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dall’una e dall’altra parte della roccia: chi vi cadrà, andrà a finire nell’inferno e nel<br />
fuoco inestinguibile. Ma chi cammina bene, una volta arrivato ad oriente, troverà il<br />
Salvatore seduto su di un alto trono. Stanno da una parte e dall’altra del trono schiere di<br />
angeli, con corone eterne che pongono sul capo di colui che è arrivato bene fin là. A chi<br />
chiedesse: Chi si è sbagliato, ed è caduto nella concupiscenza o nell’orgoglio, è proprio<br />
definitivamente perduto, senza possibilità di pentimento?, io risponderò: Chi ha della<br />
compunzione, anche se per inavvertenza sia sul punto di cadere, ebbene, il Signore non<br />
permetterà che si perda interamente, secondo quanto sta scritto: Ancora per poco, e i<br />
miei passi erano vacillanti. Anzi, il Signore gli manifesterà le sue grazie, che dona per<br />
mezzo dei dolori, delle malattie, delle afflizioni, della vergogna per il peccato<br />
commesso (ne ringrazi il Signore!). Questo perché comprenda, tenga la via nel mezzo<br />
del sentiero stretto, non deviando neppure di un piede, perché la via non è che di quattro<br />
cubiti. Chi devia è simile a Giuda, cui Dio fece una gran quantità di doni, che vide molti<br />
segni, fra cui la risurrezione dei morti, che mangiò con il Signore, cui era stata affidata<br />
la borsa. Eppure, non comprese le grazie ricevute, gli onori e le dignità accordategli da<br />
nostro Signor Gesù Cristo e delle quali non era degno. Dopo aver deviato dalla giusta<br />
via, soccombette all’avarizia e visse nel tradimento.<br />
Quanto a coloro che sono buoni, anche se un po’ negligenti, il Signore li fonde come<br />
argento, li libera dalle scorie e ritornano puri. Per questo il beato David ha detto:<br />
Secondo l’abbondanza della tua misericordia, entrerò nella tua casa e mi prostrerò<br />
davanti al tuo santo tempio, nel tuo timore; Signore, conducimi verso la tua giustizia.<br />
Se questo uomo giusto e profeta ha parlato così, quanto più noi, deboli peccatori!<br />
Ascoltiamo come utile alle nostre anime questo insegnamento, che abbiamo udito dalla<br />
bocca del defunto nostro padre, ispirato dalle parole della Sacra Scrittura, in cui, per<br />
grazia di Dio, la sua intelligenza s’illuminava. Diceva infatti: «Un uomo che voglia<br />
purificarsi da un grave peccato, se viene colpito una volta, dica fra sé: ho guadagnato un<br />
denaro d’oro; se viene colpito una seconda volta, dica ancora: ne ho guadagnato un<br />
altro; così, poco a poco, diventerà ricco». In realtà, se non si radica in questo<br />
atteggiamento, gli è impossibile dominare la collera e tutti gli altri vizi, che il diavolo<br />
suggerisce ai nostri cuori per impadronirsi di loro e renderci stranieri a Dio come è lui.<br />
Se invece si sopporta male un primo insulto, che cosa si farà la seconda volta? E se<br />
l’insulto si ripeterà gravemente molte volte, che cosa si farà ancora? I comandamenti di<br />
Dio sono più preziosi dell’oro, dell’argento e delle pietre preziose, più dolci del miele e<br />
del favo del miele. Quale uomo prudente e saggio farà mai dire a chi gli manda dei pani<br />
bianchi: «Per questa volta ti lascio fare, ma la prossima ti caverò gli occhi?». Non avrà<br />
invece affetto per lui, in cambio del dono? Questo non avviene con gli uomini pii? Non<br />
soltanto sono pazienti con i persecutori, ma pregano per loro, conformandosi al<br />
comando di nostro Signore Gesù Cristo, di cui erediteranno la gloria con tutti i santi, la<br />
benedizione e i beni eterni nel regno dei cieli. O uomo, che cosa hai fatto per meritare di<br />
diventare erede di Cristo? Sei stato forse perseguitato come lui, colpito, messo a morte?<br />
Sei stato riconoscente per tutto ciò? Gli onori e i vantaggi che hai ricevuto in questo<br />
mondo devono esserti sufficiente ricompensa delle pene che ti sei dato. La bontà di Dio<br />
verso di noi è grande: il Signore è simile ad un uomo che ci dice: Dammi tutto il<br />
vasellame d’argilla che è nella tua casa, lo distruggerò e te ne darò uno d’oro, d’argento<br />
e di pietre preziose. E se non comprendiamo ciò, si applicherà a noi la parola della<br />
Scrittura: L’uomo costituito in dignità non l’ha compreso, rassomiglia alle bestie senza