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APPARATO TEGUMENTARIO


<strong>Apparato</strong> <strong>tegumentario</strong><br />

Protegge il corpo dall’azione di sostanze dannose e dall’essicamento. Ogni giorno con le attività quotidiane<br />

ne modifichiamo l’aspetto. Indica il nostro stato di salute, rispecchiando anche quello di organi interni, e<br />

anche il nostro stato emozionale.


EPIDERMIDE<br />

epitelio squamoso stratificato, contenente 4 tipi cellulari:<br />

CHERATINOCITI, i più abbondanti formano diversi strati<br />

MELANOCITI, producono melanina<br />

CELLULE DI MERKEL, percezione delle sensazioni<br />

CELLULE DI LANGHERANS, fagocitarie<br />

STRATI<br />

dalla membrana basale:<br />

GERMINATIVO, più interno o basale aderisce alla membrana basale. E’ formato da grandi cellule<br />

staminali o basali, di rimpiazzo, e da melanociti (rapporto melanociti: cellule basali, 1:4, 1:20) (abbondanti<br />

nelle guance, nei capezzoli e nei genitali). (differenze razziali)<br />

Nella cute provvista di peli sono presenti le cellule di Merkel (sensibilità cutanea, se compresse rilasciano<br />

sostanze chimiche capaci di stimolare le terminazioni nervose periferiche).<br />

SPINOSO, le cellule incominciano il differenziamento in cheratinociti, ma ancora si possono dividere. E’<br />

uno strato molto più spesso, le cellule al suo interno contengono le tonofibrille (strutture proteiche di<br />

sostegno) che iniziano e terminano e livello dei desmosomi. Ci sono anche melanociti e cellule di<br />

Langherans (3-8% soprattutto sulla superficie, agiscono contro patogeni e cellule tumorali).<br />

GRANULOSO, le cellule non si dividono più, producono cheratoialina e cheratina (componenti di peli e<br />

unghia). Nelle cellule si distruggono organelli e nucleo e muoiono.<br />

LUCIDO, palmo della mano e pianta dei piedi, cellule appiattite ricche di cheratina e strettamente unite fra<br />

loro.<br />

CORNEO, su cute sottile e spessa, costituito da 15-30 strati di cellule piatte e interdigitate già morte.<br />

Strato relativamente asciutto, rende difficile la crescita di molti microrganismi. Efficienza di questa<br />

barriera: ghiandole sebacee e sudoripare. Cheratinizzazione su tutta la superficie esposta tranne superficie<br />

anteriore dell’occhio.<br />

15-30 giorni per risalire dallo strato basale a quello corneo. Le cellule morte rimango due settimane<br />

circa prima di desquamarsi o essere lavate via.


Farmaci in solventi oleosi o acquosi possono attraversare l’epidermide piuttosto<br />

lentamente, soprattutto attraverso le cellule dello strato corneo. Il farmaco viene poi<br />

assorbito dai vasi del derma.<br />

Si può utilizzare un cerotto con alte concentrazioni di farmaco (per superare il<br />

problema di scarsa velocità di penetrazione): SOMMINISTRAZIONE<br />

TRANSDERMICA, un singolo cerotto può agire per diversi giorni.<br />

NITROGLICERINA per migliorare l’afflusso ematico e prevenire l’infarto al<br />

miocardio.<br />

SCOPOLAMINA per controllare la nausea, agisce sul sistema nervoso.<br />

ESTROGENI per ridurre la perdita ossea nelle donne.<br />

NICOTINA per disintossicare i fumatori.


Spesso e sottile si riferisce allo spessore dell’epidermide, la maggior parte del corpo è<br />

rivestita da cute sottile. In essa manca lo strato lucido.<br />

L’epidermide è 0,08mm, lo strato corneo ha uno spessore ridotto.<br />

Cute spessa lo strato corneo è formato da più di 30 file di cellule cornificate, quindi<br />

l’epidermide è 6 volte più spessa di quella che ricopre il resto del corpo.


Lo strato germinativo forma le<br />

CRESTE EPIDERMICHE, che<br />

si estendono nel derma<br />

aumentando l’area di contatto<br />

fra queste due regioni.<br />

Tra le creste si formano le<br />

PAPILLE DERMICHE.<br />

Tutta la superficie cutanea le<br />

possiede, ma sono diverse nella<br />

cute spessa e sottile.<br />

Le creste acute di mani e piedi<br />

aumentano l’attrito assicurando<br />

una presa sicura.<br />

La forma delle creste è<br />

geneticamente determinata non<br />

cambia nel corso della vita ed è<br />

diversa in ogni persona<br />

(impronte digitali).


COLORE DELLA CUTE<br />

- Apporto ematico:<br />

Emoglobina + ossigeno → rosso (soprattutto carnagione chiara)<br />

- processo infiammatorio, i vasi si dilatano → colorito pronunciato<br />

- paura, raffreddamento, malattia cardiovascolare o respiratoria (insufficienza cardiaca o<br />

asma) → vasocostrizione → ridotto apporto ematico → cianosi.<br />

- Concentrazione di due pigmenti:<br />

Carotene<br />

Pigmento giallo-arancione è contenuto in alcuni vegetali e può essere convertito in vitamina<br />

A viene accumulato nei cheratinociti.<br />

Melanina<br />

Prodotta e conservata dai melanociti.<br />

Pigmento giallo-bruno che forma vescicole intracellulari → melanosomi, che vengono<br />

trasferiti intatti nei cheratinociti e li colorano fino a quando non vengono distrutti dai lisosomi.<br />

Caucasici melanosomi negli strati spinoso e germinativo.<br />

Neri melanosomi grossi nello strato granuloso.<br />

Pigmento melaninico protegge dalle radiazioni UV.<br />

Radiazioni UV trasformazione di alcuni steroidi in vitamina D, importante per<br />

l’assorbimento del calcio e del fosforo nel piccolo intestino.<br />

Troppe radiazioni → danni immediati; esposizioni ripetute → danni a lungo termine.


IPERCHERATOSI: eccessiva produzione di cheratina.<br />

Si manifesta con i calli in regioni con cute ispessita soggette a stress meccanico, o con i corni tra le<br />

dita.<br />

PSORIASI: lo strato germinativo diventa particolarmente spesso in alcune aree (cranio, gomito,<br />

palmo della mano, pianta del piede, unghie). Le cellule staminali si dividono anche tutti i giorni,<br />

hanno cheratinizzazione incompleta e le aree affette desquamano continuamente. Spesso c’è dolore, è<br />

trattabile.<br />

Generata da ansia e stress 5% dei casi, ma anche ereditaria (20-30% dei casi).<br />

XEROSI: o cute secca, frequente negli anziani e nelle aree con clima arido. Le membrane cellulari si<br />

deteriorano e lo strato corneo diventa un insieme di scaglie (può aumentare del 75% la perdita di<br />

acqua).<br />

TUMORI CUTANEI: quasi tutti hanno almeno un tumore cutaneo benigno, nevi o lentiggini.<br />

Molto frequenti i carcinomi cutanei dovuti da una prolungata esposizione ai raggi solari.<br />

CARCINOMA A CELLULE BASALI: origina dalle cellule dell’epidermide. E’ il più frequente,<br />

soprattutto nelle aree soggette a esposizione cronica ai raggi UV.<br />

Recentemente sono stati correlati alla presenza di un gene. No metastasi.<br />

CARCINOMA A CELLULE SQUAMOSE: meno frequente, caratteristico delle zone fotoesposte.<br />

Frequente insorgenza di metastasi. Dopo rimozione delle cellule tumorali 5 o più anni di<br />

sopravvivenza (95% dei casi).<br />

MELANOMA MALIGNO: il più aggressivo, melanociti tumorali crescono rapidamente e<br />

metastatizzano mediante la via linfatica.<br />

Nella condizione localizzata indice si sopravvivenza a 5 anni, nel 90% dei casi, diffusa 14%.<br />

Individui con cute chiara che vivono ai tropici più suscettibili a tutte le forme di tumore cutaneo.


DERMA sotto l’epidermide<br />

STRATO PAPILLARE O SUPERFICIALE<br />

Tessuto connettivo lasso, capillari e rete nervosa sensitiva, prende il nome dalle papille<br />

dermiche.<br />

STRATO RETICOLARE O PROFONDO<br />

Reticolo intrecciato di tessuto connettivo denso irregolare che circonda vasi, follicoli piliferi,<br />

nervi, ghiandole sudoripare e sebacee.<br />

Gruppi di fibre collagene vanno dal derma reticolare a quello papillare; queste fibre invadono<br />

anche lo strato sottocutaneo.<br />

Le fibre collagene intrecciate e le fibre elastiche rendono il derma capace di accorciarsi e<br />

distendersi durante i normali movimenti.<br />

Età, ormoni, effetti degli UV riducono spessore ed elasticità del derma rughe e perdita di tono<br />

della cute.<br />

Eccessiva distensione del derma oltre le sue capacità elastiche → la cute si arriccia →<br />

smagliature.<br />

Acido retinoico, derivato della vitamina A, come crema o gel, incrementando il flusso ematico<br />

ha un ruolo importante nella riparazione cellulare. Diminuzione di formazione delle rughe e<br />

riduzione delle dimensioni di quelle già esistenti.


DERMATITE<br />

Infiammazione della cute che coinvolge, soprattutto, la regione papillare del derma.<br />

Insorge in zone esposte a infezioni, irritata da agenti chimici, radiazioni o stimoli<br />

meccanici. Può causare problemi clinici, essere dolorosa e diffondere rapidamente.<br />

DERMATITE DA CONTATTO in risposta a forti irritanti chimici. Produce un<br />

intenso rush e diffondere nelle aree vicine.<br />

- Allergica<br />

- Irritativa<br />

ECZEMA innescata da variazioni di temperatura, funghi, sostanze chimiche,<br />

detergenti, stress. Favorita da fattori ambientali e/o ereditari.<br />

ERITEMA DA PANNOLINO dovuta a sostanze irritanti contenute in feci e urine.<br />

ORTICARIA risposta allergica estesa a cibo, farmaci, morsi d’insetto, stress, o altro.<br />

TUMORI DEL DERMA<br />

Sono generalmente benigni. Più frequenti EMANGIOMI compaiono durante lo<br />

sviluppo embrionale.<br />

EMANGIOMA CAPILLARE piccoli vasi del derma papillare, arresta la crescita o<br />

scompare entro pochi mesi dalla nascita.<br />

EMANGIOMA CAVERNOSO vasi più grandi del derma.


Le fibre collagene e quelle<br />

elastiche sono disposte in<br />

fasci paralleli con un<br />

orientamento determinato<br />

dalle forze impresse sulla<br />

superficie cutanea durante<br />

i movimenti.<br />

La loro disposizione crea<br />

le linee di clivaggio.<br />

I chirurghi dovrebbero<br />

tagliare parallelamente a<br />

tali linee.<br />

Infatti un taglio parallelo<br />

cicatrizza perfettamente,<br />

uno angolato lascierà una<br />

brutta cicatrice.


VASCOLARIZZAZIONE DELLA CUTE<br />

Le arterie formano una rete nello strato sottocutaneo: PLESSO CUTANEO.<br />

I rami di questo plesso vascolarizzano il tessuto adiposo del derma sottostante e la cute. I sottili vasi che<br />

vanno all’epidermide mandano piccoli rami ai follicoli piliferi alle ghiandole sudoripare e agli altri annessi.<br />

A livello dello strato papillare formano il PLESSO PAPILLARE da cui partono capillari che circondano le<br />

papille dermiche. Essi si riversano in venule che scendono lungo il derma per arrivare allo strato profondo.<br />

CIRCOLAZIONE CUTANEA → FINEMENTE REGOLATA → TERMOREGOLAZIONE<br />

- aumento della temperatura corporea → aumento della circolazione cutanea → perdita di calore in eccesso<br />

- abbassamento della temperatura corporea → esatto contrario<br />

COSTANTE IL VOLUME DI SANGUE<br />

l’afflusso di sangue cutaneo può aumentare o diminuire → serbatoio per altri organi; esso è regolato dal<br />

sistema nervoso, da quello cardiovascolare e quello endocrino.<br />

INNERVAZIONE DELLA CUTE<br />

Le fibre nervose nella cute regolano: flusso ematico, secrezione ghiandolare, sensazioni provenienti dal<br />

derma e dallo strato profondo dell’epidermide. Le cellule di Merkel agiscono in modo integrato con le<br />

terminazioni nervose periferiche DISCHI DI MERKEL.<br />

L’epidermide contiene dendriti dei nervi recettori di stimoli termici e dolorifici.<br />

Anche il derma contiene recettori analoghi più specializzati:<br />

CORPUSCOLI DI MEISSNER nelle papille dermiche, attorno ai follicoli piliferi e alla radice del pelo,<br />

rispondono a leggeri stimoli tattili<br />

CORPUSCOLI DI RUFFINI nel derma reticolare, rispondono a pesanti stimoli tattili<br />

CORPUSCOLI DEL PACINI nel derma reticolare, rispondono a stimoli pressori e vibratili.


Ogni recettore ha una sensibilità specifica SPECIFICITA’ RECETTORIALE.<br />

I più semplici sono i dendriti dei neuroni sensitivi: TERMINAZIONI NERVOSE LIBERE.<br />

Regione regolata da un singolo recettore: CAMPO RECETTORIALE (più ampio è il campo<br />

minore è la capacità di localizzare lo stimolo). Indipendentemente dalla sua natura lo stimolo invia<br />

informazioni al SNC.<br />

Gli esseri umani non hanno recettori per tutti gli stimoli possibili. Essi hanno un range di<br />

sensibilità. Ogni stimolo deve essere interpretato dal SNC.<br />

I recettori per la sensibilità sono sparsi in tutto il corpo ed hanno una struttura relativamente<br />

semplice.<br />

ESTEROCETTORI informazioni sull’ambiente esterno.<br />

INTEROCETTORI informazioni sulle condizioni all’interno del corpo.<br />

Quattro tipi di recettori in base alla natura dello stimolo:<br />

- NOCICETTORI recettori del dolore, superficialmente sulla cute, nelle capsule articolari, intorno<br />

ai vasi. Terminazioni libere con ampio campo recettoriale. Ne esistono 3 tipi: sensibili alle<br />

temperature estreme, a danno meccanico, a sostanze chimiche<br />

- TERMOCETTORI recettori di temperatura, nel derma, nei muscoli scheletrici, nel fegato,<br />

nell’ipotalamo. Terminazioni libere, quelli del freddo sono 3-4 volte più numerosi di quelli del<br />

caldo.<br />

- CHEMOCETTORI specifiche funzioni chemocettrici, possono rilevare anche variazioni minime<br />

di determinate sostanze.


-MECCANOCETTORI sensibili agli stimoli che stirano, comprimono e distorcono le loro membrane<br />

cellulari. Ne esistono 3 tipi: recettori tattili (sensibilità tattile, pressoria, vibratoria), barocettori<br />

(modificazioni pressorie nella parete dei vasi e negli apparati digerente, riproduttivo, urinario)<br />

propriocettori (controllano la posizione di muscoli e articolazioni).<br />

TATTILI sia terminazioni libere che complessi sensitivi specializzati, con cellule accessorie e strutture di<br />

supporto.<br />

Per la sensibilità pressoria e tattile discriminativa (tatto fine, sensibilità epicritica) info dettagliate circa<br />

origine, esatta localizzazione, natura, intensità, movimento dello stimolo. Estremamente sensibili, campi<br />

limitati.<br />

Per la sensibilità pressoria e tattile non ben discriminativa (tatto grossolano, sensibilità protopatica)<br />

localizzazione imprecisa, poche informazione circa lo stimolo.<br />

RECETTORI NON CAPSULATI terminazioni nervose libere diffuse nel derma, nelle aree sensitive le<br />

ramificazioni dendritiche entrano in contatto con le cellule di Merkel dello strato germinativo. Le cellule<br />

di Merkel comunicano con il neurone sensitivo tramite un’espansione: disco di Merkel. Sensibili alla<br />

pressione e sensibilità tattile discriminata. Sensibili con piccoli campi recettoriali.<br />

Terminazioni nervose libere associate ai follicoli piliferi: plesso della RADICE PILIFERA, controlla<br />

distorsione e movimenti lungo la superficie corporea.<br />

RECETTORI CAPSULATI<br />

Corpuscoli di Meissner o corpuscoli tattili, voluminose formazioni ovali presenti nelle palpebre, labbra,<br />

polpastrelli, capezzoli e genitali esterni.<br />

Corpuscoli di Ruffini nel derma, scarsa capacità di adattamento<br />

Corpuscoli di Pacini, corpuscoli lamellati, i più grandi. Rispondono anche a pressioni molto forti, ma più<br />

sensibili a stimoli intermittenti o vibrazioni.<br />

Nelle dita, nella mammella e nei genitali esterni


BAROCETTORI recettori da stiramento, controllano le variazioni pressorie, danno risposta<br />

immediata. Terminazione nervose libere che si ramificano nel tessuto elastico della parete di<br />

organi distensibili (vasi, vie urinarie, respiratorie, digestive). Controllano la pressione sanguigna<br />

nella parete dei principali vasi, regolano le funzioni cardiache e il flusso sanguigno agli organi.<br />

Nei polmoni controllano il loro grado di espansione → ritmo respiratorio, vie urinarie e apparato<br />

digerente → riflessi viscerali.<br />

PROPRIOCETTORI controllano posizione delle articolazioni, stato di contrazione dei muscoli,<br />

grado di tensione dei tendini. Non si adattano durante una stimolazione costante.


STRATO SOTTOCUTANEO O IPODERMA<br />

Le sue fibre si intrecciano con quelle del tessuto connettivo del derma reticolare.<br />

Questo strato non fa parte dell’apparato <strong>tegumentario</strong>, ma svolge un ruolo importante nella<br />

sua stabilizzazione e in quella dei tessuti sottostanti: muscoli e organi.<br />

Costituito da connettivo lasso e abbondanti cellule adipose. Neonati e bambini hanno una<br />

maggior quantità di tessuto adiposo. Il grasso sottocutaneo serve come riserva energetica e<br />

assorbe gli urti.<br />

Con la crescita cambia la distribuzione dal grasso.<br />

UOMINI: collo, arti superiori, fondoschiena, natiche.<br />

DONNE: mammelle, natiche, fianchi, cosce.<br />

In entrambi i sessi: scarso nel dorso di mani e piedi e abbondante nell’addome = PANCIA.<br />

Questo strato è piuttosto elastico.<br />

La regione superficiale contiene vasi arteriosi e venosi, il resto capillari e organi non<br />

vitali.<br />

Iniezione sottocutanea utile mezzo per la somministrazione di farmaci.


Tutti gli annessi cutanei: follicoli piliferi, ghiandole sebacee e sudoripare, unghie, originano dall’epidermide,<br />

ma si localizzano nel derma.<br />

PELI: si proiettano sulla superficie cutanea in quasi tutto il corpo, tranne pianta dei piedi, palmo delle mani,<br />

dita, labbra, parte dei genitali esterni. 5 milioni di peli, 98% sulla superficie del corpo e non nella testa.<br />

Originano dal follicolo pilifero.


FOLLICOLO PILIFERO si estende nel<br />

derma raggiungendo l’ipoderma.<br />

L’epitelio alla base del follicolo circonda<br />

la PAPILLA PILIFERA costituita da<br />

tessuto connettivo, contenente vasi e<br />

nervi.<br />

Il BULBO PILIFERO è costituito dalle<br />

cellule epiteliali che circondano la<br />

papilla.<br />

Il pelo è prodotto da un processo di<br />

corneificazione, dalla matrice pilifera.<br />

Le cellule basali vicine al centro della<br />

matrice si dividono producendo cellule<br />

figlie che viaggiano verso la superficie,<br />

MIDOLLARE del pelo, quelle prodotte<br />

nel margine CORTICALE.<br />

Midollare cheratina elastica, corticale<br />

cheratina più dura (da consistenza al<br />

pelo).<br />

Le cellule della superficie del pelo si<br />

differenziano a formale la cuticola<br />

(cheratina più dura che ricopre il pelo).<br />

RADICE dal bulbo al punto in cui<br />

l’organizzazione interna del pelo è<br />

completa.<br />

FUSTO da questo punto a metà strada tra<br />

bulbo e superficie cutanea.


PRODUZIONE DEL PELO<br />

Il follicolo pilifero si estende profondamente nel derma fino all’ipoderma. Alla sua base<br />

l’epidermide circonda la PAPILLA PILIFERA, costituita da tessuto connettivo contenente vasi<br />

e nervi. BULBO PILIFERO cellule epiteliali che circondano la papilla.<br />

Il pelo è prodotto da un processo specializzato di corneificazione. Le cellule basali vicine alla<br />

MATRICE PILIFERA si dividono producendo cellule figlie che vanno verso la superficie:<br />

quelle centrali formano la MIDOLLARE DEL PELO, quelle esterne la CORTICALE DEL<br />

PELO.<br />

Midollare cheratina elastica, corticale cheratina dura che da resistenza al pelo. Le cellule sulla<br />

superficie si differenziano a formare la CUTICOLA strato di cheratina dura che ricopre il pelo.<br />

RADICE dal bulbo al punto in cui l’organizzazione interna del pelo è completa.<br />

FUSTO da questo punto a metà strada tra bulbo e superficie cutanea.<br />

STRUTTURA DEL FOLLICOLO<br />

Le cellule della parete del follicolo sono organizzate in strati concentrici:<br />

GUAINA INTERNA circonda la radice e la porzione più profonda del fusto, è prodotta dalle<br />

cellule della periferia della matrice.<br />

GUAINA ESTERNA dalla superficie cutanea alla matrice. E’ costituita da cellule epidermiche.<br />

MEMBRANA VITREA membrana basale ispessita, ricoperta da connettivo denso.


FUNZIONI DEL PELO<br />

Circa centomila capelli proteggono la testa dalle radiazioni UVB.<br />

Peli in prossimità di naso e orecchie prevengono l’entrata di particelle estranee e di insetti, anche le ciglia<br />

hanno funzioni analoghe.<br />

Ogni pelo alla base della radice presenta un PLESSO NERVOSO, per cui possiamo percepire tutti i<br />

movimento di ogni singolo fusto. Meccanismo di difesa da insulti esterni.<br />

Dal derma papillare al tessuto connettivo si estendono MUSCOLI ERETTORI DEL PELO, questi se<br />

opportunamente stimolati, tirano il follicolo e alzano il pelo.<br />

Contrazione provocata da:<br />

stati emotivi, stupore, paura, freddo.<br />

TIPI DI PELO<br />

I primi peli: LANUGINE, appaiono dopo il terzo mese di sviluppo embrionale, e si perdono durante il<br />

primo anno di vita.<br />

Vengono poi rimpiazzati da tre tipi di peli:<br />

VELLI peluria situata su tutto il corpo<br />

INTERMEDI cambiano a seconda della loro distribuzione (braccia, gambe)<br />

TERMINALI pesanti, più pigmentati e spesso ricci (capelli, ciglia, sopracciglia)<br />

I follicoli possono modificare la struttura dei peli in seguito a cambiamenti ormonali.<br />

COLORE DEL PELO<br />

Variazioni del colore del pelo dovute alle differenze strutturali e del pigmento prodotto dai melanociti della<br />

papilla; queste sono caratteristiche geneticamente determinate. Lo stato del pelo può essere determinato<br />

anche da fattori ormonali e ambientali.<br />

Capelli neri o castani diversa densità di melanina. Capelli rossi melanina biochimicamente distinta.<br />

Produzione di pigmento decresce con l’età, il colora vira verso il grigio. Peli bianchi drastica riduzione di<br />

pigmento, che avviene gradualmente.


Un pelo del cuoio capelluto<br />

cresce per 2-5 anni 0,33mm al<br />

giorno.<br />

Mentre il pelo cresce la radice<br />

rimane strettamente adesa alla<br />

matrice del follicolo. Alla fine<br />

del ciclo di crescita il follicolo<br />

diventa inattivo: CLAVA DEL<br />

PELO. Il follicolo diventa più<br />

piccolo e si interrompe la<br />

connessione tra matrice e<br />

radice. Quando inizierà un<br />

nuovo ciclo il follicolo<br />

produrrà un nuovo pelo.<br />

Ogni adulto sano perde 50 peli<br />

al giorno, più di 100 indica<br />

qualche problema.<br />

Incremento temporaneo può<br />

essere dovuto a farmaci, fattori<br />

alimentari, radiazioni, febbre<br />

elevata, fattori ormonali legati<br />

alla gravidanza.<br />

Nei maschi variazioni degli<br />

ormoni sessuali possono<br />

colpire il capo causando un<br />

arresto nella produzione dei<br />

peli: CALVIZIE.


CALVIZIE ED IRSUTISMO<br />

CALVIZIE in presenza di suscettibilità genetica viene scatenata da abbondanti ormoni sessuali<br />

maschili. Nell’uomo interessa la parte superiore del cranio e poi le aree laterali.<br />

ALOPECIA AREATA perdita localizzata che colpisce entrambi i sessi. Causa sconosciuta, molto<br />

variabile, la sua severità.<br />

Spesso associata ad alterazioni del sistema immunitario. Anche un periodo di stress può<br />

promuoverla in soggetti geneticamente predisposti a calvizie.<br />

IRSUTISMO crescita di peli, nelle donne, dove, normalmente, non dovrebbero essere presenti.<br />

Età e status ormonale hanno un ruolo importante. Spesso associato ad un’anomala produzione di<br />

androgeni da parte di ovaia e surreni.


GHIANDOLE CUTANEE → ESOCRINE → sebacee e sudoripare


GHIANDOLE SEBACEE<br />

Ghiandole olocrine (l’intera cellula diventa secreto, fino a scoppiare), riversano un secreto oleoso sui fusti<br />

piliferi. Le cellule ghiandolari producono sostanze lipidiche.<br />

Molte ghiandole sebacee possono comunicare con un singolo follicolo pilifero per mezzo di uno o più<br />

dotti.<br />

Le ghiandole possono essere, alveolari semplici, quando ogni ghiandola ha il suo dotto, alveolari ramificate<br />

quando diverse ghiandole sfociano nello stesso dotto.<br />

Il secreto lipidico viene rilasciato nel lume ghiandolare; la contrazione del muscolo erettore del pelo<br />

spreme la ghiandola facendo uscire il secreto sull’epidermide. Il sebo lubrifica le superfici e inibisce la<br />

crescita batterica.<br />

Lavaggi eccessivi rimuovono il rivestimento oleoso rendendo più fragile il pelo.<br />

FOLLICOLI SEBACEI grandi ghiandole che comunicano direttamente con l’epidermide. Questi follicoli<br />

non producono mai peli e si trovano sulla faccia, schiena, torace, capezzoli e genitali.<br />

Le ghiandole o follicoli possono essere colonizzate da germi → FOLLICOLITE.<br />

Se il dotto di una ghiandola si ostruisce forma un piccolo ascesso → FORUNCOLO.


ACNE<br />

Ghiandole e follicoli sebacei sono molto sensibili ai cambiamenti degli ormoni sessuali, la loro attività<br />

secretoria aumenta dopo la pubertà. Quindi un individuo con molte ghiandole sebacee<br />

(predisposizione genetica), durante la pubertà, può sviluppare l’ACNE.<br />

Occlusione dei dotti con conseguente accumulo delle secrezioni, porta ad un’infiammazione e<br />

colonizzazione batterica. La secrezione di queste ghiandole è stimolata da ansia, stress, esercizio<br />

fisico, certi cibi e farmaci. Segno clinico dell’acne: COMEDONE, accumulo di secrezione stagnante<br />

contenente i residui della colonizzazione batterica e dell’azione del sistema immunitario.<br />

Scompare in seguito a stabilizzazione ormonale.<br />

Interventi terapeutici utilizzo di sostanze detergenti, antibiotici locali e derivati della vitamina A:<br />

retinolo.<br />

DERMATITE SEBORROICA<br />

Patologia infiammatoria che altera l’attività delle ghiandole. L’area interessata si presenta rossa e<br />

desquamata. Frequentemente nel cuoio capelluto.<br />

Nei lattanti è detta CROSTA LATTEA , negli adulti DESQUAMAZIONE FURFURACEA.<br />

Lo stress e le allergie possono peggiorare l’infiammazione e causare una sovrapposta infezione<br />

fungina.


GHIANDOLE SUDORIPARE<br />

Entrambe contengono cellule MIOEPITELIALI, la contrazione di queste spreme la ghiandola e svuota la<br />

secrezione. L’attività secretoria e quella contrattile è regolata dal sistema nervoso autonomo e dagli<br />

ormoni circolanti.<br />

APOCRINE (ascella, intorno al capezzolo, inguine)<br />

Queste ghiandole comunicano con i follicoli piliferi in cui lasciano le loro secrezioni. In realtà la loro<br />

modalità di secrezione è merocrina (rilascio per esocitosi).<br />

Queste ghiandole tubulari producono un secreto denso e vischioso, piuttosto odoroso. Iniziano a<br />

secernere nella pubertà e il loro prodotto può fungere come nutrimento per i batteri che ne alterano<br />

l’odore. La secrezione ghiandolare può contenere FEROMONI, sostanze chimiche capaci di cambiare<br />

informazioni tra individui a livello inconscio. Non si conosce bene l’effetto nell’uomo.<br />

MEROCRINE (ECCRINE) (molto numerose, la pelle di un adulto ne contiene circa 3 milioni)<br />

Più piccole delle apocrine e non si approfondano troppo nel derma.<br />

La maggior parte nel palmo della mano e nella pianta dei piedi, nella mano 500 ghiandole per cm<strong>2.</strong><br />

Ghiandole tubolari spiraliformi versano la loro secrezione, sudore o perspiratio sensibilis, direttamente<br />

sulla superficie cutanea. Sudore composto da: 99% acqua, elettroliti (NaCl), metaboliti, sostanze di<br />

scarto.<br />

Funzione di queste ghiandole:<br />

Termoregolazione, raffreddamento della temperatura. Il grado di secrezione è regolato da meccanismi<br />

nervosi e ormonali. Quando tutte le ghiandole lavorano può essere eliminata ½ litro di acqua e Sali, che<br />

può essere pericolosa. Gli atleti nelle prove di resistenza si fermano frequentemente per introdurre liquidi.<br />

Escrezione di molecole farmacologiche insieme ad acqua e sali.<br />

Protezione da agenti esterni (sostanze chimiche, microorganismi).


CONTROLLO DELLA SECREZIONE GHIANDOLARE<br />

Le ghiandole sebacee e sudoripare apocrine sono regolate, collettivamente, dal sistema nervoso<br />

autonomo, se è attiva una sono attive anche tutte le altre.<br />

Le sudoripare merocrine sono controllate in maniera precisa, può variare la quantità di secreto e la zona<br />

indipendentemente (ansia per un esame → sudore soprattutto nelle mani).<br />

ALTRE GHIANDOLE CUTANEE<br />

- GHIANDOLA MAMMARIA<br />

Paragonabili alle sudoripare apocrine della mammella. Nascono da una complessa interazione tra<br />

ormoni sessuali e ipofisari.<br />

- GHIANDOLE CERUMINOSE<br />

Ghiandole sudoripare modificate del canale uditivo esterno. Si distinguono dalle eccrine per il lume più<br />

grande; contengono, inoltre, granuli di pigmento e goccioline lipidiche non presenti nelle altre<br />

ghiandole. La loro secrezione mescolandosi con quella delle vicine ghiandole sebacee produce una<br />

miscela detta cerume. Questo insieme ai peli dell’orecchio esterno (tragi) crea una sorta di filtro per<br />

particelle o insetti, impedendone la penetrazione nella membrana timpanica.


Vista dall’alto<br />

Sezione trasversale<br />

Sezione longitudinale<br />

Le unghie si formano sulle superfici dorsali delle falangi distali delle dita di mani e piedi.<br />

Azione protettiva per le dita.<br />

Corpo dell’unghia ricopre il letto ungueale. Essa viene prodotta a livello della radice, una zona<br />

non visibile, la sua parte più profonda aderisce al periostio delle ossa delle falangi.<br />

Il corpo è nascosto sotto l’epitelio che lo circonda, formando i solchi e le pieghe ungueali.<br />

Prima porzione che esce dalla radice cuticola o eponichio.<br />

Lunula area chiara vicina alla radice dove i vasi non sono visibili.<br />

Iponichio strato corneo ispessito su cui cresce il margine libero.<br />

Significativi i cambiamenti nella forma, struttura e aspetto, può indicare malattie del<br />

metabolismo.<br />

Unghia gialla patologia respiratoria cronica, dismetabolismo tiroideo, AIDS.<br />

Bucherellate e distorte psoriasi.<br />

Concave malattie ematiche.


<strong>Apparato</strong> <strong>tegumentario</strong> → indipendenza funzionale. Non è controllato dal SNC, nelle risposte<br />

a influenze locali.<br />

Stress manuale → calli (divisione a livello dello strato germinativo).<br />

Lesioni cutanee → le cellule germinali producono l’epidermide, le mesenchimali i fibroblasti.<br />

Danno severo cicatrice dura fibrosa e acellulare, che limita il ripristino funzionale; molto più<br />

collagene e meno vasi, scarsamente ripristinati follicoli piliferi, ghiandole sebacee e<br />

sudoripare, cellule muscolari e nervi.<br />

Riparazione della cute rapidamente in individui giovani e sani.


INVECCHIAMENTO<br />

•Assottigliamento dell’epidermide → declino funzionale strato germinativo → suscettibilità a<br />

lesioni e infezioni cutanee.<br />

•Riduzione del 50% delle cellule di Langherans → minori difese immunitarie.<br />

•Riduzione di produzione di vitamina D del 75% → indebolimento muscolare e osseo.<br />

•Ridotta attività dei melanociti → pelle più chiara e più sensibilie al sole.<br />

•Declino dell’attività ghiandolare → cute secca e squamosa.<br />

•Ridotto apporto ematico → ridotta produzione di sudore → frequenti i danni prodotti<br />

dall’esercizio fisico e dall’elevata temperatura.<br />

•Rallentata attività dei follicoli piliferi, melanociti inattivi → capelli bianchi e caduchi.<br />

•Derma più sottile, apparato <strong>tegumentario</strong> più debole e meno elastico. Compaiono pieghe e<br />

rughe.<br />

•Mutazioni ormonali cambiano le caratteristiche sessuali legate a distribuzione di tessuto<br />

adiposo e peli.<br />

•Riparazione della cute più lenta, maggior rischio di infezioni.

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