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L'AERO CLUB DI LUGO - editricemultimediale.it

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L’Aero Club di Lugo<br />

L’eco L’eco della della pista pista - - Rivista Rivista d’informazione d’informazione aeronautica aeronautica L’eco L’eco della della pista pista - - Rivista Rivista d’informazione d’informazione aeronautica<br />

aeronautica<br />

RAID AEREO IN RUSSIA<br />

Firmato il patto di amicizia e collaborazione fra gli AeC di Lugo e Tver<br />

Nonostante le disavventureburocratiche<br />

è stata un’impresa<br />

memorabile<br />

per i nostri piloti e per l’Aero<br />

Club di Lugo.<br />

Nel 150° anniversariodell’Un<strong>it</strong>à<br />

d’Italia, un<br />

manipolo di nostri<br />

avventurosi<br />

aviatori è decollato<br />

il 6 luglio<br />

scorso a bordo di<br />

piccoli aerei e ultraleggeridall’aeroporto<br />

Villa<br />

San Martino di<br />

Lugo di Romagna,<br />

con destinazione<br />

la lontana<br />

Russia, affrontando<br />

un raid<br />

che si è rivelato<br />

presto molto impegnativo.<br />

Questa avventura nasce nel<br />

novembre 2010, all’aeroclub<br />

lughese che porta le insegne<br />

L’impresa memorabile dei nostri piloti guastata dalla burocrazia russa.<br />

Il servizio segreto F.S.B blocca gli aerei <strong>it</strong>aliani diretti a Mosca<br />

Oltre 5000 chilometri di viaggio, attraverso l’Europa dell’Est, con decine di ore di navigazione a vista<br />

per buona parte in mezzo ai temporali. I nostri piloti, che dovevano partecipare vicino a Mosca<br />

ad una manifestazione aerea e alla cerimonia per stringere un patto di amicizia fra un aero club, costretti<br />

a lasciare gli aerei in Finlandia e in L<strong>it</strong>uania per problemi di sicurezza nazionale russa...<br />

I piloti partecipanti al raid alla partenza da Lugo<br />

di Francesco Baracca, sodalizio<br />

molto noto in tutta Italia<br />

soprattutto per l’affermata<br />

Scuola Nazionale Elicotteri e<br />

per l’officina che ha il privilegio<br />

in Italia di poter rilasciare<br />

Nella foto (Baldi) gli aeroplani dei partecipanti al rientro<br />

certificati di aeronavigabil<strong>it</strong>à.<br />

Stimolati da tre valenti piloti<br />

- Denis Losev, ingegnere rus-<br />

so di 35 anni, ex pilota dell’aeronautica<br />

mil<strong>it</strong>are russa e<br />

intraprendente membro del<br />

club romagnolo, funzionario<br />

di una multinazionale, Paolo<br />

Zecchini, 51enne bolognese,<br />

funzio-<br />

nario di<br />

un’azien<br />

da bio<br />

medicale<br />

di di cui è è<br />

respon<br />

sabile dei<br />

servizi<br />

informa<br />

tivi, con<br />

una lun<br />

ga espe<br />

rienza rienza nel<br />

c a m p o<br />

delle tra- tra<br />

svolate<br />

(ne è un<br />

‘esempio<br />

il raid Roma-Tokyo che ha<br />

compiuto nel 2001 per commemorare<br />

il primo volo com-<br />

merciale effettuato dall’Europa<br />

al Giappone nel 1920)<br />

e Enrico Ramponi, 38enne<br />

esperto istruttore del club<br />

lughese, tecnico informatico<br />

- un piccolo gruppo di soci<br />

ha ader<strong>it</strong>o con entusiasmo<br />

all’idea di compiere un’impresa<br />

unica nel suo genere<br />

e mai tentata in passato da<br />

un altro aeroclub <strong>it</strong>aliano:<br />

un raid aereo in formazione,<br />

per un volo esclusivamente a<br />

vista a bordo di piccoli monomotori,<br />

con destinazione<br />

la Russia.<br />

«Gli obiettivi sono volare insieme<br />

in una nazione finora<br />

abbastanza chiusa all’aviazione<br />

generale e turistica e<br />

incontrare piloti locali - afferma<br />

Paolo Zecchini -, partecipare<br />

a un air show organizzato<br />

nella c<strong>it</strong>tà di Tver,<br />

ma non ultimo coniugare il<br />

volo con una vis<strong>it</strong>a turistica<br />

alle più importanti c<strong>it</strong>tà<br />

russe».<br />

Col supporto del presidente<br />

e del vice presidente dell’Aero<br />

Club di Lugo, rispettivamente<br />

Mauro Baldazzi<br />

e l’avvocato Giovanni Ba-<br />

Allineati per il decollo<br />

Il gruppo Bravo in formazione<br />

racca - pronipote dell’eroe<br />

dell’aria Francesco Baracca<br />

- e in stretta collaborazione<br />

con la segreteria dell’associazione,<br />

dal febbraio scorso<br />

il progetto ha preso forma:<br />

partenza dall’aeroporto di<br />

Lugo e scali tecnici in diversi<br />

aeroporti, per rifornirsi e<br />

pernottare, attraversando<br />

Slovenia, Ungheria, Slovacchia,<br />

Polonia, L<strong>it</strong>uania, con<br />

destinazioni finali a Mosca e<br />

San Pietroburgo.<br />

Il raid è stato voluto anche<br />

per stringere un “patto di<br />

amicizia e di collaborazione”<br />

tra il sodalizio lughese e<br />

l’Aero Club di Tver, e consegnare<br />

ai responsabili della<br />

stessa c<strong>it</strong>tà russa, una “lettera<br />

di cortesia e di amicizia”<br />

inviata dal Comune di Lugo.<br />

Col passare dei mesi al piccolo<br />

gruppo iniziale si sono<br />

aggiunti altri piloti, per<br />

buona parte privati che in<br />

breve tempo sono riusc<strong>it</strong>i a<br />

mettere in pista ben dodici<br />

tra aeroplani e ultraleggeri,<br />

di cui tre di Lugo e gli altri<br />

provenienti da Milano, da<br />

Aguscello di Ferrara e dall’aviosuperficie<br />

di Nepi.<br />

Poco prima della partenza<br />

gli organizzatori hanno deciso<br />

di dividere in due gruppi<br />

gli aeromobili partecipanti,<br />

in funzione della veloc<strong>it</strong>à:<br />

125 KTS il primo gruppo e<br />

100 KTS il secondo. Il grup-<br />

po più veloce (Alfa) era composto<br />

dagli equipaggi: Giulio<br />

Valdonio, Gilberto Macchi<br />

e Lorenzo Ferraguti (Piper<br />

PA30 I-NASA, unico bimotore<br />

partecipante decollato da<br />

Milano); Corrado Foschi ed<br />

Enrico Ramponi (Cessna 172<br />

RG I-AINB); Antonio Ravaioli,<br />

Daniele Garavini ed<br />

Eros Tugnoli (Cessna 182Q<br />

I-LUPP). L’altro gruppo più<br />

lento (Bravo) era formato<br />

da: Paolo Zecchini e Franco<br />

Maggiulli (Siai Marchetti<br />

205 20R I-ICAQ); Gian Andrea<br />

Bellingeri e Roberto De<br />

Concini (Robin DR340 Major<br />

I-MARJ); Denis Losev,<br />

Nello Cappelli e Dm<strong>it</strong>ry Losev<br />

(Cessna 172P I-LURR);<br />

Angelo Pastore (Storm 400<br />

I-KDHF); Stefano Grossi<br />

(Vans RV9 I-TEET); Carlo<br />

Grisogoni (Vans RV7 I-FU-<br />

RY); Francesco Andrietti e<br />

Rinaldo Cori (Maule MXT7<br />

I-GRIM); Claudio e Giuliano<br />

Iacobini (Tecnam P92B<br />

I-1853); Agostino Tilli (CT<br />

I-A745).<br />

La pianificazione del viaggio<br />

e la gestione del team, hanno<br />

richiesto tempi tecnici molti<br />

lunghi. Oltre ai tanti problemi<br />

di organizzazione, la burocrazia<br />

russa ha imposto la<br />

compilazione di un numero<br />

esagerato di documenti per<br />

concedere l’autorizzazione<br />

al sorvolo e all’atterraggio<br />

in quegli aeroporti ai velivoli<br />

<strong>it</strong>aliani.<br />

Fin dal maggio scorso l’Aero<br />

Club di Lugo aveva inviato<br />

all’autor<strong>it</strong>à di controllo delle<br />

attiv<strong>it</strong>à aeree russe, la Russian<br />

Aviation (l’ENAV-ENAC<br />

russa, ndr), le richieste ufficiali<br />

per l’ingresso dei nostri<br />

velivoli in quello spazio<br />

aereo. L’assenso, è arrivato<br />

In sosta all’aeroporto di Vilnius<br />

4 5<br />

L’Aero Club Club di Lugo

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