gli eventi dei<br />

Parchi Locali disseminando le buone pratiche attivate nei <strong>PLIS</strong>;<br />

- stimolare percorsi partecipativi ovvero promuovere e supportare l’impegno dei parchi e<br />

delle associazioni locali nella valorizzazione del territorio.<br />

Accanto all’<strong>aggiornamento</strong> dei dati quantitativi che permettono di delineare le dinamiche in<br />

corso che riguardano i <strong>PLIS</strong>, <strong>Legambiente</strong> ha voluto avviare, a partire da quest’anno, una<br />

ricerca sui progetti attivati dai Parchi o in fase di realizzazione e sui casi di buone<br />

pratiche: il risultato è una sorta di vademecum di facile lettura che tuttavia non può essere<br />

esaustivo ai fini delle conoscenza specifica dei progetti segnalati, ai quali si rimanda agli<br />

enti gestori dei <strong>PLIS</strong>.<br />

Il significato del lavoro è piuttosto quello di stimolare un circuito virtuoso di informazioni e<br />

segnalazioni relative ai progetti attivati dai Parchi, esperienze positive in molti casi<br />

sottovalutate e poco conosciute che possono costituire degli spunti preziosi sia per gli<br />

operatori del settore che per i cittadini che vivono i Parchi in prima persona.


1<br />

1 – I numeri dei Parchi Locali


“<strong>PLIS</strong>” è l'acronimo che identifica i Parchi Locali di Interesse Sovracomunale. Si tratta<br />

di aree protette introdotte a fianco dei Parchi Regionali, delle Riserve e dei Monumenti<br />

Naturali con la Legge Regionale 30 novembre 1983, n.86 Piano generale delle aree<br />

regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei<br />

monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientali, che<br />

nascono con la finalità di tutelare, valorizzare, rivalutare zone a diversa vocazione (rurale,<br />

naturalistica), aree periurbane ed ambiti che presentano una valenza storico-culturale e<br />

paesaggistica (per approfondimenti: <strong>Dossier</strong> 2009 – <strong>PLIS</strong>: Parchi Locali di Interesse<br />

Sovarcomunale. Identikit di un fenomeno lombardo, <strong>Legambiente</strong> <strong>Lombardia</strong> con il<br />

contributo di Regione <strong>Lombardia</strong>, Qualità dell’Ambiente).<br />

Rispetto alle altre tipologie di aree protette, quella dei <strong>PLIS</strong> prevede che i Comuni abbiano<br />

la facoltà di istituire i parchi stessi avvalendosi dei propri strumenti urbanistici (Piano di<br />

Governo del Territorio), sebbene la verifica ed il riconoscimento del loro valore<br />

“sovracomunale”, ovvero superiore a quello del singolo comune, resta una prerogativa<br />

delle Province, ai sensi della Legge Regionale 5 gennaio 2000, n.1 Riordino del sistema<br />

delle autonomie in <strong>Lombardia</strong>.<br />

Nel contesto territoriale lombardo, dove l’espansione degli ambiti urbanizzati,<br />

particolarmente intensa in corrispondenza delle aree di pianura e dei fondovalle, ha<br />

impoverito progressivamente il tessuto paesistico, gli ultimi spazi verdi rischiano oggi di<br />

essere degradati in modo irreversibile. In questo scenario i <strong>PLIS</strong> giocano un ruolo<br />

determinante come elementi regolatori della crescita insediativa: pur non essendo<br />

paragonabili ai Parchi Naturali in termini di entità dei vincoli e di indirizzo di tutela della<br />

biodiversità, i Parchi Locali possono svolgere (e in taluni casi lo hanno ampiamente<br />

dimostrato) la funzione di riequilibrio ecologico e territoriale, senza interrompere (ciò<br />

che rappresenta uno dei punti di forza del sistema) il rapporto con il contesto urbano.<br />

<strong>PLIS</strong>: le superfici<br />

Anche il <strong>2010</strong> ha visto l’istituzione e il riconoscimento di nuovi <strong>PLIS</strong> nonché l’ampliamento<br />

di alcuni dei parchi esistenti: sono così saliti a 90 i Parchi Locali (3 dei quali non ancora<br />

riconosciuti ufficialmente) che si aggiungono al sistema del verde lombardo costituito dai<br />

24 Parchi Regionali, dalle 64 Riserve Naturali e dai 31 Monumenti Naturali istituiti dalla<br />

Regione. Una crescita che ha registrato un incremento del 233% negli ultimi dieci anni<br />

(grafico 1.1).<br />

Il successo di questa formula è forse legata ad una nuova concezione di parco che i <strong>PLIS</strong><br />

hanno saputo veicolare sin dalla loro comparsa all’inizio degli anni ‘80 come elementi<br />

riconducibili al “verde pubblico” con il ruolo di controllo dell’espansione urbana e come<br />

luoghi ampiamente fruibili aperti a tutti.<br />

2


Grafico 1.1 - Crescita del numero di Parchi Locali riconosciuti e in via di riconoscimento in<br />

<strong>Lombardia</strong> a partire dagli anni ‘80<br />

Province<br />

<strong>PLIS</strong> per<br />

Provincia<br />

3<br />

<strong>PLIS</strong> in fase di<br />

riconoscimento<br />

<strong>PLIS</strong> interprovinciali<br />

Bergamo 15 0 1<br />

Brescia 9 0 0<br />

Como 5 0 3<br />

Cremona 7 0 1<br />

Lecco 3 0 2<br />

Lodi 2 0 2<br />

Mantova 9 0 0<br />

Milano 7 1 9<br />

Monza e Brianza 3 1 6<br />

Pavia 7 0 1<br />

Sondrio 2 0 0<br />

Varese 5 1 4<br />

Totale 73 4 13<br />

Tabella 1.1 – Parchi Locali riconosciuti a livello provinciale


Province <strong>PLIS</strong> in fase di riconoscimento<br />

Milano Basso Olona Rhodense<br />

Monza e Brianza Alma Solis<br />

Varese Parco Valle della Bevera<br />

Tabella 1.2 – <strong>PLIS</strong> attualmente in fase di riconoscimento<br />

La tabella 1.1 riassume il quadro attuale dei <strong>PLIS</strong> riconosciuti in <strong>Lombardia</strong>: Bergamo si<br />

conferma come la Provincia che presenta il numero più alto assoluto di Parchi Locali<br />

istituiti all’interno dei propri confini amministrativi. Seguono le Provincie di Mantova e<br />

Brescia, entrambe con nove <strong>PLIS</strong> riconosciuti. Se tuttavia al quadro si aggiungono i dati<br />

relativi ai parchi interprovinciali, la Provincia di Milano arriva a quota 16 mentre Monza<br />

Brianza riconquista, con i 9 <strong>PLIS</strong> riconosciuti, i primi posti della classifica.<br />

L’analisi delle superfici occupate dai <strong>PLIS</strong> a livello provinciale permette di tracciare un<br />

quadro ulteriore (grafico 1.2 e 1.3).<br />

4<br />

Grafico 1.2 e grafico 1.3 -<br />

<strong>PLIS</strong>: in giallo le superfici<br />

(dato espresso in Ha), in<br />

azzurro le quote<br />

percentuali.


La Provincia di Monza Brianza è quella in cui i <strong>PLIS</strong> presidiano attualmente una<br />

maggiore superficie (il 12,47%): un dato che risente, tuttavia, del fatto che diversi parchi<br />

prima di competenza della Provincia di Milano sono poi passati sotto la gestione della neonata<br />

amministrazione provinciale.<br />

Un altro aspetto significativo è rappresentato dai parchi interprovinciali, il 14% dei <strong>PLIS</strong><br />

riconosciuti in <strong>Lombardia</strong>, concentrati nelle provincie di Milano e Monza Brianza, che<br />

occupano complessivamente una superficie di 16.923 ettari, pari al 20 % della superficie<br />

regionale tutelata dai <strong>PLIS</strong>.<br />

Nel caso dei parchi interprovinciali la pianificazione delle aree tutelate richiede un ulteriore<br />

sforzo di coordinamento, un elemento che giustifica il perché nella maggior parte dei casi<br />

sia stata adottata la forma di gestione del Consorzio (che prevede il riconoscimento di un<br />

ente parco costituito ad hoc) piuttosto che l’opzione della convenzione tra Comuni.<br />

Province <strong>PLIS</strong> Interprovinciali<br />

Varese - Milano Parco del Bosco del Rugareto<br />

Lecco – Monza Brianza Parco La Valletta<br />

Varese – Milano Parco Alto Milanese<br />

Como – Varese Parco della Valle del Lanza<br />

Como – Varese – Milano Parco della Valle del Lura<br />

Lodi - Cremona - Bergamo Parco del Fiume Tormo<br />

Milano - Monza Brianza Parco del Grugnotorto Villoresi<br />

Milano - Monza Brianza Parco del Molgora<br />

Milano - Monza Brianza Parco del Rio Vallone<br />

Milano - Monza Brianza – Como Parco della Brughiera Briantea<br />

Milano - Monza Brianza Parco della Media Valle del Lambro<br />

Milano - Monza Brianza Parco Est delle Cave<br />

Lodi - Pavia – Milano Parco della Collina di S.Colombano<br />

Totale 13<br />

Tabella 1.3 – <strong>PLIS</strong> istituiti da Comuni facenti parte di province diverse<br />

5


I Comuni coinvolti<br />

Il numero di Comuni coinvolti nella gestione di <strong>PLIS</strong> è indicativo del loro successo come<br />

strumento di pianificazione locale su base volontaria, con il 18,4% dei comuni lombardi<br />

che ha scelto lo "strumento <strong>PLIS</strong>" come forma di tutela del territorio.<br />

Province<br />

6<br />

Numero di Comuni coinvolti nella gestione di<br />

<strong>PLIS</strong><br />

Bergamo 70<br />

Brescia 20<br />

Como 33<br />

Cremona 23<br />

Lecco 14<br />

Lodi 10<br />

Mantova 15<br />

Milano 38<br />

Monza e Brianza 23<br />

Tabella 1.4 – <strong>PLIS</strong>: i Comuni coinvolti<br />

Pavia 13<br />

Sondrio 3<br />

Varese 23<br />

<strong>Lombardia</strong> 285


Nel <strong>2010</strong> sono 13 le amministrazioni comunali che hanno manifestato l’interesse ad<br />

avviare l’istituzione di nuovi Parchi Locali: un dato che indica la disponibilità di un numero<br />

sempre crescente di Comuni ad adottare lo strumento <strong>PLIS</strong> come esperienza di gestione<br />

territoriale.<br />

A ciò ha contribuito l’affermarsi di una maggiore consapevolezza del ruolo offerto dai<br />

parchi come volano allo sviluppo di nuove progettualità, che in molti casi trovano il<br />

supporto di finanziamenti “esterni” ai Comuni (è il caso dei bandi indetti da Fondazione<br />

Cariplo nei quali i Parchi Locali vengono indicati tra i soggetti ammissibili).<br />

Grafico 1.4 – Quota percentuale di Comuni coinvolti a livello provinciale<br />

In questo senso, i <strong>PLIS</strong> rappresentano dei veri e propri laboratori in cui sviluppare e<br />

convogliare capacità progettuali da investire nell’ambito del processo di recupero della<br />

“dignità paesistica” agli spazi periferici delle città.<br />

Tale opportunità, associata all’autonomia che i Comuni hanno in materia di istituzione di<br />

Parchi Locali, contribuisce a rendere i <strong>PLIS</strong> elementi strategici per le politiche territoriali su<br />

scala locale.<br />

7


<strong>PLIS</strong> e suolo<br />

Altra funzione svolta dai Parchi Locali è il consolidamento e la conservazione degli<br />

spazi agrari in particolare nei contesti altamente urbanizzati. Basti pensare che in<br />

Provincia di Milano il 52% della superficie dei <strong>PLIS</strong> riconosciuti è occupata da aree<br />

agricole (AA.VV. 2008).<br />

In tal senso i <strong>PLIS</strong> rappresentano luoghi potenziali in cui avviare progetti mirati allo<br />

sviluppo integrato e multifunzionale dell'agricoltura ed esperienze di conservazione delle<br />

tipologie storiche di architettura rurale, coerentemente con quanto espresso nelle linee<br />

guida in materia di agricoltura sostenibile indicate nell'Asse 3 del Piano di Sviluppo Rurale<br />

(PSR).<br />

Come accennato precedentemente, i Parchi Locali giocano un ruolo importante nella<br />

salvaguardia della risorsa "suolo" in una regione dove sono oltre 22 mila gli ettari<br />

convertiti da superficie agricola a superficie urbanizzata tra il 1999 e il 2005-2007 e<br />

in cui si è assistito ad una riduzione delle aree agricole dell'ordine del 2,3% nell'arco di un<br />

decennio (AA.VV., 2009).<br />

Province<br />

Suolo<br />

urbanizzato<br />

(ha)*<br />

% Suolo<br />

Urbanizzato<br />

(DUSAF 2.1)*<br />

8<br />

Suolo agricolo +<br />

suolo naturale e<br />

semi-naturale<br />

(ha)*<br />

Superficie<br />

occupata da<br />

<strong>PLIS</strong><br />

(ha)<br />

Suolo libero<br />

presidiato da<br />

<strong>PLIS</strong><br />

(%)<br />

Bergamo 38.274 13,9 232.545 23.619 10,16<br />

Brescia 53.996 11,3 398.244 7.191 1,81<br />

Como 20.506 16 96.237 6.685 6,95<br />

Cremona 18.694 10,6 156.093 12.482 8,00<br />

Lecco 12.174 15 61.636 2.547 4,13<br />

Lodi 9.826 12,5 66.709 2.469 3,70<br />

Mantova 29.069 39,8 198.666 6.173 3,10<br />

Milano 63.170 12,4 93.475 6.961 7,45<br />

Monza e<br />

Brianza<br />

21.027 53,4 18.255 4.535 24,85<br />

Pavia 26.780 9 266.440 2.265 0,85<br />

Sondrio 7.780 2,4 307.813 101 0,03<br />

Varese 34.767 28,9 73.726 8.981 12,18<br />

<strong>Lombardia</strong> 336.063 14,1 1.969.839 84.009 4,26<br />

Tabella 1.5 – <strong>PLIS</strong> e suolo<br />

*dati elaborati su Dusaf 2.1. Fonte: geoportale Regione <strong>Lombardia</strong>.


Grazie ai Parchi istituiti sul territorio delle due province ben il 4,26% di suolo è stato<br />

sottratto a nuove cementificazioni e urbanizzazioni e questo grazie alla partnership tra<br />

amministrazioni e associazioni locali.<br />

A tal proposito, l’esempio fornito dai dati relativi alla provincia di Monza Brianza permette<br />

di definire in maniera chiara il contributo strategico che l’istituzione dei <strong>PLIS</strong> può svolgere<br />

nel rallentare l’avanzata dei fronti urbani.<br />

È proprio nel territorio della provincia di Monza Brianza che si registrano i più alti tassi di<br />

aree antropizzate che interessano una superficie pari al 53,4% del territorio provinciale.<br />

In tale contesto i Parchi Locali brianzoli giocano un ruolo determinante nella tutela del<br />

suolo in quanto presidiano il 24,85 % delle aree attualmente libere dalla<br />

cementificazione e vedono coinvolti il 41,82 % di Comuni.<br />

Un’immagine che sintetizza in modo efficace il boom di urbanizzazione registrato negli ultimi 50 anni in<br />

Provincia di Milano e Monza Brianza. Elaborazione dati: D. Fasolini (ERSAF <strong>Lombardia</strong>) in “Terra! Meeting<br />

interdisciplinare”. Milano, 22 aprile <strong>2010</strong>, Acquario Civico.<br />

Un marcato presidio territoriale è svolto anche dai <strong>PLIS</strong> delle province di Varese e<br />

Bergamo, dove il suolo libero tutelato dai Parchi Locali raggiunge le percentuali<br />

rispettivamente del 12,18% e del 10,16 %.<br />

9


10<br />

2 – Intervista alle Province


Per l’elaborazione del <strong>Dossier</strong> <strong>2010</strong>, oltre all’<strong>aggiornamento</strong> dei dati descrittivi sui Parchi<br />

Locali, <strong>Legambiente</strong> ha avviato un’indagine sulle funzioni di coordinamento delle Province<br />

nella gestione dei <strong>PLIS</strong> fissando degli incontri con i funzionari provinciali: le interviste si<br />

sono svolte nei mesi di marzo e aprile <strong>2010</strong>.<br />

Per la raccolta delle informazioni ci si è avvalsi di una scheda di rilevamento redatta ad<br />

hoc che consta di due sezioni principali: una prima parte dedicata all’analisi degli aspetti<br />

gestionali ed amministrativi (personale provinciale dedicato, voci di bilancio, strumenti di<br />

coordinamento della rete, ecc…); una seconda parte strutturata in funzione dell’analisi<br />

delle progettualità frutto del coordinamento tra <strong>PLIS</strong> e Province, mirate alla tutela della<br />

biodiversità, alla salvaguardia degli ambienti rurali, alla valorizzazione turistica del<br />

territorio, all’attivazione ed al coinvolgimento delle reti associative locali.<br />

11


Il primo dato che emerge, e che conferma il significato multifunzionale e l’accezione<br />

interdisciplinare dei Parchi Locali, è costituito dalla loro diversa collocazione all’interno<br />

delle unità operative delle diverse Province (tabella 2.1).<br />

Province Settori<br />

Bergamo Tutela risorse naturali - Servizio aree protette<br />

Brescia Assetto territoriale, Parchi e VIA<br />

Como Territorio - Servizio Aree Protette, Parchi e Reti Ecologiche<br />

Cremona Pianificazione Territoriale e Mobilità<br />

Lecco Territorio - Servizio pianificazione territoriale<br />

Lodi<br />

Dipartimento Agricoltura e ambiente rurale - Unità organizzativa ambiente naturale<br />

e rurale: multifunzionalità e gestione della fauna<br />

Mantova Ambiente – Strategie ambientali integrate<br />

Milano Agricoltura, Parchi, Caccia e Pesca<br />

Monza Brianza Pianificazione territoriale e Parchi<br />

Pavia Caccia, Pesca e Riserve Naturali<br />

Sondrio Pianificazione Territoriale,Energia e Cave – Servizio Aree Protette<br />

Varese Ecologia ed energia<br />

Tabella 2.1 - Collocazione dei <strong>PLIS</strong> all’interno dei settori di competenza delle Province<br />

In ciascun settore il personale di riferimento alla gestione dei Parchi Locali consta di 2<br />

funzionari, spesso part-time: la Provincia di Milano rappresenta un’eccezione (6 funzionari<br />

con competenze in materia di <strong>PLIS</strong>).<br />

12


Grafico 2.1 – Personale dedicato<br />

Per quanto riguarda le voci relative alla ripartizione dei contributi provinciali agli enti gestori<br />

di Parchi Locali, le interviste ai funzionari hanno permesso di mettere in luce una serie di<br />

criticità condivise.<br />

Alcune Province (Brescia, Lecco) non hanno previsto l’erogazione di contributi: nel<br />

primo caso si tratta di una libera scelta del settore di competenza, nel secondo di una<br />

decisione circoscritta al 2009 dettata dalle condizioni indotte dal patto di stabilità dei<br />

Comuni.<br />

Grafico 2.2 – Contributi erogati ai <strong>PLIS</strong> (anno 2009)<br />

La Provincia di Bergamo ha invece provveduto per il 2009 all’assegnazione una somma<br />

pari a 146.000 euro finalizzata al finanziamento ai soli parchi esclusi dal più ampio<br />

progetto di Rete Ecologica per la Pianura Bergamasca o comunque sprovvisti di un Piano<br />

Pluriennale degli Interventi.<br />

13


Tuttavia mentre Bergamo non ha ad oggi stabilito delle linee guida relative alle modalità di<br />

erogazione dei contributi agli enti gestori, la Provincia di Cremona rappresenta una delle<br />

poche ad avere approvato dei criteri per l’erogazione dei finanziamenti ai <strong>PLIS</strong> ed ha<br />

previsto, in questo senso, l’assegnazione di un punteggio (tabella 2.2).<br />

Secondo il documento, vengono ammessi al finanziamento i progetti relativi ad interventi<br />

di riqualificazione e recupero ambientale (costituzione di cenosi boscate, erbacee ed<br />

arbustive con specie autoctone locali, realizzazione di corridoi ecologici, e siepi campestri,<br />

aree di sosta, acquisto di aree da sottoporre a successivi progetti di recupero, percorsi<br />

ciclopedonali, equestri, ecc.), al recupero, alla ristrutturazione e al restauro di edifici<br />

storico-rurali da utilizzarsi quali strutture di supporto alla gestione del parco (attività<br />

didattica, attività espositive, servizi al pubblico, sede del parco ecc).<br />

Gli enti gestori che presentano domanda hanno diritto ad ottenere un finanziamento al<br />

50% a seguito di richiesta motivata attestante l’inizio delle procedure di gara, o inizio<br />

lavori, o acquisizione di aree ecc.; il rimanente 50% a progetto realizzato e documentato.<br />

Azioni per le quali sono<br />

previsti contributi<br />

Istituzione del <strong>PLIS</strong><br />

Recupero di aree degradate<br />

Recupero di edifici/strutture<br />

storico-rurali<br />

Acquisto di aree<br />

Sinergie<br />

Destinazione d’uso per interventi<br />

a fruizione pubblica<br />

Interventi non a fruizione pubblica<br />

Conformità allo strumento di<br />

pianificazione ambientale<br />

Cofinanziamento del progetto con<br />

14<br />

Criteri Punteggio<br />

<strong>PLIS</strong> di nuova istituzione<br />

<strong>PLIS</strong> già destinatario di contributo 1<br />

riqualificazione ambientale 2<br />

altro 1<br />

edificio polivalente 2<br />

altro 1<br />

al fine del recupero ambientale<br />

altro 1<br />

intervento isolato 1<br />

sinergie con progetti di scala sovracomunale 2<br />

sinergie con progetti inseriti nel PTCP 3<br />

locale 1<br />

provinciale 2<br />

regionale 3<br />

creazione di corridoi ecologici 1<br />

creazione di siepi 2<br />

creazione di boschi e zone umide 3<br />

<strong>PLIS</strong> con programma pluriennale di intervento<br />

approvato<br />

3<br />

<strong>PLIS</strong> con programma pluriennale di intervento non<br />

ancora approvato<br />

0<br />

altre risorse in misura >40% 4-6<br />

altre risorse in misura


Contributi in conto<br />

corrente<br />

Realizzazione di attività<br />

di educazione<br />

ambientale<br />

Realizzazione di attività<br />

di promozione (mostre,<br />

convegni, pubblicazioni,<br />

cartine del parco,<br />

sportello del parco,…)<br />

Gestione (attività di<br />

volontariato, di<br />

vigilanza,…)<br />

Realizzazione di studi e<br />

ricerche<br />

Tabella 2.3 – Criteri di valutazione delle istanze di richiesta di contributi (Provincia di Lodi)<br />

I criteri di massima di valutazione delle istanze di finanziamento indicate nell’articolo 6 del<br />

documento sono i seguenti: […]<br />

1) cofinanziamento dei progetti da parte dell’Ente richiedente<br />

2) conformità con lo strumento di pianificazione del parco (PPI)<br />

3) progettazione integrata a scala sovracomunale e in congruità con la pianificazione in<br />

essere o prevista a livello provinciale (PTCP, Piani di settore - faunistico, cave, ecc. -<br />

realizzazione Rete ecologica provinciale)<br />

4) cantierabilità degli interventi in tempi brevi<br />

5) capacità di spesa dell’ente beneficiario di precedenti contributi<br />

6) adesione ai principi di sostenibilità ambientale […]<br />

Tuttavia nel 2009 la Provincia non ha assegnato alcun contributo, mentre per l’anno <strong>2010</strong><br />

sono stati erogati 20.600 euro per il cofinanziamento di un Bando Cariplo presentato dal<br />

15<br />

Contributi in conto<br />

capitale<br />

Acquisizione di aree per<br />

l’attuazione di progetti di<br />

recupero<br />

Acquisto segnaletica per il<br />

parco (cartelli, cartelloni<br />

didattici, …)<br />

Creazione di percorsi<br />

ciclopedonali<br />

Realizzazione di interventi<br />

di potenziamento e<br />

riqualificazione di<br />

infrastrutture per il<br />

verde<br />

Attuazione di progetti di<br />

riqualificazione ambientale<br />

piantumazione, creazione di<br />

filari,siepi e macchie<br />

boscate, zone umide,<br />

manutenzione fontanili …)<br />

Progetti di ristrutturazione o<br />

restauro di immobili con<br />

valenza storico-socioculturale<br />

(cascine, mulini,<br />

…) funzionali alla gestione<br />

e al funzionamento del<br />

parco. […]


<strong>PLIS</strong> del Brembiolo il cui ente capofila è il Comune di Casalpusterlengo.<br />

La Provincia di Milano utilizza un approccio diverso che prevede la redazione annuale di<br />

una delibera ad hoc per l'assegnazione dei contributi erogati ai <strong>PLIS</strong>.<br />

I finanziamenti sono distribuiti in base ad una quota fissa (36%) e ad una quota che tiene<br />

in considerazione l’estensione del Parco (64%).<br />

Nello specifico, la Giunta Provinciale ha stanziato un fondo complessivo di 280.000,00<br />

euro relativo ai <strong>PLIS</strong> di competenza della Provincia di Milano e Monza Brianza per gli anni<br />

2008-2009 (DGP n. 434/08 del 17 giugno 2008 Approvazione dei criteri di assegnazione di<br />

contributi in conto corrente agli enti gestori dei Parchi Locali di interesse Sovracomunale.<br />

La Provincia di Varese ha invece previsto la definizione di un ammontare massimo del<br />

contributo, concesso a fondo perduto ad ogni richiedente, di euro 20.000,00 (DGP n. 380<br />

del 19.10.2005 Approvazione dei criteri e delle modalità per la concessione di contributi a<br />

parchi locali di interesse sovracomunale).<br />

Gli interventi per i quali prevedere l’assegnazione dei contributi (tabella 2.4) sono finanziati<br />

in due soluzioni, ovvero mediante l’erogazione del 50% del finanziamento previsto all’avvio<br />

dei lavori ed il relativo saldo alla presentazione del rendiconto.<br />

Ambiti per i quali prevedere la concessione del<br />

contributo<br />

Sostegno allo sviluppo dei <strong>PLIS</strong>: incentivi alla<br />

programmazione e alla pianificazione<br />

Sostegno al funzionamento dei <strong>PLIS</strong><br />

Acquisizioni di aree o strutture da conservare e/o<br />

riqualificare<br />

16<br />

Criteri<br />

Programma Pluriennale degli Interventi per<br />

i <strong>PLIS</strong> che ne siano sprovvisti<br />

Attività di promozione (sportello del Parco,<br />

cartine di fruizione del Parco, altre<br />

pubblicazioni, visite guidate ed altre attività<br />

didattiche)<br />

Miglioramenti ambientali, sostegno<br />

all’agricoltura, altre attività attinenti<br />

Piani di settore e ricerche<br />

Altro<br />

Co-finanziamento dell’Unione Europea<br />

Co-finanziamento dell’Ente beneficiario<br />

Tempi di realizzazione<br />

Interesse sovra comunale dell’intervento<br />

Coerenza dell’intervento con gli strumenti<br />

di pianificazione comunale (PRG) e del<br />

Parco<br />

Coerenza dell’intervento con le linee guida<br />

del PTCP


Interventi di riqualificazione del paesaggio, dell’ambiente<br />

naturale di potenziamento e/o riqualificazione della rete<br />

sentieristica<br />

17<br />

Interesse dell’intervento ai fini della<br />

conservazione della biodiversità<br />

Interesse dell’intervento ai fini della<br />

conservazione della riqualificazione<br />

paesaggistica<br />

Interesse dell’intervento ai fini della<br />

fruizione sostenibile<br />

Cantierabilità degli interventi in tempi brevi<br />

Capacità di spesa del beneficiario (è<br />

privilegiato il finanziamento ai progetti dei<br />

soggetti che abbiano utilmente adempiuto<br />

alle procedure, ai tempi ed alle modalità di<br />

erogazione dei contributi provinciali negli<br />

esercizi finanziari precedenti)<br />

Altro<br />

Co-finanziamento dell’Unione Europea<br />

Co-finanziamento dell’Ente beneficiario<br />

Tempi di realizzazione<br />

Interesse sovra comunale dell’intervento<br />

Coerenza dell’intervento con gli strumenti<br />

di pianificazione comunale (PRG) e del<br />

Parco<br />

Coerenza dell’intervento con le linee guida<br />

del PTCP<br />

Interesse dell’intervento ai fini della<br />

conservazione della biodiversità<br />

Interesse dell’intervento ai fini della<br />

conservazione della riqualificazione<br />

paesaggistica<br />

Interesse dell’intervento ai fini della<br />

fruizione sostenibile<br />

Cantierabilità degli interventi in tempi brevi<br />

Capacità di spesa del beneficiario (è<br />

privilegiato il finanziamento ai progetti dei<br />

soggetti che abbiano utilmente adempiuto<br />

alle procedure, ai tempi ed alle modalità di<br />

erogazione dei contributi provinciali negli<br />

esercizi finanziari precedenti)<br />

Tabella 2.4 – Criteri di valutazione delle istanze di richiesta di contributi (Provincia di Varese)<br />

la Provincia di Mantova eroga invece contributi solo su presentazione di specifici<br />

progetti, nella maggior parte dei casi relativi a interventi previsti dai Piani Pluriennali degli<br />

Interventi.<br />

In questo senso vengono di seguito forniti due specchietti riassuntivi estratti<br />

rispettivamente dalla Delibera di Giunta Provinciale n. 170 del 05/11/2009 e dalla Delibera<br />

di Giunta Provinciale n. 189 del 30/12/<strong>2010</strong>.<br />

Altro


La Provincia di Pavia valuta l’entità dei contributi da indirizzare basandosi sul livello di<br />

coerenza degli interventi previsti rispetto agli obiettivi di tutela del Parco: i criteri dunque<br />

variano caso per caso. Lo stesso vale per la Provincia di Sondrio che come Pavia non<br />

ha individuato ad oggi delle linee guida per l’assegnazione dei contributi e per la<br />

Provincia di Monza Brianza, che prevede l’erogazione di contributi direttamente sulla<br />

base delle richieste degli enti gestori, generalmente per interventi di miglioramento<br />

ambientale (ripristino sentieristica ecc…) .<br />

Un caso a parte è rappresentato dalla Provincia di Como i cui contributi ai <strong>PLIS</strong> derivano<br />

dalle sanzioni alle violazioni al paesaggio, coerentemente con quanto previsto dall’art.<br />

167, comma 6 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei Beni Culturali e<br />

del Paesaggio.<br />

Non sono state invece redatte delle linee guida per l’assegnazione dei contributi: tuttavia<br />

come criterio generale vengono privilegiati i finanziamenti ai <strong>PLIS</strong> non consorziati e gestiti<br />

da un singolo Comune.<br />

Uno degli aspetti di criticità ampiamente condiviso dai funzionari intervistati è quello<br />

relativo alla mancata redazione dei Piani Pluriennali degli Interventi da parte degli enti<br />

gestori dei Parchi: basti constatare che nella sola Provincia di Milano, ben il 47 % dei<br />

<strong>PLIS</strong> non ha mai presentato un Piano Pluriennale degli Interventi dalla data di<br />

istituzione.<br />

Anche in provincia di Brescia si riscontra la medesima criticità, con un Piano Pluriennale<br />

degli Interventi su nove aggiornato, così come nel caso della provincia di Bergamo.<br />

Tuttavia, il dato non è in tutti i casi reperibile dal momento che sono ben poche le Province<br />

che hanno avviato una registrazione sistematica degli aggiornamenti dei Piani degli<br />

interventi dei <strong>PLIS</strong>.<br />

Una simile situazione rischia verosimilmente di portare gli enti gestori ad ottenere i<br />

contributi richiesti ma di fatto a non realizzare in concreto gli interventi finanziati: da qui il<br />

problema dei contributi non spesi che, se non trova una soluzione entro lo scadere dei due<br />

anni successivi al riconoscimento da parte della Provincia, porta alla revoca del parco<br />

(Provincia di Pavia).<br />

Fanno eccezione i <strong>PLIS</strong> mantovani che hanno nella maggior parte dei casi un Piano<br />

aggiornato, ad esclusione dei parchi istituiti da minor tempo.<br />

In definitiva, come per la maggior parte degli aspetti gestionali relativi ai Parchi Locali,<br />

anche per quanto riguarda le modalità e l’entità di erogazione dei contributi il quadro<br />

appare per lo più eterogeneo.<br />

In materia di pianificazione, valorizzazione e tutela ambientale è compito delle Province<br />

sviluppare un efficiente sistema di coordinamento di azioni e competenze dei diversi<br />

settori, al fine di creare sinergie costruttive, finalizzate anche alla supervisione e al<br />

supporto delle attività degli Enti gestori in materia di <strong>PLIS</strong>, promuovendone in primis la<br />

messa in rete per una efficace condivisione delle esperienze avviate e dei risultati<br />

raggiunti.<br />

Tuttavia è proprio l’assenza di linee guida comuni per la gestione generale dei <strong>PLIS</strong><br />

l’elemento al quale i funzionari intervistati attribuiscono gran parte delle criticità riscontrate.<br />

19


È emersa, in questo senso, la necessità di avviare dei tavoli di coordinamento con le altre<br />

Province al fine di individuare criteri e modalità condivise mirate ad una gestione<br />

coordinata dei Parchi Interprovinciali in particolare.<br />

In linea generale i dati raccolti indicano inoltre come le Province svolgano funzioni di<br />

coordinamento della rete dei <strong>PLIS</strong> solo in riferimento agli aspetti tecnici (eventuale<br />

supporto alla redazione dei Piani degli Interventi e a studi di fattibilità).<br />

Nessuna Provincia ha previsto degli incontri calendarizzati con gli enti gestori se non su<br />

richiesta dei Parchi stessi: in questo modo avviene molto frequentemente che i progetti<br />

che non vengono finanziati da fondi provinciali non vengono nemmeno comunicati alle<br />

Province di competenza né quest’ultime, d’altra parte, hanno mai stabilito di richiedere un<br />

elenco dei progetti in corso. Elementi, questi, che concorrono ad un’ulteriore<br />

indebolimento del rapporto ente gestore-Provincia.<br />

L’unica ad essersi espressa in merito è la Provincia di Bergamo che intende sviluppare e<br />

avviare un tavolo di coordinamento con i rappresentanti dei Parchi con l’obiettivo di<br />

facilitare il monitoraggio periodico dello stato di fatto dei <strong>PLIS</strong> da associare ai sopralluoghi<br />

già attivi che hanno permesso di verificare l'effettiva coerenza degli interventi previsti dai<br />

Piani Pluriennali e finanziati rispetto agli obiettivi generali del Parco.<br />

La Provincia ha inoltre già avviato un progetto di Rete Ecologica della Pianura<br />

Bergamasca nell'ambito del finanziamento previsto dalla Regione relativo al Progetto "Dai<br />

Parchi alla Rete Ecologica Regionale” che permetterà di attivare un coordinamento<br />

effettivo tra i due Parchi Regionali Adda Nord e Serio e 5 Parchi Locali (Rio Morla e delle<br />

Rogge, Geradadda, Fontanili e Boschi, Basso Corso del Brembo, Monte Canto e<br />

Bedesco). È invece in previsione un secondo progetto di rete ecologica che vedrebbe<br />

coinvolti il <strong>PLIS</strong> dell'Alto Sebino, del Lago d'Endine e del Corno di Predore.<br />

20


I bandi di Fondazione Cariplo<br />

Accanto ai finanziamenti regionali e provinciali, un altro strumento a disposizione dei<br />

Parchi Locali è costituito dai contributi delle fondazioni private: basti pensare che per il<br />

2008-2009 Fondazione Cariplo ha erogato rispettivamente 213.000 euro ed 847.818 euro<br />

per finanziare progetti presentati dagli enti gestori di <strong>PLIS</strong>.<br />

La tabella seguente riassume i contributi relativi al <strong>2010</strong>: si tratta di progetti finalizzati in<br />

massima parte allo studio di fattibilità di nuovi Parchi Locali o di ampliamenti degli stessi.<br />

Organizzazione Sede legale Provincia Titolo del progetto<br />

Comune di Gussola Gussola CR<br />

Comune di Montanaso<br />

Lombardo<br />

Montanaro<br />

Lombardo<br />

LO<br />

Comune di Varese Varese VA<br />

Parco Locale di<br />

Interesse<br />

Sovracomunale del Rio<br />

Vallone<br />

Cavenago<br />

Brianza<br />

MI<br />

Provincia di Lodi Lodi LO<br />

Unione dei Comuni del<br />

Soresinese<br />

Soresina CR<br />

21<br />

Ampliamento del Parco Locale di<br />

Interesse Sovracomunale della<br />

Golena del Po nei Comuni di<br />

Stagno Lombardo, Motta Baluffi,<br />

Torricella del Pizzo, Gussola e<br />

Martignana di Po<br />

Studio di fattibilità <strong>PLIS</strong> della<br />

Muzza - Comune di Montanaso<br />

Lombardo<br />

Studio di fattibilità per l'istituzione<br />

del <strong>PLIS</strong> Valle della Bevera<br />

L’acqua come elemento di<br />

biodiversità: incremento delle<br />

aree umide in microstazioni di<br />

elevata valenza ecologica<br />

Un parco per il Po lodigiano.<br />

Elaborazione di uno studio di<br />

fattibilità per la creazione di<br />

un’area protetta – <strong>PLIS</strong> DEL PO<br />

LODIGIANO<br />

Studio di fattibilità per la<br />

creazione del <strong>PLIS</strong> delle Terre<br />

dei Navigli<br />

Contributo<br />

(euro)<br />

45.000<br />

14.500<br />

60.000<br />

200.000<br />

59.000<br />

55.000<br />

Totale 433.500,00<br />

Tab. 2.5 – I progetti finanziati nell’ambito del bando <strong>2010</strong> “Tutelare e valorizzare la biodiversità”


22<br />

3 – I progetti


Il “saper progettare” costituisce un punto di forza strategico per la sostenibilità e la crescita<br />

“culturale” dei parchi.<br />

In questo senso, negli ultimi anni sembra essersi rafforzata la consapevolezza degli enti<br />

gestori circa le opportunità che derivano da bandi regionali e provinciali nei confronti dei<br />

quali lo sviluppo di buone competenze progettuali diventa elemento discriminante per il<br />

finanziamento.<br />

Anche le fondazioni private hanno incluso tra i soggetti ammissibili ai contributi i Parchi<br />

Locali di Interesse Sovracomunale.<br />

Per fare un esempio basti pensare all’ammontare dei contributi erogati ai <strong>PLIS</strong> nell’ambito<br />

del Bando Cariplo <strong>2010</strong> “Tutelare e valorizzare la biodiversità”, pari a 433.500 euro, oltre<br />

la metà dei quali (233.000 euro) finalizzata al finanziamento di progetti di ampliamento e<br />

studi di fattibilità per l’istituzione di nuovi <strong>PLIS</strong>.<br />

Un dato significativo, che sottolinea ancora una volta una crescente volontà da parte dei<br />

Comuni di istituire nuovi Parchi Locali e che evidenzia, parimenti, il riconoscimento da<br />

parte delle fondazioni private delle potenzialità dei <strong>PLIS</strong> nella promozione dello sviluppo<br />

sostenibile a scala locale, dell’educazione ambientale, del recupero di aree periurbane<br />

degradate, della riqualificazione paesaggistica di ambiti rurali e della conservazione della<br />

biodiversità.<br />

Dal momento i <strong>PLIS</strong> sono luoghi aperti a tutti e rispondono ad un bisogno diffuso di<br />

fruizione ricreativa, sportiva, culturale, sociale ed educativa delle città, offrendo un servizio<br />

complementare alla collettività, essi rappresentano i luoghi preferenziali per la<br />

realizzazione del principio di sussidiarietà che si traduce nella collaborazione con le realtà<br />

locali, le reti associative ed il mondo del volontariato.<br />

I progetti attivati dai Parchi continuano ad essere tuttavia poco visibili e valorizzati:<br />

<strong>Legambiente</strong> <strong>Lombardia</strong> ha avviato per la prima volta una raccolta sistematica di buone<br />

pratiche, un primo passo per facilitare la promozione dei progetti e promuovere la messa<br />

in rete delle esperienze più significative.<br />

Nelle pagine di seguito ne viene proposta una selezione relativa a:<br />

• tutela della biodiversità (interventi di miglioramento ambientale, progetti di<br />

comunicazione e sensibilizzazione)<br />

• valorizzazione dell’agricoltura locale<br />

• realizzazione di accordi e protocolli di intesa tra privati ed enti gestori dei Parchi per<br />

la gestione di aree verdi<br />

23


I progetti dei <strong>PLIS</strong><br />

Interventi di miglioramento ambientale<br />

Caso studio 1 – <strong>PLIS</strong> della Valle Albano (CO)<br />

Riconversione di alnete per la creazione di stepping-stones in aree a pascolo<br />

Interventi di ripristino sperimentale di un'area boscata nel <strong>PLIS</strong> della Valle Albano, con<br />

azioni di riqualificazione faunistica e funzionalità ecosistemica<br />

Caso studio 2 – <strong>PLIS</strong> della Valle Albano (CO)<br />

Ripristino sperimentale nelle aree a vegetazione nitrofila<br />

Caso studio 3 – <strong>PLIS</strong> del Lura (CO, MI, VA)<br />

Interventi di ripristino di microhabitat umidi favorevoli alla fauna locale<br />

L'acqua come elemento di biodiversità: incremento delle aree umide in microstazioni di<br />

elevata valenza ecologica<br />

Caso studio 4 – <strong>PLIS</strong> del Lago del Segrino (CO)<br />

Progetto di potenziamento della connessione ecologica tra aree protette<br />

Ripristino e potenziamento della rete ecologica tra aree Natura 2000<br />

Comunicazione e sensibilizzazione<br />

Caso studio 1 - <strong>PLIS</strong> del Lura (CO, MI, VA)<br />

Un centro per la biodiversità del Lura<br />

Interventi finalizzati alla conservazione e valorizzazione della biodiversità nel Parco del Lura<br />

come progetto strategico per la rete ecologica dell'alta pianura lombarda: un progetto pilota<br />

di gestione attiva degli habitat<br />

Caso studio 2 – <strong>PLIS</strong> del Molgora (MB, MI)<br />

Un pipistrello per amico<br />

Caso studio 3 – <strong>PLIS</strong> del Rio Vallone (MB, MI, LC)<br />

Promozione di percorsi di educazione ambientale e conoscenza del mondo agricolo<br />

Progetto di Agri-cultura<br />

Caso studio 4 - <strong>PLIS</strong> del Molgora (MB, MI)<br />

La filiera corta del pane<br />

Il Pane del Molgora<br />

Caso studio 5 – <strong>PLIS</strong> della Cavallera (MB)<br />

Un esempio di percorso di riscoperta dei prodotti tipici locali<br />

Progetto di valorizzazione della patata bianca di Oreno nel comprensorio del Parco della<br />

Cavallera<br />

L’ambiente che mette d’accordo<br />

Caso studio 1 - <strong>PLIS</strong> della Cavallera (MB)<br />

Accordi con gli agricoltori locali per il recupero della Patata di Oreno<br />

Progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio varietale della Patata di Oreno<br />

(Solanum tuberosum): risorsa alimentare e culturale della Brianza<br />

Caso studio 2 - <strong>PLIS</strong> del Rio Vallone (MB, MI, LC)<br />

Accordo per la gestione in comodato d’uso di un’area del “Boscone di Ornago”<br />

24


Interventi di miglioramento ambientale<br />

25


Caso studio 1<br />

Riconversione di alnete per la creazione di stepping-stones in aree a<br />

pascolo nel <strong>PLIS</strong> della Valle Albano (CO)<br />

Progetto<br />

Interventi di ripristino sperimentale di un'area boscata nel <strong>PLIS</strong> della Valle Albano, con<br />

azioni di riqualificazione faunistica e funzionalità ecosistemica.<br />

Il progetto è stato attivato dal Comune di Germasino con la supervisione scientifica<br />

dell’Università degli Studi dell’Insubria.<br />

Soggetto attuatore<br />

Comune di Germasino (Ente gestore)<br />

Finanziamento<br />

Bando indetto dalla Provincia di Como, finanziato mediante le sanzioni alle violazioni del<br />

codice del paesaggio, come previsto dall’articolo 167, comma 6 del Decreto Lgs. 22<br />

gennaio 2004 - n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio.<br />

- Costo complessivo del progetto: 43.000 euro<br />

- Contributo del Parco: 13.000 euro<br />

- Cofinanziamento (fondazioni, altro...): nessuno<br />

Periodo realizzazione<br />

Il periodo di realizzazione del progetto è stato rinviato al biennio 2012-2013 in seguito ai<br />

danni provocati da una valanga avvenuta lo scorso inverno 2009 e che ha completamente<br />

distrutto le strutture del Parco che ospitavano il Laboratorio di Ricerca e Didattica<br />

Ambientale “Nembruno”.<br />

Contesto territoriale<br />

Il Parco della Valle Albano viene individuato dal<br />

Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della<br />

Provincia di Como come uno degli ambiti di<br />

massima naturalità: il Torrente Albano che lo<br />

attraversa ospita la Trota fario, altrove divenuta<br />

piuttosto rara per l’inquinamento genetico e<br />

ambientale, oltre a numerose varietà di anfibi e<br />

invertebrati acquatici, quali efemerotteri e tricotteri,<br />

indicatori del buono stato ecologico delle acque.<br />

Il fondovalle e parte dei versanti sono colonizzati dal<br />

faggio, dall’acero di monte, dal pioppo tremolo e dal<br />

maggiociondolo alpino, mentre alle quote superiori si trovano boschi di conifere dominati<br />

dall'abete rosso.<br />

Obiettivi generali<br />

Il progetto mira a diversificare dal punto di vista forestale le aree dedicate attualmente a<br />

pascolo, attivando una riconversione degli ecosistemi in modo da favorire diverse specie<br />

di passeriformi.<br />

Tali aree, inoltre, possono fungere da stepping-stones nel contesto di un prevalente<br />

paesaggio a prateria alpina: dall'esperienza sarà possibile individuare delle linee guida<br />

riapplicabili in contesti analoghi e per problematiche sovrapponibili.<br />

26


Descrizione degli interventi<br />

Il progetto prevede la realizzazione di due aree sperimentali dove piantumare essenze<br />

autoctone che favoriscano la presenza delle specie forestali e di zone con funzioni di<br />

stepping-stones e di rifugio e sosta per l’ avifauna migratrice.<br />

Le piante introdotte avranno anche funzione di fonte alimentare per gli uccelli che<br />

colonizzano gli ambienti forestali.<br />

Il successo nella produzione di frutti eduli e, prima ancora, l'impollinazione delle essenze,<br />

verrà facilitata mediante un intervento diretto sulla possibilità di nidificazione di apoidei<br />

impollinatori e altri insetti pronubi selvatici, mediante il posizionamento di apposite arnie e<br />

celle. In questo senso sarà contemporaneamente possibile effettuare un monitoraggio<br />

delle specie impollinatrici presenti nell'area che rivestono un ruolo determinante per molte<br />

specie botaniche, e allo stesso tempo avviare la produzione di miele di qualità da<br />

promuovere (a medio-lungo termine) come prodotto certificato dal <strong>PLIS</strong>.<br />

Per saperne di più<br />

info@vallealbano.it - www.vallealbano.it<br />

27


Caso studio 2<br />

Ripristino sperimentale nelle aree a vegetazione nitrofila<br />

Progetto<br />

Gestione del <strong>PLIS</strong> della Valle Albano 2007<br />

Soggetto attuatore<br />

Comune di Germasino (Ente gestore)<br />

Finanziamento<br />

Provincia di Como<br />

- Costo complessivo del progetto: 6.500 euro<br />

- Contributo del Parco: il Comune di Germasino ha contribuito in piccola parte per<br />

finanziare gli interventi di manutenzione (sfalcio ecc…)<br />

- Cofinanziamento (fondazioni, altro...) -<br />

Periodo realizzazione<br />

2007-2008<br />

Contesto territoriale<br />

Le formazioni vegetali più ampiamente diffuse e caratteristiche della Valle Albano sono le<br />

praterie, dominate dalle graminacee. Le attività di pascolo svolte in passato hanno indotto<br />

profonde modifiche nella composizione floristica di tali habitat, causando una netta<br />

prevalenza di specie nitrofile, in particolare in prossimità degli alpeggi utilizzati per il<br />

ricovero degli animali.<br />

In Valle Albano la tipologia di prateria dominante è<br />

rappresentata dal nardeto, che deve il suo nome alla<br />

presenza del nardo (Nardus stricta): tale specie dà origine a<br />

vaste coperture che raggiungono l’80% del pascolo e oltre,<br />

comportando una generale acidificazione del suolo che si<br />

manifesta in un decremento delle specie erbacee presenti e<br />

quindi in una complessiva banalizzazione del paesaggio.<br />

Obiettivi generali<br />

Il progetto mira a favorire il ritorno delle specie floristiche originarie con l’obiettivo di<br />

ripristinare valori elevati di biodiversità dell'area e facilitare l’utilizzo foraggero da parte<br />

degli erbivori selvatici (Cervus elaphus, Capreolus capreolus e Rupicapra rupicapra).<br />

Descrizione degli interventi<br />

Gli interventi prevedono l’introduzione di specie vegetali autoctone tipiche delle praterie ad<br />

alta biodiversità, pur conservando lembi significativi di vegetazione nitrofila al fine di<br />

garantire la presenza delle specie di invertebrati associati a tale habitat come la Vanessa<br />

del cardo (Vanessa cardui) e la Vanessa dell’ortica (Aglais urticae).<br />

Tale intervento, inoltre, assumerà una valenza di tipo sperimentale e prototipale nel<br />

contesto alpino e verrà condotta in sinergia con il Centro Flora Autoctona della Regione<br />

<strong>Lombardia</strong> e gli esperti botanici dell’Università degli Studi dell’Insubria, che collaboreranno<br />

al ripristino del manto erboso mediante l’utilizzo di semi di specie autoctone caratterizzanti<br />

la prateria.<br />

Per saperne di più info@vallealbano.it - www.vallealbano.it<br />

28


Caso studio 3<br />

Interventi di ripristino di microhabitat umidi favorevoli alla fauna locale<br />

Progetto<br />

L'acqua come elemento di biodiversità: incremento delle aree umide in microstazioni di<br />

elevata valenza ecologica<br />

Soggetto attuatore<br />

Consorzio Parco del Rio Vallone<br />

Finanziamento<br />

Bando della Fondazione Cariplo <strong>2010</strong> “Tutelare e valorizzare la biodiversità”<br />

- Costo complessivo del progetto: 330.000 euro<br />

- Contributo del Parco: 130.000 euro<br />

- Cofinanziamento Fondazione Cariplo: 200.000 euro<br />

Periodo realizzazione<br />

<strong>2010</strong>-2013<br />

Contesto territoriale<br />

Il <strong>PLIS</strong> del Rio Vallone si localizza nell'alta pianura lombarda e funge da importante<br />

corridoio ecologico tra il Parco Locale del Molgora e i Parchi Regionali Agricolo Sud<br />

Milano, Adda Nord e di Montevecchia - Valle del Curone.<br />

Nel parco è presente anche la discarica regionale di Cavenago Brianza, attualmente<br />

esaurita, dove sono già stati realizzati importanti interventi di forestazione e recupero<br />

ambientale. Lungo tutto il corso del Rio Vallone e sulle sponde dei corsi d'acqua la<br />

vegetazione è costituita in maggioranza da boschi di robinia.<br />

Presso le Foppe di Cavenago, dove in passato erano attive alcune cave, la natura<br />

argillosa dei suoli ha favorito il ristagno dell'acqua e lo sviluppo della vegetazione palustre.<br />

Obiettivi generali<br />

Il Consorzio mira alla valorizzazione degli ambienti umidi e al loro incremento migliorativo<br />

mediante la creazione di pozze per anfibi dislocate sul territorio.<br />

Il Rio Vallone presenta alcune criticità in corrispondenza dell'attraversamento del Canale<br />

Martesana a causa della spinta edificazione presso una delle vasche di laminazione.<br />

In questo senso il progetto prevede, oltre alla realizzazione di ambienti umidi e alla<br />

riqualificazione delle aree boscate limitrofe, la messa in sicurezza delle sponde del Rio<br />

Vallone e la relativa rinaturalizzazione.<br />

Descrizione degli interventi<br />

Il progetto prevede alcuni interventi di sistemazione e messa in sicurezza delle sponde del<br />

Rio Vallone (ripulitura del sedimento in alveo per favorire la capacità di trattenuta<br />

dell'acqua in piena).<br />

Verranno inoltre realizzati gli studi tecnici preliminare per la realizzazione di pozze di<br />

medie-piccole dimensioni.<br />

Per saperne di più<br />

info@parcoriovallone.it - www.parcoriovallone.it<br />

29


Caso studio 4<br />

Progetto di potenziamento della connessione ecologica tra aree protette<br />

Progetto<br />

Ripristino e potenziamento della rete ecologica tra aree Natura 2000<br />

Soggetto attuatore<br />

Consorzio Parco Lago del Segrino (Ente gestore del SIC IT2020010 Lago di Segrino e<br />

dell’omonimo <strong>PLIS</strong>)<br />

Partner<br />

Ersaf <strong>Lombardia</strong> (Ente gestore della Riserva<br />

Naturale Sasso Malascarpa, SIC IT2020002 Sasso<br />

Malascarpa e ZPS IT2020301 Triangolo Lariano)<br />

Co-finanziatori:<br />

- Parco della Valle del Lambro (Ente gestore del<br />

SIC IT2020006 Lago di Pusiano)<br />

- Comune di Eupilio<br />

Finanziamento<br />

- Costo complessivo del progetto: 80.000 euro<br />

- Contributo complessivo del Parco e degli enti<br />

partner: 32.000 euro<br />

- Cofinanziamento Fondazione Cariplo: 48.000 euro<br />

Periodo realizzazione<br />

2009-<strong>2010</strong><br />

Criticità e contesto territoriale<br />

Il <strong>PLIS</strong> del Lago del Segrino occupa una posizione strategica di collegamento con la<br />

Riserva Naturale, SIC e ZPS Sasso Malascarpa da un lato e con il SIC Lago di Pusiano<br />

dall’altro. Tale ambito territoriale ha visto lo sviluppo negli ultimi anni di una fitta rete di<br />

infrastrutture collegata agli insediamenti urbani degli abitati di Eupilio e Pusiano che hanno<br />

comportato un generale impoverimento degli ambienti naturali e seminaturali, elementi<br />

che hanno causato la diminuzione della permeabilità tra le aree naturali residuali.<br />

L’attuale bassa qualità delle tessere vegetate sopravvissute e la loro limitata estensione<br />

rendono difficoltoso l’attraversamento nella matrice urbanizzata da parte della fauna<br />

selvatica e non offrono un adeguato grado di riparo e protezione. Si registra inoltre un<br />

generale peggioramento del livello di permeabilità tra i diversi ambienti (lago-palude-pratobosco).<br />

Obiettivi generali<br />

Il progetto mira alla creazione di una rete ecologica del Triangolo Lariano mediante la<br />

pianificazione e la realizzazione di interventi pilota di riqualificazione e deframmentazione<br />

del territorio, azioni di supporto alle amministrazioni locali nell’individuazione delle criticità<br />

presenti sul territorio e che ostacolano le connessioni ecologiche, azioni di<br />

sensibilizzazione rivolti alla popolazione locale.<br />

30


Descrizione degli interventi<br />

Vista l’estensione del territorio interessato dal progetto, sono state individuate due<br />

macroaree con caratteristiche diverse per localizzazione, criticità rilevate ed interventi<br />

proposti: la prima comprende il territorio di<br />

collegamento<br />

tra il <strong>PLIS</strong>-SIC IT2020010 Lago di Segrino<br />

e il SIC IT2020006 Lago di Pusiano;<br />

la seconda il territorio di collegamento tra il<br />

<strong>PLIS</strong>-SIC IT2020010 Lago di Segrino e la<br />

Riserva Naturale Sasso Malascarpa, SIC<br />

IT2020002 Sasso Malascarpa e ZPS<br />

Triangolo Lariano.<br />

Nello specifico nella macroarea 1 le<br />

principali criticità sono rappresentate dal<br />

degrado degli ambienti naturali e seminaturali, dalla forte urbanizzazione, dall’elevato<br />

disturbo antropico (rumore e polveri provenienti dalle strade, presenza di abitazioni, luci<br />

notturne), dalla scarsa disponibilità d’acqua per l’impossibilità di raggiungere il torrente in<br />

ogni tratto. Sono stati avviati in tal senso degli interventi con il contributo degli agricoltori<br />

locali finalizzati alla piantumazione di arbusti lungo l’asta torrentizia, alla sostituzione delle<br />

essenze alloctone con specie autoctone, alla sistemazione di alberi o tronchi marcescenti<br />

come fonte di nutrimento e sito di riproduzione per gli invertebrati; sono state inoltre<br />

realizzate e installate delle cassette nido per l’avifauna e i chirotteri e si è provveduto alla<br />

sostituzione delle recinzioni attuali con delle nuove strutture che non impediscono il<br />

passaggio della fauna selvatica.<br />

Il secondo progetto pilota ha visto la realizzazione di decespugliamenti in corrispondenza<br />

delle praterie di crinale, intorno al “Piantone” e lungo i margini prateria/bosco.<br />

L’intervento ha interessato una superficie di 3,5 ettari ed è stato realizzato mediante<br />

sfalcio e il pascolo con ovi-caprini. Sono state inoltre riaperte alcune pozze d’abbeverata<br />

esistenti nei pressi dell’Alpe Fusi, al margine del bosco, utilizzate dalla fauna selvatica.<br />

Anche in questo caso si è provveduto all’installazione di cassette nido per l’avifauna ed i<br />

chirotteri.<br />

Per saperne di più<br />

parcolagosegrino@hotmail.com - www.parcolagosegrino.eu<br />

31


Comunicazione e sensibilizzazione<br />

32


Caso studio 1<br />

Un centro per la biodiversità del Lura<br />

Progetto<br />

Interventi finalizzati alla conservazione e valorizzazione della biodiversità nel Parco del<br />

Lura come progetto strategico per la rete ecologica dell'alta pianura lombarda: un progetto<br />

pilota di gestione attiva degli habitat<br />

Soggetto attuatore<br />

Consorzio Parco del Lura<br />

Finanziamento<br />

Bando della Fondazione Cariplo 2008 “Promuovere la sostenibilità a livello locale-tutelare<br />

e valorizzare la biodiversità”<br />

- Costo complessivo del progetto: 200.000 euro<br />

- Contributo del Parco: 80.000 euro<br />

- Cofinanziamento (fondazioni, altro...): Fondazione Cariplo 120.000 euro<br />

Periodo realizzazione<br />

2009-2011<br />

Obiettivi generali<br />

Il progetto mira ad avviare una gestione attiva della biodiversità creando e riqualificando<br />

habitat per la vita di specie autoctone, realizzando un costante monitoraggio delle specie<br />

presenti, con interventi finalizzati anche all'allestimento di un Centro per la Biodiversità.<br />

Descrizione degli interventi<br />

Il Centro per la biodiversità nasce con l’obiettivo di<br />

avviare lo studio e la conservazione di specie rare e<br />

minacciate non solo a livello locale ma anche su scala<br />

più ampia.<br />

Due sono le strutture che lo costituiscono e che operano<br />

congiuntamente: una struttura esterna, adiacente alla<br />

riva destra del Torrente Lura, dove sorge un bosco misto<br />

e un sistema di pozze seminaturali e artificiali,<br />

alimentate da acqua piovana integrate con altri piccoli<br />

invasi artificiali e vasche e dove vengono allevate<br />

attualmente alcune specie di anfibi.<br />

Ed un centro visite associato a un piccolo laboratorio, in passato adibito a locale<br />

tecnologico del depuratore,<br />

dotato di tutta la strumentazione necessaria allo studio nonché di acquaterrari e acquari<br />

che hanno in parte funzione prettamente tecnica e in parte funzione divulgativa e didattica.<br />

Per saperne di più<br />

info@parcolura.it - www.parcolura.it<br />

33


Caso studio 2<br />

Un pipistrello per amico<br />

Progetto<br />

Un pipistrello per amico<br />

Soggetto attuatore<br />

Parco del Molgora<br />

Partner<br />

Associazione Fauna Viva<br />

Associazioni territoriali<br />

Finanziamento<br />

- Costo complessivo del progetto: dato non riferito<br />

- Contributo del Parco: dato non riferito<br />

- Cofinanziamento (fondazioni, altro...): nessuno<br />

Periodo realizzazione<br />

Il progetto è partito nel 2007: non è prevista alcuna<br />

scadenza<br />

Descrizione degli interventi<br />

Il progetto si propone di diffondere la conoscenza delle abitudini comportamentali dei<br />

chirotteri e del loro ruolo ecologico all’interno dell’ecosistema. Tra gli interventi previsti è<br />

stato avviato il monitoraggio delle popolazioni delle specie ospitate nel Parco e nei comuni<br />

consorziati mediante il coinvolgimento attivo dei cittadini ai quali sono state distribuite delle<br />

piccole cassette nido (bat-box) a partire dallo scorso 2009.<br />

Sono stati organizzati alcuni eventi tematici in collaborazione con l’associazione Fauna<br />

Viva tra cui “bat-laboratori” per bambini, passeggiate notturne nel Parco con l’ausilio del<br />

bat-detector per captare i segnali ultrasonici delle diverse specie di pipistrelli.<br />

Per saperne di più<br />

info@parcomolgora.it - www.parcomolgora.it - http://faunaviva.blogspot.com/<br />

34


Caso studio 3<br />

Promozione di percorsi di educazione ambientale e conoscenza del mondo<br />

agricolo<br />

Progetto<br />

Progetto di Agri-cultura<br />

Soggetto attuatore<br />

Consorzio del Parco del Rio Vallone - Azienda Agricola Fattoria Didattica “Cascina<br />

Castellazzo”<br />

Finanziamento<br />

- Costo complessivo del progetto: 20.000,00 euro<br />

- Contributo del Parco: € 20.000,00<br />

- Cofinanziamento (fondazioni, altro...): nessuno<br />

Periodo realizzazione<br />

Rinnovo annuale: l’attività copre l’intero anno scolastico<br />

Obiettivi generali<br />

Il progetto è indirizzato agli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria e<br />

Secondaria di Primo Grado.<br />

L’obiettivo è quello di stimolare l’osservazione e l’esplorazione della natura, del proprio<br />

territorio, della flora spontanea e promuovere la riscoperta del mondo agricolo, delle<br />

specie coltivate, degli animali allevati, avvicinando i ragazzi ai temi legati all’ambiente con<br />

l’intento di far promuovere comportamenti responsabili e eco-compatibili.<br />

Descrizione degli interventi<br />

Le attività proposte riguardano da vicino le tematiche relative al<br />

mondo agricolo, dalla mungitura alla realizzazione del<br />

formaggio.<br />

Il progetto coinvolge tutte le scuole di ogni ordine e grado dei<br />

comuni consorziati, che possono usufruire del servizi a titolo<br />

gratuito, fatte salve le spese di viaggio.<br />

Di seguito vengono elencati i percorsi didattici proposti<br />

dall’Azienda agricola.<br />

“Capre, capretti, caprini”: un percorso pensato per sperimentare e comprendere la<br />

mungitura e le fasi della trasformazione del latte, riscoprendo il valore degli alimenti<br />

naturali.<br />

“Nella vecchia fattoria”: una proposta per conoscere gli animali della fattoria, le loro<br />

caratteristiche, esigenze ed abitudini.<br />

“Dal prato alla stalla e... ritorno: il fieno, la paglia, il letame”: laboratori per conoscere<br />

la coltura “prato”, le sue funzioni in azienda ed i suoi prodotti, conoscere la provenienza<br />

della paglia ed il suo uso in azienda, scoprire il ciclo dei materiali naturali, riconoscere<br />

all’odore e al tatto i diversi materiali proposti.<br />

“La campagna: la storia, le tradizioni e il ciclo delle stagioni”: conoscere le stagioni<br />

attraverso l’osservazione ed il contatto con la natura, scoprire l’ecosistema bosco-prato, le<br />

piante da frutto, il loro ciclo di crescita, scoprire come si è evoluto nel tempo l’ambiente<br />

“campagna” e capirne le dinamiche.<br />

35


“L’orto: dalla semina alla raccolta”: un percorso che avvicina i ragazzi alla terra per<br />

conoscere gli ortaggi principali, le loro caratteristiche, le modalità di semina,la<br />

coltivazione e la raccolta.<br />

“Con le mani in pasta”: gli incontri e i laboratori sono finalizzati alla conoscenza del<br />

frumento e dei suoi prodotti.<br />

“Batuffoli di lana”: vengono proposte attività per conoscere da vicino le caratteristiche e<br />

le abitudini delle pecore e scoprire la pratica della tosatura.<br />

“Il giardino dei profumi” : percorso finalizzato alla conoscenza delle erbe aromatiche e<br />

del loro utilizzo.<br />

“Ciclo, riciclo, triciclo”: vengono approfonditi la conoscenza dei materiali riciclabili, gli<br />

aspetti legati alle varie fasi del riciclo e del riuso dei materiali.<br />

Per saperne di più<br />

info@parcoriovallone.it - www.parcoriovallone.it - fattoriadelcastellazzo@yahoo.it<br />

36


Caso studio 4<br />

La filiera corta del pane<br />

Progetto<br />

Pane del Molgora<br />

Soggetto attuatore<br />

Consorzio Parco del Molgora<br />

Finanziamento<br />

Il progetto non ha richiesto nessun costo: il Consorzio ha stipulato un accordo con gli<br />

agricoltori locali per destinare i terreni alla coltivazione del grano.<br />

Periodo realizzazione<br />

Il progetto è stato approvato a dicembre del 2006: non sono previste scadenze.<br />

Obiettivi generali<br />

Il progetto mira alla creazione e alla gestione di una filiera locale di produzione del pane<br />

con marchio del Parco al fine di valorizzare i terreni agricoli,<br />

compensare equamente tutta la filiera: in questo modo viene<br />

promossa la produzione agricola locale, viene riqualificato il<br />

paesaggio rurale e viene recuperata l’identità territoriale.<br />

L’attivazione di una filiera corta garantisce, inoltre, una<br />

redistribuzione del valore aggiunto del prodotto finale a favore<br />

dei produttori locali nel rispetto del protocollo europeo di<br />

agricoltura integrata.<br />

Descrizione degli interventi<br />

I produttori agricoli che hanno aderito all’iniziativa in quanto<br />

proprietari di terreni in conduzione nel territorio del Parco del<br />

Molgora si sono impegnati a produrre frumento tenero e altri<br />

cereali minori (es. segale) da destinare alla produzione di<br />

pane.<br />

Le aziende hanno seguito un disciplinare di produzione<br />

integrata così come previsto dalle norme della Regione<br />

<strong>Lombardia</strong>: si sono quindi dotate di un piano di concimazione<br />

che ha tenuto conto dei risultati delle analisi dei terreni in<br />

modo tale da minimizzare l’apporto di concimi chimici al<br />

minimo necessario e si sono dotate di un sistema di<br />

tracciabilità ai sensi del Reg. 178/2002 e di un sistema di autocontrollo igienico ai sensi del<br />

Reg. 183/2005.<br />

Dal 2007 ad oggi la superficie sono oltre 40 gli ettari destinati alla coltivazione del pane,<br />

con un totale di 6 aziende agricole coinvolte (2009) e 8 panificatori che distribuiscono il<br />

prodotto a “chilometri zero”.<br />

Il progetto dimostra che il Parco svolge anche un servizio ai cittadini ed è occasione di<br />

guadagno “sostenibile”.<br />

Per saperne di più<br />

info@parcomolgora.it - www.parcomolgora.it - http://faunaviva.blogspot.com/<br />

37


Caso studio 5<br />

Un esempio di percorso di riscoperta dei prodotti tipici locali<br />

Progetto<br />

Progetto di valorizzazione della patata bianca di Oreno nel comprensorio del Parco della<br />

Cavallera<br />

Soggetto attuatore<br />

Comune di Vimercate<br />

Finanziamento<br />

- Costo complessivo del progetto: 8.880 euro interamente a carico del Comune di<br />

Vimercate (spese tecniche e rimborsi spese per acquisto materiali).<br />

- Contributo del Parco: nessuno<br />

- Cofinanziamento (fondazioni, altro...): nessuno<br />

Periodo realizzazione<br />

Gennaio 2007 - 2008<br />

Contesto territoriale<br />

L’abbandono della coltivazione della patata nell’area del vimercatese risale alla fine degli<br />

anni ’50, momento in cui si è verificata un’inversione di<br />

tendenza con l’introduzione di varietà più produttive rispetto<br />

alle selezioni locali: solo nelle arre più marginali del paese<br />

alcuni agricoltori hanno continuato a coltivare le cultivar locali<br />

per diletto più che per scopi produttivi.<br />

Tuttavia, l’area del vimercatese dispone ancora di buone<br />

caratteristiche e peculiarità per un rilancio dell’agricoltura, a<br />

patto però di puntare sulla qualità e sui prodotti di nicchia,<br />

legati alla tradizione locale e alle logiche di filiera corta del resto sempre più attuali.<br />

Obiettivi generali<br />

Il progetto si colloca nell’ambito di un più ampio percorso di promozione dello sviluppo<br />

sostenibile del territorio del Comune di Vimercate e delle aree limitrofe costituenti il Parco<br />

Locale di Interesse Sovracomunale della Cavallera, finalizzato alla valorizzazione di<br />

un’agricoltura attenta e consapevole dei propri ruoli, attenta ai temi della sicurezza<br />

alimentare, della salvaguardia del territorio e del patrimonio gastronomico, alla<br />

valorizzazione del paesaggio.<br />

L’obiettivo principale: riportare la coltivazione originale a livelli ottimali, partendo da un<br />

bacino di acquirenti locale per poi soddisfare le esigenze di un numero crescente di<br />

destinatari. Il Comune diventa in questo senso “[…] istituzione storicamente più vicina ai<br />

cittadini e ai consumatori […]” promotore della “[…] riscoperta di sapori e tradizioni legati<br />

alla gastronomia che solo attraverso un’azione locale di recupero e valorizzazione può<br />

trasformare in valore aggiunto di tipo turistico, economico e sociale[…]”.<br />

Descrizione degli interventi<br />

Il Comune di Vimercate ha affidato all’agenzia Ruralp l’incarico per uno studio tecnico<br />

finalizzato a supportare l’inclusione della patata bianca di Oreno all’interno dell'Elenco dei<br />

prodotti agroalimentari tradizionali della Regione <strong>Lombardia</strong>, approvato con D.G.R. del 7<br />

aprile 2000, n. VI/49424.<br />

38


Il progetto è parte di un percorso di sviluppo del territorio agricolo locale basato sulla<br />

ricerca di una maggiore sinergia con le amministrazioni locali e con i soggetti economici<br />

operanti sul territorio.<br />

Tra le principali azioni previste:<br />

• attivare un coinvolgimento dei soggetti locali (produttori, consumatori, associazioni,<br />

cittadinanza…);<br />

• fornire un’assistenza tecnica durante il ciclo colturale;<br />

• organizzare visite ai campi sperimentali;<br />

• effettuare una verifica e un controllo dei campi dal momento della semina alla<br />

raccolta;<br />

• attività di promozione mediante partecipazione a sagre locali, manifestazioni e fiere<br />

e commercializzazione del prodotto.<br />

Per saperne di più<br />

info@parcodellacavallera.it - www.parcodellacavallera.it - www.ruralp.it<br />

39


L’ambiente che mette d’accordo<br />

40


Caso studio 1<br />

Accordi con gli agricoltori locali per il recupero della Patata di Oreno<br />

Progetto<br />

Progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio varietale della Patata di Oreno<br />

(Solanum tuberosum): risorsa alimentare e culturale della Brianza<br />

Soggetto attuatore<br />

Parco della Cavallera<br />

Finanziamento<br />

- Costo complessivo del progetto: dato non conferito<br />

- Contributo del Parco: -<br />

- Cofinanziamento (fondazioni, altro...): Provincia di Monza Brianza<br />

Bando per il sostegno delle migliori pratiche per sviluppare l’agricoltura in Brianza<br />

Periodo realizzazione<br />

Febbraio – novembre <strong>2010</strong><br />

Partner di progetto<br />

• Consorzio Agricola Brianza<br />

• Consorzio della Quarantina<br />

• Associazione Agricoltori Valle San Martino<br />

Descrizione degli interventi<br />

• favorire la selezione e conservazione in situ della biodiversità legata alla<br />

coltivazione della patata di Oreno (var. Bianca di Brianza), cercando di meglio<br />

definire il materiale genetico coltivato dal punto di vista fenotipico che genotipico<br />

quale presupposto alle attività di recupero e conservazione varietale;<br />

• promuovere le precondizioni per la crescita di una rete territoriale di miglioramento<br />

e conservazione on farm di dette varietà autoctone;<br />

• recuperare saperi e pratiche agrarie tradizionali relative alle produzioni alimentari<br />

individuate come strumento di valorizzazione e conservazione della biodiversità.<br />

Il progetto ha permesso di facilitare l’assistenza agronomica ai produttori impegnati nella<br />

moltiplicazione dei tuberi, la diffusione delle corrette tecniche di ri-produzione dei “tuberiseme<br />

certificati”, l’aumento delle superfici coltivate a patata a pasta bianca nel territorio del<br />

Parco della Cavallera e/o nell’areale di coltivazione “vocato” come da disciplinare<br />

regionale, il coinvolgimento di soggetti locali (produttori, consumatori,<br />

associazioni,cittadinanza), la promozione delle agrotecniche a minor impatto ambientale<br />

(su modello del low imput farming system), il coinvolgimento di figure tecniche in qualità di<br />

relatori o esperti di settore per azioni divulgative e informative.<br />

Per saperne di più<br />

info@parcodellacavallera.it - www.parcodellacavallera.it - www.ruralp.it<br />

41


Caso studio 2<br />

Accordo per la gestione in comodato d’uso di un’area del “Boscone di<br />

Ornago”<br />

Soggetto attuatore<br />

Consorzio Parco del Rio Vallone<br />

Finanziamento<br />

Il progetto non ha richiesto nessun costo, salvo i costi di registrazione del contratto di<br />

comodato d’uso presso i competenti uffici dell’Agenzia delle Entrate.<br />

Periodo realizzazione<br />

Il comodato d’uso ha validità dalla sua sottoscrizione fino a quando una delle due parti non<br />

manifesti la volontà di recedere, con preavviso di almeno 6 mesi.<br />

Gli interventi diretti in progetto sull’area, se interamente finanziati, avranno inizio<br />

nell’autunno 2011 e proseguiranno per almeno due stagioni vegetative (2012 e 2013) per<br />

garantire l’affrancamento delle piantine di specie autoctone e il contenimento dei ricacci<br />

delle esotiche.<br />

Contesto territoriale<br />

Il Boscone rappresenta quel che resta dell’antico “Bosco grande”, che occupava gran<br />

parte dell’attuale superficie del <strong>PLIS</strong>, e che si estendeva verso est tra Roncello e Basiano<br />

fino a Grezzago.<br />

L’area è uno degli ecosistemi di maggior pregio del <strong>PLIS</strong> (è infatti inclusa nel progetto<br />

europeo sulla conservazione degli habitat e della biodiversità - Biotopi Corine) e, ad<br />

esclusione dei boschi che si sviluppano lungo i maggiori corsi d’acqua, rappresenta uno<br />

degli ambiti boscati maggiormente estesi dell’alta pianura Padana.<br />

La zona è inoltre inserita nel corridoio principale della RER e negli elementi di secondo<br />

livello (<strong>PLIS</strong> Rio Vallone).<br />

Una delle principali criticità dell’area è rappresentata dalla presenza del Ciliegio tardivo -<br />

Prunus serotina (specie alloctona di origine nordamericana inserita nella “Lista nera” delle<br />

specie dannose per il bosco redatta da Regione <strong>Lombardia</strong>, che esercita un impatto<br />

negativo sul sottobosco e sulla pedofauna in quanto caratterizzata da foglie difficilmente<br />

decomponibili dai microorganismi e con un contenuto relativamente elevato in derivati del<br />

acido cianidrico), e dalla Quercia rossa che ha assunto dimensioni importanti e di fatto sta<br />

sostituendo nel piano dominante le specie quercine locali.<br />

Il Consorzio Parco del Rio Vallone ha già predisposto, in tal senso, un progetto preliminare<br />

di contenimento delle specie esotiche invasive.<br />

Obiettivi generali<br />

Il Consorzio Parco del Rio Vallone ha stipulato nel mese di ottobre un accordo per la<br />

gestione in comodato d’uso di una porzione di 6,8 ettari relativa all’area del “Boscone di<br />

Ornago”, in Comune di Ornago.<br />

La possibilità di avere alcuni terreni in uso effettivo permette al Consorzio Parco una<br />

politica di intervento e di gestione diretta dell’area: in questo modo vengono impedite le<br />

utilizzazioni estemporanee delle piante più belle e/o gli interventi che agevolano<br />

ulteriormente l’ingresso di specie esotiche fortemente competitive.<br />

L’Ente Parco può inoltre disporre di queste aree per la realizzazione di interventi specifici<br />

mediante finanziamenti alternativi quali i fondi messi a disposizione dalla Regione<br />

<strong>Lombardia</strong> sulle misure forestali e sui Piani di Sviluppo Rurale oppure avvalendosi di<br />

finanziamenti da parte della Provincia di Monza.<br />

42


Descrizione degli interventi<br />

Il progetto si propone di realizzare interventi di controllo, laddove possibile l’eradicazione,<br />

delle specie esotiche rilevate (in particolare il Prunus serotina) e la contestuale<br />

ricostituzione floristica dei sistemi forestali coinvolti, azioni mirate all’incremento del<br />

contingente di specie autoctone (soprattutto specie pabulari per gli uccelli, con il duplice<br />

obiettivo di aumentare il valore biologico del popolamento e di rallentarne la<br />

disseminazione), attività di contenimento dei ricacci, almeno per le prime stagioni<br />

vegetative, cure colturali alle giovani piantine forestali autoctone.<br />

Per saperne di più<br />

info@parcoriovallone.it - www.parcoriovallone.it - fattoriadelcastellazzo@yahoo.it<br />

43


44<br />

Appendice - Guida rapida ai <strong>PLIS</strong> della <strong>Lombardia</strong>


Provincia di Bergamo<br />

Parco dei Fontanili e dei Boschi<br />

c/o Municipio di Pognano<br />

Via Leonardo Da Vinci 12/a, 24040 (BG)<br />

Tel. 0354829003 – Fax 0354818749<br />

E-mail: info@comune.pognano.bg.it<br />

Web: www.comune.pognano.bg.it - www.provincia.bergamo.it<br />

Parco del Basso Corso del Fiume Brembo<br />

Via Don Todeschini c/o ex scuole elementari<br />

Tel. 035 4943478 - 035 4823232 / 035 4824210<br />

E-mail: info@parcobassobrembo.it<br />

Web: www.parcobassobrembo.it- www.provincia.bergamo.it<br />

Parco del Brembo e dei Cantoni di Lenna<br />

c/o Municipio di Lenna<br />

Via M. Codussi, 75 - 24010 (BG)<br />

Tel. 0345 81051 – Fax 0345 81122<br />

E-mail: comune@comunelenna.info<br />

Web: www.comune.lenna.bg.it- www.provincia.bergamo.it<br />

Parco del Lago d’Endine<br />

c/o Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi<br />

Via Del Cantiere 4, 24065 – Lovere (BG)<br />

Tel. 035 4349811 – Fax 035 4349833<br />

E-mail: info@cmlaghi.bg.it<br />

Web: www.cmvalaghi.bg.it<br />

Parco del Monte Canto e del Bedesco<br />

c/o Municipio di Carvico<br />

Via S. Maria, 13 - 24040 Carvico (BG)<br />

Tel. 035 791127 – Fax 035 797080<br />

E-mail: info@comune.carvico.bg.it<br />

Web: www.comune.carvico.bg.it - www.provincia.bergamo.it<br />

45


Parco del Monte Varro<br />

Sede del Parco<br />

Viale Papa Giovanni XXIII 12, 24020 Rovetta (BG)<br />

Tel. 0346 72603 – Fax 0346 76983E-mail: unionepresolana@pec.regione.lombardia.it<br />

Web: www.unionepresolana.bg.it - - www.provincia.bergamo.it<br />

Parco del Rio Morla e delle Rogge<br />

c/o Municipio di Zanica<br />

Via Roma, 35 - 24050 Zanica (BG)<br />

Tel. 035 4245811 – Fax 035 671867<br />

E-mail: ass.ambiente@comune.zanica.bg.it<br />

Web: www.plisdelmorla.it - www.provincia.bergamo.it<br />

Parco della Geradadda<br />

c/o Municipio di Fara Gera d'Adda<br />

P.za Roma 1, 24045 - Fara Gera d'Adda (BG)<br />

Tel. 0363 3915109 - Fax 0363 398774<br />

E-mail: info@parcogeradadda.it<br />

Web: www.parcogeradadda.it- www.provincia.bergamo.it<br />

Parco dell’Alto Sebino<br />

Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi<br />

Via del Cantiere, 4 – 24065 Lovere (BG)<br />

Tel.035 4349811 - Fax: 035 4349833<br />

E-mail: info@cmlaghi.bg.it<br />

Web: www.cmlaghi.bg.it - www.provincia.bergamo.it<br />

Parco del Serio Nord<br />

c/o Municipio di Seriate<br />

P.za Alebardi, 1 – 24068 Seriate (BG)<br />

Tel. 035 304111 – Fax 035 301152<br />

E-mail: info@comune.seriate.bg.it<br />

Web: www.parcodelserionord.it - www.provincia.bergamo.it<br />

Parco del Malmera, dei Montecchi e del Colle degli Angeli<br />

c/o Municipio di Carobbio degli Angeli<br />

Piazza Antonio Locatelli 1, 24060-Carobbio degli Angeli (BG)<br />

Tel. 035 4276211 - Fax 035 953518.<br />

E-mail: info@comune.carobbio.bg.it<br />

Web: www.comune.carobbio.bg.it - www.provincia.bergamo.it<br />

46


Parco delle Valli d’Argon<br />

c/o Municipio di San Paolo d'Argon<br />

Via Medaglie d'Oro, 2 – 24060 San Paolo d'Argon (BG)<br />

Tel. 035 4253011 – Fax 035 4253051<br />

E-mail: plis@plisdellevallidargon.it<br />

Web: www.plisdellevallidargon.it - www.provincia.bergamo.it<br />

Parco del Corno di Predore e Tavernola<br />

Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi<br />

Via Del Cantiere 4, 24065 Lovere (BG)<br />

Tel.035 4349811 – Fax 035 4349833<br />

E-mail: info@cmlaghi.bg.it<br />

Web: www.cmvalaghi.bg.it<br />

Parco del Naturalserio<br />

c/o Municipio di Nembro<br />

via Roma 13, 24027 Nembro (BG)<br />

Tel. 035 471311 - Fax 035 471343<br />

E-mail: comune@nembro.net<br />

Web: www.nembro.net - www.provincia.bergamo.it<br />

Parco Piazzo<br />

c/o Municipio di Albino,<br />

p.zza Libertà 1, 24021, Albino (BG)<br />

Tel. 035 759911 - Fax 035 754718<br />

Web: www.albino.it - www.provincia.bergamo.it<br />

Provincia di Brescia<br />

Parco del Barberino<br />

c/o Municipio di Cividate Camuno<br />

P.za Fiamme Verdi, 12 – 25040 (BS)<br />

Tel. 0364 340383 - Fax 0364 347824<br />

Email: info@comune.cividate-camuno.bs.it<br />

Web: www.comune.cividate-camuno.bs.it<br />

47


Parco del Basso Chiese<br />

c/o Municipio di Remedello<br />

Piazza Bonsignori, 23 – 25010 (BS)<br />

Tel. 030 9953970 - Fax 0364 347824<br />

E-mail: info@comune.remedello.bs.it<br />

Web: www.comune.remedello.bs.it<br />

Parco del Basso Mella<br />

c/o Municipio di Pralboino<br />

Via Veronica Gambara 14 – 25020 (BS)<br />

Tel. 030 954129 - Fax 030 9547397<br />

Email: municipio@comune.pralboino.bs.it<br />

Web: www.comune.pralboino.bs.it<br />

Parco del Lago Moro<br />

c/o Municipio di Angolo Terme<br />

P.za Alpini, 2 - 25040 (BS)<br />

Tel. 0364 548444 - Fax 0364 548967<br />

Email: info@comune.angolo-terme.bs.it<br />

Web: www.comune.angolo-terme.bs.it - www.amicilagomoro.it<br />

Parco della Rocca e del Sasso<br />

Centro visitatori<br />

Via Rocca, 20 - 25000 Manerba del Garda (BS)<br />

Tel. 0365 552533<br />

E-mail: info@comune.manerbadelgarda.bs.it<br />

Web: www.comunemanerbadelgarda.bs.it - www.parcoroccamanerba.net<br />

Parco delle Colline di Brescia<br />

c/o Municipio di Brescia<br />

Via Marconi, 12 – 25128 (BS)<br />

Tel. 030 2978713 – Fax 030 2978711<br />

Email: postaparco@comune.brescia.it<br />

Web: www.comune.brescia.it - www.parcodellecollinedibrescia.it<br />

Parco dello Strone<br />

c/o Municipio di Pontevico<br />

Piazzetta del Comune, 5 – 25026 (BS)<br />

Tel. 030 993111 – Fax 030 9930312<br />

Web: www.pontevico.it/<br />

48


Parco del Corridoio Morenico del Basso Garda Bresciano<br />

c/o Municipio di Desenzano del Garda<br />

Via Carducci, 4 – 25015<br />

Tel. 0309994211 - Fax 0309143700<br />

Web: www.desenzanodelgarda.net<br />

Parco della Roggia Savarona (riconoscimento: febbraio 2009)<br />

c/o Municipio di Borgo San Giacomo<br />

Piazza San Giacomo, 1 - 25022 (BS)<br />

Tel. 030 948140 - Fax 030 9487501<br />

Web: www.comune.borgosangiacomo.bs.it - www.castellodipadernello.it<br />

Provincia di Como<br />

Parco Lago del Segrino<br />

c/o Comunità Montana Triangolo Lariano<br />

Via Vittorio Veneto, 16 - 22035 Canzo (CO)<br />

Tel. 031 672000 – Fax 031 670248<br />

Centro Visite<br />

Tel./Fax 031 641225<br />

E-mail: parcolagosegrino@hotmail.com<br />

Web: www.parcolagosegrino.eu<br />

Parco delle Sorgenti del Torrente Lura<br />

c/o Municipio di Lurate Caccivio<br />

Via XX Settembre, 16 - 22075 (CO)<br />

Tel. 031 494356 – Fax 031 390761<br />

E-mail: parco@comune.luratecaccivio.co.it<br />

Web: www.comune.luratecaccivio.co.it<br />

Parco della Valle Albano<br />

c/o Municipio di Germasino<br />

Piazza S.S. Donato e Clemente, 2<strong>2010</strong> (CO)<br />

Tel./Fax 0344 86398<br />

E-mail: info@vallealbano.it<br />

Web: www.vallealbano.it<br />

49


Parco della Val Sanagra<br />

c/o Municipio di Grandola e Uniti<br />

P.za Camozzi, 2<strong>2010</strong> (CO)<br />

Tel. 0344 32115 – Fax 0344 30247<br />

E-mail: comune.grandola@tin.it<br />

Web: www.comune.grandolaeduniti.co.it<br />

Parco Zocc del Peric (riconoscimento: maggio 2009)<br />

c/o Municipio di Alzate Brianza<br />

P.zza Municipio, 1 – 22040 (CO)<br />

Tel. 031 6349300 - Fax 031 632785<br />

E-mail: uffici@alzatebrianza.org<br />

Web: www.comune.alzate-brianza.co.it<br />

Provincia di Cremona<br />

Parco dei Fontanili<br />

c/o Comune di Capralba<br />

Via Piave, 2 – 26010 (CR)<br />

Tel. 0373 450012 – Fax 0373 450495<br />

Email: info@comunecapralba.it<br />

Web: www.comune.capralba.cr.it - www.provincia.cremona.it<br />

Parco del Pianalto di Romanengo e dei Navigli Cremonesi<br />

c/o Municipio di Romanengo<br />

P.za Matteotti, 3 – 26011 (CR)<br />

Tel. 0373 72117 - Fax 0373 72358<br />

E mail: ufficiotecnico@comune.romanengo.cr.it<br />

Web: www.comune.romanengo.cr.it - www.provincia.cremona.it<br />

Parco del Po e del Morbasco<br />

c/o Municipio di Gerre de' Caprioli<br />

P.za del Comune, 4 - 26040 (CR)<br />

Tel. 0372 452322 – Fax 0372 450283<br />

E-mail: gerrecaprioli@dinet.it<br />

Web: www.provincia.cremona.it<br />

50


Parco della Golena del Po<br />

c/o Municipio di Casalmaggiore<br />

P.za Garibaldi 26 - 26041 (CR)<br />

Tel. 0375 284450 – Fax 0375 284456<br />

E-mail: info@parcogolenadelpo.it<br />

Web: www.parcogolenadelpo.it - www.provincia.cremona.it<br />

Parco della Valle del Serio Morto<br />

c/o Municipio di Castelleone<br />

Piazza Comune, 3 - 26012 (CR)<br />

Tel. 0374 3561-356324 – Fax 0374 356300<br />

E-mail: castelleone@libero.it<br />

Web: www.comune.sanbassano.cr.it - www.provincia.cremona.it<br />

Parco di Ariadello e della Valle dei Navigli<br />

c/o Municipio di Soresina<br />

P.za Marconi, 7 – 26015 Soresina (CR)<br />

Tel. 374 349611 – Fax 0374 340448<br />

E-mail: protocollo@comunesoresina.it<br />

Web: www.comune.soresina.cr.it - www.provincia.cremona.it<br />

Parco Agricolo del Moso<br />

c/o Municipio di Crema<br />

26013 Piazza Duomo, 25 (CR)<br />

Tel. 0373 8941 - Fax 0373 894325<br />

E-mail: urp@comune.crema.cr.it<br />

Web: www.provincia.cremona.it<br />

Provincia di Lecco<br />

Parco San Pietro a Monte e San Tomaso<br />

c/o Comunità Montana Lario Orientale – Valle San Martino<br />

Sede legale: via Pedro Vasena 4 – 23856 Sala al Barro Galbiate (LC)<br />

Tel. 0341 240724 – Fax 0341 240734<br />

E-mail: larioest@tin.it<br />

Web: www.cmlarioorientale.it<br />

51


Parco della Valle di San Martino<br />

c/o Municipio di Carenno<br />

Via Roma 36 - 23802 Carenno (LC)<br />

Tel. 0341 610220 – Fax 0341 610165<br />

E-mail: info@parcovallesanmartino.it<br />

Web: www.parcovallesanmartino.it<br />

Parco del Valentino<br />

c/o Comunità Montana Lario Orientale – Valle San Martino<br />

Sede legale: via Pedro Vasena 4 – 23856 Sala al Barro Galbiate (LC)<br />

Tel. 0341 240724 – Fax 0341 240734<br />

E-mail: larioest@tin.it<br />

Web: www.cmlarioorientale.it<br />

Provincia di Lodi<br />

Parco Locale della Valle del Lambro<br />

c/o Municipio di Sant'Angelo Lodigiano<br />

Piazza Mons. N. De Martino, 10 - 26866 (LO)<br />

Tel. 0371 250151<br />

Email: info@comune.santangelolodigiano.lo.it<br />

Web: www.comune.santangelolodigiano.lo.it<br />

Parco del Brembiolo<br />

c/o Municipio di Casalpusterlengo<br />

Piazza del Popolo, 22 – 26841 (LO)<br />

Tel. 0377 92331 – Fax 0377 84027<br />

E-mail: ecologia@comune.casalpusterlengo.lo.it<br />

Web: www.parcodelbrembiolo.it<br />

Provincia di Mantova<br />

Parco Golenale del Gruccione<br />

c/o Municipio di Sermide<br />

P.za Plebiscito, 1- 46028 (MN)<br />

Tel. 0386 61001 – Fax 0386 960261<br />

Web: www.comune.sermide.mn.it - www.oltrepomantova.it<br />

52


Parco Golenale lungo il Po – Ostiglia<br />

c/o Municipio di Ostiglia<br />

Via Gnocchi Viani, 16 – 46035 (MN)<br />

Tel. 0386 302511 – Fax 0386 800215<br />

Web: www.comune.ostiglia.mn.it<br />

Parco Golene Foce Secchia<br />

c/o Municipio di Quistello<br />

P.za G. Matteotti, 1 – 46026 (MN)<br />

Tel. 0376 627201 – Fax 0376-619884<br />

E-mail: comune@comune.quistello.mn.it<br />

Web: www.comune.quistello.mn.it - www.parcofocesecchia.it - www.oltrepomantova.it<br />

Parco San Colombano<br />

c/o Municipio di Suzzara<br />

P.za Castello, 1 – 46029 (MN)<br />

Tel. 0376 513248 – Fax 0376 53042<br />

Web: www.comune.suzzara.mn.it - www.oltrepomantova.it<br />

Parco San Lorenzo<br />

c/o Municipio di Pegognaga<br />

P.za Matteotti, 1 – 46020 (MN)<br />

Tel. 0376 5546220 – Fax 0376 5546229<br />

E-mail: mtruzzi@comune.pegognaga.mn.it<br />

Web: www.comune.pegognaga.mn.it - www.oltrepomantova.it<br />

Parco di Solferino<br />

c/o Municipio Solferino<br />

P.za Torelli, 1 – 46040 (MN)<br />

Tel. 0376 854001 – Fax 0376 855547<br />

E-mail: segreteria.solferino@libero.it<br />

Web: www.comune.solferino.mn.it<br />

Parco delle Colline Moreniche<br />

c/o Municipio di Castiglione delle Stiviere<br />

Via Battisti, 4 – 46043 (MN)<br />

Tel. 0376 670886 - Fax 0376 670466<br />

E-mail: proloco@castiglionedellestiviere.info<br />

Web: www.comune.castiglione.mn.it<br />

53


Parco la Golena e le sue Lanche<br />

c/o Municipio di Viadana<br />

P.za Matteotti, 2 – 46019 (MN)<br />

Tel. 0375 786228 - Fax 0375 786249<br />

E-mail: ambiente@comune.viadana.mn.it<br />

Web: www.comune.viadana.mn.it<br />

Parco del Moro<br />

c/o Municipio di Casalmoro<br />

Via Pietro Nenni, 33 - 46040 (MN)<br />

Tel. 0376-736311 - Fax 0376-737485<br />

Web: www.comune.casalmoro.mn.it<br />

Provincia di Milano<br />

Parco della Balossa<br />

c/o Municipio di Novate Milanese<br />

Viale Vittorio Veneto, 18 – 20026 (MI)<br />

Tel. 02 35473240 – Fax 02 33240000<br />

E-mail: edilpriv@comune.novate-milanese.mi.it - info@parcobalossa.it<br />

Web: www.comune-novate.milanese.mi.it - www.parcobalossa.it<br />

www.provincia.milano.it<br />

Parco del Roccolo<br />

Via Umberto I, n.11 – 20010 Casorezzo (MI)<br />

Tel/Fax: 02 90381002<br />

Email: info@parcodelroccolo.it; parco.roccolo@iol.it<br />

Web: www.parcodelroccolo.it; www.provincia.milano.it<br />

Parco delle Cascine di Pioltello<br />

c/o Municipio di Pioltello<br />

Via Carlo Cattaneo 1 20096 (MI)<br />

Tel. 02 923661 – Fax 02 92161258<br />

E-mail: ufficio.tecnico@comune.pioltello.mi.it<br />

Web: www.comune.pioltello.mi.it - www.provincia.milano.it<br />

Parco delle Roggìe<br />

c/o Municipio di Magnago<br />

P.za Italia 1 - 20020 (MI)<br />

Tel. 0331 6583052- Fax 0331 306205<br />

E-mail: info@comune.magnago.mi.it<br />

Web: www.comune.magnago.mi.it - www.provincia.milano.it<br />

54


Parco del Gelso<br />

c/o Municipio di Marcallo con Casone<br />

Via Vitali, 18 - 20010 (MI)<br />

Tel. 02 979611<br />

E-mail: tecnica@marcallo.it<br />

Web: www.marcallo.it - www.provincia.milano.it<br />

Parco Alto Martesana<br />

c/o Municipio di Pozzuolo Martesana<br />

Via Martiri della Liberazione, n. 11 – 20060 (MI)<br />

Tel. 02 9509081 - Fax 02 95357307<br />

E-mail: info@comune.pozzuolomartesana.mi.it<br />

Web: www.comune.pozzuolomartesana.mi.it - www.provincia.milano.it<br />

Parco dei Mulini<br />

c/o Municipio di Parabiago<br />

P.zza della Vittoria - 20015 (MI)<br />

Tel. 0331 406011 - Fax 0331 552750<br />

E-mail: comune@comune.parabiago.mi.it<br />

Web: www.comune.parabiago.mi.it - http://sites.google.com/site/parcomulini/<br />

www.provincia.milano.it<br />

Parco del Basso Olona-Rhodense<br />

c/o Municipio di Rho<br />

Piazza Visconti, 23 – 20017 (MI)<br />

Tel. 02 933321 - Fax 02 93332505<br />

Web: www.comune.rho.mi.it - www.provincia.milano.it<br />

Provincia di Monza Brianza<br />

Parco della Brianza Centrale<br />

c/o Municipio di Seregno<br />

Via Umberto I, 78 - 20038 Seregno (MB)<br />

Tel. 0362 263308 – Fax 0362 2633300<br />

E-mail: info.parcobrianzacentrale@seregno.info<br />

Web: www.parcobrianzacentrale.it - www.provincia.mb.it<br />

55


Parco dei Colli Briantei<br />

c/o Municipio di Camparada<br />

Piazza Municipio 1, 20050 Camparada (MI)<br />

Tel. 039 698541 – Fax 039 6064534<br />

E-mail: info@parcocollibriantei.it<br />

Web: www.parcocollibraintei.it - www.provincia.mb.it<br />

Parco della Cavallera<br />

c/o Comune di Vimercate<br />

Piazza Unità d'Italia,1 20059 (MB)<br />

Tel. 039 66591 - Fax 039 6084044<br />

E-mail: info@parcodellacavallera.it<br />

Web: www.parcodellacavallera.it - www.provincia.mb.it<br />

Parco Alma Solis (in fase di riconoscimento )<br />

Settore Parchi<br />

Sede di Monza<br />

Piazza Diaz ,1 20052<br />

Tel. 039 9756239 - Fax 039 9756792 - www.provincia.mb.it<br />

Provincia di Pavia<br />

Parco Le Folaghe<br />

Centro visitatori<br />

Piazza Italia, 2 - 27050 Casei Gerola (PV)<br />

Tel. 0383 381013<br />

E-mail: info@parcolefolaghe.it<br />

Web: www.amicidelparcolefolaghe.com<br />

Parco Palustre<br />

c/o Municipio di Lungavilla<br />

P.za Capitano Albini, 3 – 27053 (PV)<br />

Tel. 0383 76130 – Fax 0383 76628<br />

E-mail: comune.lungavilla@libero.it<br />

Web: www.comune.lungavilla.pv.it - www.provincia.pv.it<br />

56


Parco Valpometto<br />

c/o Municipio di Robbio<br />

P.za Libertà, 2 - 27038 (PV)<br />

Tel. 333 2155807<br />

E-mail: info@ardeavalpometto.org<br />

Web: www.ardeavalpometto.org - www.provincia.pv.it<br />

Parco del Castello Dal Verme<br />

c/o Municipio di Zavattarello<br />

Via Volta Vittorio Emanuele 41 – 27059 (PV)<br />

Tel. 0383 589132 - Fax 0383 589746<br />

E-mail: zavattarello@libero.it<br />

Web: www.comune.zavattarello.pv.it - www.provincia.pv.it<br />

Parco del Castello di Valverde<br />

c/o Municipio di Valverde<br />

Via Loc Mombelli, 37 – 27050 (PV)<br />

Tel. 0383 589163 – Fax 0383 589156<br />

E-mail: info@comunevalverde.it<br />

Web: www.provincia.pv.it<br />

Parco di Fortunago<br />

c/o Municipio di Fortunago<br />

Piazza Aldo Moro 1, 27040<br />

Tel. 0383 875213 - Fax 0383 875692<br />

E- mail: comune.fortunago@libero.it<br />

Web: www.comunedifortunago.it - www.provincia.pv.it<br />

Parco del Ticinello e del Lambro Meridionale<br />

c/o Municipio di Siziano<br />

Piazza Giacomo Negri, 1 - 27010 Siziano (PV)<br />

Tel. 0382 67801 - 6780260; Fax 0382/617660<br />

E-mail: info@comune.siziano.pv.it<br />

Web: www.comune.siziano.pv.it - www.provincia.pv.it<br />

Parco dei Ronchi<br />

c/o Municipio di Verretto<br />

Via Mazzini 60, 27053<br />

Tel. 0383 84570 - Fax 0383 84480<br />

E-mail: gatti@unionelrv.pv.it<br />

Web: www.provincia.pv.it<br />

57


Provincia di Sondrio<br />

Parco della Bosca<br />

c/o ERSAF<br />

Piazza S. Antonio n. 8 – 23017 Morbegno (SO)<br />

Tel. 0342 606211 – Fax 0342 614530<br />

Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio<br />

Via Visconti Venosta 2, 23033 Grosio(SO)<br />

Tel./Fax: 0342 84 72 33<br />

Email: info@parcoincisionigrosio.191.it<br />

Web: www.parcoincisionigrosio.it<br />

Provincia di Varese<br />

Parco del Fontanile di San Giacomo<br />

c/o Municipio di Gerenzano<br />

Via XXV Aprile 2 - 21040 (VA)<br />

Tel. 02 9639911 – Fax 02 96480283<br />

E-mail: ambiente@comunegerenzano.it<br />

Web: www.comunegerenzano.it - www.ilgelsogerenzano.org<br />

Parco Primo Maggio<br />

c/o Municipio Malnate<br />

P.za Vittorio Veneto, 2 – 21046 (VA)<br />

Tel. 0332 275111 – Fax 0332 429035<br />

E-mail: ecologia@comune.malnate.it<br />

Web: www.comune.malnate.va.it<br />

Parco Rile Tenore Olona<br />

c/o Municipio di Castiglione Olona<br />

Via Branda, 8 – 21043 (VA)<br />

Tel. 0331 824801 – Fax 0331 824457<br />

E-mail: ufficio.tecnico@castiglioneolona.it<br />

Web: www.castiglioneolona.it<br />

Parco del Medio Olona<br />

c/o Municipio di Fagnano Olona<br />

piazza Cavour, 9 – 21054 (VA)<br />

Tel. 0331 616511 - Fax 0331 616559<br />

E-mail: info.ecologia@fagnanoolona.org<br />

Web: www.fagnanoolona.org - www.valleolona.com<br />

58


Parco del Golfo della Quassa<br />

c/o Municipio di Ranco<br />

Piazza Parrocchiale, 4 – 21020 (VA)<br />

Tel. 0331976619<br />

E-mail: tecnico@comune.ranco.va.it<br />

Web: www.ilcolibri.org<br />

Parchi interprovinciali<br />

Bosco del Rugareto<br />

c/o Municipio di Cislago<br />

Piazza Enrico Toti, 1 – 21040 (VA)<br />

Tel. 02 9667101 - Fax 02 96671055<br />

E-mail: cislago@parcodelrugareto.it<br />

Web: www.comunedicislago.it - www.parcodelrugareto.it<br />

Parco Agricolo La Valletta<br />

c/o Municipio di Cassago Brianza<br />

Piazza Italia Libera, 2 –23893 (LC)<br />

Tel. 039 9213230 – Fax 039 9211009<br />

E-mail: tributi@comune.cassago.lc.it - parco_valletta@comune.cassago.lc.it<br />

Web: www.comune.cassago.lc.it - www.lavalletta.org<br />

Parco Alto Milanese<br />

Via Guerrini Olindo 40, 21052 Busto Arsizio VA)<br />

Tel./Fax: 0331 621254<br />

E-mail: parco.altomilanese@tin.it<br />

Web: www.parcoaltomilanese.it<br />

Parco Valle del Lanza<br />

c/o Municipio di Valmorea (VA)<br />

Tel. 031 806155 – Fax 031 806324<br />

E-mail: parcovallelanza@yahoo.it<br />

Web: www.parcovallelanza.com<br />

Parco del Lura<br />

Consorzio Parco del Lura<br />

Largo Clerici 1 - 22071 Cadorago (CO)<br />

Tel. 031 901491 - Fax 031 8881621<br />

E-mail: info@parcolura.it<br />

Web: www.parcolura.it<br />

59


Parco del Fiume Tormo<br />

c/o Municpio di Pandino<br />

Via Castello 15 – 26025 (CR)<br />

Tel. 0373 973328 – Fax 0373 970056<br />

E-mail: segreteria@comune.pandino.cr.it<br />

Web: www.comune.pandino.cr.it<br />

Parco del Grugnotorto Villoresi<br />

c/o Municipio di Paderno Dugnano<br />

via Grandi 15 – 20037 (MI)<br />

Tel. 02 9100369 – Fax 02 91004 423<br />

E-mail: grugnotorto@comune.paderno-dugnano.mi.it<br />

Web: www.parcogrugnotortovilloresi.it<br />

Parco del Molgora<br />

Consorzio Parco del Molgora<br />

Via Mazzini, 39/a - 20059 Vimercate (MB)<br />

Tel. 039 6612944 – Fax 039 6389028<br />

E-mail: info@parcomolgora.it<br />

Web: www.parcomolgora.it - www.provincia.mb.it<br />

Parco del Rio Vallone<br />

Consorzio Parco del Rio Vallone<br />

Loc. Cascina Sofia - Strada comunale Cavenago-Basiano<br />

20040 Cavenago di Brianza (MI)<br />

Tel. 02 95335235 - Fax 02 95019052<br />

E-mail: info@parcoriovallone.it<br />

Web: www.parcoriovallone.it<br />

60


Parco della Brughiera Briantea<br />

Parco della Brughiera Briantea<br />

Via Aureggi, 25 - 20030 Lentate sul Seveso (MB)<br />

Tel. 0362 569116 - Fax 0362 569806<br />

E-mail: info@parcobrughiera.it<br />

Web: www.parcobrughiera.it - www.provincia.mb.it<br />

Parco della Media Valle del Lambro<br />

c/o Municipio di Sesto San Giovanni<br />

Piazza della Resistenza 20, 20099 (MI)<br />

Tel. 02 2496448<br />

E-mail: pmvl@pmvl.it<br />

Web: www.pmvl.it<br />

Parco della Collina di S. Colombano<br />

c/o Municipio di San Colombano al Lambro<br />

Via G. Monti 47, 20078 (MI)<br />

Tel. 0371 293233 – Fax 0371 897965<br />

E-mail: comune.comune@sancolombanoallambro.mi.it<br />

Web: www.sancolombano.it - www.parcodellacollinadisancolombano.it<br />

Parco Est delle Cave<br />

c/o Municipio di Brugherio<br />

Piazza C. Battisti, 1 – 20861 (MB)<br />

Tel. 03928931<br />

E mail: urp@comune.brugherio.mi.it<br />

Web: www.comune.brugherio.mi.it - www.provincia.mb.it<br />

61


62<br />

Appendice - <strong>Legambiente</strong> per i <strong>PLIS</strong>


<strong>Legambiente</strong> ha condiviso sin dalla loro prima comparsa l’approccio volontaristico<br />

promosso dai Parchi Locali che si sposa con il principio del pensare globalmente, agire<br />

localmente.<br />

Molte delle iniziative di <strong>Legambiente</strong> si basano sulla scommessa di tutela del territorio che<br />

deve diventare cura da parte di tutti. Vanno lette in questo senso le esperienze di<br />

Retenatura (www.retenatura.it), il sistema di aree protette di <strong>Legambiente</strong>, gestite dai soci<br />

volontari ed i campi di volontariato ambientale che hanno saputo coniugare il divertimento<br />

alla cura dell’ambiente. Sono molti i casi di <strong>PLIS</strong> nati proprio dalla spinta di alcuni circoli<br />

locali che non si sono fermati alla sistemazione di un sentiero o all’allestimento di un’area<br />

di sosta ma hanno saputo trovare un punto di incontro con le istituzioni.<br />

63


Il Blog<br />

Cosa sono i <strong>PLIS</strong>, dove sono, quanti sono … tutte le informazioni sono state raccolte online<br />

in un blog dedicato ai Parchi Locali e alle attività dell’Osservatorio <strong>PLIS</strong> di<br />

<strong>Legambiente</strong> <strong>Lombardia</strong> all’indirizzo http://areaterritorio.wordpress.com.<br />

L’idea del blog quale strumento interattivo diretto e accessibile è nata dall’esigenza di<br />

creare una rete sia virtuale che reale tra parchi, associazioni locali e cittadini impegnati<br />

nella tutela del territorio.<br />

La piattaforma risponde in parte al bisogno di dare visibilità agli eventi promossi dai parchi,<br />

dai momenti di formazione alle tante occasioni di festa proposte durante tutto l’arco<br />

dell’anno.<br />

64


La Prima Festa dei Parchi Locali di Milano e Monza Brianza<br />

La formula dei <strong>PLIS</strong> permette di rispondere alle<br />

diverse esigenze di fruizione della città: ricreazione,<br />

sport, cultura, socialità ed educazione.<br />

Tuttavia, la scarsa visibilità di questi Parchi rispetto<br />

alle esperienze più affermate delle altre aree protette<br />

regionali resta uno dei punti di debolezza del<br />

sistema.<br />

Nelle sole province di Milano e Monza Brianza i <strong>PLIS</strong><br />

presidiano l'11% delle aree non urbanizzate: una<br />

rete verde di 21 Parchi Locali che continua ad<br />

essere poco conosciuta.<br />

È sulla base di queste considerazioni che<br />

<strong>Legambiente</strong> <strong>Lombardia</strong> ha proposto nel mese di<br />

ottobre l’evento “Parchi Locali, Parchi Speciali- Le<br />

giornate dei <strong>PLIS</strong> di Milano e Monza Brianza”,<br />

manifestazione promossa con il patrocinio della<br />

Provincia di Milano e della Provincia di Monza<br />

Brianza, in collaborazione con il Sistema Parchi <strong>Lombardia</strong>.<br />

All’idea hanno aderito numerosi <strong>PLIS</strong> e associazioni locali: grazie alla loro disponibilità e al<br />

loro contributo è stato possibile proporre un ricco<br />

calendario di appuntamenti nei Parchi (biciclettate,<br />

mostre di prodotti agricoli, laboratori di educazione<br />

ambientale, promozione di eventi sportivi).<br />

In particolare sono stati organizzati due momenti<br />

significativi all’interno di due <strong>PLIS</strong> interprovinciali ai<br />

quali è stata invitata la stampa e i sindaci dei Comuni<br />

gestori dei Parchi: la Festa della smielatura, al <strong>PLIS</strong><br />

del Grugnotorto – Cinisello Balsamo (Mi), che ha<br />

coinvolto grandi e piccoli in laboratori tematici, visite<br />

guidate, momenti di animazione; e la Fattoria dei<br />

Bambini alla Cascina Castellazzo - Basiano (Mi), nel<br />

Parco del Rio Vallone, che ha permesso di far<br />

conoscere la realtà di una delle numerose cascine del<br />

<strong>PLIS</strong> che collabora con il Consorzio in progetti volti<br />

alla promozione dell’agricoltura.<br />

In entrambe le occasioni è stato allestito un info point<br />

sui <strong>PLIS</strong> con una mostra dedicata e i materiali messi a disposizione dagli enti Parco che<br />

65


hanno aderito all’iniziativa che ha visto la presenza di un centinaio di persone e la<br />

partecipazione dei sindaci che hanno manifestato la volontà di riproporre l’iniziativa su più<br />

ampia scala.<br />

66


La custodia del Territorio<br />

La Custodia del Territorio nasce in Italia da un’idea di <strong>Legambiente</strong>, ma è ormai un<br />

movimento a livello mondiale. È uno strumento per limitare il consumo di suolo, per<br />

valorizzare il territorio e le sue risorse, soprattutto è una pratica innovativa che rende i<br />

proprietari della terra protagonisti di un’azione di conservazione del paesaggio.<br />

Ormai da anni stiamo assistendo a un’erosione continua del suolo libero, non solo quello<br />

naturale rappresentato dai boschi e dai prati, ma anche quello agricolo che produce<br />

alimenti. La Custodia si rivolge a persone che hanno cura del territorio, possono<br />

partecipare gli agricoltori che usano la terra per produrre beni alimentari, i privati che sono<br />

motivati da una passione di tutela e valorizzazione, gli Enti Locali che per conto della loro<br />

comunità si vogliono impegnare in un’azione di tutela del paesaggio.<br />

In Italia la Custodia è una campagna di <strong>Legambiente</strong> (www.custodiadelterritorio.it) che<br />

si rivolge a tutte le persone di buona volontà e agli Enti Locali che desiderano esprimere la<br />

loro azione concreta in difesa del territorio. Essere Custodi significa sottoscrivere un<br />

impegno, un vero e proprio contratto con <strong>Legambiente</strong>, per creare una responsabilità<br />

diffusa ed essere protagonisti di un’azione significativa di cura e manutenzione del<br />

67


territorio. Diventare custodi permette di aderire a una rete di partecipazione popolare per<br />

la conservazione del suolo e del paesaggio.<br />

La Custodia è un impegno diretto affinché si fermi la cementificazione di nuove aree verdi<br />

e l’uso indiscriminato del suolo che è la risorsa più limitata del nostro Paese. L’iniziativa<br />

nasce dalla considerazione che è necessario invertire la rotta, cambiare stile di vita, vivere<br />

il territorio in modo più consapevole e responsabile. Vogliamo sostenere insieme una<br />

nuova idea di bellezza e di cura, un impegno diretto di conservazione.<br />

68


PO-Net: un <strong>PLIS</strong> per il Po pavese<br />

Progetto finanziato mediante il bando di<br />

Fondazione Cariplo “Promuovere la sostenibilità<br />

ambientale a livello locale tutelare e valorizzare la<br />

biodiversità”.<br />

Po-Net (www.po-net.org) è un progetto di<br />

<strong>Legambiente</strong> <strong>Lombardia</strong> avviato con il contributo<br />

di fondazione Cariplo. Il progetto – condotto da<br />

<strong>Legambiente</strong> <strong>Lombardia</strong> Onlus – trova la<br />

collaborazione ed il supporto finanziario della<br />

Provincia di Pavia, del Comune di Sannazzaro de’<br />

Burgondi, del Comune di Pieve del Cairo, del<br />

Comune di Pieve Albignola e del Comune di<br />

Mezzana Bigli, la condivisione e la disponibilità a<br />

collaborare da parte del Consorzio Parco<br />

Lombardo della Valle del Ticino, del Parco del Po<br />

– tratto vercellese alessandrino, di Federparchi, dell’Autorità di Bacino del fiume Po.<br />

L’obiettivo: realizzare un sistema territoriale di connessione tra il sistema di aree protette<br />

(Parchi Regionali, Riserve Naturali, Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione<br />

Speciale) del Po piemontese e il sistema di aree protette della Valle del Ticino (Parco<br />

Regionale, Parchi Naturali, Riserve Regionali e Statali, Siti di Importanza Comunitaria e<br />

Zone di Protezione Speciale), che, insieme alla rete di torrenti affluenti, costituiscono<br />

l’ultimo corridoio ecologico tra Alpi e Appennino, attraverso la matrice territoriale<br />

fortemente degradata della Pianura Padana, nell’ambito di un sistema di aree naturali che<br />

collega il cuore del Mediterraneo – e quindi il continente africano – alle Alpi – e dunque<br />

all’Europa centrale.<br />

Un Parco Locale di Interesse Sovracomunale è la prima azione tangibile che sancisce la<br />

volontà da parte di circa trenta amministrazioni comunali della provincia pavese di avviare<br />

un processo di custodia del territorio, condividendo l’intenzione di ripristinare le aree lungo<br />

il fiume che maggiormente risentono dell’impatto delle attività antropiche, del problema<br />

dell’abbandono e del degrado.<br />

Gli studi propedeutici al riconoscimento del <strong>PLIS</strong> hanno rappresentato un’opportunità di<br />

conoscenza delle caratteristiche della fascia fluviale, dal rilevamento delle specie presenti,<br />

al censimento degli elementi architettonici da valorizzare e delle potenzialità da sviluppare<br />

per una fruizione partecipata e sostenibile del territorio.<br />

Il progetto ha permesso di attivare una serie di strumenti utili alla salvaguardia del tratto di<br />

Po lombardo compreso tra il confine piemontese e la confluenza del Fiume Ticino, ancora<br />

oggi completamente privo di qualsiasi forma di tutela.<br />

69


AA.VV. 2008. Atlante dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale in Provincia<br />

di Milano. Provincia di Milano.<br />

(AA.VV., 2009). Osservatorio Nazionale sui Consumi di Suolo: primo rapporto<br />

2009. DIAP – Politecnico di Milano, INU – Istituto Nazionale di Urbanistica,<br />

<strong>Legambiente</strong>. Maggioli Editore.<br />

Di Fidio M.,Ferrari A., Lazzeri O., 2001. I Parchi Locali di Interesse<br />

Sovracomunale in <strong>Lombardia</strong>. Fondazione <strong>Lombardia</strong> per l’Ambiente.<br />

70<br />

Riferimenti bibliografici


Immagini<br />

Parco Grugnotorto Villoresi (archivio) - p.1<br />

Parco della Collina di S. Colombano (archivio) - p.7<br />

Parco della Bosca (archivio) - p.10<br />

Parco del Lura (archivio) - Introduzione, p. 23, 32, 33<br />

M. Motta - p. 25, 26, 28<br />

Parco Lago del Segrino – p.31<br />

N.Mapelli – Introduzione, p. 38, 44<br />

Parco del Molgora (archivio) - p. 32,34, 37<br />

L. Zamprogno - p. 29, 32, 35, 40, 62, 66<br />

Ringraziamenti<br />

<strong>Legambiente</strong> ringrazia per la gentile collaborazione:<br />

i funzionari provinciali<br />

Vera Persico (Provincia di Bergamo)<br />

Marco Torretta (Provincia di Brescia)<br />

Marco Cantini (Provincia di Como)<br />

Silvia Dernini (Provincia di Cremona)<br />

Sandra Zappella (Provincia di Lecco)<br />

Raffaella Sala (Provincia di Lodi)<br />

71<br />

Crediti


Lucio Andreoli (Provincia di Mantova)<br />

Bruno Grillini (Provincia di Monza Brianza)<br />

Chiara Lombardi (Provincia di Milano)<br />

Bruno Sparpaglione (Provincia di Pavia)<br />

Maria Grazia Folatti (Provincia di Sondrio)<br />

Alessandro Canziani (Provincia di Varese)<br />

i presidenti e i direttori dei Parchi Locali<br />

Roberta Brambilla (Presidente Parco della Cavallera)<br />

Massimo Merati (Direttore Parco del Rio Vallone)<br />

Francesco Occhiuto (Direttore Parco del Lura)<br />

Roberto Vignarca (Presidente Parco del Lago del Segrino)<br />

… si ringraziano inoltre<br />

Niccolò Mapelli (Parco della Cavallera)<br />

Adriano Martinoli (Università degli Studi dell’Insubria)<br />

Alessandro Monti (Parco del Lura)<br />

Marco Motta (Parco Valle Albano)<br />

Paolo Rovelli (Parco del Molgora)<br />

72

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!