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MODELLI DI PROVE INVALSI - FrancescaDeVincenti.com

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Rosetta Zordan<br />

CLASSE SECONDA<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

<strong>MODELLI</strong> <strong>DI</strong> <strong>PROVE</strong> <strong>INVALSI</strong><br />

Classe seconda<br />

a cura di Benedetta Bonacina e Rosetta Zordan<br />

1. Avventura di mare (pp. 1-8)<br />

2. Gli accaniti giocatori (pp. 9-17)<br />

3. Il tic (pp. 18-25)<br />

4. Ridere con la storia (pp. 26-33)<br />

5. Niente più di quello che deve fare un amico (pp. 34-41)<br />

6. Da bambina, in Sicilia (pp. 42-49)<br />

7. Il provino (pp. 50-57)<br />

8. Animali d’inverno (pp. 58-65)<br />

9. L’isola del ghiaccio ardente (pp. 66-73)<br />

10. Le città industriali (pp. 74-81)<br />

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Alunno ____________________________ Classe _____________ Data ___________________<br />

PROVA N. 1<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

Avventura di mare<br />

Quand’ero al servizio dei turchi mi divertivo spesso a navigare con un battello sul mar di<br />

Marmara, dal quale si gode il panorama di tutta la città di Costantinopoli, <strong>com</strong>preso il<br />

palazzo del Gran Sultano.<br />

Una mattina, mentre ammiravo la serena bellezza del cielo, scorsi nell’aria un affare<br />

rotondo, una sfera, si sarebbe detto, di un trenta centimetri suppergiù, con qualcosa che gli<br />

pendeva sotto. Afferrai immediatamente il mio fucile da caccia più lungo e più grosso, senza<br />

il quale – salvo in casi di forza maggiore – non viaggio mai, anzi, non faccio neppure una<br />

gita. Lo caricai e sparai contro quell’arnese, ma senza risultato perché la distanza era troppa.<br />

Raddoppiai allora la dose della polvere e ci misi dentro cinque o sei pallottole: questo<br />

secondo tentativo riuscì; tutte le pallottole colpirono nel segno e squarciarono il pallone da<br />

una parte, abbattendolo.<br />

Giudicate voi la mia sorpresa quando un’elegantissima carrozza dorata con dentro un uomo<br />

e un quarto di montone, che si sarebbe detto cucinato allo spiedo, caddero a un paio di metri<br />

da me; appena mi fui un poco rimesso dallo stupore, ordinai ai miei uomini di avvicinarsi a<br />

forza di remi allo strano viaggiatore aereo.<br />

Lo caricai a bordo del mio battello: era un francese che, molto seccato per quell’improvvisa<br />

caduta in mare, non riusciva a spiccicare parola. Dopo un po’ di tempo, però, si rimise ed<br />

ecco la storia che mi raccontò.<br />

«Sette o otto giorni fa, di preciso non saprei giacché ho perso la nozione del tempo essendo<br />

stato quasi sempre dove il sole non tramonta mai, proveniente da Capo Land’s End in<br />

Cornovaglia, nell’isola di Gran Bretagna, salii nella stessa carrozza nella quale sono appena<br />

stato catturato, appesa a un gran pallone.<br />

Portavo con me una pecora su cui fare esperimenti atmosferici.<br />

Sfortuna volle che il vento cambiasse dieci minuti dopo la mia ascensione; e invece di<br />

portarmi verso Exeter dov’era mia intenzione atterrare, mi sentii sospinto verso il mare,<br />

sopra il quale suppongo di aver continuato a vagare, ma assolutamente troppo in alto per<br />

poter fare alcun rilievo.<br />

Gli esperimenti sul calore e sulla respirazione che mi ero proposto presto cedettero al<br />

richiamo della fame, divenuto impellente. Il terzo giorno fui costretto a uccidere la mia<br />

pecora per procurarmi del cibo.<br />

Poiché ormai ero giunto molto al disopra della luna e, sedici ore dopo, mi ero tanto<br />

avvicinato al sole da averne le sopracciglia bruciacchiate, dopo aver avuto cura di<br />

scuoiarla, collocai la carcassa della pecora in quella parte del mio cocchio dove il sole<br />

aveva ancora sufficiente potere o, per meglio dire, in quella parte in cui non cadeva<br />

l’ombra del pallone: grazie a questo sistema di lì a due ore fu bell’e arrostita. Da allora<br />

non mi son nutrito d’altro.»<br />

Qui s’interruppe e sembrò abbandonarsi alla contemplazione degli oggetti che lo<br />

circondavano. Quando gli dissi che il palazzo che si ergeva dinanzi ai nostri occhi era la<br />

residenza del Gran Sultano di Costantinopoli, sembrò quanto mai turbato, giacché aveva<br />

creduto di essere in tutt’altro luogo.<br />

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Rosetta Zordan<br />

«La causa del mio lungo volo» egli aggiunse, «va addebitata al mancato funzionamento di<br />

una cordicella fissata a una valvola del pallone per farne uscire 1’aria infiammabile.<br />

Se 1’aerostato non fosse stato colpito da quella scarica di fucile e squarciato nel modo sopra<br />

descritto, forse sarei rimasto, <strong>com</strong>e Maometto, sospeso fra cielo e terra fino al giorno del<br />

Giudizio universale.»<br />

Ricondussi a terra il mio ospite e, qui, dopo aver portato a termine gli affari, congedai quasi<br />

tutto il seguito.<br />

(da R. E. Raspe, Le avventure del Barone di Münchausen, Biblioteca Ideale Tascabile, 1995, rid. e adatt.)<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA<br />

1. Quale attività svolge il protagonista?<br />

A. Commercia con i turchi.<br />

B. Presta servizio presso i turchi.<br />

C. Fa il pescatore nel mar di Marmara.<br />

D. È un navigatore solitario.<br />

2. Che cosa vede una mattina il protagonista?<br />

A. Un oggetto pochi metri sopra il battello, appeso a una specie di sfera.<br />

B. Un oggetto lontano, nel cielo, appeso a una specie di sfera.<br />

C. Una specie di sfera appesa a un oggetto, alta nel cielo.<br />

D. Una specie di sfera di circa trenta centimetri, poco sopra le onde.<br />

3. Che cosa fa il protagonista appena vede l’oggetto misterioso?<br />

A. Prende la pistola, spara e lo colpisce al primo colpo.<br />

B. Imbraccia il fucile da <strong>com</strong>battimento, spara e lo abbatte al primo colpo.<br />

C. Impugna la pistola, spara due volte e lo colpisce al terzo tentativo.<br />

D. Afferra il fucile da caccia, spara e lo colpisce al secondo colpo.<br />

4. Che cosa cade in mare, a pochi metri dal battello?<br />

A. Una carrozza argentata con dentro un uomo e un pezzo di montone arrostito.<br />

B. Una carrozza dorata con dentro un uomo e un montone.<br />

C. Un’elegante carrozza con dentro un uomo e un quarto di montone arrostito.<br />

D. Una carrozza dorata con dentro un uomo e un quarto di manzo arrostito.<br />

5. Chi è lo “strano viaggiatore aereo” (riga 15)?<br />

A. Un inglese in viaggio dalla Francia.<br />

B. Un inglese partito da Capo Land’s End.<br />

C. Un francese in viaggio dall’Irlanda.<br />

D. Un francese proveniente dalla Cornovaglia.<br />

6. Nella frase “non riusciva a spiccicare parola” (riga 17) quale verbo corrisponde al significato<br />

di spiccicare e può sostituirlo?<br />

A. Spifferare.<br />

B. Capire.<br />

C. Pronunciare.<br />

D. Gridare.<br />

7. Nella frase “Sette o otto giorni fa, di preciso non saprei giacché ho perso la nozione del<br />

tempo” (riga 19) quale congiunzione o locuzione congiuntiva corrisponde al significato di<br />

giacché e può sostituirla?<br />

A. Dato che.<br />

B. Benché.<br />

C. Finché.<br />

D. In caso che.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

8. Dove è stato il viaggiatore per sette o otto giorni?<br />

A. Si è diretto quasi sempre a ovest, verso il tramonto.<br />

B. Ha viaggiato nell’estremo nord, dove il sole non scende sotto la linea dell’orizzonte.<br />

C. Ha viaggiato quasi sempre verso oriente, dove il sole sorge.<br />

D. Ha viaggiato quasi sempre a sud, dove il sole brilla più a lungo.<br />

9. Perché il viaggiatore ha intrapreso il viaggio con una pecora?<br />

A. Per fare esperimenti sul rapporto tra gli uomini e gli animali.<br />

B. Per avere un’eventuale scorta di cibo.<br />

C. Per fare su di essa esperimenti riguardo alla respirazione e alla temperatura.<br />

D. Per verificare gli effetti del volo sul suo <strong>com</strong>portamento.<br />

10. Nell’espressione “divenuto impellente” (riga 29) quale aggettivo corrisponde al significato di<br />

impellente e può sostituirlo?<br />

A. Invadente.<br />

B. Insistente.<br />

C. Urgente.<br />

D. Irritante.<br />

11. Che cosa fa il viaggiatore quando è ormai vicino al sole?<br />

A. Scuoia la pecora e si nutre subito della sua carne.<br />

B. Dopo avere scuoiato la pecora, l’arrostisce al sole sulla carrozza.<br />

C. Scuoia la pecora e la fa cuocere sulla carrozza dove cade l’ombra del pallone.<br />

D. Uccide la pecora, l’arrostisce al sole e la divora tutta in una volta.<br />

12. Nella frase “La causa del mio lungo volo va addebitata al mancato funzionamento di una<br />

cordicella” (righe 41-42) quale termine corrisponde al significato di addebitata e può<br />

sostituirlo?<br />

A. Attribuita.<br />

B. Concessa.<br />

C. Destinata.<br />

D. Consegnata.<br />

13. Perché il viaggiatore sembra turbato quando vede la residenza del Gran Sultano di<br />

Costantinopoli?<br />

A. È colpito dallo splendore del palazzo imperiale.<br />

B. Teme che i turchi possano catturarlo.<br />

C. È dispiaciuto per la perdita del pallone.<br />

D. È sorpreso perché credeva di trovarsi in un altro luogo.<br />

14. Che cosa sarebbe successo al viaggiatore se l’aerostato non fosse precipitato?<br />

A. Sarebbe finito in cielo, al cospetto di Maometto.<br />

B. Avrebbe forse continuato il suo volo per sempre.<br />

C. Avrebbe forse squarciato il pallone con una scarica di fucile.<br />

D. Avrebbe dovuto affrontare il Giudizio universale.<br />

15. Qual è il significato della frase “congedai quasi tutto il seguito” (righe 46-47)?<br />

A. Salutai tutti coloro che erano stati con me.<br />

B. Abbandonai chi era stato con me e andai avanti per la mia strada.<br />

C. Salutai quasi tutti coloro che mi avevano ac<strong>com</strong>pagnato.<br />

D. Premiai quasi tutte le persone che mi avevano seguito.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)<br />

1. Nelle seguenti coppie, individua e sottolinea il termine corretto.<br />

A. Soluzzione/soluzione.<br />

B. Comprensibile/<strong>com</strong>prensibbile.<br />

C. Acumulare/accumulare.<br />

D. Colpevole/colpevvole.<br />

2. Individua i nomi astratti presenti nel seguente elenco e trascrivili nello spazio sottostante.<br />

amicizia – aria – idea – ricordo – benefattore – gioia<br />

………………………………………………………………………………………………………………………<br />

3. Individua e sottolinea gli aggettivi presenti nella seguente frase.<br />

Ho passato tutta la mattina sull’erba, davanti a casa mia, sotto l’enorme platano che le offre<br />

riparo e ombrosa protezione. (G. de Maupassant)<br />

4. In ciascuna delle seguenti frasi individua a quale nome si riferisce il pronome evidenziato e<br />

trascrivilo a lato.<br />

A. Ho rotto la mia bicicletta: prestami la tua, per favore. …………………………<br />

B. Prenderò questo frutto: tu vuoi quello? …………………………<br />

C. Usa la matita che si trova sul tavolo. …………………………<br />

D. Una sola bibita non gli bastò: ne bevve subito un’altra. …………………………<br />

5. Completa le seguenti frasi coniugando nelle forme opportune i verbi scritti tra parentesi.<br />

A. È necessario che gli operai (riparare) ………………………… il tetto prima dell’inverno.<br />

B. Se tu lo (ascoltare) …………………………, ti avrebbe spiegato le sue ragioni.<br />

C. Dal momento che voi non (essere) ………………………… in casa, vi lasciò un messaggio.<br />

D. Lo ac<strong>com</strong>pagnò affinché egli non (sbagliare) ………………………… strada.<br />

6. Quale delle seguenti frasi è una proposizione o frase semplice?<br />

A. Il cane uscì dalla cuccia e sbadigliò.<br />

B. È tardi, corri a casa.<br />

C. Da due anni abito in questa città.<br />

D. Sbagliando, si impara.<br />

7. Nella frase “Al termine di ogni lavoro, è necessario riposare un po’” qual è il soggetto?<br />

A. Lavoro.<br />

B. Riposare.<br />

C. Termine.<br />

D. Necessario.<br />

8. Individua i predicati presenti nel seguente brano e trascrivili nello spazio sottostante.<br />

C’erano sempre stati sul pianeta del piccolo principe dei fiori molto semplici, che non tenevano<br />

posto e non disturbavano nessuno. Apparivano una mattina nell’erba e si spegnevano la sera.<br />

(A. de Saint-Exupéry)<br />

………………………………………………………………………………………………………………………<br />

9. Quale delle seguenti frasi contiene un predicato nominale?<br />

A. Nelle ore di punta, il traffico è caotico.<br />

B. Alle 16 sarà trasmesso un documentario sui delfini.<br />

C. Le pecore sono giunte all’ovile.<br />

D. Furono richiamati per la seconda volta.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

10. In ciascuna delle seguenti proposizioni o frasi semplici individua e sottolinea il <strong>com</strong>plemento<br />

oggetto.<br />

A. Nel tempo libero ascolto la musica.<br />

B. Carlo e Giovanna amano viaggiare.<br />

C. Gli artisti seguono l’ispirazione.<br />

D. Si domandò il perché del tuo <strong>com</strong>portamento.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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PROVA N. 2<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

Gli accaniti giocatori<br />

A Brno, ai piedi del monte Petrov, dalla metà del diciassettesimo secolo si ergono una<br />

chiesa e il suo convento. L’edificio apparteneva un tempo all’ordine dei cappuccini, ma non<br />

si può dire che tutti coloro che abitavano fra le sue mura fossero degli umili ed esemplari<br />

servitori di Dio.<br />

Un proverbio, che il più delle volte si rivela giusto, dice che chi s’assomiglia si piglia: fu<br />

così che, un certo anno, tre birboni di chierici vi fecero presto <strong>com</strong>unella. Essi non si<br />

curavano troppo di osservare la regola del convento ed erano invece molto attratti da piaceri<br />

più mondani.<br />

Un giorno, dopo essersi scolata qualche brocca di buon vino, i chierici decisero di farsi una<br />

partita a carte. Il difficile, però, era trovare un posto tranquillo e isolato, in cui i venerandi<br />

padri non potessero scovarli. Tutti e tre si misero a pensarci su, e finalmente, dandosi una<br />

pacca sulla fronte, uno di loro esclamò: «Ho trovato! Perché non andiamo nella cripta? A<br />

nessuno verrà mai in mente di cercarci lì!»<br />

Per la verità i suoi <strong>com</strong>pari non avevano molta voglia di andare a divertirsi in mezzo ai<br />

morti e un brivido percorse loro la schiena. Ma erano già posseduti dal demone del gioco, e<br />

poco dopo, nell’ingresso della cripta, si sentirono perfettamente a loro agio in mezzo a tutte<br />

quelle bare: tanto che vi si recarono tutte le sere, per giocarvi e farsi delle grandi bevute<br />

nell’attesa che la campana li richiamasse per la funzione di mezzanotte.<br />

Quando dicevamo però che i tre <strong>com</strong>pari si sentivano a loro agio tra le bare, intendevamo<br />

riferirci all’ingresso della cripta, dove dormivano il sonno eterno i borghesi di Brno e<br />

qualche nobile di rango. Più giù, invece, vi erano le ossa dei cappuccini che riposavano sulla<br />

nuda terra, e lì i nostri chierici non osavano addentrarsi.<br />

Una sera che erano riusciti a sgraffignare una caraffa di vino in più, e che la partita era più<br />

animata del solito, risuonò il primo rintocco della mezzanotte. Esso annunciava <strong>com</strong>e al<br />

solito l’ora della preghiera notturna: questa, però, era giunta troppo presto per i tre accaniti<br />

giocatori, che non avevano la benché minima voglia di abbandonare le loro carte.<br />

«Non si può stare un attimo tranquilli!» protestò il primo di loro, mentre il secondo si<br />

chinava verso la brocca per vedere se vi fosse rimasto un po’ di vino. Ma il più irritato era il<br />

terzo. «Era un secolo che aspettavo una buona carta, e adesso che ne ho una dovrei<br />

andarmene nel coro? Per una volta non potrebbero cantare loro nel coro, quelli là?»<br />

aggiunse indicando le celle dei cappuccini.<br />

Era così arrabbiato che avrebbe certamente continuato con le sue lagnanze, se il terrore non<br />

gli avesse spento le parole sulle labbra: dalla parte interrata della cripta stavano salendo tre<br />

cappuccini, che portavano ciascuno una lanterna. Non erano però dei monaci <strong>com</strong>e gli altri:<br />

la flebile luce della loro candela illuminava le loro orbite scavate, e i loro piedi scheletrici<br />

risuonavano lugubremente sui lastroni di pietra del pavimento.<br />

I tre giocatori non riuscirono nemmeno a darsela a gambe: al primo cedette subito il cuore, il<br />

secondo si ruppe l’osso del collo tentando di fuggire e il terzo svenne stramazzando a terra.<br />

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Rosetta Zordan<br />

Gli scheletri andarono dunque fino al coro e, dato che avevano il cappuccio ben calato sul<br />

viso, la prima parte della funzione si svolse normalmente. Ma nel momento in cui tutti<br />

s’inginocchiarono e rialzarono il cappuccio, i veri monaci videro i loro strani ospiti usciti<br />

dalla tomba e poco mancò che a quella vista morissero tutti di spavento.<br />

All’istante, però, gli scheletri s<strong>com</strong>parvero. Fu allora che, rimessisi un po’ dall’emozione, i<br />

monaci andarono in cerca dei tre giocatori. Li ritrovarono molte ore dopo, ma solo uno era<br />

ancora vivo. Questi confessò la verità e raccontò loro quello che era successo nella cripta;<br />

poi riconobbe la propria colpa con tanta umiltà che i frati lo perdonarono. Ma, pur<br />

rimanendo nel convento di Brno, dove visse santamente fino alla fine dei suoi giorni, mai<br />

più egli ridiscese i gradini che conducevano alla cripta.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

(da V. Hulpach e V. Machaj, Leggende delle città europee, La Scuola, 1994, rid. e adatt.)<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA<br />

1. Da quando esistono la chiesa e il convento di Brno?<br />

A. Dal 1650 circa.<br />

B. Dal Medioevo.<br />

C. Dal 1750 circa.<br />

D. Dal 1550.<br />

2. Chi vive nel convento di Brno?<br />

A. Preti e suore.<br />

B. Solo umili monaci dalla condotta esemplare.<br />

C. Monaci benedettini.<br />

D. Sia umili servitori di Dio sia monaci meno virtuosi.<br />

3. Che cosa significa il proverbio “Chi s’assomiglia si piglia” (riga 5)?<br />

A. Si litiga con chi ci assomiglia.<br />

B. Si fa amicizia con persone che hanno un carattere simile al nostro.<br />

C. Chi si somiglia si accapiglia con facilità.<br />

D. Si piglia in giro chi ci somiglia.<br />

4. Nella frase “tre birboni di chierici vi fecero presto <strong>com</strong>unella” (riga 6) quale espressione<br />

corrisponde al significato di fecero <strong>com</strong>unella e può sostituirla?<br />

A. Strinsero amicizia.<br />

B. Iniziarono una vita in <strong>com</strong>unità.<br />

C. Si misero d’accordo.<br />

D. Misero in <strong>com</strong>une i propri averi.<br />

5. Che cosa decidono di fare i tre chierici?<br />

A. Mangiare e bere in libertà.<br />

B. Rispettare la regola del convento.<br />

C. Poltrire invece di pregare.<br />

D. Dedicarsi al gioco delle carte.<br />

6. Nella frase “in cui i venerandi padri non potessero trovarli” (righe 10-11) quale espressione<br />

corrisponde al significato dell’aggettivo venerandi e può sostituirlo?<br />

A. Degni di rispetto.<br />

B. Forti e potenti.<br />

C. Anziani e deboli.<br />

D. Fedeli e devoti.<br />

7. Perché i tre chierici scelgono la cripta per le loro riunioni?<br />

A. È un luogo adatto dove conservare qualche brocca di buon vino.<br />

B. È un posto silenzioso per concentrarsi sul gioco.<br />

C. È un luogo freddo, ma nel quale ci si sente a proprio agio.<br />

D. È un luogo solitario dove nessuno li può scoprire.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

8. Che cosa significa la frase “erano già posseduti dal demone del gioco” (riga 15)?<br />

A. Non temevano di giocare neppure con il diavolo.<br />

B. Erano diventati schiavi del vizio del gioco.<br />

C. Speravano, con l’aiuto del diavolo, di non essere scoperti.<br />

D. Erano posseduti dal demonio e sarebbero finiti all’inferno.<br />

9. Quando i tre chierici si dedicano al gioco delle carte?<br />

A. Tutte le sere, fino a mezzanotte.<br />

B. Di notte, fino all’alba.<br />

C. Tutti i giorni, appena è possibile.<br />

D. Tutte le sere, dopo la funzione notturna.<br />

10. Nella frase “Una sera che erano riusciti a sgraffignare una caraffa di vino in più” (riga 23)<br />

quale verbo corrisponde al significato di sgraffignare e può sostituirlo?<br />

A. Graffiare.<br />

B. Comprare.<br />

C. Arraffare.<br />

D. Tracannare.<br />

11. Che cosa dice il terzo chierico quando la campana suona il primo rintocco della mezzanotte?<br />

A. Afferma che vuole fermarsi ancora nella cripta per finire il vino.<br />

B. Protesta perché la campana è stata suonata in anticipo.<br />

C. Si lamenta perché il suono della campana lo disturba.<br />

D. Dice che, a cantare nel coro, possono andare i cappuccini morti.<br />

12. Che succede subito dopo che ha parlato il terzo chierico?<br />

A. Immersi nel buio, giungono tre scheletri di cappuccini.<br />

B. Alla luce delle candele, si presentano gli scheletri di tre cappuccini.<br />

C. Illuminati da una torcia, tre monaci scheletrici salgono dalla cripta.<br />

D. Uno scheletro, seguito da una lunga fila di monaci, sale dalla cripta.<br />

13. Nell’espressione “la flebile luce” (riga 35) quale aggettivo corrisponde al significato di flebile<br />

e può sostituirlo?<br />

A. Debole.<br />

B. Brillante.<br />

C. Lampeggiante.<br />

D. Giallastra.<br />

14. Che cosa fanno gli scheletri?<br />

A. Vanno a cantare nel coro e poi s<strong>com</strong>paiono senza essere visti.<br />

B. Appena giunti nel coro, sollevano il cappuccio e terrorizzano i monaci.<br />

C. Vanno a cantare nel coro e, dopo essersi rivelati, s<strong>com</strong>paiono.<br />

D. Sulla porta della chiesa, alzano il cappuccio e svaniscono.<br />

15. Che cosa succede al chierico sopravvissuto?<br />

A. Viene ritrovato subito dai monaci, si pente e, dopo il perdono, vive santamente.<br />

B. I monaci lo trovano molto più tardi, credono al suo pentimento e lo perdonano.<br />

C. Pur non raccontando ciò che è successo, si pente e vive santamente.<br />

D. Confessa tutto ai monaci e questi, anche se non gli credono, lo perdonano.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)<br />

1. Completa le seguenti frasi inserendo la lettera h quando è necessaria.<br />

A. ….o ascolti ciò che ….o da dirti, ….o me ne vado.<br />

B. Tu ….ai capito le indicazioni che l’istruttore ….a dato ….ai ragazzi?<br />

C. Quest’….anno i miei genitori ….anno deciso di andare in vacanza in Sicilia.<br />

D. Agnese ….a corso ….a perdifiato finché è arrivata ….a casa.<br />

2. Individua e sottolinea le parole formate da quattro sillabe.<br />

minacciare piovere minuscolo fuori<br />

nuovissimo tecnicamente acquaio astrazione<br />

3. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i nomi concreti.<br />

A. Nel mio giardino c’è un albero secolare.<br />

B. I suoi occhi brillavano di gioia.<br />

C. Quell’alunno studia con costanza.<br />

D. La mamma ha fiducia in te.<br />

4. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea gli aggettivi possessivi.<br />

A. Pensate ai vostri problemi, io penso ai miei.<br />

B. Ciascun individuo è libero di esprimere le proprie opinioni.<br />

C. Chi ama il pettegolezzo, è curioso dei fatti altrui.<br />

D. Ha bussato alla loro porta, ma non gli hanno aperto.<br />

5. Individua i pronomi presenti nel seguente brano e trascrivili nello spazio sottostante.<br />

Nella grande cucina disordinata c’era un cassetto. Se qualcuno diceva: “La corda è nel<br />

cassetto della cucina”, tutti capivano. Quello sarebbe stato il suo posto, insieme a un’altra<br />

dozzina di cose utilissime che non si trovavano mai. (McEwan)<br />

………………………………………………………………………………………………………………………<br />

6. Quale delle seguenti frasi contiene un verbo usato in forma impersonale?<br />

A. Che cosa ti serve per questa ricetta?<br />

B. Con quest’auto si viaggia <strong>com</strong>odi.<br />

C. È utile un ombrellone per ripararsi dal sole.<br />

D. È stato dettato l’avviso dello sciopero nazionale.<br />

7. In ciascuna delle seguenti proposizioni o frasi semplici individua e sottolinea il soggetto.<br />

A. Per l’emozione, mi batteva forte il cuore.<br />

B. Ridere fa bene alla salute.<br />

C. Per molti, il nero è un colore triste.<br />

D. È assurdo il perché di questo litigio.<br />

8. Nelle seguenti proposizioni o frasi semplici individua e sottolinea i predicati.<br />

A. Il fuggitivo, alla vista delle guardie, <strong>com</strong>inciò a correre.<br />

B. Il malato è stato trasportato nel reparto di medicina generale.<br />

C. Potete tornare in qualsiasi occasione.<br />

D. L’esecuzione della cantante è stata davvero perfetta.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

9. Nelle seguenti proposizioni o frasi semplici individua e sottolinea gli attributi.<br />

A. Il nuovo allenatore è arrivato da tre giorni.<br />

B. Ho ereditato dalla nonna una collana preziosa.<br />

C. Quale di quelle sacche sportive è la tua?<br />

D. A volte il caldo estivo è debilitante.<br />

10. Nelle seguenti proposizioni o frasi semplici individua e sottolinea le apposizioni.<br />

A. “La Gioconda” è stata dipinta dal pittore Leonardo da Vinci.<br />

B. Le isole Tremiti si trovano nel mare Adriatico.<br />

C. Mia nonna, da ragazza, visse per alcuni anni in Belgio.<br />

D. I fratelli Bandiera vennero condannati a morte dal re Ferdinando II delle Due Sicilie.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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PROVA N. 3<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

Il tic<br />

Quella sera faceva molto caldo. Passeggiavo sotto un viale alberato, ascoltando giungere,<br />

affievolita, la musica dallo stabilimento termale. D’un tratto, vidi venirmi incontro sullo<br />

stesso viale due nuovi ospiti. Salutai, <strong>com</strong>e si è soliti salutare, i propri <strong>com</strong>pagni di cura.<br />

L’uomo subito si fermò, chiedendo: «Potreste indicarci, signore, una passeggiata breve,<br />

facile e piacevole? Perdonate la mia indiscrezione».<br />

Mi offrii di condurli nel vallone, una stretta gola chiusa tra due pareti rocciose e boscose. Il<br />

padre diceva: «Mia figlia ha una strana malattia, della quale non si è riusciti a conoscere la<br />

causa. La ritengono ammalata ora di cuore, ora di fegato, ora affetta da un indebolimento<br />

della spina dorsale. I medici affermano adesso che si tratta di mal di stomaco. Ecco perché<br />

siamo qui. Io credo invece si tratti piuttosto di nervi».<br />

Mi accorsi subito del tic violento della sua mano, e chiesi: «Non è forse ereditario il male di<br />

cui soffre la signorina? Non siete anche voi ammalato dello stesso male?».<br />

Rispose: «Ah, volete forse alludere alla contrazione della mia mano? È la conseguenza d’una<br />

terribile emozione che ho provato. Figuratevi che questa povera figliuola mi è stata sepolta<br />

viva!».<br />

Ebbi un’esclamazione di stupore e di <strong>com</strong>mozione.<br />

Egli riprese subito: «Ecco <strong>com</strong>e si sono svolti i fatti. Juliette – si chiama così, la mia figliuola<br />

– soffriva da tempo di gravi disturbi di cuore. Sapendola colpita da questa pericolosa malattia,<br />

mi preparai al peggio. Un giorno, me la riportarono in casa senza vita. Era poco prima<br />

svenuta in giardino. Il medico ne constatò la morte. La vegliai un giorno e due notti, la<br />

sistemai con le mie stesse mani nella bara, che ac<strong>com</strong>pagnai sino al cimitero, dove la feci<br />

seppellire nella tomba di famiglia. Avevo voluto fosse seppellita con tutti i suoi gioielli,<br />

braccialetti, anelli, e con la sua prima veste da ballo. Pensate in quale stato d’animo fossi<br />

quando rincasai. Non avevo altri che lei, poiché ero vedovo da lungo tempo. Ritornai dal<br />

camposanto solo, sfinito, quasi folle. Il mio vecchio domestico, Prosper, che mi aveva<br />

aiutato a deporre nella bara Juliette e ad adornarla per il suo ultimo sonno, entrò d’un tratto<br />

senza far rumore, chiedendo: “Signore, volete prendere qualche cosa?” Feci un segno di no<br />

col capo “No, lasciami solo.” Uscì, chiudendosi dietro l’uscio. Quante ore trascorsi in quello<br />

stato d’animo? Non so. Che notte! Che notte! Faceva freddo; il fuoco s’era spento nel<br />

caminetto, e il vento, un vento invernale, ghiacciato, batteva contro le finestre con un<br />

rumore sinistro. Ero distrutto, con gli occhi sbarrati, lo spirito intontito dalla disperazione. A<br />

un tratto, il campanello della porta d’ingresso suonò. Ebbi un sobbalzo. Il suono grave e<br />

pesante echeggiò nel castello <strong>com</strong>e in un sepolcro vuoto. Erano le due del mattino. Chi<br />

poteva essere a quell’ora? Il campanello suonò di nuovo. I domestici non osarono alzarsi per<br />

andare a vedere chi fosse. Presi un lume e discesi. Tirai lentamente il chiavistello. Il cuore<br />

mi batteva forte: avevo paura, sì. Aprii di colpo la porta; vidi allora nell’ombra una forma<br />

bianca, dritta, un fantasma. Indietreggiai, sconvolto dall’angoscia, balbettando: “Chi... chi...<br />

è?”. Ma una voce rispose: “Sono io, babbo”. Mia figlia! Era mia figlia! Credetti di essere<br />

impazzito; arretrai, inciampando, dinanzi allo spettro che avanzava, facendo con la mano un<br />

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gesto <strong>com</strong>e per scacciarlo, quel gesto che mi avete visto fare e che non mi ha mai più<br />

abbandonato. L’apparizione riprese: “Non avere paura, babbo. Sono io, Juliette. Non sono<br />

morta: guardami! Hanno voluto togliermi gli anelli, tagliandomi un dito: il sangue ha preso<br />

a colare e mi ha risvegliata. Guardami, babbo!”. Mi accorsi infatti che ella aveva tutte le<br />

vesti insanguinate. Caddi in ginocchio singhiozzando. Poi, quando riuscii a riprendermi, feci<br />

salire Juliette nella mia camera, la feci sedere nella mia poltrona; quindi premetti il<br />

campanello per chiamare Prosper, perché venisse a riaccendere il fuoco e andasse a<br />

chiamare un medico. Prosper entrò, guardò mia figlia, aprì la bocca in uno spasimo di<br />

terrore e di orrore, poi si rovesciò all’indietro, morto di colpo. Era stato lui ad aprire il<br />

sepolcro, a mozzare il dito alla mia Juliette, lui che aveva sempre avuto la mia fiducia!<br />

Vedete, signore, <strong>com</strong>e siamo stati provati duramente.»<br />

Tacque. La notte era calata, avvolgendo il piccolo vallone solitario e triste. Una paura<br />

misteriosa mi avvolse il cuore, vicino a quelle due strane creature, la resuscitata e il padre dai<br />

gesti inquietanti. Mormorai: «Che cosa orribile!». Poi, dopo un poco, aggiunsi: «Se<br />

ritornassimo? Fa un po’ freddo».<br />

E ci incamminammo verso l’albergo.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

(G. de Maupassant, Tutti i racconti neri, fantastici e crudeli, Newton, 1994, rid. e adatt.)<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA<br />

1. Dove si trova il protagonista del brano?<br />

A. In uno stabilimento balneare.<br />

B. In una clinica per malattie di cuore.<br />

C. In un ospedale per malattie nervose.<br />

D. In una struttura per le cure termali.<br />

2. Nell’espressione “una stretta gola chiusa tra due pareti rocciose e boscose” (riga 6) quale<br />

nome corrisponde al significato di gola e può sostituirlo?<br />

A. Collina.<br />

B. Passo.<br />

C. Valle.<br />

D. Cima.<br />

3. Di che cosa soffre Juliette?<br />

A. Di una malattia di cuore, ma il padre suppone che si tratti di mal di fegato.<br />

B. Di una malattia sconosciuta, anche se il padre pensa che sia una malattia nervosa.<br />

C. Di un indebolimento della colonna vertebrale.<br />

D. Di una grave malattia dello stomaco.<br />

4. Perché il protagonista suppone che anche il padre di Juliette sia malato?<br />

A. L’uomo non controlla il movimento di una mano.<br />

B. L’uomo ha un aspetto debole e sofferente.<br />

C. Juliette e suo padre si somigliano moltissimo.<br />

D. L’uomo si trova in un <strong>com</strong>plesso ospedaliero.<br />

5. Che cosa significa l’espressione “mi preparai al peggio” (riga 19) pronunciata dal padre?<br />

A. Mi apprestai a curare le peggiori malattie.<br />

B. Mi preparai ad affrontare la sua morte.<br />

C. Cercai di trovare i migliori medici.<br />

D. Mi resi conto che avrebbe potuto peggiorare.<br />

6. Con quali oggetti viene seppellita Juliette? Individua la risposta nel testo e trascrivila nello<br />

spazio sottostante.<br />

………………………………………………………………………………………………………………………<br />

7. Come si sente il padre di Juliette mentre ritorna dal camposanto?<br />

A. Addolorato, ma si fa coraggio.<br />

B. Triste, perché ripensa con nostalgia alla moglie morta da tempo.<br />

C. In colpa, per non essere riuscito a curare la figlia.<br />

D. Solo, senza forze, quasi pazzo di dolore.<br />

8. Chi è Prosper?<br />

A. Un amico di casa.<br />

B. Un giovane cameriere.<br />

C. Un vecchio servitore.<br />

D. Il medico di famiglia.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

9. Che cosa significa la frase “adornarla per il suo ultimo sonno” (riga 26)?<br />

A. Renderla bella <strong>com</strong>e in un sogno.<br />

B. Abbellirla per il sonno eterno della morte.<br />

C. Ornarla per la sua ultima notte a casa.<br />

D. Sistemarla <strong>com</strong>odamente nella bara.<br />

10. Da quale precisa espressione si può capire che Juliette viene seppellita in inverno? Individua<br />

la risposta nel testo e trascrivila nello spazio sottostante.<br />

………………………………………………………………………………………………………………………<br />

11. Come reagisce il protagonista davanti all’apparizione notturna di Juliette?<br />

A. La riconosce immediatamente e le fa cenno di entrare.<br />

B. Arretra, inciampa e cerca di appoggiarsi alla porta.<br />

C. Crede di vedere un fantasma e tenta di scacciarlo.<br />

D. Crede di essere impazzito e cade a terra.<br />

12. Nella frase “che non mi ha mai più abbandonato” (righe 40-41) a quale termine si riferisce il<br />

pronome che? Individualo e trascrivilo nello spazio sottostante.<br />

………………………………………………………………………………………………………………………<br />

13. Perché Juliette si sveglia nella tomba?<br />

A. Sente che qualcuno le toglie gli anelli.<br />

B. Prova un forte dolore al dito tagliato.<br />

C. Si accorge che qualcuno apre la bara.<br />

D. Sente il sangue colare dalla ferita.<br />

14. Perché Prosper prova un’angoscia mortale alla vista di Juliette?<br />

A. Teme di essere punito severamente.<br />

B. Gli fa orrore la vista del sangue.<br />

C. Crede di vedere uno spettro.<br />

D. Si vergogna per avere tradito la fiducia altrui.<br />

15. Nella frase “Vedete, signore, <strong>com</strong>e siamo stati provati duramente” (riga 50) quale verbo<br />

corrisponde al significato dell’espressione siamo stati provati e può sostituirla?<br />

A. Siamo stati colpiti.<br />

B. Siamo stati provocati.<br />

C. Siamo stati tentati.<br />

D. Siamo stati traditi.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)<br />

1. Nelle seguenti coppie, individua e sottolinea il termine corretto.<br />

A. Professoressa/proffessoressa.<br />

B. Epure/eppure.<br />

C. Contradire/contraddire.<br />

D. Reggione/regione.<br />

2. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i termini che devono essere scritti con la maiuscola.<br />

A. il milan e l’inter sono squadre di milano.<br />

B. mio cugino franco abita a genova, in via cavour.<br />

C. appena entrò in casa, esclamò: “ho una magnifica sorpresa!”.<br />

D. ahi! mi sono punta con la spilla di sara.<br />

3. Individua per ogni espressione il corrispondente nome collettivo e scrivilo a lato.<br />

A. Un insieme di api. …………………………<br />

B. Un insieme di pini. …………………………<br />

C. Un insieme di navi. …………………………<br />

D. Un insieme di stelle. …………………………<br />

4. Nelle seguenti frasi individua gli errori nell’uso dell’aggettivo bello e riscrivi a lato la forma<br />

corretta.<br />

A. Abbiamo trascorso dei begli giorni al mare. …………………………<br />

B. Auguri per un felice Natale e un bel anno nuovo. …………………………<br />

C. La sua casa è arredata con bei oggetti. …………………………<br />

D. Mi hai fatto prendere un bel spavento! …………………………<br />

5. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea le forme corrette dei pronomi personali.<br />

A. Povero io/me! Mi tocca lavorare ancora.<br />

B. È egli/lui che ha deciso di andarsene.<br />

C. Roberto è egoista: pensa solo a lui/sé.<br />

D. Tu/te puoi tornare a casa, ma noi restiamo.<br />

6. Completa le seguenti frasi coniugando nelle forme opportune i verbi scritti tra parentesi.<br />

A. L’imputato sarà interrogato dopo che la polizia (esaminare) ………………………… le prove.<br />

B. Nonostante ci (essere) ………………………… un acquazzone, la temperatura non si è abbassata.<br />

C. L’autista si <strong>com</strong>portò <strong>com</strong>e se non (vedere) ………………………… il semaforo rosso.<br />

D. Studiare la poesia a memoria è più facile di quanto io (prevedere) ………………………… .<br />

7. Nelle seguenti proposizioni o frasi semplici individua e sottolinea i soggetti partitivi.<br />

A. Delle rondini hanno fatto il nido sotto il cornicione.<br />

B. Ci saranno delle sorprese all’inizio delle vacanze.<br />

C. C’era dell’oro nelle rocce delle montagne più lontane.<br />

D. Dei romanzi gialli sono esposti nella vetrina della libreria.<br />

8. Nelle seguenti proposizioni o frasi semplici individua e sottolinea i predicati di forma passiva.<br />

A. Sono stati avvertiti all’ultimo momento.<br />

B. È inciampato in un ramo caduto.<br />

C. È stato selezionato per un provino.<br />

D. Si sono preparati con cura per l’interrogazione.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

9. Nelle seguenti proposizioni o frasi semplici individua e sottolinea gli aggettivi usati in<br />

funzione di nome del predicato.<br />

A. La verdura è ricca di vitamine.<br />

B. È stato dedicato un inserto speciale alle Olimpiadi.<br />

C. Sono scesi alla prima fermata.<br />

D. I narcisi sono profumatissimi.<br />

10. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento predicativo del<br />

soggetto?<br />

A. Mia cugina è nata fortunata.<br />

B. Lo considerava un amico.<br />

C. La giugiria scelse Mara <strong>com</strong>e vincitrice della gara.<br />

D. Tutti lo ritenevano il migliore.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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PROVA N. 4<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

Ridere con la storia<br />

L’uomo primitivo non conosceva il bar. Quando la mattina si alzava, nella sua caverna, egli<br />

avvertiva subito un forte desiderio di caffè. Ma il caffè non era ancora stato inventato e<br />

l’uomo primitivo aggrottava la fronte, assumendo la caratteristica espressione scimmiesca.<br />

Non c’erano neanche bar. Gli scapoli, la sera, si trovavano in qualche grotta, si mettevano in<br />

semicerchio e si scambiavano botte di clava in testa secondo un preciso rituale. Era un<br />

divertimento molto rozzo, e presto passò di moda. Allora gli uomini primitivi <strong>com</strong>inciarono<br />

a riunirsi in caverne e a farsi sui muri delle caricature, che tra di loro chiamavano<br />

scherzosamente graffiti paleolitici.<br />

Gli antichi romani, invece, inventarono subito la taverna. Gli osti facevano affari d’oro,<br />

tanto che divennero presto la classe dominante. Cesare <strong>com</strong>inciò la sua carriera <strong>com</strong>e<br />

cameriere, e conservò per tutta la vita la pessima abitudine di farsi dare mance dai barbari<br />

sconfitti. Nei bar romani si beveva molta menta, vini dei colli e assenzio. Le leggi erano<br />

molto severe: a chi veniva pescato ubriaco veniva mozzata la lingua. Questo provvedimento<br />

fu revocato quando in Senato le sedute <strong>com</strong>inciarono a svolgersi in perfetto silenzio.<br />

Anche in Grecia i bar ebbero grande diffusione. I filosofi insegnavano nei tavolini all’aperto<br />

e finivano le lezioni <strong>com</strong>pletamente ubriachi. Pitagora inventò la sua famosa tavola perché<br />

era stanco di essere imbrogliato sui conti della birra.<br />

Il Medioevo fu uno dei periodi d’oro dei bar. Fu inventato il posto di ristoro, o stazione per<br />

cavalli, in cui i cavalli potevano riposare e i cavalieri rifocillarsi. In realtà la cosa andava<br />

così: il cavaliere chiedeva al cavallo «Sei stanco, sì?», si fermava e beveva. Questo avveniva<br />

anche trenta, quaranta volte in un chilometro.<br />

Nelle taverne ci si fermava a duellare e a schiaffeggiarsi con i guanti. In queste taverne, che<br />

avevano nomi <strong>com</strong>e “Il Gallo d’oro”, “L’oca irsuta”, “Il Buco del diavolo”, si beveva in coppe<br />

pesantissime alte fino a mezzo metro, intarsiate di rubini e zaffiri, con olive gigantesche <strong>com</strong>e<br />

co<strong>com</strong>eri.<br />

Una variante celebre di queste taverne erano quelle dei pirati, dove si beveva quasi<br />

esclusivamente rhum. In verità i pirati andavano pazzi per il frappè: ma rozzi e abituati alla<br />

vita di mare, finivano sempre per piantarsi i cucchiaini negli occhi. Per questo il novanta per<br />

cento portava la famosa benda nera. In quelle taverne si poteva entrare solo con una gamba<br />

di legno, o con un occhio di vetro, o con un uncino al posto della mano, tanto che c’era<br />

sempre un fabbro pronto a separare gli avventori che si salutavano.<br />

Un cliente abituale era il Corsaro Nero. Aveva una gamba di legno saldata male, e quando<br />

cambiava il tempo la giuntura gli dava delle fitte atroci. Quando ciò avveniva, il Nero perdeva<br />

la testa, <strong>com</strong>inciava a urlare e con la scimitarra si tagliava la gamba. Per questo uno dei suoi<br />

uomini lo seguiva sempre con una sacca piena di gambe di ricambio. Il Corsaro Nero era<br />

molto vanitoso e ne aveva più di trecento, tutte di legno pregiato, da <strong>com</strong>battimento, da<br />

passeggio e da sera.<br />

Una sera che era molto ubriaco e aveva molto male, il Corsaro Nero prese la scimitarra e si<br />

tagliò la gamba buona. Sulle prime non volle ammettere l’errore e continuò a giocare<br />

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Rosetta Zordan<br />

impassibile a carte. Verso mezzanotte, però, <strong>com</strong>inciò a dondolare sulla sedia e disse di non<br />

sentirsi bene. Per fortuna c’era lì un chirurgo, Almond l’assassino, che cosparse di whisky la<br />

ferita e disse: «Nero, tieni duro, adesso ti farò un po’ di male». Il Corsaro disse: «Non ho<br />

paura del male, ma di quello che dirà mia madre». Almond gli montò due gambe, ma una era<br />

più lunga, così il Corsaro stava in piedi un momento, poi precipitava a destra. Allora ne montò<br />

due uguali, ma una era scura e l’altra chiara e il Corsaro quando si vide allo specchio si mise a<br />

piangere. Finalmente riuscì a montarne due che andavano bene, ma proprio in quel momento<br />

entrarono gli sgherri dell’esercito inglese, capitanati da Nelson. Tutti i pirati riuscirono a<br />

fuggire scivolando con l’uncino lungo i fili del bucato. Solo il Corsaro restò fermo in mezzo<br />

alla sala con le gambe di legno, senza riuscire a muoversi. Nelson lo vide e disse: «Nero,<br />

cos’è, un altro dei tuoi sporchi trucchi?». Il Corsaro Nero cercò di scappare a quattro gambe.<br />

Fu preso e buttato nelle carceri, per essere impiccato l’indomani. La mattina il Corsaro Nero si<br />

presentò sul palco dei condannati con un sorriso beffardo. Continuò a sorridere anche mentre<br />

gli mettevano il cappio attorno al collo. Infatti s’era fatto fare, durante la notte, due gambe di<br />

legno alte sei metri, e quando la botola si aprì lui restò in piedi sui trampoli. Il boia dovette<br />

scendere sotto il palco con una sega, ma il Nero fuggì con la forca in spalla, arrivò fino al<br />

mare, rubò un gommone e tornò tra i suoi, che però si ammutinarono e lo fecero imbalsamare.<br />

Ma stiamo uscendo dall’argomento.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

(da S. Benni, Bar Sport, A. Mondadori, 1976, rid. e adatt.)<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA<br />

1. A quale periodo storico si riferisce l’inizio del brano?<br />

A. Al Paleolitico.<br />

B. Al Neolitico.<br />

C. Al Medioevo.<br />

D. Alla civiltà romana.<br />

2. Nella frase “l’uomo primitivo aggrottava la fronte” (riga 3) quale verbo corrisponde al<br />

significato di aggrottava e può sostituirlo?<br />

A. Chinava.<br />

B. Alzava.<br />

C. Grattava.<br />

D. Corrugava.<br />

3. Qual è il principale divertimento degli scapoli primitivi?<br />

A. Mettersi in fila e scambiarsi botte di clava in testa.<br />

B. Riunirsi in semicerchio sotto un albero e darsi botte di clava in testa.<br />

C. Sistemarsi in semicerchio in una grotta e darsi botte di clava in testa.<br />

D. Ritrovarsi in qualche grotta per praticare rituali religiosi.<br />

4. Nella frase “Gli osti facevano affari d’oro, tanto che divennero presto la classe dominante”<br />

(righe 9-10) quale espressione corrisponde al significato di classe dominante e può sostituirla?<br />

A. I capi militari.<br />

B. Il gruppo più potente della società.<br />

C. Coloro che emanano le leggi.<br />

D. I più sapienti.<br />

5. Perché in Senato le sedute <strong>com</strong>inciano a svolgersi in perfetto silenzio?<br />

A. Le leggi del tempo lo impongono.<br />

B. È un segno di rispetto per il luogo.<br />

C. I senatori preferiscono i <strong>com</strong>unicati scritti.<br />

D. I senatori sono stati puniti per ubriachezza.<br />

6. Che cosa inventa il filosofo Pitagora?<br />

A. Una tavola per i <strong>com</strong>mensali del bar.<br />

B. Un asse per appoggiare i boccali di vino.<br />

C. Un sistema di calcolo.<br />

D. Un bancone dove poter fare i conti.<br />

7. Perché nel Medioevo i cavalieri sostano ripetutamente nei bar?<br />

A. I cavalli hanno bisogno di riposo.<br />

B. I cavalieri hanno fame e vogliono rifocillarsi.<br />

C. I cavalieri trovano qualunque scusa per bere.<br />

D. È obbligatorio fermarsi a ogni stazione per cavalli.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

8. Che cosa si beve nelle taverne dei pirati?<br />

A. Esclusivamente rhum.<br />

B. Solo frappè.<br />

C. Molti frappè e poco rhum.<br />

D. Molto rhum e pochi frappè.<br />

9. Perché è sempre presente un fabbro nelle taverne dei pirati?<br />

A. Per riparare le gambe di legno.<br />

B. Per dividere gli uncini incastrati.<br />

C. Per separare gli avventori rissosi.<br />

D. Per riparare gli uncini rotti.<br />

10. Perché il Corsaro Nero si taglia la gamba di legno con la scimitarra?<br />

A. Con i cambiamenti del tempo, gli fa male la giuntura difettosa.<br />

B. È ubriaco e non sa quello che fa.<br />

C. Si infuria con i suoi uomini e perde il controllo.<br />

D. Quando cambia il tempo, la giuntura della gamba vera gli dà fitte atroci.<br />

11. Da che cosa si capisce che il Corsaro Nero non è l’uomo forte che vorrebbe sembrare?<br />

A. Non sopporta il dolore.<br />

B. Non è in grado di controllarsi.<br />

C. È un uomo vanitoso.<br />

D. Ha paura della mamma.<br />

12. Perché il Corsaro non riesce a stare in piedi dopo l’intervento di Almond?<br />

A. Ha bevuto troppo.<br />

B. Gli fa male la ferita alla gamba.<br />

C. Ha le gambe di misure diverse.<br />

D. Non si sente bene.<br />

13. Nella frase “entrarono gli sgherri dell’esercito inglese” (riga 47) quale nome corrisponde al<br />

significato di sgherri e può sostituirlo?<br />

A. Carcerieri.<br />

B. Soldati.<br />

C. Schiavi.<br />

D. Cucinieri.<br />

14. Perché il Corsaro Nero sorride con aria di scherno quando viene portato sul palco dei<br />

condannati?<br />

A. È un uomo coraggioso.<br />

B. Non vuole mostrare paura davanti al boia.<br />

C. Sa che riuscirà a fuggire.<br />

D. È felice perché i suoi uomini si sono salvati.<br />

15. Che cosa fanno i pirati al ritorno del Corsaro Nero?<br />

A. Lo fanno uccidere da un sicario e lo fanno imbalsamare.<br />

B. Si ribellano, lo uccidono e lo fanno imbalsamare.<br />

C. Lo sfidano a duello, lo uccidono e lo seppelliscono.<br />

D. Si ribellano, lo uccidono e lo gettano in mare.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)<br />

1. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea il termine corretto tra quelli evidenziati.<br />

A. Da/dà ascolto ai consigli dei tuoi genitori.<br />

B. Lo sport fa/fà bene alla salute.<br />

C. All’Equatore la notte e il di/dì hanno la stessa durata.<br />

D. È affezionato al suo cane e lo porta sempre con se/sé.<br />

2. Nelle seguenti frasi scrivi l’accento grafico sulle parole che lo richiedono.<br />

A. E sfinita perche e tutto il giorno che va su e giu per le scale.<br />

B. Ordinero un caffe e una fetta di tiramisu.<br />

C. Mauro non da mai segni di allegria o di felicita.<br />

D. Non so <strong>com</strong>e fara ad arrivare qui per le ventitre in punto.<br />

3. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea l’espressione corretta tra quelle evidenziate.<br />

A. Al fine/alla fine del film, il protagonista si salva dal naufragio.<br />

B. Il reggimento raggiunse la linea del fronte/della fronte.<br />

C. Lo stilista disegnò il modello/la modella dell’abito da sposa.<br />

D. Il neonato venne portato al fonte/alla fonte battesimale.<br />

4. Nelle seguenti frasi individua gli errori nell’uso dell’aggettivo buono e riscrivi a lato la forma<br />

corretta.<br />

A. Hai promesso di essere una buon alunna. …………………………<br />

B. Claudia e Livia sono buon’amiche. …………………………<br />

C. Quell’uomo è un buon’esempio per tutti. …………………………<br />

D. Ci augurarono buono divertimento. …………………………<br />

5. Individua e sottolinea le voci verbali coniugate al modo congiuntivo.<br />

andarono sogniate abbiate letto corsero<br />

colpiscano avessi cantato gradirei saremmo giunti<br />

6. In quale delle seguenti frasi il termine che ha valore di pronome?<br />

A. Nel silenzio della notte si accorse che qualcuno lo seguiva.<br />

B. L’impiegato ha detto che l’ufficio apre alle nove.<br />

C. Ho letto d’un fiato il libro che mi hai prestato.<br />

D. Tutti si auguravano che tornasse il bel tempo.<br />

7. In ciascuna delle seguenti proposizioni o frasi semplici individua i soggetti sottintesi e scrivili<br />

a lato.<br />

A. Corsi a perdifiato. …………………………<br />

B. Sarà interrogato in scienze. …………………………<br />

C. Esci di qui! …………………………<br />

D. In montagna diventammo amici del maestro di sci. …………………………<br />

8. Indica in quale delle seguenti frasi è presente un predicato nominale.<br />

A. I turisti furono attratti dalla bellezza del luogo.<br />

B. Al suo richiamo, siamo corsi in suo aiuto.<br />

C. Sei stato ingiusto nei confronti di Mirella.<br />

D. Il sindaco era scortato dalla polizia.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

9. Indica in quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici il nome evidenziato ha funzione di<br />

nome del predicato.<br />

A. L’Umbria è una regione dell’Italia centrale.<br />

B. Il Po, il fiume più lungo d’Italia, attraversa Torino.<br />

C. Il tricolore, la bandiera italiana, è verde, bianco e rosso.<br />

D. Mio fratello, da bambino, era capriccioso.<br />

10. In ciascuna delle seguenti proposizioni o frasi semplici, individua e sottolinea il <strong>com</strong>plemento<br />

oggetto.<br />

A. Ti ho ascoltato.<br />

B. I cavalli amano correre.<br />

C. Vuoi un cioccolatino?<br />

D. Rispettate gli anziani.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Alunno ____________________________ Classe _____________ Data ___________________<br />

PROVA N. 5<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

Niente più di quello che deve fare un amico<br />

Finiva l’estate, lentamente. I toni verdi delle colline e dei boschi si mutavano in tinte gialle e<br />

rossastre, e vapori freschi rimanevano sempre più a lungo, al mattino, nei punti bassi del<br />

terreno, e lungo il solco del fiume.<br />

Fruet, talvolta, era inquieto. Benché fosse un cane che viveva con gli uomini, era anche, in<br />

parte, un animale di selva: e spariva, talvolta per ore, nel bosco che si stendeva lungo il<br />

fiume, per cinque miglia di lunghezza e per due di larghezza.<br />

Da quando c’era Denis quelle scappate erano diminuite, <strong>com</strong>e se Fruet non desiderasse più<br />

allontanarsi. Ma, nel corso di quei quattro mesi, almeno tre volte se ne era andato,<br />

strappandosi quasi a fatica dal mulino di Guèche, e lasciando il suo nuovo amico incuriosito<br />

e anche un po’ malinconico.<br />

Una mattina di primo ottobre, Fruet decise di portare con sé Denis nel bosco. Cominciò a<br />

fare brevi corse verso gli alberi, abbaiando, e poi a tornare indietro, alzando verso il ragazzo<br />

la bocca aperta, invitante. Più volte <strong>com</strong>pì quelle manovre, che inquietavano Denis, finché<br />

François, uno dei due fratelli che ospitavano Denis al mulino, disse: «Credo che Fruet abbia<br />

voglia di andare nel bosco: ci vuole andare insieme a te».<br />

«Ci posso andare?» chiese il ragazzo.<br />

«Sì: ma stagli vicino. Non avvicinarti al fiume nel punto in cui la riva è alta: è terreno<br />

scivoloso e fragile. E quando il sole è a picco, tornate indietro.»<br />

Così, calzate le scarpe che al mulino non usava, e presa una bisaccia, Denis rincorse il cane,<br />

che continuò allegro l’avanti e indietro, spostando il punto di ritorno a mano a mano che il<br />

ragazzo avanzava.<br />

Verso il fiume, il bosco era abbastanza pianeggiante, mentre, oltre la strada che lo<br />

attraversava in direzione di Saint Pierre, si arrampicava fino a metà collina. Fruet e Denis,<br />

per sentieri che si perdevano e ritrovavano, si tenevano nella zona fra la strada e il fiume,<br />

dove a gruppi di querce e aceri si alternavano macchie più fitte e intricate. Le foglie<br />

<strong>com</strong>inciavano appena a cadere, e mentre ne rimanevano ancora abbastanza in alto per<br />

lasciare il bosco in ombra, già era steso al suolo un tappeto leggero, che al passo frusciava.<br />

Proseguirono per quasi un’ora nella luce verdastra e calma del bosco, ascoltando a tratti, a<br />

destra, il fruscio del fiume, o attraversando zone di <strong>com</strong>pleto silenzio, dove il canto isolato<br />

di un uccello sembrava avere la forza e il senso di un richiamo.<br />

Deviarono verso il fiume: era proprio il punto in cui l’acqua correva bassa, incassata in un<br />

vallone umido. Denis non si spinse alla sponda, e rimase ad aspettare che Fruet, sceso a<br />

bere, risalisse dalla scarpata. A un tratto sentì alle spalle un rumore di passi leggeri e svelti<br />

sulle foglie. Si voltò, e dapprima non vide niente. Poi, a una decina di metri, sullo sfondo<br />

verdastro dei cespugli, scorse piccole pellicce scure che si muovevano a scatti. Erano tre<br />

cinghialetti di pelo bruno, che si spostavano nel bosco annusando e smuovendo il terreno<br />

con i musi appuntiti, e agitavano i codini senza interruzione, senza allontanarsi mai più di un<br />

metro l’uno dall’altro.<br />

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Rosetta Zordan<br />

Denis fece un passo avanti, adagio, per vedere meglio: in quel momento sentì un fruscio<br />

violento, una specie di esplosione vegetale, e vide uscire dal folto del cespuglio una grossa<br />

femmina di cinghiale, <strong>com</strong>pletamente scura. Il ragazzo si fermò, terrorizzato. La bestia alzò<br />

il muso verso di lui, e soffiò forte. I tre piccoli si tuffarono nel cespuglio, dietro di lei, che<br />

abbassò la testa due volte, scuotendola minacciosa di qua e di là. Dal corpo nero veniva un<br />

corto ruggito ansimante, spaventoso.<br />

Denis era di ghiaccio.<br />

Qualcosa gli frusciò contro le gambe. Fruet, spuntato dalla scarpata, gli passò davanti,<br />

bloccandosi a zampe tese fra lui e il cinghiale. Il pelo grigionero del dorso era a metà<br />

sollevato, e dalla bocca, che sembrava sorridere, usciva un ringhio continuo, fischiante. La<br />

coda era dritta all’indietro <strong>com</strong>e una spada, e un filo lucente di liquido, forse acqua, forse<br />

saliva, gli colava dalle fauci scure.<br />

Il cinghiale, sempre a testa bassa, fece un passo indietro. Si sentivano, nel cespuglio, gli<br />

squittii spaventati dei tre piccoli. Fruet non si mosse. Continuava quel canto roco, fatto di<br />

una sola nota.<br />

Con un grugnito più morbido e alto, <strong>com</strong>e di protesta, il cinghiale voltò il testone buio e<br />

sparì nel cespuglio: e in pochi istanti non si sentì altro nel bosco che il cupo trillo di una<br />

tortora selvatica.<br />

Quando un’ora dopo, con la gola ancora gonfia di spavento, Denis raccontò loro quello che<br />

era successo, i due mugnai corrugarono la fronte, e si guardarono.<br />

«Erano anni che non si vedevano cinghiali, da queste parti» disse Gustave.<br />

«Comunque, è andata bene» disse François. «Ringraziamo Iddio che eri là con Fruet.»<br />

Tutti fecero molte carezze al cane, e gli dissero buone parole. Ma lui non capiva la ragione<br />

di tanta gratitudine. E se anche l’avesse capita, avrebbe pensato, al modo in cui i cani<br />

possono pensare: «Che esagerazione! Che ho fatto, più di quello che deve fare un amico?».<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

(da R. Piumini, Denis del pane, Signorelli, 1997, rid. e adatt.)<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA<br />

1. Come si presenta l’ambiente descritto all’inizio del brano?<br />

A. Le colline sono ancora verdi lungo il fiume, ma <strong>com</strong>incia a fare fresco.<br />

B. Le foglie delle piante iniziano a seccare, mentre la nebbia si dissolve velocemente.<br />

C. L’acqua del fiume evapora per il caldo e i prati sono gialli e rossi di fiori.<br />

D. Le foglie degli alberi cambiano colore e si intravedono nebbie mattutine.<br />

2. Che tipo di cane è Fruet?<br />

A. Inquieto e selvatico.<br />

B. Domestico ma ancora in parte selvatico.<br />

C. Docile e casalingo.<br />

D. Vagabondo e imprevedibile.<br />

3. Da quanto tempo Denis vive al mulino di Guèche?<br />

A. Dai primi di ottobre.<br />

B. Da tre mesi.<br />

C. Dalla fine dell’estate.<br />

D. Da quattro mesi.<br />

4. Nella frase “strappandosi quasi a fatica dal mulino di Guèche” (riga 9) quale espressione<br />

corrisponde al significato di strappandosi a fatica e può sostituirla?<br />

A. Faticando a liberarsi.<br />

B. Allontanandosi a malincuore.<br />

C. Ferendosi per liberarsi.<br />

D. Fuggendo di nascosto.<br />

5. Come si sente Denis quando Fruet vuole condurlo nel bosco?<br />

A. Entusiasta.<br />

B. Scontento.<br />

C. Incerto.<br />

D. Terrorizzato.<br />

6. Denis e Fruet hanno il permesso di rimanere nel bosco fino a quando?<br />

A. A metà pomeriggio.<br />

B. Prima del buio.<br />

C. Verso sera.<br />

D. A mezzogiorno.<br />

7. Nella frase “presa una bisaccia” (riga 19) quale nome corrisponde al significato di bisaccia e<br />

può sostituirlo?<br />

A. Giacca.<br />

B. Sacca.<br />

C. Corda.<br />

D. Borraccia.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

8. Che percorso seguono Denis e Fruet?<br />

A. Raggiungono la strada verso Saint Pierre.<br />

B. Camminano tra il fiume e la strada.<br />

C. Salgono sulla collina.<br />

D. Attraversano il fiume.<br />

9. Perché l’arrivo del cinghiale femmina è definito <strong>com</strong>e “una specie di esplosione vegetale”<br />

(riga 40)?<br />

A. L’animale esce dal fogliame e si getta con forza contro Denis.<br />

B. L’animale emerge dal fogliame con un violento grugnito.<br />

C. Quando l’animale <strong>com</strong>pare, è coperto di foglie.<br />

D. L’animale erompe dal cespuglio con uno scatto violento.<br />

10. Che cosa significa la frase “Denis era di ghiaccio” (riga 45)?<br />

A. Denis aveva freddo.<br />

B. Denis era impassibile di fronte al pericolo.<br />

C. Denis era raggelato dal terrore.<br />

D. Denis era immobile.<br />

11. Come reagisce Fruet all’arrivo del cinghiale?<br />

A. Si mette tra Denis e l’animale, con aria minacciosa.<br />

B. Sguscia tra le gambe di Denis e si blocca sul ciglio della scarpata.<br />

C. Solleva il pelo ringhiando e rincorre il cinghiale.<br />

D. Si affianca a Denis ringhiando contro il cinghiale.<br />

12. Che cosa significa l’espressione “con la gola ancora gonfia di spavento” (riga 57)?<br />

A. Con la gola affannata dai respiri concitati.<br />

B. Con la gola contratta dalla paura.<br />

C. Con la gola affaticata per i richiami a Fruet.<br />

D. Con la gola graffiata dai rovi durante la fuga.<br />

13. Nella frase “Tutti fecero molte carezze al cane” (riga 61) con che cosa si può sostituire il<br />

pronome tutti?<br />

A. François e Denis.<br />

B. Denis e Gustave.<br />

C. Gustave e François.<br />

D. I due mugnai e Denis.<br />

14. Perché François dice “Comunque, è andata bene” (riga 60)?<br />

A. Denis non si è perso nel bosco.<br />

B. Fruet ha lottato e ha respinto il cinghiale.<br />

C. Denis non è stato aggredito dal cinghiale.<br />

D. Denis ha messo in fuga il cinghiale.<br />

15. Perché Fruet non capisce il motivo della gratitudine che gli mostrano?<br />

A. Conosce poco Denis e i due mugnai.<br />

B. Non è in grado di <strong>com</strong>prendere i <strong>com</strong>portamenti umani.<br />

C. Non gli sembra di avere <strong>com</strong>piuto un’azione straordinaria.<br />

D. Non ha fatto che difendersi dal cinghiale.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)<br />

1. Individua i termini errati e riscrivili in forma corretta nello spazio sottostante.<br />

acquerello – ecquivoco – aquistarono – tacquino – inquilino – giaque – nocquero – piacque<br />

………………………………………………………………………………………………………………………<br />

2. Quale delle seguenti frasi presenta un uso corretto dell’elisione?<br />

A. Il dipinto rappresentava un’angelo dalla veste dorata.<br />

B. I nonni arriveranno alle nove e l’aspetterò davanti a casa.<br />

C. D’inverno i porcospini vanno in letargo.<br />

D. Ciascun’operaio portava il proprio contributo.<br />

3. Individua i nomi variabili, cioè i nomi che cambiano la desinenza passando dal singolare al<br />

plurale, presenti nel seguente elenco e trascrivili nello spazio sottostante.<br />

profeta – falò – stile – patriarca – serie – cruciverba – cronaca – specie<br />

………………………………………………………………………………………………………………………<br />

4. Indica in quale delle seguenti frasi la particella ne ha funzione avverbiale.<br />

A. Questa torta è ottima: ne volete una fetta anche voi?<br />

B. Il bosco era intricato e ho faticato a venirne fuori.<br />

C. È stata allestita una mostra di pittura: tutti ne hanno parlato.<br />

D. Marco ha un problema e ne vuole discutere con te.<br />

5. Nelle seguenti frasi individua i verbi transitivi e trascrivili a lato.<br />

A. Viaggerai in treno o prenderai un aereo? …………………………………<br />

B. Ho voglia di dormire. …………………………………<br />

C. Corri a <strong>com</strong>prare il pane. …………………………………<br />

D. Quando ti svegli, apri le finestre. …………………………………<br />

6. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici non ha il soggetto?<br />

A. Si spense la luce all’improvviso.<br />

B. Aveva paura del temporale.<br />

C. Nevica da due giorni.<br />

D. Si guardavano con affetto.<br />

7. In ciascuna delle seguenti proposizioni o frasi semplici individua e sottolinea il <strong>com</strong>plemento<br />

oggetto interno.<br />

A. Dormirete, con la coscienza pulita, sonni tranquilli.<br />

B. I ragazzi corsero con entusiasmo la corsa campestre.<br />

C. Visse, da uomo avventuroso, una vita eccezionale.<br />

D. I soldati di Napoleone <strong>com</strong>batterono in Russia una battaglia contro il freddo.<br />

8. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento predicativo dell’oggetto?<br />

A. Livio è ritenuto da tutti un ragazzo sincero.<br />

B. Sandra ha scelto un <strong>com</strong>puter <strong>com</strong>e regalo di <strong>com</strong>pleanno.<br />

C. Mia sorella è considerata la più dormigliona della famiglia.<br />

D. Quell’uomo sembra scontento del suo lavoro.<br />

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Rosetta Zordan<br />

9. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di specificazione?<br />

A. In biblioteca ho preso in prestito dei romanzi gialli.<br />

B. Due di quei ragazzi appartengono alla mia classe.<br />

C. L’aiuola è stata invasa dalle formiche rosse.<br />

D. Abbiamo firmato il contratto per l’acquisto di una nuova casa.<br />

10. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di denominazione?<br />

A. Nel mese di settembre inizia l’anno scolastico.<br />

B. Il mio <strong>com</strong>pagno Gia<strong>com</strong>o è soprannominato “il cervellone”.<br />

C. Ottone il Grande fu incoronato imperatore nel 962.<br />

D. Il monte Bianco è il più alto d’Europa.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Alunno ____________________________ Classe _____________ Data ___________________<br />

PROVA N. 6<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

Da bambina, in Sicilia<br />

Alla villa ci aspettavano la nonna Sonia dalla larga faccia pallida e dai grandi occhi neri, la<br />

zia Orietta dal sorriso dolcissimo e un tic alla spalla destra che sembrava volesse<br />

continuamente dare una spallata al mondo, lo zio Gianni dagli occhi intelligenti e dolorosi.<br />

La nostra sistemazione era nella ex stalla, tre camerette ricavate sotto i portici, con un bagno<br />

grande quanto una cabina da spiaggia, e delle finestrelle quadrate che davano sul pollaio. La<br />

nostra gioia più grande stava in una porticina che dava su quattro gradini che ci portavano nel<br />

giardino della villa. Se non fosse stato per quel giardino la casa ci sarebbe stata veramente<br />

troppo stretta. Invece, la mattina appena alzate, ci buttavamo giù per i quattro gradini a correre<br />

in mezzo alle aiuole profumate, godendo della bellezza davvero straordinaria del panorama<br />

della valle di olivi che digradavano verso il mare.<br />

Nello stesso tempo la guerra mi aveva lasciato una paura insensata della notte e del silenzio.<br />

Quando mio padre e mia madre tardavano a tornare, mi torturavo pensando ai loro corpi<br />

feriti, straziati. E finché non sentivo le loro voci non mi tranquillizzavo.<br />

Con le mie sorelle giocavamo ancora, <strong>com</strong>e nel campo di concentramento, con le pietre e<br />

con le foglie. Non sapevamo cosa fossero i giocattoli. E quando <strong>com</strong>inciarono a regalarci le<br />

bambole ci sembrarono un lusso non adatto a noi.<br />

Per anni ho nascosto il pane, quando mi avanzava, <strong>com</strong>e i cani. Mettevo in fondo ai cassetti<br />

le zollette di zucchero che poi trovavo sfarinate e coperte di formiche. I bocconi di<br />

marzapane, avvolti nella carta, li seppellivo sotto gli alberi, con l’idea di andarli a prendere<br />

nei momenti di fame.<br />

Ma la fame, quella del campo, era finita. Ora mangiavamo, anche se in modo semplice e<br />

povero. La carne solo una volta al mese, la frutta andandola a prendere direttamente dai<br />

contadini. Pasta quanta se ne voleva, condita con l’olio e il sale o con l’olio e un’alice.<br />

Portavamo le scarpe risolate tante volte, i vestiti rivoltati. Per anni ho avuto un cappotto che<br />

era stato ricavato da una vecchia giacca di mio nonno. Una stoffa “di buona lana inglese,<br />

indistruttibile” diceva mia madre. Io avrei preferito che fosse stata più distruttibile per<br />

potermi <strong>com</strong>prare qualcosa di nuovo.<br />

Anche il dentista, quello buono, costava e non c’erano soldi. Ricordo una seduta atroce, da<br />

un dentista paesano, per togliermi un dente guasto, e lui che tirava, scalpellava, sudava, più<br />

o meno <strong>com</strong>e immagino che facessero un secolo fa. L’anestesia era roba da “gran dottori” e<br />

i denti me li dovevo togliere <strong>com</strong>e gli altri bambini di Bagheria, con le tenaglie e una<br />

caramella in bocca, dopo, per farti smettere di lacrimare.<br />

Mio nonno è morto dopo poco e mia madre e mia zia l’hanno pianto tanto. Era un uomo di<br />

grande generosità e gentilezza d’animo. Un uomo di molte letture e di gusti raffinati. Noi<br />

siamo rimasti ancora lì qualche tempo a litigare con la nonna che non ci amava e non ci<br />

sopportava. Finché ci siamo trasferiti a Porticello, in una casa un poco più grande, a dieci<br />

metri dal mare.<br />

Di quella casa ricordo il rumore continuo delle onde sulle rocce, a volte aspro, anche<br />

minaccioso; il freddo dell’inverno mitigato da una stufa che faceva sempre molto fumo; le<br />

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Rosetta Zordan<br />

mattinate perse fra le rocce a pescare quei gamberetti trasparenti e piccolissimi che si<br />

annidano nelle pozze di acqua salata.<br />

Mio padre aveva ripreso a lavorare e col primo guadagno si era <strong>com</strong>prato una barca a vela<br />

minuscola su cui uscivamo insieme in mare. Io rimanevo al timone e lui si tuffava a pescare<br />

le cernie fra le rocce. Tornava tutto lustro e bagnato, con dei grossi pesci appesi alla cintura.<br />

Poi, tutto si è guastato, non so <strong>com</strong>e, non so perché. Lui è sparito lasciandosi dietro un cuore<br />

di bambina innamorato e molti pensieri gravi. E mia madre da sola ha dovuto “crescere le<br />

bimbe” in mezzo a cumuli di debiti e di cambiali che regolarmente scadevano togliendoci il<br />

sonno e l’appetito.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

(da D. Maraini, Bagheria, Rizzoli, Milano, 1996, rid. e adatt.)<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA<br />

1. Chi vive nella villa dove si trasferisce la protagonista?<br />

A. La nonna Sonia dal sorriso dolcissimo, la zia Orietta e lo zio Gianni dagli occhi intelligenti.<br />

B. La nonna Orietta, la zia Sonia e lo zio Gianni dallo sguardo intelligente e addolorato.<br />

C. La nonna Sonia, la zia Orietta dal sorriso dolcissimo e nonno Gianni.<br />

D. La nonna Sonia, lo zio Gianni e la zia Orietta dal sorriso dolcissimo.<br />

2. In quale parte della villa vengono alloggiati la protagonista, i suoi genitori e le sue sorelle?<br />

A. In tre piccole stanze con un bagno, affacciate sul pollaio.<br />

B. Nella ex stalla con le finestre affacciate sui portici.<br />

C. In tre camerette senza servizi affacciate sul pollaio.<br />

D. In tre stanzette grandi quanto una cabina da spiaggia.<br />

3. Dove si trova la villa?<br />

A. In fondo a una valle boscosa.<br />

B. Di fronte a un uliveto che scende verso il mare.<br />

C. Sulla spiaggia.<br />

D. In una valle di prati fioriti.<br />

4. Nella frase “la guerra mi aveva lasciato una paura insensata della notte e del silenzio” (riga 11)<br />

quale espressione corrisponde al significato dell’aggettivo insensata e può sostituirlo?<br />

A. Senza speranza.<br />

B. Senza fine.<br />

C. Senza consolazione.<br />

D. Senza motivo.<br />

5. Perché la protagonista ha paura della notte?<br />

A. Teme che i suoi genitori vengano arrestati per i crimini <strong>com</strong>messi.<br />

B. C’è la guerra e ha paura che i suoi genitori vengano feriti.<br />

C. Il ricordo della guerra la rende ansiosa quando i genitori sono lontani.<br />

D. Durante una notte di guerra i suoi genitori sono stati uccisi.<br />

6. Con che cosa giocano la protagonista e le sue sorelle?<br />

A. Con giocattoli e con oggetti <strong>com</strong>e pietre e foglie.<br />

B. Inizialmente con pietre e foglie, poi con le bambole.<br />

C. Con le bambole e altri giocattoli.<br />

D. Con oggetti trovati nel campo di concentramento.<br />

7. Perché la protagonista nasconde il cibo?<br />

A. Teme di poter soffrire di nuovo la fame.<br />

B. Lo mette al riparo dai cani.<br />

C. È golosa e ingorda.<br />

D. Non vuole dividerlo con le sorelle.<br />

8. Che cosa significa l’espressione vestiti rivoltati (riga 24)?<br />

A. Gli abiti hanno un aspetto vecchio e sporco, quasi rivoltante.<br />

B. Gli abiti rimangono tali e quali, ma vengono indossati a rovescio.<br />

C. Gli abiti vengono disfatti e ricuciti con la parte interna all’esterno.<br />

D. Gli abiti vengono scambiati con altri abiti più nuovi.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

9. Nella frase “Ricordo una seduta atroce” (riga 28) quale aggettivo corrisponde al significato di<br />

atroce e può sostituirlo?<br />

A. Interminabile.<br />

B. Straziante.<br />

C. Irritante.<br />

D. Tollerabile.<br />

10. Com’è il nonno della protagonista?<br />

A. Di grande generosità e gentilezza, anche se poco istruito.<br />

B. Colto e raffinato ma burbero con le nipoti.<br />

C. Generoso ed elegante ma rozzo nei modi.<br />

D. Generoso, gentile, amante della cultura e dell’eleganza.<br />

11. Qual è l’atteggiamento della nonna verso le nipoti?<br />

A. Insofferente ma benevolo.<br />

B. Ostile e intollerante.<br />

C. Freddo ma paziente.<br />

D. Distaccato e indifferente.<br />

12. Nella frase “Di quella casa ricordo il rumore continuo delle onde sulle rocce, a volte aspro,<br />

anche minaccioso” (righe 38-39) quale aggettivo corrisponde al significato di aspro e può<br />

sostituirlo?<br />

A. Violento.<br />

B. Sgradevole.<br />

C. Acido.<br />

D. Irregolare.<br />

13. Nella frase “che si annidano nelle pozze d’acqua salata” (righe 40-41) a quale nome si<br />

riferisce il pronome relativo che?<br />

A. Rocce.<br />

B. Pozze.<br />

C. Pesci.<br />

D. Gamberetti.<br />

14. Che cosa succede alla madre della protagonista?<br />

A. Abbandona il marito e alleva le figlie nella povertà.<br />

B. Lasciata dal marito, provvede alle figlie tra grandi difficoltà.<br />

C. Non sa gestire la famiglia e viene lasciata dal marito.<br />

D. Si trova in una situazione difficile, ma rifiuta l’aiuto del marito.<br />

15. Come definiresti il testo letto?<br />

A. Regolativo.<br />

B. Espositivo-informativo.<br />

C. Autobiografico.<br />

D. Descrittivo.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)<br />

1. Nelle seguenti coppie individua e sottolinea il termine corretto.<br />

A. Convolio/convoglio.<br />

B. Igniezioni/iniezioni.<br />

C. Orgoglio/orgolio<br />

D. Cognugazione/coniugazione.<br />

2. Individua e sottolinea i nomi derivati presenti nel seguente elenco.<br />

vacanza – gitante – foresta – valligiano – corista – casseruola – gommista<br />

3. Quale delle seguenti frasi contiene un aggettivo qualificativo di grado superlativo assoluto?<br />

A. Giotto è uno dei più celebri pittori medievali.<br />

B. Il giudice era un uomo estremamente <strong>com</strong>prensivo.<br />

C. Tra tutti Marco è stato il migliore in matematica.<br />

D. L’Equatore è il più lungo dei paralleli terrestri.<br />

4. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i pronomi dimostrativi.<br />

A. Questo è il mio libro, il tuo è sul tavolo.<br />

B. Possono parlare solo coloro che erano presenti al fatto.<br />

C. La tua relazione sembra la stessa che ha scritto Arianna.<br />

D. Mauro parla sempre del tale che ha conosciuto in palestra.<br />

5. Trasforma ogni frase attiva nella corrispondente forma passiva e trascrivila nello spazio a lato.<br />

A. I miei amici mi aiutano. ……………………………………………<br />

B. Un temporale ha rovinato la piacevole passeggiata. ……………………………………………<br />

C. Lucia regalò dei fiori alla nonna. ……………………………………………<br />

D. Ti avvertiremo al momento opportuno. ……………………………………………<br />

6. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un soggetto che subisce l’azione?<br />

A. Il tessuto è danneggiato dalle tarme.<br />

B. Riccardo è impegnato nello sport.<br />

C. Si sono parlati per telefono.<br />

D. Non si è accorto di nulla.<br />

7. In quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici il verbo essere è usato <strong>com</strong>e verbo<br />

autonomo e costituisce un predicato verbale?<br />

A. Quelli sono cani randagi.<br />

B. Le pesche saranno mature tra poco.<br />

C. Il suo sguardo era sincero.<br />

D. La cintura di Michele è sul tavolo.<br />

8. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento partitivo?<br />

A. Mi servono dei fogli da disegno.<br />

B. Molti dei nostri amici amano la musica.<br />

C. Ricordatevi di noi.<br />

D. Durante la proiezione del film si interruppe la corrente.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

9. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di termine?<br />

A. I passeggeri si affollavano alla fermata dell’autobus.<br />

B. Le rose fioriscono a maggio.<br />

C. La marcia è uno sport adatto a tutti.<br />

D. Ho acquistato un dipinto a olio.<br />

10. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento d’agente?<br />

A. Da ragazzo Mario era timido.<br />

B. Sono arrivati da due ore.<br />

C. Il vetro era stato rotto da un sasso.<br />

D. L’automobilista è stato multato dal vigile.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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PROVA N. 7<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

Il provino<br />

Era la prima volta che Anna metteva piede in un campo da calcio.<br />

L’allenatore («Bisogna chiamarlo Mister», le aveva sussurrato Victoria) si sgolava sia di<br />

voce sia di fischietto mentre il nutrito gruppo di ragazzi in divisa sgambettava, ansimava,<br />

sudava con accanita convinzione. Aspettarono la pausa e quando il Mister si avvicinò agli<br />

spogliatoi, lo arrembarono con espressione risoluta. Victoria aveva adocchiato Daniele, i<br />

ragazzi avevano notato lei e osservavano incuriositi.<br />

«Signor Rimbaldi?» Anna partì all’attacco con il sorriso speciale che le assicurava un<br />

punteggio alto nelle relazioni sociali. «Sono Anna Caroli e sono qui per iscrivere mia figlia<br />

Victoria.»<br />

Carlo Rimbaldi, insegnante di Educazione Fisica in pensione, le concesse un’occhiata<br />

esplorativa, si concesse tre lunghi sorsi dalla bottiglia di acqua tenuta al fresco nel<br />

contenitore termico, le sorrise, disse: «Signora, non abbiamo una squadra femminile.»<br />

«Lo so, ma non importa. Victoria può giocare ugualmente.»<br />

Rimbaldi si asciugò la goccia con il dorso della mano, scrutò più attentamente la signora e la<br />

ragazza, disse: «La prenderei volentieri, ma non è possibile. Lo vede, ci sono solo ragazzi».<br />

«Il regolamento lo vieta?»<br />

«Questo non so dirglielo, dovrei sentire il presidente.»<br />

«Parlerò con lui.»<br />

«Signora, cerchi di capire. Ci sono anche problemi tecnici. Gli spogliatoi, per esempio.»<br />

«Arriverò già cambiata e farò la doccia a casa» intervenne Victoria.<br />

«Mi dà il recapito del presidente, per favore?», domandò Anna.<br />

Proprio in quel momento sentirono un’automobile fermarsi nel parcheggio. Rimbaldi disse:<br />

«È fortunata, credo che sia lui». Era lui.<br />

Il Mister gli espose la questione e tornò presso il gruppo in allenamento, felice di lasciare ad<br />

altri quella seccatura. Anna discusse animatamente e dopo pochi minuti il presidente disse a<br />

Victoria: «Mi fa piacere che anche le ragazze si interessino al calcio, ma deve capire che la<br />

squadra è ormai fatta, quei ragazzi se la cavano bene, <strong>com</strong>e faccio a inserire una<br />

principiante? Potremmo riparlarne...»<br />

Victoria sorrise: se pensava di avere trovato una via d’uscita...<br />

«Mi sottoponga a un provino» lo interruppe. «Se faccio schifo, non mi faccio più vedere.»<br />

Anche il presidente sorrise, sicuro che la ragazza si stesse scavando la fossa con le proprie<br />

mani. «Carlo!» gridò. «Vedi un po’ questa signorina <strong>com</strong>e se la cava!»<br />

Rimbaldi sospirò scuotendo la testa, sperava che il presidente liquidasse le due importune e<br />

invece gli toccava perdere tempo. Victoria si tolse la tuta, sotto aveva già calzoncini e<br />

maglietta, calzò le scarpe con i tacchetti e si concentrò in un breve riscaldamento.<br />

«Che faccio? - domandò il Mister - Due contro due? I rigori?»<br />

«L’uno e 1’altro», rispose il presidente che non voleva poi altre recriminazioni.<br />

L’allenatore mandò in porta il migliore, per sicurezza. I ragazzi, che finalmente avevano<br />

capito che cosa stava succedendo, si sedettero al limite dell’area, indifferenti, incuriositi,<br />

scocciati, sarcastici, a seconda del carattere e dell’atteggiamento verso le ragazze.<br />

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Victoria li ignorò <strong>com</strong>pletamente. Non guardò nemmeno verso Daniele, sebbene il suo<br />

cuore non avesse mai distolto l’attenzione da lui. Era <strong>com</strong>pletamente concentrata sul<br />

portiere, un ragazzo alto e magro, agile e scattante, ma troppo nervoso. Le passarono il<br />

pallone, lo alzò, ci palleggiò facendolo sembrare una bolla di sapone attratta forzatamente<br />

verso il piede, il ginocchio, la spalla. Dava l’impressione di tirare fili invisibili, facendo fare<br />

alla palla tutto quello che voleva. Il presidente si avvicinò, interessato. Victoria sistemò il<br />

pallone, attese che il portiere fosse in posizione e che il Mister fischiasse, tirò. Gol.<br />

Fortuna, molti pensarono. Ma nessuno fiatava. Victoria dichiarò: «Angolo destro».<br />

«Questa è matta», qualcuno sussurrò. Il portiere era sconcertato. Davvero avrebbe mirato<br />

all’angolo destro? Davvero.<br />

Gol.<br />

Ultimo tiro. Victoria disse: «Finta».<br />

Il portiere sudava. Un <strong>com</strong>pagno lo fissava scuotendo la testa: quei due si erano messi<br />

d’accordo, oppure al portiere era venuto il mal di pancia, oppure era solo uno scherzo...<br />

Finta e Gol.<br />

La breve partita non fece che confermare le doti di Victoria. Il presidente non poté tirarsi<br />

indietro: «Proviamo per un mese» disse. «Se non sorgono <strong>com</strong>plicazioni... potremmo anche<br />

avviare un gruppo femminile, in seguito. Ma se ci sono problemi… la squadra prima di<br />

tutto.»<br />

Victoria era ottimista: che problemi potevano nascere?<br />

(da Aquilino e N. Cinquetti, Passione pallone, Bruno Mondadori, Milano, 2003, rid. e adatt.)<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA<br />

1. Dove si trovano Anna e Victoria all’inizio del brano?<br />

A. Negli spogliatoi di un campo da calcio.<br />

B. Dietro la porta di un campo da calcio.<br />

C. Davanti agli spogliatoi di un campo da calcio.<br />

D. All’ingresso di un campo da calcio.<br />

2. Nella frase “Bisogna chiamarlo Mister - le aveva sussurrato Victoria” (riga 2) a quale nome si<br />

riferisce il pronome le? Individualo nel testo e trascrivilo nello spazio sottostante.<br />

………………………………………………………………………………………………………………………<br />

3. Nella frase “quando il Mister si avvicinò agli spogliatoi, lo arrembarono con espressione<br />

risoluta” (righe 4-5) quale espressione corrisponde al significato di lo arrembarono e può<br />

sostituirla?<br />

A. Gli corsero incontro <strong>com</strong>e per assalirlo.<br />

B. Lo assaltarono con violenza.<br />

C. Lo aggredirono minacciosi.<br />

D. Gli saltarono addosso e lo fecero cadere.<br />

4. Che cosa vuole Anna da Rimbaldi?<br />

A. Prenotare un biglietto della partita per Victoria.<br />

B. Iscrivere sua figlia alla partita in corso.<br />

C. Mostrare l’abilità di Victoria nel giocare a calcio.<br />

D. Iscrivere Victoria alla squadra.<br />

5. Qual è l’atteggiamento di Rimbaldi di fronte alla richiesta di Anna?<br />

A. È molto contento e accetta subito.<br />

B. Presenta obiezioni e la fa parlare con il presidente.<br />

C. È contrario a causa del regolamento.<br />

D. È indifferente, ma teme le reazioni della squadra.<br />

6. Perché, secondo Rimbaldi, la presenza di Anna può creare problemi?<br />

A. I ragazzi della squadra non la conoscono.<br />

B. La formazione della squadra è <strong>com</strong>pleta.<br />

C. Victoria non ha seguito gli allenamenti precedenti.<br />

D. Non ci sono ambienti riservati alle ragazze.<br />

7. Perché, secondo il presidente, Victoria non può entrare nella squadra?<br />

A. Non è all’altezza degli altri giocatori.<br />

B. Le ragazze non sono in grado di giocare a calcio.<br />

C. Rimbaldi non sa allenare le ragazze.<br />

D. Il regolamento lo vieta.<br />

8. Che cosa significa l’espressione scavarsi la fossa con le proprie mani (righe 31-32)?<br />

A. Costruirsi il futuro con le proprie mani.<br />

B. Delimitare il proprio spazio.<br />

C. Causare la propria rovina.<br />

D. Darsi da fare per superare gli altri.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

9. Che cosa pensa Rimbaldi di Anna e Victoria?<br />

A. Sono un fastidioso contrattempo.<br />

B. Rappresentano un grave problema.<br />

C. Sono simpatiche ma invadenti.<br />

D. Si <strong>com</strong>portano in modo scorretto.<br />

10. Nella frase “il presidente che non voleva poi altre recriminazioni” (riga 37) quale nome<br />

corrisponde al significato di recriminazioni e può sostituirlo?<br />

A. Intralci.<br />

B. Rimostranze.<br />

C. Indiscrezioni.<br />

D. Interferenze.<br />

11. Quali aggettivi definiscono l’atteggiamento dei ragazzi di fronte all’esibizione di Victoria?<br />

Individua l’esatta riposta nel testo e trascrivila nello spazio sottostante.<br />

………………………………………………………………………………………………………………………<br />

12. Come si <strong>com</strong>porta Victoria durante il provino?<br />

A. Osserva le reazioni di Daniele.<br />

B. Si preoccupa del giudizio degli altri ragazzi.<br />

C. Presta attenzione al portiere.<br />

D. È attenta a tutto ciò che la circonda.<br />

13. Nella frase “Il portiere era sconcertato” (riga 49) quale aggettivo corrisponde al significato di<br />

sconcertato e può sostituirlo?<br />

A. Disorientato.<br />

B. Sconvolto.<br />

C. Intimorito.<br />

D. Addolorato.<br />

14. Perché il portiere suda prima che Victoria tiri per l’ultima volta?<br />

A. È accaldato.<br />

B. È stanco.<br />

C. Ha paura di essere cacciato dalla squadra.<br />

D. Teme di fare brutta figura.<br />

15. Come si conclude la vicenda?<br />

A. Il presidente accetta Victoria in prova per la stagione.<br />

B. Victoria entra nella squadra per un mese.<br />

C. Victoria entra nella squadra femminile.<br />

D. Il presidente accetta Victoria senza incertezze.<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)<br />

1. Completa le seguenti frasi scrivendo cu o qu quando è necessario.<br />

A. L’automobile percorse il cir….ito in dodici minuti.<br />

B. A tutti i bambini piace ricevere un uovo pas….ale.<br />

C. Sulla spiaggia c’è stata un gara di a….iloni.<br />

D. Verrà il padrone di casa a ris….otere l’affitto.<br />

2. Individua e sottolinea i nomi alterati dispregiativi.<br />

A. Corvaccio/Canovaccio<br />

B. Capomastro/Medicastro<br />

C. Scartafaccio/Omaccio<br />

D. Giovinastro/Disastro<br />

3. Nelle seguenti frasi sottolinea lo, la, gli, le quando svolgono funzione di pronome personale<br />

<strong>com</strong>plemento.<br />

A. Lo zio lo salutò con affetto.<br />

B. La caffettiera è calda, se la tocchi, ti bruci.<br />

C. Gli zii gli hanno regalato un libro.<br />

D. Le inviterò per le vacanze pasquali.<br />

4. Trasforma ogni frase passiva nella corrispondente forma attiva e trascrivila nello spazio a lato.<br />

A. È stato fatto un ottimo lavoro dal giardiniere. …………………………………………….<br />

B. Alzati non appena sarai chiamato dall’insegnante. …………………………………………….<br />

C. Nel bosco fu punto da una vespa. …………………………………………….<br />

D. La villa era circondata da un’alta recinzione. …………………………………………….<br />

5. Individua e sottolinea gli avverbi presenti nelle seguenti frasi.<br />

A. Ieri non mi sentivo bene.<br />

B. Probabilmente hai mal di pancia perché hai mangiato troppo.<br />

C. Forse l’incidente è accaduto a causa del ghiaccio formatosi stanotte.<br />

D. Vivendo lontano, sente spesso la malinconia della sua terra.<br />

6. In ciascuna delle seguenti proposizioni o frasi semplici individua e sottolinea il soggetto.<br />

A. Al parco non c’era tuo fratello.<br />

B. Vai tu in farmacia?<br />

C. Muoversi fa bene alla salute.<br />

D. Ieri è stata una giornata faticosa.<br />

7. In quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici il predicato verbale è formato da un verbo<br />

intransitivo?<br />

A. Gli ospiti sono arrivati in anticipo.<br />

B. Luca è stato trattenuto oltre l’orario.<br />

C. Alle loro richieste non fu prestata nessuna attenzione.<br />

D. Il giardiniere raccolse in un mucchio le foglie secche.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

8. In quale delle seguenti frasi il pronome relativo che ha funzione di <strong>com</strong>plemento oggetto?<br />

A. Ha gradito i fiori che le hai mandato.<br />

B. Giulia ha <strong>com</strong>prato la gonna che le piaceva tanto.<br />

C. Non sopporto le persone che vogliono avere sempre ragione.<br />

D. Il ragazzo che parlava con Livia era suo fratello?<br />

9. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di causa efficiente?<br />

A. I fiori sono impollinati dagli insetti.<br />

B. Il giocatore fu espulso dall’arbitro.<br />

C. Il giardino è stato infestato dalle lumache.<br />

D. Fummo svegliati dal suono del campanello.<br />

10. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di causa?<br />

A. Questo regalo è per te.<br />

B. I ragazzi studiano per gli esami.<br />

C. Il mendicante tremava per il freddo.<br />

D. Tra poco partiranno per la montagna.<br />

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PROVA N. 8<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

Animali d’inverno<br />

D’inverno, se uno ha la possibilità, si possono osservare più facilmente gli animali che<br />

vivono tra i boschi, i prati e le case degli uomini; la neve, poi, è <strong>com</strong>e un libro sopra il quale<br />

si possono leggere le cose e i fatti nell’arco della stagione.<br />

Da qualche anno, da quando dalle mie parti non vengono più cacciati, gli scoiattoli hanno<br />

aumentato la loro presenza, ed è sempre più notevole sotto gli abeti il segno dei loro pasti: le<br />

scaglie degli strobili 1 che loro hanno sgranato per ricercare i minuscoli semi di queste<br />

conifere. E dove più numerosi sono gli strobili ai vertici dell’albero più abbondanti le<br />

scaglie sotto; tante, a volte, da coprire <strong>com</strong>pletamente il terreno e la neve nel raggio dei<br />

rami.<br />

Ma qui attorno a casa è accaduto che dopo avermi rosicchiato tutti gli strobili i tre scoiattoli,<br />

uno giovane e due adulti, si sono rivolti al pesco che contro il muro a mezzogiorno stentava<br />

a far colorire i suoi frutti; e io che della s<strong>com</strong>parsa delle pesche avevo incolpato i ragazzi<br />

dovetti ricredermi quando una mattina sul far del giorno sorpresi i tre che scappavano verso<br />

il bosco dopo avere abbandonato sul prato un frutto con il segno dei denti.<br />

Dopo questo fatto decisi di lasciare per loro sulla catasta della legna qualche pezzo di pane<br />

biscotto e torsoli di mele; da allora accettarono la nostra vicinanza, tanto che allorché mi<br />

vedono uscire al mattino per le mie faccende non dimostrano affatto sospetto alla mia<br />

apparente indifferenza.<br />

Insomma siamo arrivati al punto che quando mi alzo per accendere la stufa e fare il tè, più di<br />

un mattino me li vedo sul davanzale della finestra che mi osservano. Se ne vanno quando mi<br />

avvicino per scrutare il tempo: li vedo correre via sulla neve, arrampicarsi sul larice con la<br />

coda portata <strong>com</strong>e un vessillo 2 , saltare di ramo in ramo fino agli abeti e sparire per i loro<br />

arborei sentieri: il dondolio dei rami o la neve che cade mi indica la loro strada.<br />

Tra due o tre mesi, però, si allontaneranno di qualche centinaio di metri verso un luogo più<br />

tranquillo; il loro folto pelo ora quasi nero e lucente si farà più rossiccio; anche il più<br />

giovane andrà a cercarsi una <strong>com</strong>pagna, o un <strong>com</strong>pagno, e in<strong>com</strong>inceranno a giocare<br />

d’amore rincorrendosi squittendo tra i rami e lungo i tronchi, su e giù, instancabili e<br />

insensibili anche ai rapaci.<br />

Metteranno su casa raccogliendo la lana lungo la strada delle pecore; dopo quaranta giorni<br />

verranno al mondo quattro o cinque piccoli nudi e ciechi, questi apriranno gli occhi dopo un<br />

mese e dopo un altro mese in<strong>com</strong>inceranno a dondolarsi sui rami.<br />

L’autunno prossimo forse più numerosi verranno a mangiare le pesche, i torsoli, le mele, il<br />

pan biscotto.<br />

Dalla finestra della mia stanza un giorno, dopo una gran bella nevicata, vidi un qualcosa<br />

guizzare sulla neve: un lampo scuro e più nulla. Osservai attentamente e sul letto del<br />

torrente gelato vidi un altro guizzo; presi allora il binocolo e mi misi in postazione.<br />

1 strobili: frutti dei pini, pigne.<br />

2 vessillo: bandiera, stendardo.<br />

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Rosetta Zordan<br />

Il sole e la neve erano abbaglianti e nuovi, così più che la traccia potei vedere l’ombra della<br />

traccia: un breve segno continuo a volte retto, a volte sinuoso, un piccolo foro nella neve e<br />

ancora il segno qualche decina di metri più in là. E così via, tra letto del torrente, prati,<br />

fienili: era il segno della donnola che andava a caccia di piccoli topi.<br />

Dopo un po’ di pazienza (e intanto pensavo: dove sarà ora? Nelle vicinanze di quel palo<br />

della luce o nel mezzo del prato? Uscirà bene da qualche parte per prendere una boccata<br />

d’aria), la potei cogliere mentre usciva dalla neve con la preda in bocca.<br />

Stette un bel po’ a guardarsi intorno, forse un paio di minuti, quindi con movimenti lesti – si<br />

vede che aveva proprio fame! – divorò la sua preda, si alzò quindi sulle zampe posteriori per<br />

leccarsi il collo e il muso e a godersi il sole.<br />

Ma l’ombra di un corvo che volava alto nel cielo gli fu sopra e immediatamente la bestiola<br />

sparì. Dopo aver esplorato ritornò fuori dal medesimo buco, corse via in linea retta per pochi<br />

metri, si rituffò nella neve e continuò così sino a una vecchia cava dove la persi di vista.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

(da M. Rigoni Stern, Uomini, boschi e api, Einaudi, Torino, 1980, rid. e adatt.)<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA<br />

1. Perché la neve è paragonata a un libro?<br />

A. Ha lo stesso candore delle pagine bianche.<br />

B. Riporta le tracce visibili della vita dell’ambiente circostante.<br />

C. Ha una superficie liscia <strong>com</strong>e la carta.<br />

D. Nasconde al suo interno le cose e i fatti della natura.<br />

2. Qual è il cibo abituale degli scoiattoli?<br />

A. Scaglie.<br />

B. Strobili.<br />

C. Conifere.<br />

D. Semi.<br />

3. Perché gli scoiattoli mangiano i frutti ancora acerbi del pesco?<br />

A. Hanno esaurito il loro cibo abituale.<br />

B. È facile salire sul pesco attraverso il muro.<br />

C. Sono golosi di pesche.<br />

D. La neve ricopre il loro cibo abituale.<br />

4. Qual è l’atteggiamento degli scoiattoli dopo che l’autore ha lasciato loro del cibo sulla legna?<br />

A. Indifferente.<br />

B. Sospettoso.<br />

C. Fiducioso.<br />

D. Invadente.<br />

5. Che cosa significa la frase “sparire per i loro arborei sentieri” (righe 22-23)?<br />

A. Sparire attraverso i loro sentieri sotto gli alberi.<br />

B. Correre sui loro percorsi fuori dal bosco.<br />

C. Nascondersi nelle loro tane dentro gli alberi.<br />

D. Scappare lungo i loro itinerari sugli alberi.<br />

6. In che periodo dell’anno si accoppiano gli scoiattoli?<br />

A. Dopo l’inverno.<br />

B. Dopo l’estate.<br />

C. Dopo l’autunno.<br />

D. Dopo la primavera.<br />

7. Nell’espressione “insensibili anche ai rapaci” (riga 28) quale aggettivo corrisponde a insensibili<br />

e può sostituirlo?<br />

A. Invisibili.<br />

B. Indifferenti.<br />

C. Insofferenti.<br />

D. Indifesi.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

8. Dopo quanto tempo dalla nascita i piccoli scoiattoli <strong>com</strong>inciano a muoversi sui rami?<br />

A. 30 giorni.<br />

B. 40 giorni.<br />

C. 60 giorni.<br />

D. 90 giorni.<br />

9. Che cosa fa l’autore quando, dopo una bella nevicata, vede un guizzo sulla neve?<br />

A. Cerca un cannocchiale e va verso il torrente.<br />

B. Prende gli occhiali e si mette in postazione.<br />

C. Afferra il binocolo e inizia a scrutare.<br />

D. Prende un cannocchiale e si mette sulla porta a osservare.<br />

10. Che cosa significa l’espressione “a volte sinuoso” (riga 38) riferita al segno visto dall’autore?<br />

A. A tratti serpeggiante.<br />

B. In parte in discesa.<br />

C. A volte in salita.<br />

D. A zig zag.<br />

11. Come si muove la donnola quando va a caccia?<br />

A. Segue un percorso sotto la neve.<br />

B. Cammina sul letto del torrente gelato.<br />

C. Salta dentro e fuori dalla neve.<br />

D. Corre sulla coltre di neve.<br />

12. Che cosa fa la donnola appena ha catturato il topino?<br />

A. Si alza sulle zampe posteriori e lo divora.<br />

B. Si accerta di essere al sicuro e lo divora.<br />

C. Si nasconde in un buco e lo divora.<br />

D. Si guarda intorno per un attimo e lo divora.<br />

13. Perché la donnola, dopo avere mangiato il topo, sparisce per qualche tempo?<br />

A. Va a caccia di altre prede.<br />

B. Fugge da un corvo che la assale.<br />

C. Perlustra il tragitto verso la cava.<br />

D. Si mette al riparo da un predatore.<br />

14. Nella frase “e continuò così sino a una vecchia cava dove la persi di vista” (riga 49) con che<br />

cosa si può sostituire il pronome la?<br />

A. L’ombra.<br />

B. La neve.<br />

C. La bestiola.<br />

D. La cava.<br />

15. L’autore cita alcuni animali che vivono vicino a casa sua: quali? Individua la risposta nel testo<br />

e trascrivila nello spazio sottostante.<br />

………………………………………………………………………………………………………………………<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)<br />

1. Completa le seguenti frasi inserendo li o gli.<br />

A. Ascoltate sempre un buon consi…..o.<br />

B. Quel poveraccio vive in condizioni umi…..anti.<br />

C. Passerà Giu….ano alle tre in punto.<br />

D. La notte era illuminata dai ba…..ori dei lampi.<br />

2. Quale delle seguenti frasi contiene un nome <strong>com</strong>posto?<br />

A. I maligni gettarono discredito sull’operato dell’associazione.<br />

B. La piazza era invasa da un assembramento di tifosi.<br />

C. Il manoscritto fu conservato al riparo dalle intemperie.<br />

D. Il cielo era invaso da una nuvolaglia minacciosa.<br />

3. Quale delle seguenti frasi contiene un verbo servile?<br />

A. Stava per uscire quando suonò il telefono.<br />

B. Dovresti avere più pazienza con le persone anziane.<br />

C. Quando <strong>com</strong>inciate ad allenarvi?<br />

D. Desidero un incontro con lui al più presto.<br />

4. Completa le seguenti frasi inserendo la preposizione appropriata.<br />

A. Il tempo è incerto ……… cui abbiamo deciso di rimandare il picnic.<br />

B. Gli riferì ciò …… cui si era parlato nella riunione.<br />

C. Sarebbero tornati al paese …… cui erano partiti anni prima.<br />

D. Il ripiano ……. cui poggia il vaso è di marmo.<br />

5. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un predicato nominale?<br />

A. Quei ragazzi sono molto superficiali.<br />

B. Luca è rimasto a casa con l’influenza.<br />

C. Quella povera donna è lì da più di un’ora.<br />

D. Le foglie rimangono sugli alberi fino all’autunno.<br />

6. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento oggetto partitivo?<br />

A. Nel parco lavoravano dei giardinieri.<br />

B. Ci sono corsi incontro dei bambini.<br />

C. Dei testimoni affermarono il falso.<br />

D. Il falegname <strong>com</strong>prò delle assi di noce.<br />

7. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di fine o scopo?<br />

A. Erano rossi per la vergogna.<br />

B. Partiremo per il mare fra una settimana.<br />

C. Per lei, il tempo non basta mai.<br />

D. Ho acquistato un tappeto per il salotto.<br />

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Rosetta Zordan<br />

8. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di mezzo o<br />

strumento?<br />

A. La <strong>com</strong>itiva procedeva a fatica sulla ripida salita.<br />

B. Nadia esce tutti i pomeriggi con il suo cane.<br />

C. A Natale molte persone addobbano la casa con luci e festoni.<br />

D. Il corteo sfilò per la città con grande frastuono.<br />

9. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di modo o<br />

maniera?<br />

A. Il vagabondo era sdraiato a occhi chiusi sull’erba.<br />

B. I bambini giocano spesso con le costruzioni.<br />

C. Andremo a Parigi in aereo.<br />

D. Le persone anziane leggono con gli occhiali.<br />

10. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di <strong>com</strong>pagnia?<br />

A. L’idraulico fissò il tubo con la chiave inglese.<br />

B. Andrò al cinema con Maria.<br />

C. Il professore entrò con i libri sotto il braccio.<br />

D. Con il caldo arrivano le zanzare.<br />

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PROVA N. 9<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

L’isola del ghiaccio ardente<br />

Ci sono regioni del nostro continente che per molti secoli sono rimaste ignote. Troppo<br />

lontane per essere avvistate dai marinai o per essere conquistate dagli eserciti. Sono le terre<br />

più settentrionali del nostro continente, la Siberia, la Lapponia, una parte della Scandinavia,<br />

le isole del Nord Atlantico.<br />

E tra queste, la più grande e la più affascinante: l’Islanda. Terra sconosciuta, terra dai<br />

violenti contrasti, dove il fuoco dei vulcani arde tra i ghiacci eterni, dove lava e lingue di<br />

ghiaccio lambiscono le coste del mare.<br />

Centocinquanta vulcani, di cui trenta attivi, capaci di far nascere dalle viscere dell’oceano nuove<br />

isole, diedero all’“isola dei ghiacci” la fama di essere una delle porte dell’inferno, tanto che il<br />

romanziere Jules Verne qui fece iniziare ai suoi eroi la loro discesa verso il centro della Terra.<br />

Eppure il clima, più mite che in altre terre collocate alla medesima latitudine (l’Islanda è<br />

toccata dal Circolo Polare Artico), permette non solo l’agricoltura, ma anche una vita tutto<br />

sommato non più difficile di quella che si ha in terre più meridionali, per lo meno nella<br />

fascia costiera, l’unica parte del Paese ad essere abitata.<br />

Qui si stabilirono, nel Medioevo, i primi coloni norvegesi. Qui dal 930 si riunì quello che<br />

viene considerato il primo parlamento d’Europa, l’Allting, e qui, nell’anno Mille, l’avvento<br />

del Cristianesimo segnò la fine del periodo vichingo.<br />

Nel XIII secolo non solo vi venivano costruite chiese che nulla avevano da invidiare al resto<br />

dell’Europa settentrionale, ma vi erano raccolte le saghe che hanno reso famosa questa terra<br />

di duri guerrieri e di appassionati poeti.<br />

Il Duecento, però, è anche il secolo della decadenza politica e della fine dell’indipendenza.<br />

Prima la Norvegia e poi la Danimarca, imporranno il proprio governo a un popolo ormai<br />

non più di pirati e avventurieri, ma di contadini e di allevatori.<br />

Ma quando è stata scoperta? È difficile stabilirlo con sicurezza. Molti hanno voluto<br />

riconoscerla in Thule, la mitica terra citata da autori greci e latini.<br />

“Islanda” è invece un nome relativamente moderno, coniato dagli Scandinavi, “l’isola del<br />

ghiaccio”. Un nome che rivela le difficoltà incontrate dai primi colonizzatori, tanto che i<br />

successori, quando si spinsero oltre l’Islanda, chiamarono la nuova terra che incontrarono<br />

“l’isola verde, Gronland”, nella speranza di trovarvi terre da coltivare, o forse perché<br />

ingannati dal colore dei ghiacci che vi vanno alla deriva.<br />

Numerose leggende si raccontano sulla scoperta dell’Islanda.<br />

Molti ritengono che il primo a intravederla sia stato Pitea il Marsigliese che, verso la metà<br />

del IV secolo a.C., intraprese una coraggiosa esplorazione del Nord Atlantico. Negata dagli<br />

storici e dai geografi greci e latini, oggi sappiamo che la sua spedizione ebbe veramente<br />

luogo. Nella sua relazione, di cui sono rimasti solo frammenti, si parla però di una terra<br />

abitata da un popolo. Poiché non abbiamo notizia di una colonizzazione islandese tanto<br />

antica, seppure eventualmente s<strong>com</strong>parsa, dobbiamo piuttosto supporre che Pitea abbia<br />

raggiunto soltanto le isole Shetland dove raccolse notizie sulle terre più settentrionali.<br />

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Con tutta probabilità le prime, vere notizie sull’Islanda risalgono all’VIII secolo, quando gli<br />

Irlandesi, <strong>com</strong>e raccontano le leggende, si spingevano su fragili imbarcazioni ricoperte di<br />

pelle verso le isole ancora deserte dell’Atlantico settentrionale.<br />

E chi fu il primo italiano a mettere piede in Islanda? È impossibile rispondere, ma sappiamo<br />

che verso la fine del Duecento rappresentanti di <strong>com</strong>pagnie d’affari fiorentine si recavano in<br />

Norvegia per riscuotere le somme che la locale chiesa inviava a Roma.<br />

Non è da escludersi che, magari in conseguenza di una tempesta, qualcuno di questi<br />

mercanti italiani abbia fatto scalo in Islanda.<br />

Noto e assai controverso è il caso dei veneziani fratelli Zeno, che agli inizi del XV secolo<br />

avrebbero raggiunto l’Islanda, o una terra vicina, in conseguenza di un naufragio.<br />

(da L. de Anna, Medioevo, anno 7, n. 12, 2003, De Agostini-Rizzoli Periodici, rid. e adatt.)<br />

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PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA<br />

1. Quali regioni europee sono rimaste sconosciute per molti secoli?<br />

A. Le isole dell’oceano Atlantico.<br />

B. Le terre centro-settentrionali.<br />

C. Le regioni più a nord.<br />

D. Gli Stati troppo forti per essere conquistati.<br />

2. Qual è la principale caratteristica dell’Islanda ancora oggi?<br />

A. È una terra sconosciuta.<br />

B. È abitata da popoli violenti.<br />

C. È il più grande Stato d’Europa.<br />

D. È una terra in cui coesistono ghiacciai e vulcani.<br />

3. Nella frase “dove lava e lingue di ghiaccio lambiscono le coste del mare” (righe 6-7) quale<br />

verbo corrisponde al significato di lambiscono e può sostituirlo?<br />

A. Sfiorano.<br />

B. Coprono.<br />

C. Separano.<br />

D. Erodono.<br />

4. Perché il romanziere Jules Verne ha scelto l’Islanda <strong>com</strong>e punto di partenza per un immaginario<br />

viaggio verso il centro della terra?<br />

A. È un luogo misterioso e affascinante.<br />

B. Anticamente si credeva che fosse un ingresso all’inferno.<br />

C. Si può scendere sottoterra attraverso i suoi vulcani spenti.<br />

D. È la meta ideale per un viaggio avventuroso.<br />

5. Qual è il clima dell’Islanda?<br />

A. Nonostante la latitudine, è vivibile lungo le coste.<br />

B. È freddissimo <strong>com</strong>e in tutte le terre vicine al Circolo Polare Artico.<br />

C. Permette una vita accettabile in tutta l’isola.<br />

D. È più mite di altre regioni situate più a sud.<br />

6. Nella frase “permette non solo l’agricoltura, ma anche una vita tutto sommato non più difficile<br />

di quella che si ha in terre più meridionali” (righe 12-13) a quale nome si riferisce il pronome<br />

quella?<br />

A. Terra.<br />

B. Agricoltura.<br />

C. Latitudine.<br />

D. Vita.<br />

7. Nella frase “vi erano raccolte le saghe che hanno reso famosa questa terra” (riga 19) quale<br />

espressione corrisponde al significato di saghe e può sostituirlo?<br />

A. Antiche preghiere.<br />

B. Lettere e testimonianze.<br />

C. Racconti epici.<br />

D. Documenti storici.<br />

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Rosetta Zordan<br />

8. Quando e perché l’Islanda ha perso l’indipendenza?<br />

A. Nel tredicesimo secolo è stata conquistata dai norvegesi e poi dai danesi.<br />

B. Per duecento anni è stata sottomessa ai pirati.<br />

C. Nel XII secolo è iniziato un periodo di decadenza e si è spopolata.<br />

D. Nel 1200 è stato eletto un governo guidato da un popolo straniero.<br />

9. Quali attività diventano predominanti dopo la perdita dell’indipendenza?<br />

A. La guerra e la poesia.<br />

B. La pirateria e le esplorazioni.<br />

C. La navigazione e i <strong>com</strong>merci.<br />

D. L’agricoltura e l’allevamento.<br />

10. Nell’espressione “coniato dagli Scandinavi” (riga 26) quale verbo corrisponde al significato di<br />

coniato e può sostituirlo?<br />

A. Stampato.<br />

B. Inventato.<br />

C. Tramandato.<br />

D. Scritto.<br />

11. Perché la Groenlandia era chiamata “Gronland” cioè “l’isola verde”?<br />

A. Per il colore dei ghiacci alla deriva o per il desiderio di praticarvi l’agricoltura.<br />

B. Per il colore dei campi coltivati dai colonizzatori.<br />

C. Per la speranza di trovarvi legname per le imbarcazioni.<br />

D. Per il sogno di coltivarla o per le foreste che la ricoprivano.<br />

12. Chi sostiene che Pitea il Marsigliese fu lo scopritore dell’Islanda?<br />

A. Gli antichi geografi greci e latini.<br />

B. L’autore del brano.<br />

C. Molti studiosi attuali.<br />

D. Gi abitanti delle isole Shetland.<br />

13. Nella frase “non abbiamo notizia di una colonizzazione islandese tanto antica, seppure<br />

eventualmente s<strong>com</strong>parsa” (righe 36-37) quale congiunzione o locuzione congiuntiva corrisponde<br />

al significato di seppure e può sostituirla?<br />

A. Anche se.<br />

B. Se.<br />

C. Eppure.<br />

D. Ma.<br />

14. Chi, provenendo dall’Italia, potrebbe essere sbarcato per primo in Islanda?<br />

A. Un ecclesiastico inviato da Roma.<br />

B. Un mercante di Firenze.<br />

C. Un affarista romano.<br />

D. Un mercante in viaggio verso la Svezia.<br />

15. Nella frase “Noto e assai controverso è il caso dei veneziani fratelli Zeno” (riga 47) quale<br />

termine corrisponde al significato di controverso e può sostituirlo?<br />

A. Accertato.<br />

B. Raccontato.<br />

C. Contorto.<br />

D. Discusso.<br />

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PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)<br />

1. Individua i termini errati e riscrivili in forma corretta nello spazio sottostante.<br />

imbuto – contradizione – anputare – circonflesso – coscenzioso – arquare – crocicchio –<br />

cieramica<br />

………………………………………………………………………………………………………………………<br />

2. Quale dei seguenti nomi è un alterato accrescitivo?<br />

A. Accattone.<br />

B. Balcone.<br />

C. Acquazzone.<br />

D. Palazzone.<br />

3. Quale delle seguenti frasi contiene un aggettivo qualificativo usato con funzione di avverbio?<br />

A. Nel passato i bambini mancini erano obbligati a usare la destra.<br />

B. Parla chiaro, se vuoi che gli altri ti capiscano.<br />

C. Devi correre a tutta velocità, sei vuoi arrivare per primo.<br />

D. Solo uno sciocco avrebbe potuto <strong>com</strong>portarsi così.<br />

4. Quale delle seguenti frasi contiene un verbo riflessivo?<br />

A. Il gatto si stiracchiò e uscì sul balcone.<br />

B. Si fida dei suoi amici.<br />

C. Stanotte non si vedono le stelle.<br />

D. Sulla siepe si è visto un pettirosso.<br />

5. In quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici il pronome evidenziato ha funzione di<br />

<strong>com</strong>plemento di termine?<br />

A. Mi ha punto una vespa.<br />

B. Lisa ci ricorda con affetto.<br />

C. Vi hanno già consegnato la relazione?<br />

D. Sergio si veste con eleganza.<br />

6. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di unione?<br />

A. Con te studio con piacere.<br />

B. In <strong>com</strong>pagnia di un amico le ore volano.<br />

C. Ai giardini pubblici Dario passeggia con il cane.<br />

D. Per merenda mangiò un panino con il prosciutto.<br />

7. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i <strong>com</strong>plementi di luogo, anche figurati.<br />

A. Il signor Rossi è uscito per recarsi al lavoro.<br />

B. Che strane idee ti passano per la testa?<br />

C. Il ricordo del nonno mi resterà nel cuore.<br />

D. Il gatto scappò sui tetti passando per il solaio.<br />

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Rosetta Zordan<br />

8. Nelle seguenti proposizioni o frasi semplici individua e sottolinea i <strong>com</strong>plementi di tempo,<br />

anche avverbiali.<br />

A. Entro l’autunno i Bianchi si trasferiranno a Bologna.<br />

B. Sonia è rientrata a casa prima del previsto.<br />

C. Dopo cena faccio sempre due passi.<br />

D. Oggi scade il bollo del motorino.<br />

9. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di tempo<br />

determinato?<br />

A. Il bagnino resta sulla spiaggia per tutto il giorno.<br />

B. Anna si è laureata l’anno scorso.<br />

C. Starò in casa fino a mezzogiorno.<br />

D. È da molto che desidero un’auto nuova.<br />

10. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di argomento?<br />

A. Sarà preso un accordo sul contratto di lavoro.<br />

B. Gli scalatori giunsero sulla vetta in poche ore.<br />

C. Non contate su di lui.<br />

D. Il fidanzato di mia sorella è sui trent’anni.<br />

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Le città industriali<br />

Con la rivoluzione industriale, le fabbriche invasero i centri urbani, che divennero più grandi,<br />

più numerosi e più popolati. Alcune città vennero stravolte e strutturate in base alle manifatture<br />

presenti; altre si allargarono superando i confini originari e occupando i villaggi vicini.<br />

La moderna città industriale poi si modificò in modo tale da separare sempre più il ceto<br />

ricco da quello povero.<br />

Accanto ai quartieri residenziali, che ospitavano la nuova classe di capitalisti arricchitasi con la<br />

rivoluzione industriale, sorsero numerosi i quartieri popolari, dove vivevano gli operai che,<br />

spinti dalla speranza di trovare un’occupazione in fabbrica, si riversavano nei centri urbani.<br />

Una delle conseguenze del fenomeno dell’urbanesimo fu senza dubbio il peggioramento delle<br />

condizioni di vita dei lavoratori: in città infatti gli immigrati si trovarono a vivere in squallidi<br />

e malsani quartieri, fatti di case fatiscenti, del tutto prive di servizi e di norme igieniche. La<br />

situazione era particolarmente grave in Inghilterra, dove il processo di industrializzazione era<br />

iniziato prima e aveva prodotto gli effetti più vistosi e talora drammatici.<br />

A Londra, ad esempio, i quartieri operai erano attraversati da vicoli stretti e contorti, detti<br />

slums, che divennero ben presto insufficienti a contenere la gran massa di persone che vi<br />

abitava e il caotico traffico che vi transitava. Su questi vicoli, che nei giorni di pioggia si<br />

trasformavano in pantani di fango e di rifiuti, si affacciavano i miseri alloggi delle famiglie<br />

operaie, spesso costituiti da una sola stanza, privi di scarichi e fogne, con le aperture ridotte<br />

al minimo per evitare la tassa che gravava sull’ampiezza delle finestre negli immobili. Uno<br />

dei quartieri più malfamati di Londra, Saint Giles, era un ammasso informe di catapecchie,<br />

sempre allagato dalla sua fogna: 95 casupole in cui si accalcavano ben 2.850 persone!<br />

Ecco <strong>com</strong>e, nel 1845, venivano descritti i malfamati bassifondi di Londra, dove la vita era<br />

difficile e piena di pericoli.<br />

«In Inghilterra ogni grande città ha uno o più “quartieri brutti”, nei quali si ammassa la<br />

classe operaia. Saint Giles è uno di questi e si trova nel mezzo della zona più popolosa della<br />

città, contornata da strade ampie e splendide nelle quali si aggira il bel mondo di Londra. È<br />

una massa disordinata di alte case, di tre o quattro piani, con strade strette, contorte e<br />

sporche. Le case sono abitate dalle cantine fin sotto i tetti, luride di dentro e di fuori e con<br />

un aspetto tale che nessuno vorrebbe abitarci. È difficile trovare un vetro intatto, le mura<br />

sono sbriciolate, gli stìpiti delle porte e le intelaiature delle finestre spezzati e sgangherati.<br />

Le porte sono formate da vecchie tavole inchiodate insieme o non vi sono affatto: in questo<br />

quartiere di ladri non sono necessarie le porte, poiché non vi è nulla da rubare. Dappertutto<br />

sono sparsi mucchi di immondizie e di cenere, e l’acqua sporca gettata dinanzi alla porta si<br />

raccoglie in pozzanghere puzzolenti. Qui abitano i più poveri tra i poveri, gli operai peggio<br />

pagati, insieme con ladri e furfanti in un miscuglio disordinato e confuso.»<br />

Le disastrose condizioni igieniche delle città industriali avevano naturalmente gravi<br />

conseguenze sulla salute della popolazione. Il tasso della mortalità infantile nelle città era<br />

infatti enormemente superiore a quello, già elevatissimo, che si registrava nelle campagne.<br />

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Rosetta Zordan<br />

In qualche zona era addirittura doppio. In realtà, è stato scritto, “nessun abitante di città<br />

poteva dirsi perfettamente sano”: in Inghilterra più di mezzo milione di persone moriva ogni<br />

anno per cause dipendenti dalle condizioni di vita.<br />

Mancava l’acqua, poiché nelle fontane pubbliche veniva erogata solo per brevi periodi al<br />

giorno. Era assente, o insufficiente, la rete fognaria. Il sistema di scarico più diffuso, in<br />

Inghilterra <strong>com</strong>e nel resto d’Europa, rimaneva ancora quello dei pozzi neri, destinati alla<br />

raccolta dei rifiuti organici, oppure dei fiumi, che spesso continuavano a fornire acqua<br />

potabile, con conseguenze drammatiche sulle condizioni sanitarie dei centri abitati.<br />

A Londra, per giungere a un nuovo sistema fognario occorrerà attendere il 1865, quando la<br />

capitale inglese si dotò di 120 chilometri di collettori, capaci di smaltire 2.000 ettolitri di<br />

acque luride al giorno, scaricati da 150 chilometri quadrati di edifici.<br />

(da A. Brancati e T. Pagliarani, Il nuovo dialogo con la storia 2, La Nuova Italia, Firenze, 2007, rid. e adatt.)<br />

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Rosetta Zordan<br />

PARTE A: COMPRENSIONE DELLA LETTURA<br />

1. Che cosa significa la frase “Alcune città vennero stravolte e strutturate in base alle manifatture<br />

presenti” (righe 2-3)?<br />

A. Alcune città vennero rase al suolo per far posto alle manifatture.<br />

B. Alcune città furono modificate per adattarsi alle necessità delle fabbriche.<br />

C. Alcune città impedirono l’insediamento di manifatture nel proprio territorio.<br />

D. Alcune città crearono spazi industriali senza alterare la propria struttura.<br />

2. Chi vede migliorare le proprie condizioni di vita con la rivoluzione industriale?<br />

A. Gli operai delle manifatture.<br />

B. I contadini che si trasferiscono in città.<br />

C. Gli abitanti delle città industriali.<br />

D. I capitalisti che hanno investito nelle manifatture.<br />

3. Nell’espressione “case fatiscenti” (riga 11) quale aggettivo corrisponde al significato di<br />

fatiscenti e può sostituirlo?<br />

A. Cadenti.<br />

B. Sovraffollate.<br />

C. Riadattate.<br />

D. Deprimenti.<br />

4. Perché le condizioni abitative dei lavoratori sono particolarmente gravi nell’Inghilterra del<br />

tempo?<br />

A. Il processo di industrializzazione è iniziato tardi e senza controllo.<br />

B. Il fenomeno dell’urbanesimo è ancora poco diffuso.<br />

C. È stato il primo Paese a industrializzarsi e a mostrarne le conseguenze.<br />

D. L’industrializzazione, nata sul modello degli altri Paesi europei, ha degradato le città.<br />

5. Che cosa sono gli slums?<br />

A. Vicoli piccoli e tortuosi.<br />

B. Quartieri operai.<br />

C. Strade strette e lineari.<br />

D. Squallide abitazioni di una sola stanza.<br />

6. Perché le abitazioni degli operai hanno finestre e porte piccole?<br />

A. Ci si ripara così dal freddo e dall’umidità del clima inglese.<br />

B. Si riduce la spesa per la tassa sulle aperture.<br />

C. Si risparmia sull’acquisto dei vetri, molto costosi all’epoca.<br />

D. Si diminuisce la spesa per la manutenzione dei serramenti.<br />

7. Che cosa sono i “malfamati bassifondi” di Londra?<br />

A. I quartieri sulle rive del Tamigi.<br />

B. Le zone della città sotto il livello del fiume.<br />

C. Le abitazioni dotate di cantine.<br />

D. I quartieri dominati da miseria e malavita.<br />

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8. Che cos’è Saint Giles?<br />

A. Un quartiere residenziale.<br />

B. Un vicolo malfamato.<br />

C. Uno slum.<br />

D. Un misero quartiere operaio.<br />

9. Nella frase “gli stipiti delle porte e le intelaiature delle finestre spezzate e sgangherate” (riga<br />

30) quale espressione corrisponde al significato dell’aggettivo sgangherate e può sostituirlo?<br />

A. Malridotte e cadenti.<br />

B. Completamente distrutte.<br />

C. Ammuffite e marce.<br />

D. Del tutto fuori uso.<br />

10. Quale congiunzione o locuzione congiuntiva si può inserire per collegare le due frasi seguenti:<br />

“Le porte sono formate da vecchie tavole inchiodate insieme o non vi sono affatto” e “in<br />

questo quartiere di ladri non sono necessarie le porte” (righe 31-32)?<br />

A. Anche.<br />

B. Invece.<br />

C. Dal momento che.<br />

D. Finché.<br />

11. Perché ci sono dappertutto mucchi di immondizia e di cenere?<br />

A. Nessuno si preoccupa di pulire i canali di scarico.<br />

B. Non ci sono le fogne e si cucina sul fuoco a legna.<br />

C. Gli abitanti non si preoccupano dell’igiene.<br />

D. Il servizio di raccolta dei rifiuti funziona male.<br />

12. Chi abita a Saint Giles?<br />

A. Solo ladri e furfanti.<br />

B. Operai e disoccupati.<br />

C. Solo mendicanti e operai.<br />

D. Delinquenti e operai mal pagati.<br />

13. Com’è il tasso di mortalità infantile?<br />

A. Elevatissimo, ma non <strong>com</strong>e nelle campagne.<br />

B. In via di diminuzione.<br />

C. Superiore a quello già altissimo delle campagne.<br />

D. Doppio rispetto al resto d’Europa.<br />

14. Quale mezzo viene usato per rifornirsi di acqua potabile?<br />

A. L’impianto di acqua corrente.<br />

B. Il pozzo presente in ogni cortile.<br />

C. Le fontane pubbliche e l’acqua fluviale.<br />

D. Le cisterne di acqua piovana.<br />

15. Nella frase “quando la capitale inglese si dotò di 120 chilometri di collettori” (righe 47-48)<br />

quale espressione corrisponde al significato di collettori e può sostituirlo?<br />

A. Tubazioni di raccolta e scarico.<br />

B. Condutture per l’acqua potabile.<br />

C. Cassonetti per la raccolta dei rifiuti.<br />

D. Canali per l’acqua d’irrigazione.<br />

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PARTE B: RIFLESSIONE SULLA LINGUA (CONOSCENZE GRAMMATICALI)<br />

1. Completa le seguenti frasi inserendo sce o scie.<br />

A. Cadde in uno stato di leggera inco….nza.<br />

B. Devi …..gliere quale libro <strong>com</strong>prare.<br />

C. Salire sul palco….nico fu una grande emozione.<br />

D. Eseguirono il lavoro con precisione …..ntifica.<br />

2. Quale delle seguenti frasi contiene un nome primitivo?<br />

A. Il mercato rionale è sempre affollato.<br />

B. Nella pianura si vedevano ampie risaie.<br />

C. La libreria era coperta di ragnatele.<br />

D. Oggi il cielo è molto limpido.<br />

3. Quale delle seguenti frasi contiene un aggettivo derivato?<br />

A. Il nostro nuovo <strong>com</strong>pagno è italofrancese.<br />

B. Molti tedeschi hanno i capelli biondicci.<br />

C. La superficie del mare era increspata.<br />

D. I terreni fertili danno ricchi raccolti.<br />

4. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i pronomi indefiniti.<br />

A. Qualcuno ha capito che cosa ha detto costui?<br />

B. Non si seppe più nulla di coloro che erano fuggiti.<br />

C. Tu hai i tuoi gusti: ognuno ha i propri.<br />

D. C’è uno che bussa alla porta: apri tu?<br />

5. Inserisci la congiunzione opportuna nelle seguenti frasi scegliendo tra: purché, però, infatti,<br />

che.<br />

A. Pensavo ……… tutti fossero già arrivati.<br />

B. Il primo maggio è festa; ……………… tutti i negozi sono chiusi.<br />

C. Oggi c’è il sole, …………… il vento è freddo.<br />

D. ………………… sia contento, i suoi genitori gli concedono tutto.<br />

6. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di limitazione?<br />

A. Per generosità Monica non ha eguali.<br />

B. I concorrenti discussero a lungo sul regolamento.<br />

C. Vi state preparando per la partenza?<br />

D. Sul banco è rimasto un libro di geografia.<br />

7. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di materia?<br />

A. Arrivarono di corsa.<br />

B. Il legno del faggio è più duro di quello dell’abete.<br />

C. Il bambino si ferì con una scheggia di vetro.<br />

D. Gli escursionisti discussero sulla direzione da prendere.<br />

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Rosetta Zordan<br />

8. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di qualità?<br />

A. Le pareti del salone erano rivestite di preziosa tappezzeria.<br />

B. I bambini amano i gelati di crema e cioccolato.<br />

C. I tifosi discutevano della decisione arbitrale.<br />

D. I prati erano coperti di fiori dai colori sgargianti.<br />

9. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di abbondanza?<br />

A. Adele è la più alta della classe.<br />

B. La piazza era gremita di manifestanti.<br />

C. Questo abito è di ottima fattura.<br />

D. Il quadro venne valutato molte migliaia di euro.<br />

10. Quale delle seguenti proposizioni o frasi semplici contiene un <strong>com</strong>plemento di privazione?<br />

A. Il fumo fa male alla salute.<br />

B. Quel film è riservato ai maggiori di 18 anni.<br />

C. Molte spezie provengono dall’Oriente.<br />

D. L’Italia è scarsa di risorse minerarie.<br />

© 2009 RCS Libri S.p.A. Milano<br />

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