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GUERNSEY La gara, ultima prova di campionato, avrebbe dovuto asegnare il
titolo europeo. Si d svolta con un giorno di ritardo per problemi meteo,
aguidatar da un'organiuazione lacunosa - si spera che ai mondiali '88 non sia la stesa -, ha
decretato la vittoria di un inglese truccato da americano, Cougar Usa, la seconda posizione
di Babycresci e la lena di Pozi-Ginori; quarto Gancia dei Gancia, quinto San Benedetto e sesto
Annabella. Allora tra i quattro contendenti e proprio Fulvio Ballabio, monegasco, con il suo
Cougar Design-Stain a prevalere? No, perche dopo mille polemiche e quasi altrettanti ricorsi Bruno
Abbate si d appellato alla Uim. Unico tranquillo d insomma lsotta Fraschini, primo a vincere tra i
produttori di diesel, che ha piaualo, comunque vada, quattro suoi scafi nelle prime quattro posiaor
rrivando dall'ltalia il primo impatto con
llisola non d tra i piir simpatici. Provate
a oartire con un buon sole all'una del
pomeriggio di un sabato per trovarvi la sera
stessa avvolti da una nebbia da far sembrare
nulla quella della peggiore Val Padana, sotto
una pioggia scrosciante, guidando un'automobile
a nolo con guida a destra, tenendo
come da regolamento, la sinistra; il tutto cer
cando invano un posto per dormire, dapprrm
inutilmente in alberghi assolutamente pier
poi alla caccia di un'improbabile casa privat
in mezzo a una brughiera degna del "Mastir
dei Baskerville". lltutto grazie a un'organizzi
zione che dal punto di vista logistico non
certo stata fra le migliori. Se I'anno prossimc

campionato del mondo di offshore si svolgerd
a Guernsey, il comitato organizzatore, se mai
ne d esistito e ne esiste uno, fard bene a imparare
rapidamente quello che c'd da sapere
sugli alloggi dei piloti, sulla gestione degli elicotteri
e anche sull'uso della barca dei fotografi,
che al momento dell'arrivo della corsa
va su una spiaggia presso il cat di Marret, il
Divin gid campione europeo di classe 2 per
punteggio, arenato volontariamente per apertura
del tunnel. Se riuscite a immaginarvi le
facce dei fotografi che si perdono l'arrivo del
campionato continentale il lunedl, con un
flash back potete anche avvicinarvi alle espressioni
dei concorrenti, domenica, quando
scoprono di non ooter correre.
Ouesta volta con piena ragione, in quanto
non si tratta del solito Mediterraneo che pone
spesso delle ansie troppo materne ai responsabili
della corsa, propensi a sospendere tutto
in caso di mare forza "poco pii del dovuto";
qui pare che tutto il vento, la pioggia e le onde
della Manica, valorosamente aiutate da quelle
dell'Atlantico, si siano dati appuntamento
attorno a quest'isola. Sono sospesi anche i
collegamenti aerei con Londra: scelta oculata,
visto che i traslerimenti sono assicurati da
bimotori a elica, non proprio d'epoca, ma per
lo meno d'annata, in cui pud anche pioverci
dentro.
Ma tornando alla domenica e al continuo
brutto tempo, vengono in mente le storie dei
bambini in vacanza al mare: quando pioveva
non potevano andare in spiaggia: tenuti in albergo,
al ehiuso, in spazi per lo piir ristretti, finivano
inevitabilmente per azzullarsi tra loro.
Lo stesso d quello che si d verificato tra i piloti.
Tutti radunati in un blocco rettangolare, dovuto
alla forma dell'ospitalissimo padiglione
dei Gancia, che in certe occasioni riesce a
radunare sotto la stessa tenda amici e nemici,
concorrenti e rivali, tutti comunque al riparo
dalla pioggia, che segna un confine ben
preciso tra l'offshore italiano e il resto del
mondo. Ma anche qui, nonostante la meravigliosa
ospitalitd, i discorsi da amichevoli cominciano
a raggiungere buoni livelli di polemica.
Qualcuno vuole correre a tutti i costi,
per altri il campionato europeo andrebbe
concluso cosl, senza aspettare il rinvio di 24
ore che il regolamento permette in questi casi.
Le varie proposte, si fa per dire, dipendono
dai punti che ci si ritrova in mano alla vigilia
dell'ultima prova di campionato. Ci sono infatti
ben quattro barche che con questa corsa si
giocano il titolo europeo: quattro scafi compresi
in un margine, piuttosto ristretto, di soli
'348 punti. Tutti e quattro con possibilitd di vittoria
finale, con ciascuno che ha fatto i propri
calcoli, tenendo ben d'occhio le prove da
scartare. Qualcuno puo arrivare anche terzo,
a patto che il "terzo attuale" non arrivi secondo;
un altro deve vincere assolutamente,
sempre che una certa barca non arrivi se-
conda: i conteggi matematrci, impostati sul
programma "calcoli della probabilitd" innervosiscono.
In piir, su tutti grava la questione
dei traghetti, che con il rinvio della corsa dr un
giorno compromette la possibilitd d'imbarco
dei vari supercamion che devono portare gli
scafi all'isola d'Elba in tempo per il campionato
italiano, dove si possono raccogliere i penultimi
punti per questo titolo. Intanto le previsioni
per il giorno seguente non sono confortanti:
il mare dovrebbe essere ancora peggio
e il vento dovrebbe lavorare allo stesso modo.
Tutti sanno che comunque la partenza ci sard,
anche se l'annuncio ufficiale verrd dato
soltanto alle ore 15, al meeting ripetuto pir)
volte nell'arco dei due giorni, con alcuni con-
tenti e altri meno: si sa che per regolamento
la corsa deve partire comunque ma pud essere
interrotta quando, in qualsiasi momento,
il commissario generale ne valuti pericoloso il
proseguimento per nebbia, mare troppo pesante
o altro. Se la gara viene fermata, valgono
le posizioni che si occupano al momento
della sospensione. Altri dubbi e sguardi so-
{canunua) Carlo Stetenonl
Nella foto grande, la partenza con Gancia
dei Gancia in testa seguito Qa Vision ot
Guernsey, Pozzi-Ginori, Cougar Usa, Sun
lnternational, Get Carter e Paul Picot-Axe.
Nella foto piccola, uno scorcio di
Guernsey... quando c'd il sole.
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ALTOMBRA
DEL TITOLO
(segue)
spetti: la gara sard interrotta quando ci sard in
testa "chi,? La grande famiglia dell'otfshore italiano
non riesce a dimostrare quella fraternita
e quell'amore reciproco che ci si aspetterebbe
in terra straniera. Solo di tanto in tanto i
drivers riescono a coalizzarsi contro gli organizzalori
locali, o, tanto per passare il tempo,
contro il presidente della Fim. Comunque tra
interessanti diatribe e peraltro piccoli insulti,
destinati un po' a casaccio, passa la giornata.
Alla sera grande cena, grande nel vero senso
della parola: in uno stanzone dalle dimensioni
di un campo di calcio, piU di mille persone
sono rigorosamente sedute a tavola. Molto
felliniano. ll governatore dell'isola apre poi le
danze in nome di Sua Maestd, dopo un brindisi
sempre dedicato alla Regina. Fuori intanto
piove e tira vento.
Si arriva al lunedl mattina. Alle sette il cielo d
ancora ben coperto, con una sola piccola apertura
di azzurro all'orizzonte, e come nelle
favole questo spiraglio di serenb, quasi miraggio,
visto nell'atmosfera, resa ancora piu
cupa dai bollettini meteo sempre pessimistici,
si conquista il suo spazio e si allarga. ll cielo d
tutto blu. il mare d calmo. ridono i catamarani.
L'isola appare allora com'era stata descritta,
la pii bella della Manica. Appaiono improvvisamente
i bellissimi cottages, con i loro giardini
fioritissimi e i prati verdi, dove pascolano,
vicinissime al mare, tante mucche. Devono
essere importanti queste ultime, dato che una
di loro d raffigurata sulle monete di Guernsey.
E una delle rare giornate di sole di cui puo
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godere I'isola, circa venti all'anno - cosi almeno
ci hanno raccontato alcuni raopresentanti
della colonia italiana residente, bianchissimi,
quasi spettrali, tutti ristoratori -, lsola
che d peraltro molto ricca, sede legale di
grandi industrie, banche, societd finanziarie,
grazie alla invidiata situazione di "zona franca"
rispetto al regime fiscale inglese.
E arriviamo alla gara. Partenza alle 11,30. Solo
dieci scafi di classe 1 al via sembrano pochi,
abituati come siamo alla trentina di barche
che vediamo solitamente in ltalia, ma qui
- a parte il caso insolito di Pozzi-Ginori - si
tratta di barche scelte, almeno quelle continentali,
uscite da una selezione piuttosto pesante
di dodici prove. Quattro scafi italiani,
due monegaschi, due inglesi, uno francese e
uno americano, iscrittosi come scafo Usa all'ultimo
istante, anche dopo qualche polemica,
Pare che il pilota fosse stato in precedenza
inglese. Ed d proprio questa barca a vincere
la prova di Guernsey: il Cougar Usa di
Falck-Curtis che, preso il comando alla partenza,
non lo molla fino alla fine dei sei giri
che costituiscono il percorso, ben visibile anche
dalla costa. Alle spalle della barca americana,
fisso come un'ombra, c'd Fulvio Ballabio,
che con Babycresci conclude al secondo
posto, conquistando cosl anche la
Guernsey Gold Cup. Se i primi due classificati
(ma da questo arrivo va scartata la prova degli
americani, che non prendono punti nell'europeo)
sono stati regolarissimi nel mantenere
:
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l posizioni prese al via, dal terzo posto in giir
ii sono verificati parecchi inseguimenti, sorlassi
e conseguenti capovolgimenti di prorostico.
Una lotta dichiarata c'd chiaramente
.a San Benedetto (o meglio tra Paul Picot) di
)amiano Spelta-Emilio Riganti-Repossi e
)ancia dei Gancia, di Bruno Abbate-Gumbirer-Gancia-Novi.
| "titolari" della barca sono
eparati nel campionato europeo da soli 23
runti: si puo quindi capire con quale rilassazzza
viene corsa quest'ultima manche. Gid
lal primo giro sparisce per problemi meccarici
lo scafo inglese Ricard, poverissimo
luanto a punteggio e che quindi non comnuove
nessuno.
)on un occhio alla bussola e probabilmente
rn altro alla calcolatrice, la gara comincia a
ssere movimentata nel finale. C'd Annabella,
ome al solito regolarissimo, anche lui in zoa
punti, ma questa volta non troppo veloce,
he segue ostinato gli avversari, forse in attea
di eventi che non arriveranno, e che conluderd
al sesto posto. La parte dell'outsider
uesta volta d di Pozzi-Ginori, quasi un intruo
in questa prova finale, che si rivelerd poi e-
)mento determinante per la classifica finale.
lella prima parte della corsa, infatti, le posioni
sono abbastanza statiche: dietro ai primi
ue c'd Paul Picot, seguito da Gancia dei
ancia, Annabella, Sun International (che poi
rperd) e dal francese Rocky di Fruitier, che
;gia a regime troppo ridotto per impresrare
oualcuno. E invece Pozzi-Ginori che
comincia a movimentare la scena rimontando
dalle ultime posizioni fino al terzo posto,
che mantiene fino al traguardo.
Problemi di olio in un ammortizzatore delle
trasmissioni rallentano poi San Benedetto,
che viene suoerato da Gancia dei Gancia: i
due Cuv concludono rispettivamente quinto e
quarto. E la classifica dell'europeo viene ribaltata
in pieno. Ha vinto il titolo Fulvio Ballabio,
felicissimo se paragonato a un Bruno Abbate
piuttosto tetro, esattamente nello stesso stato
di Riganti e Spelta. Ma arriva un reclamo contro
Giancarlo Corbelli (Pozzi-Ginori), accusato
di aver passato le verif iche tecniche senza
alettone, di averlo montato (poi, peraltro perso
in gara), poco prima della partenza. La giuria
relega quindi Pozzi-Ginori all'ultimo posto della
classifica. Cambiano allora i punteggi e cosl
Bruno Abbate vince la classifica europea.
Rapido scambio quindi dell'espressione "tetralallegra"
fra i due contendenti al titolo. Ma
arriva un controreclamo, Corbelli dimostra di
aver gid corso con I'alettone a Viareggio e a
Lavagna, sempre per il titolo europeo. Alla sera,
abbastanza sul tardi, la giuria reintegra lo
scafo di Corbelli al terzo posto. Ulteriore
scambio quindi nella classifica europea, con
conseguente "scambio delle facge" fra Abbate
e Ballabio. Ouesti sembra portare quindi
(continua a pag. 238) Carlo Slelanonl
Nella foto grande: la lotta tra Cougar Usa
(primo) e Babycresci (secondo). Nelle foto
piccole, dall'alto. a sinistra, un Bruno Abbate
perplesso con Angelo Vassena, e Pozzi-
Ginori gid senza ala con Gancia dei
Gancia; a destra, la premiazione
dell'equipaggb di Fulvio Maria Ballabio, e
Paul Picot, su cui Damiano Spelta non d
riuscito a ottenere i punti necessari per il
titolo.