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L'AERO CLUB DI LUGO - editricemultimediale.it

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NEWS<br />

L’eco L’eco della della pista pista - - Rivista Rivista d’informazione d’informazione aeronautica<br />

aeronautica<br />

16 dello Statuto, come gli enti i quali hanno “per<br />

scopo l’esercizio dell’attiv<strong>it</strong>à sportiva ed agonistica<br />

del particolare settore di competenza” (Art. 12)..<br />

Successivamente il Presidente Leoni, a segu<strong>it</strong>o delle<br />

dimissioni del presidente della CCSA,scioglieva la<br />

CCSA stessa, non provvedendo più a ricost<strong>it</strong>uire detto<br />

organo, avocava a sé ogni prerogativa di tale organo<br />

collegiale, deliberando in via ordinaria e defin<strong>it</strong>iva<br />

(contrariamente a quanto previsto nello Statuto, in<br />

ordine alla materia di competenza della CCSA). Dal<br />

settembre 2010 l’AeCI è pertanto privo della CCSA,<br />

con gravissime ripercussioni nel settore sportivo.<br />

L’AeCI inviava una nota al CONI con la quale<br />

faceva falsamente presente che le FSA “non<br />

svolgono attiv<strong>it</strong>à sportiva” il CONI, su tale premessa,<br />

tratto in inganno provvedeva alla cancellazione<br />

delle Federazioni-FSA dal Registro Speciale.<br />

A cascata, e per l’identico motivo, sono state cancellate<br />

dal Registro CONI circa 350 associazioni<br />

sportive dilettantistiche aderenti alle FSA. Le<br />

stesse associazioni vennero fortemente penalizzate<br />

nell’eventuale decisione di federarsi quale Aeroclub<br />

locale perché, con maliziosa preveggenza,<br />

venne predisposto uno sbarramento di carattere<br />

economico essendo stato approvato l’aumento del<br />

900% (novecento per cento!) delle tariffe di affiliazione<br />

per il primo anno di aggregazione (da<br />

500 € a circa 4600 €, compresa la “tassa d’entrata”)<br />

al fine di cristallizzare l’assetto, dell’Ente.<br />

Le 350 associazioni sportive, dopo veemente protesta,<br />

vennero ammesse a far parte dell’Ente AeCI<br />

(al costo di € 200/anno) ma senza dir<strong>it</strong>to al voto in<br />

assemblea, senza dir<strong>it</strong>to di svolgere attiv<strong>it</strong>à di scuola<br />

di volo, senza dir<strong>it</strong>to di svolgere ed organizzare<br />

attiv<strong>it</strong>à sportiva e di nominarsi aeroclub. La giustificazione<br />

è un paradosso: in un documento di AeCI<br />

si legge, con indubbio stupore che, al fine di essere<br />

riconosciuta come associazione che svolge attiv<strong>it</strong>à<br />

sportiva presso il CONI, detta associazione non deve<br />

svolgere alcuna attiv<strong>it</strong>à sportiva! Di fatto, vengono<br />

espulsi da AeCI migliaia di piloti e di associazioni.<br />

3) <strong>DI</strong>RETTORE GENERALE E ORGANIZZAZIO-<br />

NE DEGLI UFFICI<br />

Nel dicembre 2010, terminava le proprie funzioni il<br />

Direttore Generale di AeCI. Tale figura, ad oggi è ancora<br />

vacante, nonostante egli avesse ufficialmente<br />

notificato, sin dal settembre 2010, che non avrebbe<br />

accettato di proseguire l’incarico. In assenza di consiglio<br />

federale e di CCSA, manca anche il Direttore<br />

federale per mesi: inefficienza o desiderio di regnare<br />

incontrastati un Ente basato su organi collegiali?<br />

Ad oggi, non è dato sapere se sia stata inoltrata richiesta<br />

per la designazione del DG. Preoccupa invece<br />

che il Commissario Straordinario abbia fatto<br />

chiaramente intendere la sua intenzione di nominare,<br />

caso unico, Direttore Generale dell’Ente una<br />

persona scelta tra i capo servizio interni allo stesso<br />

AeCI (in spregio alla normativa). Non risulta,<br />

peraltro, che attualmente i capo servizio abbiano<br />

esperienze o t<strong>it</strong>oli aeronautici tali da gestire un ente<br />

che amministra 10800 velivoli vds a motore, circa<br />

20000 piloti di volo a motore in attiv<strong>it</strong>à, oltre agli<br />

alianti e agli apparecchi ed ai piloti di volo libero.<br />

All’usc<strong>it</strong>a di scena del Direttore Generale, è stata<br />

stravolta l’organizzazione degli uffici. Il capo servizio<br />

del settore tecnico operativo che aveva partecipato<br />

ai lavori di stesura del DPR133/2010, ed<br />

i suoi collaboratori, sono stati inviati ad altro ufficio<br />

(sportivo) e viceversa. La predetta modificaha<br />

comportato un periodo di sostanziale blocco<br />

degli uffici composti da personale inesperto in un<br />

momento delicatissimo, coincidente con l’entrata<br />

in vigore effettiva della riforma del VDS. Ne sono<br />

derivati enormi r<strong>it</strong>ardi nel rilascio delle identificazioni<br />

degli apparecchi (che in parte ad oggi<br />

perdurano). Ad oggi, peraltro, le identificazioni<br />

sono bloccate perché il Commissario è scaduto.<br />

L’assenza di un Direttore generale, ha di fatto<br />

determinato la completa autonomia degli uffici<br />

nell’interpretare la nuova legge. Sono segu<strong>it</strong>i casi<br />

di interpretazioni “singolari” che hanno comportato<br />

la necess<strong>it</strong>à di ricorrere al TAR o di inoltrare<br />

un formale ques<strong>it</strong>o al ministero dei trasporti per<br />

avere una interpretazione autentica. A solo t<strong>it</strong>olo<br />

di esempio, a parere dell’ufficio, non è possibile rilasciare<br />

la qualifica di avanzato sulle targhe prova<br />

rilasciate alle aziende costruttrici. Ciò comporta<br />

che una parte di primaria rilevanza della riforma<br />

rimane inattuata e che nel collaudo dei velivoli ad<br />

ala fissa il collaudatore dovrebbe eseguire manovre<br />

con conseguente certezza di schianto al suolo.<br />

Non solo, ad oggi, per libera interpretazione,<br />

le targhe prova vengono rilasciate con valid<strong>it</strong>à di<br />

soli sei mesi, senza che vi sia alcun tipo di supporto<br />

normativo o regolamentare a tale statuizione.<br />

la commissione nominata dal Consiglio Federale<br />

per coadiuvare gli uffici nella interpretazione del<br />

DPR non è mai stata convocata. Di conseguenza, ad<br />

oggi non sono state messe in esecuzione rilevanti<br />

parti Dpr 133/2010 quali il programma del volo in<br />

formazione, il programma traino, la nomina di una<br />

commissione che concluda gli accordi cui all’art. 9<br />

co 5 dpr 133 per consentire ai piloti dei paesi comun<strong>it</strong>ari<br />

di volare come piloti avanzati, l’accordo con<br />

S.Marino più volte sollec<strong>it</strong>ato dallo stesso Paese per<br />

consentire la circolazione dei mezzi identificati T7.<br />

4) SCUOLA NAZIONALE ELICOTTERI<br />

La Scuola nazionale elicotteri, fondata nel 1984,<br />

fino al 2003 ha effettuato oltre 36000 ore di<br />

volo su 5 elicotteri, formando giovani elicotteristi.<br />

Il commissario Leoni, senza alcun motivo,<br />

decideva di trasferire la sede a Milano. Inizia un<br />

braccio di ferro fra Comune, Provincia e Regione.<br />

Il Commissario Leoni decide ingiustamente<br />

di commissariare l’Aero Club di Lugo.<br />

Il TAR del Lazio e il Consiglio di Stato dichiaravano<br />

illeg<strong>it</strong>timo il commissariamento<br />

dell’Aeroclub di Lugo ed il licenziamento degli<br />

istruttori e del personale tecnico da parte del<br />

Commissario. Le proteste degli enti locali e<br />

della popolazione romagnola si fanno sentire<br />

fino in parlamento. Per difendersi, il Senatore<br />

Leoni, accusa l’amministrazione della Scuola<br />

Nazionale elicotteri di furto, e di gravissime<br />

irregolar<strong>it</strong>à amministrative e finanziarie. Gli<br />

elicotteri vengono allontanati da Lugo. Intervengono<br />

la Guardia di Finanza, l’INPS e l’I-<br />

NAIL. Dopo due anni di controlli incrociati di<br />

conti correnti, forn<strong>it</strong>ori, dipendenti e membri<br />

del consiglio direttivo, non emerge nessuna irregolar<strong>it</strong>à,<br />

anzi la contabil<strong>it</strong>à è tenuta in maniera<br />

esemplare. Nel Frattempo, gli elicotteri<br />

vennero trasfer<strong>it</strong>i da una parte all’altra: alcune<br />

Nel numero 31 del 4 agosto scorso, anche<br />

il noto settimanale di pol<strong>it</strong>ica cultura ed<br />

economia L’Espresso, ha sparato a zero<br />

sul senatore Leoni, con un t<strong>it</strong>olo eloquente “Il<br />

Barone VERDE - Flotte pagate con soldi pubblici<br />

e dedicate a Bossi. Polemiche e sprechi. Ecco<br />

chi è Leoni, il senatore leghista che guida gli aeroclub”.<br />

Riccardo Bianchi, è giornalista del Gruppo Ed<strong>it</strong>oriale<br />

L’Espresso, a cr<strong>it</strong>icare apertamente l’attuale<br />

numero uno dell’Aero Club d’Italia per<br />

il suo operato al timone del massimo organo<br />

dell’aviazione sportiva <strong>it</strong>aliana.<br />

In sostanza, il giornalista rinfaccia al senatore<br />

di Gallarate d’aver acquistato nel 2010 ben 18<br />

monoplani per gli aeroclub, grazie a un finanziamento<br />

ministeriale, e che alcuni degli stessi, nel<br />

marzo scorso, erano “ancora fermi perché nessuna<br />

struttura li voleva”. Aerei immatricolati<br />

curiosamente a se stesso, invertendo il suo cognome<br />

da Leoni in I-NOEL o ai suoi colleghi di<br />

part<strong>it</strong>o: I-RMAR (Maroni), I-CALD (Calderoli),<br />

I-GIRT (Tremonti) e ad altri pol<strong>it</strong>ici.<br />

Inoltre Bianchi, muove un’altra cr<strong>it</strong>ica al senatore<br />

per aver presentato nel 1995 un disegno di<br />

legge per abolire l’Aero Club d’Italia, r<strong>it</strong>enendolo<br />

un ente inutile, per poi rinunciare ai suoi pro-<br />

L’eco L’eco della della pista pista - - Rivista Rivista d’informazione d’informazione aeronautica<br />

aeronautica<br />

parti si rompono, non viene effettuata nessuna<br />

manutenzione, ed oggi, dopo 8 anni, giacciono<br />

cannibalizzati, fatti a pezzi ed inusabili in un<br />

hangar di Sarzana, con grave danno erariale.<br />

Quando si solleva qualche protesta, o vengono<br />

segnalati i fatti, viene c<strong>it</strong>ato in tribunale<br />

chi non è schierato dalla parte del Sen.Leoni.<br />

Si tratta di cause temerarie che, puntualmente,<br />

il Sen. Leoni perde, con danno suo e qualche<br />

volte anche dell’ente statale che dirige.<br />

Dopo diverse pressioni da parte della Corte<br />

dei Conti, il Sen. Leoni cerca di riassegnare gli<br />

elicotteri a Lugo. Ma ormai è tardi ed il danno<br />

è fatto: la scuola di Lugo ha già acquistato con<br />

l’aiuto dei soci, banche e fondazioni, gli elicotteri<br />

necessari al funzionamento della scuola.<br />

Nel ribadirLe i ringraziamenti per l’attenzione<br />

che vorrà dedicare ed i provvedimenti che vorrà<br />

adottare a segu<strong>it</strong>o di quanto segnalato, porgo<br />

Rispettosi saluti.<br />

Anche L’ESPRESSO e “Dagospia” accusano il senatore<br />

pos<strong>it</strong>i dopo aver cap<strong>it</strong>o “che poteva riprendere<br />

quota”. Difatti dal 2002 il senatore Leoni ne è<br />

stato prima nominato commissario straordinario,<br />

poi eletto presidente e nuovamente come<br />

commissario, venendo riconfermato il 18 luglio<br />

scorso per un semestre.<br />

Per l’autore dell’approfondimento, Leoni avrebbe<br />

trasformato l’AeCI in un suo feudo personale,<br />

nonostante la norma che vieta ai pol<strong>it</strong>ici di dirigere<br />

un ente di dir<strong>it</strong>to pubblico, venendo meno<br />

ai suoi doveri durante il precedente semestre<br />

come commissario, non avendo mai approvato<br />

il nuovo statuto dell’ente, pronto da marzo, né<br />

eletto il nuovo consiglio federale.<br />

Quando si è saputo che il ministro Mattioli lo<br />

avrebbe riconfermato, è stata avviata la petizione<br />

sul Web per chiedere di non rinominarlo e il<br />

senatore avrebbe risposto con lettere e punizioni.<br />

Un altro argomento il redattore lo dedica alla<br />

vicenda che ha coinvolto l’Aero Club Francesco<br />

Baracca di Lugo, v<strong>it</strong>tima nel 2003 della vis<strong>it</strong>a degli<br />

ispettori dell’ente, del commissariamento del<br />

sodalizio per presunte irregolar<strong>it</strong>à, poi r<strong>it</strong>enuto<br />

ingiusto dal Consiglio di Stato, del trasferimento<br />

dalla Romagna a Milano degli elicotteri della<br />

Scuola Nazionale, del valore di 120mila euro cia-<br />

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