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superiore: «Guardatevi dal dire a qualcuno ciò che mi è capitato; avrei paura di perdere<br />
la ricompensa preparata per me dal Signore, dopo la morte». Ma uno dei fratelli aveva<br />
reso pubblico il fatto.<br />
La preghiera di Pacomio<br />
100. Un altro giorno, i fratelli, usciti per un incarico, riferirono a nostro padre Pacomio<br />
che nel mondo si era diffusa una malattia contagiosa: la terra stessa minacciava di<br />
sparire. Quando Pacomio ne fu informato, digiunava giù da due giorni, ma si astenne<br />
dal mangiare fino all’indomani, dicendo: «Non mangerò neppure io, se i miei fratelli<br />
hanno fame e non trovano pane». Durante tutto il tempo della carestia, si mortificò di<br />
più in digiuni e abbondanti preghiere, adempiendo la parola dell’Apostolo: Se un<br />
membro soffre, tutte le membra soffrono con lui. Pregava il Signore con grande<br />
insistenza, perché facesse salire le acque del fiume ad un buon livello, sicché<br />
l’abbondanza regnasse sulla terra e gli uomini trovassero il pane, mangiassero,<br />
vivessero e benedicessero il Signore, compiendo la sua volontà.<br />
101. Tutte le volte che si metteva a pregare, si ricordava della raccomandazione<br />
dell’Apostolo: Pregate per tutti, per i re, per i dignitari ortodossi, perché possiamo<br />
vivere una vita calma e tranquilla, in tutta onestà e pieta. Perciò, quando nostro padre<br />
Pacomio pregava, lo faceva per il mondo intero, diviso per categorie. In primo luogo per<br />
«i monaci e le vergini, perché il Signore accordi loro di adempiere la promessa con cui<br />
si sono legati nel proposito del cuore», e diceva: «Signore, Dio onnipotente, Dio<br />
benedetto, concedici di adempiere adeguatamente il servizio che abbiamo iniziato, io e i<br />
miei confratelli, per essere degni di te, cosicché tu abiti nel nostro corpo, nella nostra<br />
anima e nel nostro spirito; perché siamo sempre perfetti nel tuo amore, camminando<br />
davanti a te nel tuo beneplacito; affinché non pecchiamo contro di te, e non<br />
provochiamo il tuo santo Spirito, nel cui nome siamo stati segnati. Al contrario, ti<br />
chiediamo di restare puri e immacolati dinanzi a te in questo mondo, tutti i giorni della<br />
nostra vita, per meritare così il tuo regno celeste ed eterno, grazie alla tua misericordia,<br />
o amico degli uomini».<br />
Pregava anche «per gli sposati, perché osservino i comandamenti scritti nel Vangelo,<br />
per ricevere la vita eterna, come quel giovane che interrogò il Salvatore: Cosa devo fare<br />
per ottenere la vita eterna?» e sappiamo quale fu la risposta. Pregava pure per tre<br />
categorie di persone: prima «per coloro che hanno cominciato a fare il bene, ma senza<br />
riuscire a distaccarsi dalle vane preoccupazioni di questo mondo, che li trattengono<br />
indietro: perché il Signore dia loro il mezzo di operare il bene, togliendo loro ogni<br />
preoccupazione di questo mondo fatta eccezione per quelle strettamente necessarie al<br />
mantenimento del corpo – e perché possano adempiere la volontà di Dio ed ottenere il<br />
regno eterno». Pregava poi anche «per tutti coloro che si compiacciono di perseverare<br />
nelle opere diaboliche, per tutti i gentili, per tutti coloro che, per ignoranza, sono caduti<br />
negli errori delle eresie: perché Dio conceda loro l’intelligenza, per comprendere e<br />
produrre frutti degni di penitenza, soprattutto per riguardo al bene che viene loro fatto.<br />
Infatti il Signore fa brillare il sole ogni giorno sulla terra; la luna e le stelle che<br />
rischiarano la notte; le stagioni dei frutti, la stagione delle piogge, le rugiade, i venti<br />
destinati ai raccolti. Tutte le cose necessarie agli uomini e alle altre creature sono state<br />
fatte da Dio, come dice il salmista, David: Per tua decisione il giorno continua, perché