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Terra nostra Terra vostra Terra di tutti - CASTRI PIRI VALLES

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Chiesette nel cuore<br />

San Pietro in contrada Casarini<br />

“Gasparì” l’ultimo erede <strong>di</strong> un podere appartenente a certi frati <strong>di</strong> San<br />

Lorenzo in Campo richiesto dall’amministrazione comunale <strong>di</strong> abbattere<br />

la chiesina per allargare la strada riba<strong>di</strong>sce che la Chiesetta <strong>di</strong> San<br />

Pietro è proprietà in<strong>di</strong>visa...<br />

Dalla sua viva voce riportiamo il <strong>di</strong>alogo con gli amministratori.<br />

“Bisogna togliere la quercia e la chiesa”<br />

Ed io:<br />

“Prima la quercia e poi la Chiesa!”<br />

Poi, il mio rifi uto:<br />

La chiesa è e<strong>di</strong>fi cio sacro. Mia nonna mi <strong>di</strong>cevano faceva la questua<br />

per farci la festicciola <strong>di</strong> S.Pietro <strong>tutti</strong> gli anni, sin dai primi del 1900.<br />

Poi mi si intimò <strong>di</strong> portare la suppellettile sacra all’Arciprete.<br />

Il quadro dell’altare fu messo nella chiesa dell’Annunziata <strong>di</strong> Casarini<br />

e successivamente fu rubato.<br />

Io intanto per evitare pericoli a terzi, inse<strong>di</strong>atisi da queste parti ma<br />

molto dopo la chiesa l’invitai a collaborare; 20 anni fa spesi 1 milione<br />

e 350.000 per riassettare il tetto e le due croci <strong>di</strong> legno.<br />

Sono pronto a fare qualcosa; non cerco sol<strong>di</strong> ma consigli sul come<br />

aff rontare la situazione.<br />

PIAZZE PIAZZALI SVINCOLI<br />

Quando il Piazzale C. Battisti <strong>di</strong>ventà Piazza in Apiro?<br />

Piazza Bal<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Apiro, al centro del paese, è <strong>di</strong> fronte ai due<br />

e<strong>di</strong>fi ci importanti, il palazzo comunale e la chiesa del santo<br />

patrono sant’Urbano.<br />

In attesa o alla fi ne della messa domenicale, una volta sulla<br />

piazza si formavano capannelli <strong>di</strong> 5 o 6 persone che si salutavano<br />

e si raccontavano le settimane da quella trascorsa a<br />

quella a venire. In quest’incontri si concludevano accor<strong>di</strong> o<br />

aff ari, compraven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> terreni o <strong>di</strong> animali, vacche vitelli,<br />

agnelli.<br />

Venivano comprati o venduti, proprio nell’incontro in piazza,<br />

incontro a cui oltre che gl’interessati, partecipavano in<br />

molti altri, amici o conoscenti, che un po’ per pura curiosità o<br />

per desiderio <strong>di</strong> protagonismo cercavano <strong>di</strong> esercitare la propria<br />

infl uenza a favore <strong>di</strong> una o l’altra parte, purchè l’aff are<br />

andasse a buon fi ne. La piazza forniva gli spunti per <strong>di</strong>scorsi<br />

tra amici per tutta la settimana a seguire.<br />

Da un po’ <strong>di</strong> tempo il punto <strong>di</strong> aggregazione del paese <strong>di</strong><br />

Apiro si è spostato dalla piazza principale al piazzale delle<br />

corriere, così chiamato perché antistante a quelli che sono<br />

stati i garages dei pullmans della società SASA. La presenza<br />

del mercato domenicale lungo il viale e vie limitrofe ha favorito<br />

lo spostamento del punto d’aggregazione dal centro<br />

del paese al piazzale. Questa nuova abitu<strong>di</strong>ne, consolidatasi<br />

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spontaneamente, pian piano ha cambiato le abitu<strong>di</strong>ni domenicali<br />

dei citta<strong>di</strong>ni,che in realtà hanno lasciato la piazza principale,<br />

che rimane quasi deserta. Il piazzale che ospita anche<br />

qualche bancarella <strong>di</strong> ambulanti,è <strong>di</strong>ventato il luogo dove ci<br />

si dà appuntamento e ci si ritrova, prima <strong>di</strong> lasciare il paese<br />

per far ritorno ciascuno nelle proprie residenze. Il piazzale è<br />

<strong>di</strong>ventato piazza!<br />

Questa involontaria variazione sarà destinata a restare tale<br />

fi ntanto che qualcuno non deciderà <strong>di</strong> cambiare l’organizzazione<br />

del traffi co citta<strong>di</strong>no, cambiando la destinazione e<br />

le tra<strong>di</strong>zioni del piazzale. I citta<strong>di</strong>ni hanno così pian piano<br />

conquistato pacifi camente un nuovo spazio, che contribuisce<br />

a cambiare l’immagine domenicale del paese e la destinazione<br />

architettonica <strong>di</strong> parte del paese, risulta così cambiata, in<br />

modo spontaneo e del tutto involontario,senza proce<strong>di</strong>menti<br />

burocratici o complesse e <strong>di</strong>scusse delibere, da parte degli<br />

amministratori comunali.<br />

Si può <strong>di</strong>re che il piazzale abbia <strong>tutti</strong> i requisiti per essere defi<br />

nito piazza; ci riuscirà? Gli anni ci daranno questa risposta;<br />

per ora lasciamo che la gente continui a considerarlo punto<br />

<strong>di</strong> aggregazione e ritrovo.<br />

Napi

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