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IMPIANTI FOTOVOLTAICI PER SERVIZIO ISOLATO - Sunsim.it

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FONTI RINNOVABILI<br />

I d FBANCESCO<br />

GBOPPI<br />

$w$.bihln igihl.l:u/rhnolabil;<br />

lmpianti fotovoltaici<br />

per servizio isolato<br />

Yr* lr prime applicazioni del!,industria fotrovnltaica, gli impianti<br />

per $ervizi0 isolato utilizzan0 c6rîponentistie a in huona parts dlversa<br />

da quslla per gli impianti collesati in retÉ<br />

li impianti fotovoltaici per servizro rsolato<br />

rappresentano ia categoria di applicazioni<br />

che ha dato il via all'industria fotovoltaica,<br />

permettendo a quest'ultima di evol<br />

versì e sviluppare i prodotti di alta tecnologia che<br />

oggi conosciamo.<br />

Negli ultimi decenni del secolo scorso e fin verso<br />

la fine dello stesso, la realizzazione degli ìmpianlì<br />

iotoroltl<strong>it</strong>i non era lpg,ata. , ome in\eLe<br />

awiene oggi, alla riduzione dell'impiego dei combustibilifossili<br />

e al contrasto delle emissioni di<br />

CO?. Molto piùr semplicemente, questi impianti<br />

tett ivano rJ .oddi.iac imento di p< "en.e pno'<br />

8erjr he, hp dili<strong>it</strong> il",onr" 4 'obb"a r?o;;<br />

zìon i differenti.<br />

",;ì"<br />

I prodotti offerti dall'industria fotovoltaica erano<br />

quindi destinati per intero alla realizzazìone di<br />

impianti per servizio isolato, fossero essi destinati<br />

alla navigazione mar<strong>it</strong>tima, ai ponti radio o al<br />

l'arimentazione d lo, al<strong>it</strong>à remott.<br />

La suddìvisione seguente fornÌsce un quadro abbastanza<br />

completo delle principali categorie<br />

di applicazione del fotovoltaico per usi terrestri<br />

e per utenze prive di connessione alla rete eletlr<br />

ica;<br />

I sistemi per l'alimentazione di apparecchiature<br />

quaii lampioni FV, ponti radio, cabine te-<br />

_ lefoniche, segnalazione mar<strong>it</strong>tima (figura j );<br />

I impiant' di pompaggio per usi domestici o<br />

agricoli;<br />

I impianti solari per l'alimentazione di ab<strong>it</strong>azioni<br />

isolate (Solar Home Systems - SHS) in<br />

corrente continua o in corrente alternata (fi-<br />

Bura 2);<br />

^ Figura 1: Esempio di boa di segnalazione fotovo i: :<br />

(fata Phobwax)<br />

È interessante notare che, a differenza di quan: :<br />

viene pergli impianti collegati alla rete, gli imr: ..<br />

per servizio isolato necess<strong>it</strong>ano pressoché se^di<br />

un sistema di accumulo. Ad eiempio, la iiE,<br />

I impianti solari per l'alimentazione di gruppi<br />

di utenze isolate (village powe1.<br />

-.<br />

segnalazione fotovo i:<br />

mo\lrd lo \chemd di principio di un imp.rrl'alimentazìone<br />

di un'ab<strong>it</strong>azione, ma lo stess<br />

andar bene pe. molte altre applicazioni.<br />

Dalla figura 3 si può vedere che gli impiar: .<br />

servizio isolato uÍilizzano una componen: :.<br />

per buona parte diversa da quella che cost::, -<br />

gli impianti per servizio in rete.<br />

-<br />

I<br />

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I<br />

I<br />

L<br />

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S<br />

C<br />

fl<br />

t:<br />

t-<br />

I


n particolare, risultano essefe pafticolarmente V Figura 2: Esempio di ab<strong>it</strong>az one solat. eqLrll)r!lgi.ìta<br />

con ianpianto lolovoltaico<br />

mportanti l'accumulo elettrochimico e il regoatore<br />

di carica. Viceversa, l'inverter diventa ora<br />

-rolto più semplice perché, essendo collegato ad<br />

-r nà sorgente a tensione pressoché costante, può<br />

--ssere cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da un singolo stadio di conver-<br />

-ione senza la funzione MPPT (eventualmente<br />

:crrrndlla al reSoldlore di ' dri(d' c In p'ole,/io<br />

ìi contro la perd<strong>it</strong>a di rete.<br />

I ACCUMULO ELETTROCHIMICO<br />

r'ella maggior parte dei casi l'accumulo elettro-<br />

--rimico può essere realizzato con delle batterie<br />

: pìombo o al l<strong>it</strong>io. NormaÌmente, nelle appli'<br />

azioni di taglia più piccola, fino a qualche de-<br />

-- na di watt, si utilizza la seconda, mentre negli<br />

. tri casì la scelta cade sulle batterie al piombo.<br />

-: batterie al piombo acido hanno beneficiato<br />

':er<br />

decenni di un continuo sviluppo tecnologi-<br />

Pb + PbO, + 2 HrSO. e 2 PbSO, + 2 HrO<br />

Leggendo la reazione da sinistra a destra si ot<br />

r legato al l'industria automobi I istica, tuttavia tiene ia reazione di scarica, mentre da destra a<br />

:rodclli per impiaghi stazionari, con particola-<br />

--<br />

riferimento al fotovoltaico, sono spesso diversi<br />

sinistra si oltiene la carica.<br />

Questa reazione è reversibile, ma fino a quando<br />

: qr,relli per autotrazione, principalmente per il solfato di piombo che si depos<strong>it</strong>a sugii elettrt)<br />

r re motrvr:<br />

di nel processo di scarica non raggiunge un li-<br />

| \elle batterie per autotrazìone il fcnomeno vello tale da non poter essere più riconvert<strong>it</strong>o in<br />

del la stratificazione dell'elettrol <strong>it</strong>a, dovuto aì- acido solforico. Se ciò accade, ad esenrpio a cau<br />

I acido solforico che pesa piùr dell'acqua, è po sa dÌ una scarica profonda, la batteria perde la<br />

co rilevante perché il movimento e le vibra- p'op'. r , apa' il; di d, (.ln'u 61e cpe'g 3 e de',e<br />

zioni a cui sono sottoposte ne provocano il essere sostlturta.<br />

continuo rimescolamento.<br />

Vi è poi un'altra trasformazione ch imica che si ve-<br />

! \eìle applicazioni fotovollaiche la corrente di riÍica nella batteria, pfincipalmente quando la ca<br />

.carica non assume quasi mai valori elevatì, rica raggiunge il valore massimo o all'approssi-<br />

' di<strong>it</strong>erenza degli imp.eghi in dulotrd./ioîe, d marsi di questo. llfenomeno è detto gassificazio-<br />

ratterizzati da forti spuntÌ.<br />

ne dell'elettrol<strong>it</strong>a ed è descr<strong>it</strong>to da lla formula:<br />

tr camente, nei piccoli impianti si utilizzano 2HrO=.>2H,+O,<br />

':ierÌe diderivazione automobilistica più o me- La gassificazione dell'elettrol<strong>it</strong>a si verifica, in mi<br />

modificate, non molto efficienti ma più eco-<br />

-<br />

lÌche e facìli da reperire. Ci si orienta invece<br />

sura molto inferiore, anche durantc la normale<br />

carica. Pur non compromettendo di per se l'in-<br />

--;o quelle specifiche per impieghi stazionari tegr<strong>it</strong>à e la durata della batteria, deve comunque<br />

. aumentare della potenza in gioco.<br />

essere tenuto sotto conlrollo in quanto tende ad<br />

: :rasformazione chimica che governa il com<br />

'ìamento degli accumulatori al piombo aci-<br />

autosostenefsi con la tempcratura e, negli accumulatori<br />

a vaso aperto, provoca la veloce dimi<br />

è quello dì carica scarica, descr<strong>it</strong>ta dalla for-<br />

-<br />

-la seguente:<br />

nuzione dell'acqua presente negli elementr.<br />

Cli accumulatori ermeticì, così come quelli con<br />

r--"v<br />

I -//<br />

I rNv€RrER<br />

L,,/\ ] sÎa^D-atoNE<br />

. Figura 3: Schema di principio di un lmp anto fotovoltaico per l'allmentazione dl un'ab<strong>it</strong>azione soLatè<br />

CARICHI


co<br />

O zz<br />

CL<br />

=<br />

Z<br />

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E<br />

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qI<br />

elettrol<strong>it</strong>a in geì, sono invece capaci di ricombi<br />

nare l'idrogeno e l'ossigcno prodotti, ma solo entro<br />

certi limìti, al di la dei quali si deteriorano sen<br />

za possibil<strong>it</strong>à di recupero.<br />

In sintesi, Ie ba erie possono essere tra loro suddivise<br />

a seconda di diíferenti caratteristiche, co<br />

me riportato nella tabella 1 .<br />

Cli elettrodi non sono quasi mai realizzati in<br />

piombo puro. Al fine di migìiorare le prestazioni,<br />

il più delle volte vengono aggiunte piccole<br />

quant<strong>it</strong>à di uno o più dei seguenti maleriali: an<br />

timonio, calcio, stagno.<br />

Sul mcrcato si trovano batterie commercializza<br />

te con appcllativi ormai entrati nell'uso comune:<br />

I batterie solai, di derivazione automobìlistica<br />

hanno però in genere le piastre cli minore superficie<br />

ma più spesse, caratteristica questa che<br />

ne aumenta la v<strong>it</strong>a utile;<br />

I batterie low-maintenance, nelle quali alle piastre<br />

è stata aggiunta una certa quantÌtà di calcio<br />

per aumentarne la tensione di inizio gas<br />

s<strong>it</strong>icazionc e dim in u irc qu indi, in una certa misura,<br />

le operazioni di manulcnzione.<br />

Quando la capac<strong>it</strong>à di accumulo clivcnta rile<br />

vante, ci si ofienta generalmente su elementi singoli<br />

dotati di piastre tubolari, che nelìe applìca<br />

zionì statiche risultano più effÌcienti.<br />

Cli accumulatori VRLA hanno il vantaggio, rispetto<br />

a quelliVLA, di non richiedere operazioni<br />

di manutenzione essendo in grado di ricombinare<br />

I'idrogeno e l'ossÌgeno che si formano durante<br />

la carica.<br />

Tuttavia, tollerano molto nreno ilunghi periodi<br />

di sovraccarica, i quali provocano Ì'intervento<br />

della valvola di sicurezza con relative dispcrsioni<br />

run p , . pristinab'li.<br />

La capac<strong>it</strong>à di una battcria è proporzionalc all'energia<br />

che è in grado di immagazzinare, misurata<br />

in amperora (Ah), poìché gli elementi hanno<br />

tensione nominale di 2 volti r. pende però da diversi parametri, e cioè:<br />

I il regÌme cli scarica, ossia in quanto tempo a\ -<br />

viene la scarica a corrente cclstante, misur.l<br />

ta rn ore;<br />

I la lemperatura deglielementi in'C;<br />

I la tensione di iine scarica in volt.<br />

Ad esempio, un accumulo composto da elemenì<br />

dì 2 volt nominali dclla capac<strong>it</strong>à di 100 Ah m<br />

sLrrati con una scarica di 10 ore alla temperatLra<br />

di 20'C e una lensione di fine scarica dÌ 1,8volt'21<br />

si ind ica come(:1,:<br />

Cro (20'C, 1,85V/el) - 100 Ah<br />

ll tempo di scarica influisce grandemcnte suii.<br />

capac<strong>it</strong>à. Infattì, maggiore è questo tempo, tar<br />

to maggiore è l'cnergìa che si riesce ad estrarr..<br />

dall'accumulo. I costruttori forniscorro norma<br />

mente le capac<strong>it</strong>à a Cro e Croo (altri valori presenti<br />

di trequente nei cataloghi sono comunqLr:<br />

C,, C' Cr,, e C,ru), ll C,n è più adatto per uso aL<br />

t{rrnobilistico, mentre il_Cr.00 (o il C,,,u) è no.malmente<br />

preso conle riferìmento per le appì -<br />

cazioni fotovoltaiche, perché meglio si accorr:.<br />

con <strong>it</strong>empi di autonomia degli impiantì nei pcriodi<br />

ín cui la radiazione solare scarseggia.<br />

Nel fare Ì raffronti tra idiversi valori di capaci::<br />

che una batteria presenta al variare del regintcli<br />

scarica occorre però iare attenzione alla te.<br />

sione di fine scarica raggiunta nelle prove. Ne -<br />

la pratica, le scarichc rapide tollerano maggio-,<br />

menlp'f.n.ion di i.ne.r rri, I ba'-p, nenl-e<br />

corrispondenza di tempi più lunghi di scaric:,<br />

queste tensionÌ sono mantenute leggermente p<br />

alte. Le precauzioni suJla tensione di fine sc:,<br />

-ir<br />

r der<strong>it</strong>rno drll in llo-:ibilirr,li \(d.ii Jrp I o -<br />

pletanlente un accumulo al piombo e prenCno<br />

origine dalle stime delJa carica residuar4, necessaria<br />

come si è visto alla sopravvivcnza cì.<br />

Componente.<br />

La capac<strong>it</strong>à dill<br />

rapporto tra l'energia effettivamente estraib. .<br />

dall'accumulo e quella che sarebbe possibile ' ,<br />

TABELLA 1: Classificazione delle batterie<br />

Tipologie Descrizione<br />

pìastre piane Piastre piane tra loro affacciate a grigtia<br />

Forma degli elettrodi piastre tubolari Piastre cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e da una serie di tubetti disposti vefticalmente<br />

Elettrol<strong>it</strong>a<br />

InvoJucro<br />

Numero di elementi<br />

piaske Planté<br />

libefo<br />

ACM<br />

(Absorbed<br />

CIass Mat)<br />

in gel<br />

VLA (Vented Lead Acid)<br />

Piastre spesse, realizzate anche ìn piombo puro<br />

Tra le due p;35trq 1; f' un ,epdratore n mdte';alp poroso<br />

Elettrol<strong>it</strong>a non Iibero di fuoriuscire perché assorb<strong>it</strong>o in<br />

separatori microporosi in fibra di vetro<br />

feleftrol<strong>it</strong>a è immobilizzato in forma gelatinosa<br />

i:intlrno d.ll dccumuldtore e in r omuricaz.one<br />

con l'atmosfera esterna<br />

VRLA (Valve Regulated Lead Acid) Accumulatori ermetici con valvola dì sicurezza<br />

Singolo elemento da 2 V nominali<br />

Monoblocco da 12 V e 24 V nominali, generalmente<br />

ut'lizzati ;n accumuli di lim<strong>it</strong>ata capac<strong>it</strong>à


cavare scaricandoìo aì 100% è indicato con DOD v Figùra 4: Esempio di vano batterie per impiantj totovoLlaicl<br />

iDepth Of Discharge).<br />

Valori tìpìci per il DOD sono compresi tra 50oó<br />

e 80o,. (on la fascia piu alta ,.he rimane prerogativa<br />

degli accumulatori a piastre tubolari di taglìa<br />

maggiore.<br />

Dopo il regime di scafica, la temperatura è il parametro<br />

che ìnfìuisce di più sul comportamento<br />

dell'accumulo al piombo-acido, per almeno 3<br />

motrvr:<br />

I La capac<strong>it</strong>à decresce al diminuire della tem<br />

peratura. Questa variazione non è Iineare, ma<br />

approssimativamente consiste nella diminuzione<br />

del 6% ogni 10 gradi in meno.<br />

I All'aumentare della temperatura diminuisce la<br />

tensione di inizio gassificazione, ossia durante<br />

la carica inizia prima ilfenomeno della gassificazione<br />

dell'elettrol<strong>it</strong>a.<br />

I se la batteria raggiunge la carica completa du-<br />

I faumento della temperatura media nel lungo rante il giorno e il generatore fotovoltaico con<br />

periodo riduce Ia v<strong>it</strong>a degli accumulator'. tinua a fornìrle energia senza alcun control-<br />

5olìtamente, una batteria è considerata esausta e lo, la batteria può danneggiarsi anche irrepa-<br />

de\e essere sostiiu<strong>it</strong>a quando Ia :ua carir a massirabilmente;na scende al di sotto dell'B0% dì quelìa inìziale I Se la batteria si scarica fino al valore consen-<br />

CEI EN 60896-.1, CEI EN 60896-2 e CEI EN t<strong>it</strong>o dal proprio DOD e i carichi contìnuano a<br />

.1426).<br />

richiedere energia, si verifica il processo di sol<br />

Benché Ia durata di una batteria dìpenda da mol- fatazione irreversibile degli elettrodi.<br />

:i iattorì, tra cui in prìmo luogo Ia sua tempera- Un buon regolatore di carica, non soltanto è in<br />

:ura media, il numero di cicli compìeti di cari- grado di far fronte ai problemi ora elencati, ma<br />

:a/scarìca è normalmente compreso tra 200 e 600 può servire a gestire al meglio l'accoppiamento<br />

rrima dell'esaurimento. lvalori più aìti sono rag- tra i vari componenti, contribuendo ad allunga-<br />

:iunti facendo uso dì accumulatori VRLA a pia- fe la v<strong>it</strong>a dell'accumulo e, talvolta, svolgendo la<br />

.tre tubolari. Un'altra caratteristica da conside- funzione di mon<strong>it</strong>oraggio di tutto il sistema.<br />

-are consiste nel rendimento di carica/scarica, Esternamente il regolatore di carica è un dispo-<br />

lormalmente compreso tra il 70'k e il 95%, il s<strong>it</strong>ivo che presenta 6 morsetti:2 di ingresso per il<br />

ruale tìene conto del fatto che non tutta l'ener- generatore fotovoltaico, 2 per l'accumulo e 2 di<br />

:ia forn<strong>it</strong>a viene successivamente rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a. lì ren- uscila verso i t ar<strong>it</strong> hi. Vi possono poi e


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nare nel punto di massìma potenza della curva<br />

tensione corrente. A causa delle elevate correnti<br />

in gioco e della complicazione circuìtale che<br />

comporta, la funzione MPPT è presente solo in<br />

pochi modelli.<br />

IVD; Significa Low Voltage Disconnector e co<br />

st<strong>it</strong>uisce ormai una funzione di serie su tutti i regolatori<br />

di carica. Questa funzione impedisce la<br />

scarica eccessiva delìa batteria staccando il carico<br />

quando la tensione ai capi di quest'ultima<br />

scende:ìl di qollo<br />

gìe, periodi di funzionamento) Alle segnalazioni<br />

lumÌnose è invece lasciato il comp<strong>it</strong>o di indi<br />

care Ia modal<strong>it</strong>à di funzionamento ed eventuali<br />

cond izìon i anomale.<br />

I dati possono anche essere trasmessi su lìnea<br />

seriale e letti da un computer remoto.<br />

Dimensionamento degli impianti<br />

per servizio isolato<br />

Nel dimensionamento degli impianti per il ser-<br />

di un (erlo vdlore minimo. vizio isolato si intende sceglìere le caratteristiche<br />

A t<strong>it</strong>olo dì esempio, per una batteria da 12 volt dei componenti prìncipali (moduli fotovoltaici,<br />

nomìnali, il distacco può avvenìre a 1 1,4 volt. batteria, cavi, eventuale inverter) per assemblare<br />

Regolazione a 3 stadi: fintroduzione della re- un sistema in grado di alimentare le utenze in<br />

goiazione a 3 stadì è basata sulla constatazionemodo<br />

soddisfacente.<br />

che nelle batterie si verifica comunque una de- Per far questo occorre partire da alcuni dati di<br />

posizione di ossido sugli elettrodi difficile da ri- proSero:<br />

muovere attraverso i processi di carica/scarica1.<br />

ìrraggiamento medio gìornaliero sui s<strong>it</strong>o nei 12<br />

usuali. Alla fine del processo di carica, un breve mesì dell'anno;<br />

periodo di gassificazione, col rimescolamento2.<br />

energìa giornaliera consumata nei periodi piùr<br />

dell'elettrolìta che questo comporta, può essere sign ificativi;<br />

utile a rìmuovere almeno una certa parte del 3. potenza massìma richiesta complessivamente<br />

l'ossido residuo.<br />

dagli utìlizzatori;<br />

Una variante della regolazione a 3 stadi è co- 4. numero di giornidi autonomia anche in manst<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a<br />

dalla regolazione a 4 stadi, abbastanza canza di sole.<br />

sìmile alla precedente, ma nella quaìe vi è an- Riguardo aì dati di irraggiamento, non è neces<br />

che una fase di equalizzazione della carica de sario calcolare i valori per tuttì i 12 mesi, ma so-<br />

gli elementi.<br />

lo per i perìodì cr<strong>it</strong>icì (talvolta anche uno solo) in<br />

Variazione della tensione di carica con Ia tem- cui si r<strong>it</strong>iene che il divario tra I'energia solare e<br />

perafura. La tensione di inizio gassificazione del- quella consumata sia più sfavorevole.<br />

l'elettrol<strong>it</strong>a varia con la temperatura, per cui mol- llinclinazione dei moduli fotovoltaici deve es<br />

ti regolatori di carica sono dotati di una sonda di sere scelta di conseguenza. Tipicamente, aile<br />

temperatura da applicare all'accumulo che per- nostre lat<strong>it</strong>udini, se l'impianto funziona tutto<br />

mette di disinserire il generatore fotovoltaico ap- l'anno si adotta l'inclinazìone di 60', mentre se<br />

pena prima che si inneschi il fenomeno. dovesse funzionare solo d'estate I'inclinazione<br />

Scelta deltípo di batferia; La tensione di fine ca- dipende da quanto lungo si considera il perio<br />

rica varìa col tipo di accumulatore utilizzato e do estivo.<br />

quindì spesso i costruttori permettono di sele- Occorre poi conoscere o prevedere quali appazionare<br />

questo parametro.<br />

recchi saranno alìmentati e per quanto tempo. 5e<br />

Ad esempio, alcuni regolatori di carica permet- si prevede che vi siano delle differenze nel cortono<br />

di scegliere tra accumuliVLA, VRLA e in gel. ,'o dell anno il , alcolo vd ripeluto md come nF<br />

Per ognuno dì questi è prevista una differente cur caso della radiazione solare, solo per i periodr<br />

va di compensazione della temperatura in fun- più sfavorevoli.<br />

zione dei diversi regìmi di carica.<br />

Va poi valutata la potenza massima richiesta da<br />

Tanto per fare un raffronto, un modello molto gli utilizzatori considerando un ragionevole fat-<br />

diffuso di regolatore di carica fornisce, nel calore di (onlemporane<strong>it</strong>à dei rarichi.<br />

so di carica normale, i seguenti valori di set- lntjne, occorre decidere l'autonomìa che deve<br />

point a 20 "C:<br />

avere l'impianto fotovoltaico in condizioni di tem,<br />

I VLA: 2,40 V/el<br />

po particolarmente sfavorevo]i. Normalmente s:<br />

I VRLA: 2,36 V/el<br />

considerano periodi che vanno da 3 a 5 giorni.<br />

I In gel: 2,33 V/el<br />

Una volta ìn possesso dei dati di progetto è pos-<br />

Funzione fimerj I regolatori di carica destinati a sibile procedere col dimensionamento dell'im<br />

gestire impianti di illuminazione ad energia so- pianto partendo dal generatore fotovoltaìco. faslare,<br />

spesso incorporano un timer ìn grado di insunto su cui sì basa la maggior parte dei cr<strong>it</strong>eri d:<br />

serire i carichi ad una determinata ora e staccar- progetto è che, su base media gìornaliera, l'eli<br />

dopo un certo tempo.<br />

nergia che l'impianto è ìn grado di fornire deve<br />

Visualìzzazione locale dei parametri e linee di es\pre dlmeno uguale a quella che r onsumano<br />

segnale; Alcuni regolatori di carica dispongono carich i, cioè:<br />

di un dirplal e di seBnalazioni luminose in gra- E rr' E,<br />

do di visualìzzare i principali parametrì dì siste llenergia media giornalìera che l'ìmpianto foto<br />

ma (tensioni, correnti, potenze in trans<strong>it</strong>o, ener- voltaico è in grado di produrre è del resto propor


Figura 5i Esempio di schema elettrico sempliíicaLo di un inlpianto<br />

per servizio isolak)<br />

.ionale all'irraggiamento solare medio giornalie-Se<br />

il costruttore dichiarasse la capacìtà a com<br />

-r suÌ s<strong>it</strong>o Ge alla potenza di pìcco del generato- pleto esaurimento dell'accu mu lo bisognerebbe<br />

-e iotovoltaico Po a meno dì alcune perd<strong>it</strong>e: moltiplicare il tutto per ìl Depth Of Discharge<br />

:-,=c Pct K \scts fwhl<br />

coefficiente K minore di 1, tiene conto degli<br />

. .erlLdli nmbreBBiamenli,Ll gener,lJore tolo-<br />

DOD.<br />

Dalle due equazioni precedenti ne deriva che<br />

la capac<strong>it</strong>à dell'accumulo deve essere almeno<br />

.oltaico, deì fenomeni di riÍlessione e assorbÌ-pari<br />

a:<br />

-rento<br />

del vetro anteriorc, oltre che dello spor f.<br />

:arnento dei moduli. Per s<strong>it</strong>i non particolarmene<br />

penalizzati, Kè maggiore di 0,9<br />

coefficiente TBos tiene conto invece di tutte le<br />

:..erd<strong>it</strong>e che si verificano nel sistema, partendo dai<br />

ìoduli fotovoltaici per arrivare ai carìchi.<br />

::so è normalmente compreso tra 0,6 e 0,9 e di-<br />

:encle da numerosi fattori, tra cui ì principaliso-<br />

'o rappresentati dall'effetto della temperatura suÌ<br />

^'od,li e drl p.ore.5o di t.:tri, a ,r ar<strong>it</strong>a del ar-<br />

-unrulo.<br />

-a presenza dell'inverter introduce un ulteriore<br />

':lenalìzzazione, in quanto il valore di energia prorotta<br />

deve essere moltiplicato per ìl rendimento<br />

:jÌ conversione di tale apparato.<br />

:atte queste premesse, ponendo F,-: Fry si ot-<br />

: ene la potenza di picco del generatore fotovol-<br />

:aìco e quindi il suo dimensionamento:<br />

- E,<br />

.-]=+ 'CK4nn,<br />

?assando all'accumulo, è necessarìo che l'ener<br />

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