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VITA COPTA DI PACOMIO E TEODORO

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anche quando avevano passato con lui la maggior parte dell’anno o quasi, ogni volta se<br />

ne fuggivano per non lavorare più con lui, perché li malmenava finché non se ne<br />

andavano. Uno degli operai prese allora una decisione coraggiosa e disse fra sé: Finora<br />

nessuno è stato capace di lavorare con questo contadino un anno intero, a causa dei<br />

maltrattamenti subiti: ebbene, andrò io, per un anno. Mi conformerò in tutto a lui, in<br />

modo da conoscere il suo modo di lavorare. Andò a trovarlo e gli disse: Voglio lavorare<br />

con te, quest’anno. Il contadino gli rispose: Con piacere. È mio desiderio che tutti<br />

lavorino con me, purché mi comprendano nel mio metodo. E quell’uomo lavorò con il<br />

contadino con grande pazienza.<br />

Quando arrivò la stagione del lavoro nei campi, il contadino gli disse: Ecco, ora<br />

andiamo a lavorare; non dovrai far girare la saquieh di giorno, ma soltanto di notte, per<br />

irrigare i campi. L’uomo gli disse: Va bene, hai avuto un’idea saggia; infatti, se non<br />

irrighiamo di giorno, nessun uccello e nessuna bestia verrà a bere nel rigagnolo, e tutta<br />

la nostra acqua sarà salva; così penetrerà bene nel campo. Giunti all’epoca dell’aratura,<br />

il contadino gli disse: Seminiamo un solco di frumento, uno di lenticchie, un altro di<br />

orzo, e così via, con gli altri semi; è questo il nostro modo di seminare. L’uomo gli<br />

disse: Questa tua idea è ancora più saggia della precedente: se facciamo così, il nostro<br />

campo sarà meraviglioso per lo splendore dei suoi fiori. Dopo la semina, quando spuntò<br />

il seme, ma era ancora in erba e non maturo, il contadino disse all’operaio: Alzati e<br />

andiamo a mietere, perché il campo è pronto. L’operaio, con grande condiscendenza, gli<br />

disse: La tua sapienza è davvero senza limite! Se facciamo come hai detto e mietiamo il<br />

seme prima che sia maturo, nessuna spiga cadrà a terra e saranno tutte salve. Finita la<br />

mietitura, si misero a battere la messe sull’aia: non c’era che paglia! Il contadino disse:<br />

Portiamo una cesta: misuriamo la paglia e riponiamola al suo posto, per ritrovarla poi<br />

quando ne avremo bisogno. L’operaio disse ancora: Questa tua astuzia è molto migliore<br />

delle precedenti: se operiamo con grande diligenza, la paglia sarà ben custodita nel<br />

nostro granaio. Dopo avergli fatto subire tutte queste prove, il contadino ammirò<br />

l’operaio, perché non era pusillanime e non era tornato indietro, ma aveva sopportato<br />

tutto fino alla fine dell’anno: Ho capito che sei capace di rimanere presso di me, perché<br />

hai agito sempre secondo il mio desiderio: noi due siamo diventati un uomo solo. Fu<br />

così che l’operaio restò a vivere con quel contadino: vissero insieme pacificamente, fino<br />

alla morte».<br />

Quando l’angelo, dall’apparenza di monaco, finì di parlare, l’altro angelo gli disse:<br />

«Oggi mi hai raccontato una storia importante; ma, per piacere, dammene anche<br />

l’interpretazione». Il primo angelo gli rispose: «Il vero contadino è Dio; la sua rudezza,<br />

sono le prove che impone a coloro che lo vogliono servire bene; li mette alla prova,<br />

perché imparino a sopportarlo quando combatte la loro volontà, affinché la sua si<br />

realizzi sempre in essi. Se dunque c’è qualcuno che vuole dirsi suo servo, sopporterà<br />

con gratitudine tutte le prove che il Signore gli manderà, per diventare suo eletto. E<br />

come potrà un simile uomo sopportare tutte le prove e le sofferenze che dovrà subire, se<br />

non dicendo a sé stesso: Sono uno stolto, di fronte a tutti’? Poiché sta scritto: Chi di voi<br />

vuole diventare saggio, si faccia stolto, per essere più saggio di fronte al Signore. Se<br />

dunque questo monaco sopporta tutto ciò con cui il suo padre lo mette alla prova,<br />

diventerà anch’egli un eletto e un beato davanti al Signore Gesù Cristo». Mentre i due<br />

angeli del Signore, in apparenza vecchi monaci, scambiavano tra loro questi discorsi,<br />

Teodoro era seduto a poca distanza; con la testa china fra le gambe, li sentiva discutere,

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