organo mensile di informazione della associazione ... - Assonapa
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ANNO XVIII - N. 3<br />
MARZO 2002<br />
ORGANO MENSILE DI INFORMAZIONE DELLA ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLA PASTORIZIA (ASSO.NA.PA.)<br />
Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale art. 2 comma 20/b - 45% legge 662/96 Filiale <strong>di</strong> Roma - Redazione - 00155 Roma - via Palmiro Togliatti, 1587<br />
Tel. 06/4090011 - Fax 06/40900130 - e-mail: info@assonapa.it - sito web www.assonapa.it<br />
Pubblicità: Associazione Nazionale <strong>della</strong> Pastorizia Via Palmiro Togliatti, 1587 - 00155 Roma - O.P.S.A.I. Via Monte Rosa, 19, 20149 Milano<br />
3<br />
R.A.<br />
R.A.
l'allevatore <strong>di</strong> ovini e caprini 2<br />
L’APPENNINICA: PASSATO, PRESENTE, FUTURO<br />
La “Nuova Appenninica”, quale risultato del lavoro <strong>di</strong> conservazione e miglioramento del<br />
patrimonio genetico <strong>della</strong> razza originaria incrociata con ovini polimeticci, risulta essere<br />
particolarmente idonea per l’attività zootecnica negli ambienti <strong>di</strong> origine e <strong>di</strong>ffusione.<br />
La costituzione <strong>della</strong> razza Appenninica<br />
ha rappresentato un’operazione<br />
concreta volta a conservare<br />
patrimoni genetici <strong>di</strong> particolare importanza<br />
perchè ben omogeneizzati agli<br />
ambienti <strong>di</strong> origine e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione.<br />
Nelle <strong>di</strong>verse province <strong>di</strong> allevamento<br />
erano infatti, originariamente,<br />
presenti degli ovini <strong>di</strong> popolazione<br />
appenninica molto <strong>di</strong>versi per caratteristiche<br />
morfologiche e produttive<br />
a causa dei <strong>di</strong>versi incroci effettuati<br />
su tale popolazione.<br />
In questa situazione è stato, pertanto,<br />
deciso <strong>di</strong> scegliere i soggetti<br />
più rispondenti per caratteristiche<br />
morfologiche e produttive a quanto<br />
riportato nello standard <strong>di</strong> razza e<br />
costituire con essi dei gruppi <strong>di</strong><br />
monta volti a produrre la rimonta sia<br />
maschile che femminile.<br />
È evidente che, partendo da ovini<br />
polimeticci, l’Appenninica che è risultata<br />
dal lavoro sopra esposto non presenta<br />
più le caratteristiche <strong>della</strong> popolazione<br />
originaria, pertanto si deve parlare<br />
<strong>di</strong> una “nuova Appenninica” <strong>di</strong><br />
mole maggiore e quin<strong>di</strong> più consona<br />
alla produzione <strong>di</strong> carne, ma che mantiene<br />
la dote <strong>di</strong> rusticità intesa come<br />
possibilità <strong>di</strong> essere allevata nelle zone<br />
e negli ambienti più <strong>di</strong>versi.<br />
A <strong>di</strong>mostrazione che la strada intrapresa<br />
sia stata quella giusta c’è il<br />
numero <strong>di</strong> regioni che hanno aderito<br />
al programma <strong>di</strong> selezione, tanto che<br />
oggi l’Appenninica è la razza da carne<br />
italiana più reppresentata numericamente<br />
e <strong>di</strong> più ampia <strong>di</strong>ffusione territoriale<br />
dopo la Merinizzata.<br />
Per entrare in polemica, si sentiva<br />
prima <strong>di</strong>re, e oggi sussurrare, da<br />
qualcheduno che l’Appenninica non<br />
è ancora da considerare una vera e<br />
propria razza perchè presenta caratteristiche<br />
<strong>di</strong>verse da allevamento ad<br />
allevamento, da provincia a provincia,<br />
da zona a zona.<br />
Vorrei ricordare a questi “soloni”<br />
come l’opera selettiva ha avuto<br />
inizio da poco più <strong>di</strong> venti anni e<br />
che non facendo la natura salti, i<br />
progressi sono stati più che positivi<br />
considerando anche che in altre razze,<br />
datate come tali da molto più<br />
tempo, ancora è presente un’ampia<br />
variabilità.<br />
L’intervento selettivo nell’Appenninica<br />
è stato favorito anche dai criteri<br />
usati per la valutazione degli arieti<br />
provenienti da centri <strong>di</strong> performance<br />
test, in quanto alla semplice valutazione<br />
morfologica, espressa sinteticamente<br />
con un punteggio, si è aggiunto<br />
anche un in<strong>di</strong>ce rilevato per ogni soggetto<br />
in funzione dell’incremento<br />
ponderale me<strong>di</strong>o conseguito nelle <strong>di</strong>verse<br />
fasi <strong>di</strong> allevamento. Da notare<br />
che tale in<strong>di</strong>cizzazione è stata co<strong>di</strong>ficata<br />
dalla CTC dell’ASSO.NA.PA.<br />
per la valutazione degli arieti delle altre<br />
razze da carne italiane.<br />
Nella razza viene, inoltre, attualmente<br />
collaudato un protocollo <strong>di</strong><br />
valutazione lineare e condotte prove<br />
<strong>di</strong> I.A. presso il centro <strong>di</strong> Urbania<br />
(Pesaro).<br />
Alcune riflessioni sono doverose<br />
circa il ruolo che l’Appenninica ed<br />
altre razze ovine italiane possono<br />
giocare nell’attuale emergenza che<br />
coinvolge tutti i comparti zootecnici<br />
del nostro paese; mai, infatti, come in<br />
questo momento, gli allevamenti sono<br />
stati, e sono tuttora, bersagliati da<br />
una serie <strong>di</strong> calamità che si ripercuotono<br />
pesantemente su tutte le specie<br />
animali: pollo alla <strong>di</strong>ossina , infezione<br />
aviaria, mucca pazza, lingua blu.<br />
Tutto come conseguenza <strong>di</strong> un<br />
“impazzimento” <strong>della</strong> zootecnia o,<br />
meglio, <strong>della</strong> sua finalità iperproduttiva<br />
che ha portato alla costituzione<br />
<strong>di</strong> modelli zootecnici che poco hanno<br />
a che fare con l’agricoltura.<br />
Sarebbe necessario, pertanto, ri<strong>di</strong>segnare<br />
nuove strategie produttive<br />
finalizzate ad ottenere più qualità e<br />
meno quantità; tale finalità si consegue<br />
basando l’alimentazione principalmente<br />
su pascolo e foraggi freschi,<br />
allevando razze autoctone più<br />
adatte all’ambiente, anche se meno<br />
produttive e migliorando il rapporto<br />
con il territorio con carichi meno intensivi<br />
e con aumento delle superfici<br />
destinate al pascolo.<br />
Una panacea è sembrata essere<br />
la corsa al biologico in ambito zootecnico.<br />
Il biologico è nato nei paesi del<br />
nord Europa perché il livello <strong>di</strong> inquinamento<br />
degli allevamenti aveva<br />
raggiunto il top per uno smodato uso<br />
dell’allevamento intensivo.<br />
In base al regolamento UE<br />
1804/99 gli allevamenti che vogliono<br />
adottare il sistema biologico, devono<br />
usare alimenti biologici, ridurre<br />
l’uso <strong>di</strong> antibiotici, eliminare<br />
quello degli ormoni, mentre il pascolo<br />
rimane facoltativo; ma è soprattutto<br />
quest’ultimo che permette<br />
<strong>di</strong> ottenere un prodotto <strong>di</strong> elevata<br />
qualità ed un perfetto equilibrio con<br />
l’ambiente nel rispetto del benessere<br />
animale.<br />
In Italia la gran parte degli allevamenti<br />
biologici erano e sono pastorali,<br />
perciò naturalmente biologici,<br />
mentre gli intensivi, nella quasi<br />
totalità, sono rimasti tali perché si<br />
sono ben guardati dal lasciare il certo<br />
per l’incerto.<br />
I sistemi pastorali, in realtà, esprimono<br />
un prodotto <strong>di</strong> qualità superiore<br />
a quello biologico ed erano<br />
questi che avremmo dovuto imporre<br />
alla UE, invece <strong>di</strong> accettare un obolo<br />
solo perché presi<strong>di</strong>ano il territorio.<br />
Il futuro dell’allevamento ovino,<br />
e quin<strong>di</strong> anche dell’Appenninica, <strong>di</strong>penderà<br />
dalla risoluzione o meno<br />
delle problematiche ora citate, nonché<br />
dalla funzionalità dei vari organismi<br />
centrali e periferici preposti a<br />
tale settore, con la speranza che essi,<br />
finalmente consci <strong>di</strong> un passato anche<br />
piuttosto recente, si dotino <strong>di</strong><br />
personale qualificato e capace <strong>di</strong> attuare<br />
programmi fattivi per un inter-<br />
vento che sia <strong>di</strong> sostegno tecnico e<br />
commerciale per gli allevatori.<br />
La situazione dell’allevamento<br />
ovino infatti, si è andata incancrenendo<br />
nel tempo anche per la scarsa<br />
importanza che è stata data a tale<br />
comparto ed in particolare al settore<br />
carne, il che non solo ha determinato<br />
una stasi numerica dei capi ovini in<strong>di</strong>geni<br />
ad attitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>gestiva, ma ha<br />
anche indotto ad insanguamenti con<br />
razze estere che hanno portato risultati<br />
catastrofici quali la definitiva<br />
scomparsa <strong>di</strong> alcuni tipi genetici autoctoni.<br />
Da qui la necessità, più volte invocata<br />
ma mai ascoltata, <strong>di</strong> potenziare<br />
l’allevamento ovino da carne,<br />
migliorando i criteri selettivi e recuperando<br />
a tale attitu<strong>di</strong>ne produttiva<br />
la numerosa popolazione polimeticcia<br />
attraverso un’opera <strong>di</strong> catarsi selettiva<br />
come è stato fatto per l’Appenninica<br />
e per la Merinizzata Italiana<br />
da carne.<br />
Quin<strong>di</strong> assistenza tecnica agli allevatori,<br />
ma anche commerciale,<br />
perché la nostra produzione <strong>di</strong> carne<br />
ovina è incapace <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare il fabbisogno<br />
nazionale ed è, perciò, penalizzata<br />
da quella comunitaria ed<br />
extracomunitaria.<br />
Tale assistenza commerciale si<br />
dovrebbe concretizzare in una qualificazione<br />
del prodotto nazionale tramite<br />
seri marchi <strong>di</strong> garanzia che<br />
possano permettere al consumatore<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere il buon prodotto nazionale<br />
da quello estero.<br />
È ormai da tempo remoto che si<br />
parla <strong>di</strong> tali marchi e <strong>di</strong> classificazione<br />
delle carcasse secondo il metodo<br />
SEUROP, per quelle superiori<br />
ai 13 Kg e secondo la griglia bis per<br />
quelle <strong>di</strong> peso inferiore; ma tutto ciò<br />
è rimasto nelle buone intenzioni e da<br />
qui la necessità <strong>di</strong> un impegno concreto<br />
affinchè tali iniziative passino<br />
dal folklore alla realtà operativa.<br />
In conclusione il futuro degli allevamenti<br />
sarà migliore se ognuno<br />
<strong>di</strong> noi a seconda delle proprie responsabilità<br />
e capacità, dopo un approfon<strong>di</strong>to<br />
esame <strong>di</strong> coscienza, rientri<br />
nel proprio alveo e li’ operi senza<br />
invadere i campi che non sono <strong>di</strong><br />
sua competenza.<br />
Prof. Domenico Maria Sarti<br />
Presidente del Comitato<br />
<strong>di</strong> Razza Appenninica<br />
SOMMARIO<br />
Pagina 2<br />
• L’Appenninica: passato, presente,<br />
futuro<br />
Pagina 3<br />
• Caratteri tipici ed in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> miglioramento<br />
razza Appenninica<br />
Pagina 5<br />
• <strong>Assonapa</strong> Informa<br />
Pagina 6<br />
• Agriumbria 2002<br />
Pagina 7<br />
• Finalmente il Centro <strong>di</strong> Asciano<br />
Pagina 10<br />
• L’Angolo del Veterinario
3 l'allevatore <strong>di</strong> ovini e caprini<br />
CARATTERI TIPICI<br />
E INDIRIZZI<br />
DI MIGLIORAMENTO<br />
delle razze ovine del Libro<br />
Genealogico:<br />
RAZZA APPENNINICA<br />
DIREZIONE GENERALE DELLA PRODUZIONE AGRICOLA<br />
VISTO l'art. 71 lettera d) del D.P.R. 26 luglio 1977 n. 616 che demanda alla<br />
competenza statale l'or<strong>di</strong>namento e la tenuta dei Libri genealogici e dei relativi<br />
controlli funzionali;<br />
VISTO il D.M. in data 10 ottobre 1968 con il quale è stato approvato il Regolamento<br />
per il Libro genealogico delle razze ovine.<br />
VISTO il D.M. in data 11 maggio 1981 con il quale è stato approvato e vistato<br />
il nuovo Regolamento per il Libro genealogico <strong>della</strong> specie ovina;<br />
VISTA la nota ministeriale n. 30624 in data 14 febbraio 1972 con la quale è<br />
stato approvato il Regolamento per lo svolgimento delle manifestazioni ufficiali del<br />
Libro genealogico <strong>della</strong> specie ovina;<br />
VISTO il D.M. in data 21 marzo 1972 con il quale è stato approvato e vistato il<br />
Regolamento per lo svolgimento dei controlli funzionali <strong>della</strong> specie ovina;<br />
VISTO il D.M. in data 20 maggio 1975 con il quale è stato approvato il Regolamento<br />
per la valutazione genetica dei riproduttori <strong>della</strong> specie ovina;<br />
VISTA la nota 1182/85/PC/FG in data 17 maggio 1985 con la quale l'Associazione<br />
Nazionale <strong>della</strong> Pastorizia, ai sensi dell'art. 30 del Regolamento come sopra<br />
approvato, ha chiesto mo<strong>di</strong>fiche per le razze ovine da latte relative a: Standards e<br />
Norme tecniche delle razze Altamurana, Comisana, Delle Langhe, Massese, Leccese<br />
e Sarda, Regolamento dei controlli funzionali, Regolamento delle Manifestazioni<br />
ufficiali, nonché mo<strong>di</strong>fiche per le razze ovine da carne relative a: Standards e Norme<br />
tecniche delle razze Appenninica, Barbaresca Siciliana e Sopravissana, Regolamento<br />
dei controlli funzionali, Regolamento delle Manifestazioni ufficiali. Mo<strong>di</strong>fiche<br />
tutte sulle quali si è favorevolmente espressa la Commissione Tecnica Centrale<br />
nella riunione del 20 febbraio 1985, seppure sottolineando le contrad<strong>di</strong>zioni presenti<br />
nelle Norme tecniche <strong>della</strong> razza Comisana;<br />
VISTO il parere del Consiglio Superiore dell'Agricoltura e Foreste con il quale<br />
il Consiglio medesimo nella seduta del 20 giugno 1986 si è espresso favorevolmente<br />
sulle mo<strong>di</strong>fiche, fatta eccezione per gli standards delle razze Bergamasca, Biellese<br />
e Fabrianese, in quanto ritenuti non adeguati;<br />
RITENUTO peraltro <strong>di</strong> non poter ottemperare al parere attinente le razze suddette,<br />
in quanto un'adeguata mo<strong>di</strong>fica degli standard delle stesse, pur considerata<br />
necessaria, comporterebbe tempi <strong>di</strong> attuazione tali da vanificare l'omogeneità ed<br />
attualità <strong>di</strong> tutta la restante normativa pre<strong>di</strong>sposta dalla Commissione tecnica centrale.<br />
RITENUTO <strong>di</strong> non poter approvare le norme tecniche <strong>della</strong> razza Comisana in<br />
quanto, così come formulate, contrastano con l'articolo 13 del Regolamento del Libro<br />
genealogico approvato con D.M. dell' 11 maggio 1981 e che, per tale motivo,<br />
vengono rinviate all'Associazione proponente per un loro riesame:<br />
CONSIDERATA quin<strong>di</strong> l'opportunità <strong>di</strong> accogliere complessivamente le richieste<br />
dell'Associazione Nazionale <strong>della</strong> Pastorizia (fatta eccezione per le Norme tecniche<br />
per la Comisana) in quanto le stesse si inquadrano nelle linee <strong>di</strong> intervento<br />
del Piano Agricolo Nazionale:<br />
DECRETA:<br />
ART. 1 - Sono approvati i nuovi Standards e Norme tecniche delle razze Altamurana,<br />
Delle Langhe, Massese, Leccese e Sarda; è approvato il nuovo Standard<br />
<strong>della</strong> Comisana. Sono pure approvati Regolamento dei controlli funzionali ed il Regolamento<br />
delle Manifestazioni ufficiali delle razze ovine da latte giusto testo allegato<br />
al presente decreto (allegato A).<br />
ART. 2 - Sono approvati, nel testo allegato al presente decreto (allegato B) i<br />
nuovi Standards e Norme tecniche delle razze Appenninica, Barbaresca-Siciliana,<br />
Bergamasca, Biellese, Fabrianese, Gentile <strong>di</strong> Puglia, Laticauda e Sopravissana,<br />
nonché il Regolamento dei controlli funzionali ed il Regolamento delle manifestazioni<br />
ufficiali delle razze ovine da carne.<br />
Roma, 22 Aprile 1987<br />
IL MINISTRO<br />
F.to Pandolfi<br />
1) Origine <strong>della</strong> razza<br />
Razza autoctona delle provincie citate nell'area <strong>di</strong> allevamento.<br />
2) Area <strong>di</strong> allevamento<br />
Provincie <strong>di</strong> Arezzo, Firenze, Grosseto, Siena, Perugia e Terni.<br />
E <strong>di</strong>ffusa anche in molte altre zone dell'arco appenninico Centro-Meri<strong>di</strong>onale.<br />
3) Consistenza<br />
Al 1° gennaio 1983 capi n. 160.000 circa.<br />
4) Tipo <strong>di</strong> allevamento<br />
Nella me<strong>di</strong>a ed alta collina ed in montagna, in forma semibrada, stanziale e transumante.<br />
5) Descrizione <strong>della</strong> razza<br />
a) Caratteri esteriori:<br />
Taglia: me<strong>di</strong>o-grande.<br />
Testa: acorne, non eccessivamente pesante, profilo rettilineo o leggermente arcato.<br />
Orecchie <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a lunghezza portate orizzontali o leggermente pendenti. Collo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a<br />
lunghezza, bene attaccato.<br />
Tronco: relativamente lungo con altezza al garrese quasi pari a quella <strong>della</strong> groppa.<br />
Petto largo. Groppa con buon sviluppo sia un larghezza che in lunghezza.<br />
Arti: soli<strong>di</strong> e relativamente lunghi.<br />
Vello: bianco, aperto o semiaperto, con testa, parte ventrale del collo, basso ventre e<br />
arti nu<strong>di</strong>.<br />
Pelle e pigmentazione: pelle e mucose rosee.<br />
b) Caratteri biometrici:<br />
c ) Caratteri riproduttivi:<br />
a 18 mesi adulti<br />
Caratteri Maschi Femmine Maschi Femmine<br />
Biometrici me<strong>di</strong>a coeff.var. me<strong>di</strong>a coeff.var. me<strong>di</strong>a coeff.var. me<strong>di</strong>a coeff.var.<br />
Altezza al<br />
garrese cm. 72 5,9 66 5,7 77 6,4 69 6,3<br />
Altezza<br />
groppa cm. 73 5,2 67 4,5 77 5,2 7,0 5,4<br />
Altezza<br />
toracica m. 32 6,4 30 6,1 35 5,3 32 5,7<br />
Larghezza me<strong>di</strong>a<br />
groppa cm. 23 13,2 22 14,8 25 14,8 24 15,7<br />
Larghezza<br />
tronco cm. 71 5,7 69 6,4 79 5,8 73 6,0<br />
Circonferenza<br />
toracica cm. 85 7,1 79 7,1 95 7,0 87 7,3<br />
Peso kg. 64 13,5 46 17,4 78 13,4 56 15,7<br />
Fertilità (intesa come rapporto percentuale tra il numero delle pecore partorite ed il<br />
numero delle pecore avviate alla monta): 90%.<br />
Prolificità (intesa come rapporto percentuale tra li agnelli nati ed il numero delle<br />
pecore partorite): 129%.<br />
Fecon<strong>di</strong>tà annua (intesa come rapporto percentuale tra gli agnelli nati ed il numero<br />
delle pecore matricine):<br />
A) per le pecore che partoriscono una volta l'anno: 116%;<br />
B) per le pecore che partoriscono 3 volte ogni 2 anni: 170%.<br />
Età me<strong>di</strong>a al primo parto: 16 mesi.
l'allevatore <strong>di</strong> ovini e caprini 4<br />
d) Caratteri produttivi: razza ovina a preminente attitu<strong>di</strong>ne alla produzione <strong>di</strong> carne:<br />
Sesso Parto Età<br />
Maschi<br />
Femmine<br />
- Carne: peso me<strong>di</strong>o dei soggetti in Kg. (pesi approssimati a 100 gr.)<br />
- Latte: produzione in<strong>di</strong>cativa:<br />
litri 100-120 (6-7% <strong>di</strong> grasso), in massima parte poppato dall'agnello.<br />
- Lana: produzione me<strong>di</strong>a in sucido:<br />
Arieti Kg. 2,5<br />
Pecore Kg. 1,5<br />
Qualità grossolana, da materasso.<br />
6) In<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> miglioramento<br />
Pur non trascurando i caratteri <strong>di</strong> resistenza, <strong>di</strong> rusticità e le attitu<strong>di</strong>ni produttive del<br />
latte (nella fase <strong>di</strong> allattamento e <strong>della</strong> lana, l'in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> miglioramento è quello <strong>di</strong> esaltare<br />
la produzione <strong>di</strong> carne, cercando fra l'altro <strong>di</strong> aumentare la prolificità.<br />
7) Scelta dei riproduttori<br />
a) Difetti tollerabili:<br />
parziale presenza <strong>di</strong> ciuffo in fronte, <strong>di</strong> lana nella parte ventrale del collo, nel basso<br />
ventre e nelle parti prossimali degli arti; profilo leggermente montonino sia nei maschi<br />
che nelle femmine;<br />
b) Difetti da eliminare:<br />
macchie al vello <strong>di</strong> qualsiasi colore. Pigmentazione <strong>della</strong> faccia, delle aperture naturali,<br />
dell'addome e degli airti; arti eccessivamente lunghi o corti. Profilo decisamente<br />
montonino, orecchie troppo lunghe e pendenti. Corna ancorché accennate sia nei maschi<br />
che nelle femmine.<br />
c) Scheda <strong>di</strong> valutazione morfologica:<br />
d) Minimi richiesti per l'ammissione dei soggetti all'azione selettiva:<br />
i soggetti <strong>di</strong> razza Appenninica devono:<br />
- presentare i caratteri esteriori <strong>di</strong> cui al punto 5;<br />
- raggiungere il punteggio minimo <strong>di</strong> cui alla scheda <strong>di</strong> valutazione morfologica riportata<br />
al numeo 7c;<br />
- raggiungere i seguenti pesi minimi:<br />
Maschi: a 12 mesi Kg. 50, adulti Kg. 70<br />
Femmine: a 12 mesi Kg. 38, adulte Kg. 50<br />
Punteggio<br />
Elementi <strong>di</strong> valutazione a <strong>di</strong>sposizione minimo d’iscrizione<br />
Maschi Femmine Maschi Femmine<br />
1) Caratteristiche <strong>di</strong> razza 30 30 24 18<br />
2) Caratteristiche attitu<strong>di</strong>nali<br />
(Sviluppo e Mole) 30 30 24 18<br />
3) Conformazione 30 30 24 18<br />
4) Vello 10 10 8 6<br />
Totale punti 100 100 80 60<br />
Portachiave<br />
argento 900<br />
Lit. 60.000<br />
e 30.99<br />
nascita 45 gg. 90gg 6 mesi I anno<br />
singolo 4,3 14,7 25,0 41,7 52,6<br />
gemellare 3,2 13,8 22,8 39,2 49,3<br />
singolo 4,1 13,5 22,6 35,1 40,2<br />
gemellare 2,9 13,0 20,8 32,4 37,7<br />
Volume Lit. 15.000 - e 7.75<br />
NORME TECNICHE<br />
identificazione e requisiti richiesti per l'iscrizione<br />
al Libro Genealogico dei soggetti <strong>di</strong> razza<br />
APPENNINICA<br />
TITOLO I<br />
REGISTRO GENEALOGICO DEL GIOVANE BESTIAME<br />
(Art. 12 del Regolamento del Libro Genealogico)<br />
Al Registro Genealogico del Giovane Bestiame sono iscritti, alla nascita, gli agnelli<br />
maschi e femmine in possesso dei requisiti stabiliti dalla Commissione Tecnica Centrale<br />
del Libro Genealogico delle razze ovine su proposta del comitato <strong>di</strong> Razza e cioè:<br />
Agnelli:<br />
maschi e femmine nati negli allevamenti iscritti al Libro Genealogico e <strong>di</strong>scendenti<br />
da: - Padre iscritto al Registro Genealogico degli Arieti.<br />
- Madre iscritta al Registro Genealogico delle Pecore.<br />
Per un massimo <strong>di</strong> tre anni possono essere anche iscritti gli agnelli maschi nati da<br />
padri che abbiano i requisiti morfologici <strong>di</strong> cui al punto 7c) dello standard <strong>di</strong> razza.<br />
Agnelle:<br />
nate negli allevamenti in attesa <strong>di</strong> iscrizione al Libro Genealogico e figlie:<br />
- <strong>di</strong> padre iscritto al Registro Genealogico degli Arieti;<br />
- <strong>di</strong> madre proveniente dalla produzione or<strong>di</strong>naria e iscritta al Registro Genealogico<br />
Pecore.<br />
TITOLO II<br />
REGISTRO GENEALOGICO DEGLI ARIETI<br />
(Art. 13 del Regolamento del Libro Genealogico)<br />
Al Registro Genealogico degli Arieti sono iscritti i capi in possesso dei seguenti requisiti<br />
stabiliti dalla Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico delle razze<br />
ovine su proposta del Comitato <strong>di</strong> razza e cioè:<br />
- provenienti dal Registro Genealogico del Giovane Bestiame:<br />
- che abbiano raggiunto l'età minima <strong>di</strong> 12 mesi;<br />
- che abbiano riportato nella valutazione morfologica almeno 80 Punti;<br />
- che abbiano raggiunto alla iscrizione i pesi minimi previsti dallo standard <strong>di</strong> razza<br />
alle età tipiche.<br />
TITOLO III<br />
REGISTRO GENEALOGICO DELLE PECORE<br />
(Art. 14 del Regolamento del Libro Genealogico)<br />
Al Registro Genealogico delle Pecore sono iscritti i soggetti provenienti dal Registro<br />
Genealogico del Giovane Bestiame o in ogni caso tutti quelli in possesso dei requisiti<br />
morfologici, funzionali e genealogici in<strong>di</strong>viduali stabiliti dalla Conirnissione Tecnica<br />
Centrale del Libro Genealogico delle razze ovine su proposta del Comitato <strong>di</strong> Razza<br />
e cioè:<br />
- provenienti dal Registro Genealogico Giovane Bestiame;<br />
- che abbiano partorito almeno una volta;<br />
- che abbiano raggiunto nella valutazione morfologica un punteggio minimo <strong>di</strong> 60<br />
punti;<br />
- che abbiano raggiunto alla iscrizione i pesi minimi previsti dallo standard <strong>di</strong> razza.<br />
Al Registro Genealogico delle Pecore possono anche essere iscritti tutti quei soggetti<br />
<strong>di</strong> ascendenza sconosciuta o provenienti dalla produzione or<strong>di</strong>naria purché:<br />
- siano in possesso delle caratteristiche <strong>di</strong> razza e abbiano raggiunto nella valutazione<br />
morfologica: un punteggio minimo <strong>di</strong> 70 punti;<br />
- abbiano partorito almeno una volta;<br />
- abbiano raggiunto alla iscrizione i pesi minimi previsti dallo standard <strong>di</strong> razza all'età<br />
<strong>di</strong> adulto.<br />
TITOLO IV<br />
MARCATURA E IDENTIFICAZIONE* DEI SOGGETTI ISCRITTI<br />
AL LIBRO GENEALOGICO E SOTTOPOSTI A CONTROLLO<br />
La identificazione degli agnelli dovrà avvenire, subito prima dello svezzarnento,<br />
con tatuaggio all'orecchio destro effettuato nel modo seguente: sigla <strong>della</strong> provincia in<br />
due lettere, sigla dell'allevatore con un massimo <strong>di</strong> due lettere, numero progressivo da<br />
0000 a 9999 con una lettera alfabetica maiuscola per la serie successiva alla prima.<br />
La marcatura è progressiva per allevamento, in<strong>di</strong>pendentemente dalla razza.<br />
* Successivamente superato da D.P.R. 317/96 del 30 aprile.<br />
GADGETS<br />
Volume Lit. 15.000 - e 7.75<br />
Cappellino blu/bianco Lit. 10.000 - e 5.16 Giaccone trapuntato blu Lit. 60.000 e 30.99 Polo bianca/blu £. 40.000 - e 20.66<br />
Materiale <strong>di</strong>sponibile presso l’ufficio promozioni dell’Asso.Na.Pa.
5 l'allevatore <strong>di</strong> ovini e caprini<br />
REGOLAMENTO<br />
4° MOSTRA NAZIONALE OVINI<br />
ISCRITTI AL LIBRO GENEALOGICO<br />
DI RAZZA APPENNINICA<br />
Art. 1<br />
L’Associazione Nazionale <strong>della</strong><br />
Pastorizia, in collaborazione con<br />
Umbriafiere S.p.A. e con il patrocinio<br />
del Mi.P.A.F., organizza, per i<br />
giorni 22, 23 e 24 Marzo 2002, a<br />
presso i pa<strong>di</strong>glioni <strong>di</strong> Umbriafiere<br />
Maschiella <strong>di</strong> Bastia Umbra (PG) la:<br />
4ª Mostra Nazionale degli ovini <strong>di</strong><br />
razza Appenninica iscritti al Libro<br />
Genealogico.<br />
Art. 2<br />
Possono partecipare alla Mostra<br />
tutti i soggetti iscritti al Registro Genealogico<br />
Arieti, Registro Genealogico<br />
Pecore e Registro Giovane Bestiame,<br />
in possesso dei seguenti minimi<br />
requisiti (gli animali partecipanti devono<br />
essere a vello intero):<br />
MASCHI<br />
- almeno una generazione nota <strong>di</strong><br />
ascendenti;<br />
- il peso e la valutazione morfologica<br />
del soggetto;<br />
- il peso e la valutazione morfologica<br />
del padre.<br />
FEMMINE (*)<br />
- almeno una generazione nota <strong>di</strong><br />
ascendenti.<br />
Art. 3<br />
Le domande <strong>di</strong> partecipazione<br />
degli allevatori dovranno essere redatte<br />
sugli appositi stampati.<br />
I dati morfologici, genealogici e<br />
funzionali dei soggetti da esporre dovranno<br />
essere trasmessi all’Asso.Na.Pa.<br />
tramite l’utilizzo <strong>della</strong> procedura informatica<br />
appositamente pre<strong>di</strong>sposta.<br />
Le domande <strong>di</strong> partecipazione e i<br />
dati <strong>di</strong> cui sopra dovranno pervenire<br />
all’Ufficio Centrale del Libro Genealogico,<br />
tramite le Associazioni Provinciali<br />
<strong>di</strong> competenza, previa valutazione<br />
d’Ufficio da parte delle stesse A.P.A.<br />
dei requisiti genealogici e produttivi,<br />
entro e non oltre il 3 Marzo 2002.<br />
Art. 4<br />
I soggetti iscritti alla Mostra devono<br />
trovarsi presso i pa<strong>di</strong>glioni <strong>di</strong> Umbriafiere<br />
Maschiella <strong>di</strong> Bastia Umbra (PG)<br />
entro le ore 10:00 <strong>di</strong> Venerdì 22 Marzo<br />
2002 e rimanere esposti fino alle ore<br />
19:00 <strong>di</strong> Domenica 24 Marzo 2002.<br />
L’ingresso in Mostra è riservato<br />
ai soli soggetti iscritti in catalogo.<br />
* alla Categoria 8: Gruppo <strong>di</strong> pecore,<br />
si possono iscrivere anche femmine<br />
<strong>di</strong> ascendenza sconosciuta.<br />
Gli stessi animali prendono posto<br />
nei recinti assegnati, dai quali non<br />
possono essere rimossi senza il consenso<br />
dell’Ente Organizzatore.<br />
La identificazione dei soggetti è<br />
effettuata da personale all’uopo incaricato<br />
dal predetto Ente.<br />
Art. 5<br />
Alla Mostra potranno partecipare<br />
esclusivamente animali provenienti<br />
da allevamenti ufficialmente indenni<br />
da brucellosi ovi-caprina.<br />
È vietata la spe<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> animali<br />
<strong>della</strong> specie ovina dalle zone<br />
<strong>di</strong> restrizione per BLUE TONGUE<br />
come da normativa vigente.<br />
Gli ovini partecipanti dovranno<br />
essere scortati alla partenza da MOD 4<br />
redatto in conformità alle norme previste<br />
dall’O.M. 18/10/1995, rilasciato ad<br />
opera del Servizio Veterinario U.S.L.<br />
competente per territorio:<br />
a) gli ovi-caprini provengono da azienda<br />
sotto controllo ufficiale per brucellosi<br />
ovi-caprina e dovranno essere<br />
scortati dal previsto certificato R attestante<br />
la qualifica <strong>di</strong> soggetti provenienti<br />
da allevamento ufficialmente<br />
indenne.<br />
Tutta la documentazione sanitaria<br />
<strong>di</strong> scorta, sarà verificata dal Servizio<br />
Veterinario competente per territorio;<br />
in caso <strong>di</strong> mancata, incompleta od inesatta<br />
documentazione sanitaria, gli animali<br />
non saranno autorizzati ad entrare<br />
nel recinto <strong>della</strong> Mostra.<br />
DISCIPLINA DEI TRASPORTI<br />
Gli esercenti <strong>di</strong> autoveicoli che effettuano<br />
il trasporto degli ovini dovranno<br />
esibire all’ingresso <strong>della</strong> Mostra:<br />
attestazione dell’avvenuta <strong>di</strong>sinfezione<br />
me<strong>di</strong>ante un cartello con la scritta<br />
“Disinfettato”, parimenti timbrato,<br />
datato firmato e riportante il numero<br />
<strong>di</strong> targa e l’ora dell’avvenuta <strong>di</strong>sinfezione<br />
(art. 64 Reg. Pol. Veter. n.<br />
320/54 O.M. 29/5/1992).<br />
Ultimato lo scarico, gli automezzi<br />
a<strong>di</strong>biti al trasporto degli animali<br />
non potranno lasciare l’area fieristica,<br />
se non dopo essere sottoposti a lavaggio<br />
e <strong>di</strong>sinfezione presso l’apposita<br />
stazione esistente nell’ambito<br />
<strong>della</strong> Mostra.<br />
A comprova <strong>di</strong> tali operazioni, il<br />
Servizio Veterinario, operante nella<br />
Mostra, rilascerà agli interessati opportune<br />
attestazioni, me<strong>di</strong>ante l’apposizione<br />
sull’automezzo <strong>di</strong> un cartello riportante<br />
la scritta “Disinfettato”, timbrato,<br />
datato, firmato e riportante il numero <strong>di</strong><br />
targa e l’ora dell’avvenuta <strong>di</strong>sinfezione.<br />
Durante lo svolgimento delle manifestazioni<br />
è fatto obbligo ai detentori<br />
<strong>di</strong> bestiame <strong>di</strong> denunciare al Servizio<br />
Veterinario, operante nella Mostra, ogni<br />
manifestazione clinica sospetta che<br />
faccia presumere una malattia in atto<br />
ed altresì ogni eventuale caso <strong>di</strong> morte<br />
dei propri animali.<br />
Tutte le certificazioni sanitarie<br />
sono a carico del richiedente.<br />
Per eventuali informazioni o chiarimenti,<br />
potranno rivolgersi al Settore<br />
Veterinario <strong>della</strong> Regione Umbria (tel.<br />
075/5042012 – fax 075/5042095) oppure<br />
al Servizio Veterinario U.S.L. n. 2<br />
– Area Valle Umbra Nord – P.za Moncada,<br />
4 – Bastia Umbra (PG) –<br />
(tel.075/8139612; fax 075/8139605).<br />
Si avanza riserva circa la piena<br />
osservanza delle norme sanitarie che<br />
da oggi fino allo svolgimento <strong>di</strong> “A-<br />
GRIUMBRIA 2002” dovessero essere<br />
emanate dal Ministero <strong>della</strong> Sanità<br />
o dalla Regione Umbria o da<br />
quant’altri a seguito <strong>di</strong> mutate con<strong>di</strong>zioni<br />
sanitarie.<br />
Art. 6<br />
La custo<strong>di</strong>a e la presentazione<br />
degli animali restano affidati agli espositori.<br />
L’Ente organizzatore provvederà<br />
alla fornitura gratuita <strong>di</strong> fieno, mangime<br />
e lettiera; all’assicurazione del<br />
bestiame provvederà L’Asso.Na.Pa..<br />
Art. 7<br />
I soggetti iscritti alla Mostra vengono<br />
sud<strong>di</strong>visi nelle seguenti sezioni<br />
e categorie:<br />
I Sezione: Maschi<br />
1° Categoria: Arieti da 12 a 24<br />
mesi <strong>di</strong> età.<br />
2° Categoria: Arieti oltre i 24<br />
mesi <strong>di</strong> età.<br />
II Sezione: Femmine<br />
3° Categoria: Pecore <strong>di</strong> primo<br />
parto con età massima 24 mesi.<br />
4° Categoria: Pecore <strong>di</strong> secondo<br />
parto ed oltre;<br />
III Sezione: Gruppi<br />
5° Categoria: Gruppo <strong>di</strong> 2 agnelli,<br />
nati dopo il 1 Settembre 2001<br />
nell’allevamento dell’espositore.<br />
La categoria non sarà considerata<br />
per la classifica del migliore allevamento.<br />
6° Categoria: Gruppo <strong>di</strong> 2 agnel-<br />
le, nate dopo il 1 Settembre 2001<br />
nell’allevamento dell’espositore.<br />
8° Categoria: Gruppo <strong>di</strong> 6 pecore<br />
<strong>di</strong> secondo parto ed oltre.<br />
I dati <strong>di</strong> ogni soggetto partecipante<br />
alla Mostra saranno resi pubblici in un<br />
apposito catalogo nel quale verrà riportato,<br />
per ogni soggetto: la matricola, la<br />
data <strong>di</strong> nascita, la genealogia per almeno<br />
una generazione, i dati ponderali, le<br />
valutazioni morfologiche e l’eventuale<br />
in<strong>di</strong>ce ariete dei soggetti provenienti<br />
dalle prove <strong>di</strong> performance e degli ascendenti,<br />
il nome dell’allevatore seguito<br />
da quello del proprietario, intendendosi<br />
per allevatore il proprietario<br />
del soggetto all’atto <strong>della</strong> nascita.<br />
Art. 8<br />
Ogni allevatore non può presentare<br />
più <strong>di</strong> un soggetto nelle categorie<br />
in<strong>di</strong>viduali o più <strong>di</strong> un gruppo nelle<br />
altre categorie.<br />
Per ogni Categoria (in<strong>di</strong>viduale o<br />
<strong>di</strong> gruppo) è consentita la iscrizione<br />
in Catalogo <strong>di</strong> n. 2 soggetti <strong>di</strong> riserva.<br />
Art. 9<br />
La valutazione morfologica del<br />
bestiame è affidata ad una Giuria,<br />
composta da Esperti <strong>di</strong> razza nominati<br />
dall'Ufficio Centrale del Libro Genealogico<br />
su segnalazione del competente<br />
Comitato <strong>di</strong> razza.<br />
Gli Esperti non possono avere<br />
soggetti partecipanti alla Mostra.<br />
Il giu<strong>di</strong>zio è inappellabile.<br />
Art. 10<br />
Il giu<strong>di</strong>zio dei soggetti si esprime,<br />
in<strong>di</strong>pendentemente dalla categoria<br />
<strong>di</strong> merito del soggetto, con la qualifica<br />
<strong>di</strong> “ottimo”, “molto buono”,<br />
“buono” e “ sufficiente”.<br />
Il giu<strong>di</strong>zio dei gruppi si effettua<br />
in base ai caratteri morfologici e costituzionali<br />
dei soggetti presentati, tenendo<br />
conto anche <strong>della</strong> uniformità e<br />
<strong>della</strong> omogeneità del gruppo.<br />
Come per le valutazioni in<strong>di</strong>viduali,<br />
il giu<strong>di</strong>zio si esprime con la<br />
qualifica <strong>di</strong> “ottimo”, “molto buono”,<br />
“buono” e “sufficiente”.<br />
Art. 11<br />
Tra i soggetti che nella valutazione<br />
morfologica hanno riportato la qualifica<br />
<strong>di</strong> “ottimo” viene scelto il campione<br />
(1° classificato) e il campione <strong>di</strong> riserva<br />
(2° classificato), il 3°, il 4° ed il 5°<br />
classificato per le categorie 1ª e 2ª, la<br />
campionessa (1ª classificata) e la campionessa<br />
<strong>di</strong> riserva (2ª classificata), la<br />
3ª, la 4ª e la 5ª classificata per le categorie<br />
3ª e 4ª.<br />
Per le categorie 6ª e 8ª il miglior<br />
gruppo viene scelto tra i gruppi classificati<br />
“ottimo”.<br />
Su questi viene scelto anche il 2°,<br />
3° , 4° e 5° gruppo.<br />
Art. 12<br />
Per ogni allevamento partecipante<br />
alla Mostra viene formulata una<br />
graduatoria <strong>di</strong> merito tenendo conto<br />
dei giu<strong>di</strong>zi morfologici riportati in<br />
tutte le categorie:<br />
ottimo 1°, punti 1; ottimo 2°,<br />
punti 10<br />
ottimo 3°, punti 9; ottimo 4°,<br />
punti 8; ottimo 5°, punti 7; ottimo<br />
punti 6; molto buono punti 4; buono<br />
punti 2; sufficiente punti 1<br />
Viene raddoppiato il punteggio<br />
<strong>della</strong> categoria 8ª.<br />
L’allevamento che avrà raggiunto<br />
il maggior punteggio sarà classificato<br />
come il miglior allevamento <strong>della</strong><br />
Mostra.<br />
In caso <strong>di</strong> parità <strong>di</strong> punteggio fra<br />
due o più allevamenti, gli stessi verranno<br />
classificati ex equo.<br />
Art. 13<br />
La proclamazione dei risultati<br />
<strong>della</strong> Mostra verrà fatta dopo i lavori<br />
<strong>della</strong> Giuria.<br />
I risultati conseguiti dai singoli<br />
soggetti partecipanti alla Mostra<br />
devono essere iscritti sulle schede<br />
genealogiche con la precisa in<strong>di</strong>cazione<br />
del luogo e <strong>della</strong> data <strong>della</strong><br />
Mostra, e riportati sui certificati genealogici.<br />
Art. 14<br />
Al primo soggetto e gruppo classificato<br />
nelle rispettive categorie<br />
verrà assegnata una targa dell’Ufficio<br />
Centrale LL.GG.; una targa ufficiale<br />
verrà assegnata anche al primo allevamento<br />
classificato.<br />
A tutti gli allevatori espositori<br />
sarà consegnato l’attestato <strong>di</strong> partecipazione<br />
alla Mostra.<br />
La premiazione avverrà alle ore<br />
10:00 <strong>di</strong> Domenica 24 Marzo.<br />
Art. 15<br />
L’Espositore all’atto dell’iscrizione<br />
accetta senza riserve il Regolamento<br />
<strong>della</strong> Mostra e tutte le altre <strong>di</strong>sposizioni<br />
che potranno essere emanate<br />
dall’Ente Organizzatore.<br />
Questi non risponde <strong>di</strong> eventuali errori<br />
che possono essere stati commessi<br />
nella compilazione del Catalogo.<br />
Art. 16<br />
Per quanto non previsto nel presente<br />
Regolamento <strong>della</strong> Mostra, decide<br />
inappellabilmente il Comitato <strong>di</strong><br />
razza Appenninica.
l'allevatore <strong>di</strong> ovini e caprini 6<br />
La XXXIV e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Agriumbria,<br />
Mostra Nazionale<br />
dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione<br />
(Bastia Umbra - Perugia<br />
- 22124 Marzo 2002) si presenta,<br />
anche quest’anno, con il tutto esaurito<br />
degli spazi espositivi dei<br />
quartiere fieristico, a conferma del<br />
ruolo <strong>di</strong> primaria importanza che<br />
questa manifestazione primaverile<br />
svolge quale qualificato momento<br />
espositivo dell’innovazione tecnologica<br />
dei mezzi tecnici per l’agricoltura,<br />
del miglioramento genetico<br />
raggiunto nel comparto zootecnico<br />
(Mostre Nazionali e Rassegne interregionali<br />
<strong>di</strong> bovini, ovicaprini,<br />
suini, ecc.) e <strong>della</strong> produzione agroalimentare<br />
riferita, in particolare,<br />
a quella DOP e IGP.<br />
Un appuntamento che rappresenta,<br />
inoltre, l’occasione per <strong>di</strong>battere<br />
i temi <strong>di</strong> maggiore attualità,<br />
fra i quali la qualità e la sicurezza<br />
alimentare che sarà al centro <strong>di</strong> una<br />
tavola rotonda (venerdì 22 marzo<br />
ore 15) cui hanno aderito, con propri<br />
rappresentanti, enti, istituzioni<br />
pubbliche e private, organismi professionali<br />
e sindacati <strong>di</strong> categoria.<br />
Un’azione <strong>di</strong> Agriumbria 2002,<br />
quin<strong>di</strong>, che si propone agli operatori<br />
del settore e dell’opinione pubblica<br />
non solo come momento espositivo,<br />
ma anche come punto <strong>di</strong><br />
incontro per formulare concrete<br />
proposte al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le linee<br />
economiche sulle quali sviluppare<br />
comuni strategie intersettoriali<br />
finalizzate a definire le politiche <strong>di</strong><br />
intervento da parte del Governo e<br />
delle Regioni.<br />
Tre giorni <strong>di</strong> incontri che avranno<br />
inizio venerdì 22 Marzo alle ore<br />
11,30 con l’inaugurazione <strong>della</strong><br />
XXXIV e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Agriumbria da<br />
parte dei Sottosegretario alle Pontile<br />
Agricole e Forestali, On. Paolo<br />
Scarpa Bonazza Buora H quale,<br />
con la sua presenza, intende confermare<br />
la valenza <strong>di</strong> questa manifestazione<br />
umbra che, per la sua <strong>di</strong>versificazione<br />
merceologica e per i<br />
<strong>di</strong>battiti rappresenta un qualificato<br />
momento fieristico, espressione<br />
delle <strong>di</strong>verse realtà agricole dell’Italia<br />
Centrale e Meri<strong>di</strong>onale.<br />
Un programma che presenta anche<br />
un’iniziativa, prima in Italia,<br />
che riguarda l’intesa raggiunta tra<br />
Assessorato Regionale alla Sanità<br />
dell’Umbria e l’ENAMA (Ente Nazionale<br />
per la Meccanizzazione Agricola)<br />
sull’impiego e sulla sicurezza<br />
dell’uso delle macchine agricole.<br />
Questo tema sarà al centro <strong>di</strong><br />
un talk-show fissato per Sabato 23<br />
Marzo alle ore 9,30: incontro dal<br />
quale emergeranno importanti interazioni<br />
e <strong>di</strong>rettive per limitare l’elevato<br />
numero <strong>di</strong> infortuni che tuttora<br />
si verificano in agricoltura.<br />
Misure preventive che troveranno<br />
una loro <strong>di</strong>mostrazione pratica<br />
nell’area del quartiere fieristico <strong>di</strong><br />
Bastia Umbra, opportunamente<br />
pre<strong>di</strong>sposta ad effettuare <strong>di</strong>verse<br />
prove (ribaltamento, comportamenti<br />
<strong>di</strong>nan-àci delle macchine agricole,<br />
ecc.) fra le quali è da segnalare<br />
la novità del triathion del boscaiolo<br />
(prove <strong>di</strong> abbattimento, sramatura e<br />
taglio con accetta).<br />
Un’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Agriumbria<br />
2002 che riserva, inoltre, particolare<br />
attenzione alla qualità e alla tipicità<br />
dei prodotti agroalimentari,<br />
con l’allestimento <strong>di</strong> spazi espositivi<br />
e <strong>di</strong> assaggio che rappresentano<br />
vere e proprie isole enogastronomiche.<br />
Da segnalare l’iniziativa delle<br />
Agenzie <strong>di</strong> Sviluppo agricolo<br />
dell’Italia Centrale che organizzano<br />
un percorso <strong>di</strong> prodotti tipici, in<br />
un’apposita area espositiva, che ha<br />
per. tema “Pane e companatico”.<br />
Programma <strong>di</strong> Massima<br />
Venerdì 22 Marzo<br />
Ore 9.30 Centro Congressi SA-<br />
LA MASCHIELLA<br />
Convegno Nazionale sulla Bieticoltura<br />
-promosso dall’ANB - Associazione<br />
Nazionale Bieticoltori<br />
“Le prospettive <strong>della</strong> Bieticoltura<br />
nel Centro Italia”<br />
Ore 11.30 Centro Congressi<br />
SALA MASCHIELLA<br />
Inaugurazione ufficiale <strong>della</strong><br />
XXXIV e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Agriumbria, con<br />
la partecipazione del Sottosegretario<br />
alle Politiche Agricole, On.<br />
Paolo Scarpa Bonazza Buora, e regionali<br />
e locali.<br />
Ore 15.00 Centro Congressi<br />
SALA MASCHISLLA<br />
Tavola Rotonda<br />
“Qualità e sicurezza alimentare”<br />
Interverranno rappresentanti <strong>di</strong>:<br />
ANABIC<br />
ARUSIA<br />
Assessorato Regionale alle Politiche<br />
Agricole<br />
Assessorato Regionale alla Sanità<br />
C.I.A.<br />
Col<strong>di</strong>retti<br />
Commissione Agricoltura <strong>della</strong><br />
Camera dei<br />
Deputati<br />
Confagricoltura<br />
Facoltà <strong>di</strong> Agraria <strong>di</strong> Perugia<br />
Facoltà <strong>di</strong> Veterinaria <strong>di</strong> Perugia<br />
ISMEA<br />
Sabato 23 Marzo<br />
Ore 9.30 Centro Congressi SA-<br />
LA MASCHIELLA Presentazione<br />
dell’intesa Assessorato Regionale<br />
alla Sanità ed E NA.AM. sull’impiego<br />
e l’a sicurezza nell’uso delle<br />
macchine in agricoltura.<br />
Seguirà Talk show<br />
AGRIUMBRIA 2002<br />
“La fìgura del responsabile del<br />
servizio <strong>di</strong> prevenzione e protezione<br />
aziendale e del rappresentante<br />
dei lavoratori per la sicurezza”:<br />
Parteciperanno i rappresentanti <strong>di</strong>:<br />
- Regione dell’Umbria<br />
- AUSL<br />
- ENAMA<br />
INAIL<br />
-categorie professionali (CIA -<br />
Col<strong>di</strong>retti e Confagricoltura)<br />
-sindacati <strong>di</strong> categoria dei lavoratori<br />
-responsabili del servizio <strong>di</strong><br />
prevenzione e protezione<br />
-delegati dei lavoratori per la<br />
sicurezza nelle aziende agricole<br />
-<br />
Magistratura<br />
Ore 9.30 Centro Congressi<br />
SALA A<br />
Tavola Rotonda promossa<br />
dall’Azienda Bavicchi<br />
“Le prospettive future del tabacco<br />
tra qualità e sviluppo<br />
Ore 10.00 Centro Congressi<br />
SALA B.<br />
Incontro-<strong>di</strong>battito promosso da<br />
ARPSUMBRIA<br />
“L’allevamento dello struzzo:<br />
esperienze a confronto”<br />
Ore 14.30 Centro Congressi<br />
SALA A<br />
Tavola Rotonda promossa da<br />
Assocarni Umbra<br />
“L’infomatizzazione nella gestione<br />
dell’allevamento bovino<br />
Ore 15.00 Centro Congressi<br />
SALA B<br />
Incontro promosso dall’AS-<br />
SO.NA.PA. “La Razza Ovina Appenninica:<br />
origini, <strong>di</strong>ffusione, allevamento,<br />
attività <strong>di</strong> selezione e<br />
prospettive future “<br />
Domenica 24 Marzo<br />
Ore 10.00 Centro Congressi<br />
SALA A<br />
Incontro tecnico con gli allevatori<br />
promosso dall’A.P.A. <strong>di</strong> Perugia<br />
con la collaborazione<br />
dell’A.N.A.F.I,<br />
“Nuovo in<strong>di</strong>ce dì selezione PFT<br />
(Produttività Funzionalità<br />
Tipo), pregi e <strong>di</strong>fetti<br />
SALA DI MUNGITURA PER<br />
OVINI E CAPRINI<br />
Avranno luogo altresì varie manifestazioni<br />
zootecniche:<br />
- Mostra Nazionale <strong>della</strong> Razza<br />
Chianina,<br />
- Mostra Nazionale degli Ovini<br />
<strong>di</strong> Razza Appenninica;<br />
- inoltre varie rassegne interregionali<br />
<strong>di</strong> specie e razze<br />
Dal pomeriggio <strong>di</strong> Venerdì 22<br />
e per tutta la durata <strong>della</strong> fiera,<br />
Area Dimostrazioni (Rivierasca),<br />
Agrishow ENAMA - Assessorato<br />
Regionale alla Sanità e AUSL<br />
dell’Umbria:<br />
- prove tecniche-statiche-<strong>di</strong>namiche<br />
e <strong>di</strong>mostrazioni <strong>di</strong> sicurezza<br />
macchine e attrezzature agricole,<br />
prove <strong>di</strong> ribaltamento;<br />
- Triathlon del Boscaiolo:<br />
prova abbattimento, prova sramatura<br />
e - prova taglio con accetta.<br />
CONVEGNO<br />
In occasione <strong>della</strong> 4° Mostra<br />
nazionale <strong>della</strong> razza ovina Appenninica,<br />
a partire dalle ore 15:00 <strong>di</strong><br />
Sabato 23 Marzo, presso il Centro<br />
Congressi <strong>di</strong> Umbriafiere, si terrà<br />
un Convegno sul tema: La razza<br />
Appenninica: le origini, la <strong>di</strong>ffusione,<br />
l’allevamento, l’attività <strong>di</strong> selezione<br />
e le prospettive future.<br />
Moderatore: Dr. Antonio Ricci<br />
Interventi:<br />
1) Dr. A. Ricci (Giornalista):<br />
presentazione <strong>della</strong> pubblicazione<br />
“L’Allevamento degli ovini” e<strong>di</strong>to<br />
dal Divulgatore.<br />
2) Prof. D. M. Sarti (Presidente<br />
del Comitato <strong>di</strong> razza Appenninica):<br />
La razza Appenninica:<br />
passato, presente e futuro.<br />
3) Dr. L. Castelli (Collaboratore<br />
A.P.A. Perugia): L’uso del<br />
nastro misuratore come alternativa<br />
al rilievo del peso nei controlli<br />
funzionali per gli ovini <strong>di</strong> razza<br />
Appenninica.<br />
4) Asso.Na.Pa. : Il programma<br />
selettivo per le razze ovine da<br />
carne: risultati e prospettive.<br />
EUROSTALLE<br />
DI NUOVA CONCEZIONE, QUESTO SISTEMA DI<br />
MOVIMENTAZIONE E DISTRIBUZIONE ALIMENTI<br />
PER LE SALE DI MUNGITURA OVINI E CAPRINI<br />
VI PERMETTE DI OTTENERE UN CONFORT E UNA<br />
RAPIDITÀ DI MUNGITURA MAI AVUTA FINO AD OGGI<br />
I SUOI VANTAGGI<br />
- ENTRATA ED USCITA DEGLI ANIMALI COMPLETAMENTE AUTOMATICA<br />
- RITMO DI MUNGITURA ELEVATO<br />
- MUNGITURA IDONEA PER UN SOLO MUNGITORE:<br />
-POSSIBILITÀ DI IDENTIFICAZIONE ELETTRONICA DELLE PECORE<br />
-DISTRIBUTORE PER DUE DIVERSI TIPI DI ALIMENTI PROGRAMMABILE<br />
PER LOTTI<br />
POSSIBILITÀ D’INSTALLAZIONE SU QUALSIASI SALA DI<br />
MUNGITURA CON VECCHI STALLI DI QUALSIASI MARCA<br />
DISTRIBUITO PER L’ITALIA DA AGRISYSTEM SNC<br />
VIA MERCALLI 37 PONTE SAN GIOVANNI PERUGIA<br />
TEL. 075.397149-FAX 075.397140 e-mail trinari@agrisystem.it<br />
siamo presenti in fiera AGRIUMBRIA PERUGIA
7 l'allevatore <strong>di</strong> ovini e caprini<br />
FINALMENTE …. IL CENTRO DI ASCIANO<br />
Completata la realizzazione del Centro Genetico Nazionale per la specie ovina ad<br />
Asciano località le Cortine. Si è così concluso un processo <strong>di</strong> grande sviluppo per il settore<br />
ovino Nazionale che potrà contare su una struttura operativa innovativa e all’avanguar<strong>di</strong>a<br />
grazia alla quale certamente importanti obiettivi potranno essere raggiunti<br />
segue dal numero <strong>di</strong> febbraio<br />
LE STRUTTURE DI SERVIZIO<br />
Per il funzionamento del Centro<br />
è necessario <strong>di</strong>sporre, oltre che dei<br />
ricoveri zootecnici, delle strutture<br />
necessarie per lo stoccaggio e preparazione<br />
degli alimenti, nonché per la<br />
raccolta e conservazione delle deiezioni<br />
zootecniche e dei liquami in<br />
attesa <strong>di</strong> poterli utilizzare per la concimazione<br />
dei terreni.<br />
PREPARAZIONE ALIMENTI<br />
È il fabbricato destinato alla<br />
temporanea conservazione delle materie<br />
prime ed al confezionamento<br />
dei mangimi necessari per l’integrazione<br />
alimentare.<br />
Il fabbricato, che ha <strong>di</strong>mensioni<br />
assiali <strong>di</strong> m 15,00 x 50,00 ed una altezza,<br />
utile <strong>di</strong> m 6,50, consente <strong>di</strong><br />
posizionare all’interno i sili <strong>di</strong> stoccaggio<br />
delle materie prime principali<br />
(orzo e mais) , l’impianto per la<br />
loro macinazione, dosaggio e misce-<br />
Foto 7<br />
lazione e le farinerie per i prodotti<br />
finiti (Foto 7 e Planimetria 6)<br />
Il posizionamento <strong>di</strong> queste, a<br />
lato <strong>della</strong> corsia <strong>di</strong> transito, consente<br />
un facile ed agevole rifornimento<br />
del carro’ miscelatore.<br />
La particolare localizzazione del<br />
miscelatore, prossimo alla parete laterale,<br />
permette inoltre il collegamento<br />
funzionale con i sili posti<br />
all’esterno del fabbricato aumentando<br />
cosi la flessibilità <strong>di</strong> utilizzo<br />
dell’impianto.<br />
L’impianto è costituito dalle seguenti<br />
strutture - attrezzature:<br />
a) all’interno del fabbricato:<br />
-n. 2 sili (<strong>di</strong>ametro m 3, 60; h m<br />
5, 05; cap. mc 50 in lamiera ondulata<br />
<strong>di</strong> acciaio zincato per mais (35 t<br />
ca.) ed orzo (35 t ca.);<br />
-mulino con trasporto pneumatico<br />
delle farine, ciclone e valvola stellare<br />
con scarico a due vie per il loro convogliamento<br />
nelle due fariniere;<br />
-n. 2 fariniere in VTR, da mc 8<br />
cadauna, con coclee <strong>di</strong> estrazione<br />
per convogliare le farine nel miscelatore;<br />
-miscelatore orizzontale, da 2<br />
mc. su celle <strong>di</strong> carico con coclea <strong>di</strong><br />
estrazione e <strong>di</strong> carico dei sili del<br />
mangime finito. Su questo convogliano<br />
pure le coclee estrattrici dei<br />
sili esterni;<br />
-n. 3 sili in VTR, da 14 mc cadauno,<br />
per i mangimi finiti, attrezzati<br />
con coclee <strong>di</strong> estrazione per il carico<br />
del carro miscelatore<br />
b) all’esterno del fabbricato:<br />
-n. 1 coclea tubolare per funzionamento<br />
inclinato (lunghezza m 12,<br />
00, <strong>di</strong>ametro 150 mm), con cavalletto<br />
<strong>di</strong> sostegno e tramoggia <strong>di</strong> carico,<br />
per il rifornimento dei sili “mais” ed<br />
“orzo,,<br />
-n. 2 sili esterni in VTR da mc<br />
20 cadauno (per soia ed altro) con<br />
carico pneumatico o da “giraffa”.<br />
Tali impianti interessano circa<br />
un terzo <strong>della</strong> superficie totale del<br />
fabbricato e quin<strong>di</strong>, i due terzi, restano,<br />
a <strong>di</strong>sposizione per deposito <strong>di</strong><br />
prodotti in sacchi e per far fronte alle<br />
varie esigenze per ricoverare attrezzature,<br />
macchine e prodotti vari.<br />
Il fabbricato è stato realizzato<br />
con strutture prefabbricate in acciaio<br />
zincato a caldo costituite da<br />
pilastri, capriate tralicciate a doppia<br />
falda, arcarecci ad omega pre<strong>di</strong>sposti<br />
a ricevere il manto <strong>di</strong> copertura<br />
in lastre rette <strong>di</strong> fibrocemento<br />
ondulato.<br />
Vista la destinazione del fabbricato<br />
non si è ritenuto in<strong>di</strong>spensabile<br />
prevederne la coibentazione.<br />
Le opere <strong>di</strong> fondazione, come le<br />
varie pavimentazioni, sono state realizzate<br />
con getti <strong>di</strong> cls in opera.<br />
I tamponamenti laterali ed anche<br />
quelli <strong>di</strong> testata sono stati eseguiti<br />
con pannelli prefabbricati.<br />
FIENILE<br />
Per la conservazione del fieno e<br />
<strong>della</strong> paglia si prevede <strong>di</strong> garantire<br />
uno stoccaggio pari ad un terzo <strong>di</strong><br />
quello complessivamente necessario<br />
per il Centro.<br />
Essendo il fieno necessario pari a<br />
700 t (e quin<strong>di</strong> a circa 2.400 balle cilindriche<br />
D cm 150’ ed h cm 120) e la paglia<br />
necessaria pari a 350 t (e quin<strong>di</strong> a<br />
circa 1700 balle cilindriche D cm 150<br />
ed h cm 120) occorre immagazzinare<br />
circa 1350 balle cilindriche (circa 800<br />
<strong>di</strong> fieno e 550 <strong>di</strong> paglia) per le quali si<br />
è realizzato un fabbricato (con <strong>di</strong>men-<br />
sioni assiali <strong>di</strong> m 15,00 x 50,00 ed altezza<br />
m 6,50) tamponato su tre lati e<br />
munito, sul fronte aperto, <strong>di</strong> uno sporto<br />
<strong>di</strong> tetto <strong>di</strong> m 3.00.<br />
Il fabbricato è stato realizzato<br />
con strutture prefabbricate in acciaio<br />
zincato a caldo costituite da pilastri,<br />
capriate tralicciate a doppia falda,<br />
arcarecci ad omega pre<strong>di</strong>sposti a ricevere<br />
il manto <strong>di</strong> copertura in lastre<br />
rette <strong>di</strong> fibrocemento ondulato.<br />
Vista la destinazione del fabbricato<br />
non si è ritenuto in<strong>di</strong>spensabile<br />
prevederne la coibentazione. Le opere<br />
<strong>di</strong> fondazione, come le varie<br />
pavimentazioni, sono state realizzate<br />
con getti <strong>di</strong> cls in opera.<br />
I tamponamenti, realizzati con<br />
pannelli prefabbricati, sono stati eseguiti<br />
su tre lati.<br />
Data la particolarità dell’ambiente<br />
e il rilevante rischio <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o<br />
che consegue dalla tipologia <strong>di</strong><br />
uso del fabbricato in ottemperanza a<br />
quanto prescritto dalla vigente normativa<br />
l’immobile è stato dotato <strong>di</strong><br />
idoneo impianto antincen<strong>di</strong>o con relativa<br />
linea <strong>di</strong> adduzione privileggiata<br />
e serbatoio da 20 mc.<br />
L’acqua da utilizzare ai fini antincen<strong>di</strong>o<br />
è quella prelevata dai laghetti<br />
collinari aziendali <strong>di</strong> cui in seguito.<br />
SILO ORIZZONTALE E PLATEA<br />
Per la conservazione dei foraggi<br />
insilati si sono realizzati n° 2 sili orizzontali<br />
(<strong>di</strong>mensioni m 45,00x<br />
7,00) in grado <strong>di</strong> stoccare 500 t <strong>di</strong><br />
prodotto ca. ciascuno.<br />
La larghezza del silo, prevista <strong>di</strong><br />
soli ml 7,00 consente <strong>di</strong> avere, con<br />
allevamento a regime, un avanzamento<br />
me<strong>di</strong>o, giornaliero sufficiente<br />
a contenere, ad un livello accettabile,<br />
le per<strong>di</strong>te per ossidazione.<br />
Per la costruzione si è optato a<br />
favore <strong>della</strong> adozione <strong>di</strong> elementi<br />
prefabbricati <strong>di</strong> tipo autostabile ormai<br />
universalmente <strong>di</strong>ffusi.<br />
A completamento <strong>della</strong> struttura<br />
davanti alle testate dei due sili orizzontali<br />
è stata realizzata una platea<br />
in cemento <strong>di</strong> ca. ml. 5 <strong>di</strong> larghezza;<br />
platea in cemento che corre anche<br />
parallelamente ad uno dei lati lunghi<br />
dei sili creando <strong>di</strong> fatto una ulteriore<br />
possibilità <strong>di</strong> stoccaggio temporaneo<br />
per fieni e paglia durante la stagione<br />
favorevole <strong>di</strong> ca. 250 mq.<br />
LA RACCOLTA DEI LIQUAMI<br />
La adozione <strong>della</strong> soluzione stabulativa<br />
con zona <strong>di</strong> riposo a lettiera<br />
permanente evita la produzione, nei<br />
ricoveri <strong>di</strong> stabulazione, <strong>di</strong> liquami,<br />
Questi si producono solo dai saltuari<br />
lavaggi, del corridoio <strong>di</strong> convogliamento<br />
alla mungitura e dal settore<br />
<strong>di</strong> mungitura stesso ove, con regolarità,<br />
si effettua il lavaggio dell’impianto<br />
e delle pavimentazioni.<br />
Per questo si è prevista la realizzazione<br />
<strong>di</strong> una asta <strong>di</strong> fognatura che<br />
corre al <strong>di</strong> sotto del corridoio “movimentazione<br />
animali” e che, raccolte<br />
le acque, le convoglia in una vasca<br />
<strong>di</strong> raccolta e sollevamento dalla quale<br />
vengono inviate allo stoccaggio in<br />
attesa <strong>della</strong> loro utilizzazione agricola.<br />
Si tratta comunque <strong>di</strong> quantità,<br />
relativamente contenute e dell’or<strong>di</strong>ne<br />
<strong>di</strong> ca. due metri cubi al giorno.<br />
Per assicurare la massima elasticità,<br />
<strong>di</strong> utilizzo, evitando cosi ogni possibile<br />
impatto ambientale negativo, si é<br />
pure prevista la realizzazione <strong>di</strong> un ulteriore<br />
bacino con funzione <strong>di</strong> stoccaggio<br />
e <strong>di</strong> stabilizzazione dei liquami.<br />
LO STOCCAGGIO E TRATTA-<br />
MENTO DELLE DEIEZIONI<br />
ZOOTECNICHE<br />
La impostazione progettuale, dei<br />
ricoveri zootecnici che, come già, detto,<br />
prevede sempre la presenza <strong>della</strong><br />
lettera nelle zone <strong>di</strong> riposo, consente<br />
<strong>di</strong> eliminare, in pratica, la produzione<br />
<strong>di</strong> liquami e <strong>di</strong> allontanare sempre<br />
deiezioni zootecniche frammiste alla<br />
paglia e quin<strong>di</strong> in forma solida.<br />
Per questo si è realizzata un’ampia<br />
concimaia a platea (ca. m2 700)<br />
in grado <strong>di</strong> stoccare il letame prodotto<br />
in più <strong>di</strong> 120 giorni.<br />
Tale platea, delimitata da pareti<br />
<strong>di</strong> contenimento, è affiancata da una<br />
vasca <strong>di</strong> stoccaggio del volume <strong>di</strong><br />
ca. m 3 500 in grado <strong>di</strong> raccogliere i<br />
liquami prodotti nel settore zootecnico<br />
(sala <strong>di</strong> mungitura) e le acque<br />
piovane raccolte dalla platea stessa.<br />
Al fine <strong>di</strong> assicurare la massima elasticità<br />
possibile nella gestione dei liquami<br />
e <strong>di</strong> consentirne cosi la corretta<br />
utilizzazione agricola, qualunque sia<br />
l’andamento stagionale, si è realizzata<br />
una ulteriore vasca, del volume <strong>di</strong> ca.<br />
1400 mc con funzione sia <strong>di</strong> stoccaggio<br />
(è da sola, in grado <strong>di</strong> garantire un<br />
periodo <strong>di</strong> stoccaggio superiore a 180<br />
giorni), sia <strong>di</strong> fase <strong>di</strong> stabilizzazione.<br />
In questa si è infatti installato un<br />
aeratore-omogeneizzatore che, opportunamente<br />
temporizzato è in grado<br />
<strong>di</strong> miscelare la massa ed aerarla<br />
in modo da ottenere la stabilizzazione<br />
dei liquami e quin<strong>di</strong> la eliminazione<br />
<strong>di</strong> ogni odore sgradevole.<br />
IMPIANTI TECNOLOGICI<br />
Il complesso è dotato dei necessari<br />
allacciamenti ed impianti per<br />
l’approvvigionamento idrico ed elettrico.<br />
In particolare:<br />
- Approvigionamento idrico<br />
I consumi idrici del Centro derivano<br />
dall’abbeverata degli animali,<br />
dai lavaggi giornalieri del settore<br />
mungitura e da quelli saltuari per le<br />
varie operazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione dei<br />
mezzi e dei locali a fine ciclo.<br />
Considerando un fabbisogno me<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> 4, 5 l/d per le pecore, 3 l/d per arieti<br />
ed animali in accrescimento e<br />
2,5l/d per gli agnelli si ottiene un consumo<br />
giornaliero, in situazione <strong>di</strong> punta,<br />
pari a 16 m3 ai quali vanno aggiunte<br />
le acque utilizzate per i vari lavaggi.<br />
Nel complesso si può considerare<br />
prudenziale, prevedere una <strong>di</strong>sponibilità,<br />
<strong>di</strong> non oltre 20 m3 <strong>di</strong> acqua<br />
al giorno.<br />
La presenza <strong>della</strong> rete idrica<br />
pubblica ha permesso un facile approvvigionamento<br />
dell’acqua pota-<br />
bile tramite idoneo allaccio alla rete<br />
<strong>di</strong>stributiva pubblica.<br />
In aggiunta anche al fine <strong>di</strong> evitare<br />
inutili sprechi e costi per tutti gli<br />
usi nei quali non è necessario l’uso <strong>di</strong><br />
acqua potabile, vista anche la assenza<br />
<strong>di</strong> falde utilizzabili nel sottosuolo come<br />
chiarito nella relazione geologica<br />
eseguita sui terreni del Centro, si è<br />
optato per la utilizzazione, dell’acqua<br />
irrigua raccolta negli invasi presenti<br />
sul territorio aziendale.<br />
Per questo è stata realizzata una<br />
specifica linea <strong>di</strong> derivazione completa<br />
<strong>di</strong> serbatoio <strong>di</strong> stoccaggio da<br />
20 mc. per l’acqua da destinare sia<br />
all’irrigazione delle aree verde che<br />
agli altri usi per i quali non si necessita<br />
<strong>di</strong> acqua potabile.<br />
La <strong>di</strong>stribuzione dell’acqua potabile<br />
nel centro zootecnico prevede la<br />
realizzazione, nel settore mungitura,<br />
<strong>della</strong> centrale idrica (nel locale deposito<br />
e pluriuso) con serbatoio <strong>di</strong><br />
prima raccolta in polietilene atossico<br />
ed autoclave per la <strong>di</strong>stribuzione alle<br />
varie utenze nei vari ricoveri.<br />
In particolare, in ogni ricovero,<br />
si è prevista la <strong>di</strong>sponibilità, <strong>di</strong> un<br />
rubinetto portagomma in pressione,<br />
mentre per servire gli abbeveratoi,<br />
sia a bacinella che a vaschetta, si è<br />
pre<strong>di</strong>sposta una linea specifica con<br />
riduttore <strong>di</strong> pressione.<br />
Per tutte le linee internate si è<br />
previsto l’impiego <strong>di</strong> tubazioni in<br />
PEAD mentre per quelle esterne si è<br />
optato per l’acciaio zincato.<br />
Simile sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, limitatamente<br />
agli spazi esterni ai fabbricati,<br />
è stato realizzato per l’acqua<br />
non potabile, in questo caso ovviamente<br />
tutte le linee sia interrate che esterne<br />
sono state realizzate in PEAD.<br />
- Approvvigionamento elettrico.<br />
Le utenze elettriche del centro<br />
zootecnico, sono relative, oltre che<br />
alla illuminazione, al settore mungitura<br />
(per le operazioni <strong>di</strong> mungitura<br />
e <strong>di</strong> raffreddamento del latte), alla<br />
pompa (eventuale) per il trasferimento<br />
dei liquami, alle coclee installate<br />
sia nei sili annessi al ricovero<br />
preparazione alimenti, sia, all’interno<br />
dello stesso, per le celle delle<br />
materie prime.<br />
La <strong>di</strong>stribuzione prevede l’ingresso<br />
nel corpo mungitura, ove si è<br />
ricavato uno specifico locale per il<br />
quadro elettrico e da qui la derivazione<br />
ai vari gruppi <strong>di</strong> utenze. Il tutto,<br />
ovviamente, secondo le norme<br />
CEI in vigore.<br />
A lato del locale quadro, nel corpo<br />
mungitura, si è pure pre<strong>di</strong>sposto<br />
il locale per il generatore elettrico in<br />
grado <strong>di</strong> far fronte a situazioni <strong>di</strong> emergenza.<br />
Per l’approvvigionamento si è<br />
realizzata una nuova cabina elettrica<br />
la cui ubicazione, scelta in accordo<br />
con il competente Ufficio Enel, è<br />
pressoché baricentrica tra il vecchio<br />
ed il nuovo inse<strong>di</strong>amento a lato <strong>della</strong><br />
viabilità <strong>di</strong> collegamento.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un manufatto prefabbricato<br />
delle <strong>di</strong>mensioni estera ne <strong>di</strong><br />
m 5,80 x 4,50 e altezza interna <strong>di</strong> m<br />
2,50, <strong>di</strong>viso in tre locali: uno per<br />
l’Enel, uno per l’utente ed uno per i<br />
gruppi <strong>di</strong> misura.
l'allevatore <strong>di</strong> ovini e caprini 8<br />
Foto 8<br />
Foto 9<br />
Il manufatto è stato montato su<br />
una platea <strong>di</strong> fondazione completa<br />
dei necessari cunicoli. I <strong>di</strong>versi locali,<br />
previsti secondo le in<strong>di</strong>cazioni<br />
tecniche correnti per tale destinazione,<br />
sono in corso <strong>di</strong> approvazione<br />
dal competente Ufficio Enel <strong>di</strong> zona.<br />
- Recinzione / Viabilità / Fognature.<br />
Motivi <strong>di</strong> sicurezza e protezione<br />
sanitaria rendono in<strong>di</strong>spensabile la<br />
realizzazione <strong>della</strong> recinzione <strong>di</strong> tutto<br />
il nuovo complesso (Foto 8).<br />
Per questo si è optato per una soluzione<br />
con rete metallica zincata, fissata<br />
su ritti metallici in acciaio zincato<br />
inseriti in plinti <strong>di</strong> cls. è questa infatti<br />
la soluzione che, pur rispondendo alle<br />
esigenze funzionali, consente un sensibile<br />
contenimento dei costi.<br />
La necessita, <strong>di</strong> ridurre lo sviluppo<br />
delle superfici a massicciata, dati i loro<br />
notevoli costi <strong>di</strong> realizzazione, ha consigliato<br />
<strong>di</strong> prevedere la movimentazione<br />
dei mezzi solo sulla viabilità nordsud,<br />
(Foto 9) che serve le testate e<br />
quin<strong>di</strong> gli ingressi dei vari ricoveri,<br />
mentre negli spazi tra ricovero e ricovero<br />
sono stati sistemati ad aree verde.<br />
Solo nella zona a nord <strong>della</strong> sala<br />
<strong>di</strong> mungitura si è prevista la viabilità<br />
est-ovest e ciò, per servire le cisterne<br />
del gasolio, dei settori mungitura<br />
e svezzamento e per consentire l’accesso<br />
dei mezzi meccanici per le operazioni<br />
<strong>di</strong> pulizia-asportazione lettiera<br />
nelle varie sale svezzamento.<br />
Oltre che l’ingresso principale, localizzato<br />
a nord-est del complesso, ove<br />
è stata realizzata una barriera sanitaria<br />
per il lavaggio e <strong>di</strong>sinfezione dei<br />
mezzi, si è previsto un secondo ingresso,<br />
all’estremità, sud-ovest, per<br />
consentire l’accesso dei mezzi che trasportano<br />
foraggi e mangimi senza avere<br />
interferenze con la parte zootecnica<br />
(il controllo peso viene effettuato<br />
nel piazzale <strong>di</strong> manovra appositamente<br />
realizzato esternamente alla recinzione<br />
del Centro stesso).<br />
Il rifornimento delle materie prime<br />
e <strong>di</strong> eventuali integratori, grazie<br />
alla pre<strong>di</strong>sposizione <strong>della</strong> coclea con<br />
tramoggia <strong>di</strong> carico ed al posizionamento<br />
dei sili in fregio al tamponamento<br />
laterale, può essere effettuato<br />
<strong>di</strong>rettamente dall’esterno con interessanti<br />
vantaggi dal punto <strong>di</strong> vista<br />
igienico sanitario.<br />
Per la raccolta e la regimazione<br />
delle acque piovane, che cadono<br />
sull’area del complesso, si è realizzata<br />
una serie <strong>di</strong> fognature parallele<br />
ai vari fabbricati, per la raccolta dei<br />
pluviali, e <strong>di</strong> quattro collettori, in <strong>di</strong>rezione<br />
nord-sud, per il loro convogliamento<br />
nel canale che delimita, a<br />
nord, la zona del complesso.<br />
L’area è inoltre attraversata dal<br />
fosso del Quercione, per il quale è<br />
stato realizzato il completo intubamento<br />
con la realizzazione dei manufatti<br />
<strong>di</strong> imbocco, <strong>di</strong> deflusso ed i<br />
pozzetti <strong>di</strong> ispezione interme<strong>di</strong>.<br />
Un particolare merita <strong>di</strong> essere<br />
sottolineato in merito ai fabbricati esistenti<br />
e riguarda l’impossibilità <strong>di</strong><br />
apportare agli stessi mo<strong>di</strong>fiche importanti<br />
in termini <strong>di</strong> sagoma ed aspetto<br />
esteriore in quanto trattasi <strong>di</strong><br />
fabbricati vincolati dal punto <strong>di</strong> vista<br />
architettonico e paesaggistico.<br />
Gli allacci sia idrici che elettrici<br />
sono stati mantenuti separati da<br />
quelli del Centro Zootecnico sia per<br />
evidenti ragioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni che<br />
anche ai fini <strong>di</strong> una maggiore elasticità<br />
contabile dei relativi costi.<br />
3 - L’ORGANIZZAZIONE TEC-<br />
NICO-GESTIONALE.<br />
3.1- LA RIPRODUZIONE.<br />
Su tale tema si prevede si prevede<br />
la sud<strong>di</strong>visione delle femmine in<br />
gruppi da 12 capi ciascuno con un ariete<br />
assegnato.<br />
Non è previsto per il momento<br />
l’uso <strong>di</strong> prodotti per la sincronizzazione<br />
degli estri nè interventi <strong>di</strong> fecondazione<br />
artificiale.<br />
L’interparto previsto è <strong>di</strong> 12 mesi<br />
per la razza Comisana ed è invece<br />
<strong>di</strong> 8 mesi (3 parti in 2 anni) per la<br />
razza Massese.<br />
Lo schema proposto prevede una<br />
riforma delle femmine a 48/55 mesi<br />
<strong>di</strong> età dopo aver partorito 4 volte.<br />
Le percentuali <strong>di</strong> fecon<strong>di</strong>tà adottate<br />
sono state del 90% sia per comisana<br />
che massese per i parti autunnali<br />
mentre per i parti primaverili<br />
<strong>della</strong> massese si è optato per un più<br />
conservativo 65% .<br />
3.2 - L’ALIMENTAZIONE.<br />
Si è ipotizzato uno schema alimentare<br />
totalmente in stalla con carro<br />
miscelatore per le pecore in produzione<br />
e per gli arieti.<br />
Il ricorso al pascolo è previsto<br />
per tutti i giovani animali e per le<br />
pecore adulte durante la fase <strong>di</strong> asciutta.<br />
Gli alimenti che si prevede <strong>di</strong> utilizzare<br />
sotto forma <strong>di</strong> unifeed sono<br />
fieno, insilati e concentrati. Resta da<br />
valutare il possibile utilizzo <strong>di</strong> eventuali<br />
sottoprodotti agroindustriali sia<br />
freschi che essiccati sulla base delle<br />
<strong>di</strong>sponibilità e convenienze economiche<br />
che si verranno via via a presentare.<br />
In linea con le esigenze sopra<br />
descritte è stato messo a punto il<br />
piano culturale <strong>di</strong> utilizzo dei terreni<br />
che viene i seguito in<strong>di</strong>cato.<br />
Le razioni me<strong>di</strong>e sommariamente<br />
calcolate al fine <strong>della</strong> stima dei<br />
fabbisogni alimentari risultano:<br />
-Pecore in produzione 1,1 UF/g<br />
e Arieti per 365 gg/ anno:<br />
• Concentrati 0,4 kg/g<br />
• Fieno 1,0 kg/g<br />
• Insilati 1,0 kg/g<br />
- Rimonta giovani animali 0,7<br />
UF/gg per 365/gg/anno<br />
• Concentrati 0,3 kg/g<br />
• Fieni 0,4 kg/g<br />
• Insilati 0,8 kg/g.<br />
I quantitativi <strong>di</strong> UF necessarie sono<br />
stati ottenuti applicando i fabbisogni<br />
sopra in<strong>di</strong>cati al dato dell’effettiva<br />
consistenza me<strong>di</strong>a annuale <strong>di</strong> stalla<br />
Per quanto riguarda lo svezzamen-<br />
to degli agnelli questo è prevista che<br />
avvenga con il <strong>di</strong>stacco dalla madre a<br />
12/24 ore dalla nascita (dopo la prima<br />
ingestione <strong>di</strong> colostro) e successivo<br />
svezzamento tramite latte ricostituito.<br />
A questo proposito sono previste<br />
prove sperimentali sia con latte caldo<br />
tramite macchina allattatrice, che<br />
tramite bottiglie 2/3 volte al giorno,<br />
che tramite latte acido freddo ad libitum<br />
in taniche con succhiotti. La<br />
finalità <strong>di</strong> tali sperimentazioni è<br />
quella <strong>di</strong> valutare finalmente su<br />
gran<strong>di</strong> numeri ed in realtà operative<br />
<strong>di</strong> allevamento quale tra i sistemi<br />
suddetti offra i migliori risultati sia<br />
in termini economici che <strong>di</strong> qualità<br />
<strong>di</strong> crescita e sviluppo.<br />
3.3 - IL PIANO CULTURALE.<br />
Il piano colturale è stato impostato<br />
tenendo conto dei fabbisogni alimentari<br />
<strong>di</strong> cui al punto precedente<br />
e <strong>della</strong> articolazione <strong>della</strong> superficie<br />
aziendale <strong>di</strong> seguito riportata:<br />
Descrizione Ha<br />
pianura non irrigua 55<br />
pianura irrigua 40<br />
collina non irrigua 135<br />
S.A.U. 230<br />
Boschi, pasc, cesp. 35<br />
Tare (fabbricati, strade, incolti) 25<br />
S.A.T. 290<br />
Pertanto, a regime ( Anno<br />
2.008), la ripartizione <strong>della</strong> S.A.U. è<br />
così prevista:<br />
Piano Colturale (2008)<br />
Descrizione HaHa<br />
Superficie non irrigua 190<br />
Erba me<strong>di</strong>ca* 120<br />
Erbaio loiessa* 45<br />
Orzo* 21<br />
Grano duro 0<br />
Set-a-side 4<br />
Superficie irrigua 40<br />
Mais granella* 10<br />
Mais silo* 10<br />
Erba me<strong>di</strong>ca* 20<br />
oramai non più utilizzata da anni<br />
tanto che si è ritenuto più conveniente<br />
<strong>di</strong> abbandonarla e realizzare<br />
un nuovo schema irriguo.<br />
Oltretutto una parte <strong>della</strong> vecchia<br />
rete era compresa in una nuova<br />
zona <strong>di</strong> urbanizzazione espropriata<br />
dall’Amministrazione Provinciale <strong>di</strong><br />
Siena il che avrebbe in ogni caso richiesto<br />
pesanti interventi in termini<br />
<strong>di</strong> ricucitura delle linee <strong>di</strong> adduzione<br />
che erano state interrotte dai lavori<br />
<strong>di</strong> urbanizzazione dell’area.<br />
Il nuovo impianto realizzato è costituito<br />
da due aree irrigue <strong>di</strong>stinte<br />
collocate una a destra e l’altra a sinistra<br />
<strong>della</strong> nuova strada <strong>di</strong> collegamento<br />
veloce a 4 corsie Siena-Bettole.<br />
Le superfici investite sono rispettivamente<br />
12e 28 ettari.<br />
L’area <strong>di</strong> ca. 12 ettari e servita da<br />
un impianto lineare costituito da un ala<br />
rotolante <strong>di</strong> 148 ml. a 2 campate . La<br />
corsa dell’impianto è <strong>di</strong> ca. 180 ml.<br />
L’area invece <strong>di</strong> 28 ettrai è servita<br />
da un sistema non semplicemente<br />
lineare ma anche pivottante.<br />
L’ala è lunga in questo caso 122 ml.<br />
con 2 campate.<br />
Per quanto riguarda la stazione<br />
<strong>di</strong> pompaggio questa è stata posizionata<br />
vicino alla cabina elettrica in<br />
quanto si sono previste delle elettropompe<br />
( una per ciascun impianto).<br />
La gestione <strong>di</strong> ambedue gli impianti<br />
è totalmente meccanizzata<br />
l’intervento dell’operatore è previsto<br />
solo per il cambio dell’allaccio <strong>della</strong><br />
manichetta alla tubazione <strong>di</strong> adduzione<br />
principale.<br />
Ovviamente l’intensità <strong>di</strong> pioggia e<br />
regolabile secondo le <strong>di</strong>verse colture in<br />
atto e con essa anche l’altezza degli<br />
uggelli dal suolo al fine <strong>di</strong> minimizzare<br />
le per<strong>di</strong>te per evaporazione.<br />
Ambedue i laghetti sono stati<br />
manutenuti e ripuliti con nuovi siatemi<br />
<strong>di</strong> presa per l’alimentazione<br />
delle condotte principali (braccio oscillante<br />
con galleggiante e succhiarola<br />
protetta).<br />
3.5 – LE MACCHINE ED AT-<br />
TREZZATURE AGRICOLE.<br />
2/2 LE STRUTTURE DEL CEN-<br />
TRO AZIENDALE ESISTENTE<br />
RIABILITATE.<br />
Gli interventi <strong>di</strong> manutenzione<br />
straor<strong>di</strong>naria e ristrutturazione hanno<br />
interessato in questa prima fase<br />
solamente n° 4 degli 8 fabbricati esistenti<br />
(Foto 10).<br />
In sintesi sono stati riabilitati:<br />
-N° 2 appartamenti <strong>di</strong> servizi per<br />
il personale <strong>di</strong>rettivo del Centro per<br />
il quale è previsto l’obbligo <strong>di</strong> residenza<br />
in azienda.<br />
-N°1 locale da destinare ad uffici<br />
e rappresentanza dell’Associazione<br />
con sala riunione, etc.<br />
-N° 1 locale da destinare a garage<br />
e magazzino <strong>di</strong> servizio<br />
-N° 1 fabbricato da destinare a<br />
stalla per performance ora in via <strong>di</strong><br />
ridefinizione in termini <strong>di</strong> destinazione<br />
d’uso<br />
Ulteriori interventi sono stati eseguiti<br />
poi in termini <strong>di</strong> viabilità e<br />
piazzali con particolare attenzione agli<br />
aspetti collegati alla sicurezza.<br />
Erbaio intercalare fuori rotazione*10<br />
*foraggere<br />
Dall’anno 2002 all’anno 2007 in<br />
considerazione <strong>di</strong> una mandria in<br />
corso <strong>di</strong> accrescimento si preferiranno<br />
le colture mercantili (grano duro)<br />
rispetto alle colture foraggere.<br />
Per il calcolo delle U.F. prodotte<br />
in azienda si è tenuto conto del valore<br />
nutritivo me<strong>di</strong>o degli alimenti in<strong>di</strong>cati<br />
rapportato all’effettiva superficie<br />
utilizzata.<br />
Per quanto riguarda la quota <strong>di</strong><br />
concentrati si è assunto che la stessa<br />
venga costituita da cereali per 2/3 e<br />
da farine proteiche per 1/3.<br />
È stato previsto il pascolo <strong>di</strong> tutte<br />
le superfici dopo il raccolto oltre<br />
al pascolo del sottobosco. I capi interessati<br />
al pascolamento sono costituiti<br />
dalle fattrici durante il periodo<br />
<strong>di</strong> asciutta (60gg) e dalla rimonta.<br />
In sintesi estrema si ritiene che<br />
dal punto <strong>di</strong> vista del Bilancio Alimentare<br />
l’azienda riesca a sod<strong>di</strong>sfare<br />
totalmente il proprio fabbisogno<br />
con le produzioni aziendali calcolando<br />
in termini economiche le compensazioni<br />
tra le produzioni in esubero<br />
e quelle invece che si prevede<br />
<strong>di</strong> acquistare sul mercato quali ad esempio<br />
farine proteiche.<br />
La scelta aziendale preliminare,<br />
peraltro suggerita dallo stesso MiPAF,<br />
è stata quella <strong>di</strong> non dotarsi <strong>di</strong> un parco<br />
macchine ed attrezzi proprio per<br />
l’effettuazione delle varie operazioni<br />
culturali connesse con le coltivazioni<br />
dei terreni (arature, erpicature, semine,<br />
concimazioni, sfalci, pressature,<br />
raccolte, etc. etc.) e questo sia per non<br />
<strong>di</strong>sperdere le già limitate risorse finanziarie<br />
che per non gravare l’azienda<br />
<strong>di</strong> ulteriore personale con i conseguenti<br />
costi fissi.<br />
La dotazione si è pertanto limitata<br />
alle macchine strettamente necessarie<br />
per la gestione delle attività<br />
all’interno del Centro Zootecnico.<br />
Al momento il Centro Zootecnico<br />
risulta dotato delle seguenti macchine<br />
ed attrezzature:<br />
-n°2 carri miscelatori semoventi<br />
da 17 e 11 mc, per la preparazione e<br />
<strong>di</strong>stribuzione dell’unifeed<br />
-n° 1 trattore sollevatore con<br />
braccio da 7 mt. da utilizzare per<br />
tutte le esigenze <strong>di</strong> movimentazione<br />
<strong>di</strong> merci e materiali del Centro oltre<br />
che per la pulizia delle lettiere permanenti<br />
delle stalle<br />
-n° 1 carrello per il trasporto del<br />
letame alla concimaia e <strong>di</strong> eventuali<br />
altri prodotti all’interno dell’azienda<br />
-n° 1 decespugliatore a braccio<br />
per la pulizia e manutenzione delle<br />
cunette delle strade rurali e dei fossi<br />
-n° 1 scavafossi portato rotativo<br />
per la creazione e manutenzione del-<br />
3.4 – LE AREE IRRIGUE.<br />
L’azienda era originariamente<br />
dotata <strong>di</strong> 2 laghetti collinari realizzati<br />
probabilmente intorno agli anni 60<br />
e <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> irrigazione del tipo<br />
fisso interrato con ali mobili in<br />
alluminio in barre da 6 mt. cad.<br />
La situazione <strong>della</strong> rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>strile<br />
scoline nei campi coltivati.<br />
-n° 1 carrello attrezzato per la<br />
movimentazione degli animali<br />
all’interno e tra le varie stalle<br />
-n° 1 trattrice agricola DT da 80cv<br />
per la movimentazione ed utilizzo delle<br />
attrezzature sopra descritte<br />
-n° 1 scopatrice semovente per<br />
Foto 10 buzione interrata era molto carente<br />
(segue a pag. 10)
9 l'allevatore <strong>di</strong> ovini e caprini<br />
Planimetria 6 - Fabbricato preparazione alimenti
l'allevatore <strong>di</strong> ovini e caprini 10<br />
(segue da pag. 8)<br />
la pulizia dei corridoi delle stalle degli<br />
animali.<br />
è <strong>di</strong> tutta evidenza come si sia<br />
deciso <strong>di</strong> rendere il più possibile autonomo<br />
il Centro Zootecnico per<br />
quanto riguarda tutte le operazione<br />
che si svolgeranno al suo interno e<br />
questo anche per evidenti ragioni <strong>di</strong><br />
precauzione <strong>di</strong> natura sanitaria, mentre<br />
si siano lasciate integralmente agli<br />
eventuali contoterzisti tutti gli interventi<br />
in campagna sui terreni dalla<br />
preparazione degli stessi alla raccolta<br />
dei prodotti inclusa.<br />
4 - CONCLUSIONI.<br />
Ora Il Centro è pronto, i primi<br />
capi <strong>di</strong> razza massese sono arrivati<br />
lo scorso ottobre, si è trattato <strong>di</strong> agnelle<br />
e <strong>di</strong> agnelli dai 3/4 mesi fino<br />
ad 1 anno <strong>di</strong> età.<br />
I primi parti hanno cominciato a<br />
gennaio, al momento abbiamo in azienda<br />
ca. 150 capi <strong>di</strong> razza massese<br />
provenienti dalle provincie toscane<br />
da Bologna e Ferrara, per quanto riguarda<br />
invece la razza comisana la<br />
situazione ci causa gran<strong>di</strong> preoccupazioni<br />
in quanto la quasi totalità<br />
delle aree <strong>di</strong> allevamento <strong>della</strong> razza<br />
è sottoposta a misure restrittive per<br />
l’emergenza Blu Tongue.<br />
Questo situazione <strong>di</strong> crisi sanitaria<br />
al momento non ci ha permesso<br />
<strong>di</strong> far arrivare animali al Centro e<br />
non sembra destinata nel breve ad evolvere<br />
positivamente....<br />
Peccato perché quella che doveva<br />
essere una sfida innovativa nel campo<br />
dell’ovinicoltura rischia <strong>di</strong> segnare il<br />
passo a fronte <strong>di</strong> problematiche che<br />
purtroppo esulano dalle ns. competenze<br />
e possibilità <strong>di</strong> manovra....!!!<br />
Nazario Nazzarri<br />
IDROMEC S.R.L.<br />
Zona Industriale S. Atto - Teramo<br />
Tel. 0861/586093 - fax 0861/586094<br />
Sale mungitura bovini - bufalini<br />
Strutture prefabbricate in ferro<br />
Rastrelliere - mangiatoie - abbeveratori<br />
Stallo Parallelo con Stacchi <strong>di</strong> mungitura<br />
Box semoventi per carico sala mungitura<br />
Centro selezione <strong>Assonapa</strong>, Asciano (SI)<br />
L’angolo<br />
del<br />
Veterinario<br />
eterinario<br />
GLI ADEMPIMENTI<br />
DI MARZO<br />
Spero che il mio invito a me<strong>di</strong>tare<br />
non vi abbia spinto verso una<br />
vita monacale, ma bando alle ciance<br />
e continuiamo ad affrontare<br />
l’argomento VACCINI.<br />
Nello scorso numero <strong>di</strong> febbraio,<br />
<strong>di</strong> carne al fuoco ne abbiamo messa<br />
molta, ora cerchiamo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare<br />
la <strong>di</strong>scussione lungo un filo logico.<br />
Riassumendo un attimo, ricor<strong>di</strong>amo<br />
che ci sono malattie per le quali si<br />
DEVE VACCINARE e malattie per<br />
le quali NON NECESSARIAMEN-<br />
TE SI DEVE VACCINARE.<br />
Abbiamo quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduato<br />
nelle CLOSTRIDIOSI l’esempio<br />
massimo per cui, o si vaccina, o gli<br />
animali passano a miglior vita.<br />
Si è anche detto, che è bene utilizzare<br />
vaccini, che contengono<br />
antigeni solo per la malattia per la<br />
quale si vuole veramente vaccinare.<br />
A questo punto, cari miei, ci<br />
stiamo per cacciare su un terreno<br />
estremamente insi<strong>di</strong>oso, attirandoci<br />
le ire <strong>di</strong> questa o quella <strong>di</strong>tta o/e<br />
rappresentante.<br />
Un organismo che deve reagire<br />
ad un vaccino costituito da più valenze<br />
(ossia per più malattie) rischia<br />
<strong>di</strong> non riuscire a produrre anticorpi<br />
in quantità idonea per proteggere<br />
l’animale, rischiamo la<br />
PARALISI IMMUNITARIA senza<br />
considerare poi il fatto che, come<br />
<strong>di</strong>tta lo scorso mese, potremo creare<br />
dei portatori sani.<br />
Il mio invito a me<strong>di</strong>tare tendeva<br />
proprio ad evitare che ca<strong>di</strong>ate in<br />
certi errori; voi certe cose non le<br />
potete sapere, ma il vostro veterinario<br />
si!!.<br />
Esaurito questo piccolo ripasso,<br />
chiamiamo in causa un’altra<br />
malattia per la quale, è bene vaccinare<br />
a prescindere dalla presenza<br />
<strong>della</strong> malattia nel nostro gregge.<br />
Sto parlando dell’ABORTO EN-<br />
ZOOTICO; ne abbiamo già parlato<br />
<strong>della</strong> malattia lo scorso anno. Qui<br />
l’allevatore deve decidere lui se<br />
vaccinare tenendo conto che:<br />
a) i suoi animali se non hanno<br />
subito l’infezione sono SIEROLO-<br />
GICAMENTE NEGATIVI;<br />
b) una volta vaccinati gli animali,<br />
questi NON SONO più <strong>di</strong>stinguibili<br />
(dal punto <strong>di</strong> vista sierologico)<br />
da quelli infetti.<br />
Gli esami <strong>di</strong> laboratorio sul siero<br />
non ci consentono infatti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere<br />
gli anticorpi originatisi in<br />
seguito all’infezione a dopo vaccinazione.<br />
Il problema non sussiste ovviamente<br />
per quelli allevamenti dove<br />
la malattia è presente, lì bisogna<br />
vaccinare gli animali ancora sani<br />
ed eliminare via via quelli infetti,<br />
altrimenti non risaneremo più l’allevamento.<br />
Carro <strong>di</strong> mungitura 12/24<br />
ANFOR SUD s.r.l.<br />
Zona Artigianale S. Atto - Teramo<br />
Tel. 0861/587444 - Fax 0861/588371<br />
Quin<strong>di</strong> come comportarci? È<br />
bene, ogni qualvolta si voglia intraprendere<br />
un piano <strong>di</strong> vaccinazione,<br />
effettuare prima una indagine<br />
sierologica conoscitiva sui nostri animali,<br />
facciamo qualche esempio<br />
chiarificatore:<br />
1) gregge completamente indenne,<br />
nessuno animale positivo,<br />
qui, la vaccinazione per questa malattia<br />
potrebbe non rendersi necessaria<br />
se il proprietario è sicuro delle<br />
norme igieniche che vigono nel<br />
suo allevamento;<br />
2) Pochi animali sieropositivi<br />
nessun caso <strong>di</strong> aborto, eliminare i<br />
positivi ed effettuare perio<strong>di</strong>ci<br />
controlli sul siero se in un anno<br />
non si viene a capo <strong>della</strong> situazione<br />
ottenendo l’intero gregge sieronegativo,<br />
la vaccinazione è l’unica<br />
via;<br />
3) Molti animali positivi, la<br />
vaccinazione è l’unica soluzione.<br />
Questo schema comportamentale<br />
è valido a mio avviso per allevamenti<br />
piccoli o me<strong>di</strong>, per grossi<br />
greggi non si può andare tanto per<br />
il sottile (le analisi costano) meglio<br />
vaccinare a tappeto.<br />
La vaccinazione deve essere<br />
effettuata prima <strong>di</strong> introdurre l’ariete<br />
nel gregge, meglio ancora le<br />
pecore devono essere protette dalla<br />
infezione prima dell’accoppiamento,<br />
ciò presume che le pecore potranno<br />
essere coperte non prima <strong>di</strong><br />
15 – 20 giorni dall’ultima inoculazione<br />
<strong>di</strong> vaccino.<br />
Pecore mai vaccinate: SVER-<br />
MINAZIONE dopo 7 – 10 giorni Iª<br />
DOSE VACCINO a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 18<br />
– 20 giorni dalla prima, IIª DOSE<br />
VACCINO, tra 15 – 20 giorni introdurre<br />
l’ariete.<br />
Pecore vaccinate l’anno precedente:<br />
SVERMINAZIONE dopo 7<br />
WWW. IDROMECITALIA.COM<br />
idromec@idromecitalia.com<br />
WWW.IDROMEC.NET<br />
idromec@idromec.net<br />
Sale mungitura ovini-caprini<br />
Stacchi mungitura per ovi-caprini<br />
Impianti trasporto letame bovini<br />
Stalla bovini<br />
giorni VACCINO, tra 15 – 20 giorni<br />
ariete nel gregge.<br />
Agnelle: età 5 – 6 mesi SVER-<br />
MINAZIONE, dopo 7 – 10 giorni<br />
DOSE VACCINO VIVO ATTE-<br />
NUATO, da ripetersi dopo 2 anni.<br />
Questo vaccino può essere utilizzato<br />
anche nelle pecore adulte,<br />
ma almeno 4 mesi prima <strong>della</strong><br />
monta.<br />
Bene, <strong>di</strong>rei che per il momento<br />
è tutto, vi rimando al prossimo mese<br />
per concludere l’argomento.<br />
Fabio Rossi<br />
L'ALLEVATORE DI OVINI<br />
E CAPRINI<br />
Mensile dell'Associazione<br />
Nazionale <strong>della</strong> Pastorizia<br />
Direttore responsabile<br />
Nazario Nazzarri<br />
Capo redattore:<br />
Clau<strong>di</strong>o Giuliani,<br />
Comitato <strong>di</strong> redazione<br />
Pancrazio Fresi, Giovanni Festante,<br />
Enzamaria Macca<br />
Alessandro Maggio, Ilaria Pernazza<br />
Luigi Roberti, Salvatore Schembri,<br />
Giovanni Sleiter.<br />
Redazione e amministrazione<br />
ASSONAPA - viale Palmiro Togliatti, 1587<br />
00155 Roma<br />
Tel.: 06409001 Fax: 0640900130<br />
E-mail: info@assonapa.it<br />
Autorizzazione del Tribunale <strong>di</strong> Roma<br />
n. 89/94 del 29 febbraio 1994.<br />
Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale<br />
art. 2 comma 20/b - 45% legge 662/96<br />
Filiale <strong>di</strong> Roma<br />
Finito <strong>di</strong> stampare<br />
nel mese <strong>di</strong> marzo 2002<br />
Tipografia CSR - Via <strong>di</strong> Pietralata 157<br />
00158 Roma - Tel. 06/4182113
11 l'allevatore <strong>di</strong> ovini e caprini<br />
La qualità e la sicurezza alimentare,<br />
tema conduttore<br />
<strong>della</strong> XXXIV e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Agriumbria,<br />
Mostra Nazionale<br />
dell’Agricoltura, Zootecnia e<br />
Alimentazione (Bastia Umbra<br />
- PG 22 - 24 Marzo 2002),<br />
oggi più che mai monopolizza<br />
l’attenzione dell’opinione<br />
pubblica in conseguenza anche<br />
<strong>della</strong> nuova emergenza B-<br />
SE che, seppure limitata nei<br />
casi, ha riproposto la necessità<br />
<strong>di</strong> proseguire con determinazione<br />
nell’applicazione <strong>di</strong> misure<br />
preventive <strong>di</strong> controllo<br />
sanitario a partire dagli allevamenti<br />
zootecnici.<br />
I consumatori pretendono,<br />
giustamente, garanzie sulla sicurezza<br />
e sulla qualità dei<br />
prodotti zootecnici, soprattutto<br />
alla luce dei rischi che si<br />
corrono con prodotti provenienti<br />
da Paesi europei ed extra<br />
(olii industriali cancerogeni<br />
nei mangimi in Spagna e la<br />
sulfonamide nei mangimi per<br />
galline ovaiole in Belgio).<br />
Tuttavia quando si tratta <strong>di</strong><br />
prodotti zootecnici italiani le<br />
preoccupazioni vengono me-<br />
no, per la qualità delle carni e<br />
severità dei controlli esercitati.<br />
L’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Agriumbria<br />
2002, con le sue Mostre e<br />
Rassegne Zootecniche, rappresenta<br />
l’opportunità non solo<br />
per gli operatori del settore,<br />
ma anche per i numerosi visitatori<br />
che affolleranno il quartiere<br />
fienstico, <strong>di</strong> verificare<br />
l’elevato standard del patrimonio<br />
zootecnico italiano che<br />
offre piene garanzie <strong>di</strong> qualità<br />
e <strong>di</strong> salubrità con l’applicazione<br />
<strong>di</strong> rigi<strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinari <strong>di</strong> produzione.<br />
Assume particolare rilevanza,<br />
quin<strong>di</strong>, la XXXIV Mostra<br />
Nazionale <strong>della</strong> Razza<br />
Bovina Chianina organizzata<br />
dall’ANABIC: manifestazione<br />
alla quale concorreranno<br />
oltre 180 capi iscritti al Libro<br />
Genealogico.<br />
Questa Razza, conosciuta<br />
per la sua carne magra a basso<br />
contenuto <strong>di</strong> colesterolo, viene<br />
sempre più richiesta dagli<br />
allevamenti <strong>di</strong>slocati nei vari<br />
continenti, come viene confermato<br />
dalle oltre 1200 vac-<br />
PUBBLICITÀ ULTIMA<br />
PRENDERE DAL NUMERO FEBBRAIO<br />
UMBRIA FIERE<br />
COMUNICATO STAMPA N° 2<br />
che fattrici che, anche nel<br />
2001, sono state iscritte al Libro<br />
genealogico consentendo,<br />
in tal modo, <strong>di</strong> far fronte alle<br />
crescenti richieste.<br />
Razza Chianina che, unitamente<br />
alla Marchigiana, alla<br />
Romagnola, alla Maremmana<br />
e alla Podolica, ha avuto il riconoscimento<br />
da parte <strong>della</strong><br />
CE <strong>della</strong> IGP “Vitellone Bianco<br />
dell’Appennino Centrale”;<br />
unico marchio europeo per la<br />
carne bovina fresa.<br />
Un’azione <strong>di</strong> valorizzazione<br />
<strong>di</strong> queste Razze promossa<br />
e condotta dal Consorzio Produttori<br />
Carni Bovine Pregiate<br />
Italiane (C.C.B.I.), cui aderiscono<br />
1900 allevatori che rispettano<br />
il <strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong> produzione<br />
e il regolamento dei<br />
controlli che si estendono sino<br />
ai 250 punti <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta situati<br />
sull’intero territorio nazionale.<br />
Oltre ai bovini, Agriumbria<br />
2002 ospiterà la 4.a Mostra<br />
Nazionale <strong>della</strong> Razza Ovina<br />
Appenninica, organizzata<br />
dall’Associazione Nazionale<br />
<strong>della</strong> Pastorizia (ASSONAPA)<br />
sotto l’egida del Ministero<br />
delle Politiche Agricole e Forestali,<br />
in collaborazione con<br />
l’Associazione Allevatori <strong>di</strong><br />
Perugia.<br />
La Mostra, che ha una cadenza<br />
quadriennale, presenterà<br />
circa 300 capi iscritti al<br />
Libro Genealogico Nazionale<br />
che rappresentano il risultato<br />
<strong>di</strong> una selezione rivolta ad aumentare<br />
la resa in carne.<br />
Su questo aspetto, il Presidente<br />
del Comitato Scientifico<br />
delle Razze Ovine Appenniniche,<br />
Prof. Domenico Sarti, sta<br />
conducendo, presso allevamenti<br />
<strong>di</strong>slocati nell’Italia<br />
Centrale, prove <strong>di</strong> selezione<br />
finalizzate a migliorare le<br />
performance e a standar<strong>di</strong>zzare<br />
le caratteristiche <strong>di</strong> razza,<br />
contenendo il fattore variabilità.<br />
Su questi temi, l’ASSO-<br />
NAPA organizza un convegno<br />
previsto per la giornata dei 23<br />
Marzo.<br />
Mostre e Rassegne Zootecniche<br />
che ad Agriumbria 2002<br />
interesseranno altre razze bovine<br />
(Pezzata Rossa, Limousi-<br />
ne), ovine, nonché il settore<br />
suinicolo.<br />
Vi sarà, inoltre, la presenza<br />
<strong>di</strong> allevamenti <strong>di</strong> struzzo, il<br />
cui consumo <strong>di</strong> carne è in<br />
continua ascesa, come viene<br />
confermato dalla richiesta fatta<br />
dalla ristorazione che è passata<br />
dai 4 - 5 Kg. settimanali<br />
agli 8 - 11 Kg. sud<strong>di</strong>visi prevalentemente<br />
in tagli <strong>di</strong> filetto,<br />
controfiletto e bistecca.<br />
Un’Agriumbria 2002 che<br />
propone ai consumatori un<br />
vasto panorama delle produzioni<br />
zootecniche italiane che<br />
hanno, come requisito prioritario,<br />
la sicurezza alimentare e<br />
la qualità.<br />
La presenza del Ministro<br />
delle Politiche Agricole,<br />
Gianni Alemanno, alle giornate<br />
fieristiche <strong>di</strong> Bastia<br />
Umbra conferma l’importanza<br />
strategica che questa manifestazione<br />
assume soprattutto<br />
quale punto <strong>di</strong> riferimento<br />
per la costituzione del<br />
“polo carne”, come da tempo<br />
sta sostenendo il Presidente<br />
<strong>di</strong> Umbriafiere, Quintilio<br />
Trepie<strong>di</strong>.