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80. Incontrato un giorno uno dei fratelli, che tornava con il mantello sulle spalle (era<br />
stato infatti inviato per un incarico dal superiore della sua comunità), Teodoro gli<br />
chiese: «Da dove vieni?». Pacomio, che si trovava a distanza, lo sentì interrogare il<br />
fratello. Quando questi se ne fu andato, chiamato Teodoro, gli disse: «Teodoro, sforzati<br />
di conservare la padronanza del tuo cuore, per non prendere cattive abitudini, e per<br />
evitare di chiedere a chiunque: dove vai?; a meno di interrogarlo a proposito della<br />
salvezza della sua anima». Teodoro, udite queste parole, le pose nel suo cuore come<br />
legge del Signore, dicendosi: «Benché si tratti di una piccola cosa, sta scritto nel<br />
Vangelo: Chi è fedele nelle piccole cose lo è anche nelle grandi, e chi è disonesto nelle<br />
piccole, lo è anche nelle grandi».<br />
Visioni di Pacomio e Teodoro<br />
81. Un’altra volta, all’ora settima, mentre fuori faceva molto caldo, nostro padre<br />
Pacomio chiamò Teodoro e gli disse: «Andiamo a mangiare un po’ di pane; poi ci<br />
recheremo subito al monastero di Thmousons, a causa di un fratello catecumeno che sta<br />
per morire». Teodoro rispose: «Come vuoi». Subito si alzarono ed andarono in<br />
refettorio. In quel momento in refettorio non c’era nessuno, tranne loro due. Messi i<br />
pani nell’acqua, Pacomio disse a Teodoro: «Alziamoci e preghiamo, in attesa che i pani<br />
si bagnino». Avevano appena cominciato a pregare, quando un gran timore scese su di<br />
loro. Videro un uomo splendente, che stava davanti a loro e tendeva le mani dicendo:<br />
«Datemi le vostre preghiere profumate, che io le porti ai piedi del Signore». Essi si<br />
prosternarono e gridarono verso Dio con suppliche e lacrime: «Signore nostro Dio, sia<br />
su di noi la tua misericordia». Continuarono a pregare con grande perseveranza fino a<br />
sera. Pacomio indirizzava grandi suppliche per il fratello catecumeno, affinché il<br />
Signore lo mantenesse in vita ed egli potesse rivederlo prima della morte. Venuta la<br />
sera, si sedettero a mangiare; poi si incamminarono rapidamente, passando metà della<br />
notte sulla strada verso Thmousons.<br />
Appena arrivati, andarono dal malato. L’igumeno del luogo disse al nostro padre<br />
Pacomio: «Sono due giorni che è malato; poiché andava aggravandosi, abbiamo avuto<br />
paura di trasportarlo a sud per farlo battezzare. Ci poteva morire tra le mani durante la<br />
strada». Usavano infatti condurre a Pbow, durante la quaresima, tutti i catecumeni dei<br />
monasteri, per farli battezzare. Nostro padre Pacomio domandò al superiore: «Visto che<br />
la malattia si aggravava, perché non l’hai fatto battezzare qui?». Rispose: «Non ci sono<br />
preti per battezzarlo». Mentre parlavano, prima che quel fratello morisse, si aprirono gli<br />
occhi del nostro padre Pacomio e di Teodoro: videro degli angeli, che erano venuti a<br />
prenderlo e che lo battezzavano segretamente, prima che abbandonasse il corpo.<br />
82. Ecco il modo con cui gli angeli di luce fanno visita ai fratelli moribondi, secondo<br />
ciò che fu più volte rivelato al nostro padre da parte del Signore. Se colui che sta per<br />
morire è un brav’uomo, vengono a prenderlo tre angeli, in rapporto al livello della sua<br />
condotta; se il moribondo è di grado elevato nelle pratiche di virtù, gli sono mandati<br />
angeli ugualmente di grado insigne, per condurlo a Dio; se invece è di virtù mediocre,<br />
gli sono mandati angeli inferiori. Il Signore agisce così, affinché coloro, che vengono a<br />
visitare l’uomo, lo tolgano dal corpo in maniera longanime, per paura che angeli molto<br />
elevati, venuti a prendere un fratello mediocre, non lo trattino nel modo usato dalle