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01 - Copertina - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut. C/RM/23/2<strong>01</strong>2<br />

Fiamme Gialle<br />

PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA - A.N.F.I.<br />

Anno XXVII - N. 8 Agosto 2<strong>01</strong>2 www.assofinanzieri.it - E Mail: fiammegialle@assofinanzieri.it<br />

VITTORIO GRILLI<br />

Neo Ministro dell’Economia e delle Finanze


IN COPERTINA<br />

VITTORIO GRILLI<br />

NEO MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE<br />

L’11 luglio 2<strong>01</strong>2, presso il Quirinale, il Neo<br />

Ministro ha prestato giuramento nelle mani del<br />

Capo dello Stato Giorgio Napolitano...<br />

...pag. 3<br />

Pag. 3 Prof. Vittorio Grilli...<br />

- Nominato il Ministro dell’Economia<br />

e delle Finanze...;<br />

- Il Ministro in visita al Comando Generale...<br />

Pag. 5 Attualità<br />

La “Nuova” Legge “Pinto”<br />

di Umberto Fava<br />

Pag. 7 Eventi<br />

Inaugurazione del museo storico...<br />

di Mario de Nuntiis<br />

Pag. 10 Cerimonie<br />

- Iglesias: Inaugurazione e intestazione della Sez. ANFI<br />

di Salvatorico Cuccuru e Antonio Meloni<br />

- Castelvetrano: Intitolata la locale Caserma...<br />

di Saverio Dibenedetto<br />

- San Miniato: Intitolata una Piazza alle Fiamme Gialle<br />

di Giovanni Tempestini<br />

Sommario<br />

Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

Pag. 15 Reportage<br />

La Guardia di Finanza in Afghanistan<br />

di Sergio De Francesco<br />

Pag. 18 Taccuino<br />

Pag. 20<br />

Ipertensione, nefropatie e...<br />

Prof. Gaspare Elios Russo<br />

Pag. 24 Olimpiadi di Londra 2<strong>01</strong>2<br />

Grandi risultati per il Gruppo<br />

Sportivo della Guardia di Finanza<br />

Vita Associativa<br />

di Giuseppe Giuliani<br />

L’Angolo della Salute<br />

Pag. 21 Ricordi<br />

Sommafiume - Sperduto distaccamento...<br />

di Giovanni Trotta<br />

di Claudio Coco<br />

Pag. 26 Pensioni<br />

- Il danno da ritardo...<br />

- Norma vecchia ma...<br />

di Vincenzo Ruggieri<br />

Pag. 27 - Varie<br />

Pag. 28 - Mini Raduni<br />

Pag. 29 - Vita nelle Sezioni<br />

Pag. 36 - Benemerenza<br />

Pag. 37 - Recensioni<br />

Pag. 38 - Nella nostra famiglia<br />

Pag. 39 - Tristia<br />

Ultima di <strong>Copertina</strong>...<br />

il Termine per la<br />

“Raccolta Fondi Pro-Terremotati”<br />

è fissata per il 31/10/2<strong>01</strong>2<br />

a cura di Claudio Coco<br />

“Fiamme Gialle” -<br />

Proprietario ed Editore:<br />

ASSOCIAZIONE NAZIONALE<br />

FINANZIERI D’ITALIA<br />

Direttore Responsabile<br />

Giovanni Verdicchio<br />

Vice Direttore<br />

Umberto Fava<br />

Redattori<br />

Berardo Evangelista - Gaetano<br />

Guglielmi - Antonio Malizia<br />

Coordinatore<br />

Giuseppe Ruggieri<br />

Responsabile Amministrativo<br />

Angelo Maenza<br />

Segretario Amministrativo<br />

Marino Orfei<br />

Addetto alla Segreteria<br />

Amministrativa<br />

Alfonso Lancia<br />

Comitato di Redazione<br />

Umberto Fava - Mauro Santonastaso<br />

- Antonio Zampelli - Giuseppe<br />

Ruggieri - Romano Bacci - Salvatore<br />

Bevilacqua - Michele Gianfrancesco<br />

- Antonio Fiore - Marco Mugnaini<br />

Progetto Grafico e Impaginazione<br />

Claudio Coco<br />

Stampa<br />

Arti Grafiche S. Marcello - Roma<br />

Direzione, Redazione e<br />

Amministrazione<br />

Via Alberto Caroncini, 19<br />

0<strong>01</strong>97 Roma<br />

Tel. 06 80693830 - Fax 06 8084280<br />

Cod.Fisc. 96153870587<br />

Conto Corrente Postale IBAN<br />

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Gli articoli e i materiali (foto, disegni,<br />

etc.), inviati per la pubblicazione, non<br />

saranno restituiti, anche se non pubblicati.<br />

La Redazione si riserva il diritto di<br />

modificare la titolazione e di dare agli<br />

articoli l'impostazione grafica ritenuta<br />

più opportuna.<br />

Le opinioni espresse dagli Autori<br />

negli articoli sono personali e non<br />

impegnano in alcun modo la<br />

Direzione e la Redazione del<br />

Periodico. Tutti i diritti di proprietà letteraria<br />

e artistica sono riservati.<br />

S'informa che i dati riguardanti i<br />

destinatari del Periodico, in conformità<br />

al D. Lgs. N. 196/2003, sono utilizzati<br />

e trattati, contenuti in elenchi<br />

conoscibili da chiunque, esclusivamente<br />

per l'invio della pubblicazione<br />

e non sono ceduti a terzi per altro<br />

motivo.<br />

AUTORIZZAZIONE<br />

Registrazione del Tribunale di Roma<br />

n. 40/86 del 29 gennaio 1986<br />

Associato all’USPI<br />

Unione Stampa Periodica<br />

Italiana<br />

Iscritto al Registro degli Operatori di<br />

Comunicazione (R.O.C.) al n. 2294 il<br />

28/09/20<strong>01</strong><br />

Sito internet:<br />

www.assofinanzieri.it<br />

e mail:<br />

fiammegialle@assofinanzieri.it<br />

Consegnato per la stampa:<br />

il 19 Settembre 2<strong>01</strong>2


N O M I N A T O I L M I N I S T R O<br />

DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE<br />

PROF. VITTORIO GRILLI<br />

L’11 LUGLIO 2<strong>01</strong>2, PRESSO<br />

IL QUIRINALE, IL NEO<br />

MINISTRO HA PRESTATO<br />

GIURAMENTO NELLE MANI<br />

DEL CAPO DELLO STATO<br />

GIORGIO NAPOLITANO<br />

Vittorio Umberto Grilli è nato a Milano<br />

nel 1957.<br />

È laureato in Discipline Economiche e<br />

Sociali presso l'Università “Luigi<br />

Bocconi” di Milano; ha conseguito poi<br />

un Master e un Ph.D. in Economics<br />

presso l'Università di Rochester a<br />

New York.<br />

Negli Stati Uniti, dove ha vissuto per<br />

diversi anni, ha insegnato, dal 1986 al<br />

1990, discipline economiche presso il<br />

Dipartimento di Economia della Yale<br />

University e successivamente,<br />

trasferitosi in Europa, ha insegnato,<br />

nel periodo 1990-1994, Economia<br />

Finanziaria (Financial Economics) al<br />

Birkbeck College, Università di<br />

Londra. Prima della sua nomina a Vice<br />

Ministro dell'Economia e delle<br />

Finanze, avvenuta nel Novembre<br />

2<strong>01</strong>1, Vittorio Grilli è stato, dal 2005 al<br />

2<strong>01</strong>1, Direttore Generale del Tesoro e<br />

prima ancora Ragioniere Generale<br />

dello Stato dal 2002 al 2005.<br />

Il suo primo incarico presso il<br />

Ministero dell'Economia e delle<br />

Finanze risale al 1993, anno in cui è<br />

entrato a far parte del Consiglio degli<br />

Esperti presso il Dipartimento del<br />

Tesoro.<br />

Dal 1994 al 2000 è stato Dirigente<br />

Generale della Direzione Analisi<br />

economico-finanziaria e privatizzazioni,<br />

tenendo anche, ad interim, dal<br />

1996 al 1997, la Direzione Generale<br />

del Debito Pubblico e Tesoreria dello<br />

Stato.<br />

Nell'ultimo anno della sua carica come<br />

Direttore Generale del Tesoro è stato<br />

eletto Presidente del Comitato<br />

Economico e Finanziario, organismo<br />

europeo che prepara i lavori<br />

dell'Ecofin e di cui era stato Vicepresidente<br />

già dal marzo 2009.<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

Nel settore privato ha lavorato come<br />

Managing Director alla Credit Suisse<br />

First Boston a Londra. E' stato Presidente<br />

per diversi anni dell'Istituto<br />

Italiano di Tecnologia e Consigliere di<br />

amministrazione in numerose società<br />

quotate e non, tra cui: Cassa Depositi<br />

e Prestiti - Istituto <strong>Nazionale</strong> di<br />

Genetica Molecolare - INGM - Scuola<br />

Superiore Sant'Anna di Pisa; ENEL<br />

S.p.A.- Alitalia - Artigiancassa S.p.A.-<br />

CONSAP S.p.A - CONSIP S.p.A. -<br />

WIND - Banca Europea per gli<br />

Investimenti (BEI) - ISPE - ISAE -<br />

Arcus S.p.A. - Commissione di<br />

G a r a n z i a p e r l ' I n f o r m a z i o n e<br />

Statistica.<br />

Ha pubblicato numerosi articoli e libri<br />

su temi di politica economica nazionale<br />

e internazionale.<br />

A t t u a l m e n t e è M e m b r o d e l l o<br />

European think tank Bruegel e<br />

dell'Aspen Institute Italia.<br />

Vittorio Grilli ha anche vinto diversi<br />

premi tra i quali la Medaglia d'Oro<br />

dell'Università “Luigi Bocconi”<br />

(1981), il Premio Saint Vincent per<br />

l'Economia (1992), il Premio “Ezio<br />

Tarantelli” per la migliore idea<br />

economica (2004), il Premio “Bocconiano<br />

dell'anno 2005” ed il Premio<br />

“Guido Carli” per “La migliore nuova<br />

iniziativa finanziaria - Fondo per PMI”<br />

(2<strong>01</strong>0).<br />

Ha ottenuto nel 2<strong>01</strong>1 il riconoscimento<br />

di Cavaliere di Gran Croce, Ordine<br />

al merito della Repubblica Italiana.<br />

3


FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

IL MINISTRO DELL’ECONOMIA<br />

E DELLE FINANZE IN VISITA<br />

AL COMANDO GENERALE DEL CORPO<br />

Il 25 luglio 2<strong>01</strong>2, il Ministro<br />

dell'Economia e delle Finanze Prof. Vittorio<br />

Grilli ha fatto visita, unitamente al<br />

suo Capo di Gabinetto, Prof. Vincenzo<br />

Fortunato, al Comando Generale della<br />

Guardia di Finanza.<br />

Ricevuto dal Comandante Generale<br />

Saverio Capolupo, dal Comandante in<br />

Seconda Daniele Caprino e dal Capo di<br />

Stato Maggiore Edoardo Valente, il<br />

Ministro ha deposto una corona al<br />

Sacrario del Corpo, rendendo omaggio<br />

a tutti i Caduti della Guardia di Finanza.<br />

Il Prof. Grilli, dopo essersi intrattenuto<br />

con il Generale Capolupo, ha incontrato<br />

i Generali di Corpo d'Armata ed, a<br />

seguire, il Consiglio Centrale di Rappresentanza<br />

del Corpo.<br />

Era presente, inoltre, il Presidente<br />

dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />

<strong>d'Italia</strong>, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.<br />

4<br />

Il Comandante Generale, da parte sua,<br />

ha ringraziato il Ministro per l'onore che<br />

ha riservato al Corpo rendendo visita al<br />

Comando Generale, assicurando “il<br />

massimo impegno da parte di tutti i<br />

<strong>Finanzieri</strong> nello svolgimento dei propri<br />

delicati compiti a tutela della legalità e<br />

della sicurezza economico-finanziaria<br />

del Paese”. Il Ministro, a sua volta, ha<br />

espresso parole di vivo apprezzamento<br />

al Generale Capolupo “per l'opera quotidianamente<br />

svolta con passione, professionalità<br />

e coraggio dalla Guardia di<br />

Finanza, Corpo a cui l'intera collettività<br />

guarda con rinnovato consenso, riponendo<br />

nella sua opera grandi aspettative<br />

nella lotta contro ogni forma di illegalità,<br />

sia sul fronte del contrasto<br />

all'evasione fiscale ed agli sprechi di<br />

denaro pubblico, che su quello della<br />

tutela dei mercati”.


Attualità<br />

LA “NUOVA” LEGGE<br />

“PINTO”<br />

di Umberto Fava<br />

1.Nei numeri 7/8 dell'anno 2009 e 6/7<br />

dell'anno 2<strong>01</strong>2, tra l'altro, fu auspicato<br />

che, nell'ambito dei vari processi, fosse<br />

attuata una riduzione temporale ed una<br />

semplificazione degli stessi, in particolare<br />

per quanto concerneva la Legge<br />

24/3/20<strong>01</strong>, n. 89 (c.d. Legge Pinto).<br />

L'equa riparazione del danno derivante<br />

dalla irragionevole durata del processo<br />

è stata modificata dall'art. 55 del D.L.<br />

22/6/2<strong>01</strong>2, n. 83, convertito, con modificazioni,<br />

nella Legge 7/8/2<strong>01</strong>2, n.<br />

134,ispirandosi ad alcuni elementi di<br />

chiarezza, dedotti dalla giurisprudenza<br />

della Corte europea dei diritti dell'uomo<br />

e della Corte di cassazione, che hanno<br />

consentito, nella subjecta materia, di<br />

introdurre il ricorso ad un processo di<br />

tipo monitorio, con un possibile vantaggio:<br />

decisioni prevedibili e tendenzialmente<br />

standardizzate a seguito della<br />

individuazione sia del termine di durata<br />

ragionevole del processo sia<br />

dell'ammontare dell'indennizzo spettante<br />

per ciascun anno.<br />

2. In particolare le novità d'interesse più<br />

significative vengono, di seguito, riportate:<br />

a. colui che ha subito un danno patrimoniale<br />

o non patrimoniale per effetto della<br />

violazione della Convenzione per la salvaguardia<br />

dei diritti dell'uomo e delle<br />

libertà fondamentali, ratificata ai sensi<br />

della legge 4 agosto 1955, n. 848, per il<br />

mancato rispetto del temine ragionevole<br />

(del processo) di cui all'art. 6, paragrafo<br />

1 della Convenzione, ha diritto ad<br />

un'equa riparazione;<br />

b. il giudice, nell'accertare la violazione<br />

valuta, tra l'altro, la complessità del<br />

caso e l'oggetto del procedimento. La<br />

novità attiene alla sostituzione del termine<br />

“considera” con “valuta” e<br />

l'inserimento dell'espressione “l'oggetto<br />

del procedimento”;<br />

c. viene introdotto il comma 2 bis, all'art.<br />

2, con il quale vengono indicati i termini<br />

temporali perché il processo possa ritenersi<br />

“ragionevole” e cioè:<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

* tre anni in primo grado, due in secondo<br />

grado ed uno sul giudizio di legittimità,<br />

per complessivi anni 6;<br />

* tre anni in presenza di un procedimento<br />

di esecuzione forzata e di sei<br />

anni nel caso di procedura concorsuale.<br />

La decorrenza del termine decorre dal<br />

deposito del ricorso introduttivo del giudizio<br />

ovvero con la notificazione<br />

dell'atto di citazione e, per il settore<br />

penale, dall'assunzione della qualità di<br />

imputato, di parte civile o di responsabile<br />

civile ovvero quando l'indagato ha<br />

avuto legale conoscenza della chiusura<br />

delle indagini preliminari;<br />

d. la durata ragionevole del processo si<br />

ritiene comunque rispettata se il giudizio<br />

viene definito in maniera irrevocabile<br />

in un tempo non superiore a sei anni.<br />

In tale determinazione non si tiene<br />

conto del tempo in cui il processo è<br />

sospeso e di quello intercorso tra il giorno<br />

in cui inizia a decorrere il termine per<br />

l'inaugurazione e la proposizione della<br />

stessa;<br />

e. la liquidazione a titolo di equa ripara-<br />

5


FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

zione non può essere inferiore a €.<br />

500,00 e non superiore a €. 1.500,00<br />

per ciascun anno o frazione di anno,<br />

superiore a sei mesi ed è determinata<br />

dal giudice, a norma dell'art. 2056 c.c.,<br />

tenendo conto di una serie di parametri<br />

e condizioni fissate dall'art. 2 bis,<br />

comma 2.<br />

L'entità dell'indennizzo, comunque,<br />

non può essere superiore al valore<br />

della causa stessa o, se inferiore, a<br />

quella del diritto accertato dal giudice;<br />

f. la domanda di equa riparazione va<br />

proposta con ricorso al Presidente<br />

della Corte d'Appello del distretto in cui<br />

ha sede il giudice competente, ai sensi<br />

dell'art. 11 c.p.p., a giudicare nei procedimenti<br />

riguardanti i magistrati, nel cui<br />

distretto si è concluso/estinto relativamente<br />

ai gradi di merito il procedimento<br />

nel cui ambito si presume si sia verificata<br />

la violazione;<br />

g. il ricorso è proposto rispettivamente<br />

nei confronti del Ministro della Giustizia<br />

(per i procedimenti del giudice ordinario),<br />

del Ministro della Difesa per i procedimenti<br />

del giudice militare e, negli<br />

altri casi, nei confronti del Ministro<br />

dell'Economia e delle Finanze.<br />

Unitamente al ricorso vanno depositati,<br />

in copia autentica: atto di citazione,<br />

ricorso, comparse, memorie relative al<br />

procedimento, i verbali di causa ed i<br />

provvedimenti del giudice, il provvedimento<br />

che ha definito il giudizio conclusivo<br />

con sentenza/ordinanza irrevocabili.<br />

La domanda di riparazione può<br />

essere proposta, a pena di decadenza,<br />

entro sei mesi dal<br />

momento in cui la<br />

d e c i-<br />

6<br />

sione che conclude il procedimento è<br />

divenuta definitiva ed il Presidente della<br />

Corte d'Appello o il giudice delegato<br />

deve emettere decreto motivato di equa<br />

riparazione entro 30 giorni dal deposito.<br />

Il ricorso, quindi, verrà esaminato da un<br />

giudice singolo (non più in forma collegiale)<br />

e deciso senza ritardo su base<br />

documentale;<br />

h. non viene riconosciuto alcun indennizzo<br />

in presenza di condotta non diligente<br />

o dilatoria o comunque abusiva<br />

della parte e cioè:<br />

* in favore della parte soccombente<br />

condannata a norma dell'art.96 c.p.c<br />

(responsabilità aggravata);<br />

* nel caso di cui all'art.91, primo comma,<br />

secondo periodo, del c.p.c. (condanna<br />

alle spese);<br />

* nel caso di cui all'art.13,primo comma,<br />

primo periodo, del Decreto Legislativo<br />

4 Marzo 2<strong>01</strong>0, n.28 (pagamento<br />

delle spese);<br />

* nel caso di estinzione del reato per<br />

intervenuta prescrizione connessa a<br />

condotte dilatorie della parte;<br />

* quando l'imputato non ha depositato<br />

istanza di accelerazione del processo<br />

penale nei trenta giorni successivi al<br />

superamento dei termini di cui al<br />

punto 2. lettera c.;<br />

* in ogni altro caso di abuso dei poteri<br />

processuali che abbia determinato<br />

una ingiustificata dilazione dei tempi<br />

del procedimento.<br />

3. La nuova normativa, oltre a ridisciplinare<br />

aspetti procedurali (opposizione,notificazioni<br />

e comunicazioni), ha introdotto<br />

l'art.5 quater con il quale vengono<br />

previste sanzioni processuali quando<br />

la domanda per equa riparazione sia<br />

dichiarata inammissibile ovvero manifestamente<br />

infondata. In tal caso il giudice,<br />

con il decreto sub 2 lettere g. ovvero<br />

con il provvedimento che definisce il<br />

giudizio di opposizione, può condannare<br />

il ricorrente al pagamento di una<br />

somma di denaro non inferiore a 1.000<br />

e non superiore a 10.000 Euro per i<br />

ricorsi depositati a decorrere dal trentesimo<br />

giorno successivo a quello di<br />

entrata in vigore della legge di conversione,<br />

pubblicata sulla G.U. n.187 in<br />

data 11/08/2<strong>01</strong>2, s.o. n.171.<br />

La soluzione normativa dovrebbe semplificare<br />

ed accelerare la definizione<br />

del contesto (sia perché è stato confermato<br />

un tasso di strutturazione coerente<br />

con gli interessi in gioco sia perché il<br />

meccanismo adottato è rispettoso del<br />

diritto alla tutela giurisdizionale) e, probabilmente,<br />

incidere sul<br />

contenimento della<br />

spesa pubblica.


EVENTI<br />

I N A U G U R A Z I O N E D E L<br />

M U S E O S T O R I C O D E L<br />

SERVIZIO AEREO E DELLA<br />

SEZIONE A.N.F.I. DI PRATICA<br />

DI MARE<br />

di Mario de Nuntiis<br />

Il giorno18 di aprile 2<strong>01</strong>2, in una bellissima<br />

giornata, si sono riuniti i veterani<br />

del Servizio Aereo ed i colleghi più giovani.<br />

Nel cuore e negli occhi dei primi i<br />

ricordi incancellabili degli anni trascorsi<br />

in servizio e l'orgoglio di essere stati protagonisti<br />

della nascita e crescita del Servizio<br />

Aereo della Guardia di Finanza.<br />

Nel pensiero dei secondi la responsabilità<br />

di essere adesso impegnati in<br />

prima linea, certi di una seria professionalità,<br />

ma coscienti di tenere sempre<br />

alti i profondi valori che hanno motivato<br />

il lavoro dei loro predecessori.<br />

Lo scenario di questo evento è stato<br />

l'Aeroporto di Pratica di Mare e<br />

l'Inaugurazione:<br />

- della Sezione del Museo Storico del<br />

Servizio Aereo, intitolata al Gen. C. A.<br />

(pilota) Pierpaolo Meccariello;<br />

- della Sezione A.N.F.I. di Pratica di<br />

Mare, intitolata al Maresciallo Maggiore<br />

Mare (pilota) Gregorio Sica. Sono state<br />

ricordate anche la spedizione di un contingente<br />

della Guardia di Finanza che<br />

mezzo secolo fa, con due elicotteri della<br />

serie Bell 47, si è rischierato in Somalia,<br />

nonché i colleghi che hanno perso la<br />

vita per incidenti di volo e coloro che<br />

sono stati in servizio presso i Reparti di<br />

volo della Guardia di Finanza, in particolar<br />

modo i Soci A.N.F.I. di Pratica di<br />

Mare e che non sono più tra noi.<br />

L' Evento ha avuto inizio con l'arrivo del<br />

Comandante Aeronavale Centrale -<br />

Gen. C.A. Emilio Spaziante, accolto con<br />

gli onori di rito dal Comandante Operativo<br />

Aeronavale - Gen.B. Mennato Possemato<br />

che lo ha accompagnato nel<br />

locale predisposto per la parte celebrativa,<br />

ove è stato ricevuto dal Presidente<br />

del Museo Storico - Gen. C.A. Luciano<br />

Luciani e dal Comandante del Reparto<br />

Tecnico Logistico Amministrativo Aereo<br />

- Gen.B. Loreto Serani che ha rivolto un<br />

indirizzo di saluto a tutti gli intervenuti,<br />

dando inizio alle allocuzioni dei conferenzieri:<br />

- Il Gen.C.A. Luciano Luciani, ha ricor-<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

dato le tappe salienti che hanno dato<br />

luogo all'istituzione del Museo del Servizio<br />

Aereo di Pratica di Mare, illustrandone<br />

le finalità;<br />

- Il Gen. D. Giorgio Bianco ha parlato<br />

del Servizio Aereo della Guardia di<br />

Finanza, di cui è stato il primo Capo Servizio<br />

proveniente dall'interno del Corpo;<br />

- Il Gen. B. Mario de Nuntiis ha narrato<br />

le motivazioni che hanno portato<br />

all'istituzione della Sezione A.N.F.I. di<br />

Pratica di Mare - di cui è Presidente –<br />

delineando la figura del “M.M. mare pilota<br />

Gregorio Sica” al quale viene oggi<br />

intitolata;<br />

- Il Gen. C. A. Emilio Spaziante ha tenuto<br />

l'intervento conclusivo, visibilmente<br />

commosso per la presenza contemporanea<br />

del Gen. C.A. Luciani, del Gen.<br />

C.A. Giovanni Verdicchio – Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I. e di altri ufficiali<br />

che lo hanno fatto tornare ai bei tempi<br />

di accademista e di giovane ufficiale<br />

che iniziava la carriera nell'ambito della<br />

Guardia di Finanza.<br />

Si riporta l'allocuzione tenuta dal Presidente<br />

della Sezione A.N.F.I. di Pratica<br />

di Mare, Gen. B. Mario de Nuntiis:<br />

7


FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

La Sig.ra Eliana Meccariello, sorella del Gen.C.A. Pierpaolo, madrina della cerimonia d’inaugurazione del<br />

museo, con le autorità intervenute.<br />

Il Presidente della Sezione ANFI di Pratica di Mare, Gen. Mario de Nuntiis, durante il suo intervento<br />

“”Noi del Servizio Aereo, nell'ambito del<br />

Corpo, ci siamo sentiti sempre un pò<br />

speciali, ma da oggi lo siamo veramente.<br />

La Guardia di Finanza, tramite il nostro<br />

Comandante Generale, il Generale di<br />

Corpo d'Armata Nino Di Paolo, nostra<br />

ispirazione e stimolo, unitamente a<br />

tutta la gerarchia del comparto aereo,<br />

ci fa l'onore di istituire una Sezione del<br />

Museo Storico tutta per noi, per i nostri<br />

predecessori, ma soprattutto per ricordare<br />

coloro che hanno perso la vita a<br />

causa di incidente di volo: Alfonso<br />

Pozzi – Gregorio Sica – Paolo Mancini<br />

– Francesco Picena – Marco Perra –<br />

Giulio Perrone – Antioco Cocco – Ferdinando<br />

Zorzutti – Giovanni Giudice –<br />

Domenico Corso – Gianfranco Deriu –<br />

Fabrizio Sedda, i quali hanno scritto<br />

con il proprio sangue una parte impor-<br />

8<br />

tante della nostra vita e di quella del Servizio<br />

Aereo della Guardia di Finanza,<br />

perciò nel cielo della nostra chiesetta,<br />

tra le varie costellazioni, ci sono 12 stelle<br />

più brillanti con i loro nomi, a testimoniare<br />

il vivo ricordo che abbiamo di loro.<br />

Però noi oggi vogliamo rivolgere un pensiero<br />

colmo di affetto e di gratitudine<br />

anche ai Soci defunti di questa Sezione:<br />

Giuseppe Nobile, Gianni Guariglia,<br />

Luigi Giacomino, Oronzo Velardi ed a<br />

tutti coloro che fin dall'istituzione del Servizio<br />

Aereo, nell'anno 1954, ci hanno<br />

lasciato, dopo aver prestato servizio nei<br />

reparti di volo del Corpo.<br />

Hanno percorso insieme a noi un tratto<br />

della propria vita, abbiamo lavorato fianco<br />

a fianco, abbiamo a volte gioito insieme,<br />

a volte sofferto insieme, uniti dal<br />

comune sentire quella voce del dovere<br />

che ci ha guidato e che oggi guida i più<br />

fortunati (perché più giovani) che<br />

seguono le nostre orme.<br />

Proprio grazie alla loro gioventù<br />

sapranno infondere tutto l'entusiasmo<br />

e tutta la loro bravura per tenere sempre<br />

alto il prestigio del Servizio Aereo<br />

del Corpo e fare in modo che il Museo<br />

del Servizio Aereo della Guardia di<br />

Finanza si arricchisca sempre più di<br />

aeromobili, supporti ed attrezzature,<br />

cimeli ed immagini che non dovranno<br />

essere semplicemente degli oggetti,<br />

ma elementi vivi in grado di suscitare<br />

nell'animo di chi calca le nostre orme,<br />

lo stesso sentimento che ha pervaso la<br />

nostra vita, lo stesso entusiasmo che<br />

ha contraddistinto il nostro operato, le<br />

stesse soddisfazioni che abbiamo<br />

saputo cogliere nelle attività quotidiane<br />

di tanti anni presso i Reparti di volo del<br />

Corpo.<br />

Circa mezzo secolo fa, quando erano<br />

pochi quelli che sapevano guidare<br />

un'automobile ed ancor meno coloro<br />

che ne possedevano una, un contingente<br />

della Guardia di Finanza, composto<br />

da veri pionieri del volo, era<br />

rischierato in Somalia con 2 elicotteri<br />

della Serie Bell, il Comandante di quella<br />

prima spedizione Generale Aldo<br />

Morelli ed i suoi collaboratori Bruno<br />

Roccato, Mario Giordano e Gianni Barbavara<br />

sono i testimoni viventi di quella<br />

meravigliosa esperienza, tanto inverosimile<br />

per l'epoca in cui ha avuto luogo,<br />

da sembrare una leggenda.<br />

Di questo manipolo di audaci faceva<br />

parte anche Gregorio Sica, uno dei<br />

primi piloti di elicottero della Guardia di<br />

Finanza che, successivamente, grazie<br />

alle proprie non comuni doti ed abilità,<br />

diventò istruttore di volo presso<br />

l'Aeroporto di Centocelle, ove molti di<br />

noi hanno avuto le prime esperienze da<br />

elicotteristi.<br />

Presso il Gruppo Aereo di Centocelle,<br />

punta di diamante tra i Reparti di volo<br />

della Guardia di Finanza, abbiamo<br />

avuto modo di apprezzare e stimare<br />

Gregorio Sica, amico fraterno di tutti<br />

coloro che nel tempo hanno prestato<br />

servizio presso quel reparto o che, provenienti<br />

dagli altri reparti di volo del Corpo,<br />

vi si recavano per assolvere compiti<br />

di carattere tecnico, logistico o addestrativo.<br />

Il giorno 8 giugno 1979, proprio nel<br />

reparto addestrativo ove svolgeva con<br />

passione, competenza e perizia il compito<br />

di istruttore, il maresciallo maggiore<br />

mare pilota Gregorio Sica, perse la<br />

vita in un incidente di volo che lo<br />

strappò all'affetto della propria consorte<br />

signora Anna e dei propri figli ancora<br />

adolescenti: Carmine (oggi commercialista<br />

in Roma) e Mario, Ispettore


della Guardia di Finanza in servizio<br />

presso il Reparto Tecnico Logistico<br />

Amministrativo in Pratica di Mare.<br />

Il funesto avvenimento gettò nello sconforto<br />

più profondo, oltre ai propri familiari<br />

e parenti, anche tutti i militari che<br />

avevano avuto la fortuna di conoscere<br />

il maresciallo Sica ed in particolar<br />

modo gli appartenenti ai Reparti di volo<br />

del Corpo della Guardia di Finanza,<br />

dislocati su tutto il territorio nazionale.<br />

Il passare degli anni non ha affievolito il<br />

ricordo, ma lo ha rafforzato, infatti tutti<br />

sono stati concordemente entusiasti di<br />

intitolare al maresciallo SICA la neo istituita<br />

Sezione A.N.F.I. Pratica di Mare.<br />

Pertanto, con vero piacere, ho inoltrato<br />

la richiesta di intitolazione alla Presidenza<br />

dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />

<strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong> che l'ha prontamente<br />

accolta concedendo l'autorizzazione.<br />

Per questo, facendomi portavoce di<br />

tutti i Soci della Sezione A.N.F.I. Pratica<br />

di Mare e di tutti gli amici del Servizio<br />

Aereo, ringrazio di cuore il Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> - Generale di Corpo<br />

d'Armata Giovanni Verdicchio, il Comit<br />

a t o c h e n e h a d e l i b e r a t o<br />

l'approvazione e tutta l'<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong>.<br />

Il Museo Storico del Servizio Aereo che<br />

oggi viene inaugurato ed intitolato, il<br />

cinquantennale della spedizione in<br />

Somalia di un contingente di elicotteristi<br />

della Guardia di Finanza e<br />

l'inaugurazione ed intitolazione della<br />

Sezione A.N.F.I. Pratica di Mare, rappresentano<br />

LA STORIA.<br />

Noi siamo la storia che fino ad oggi è<br />

stata vissuta e da oggi viene anche<br />

scritta e testimoniata, attraverso la raccolta<br />

e la conservazione di tutto ciò che<br />

è esistito prima di noi, è coesistito con<br />

noi ed esisterà dopo di noi, e che sarà<br />

sempre il collante necessario ad unire<br />

finanzieri dei reparti di volo, in servizio<br />

ed in congedo.<br />

Ai più anziani va il più sincero ringraziamento<br />

per quanto ci hanno lasciato, ai<br />

più giovani l'augurio e l'incitamento a<br />

mantenere e migliorare ciò che hanno<br />

trovato.<br />

Viva l'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />

<strong>d'Italia</strong>, Viva il Museo Storico, Viva<br />

la Guardia di Finanza, Viva l'Italia””.<br />

Su input dello speaker tutti gli intervenuti<br />

si sono recati all'ingresso del<br />

Museo Storico dove ha sede anche la<br />

Sezione A.N.F.I.; le Sig.re Meccariello<br />

Eliana (Sorella del Gen.C.A. Pierpaolo<br />

Meccariello) e Florio-Sica Anna (moglie<br />

del M.M. mare pilota Gregorio<br />

Sica) dopo la scopertura, rispettivamente,<br />

della targa del Museo Storico e<br />

della targa dell'A.N.F.I., hanno ricevuto<br />

la tessera della Sezione A.N.F.I. Prati-<br />

ca di Mare dal Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

dell'A.N.F.I. Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.<br />

All'interno dell'area museale, dopo il<br />

taglio del nastro di inaugurazione del<br />

Museo Storico a cura della Sig.ra<br />

Sabrina Cavalcanti (moglie del Mar.A.<br />

Maurizio Di Terlizzi) e la successiva<br />

benedizione a cura del Cappellano Militare<br />

Don Antonio Coppola, i presenti<br />

hanno potuto ammirare la peculiarità<br />

del restauro degli aeromobili esposti<br />

che hanno suscitato l'interesse di tutti<br />

ed in particolar modo degli appartenenti<br />

al Servizio Aereo in congedo che molti<br />

anni prima hanno volato a bordo di quegli<br />

esemplari.<br />

Dopo il museo, passando nel piazzale<br />

antistante gli hangar, per la visita ai<br />

mezzi aerei della linea di volo della Guardia<br />

di Finanza in mostra statica, gli ospiti<br />

hanno raggiunto l'hangar DL3, ove è<br />

stato offerto loro un coffee break.<br />

Per l'occasione, il capitano pilota in congedo<br />

Aldo De Palma – frequentatore<br />

nell'anno 1958 del 1° Corso per piloti di<br />

I componenti della Sezione ANFI di Pratica di Mare<br />

9<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

elicottero della Guardia di Finanza,<br />

accompagnato dal Gen. C.A. Emilio<br />

Spaziante e dal Col. pilota Maurizio<br />

Muscarà, ha avuto il piacere di essere<br />

ospitato a bordo dell'elicottero AW 139,<br />

il più recente aeromobile in servizio nel<br />

Corpo, pilotato dal T.Col. pilota Nicolino<br />

Vardaro e dal co-pilota Lgt. Manfredi<br />

Mario per un volo dimostrativo.<br />

Al termine della entusiasmante cerimonia,<br />

i soci A.N.F.I. hanno avuto il piacere<br />

di invitare il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

Gen. C.A. Giovanni Verdicchio presso<br />

un vicino Agriturismo, per consumare<br />

un gustoso pranzo insieme ai colleghi<br />

che hanno prestato servizio nei Reparti<br />

di volo della Guardia di Finanza, intervenuti<br />

da tutta l'Italia. Il pranzo si è concluso<br />

con la torta riportante gli stemmi<br />

del Comando Aeronavale Centrale, del<br />

Museo Storico e della Sezione A.N.F.I.<br />

di Pratica di Mare.<br />

Prima di salutarsi con un caloroso arrivederci<br />

alla prossima (speriamo presto)<br />

occasione una foto ricordo sotto i<br />

pini dell'Agriturismo.


10 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

CERIMONIE<br />

IGLESIAS: INAUGURAZIONE E<br />

INTESTAZIONE DELLA SEZIONE<br />

A.N.F.I.<br />

di Salvatorico Cuccuru e Antonio Meloni<br />

NOTE STORICHE SULLA CITTÀ DI IGLE-<br />

SIAS<br />

Iglesias, m. 176 slm, abitanti circa<br />

30.000, sorge su un pianoro ondulato<br />

fra i rilievi di Sa Fossatèula m. 455,<br />

monte San Pietro m. 661, Cùccuru<br />

Contu m 807.<br />

La città domina la parte settentrionale<br />

della regione del Sulcis-Iglesiente<br />

nota per la presenza di minerali di<br />

rame, stagno, zinco, piombo, argento,<br />

e la conseguente attività estrattiva.<br />

Il rame e la cassiterite, dalla quale si<br />

estrae lo stagno, furono importanti per<br />

la produzione del bronzo, nel periodo<br />

eneolitico dell'era neolitica.<br />

Di questo metallo sono stati rinvenuti<br />

pugnali, punte di lancia, statuine votive<br />

note come “bronzetti nuragici” e navicelle<br />

votive in bronzo in Sardegna ed in<br />

altre località del mediterraneo, come la<br />

città di Vulci e nell'isola di Cipro, a conferma<br />

che i popoli dei nuraghi navigavano<br />

e commerciavano con Etruschi e<br />

Greci.<br />

Alcuni secoli dopo, il territorio e le<br />

miniere furono sfruttati da Cartaginesi<br />

e Romani, di questi, prima quelli<br />

d'Occidente e poi i Bizantini.<br />

Seguì in Sardegna, dopo l'800 d.c., la<br />

divisione in quattro “Giudicati”: Torres,<br />

Gallura, Arborea e Cagliari. Questo<br />

aveva giurisdizione sul Sulcis-<br />

Iglesiente.<br />

Della storia di Iglesias si hanno notizie<br />

certe dal 1257, quando la città di Pisa,<br />

vincendo la battaglia di Santa Igia,<br />

l'attuale rione di Santa Gilla adiacente<br />

al porto di Cagliari, acquisì tutto il territorio<br />

del giudicato di Cagliari, compreso<br />

il Sulcis a ovest e l'Iglesiente a nord<br />

ovest.<br />

Il Sulcis fu affidato al conte Gherardo<br />

dei Donoratico della Gherardesca mentre<br />

la valle del Cixerri e l'Iglesiente furono<br />

attribuiti al fratello conte Ugolino, del<br />

quale abbiamo notizie da Dante nel<br />

canto 23° dell'Inferno.<br />

Iglesias era denominata “Villa Ecclesiarum”<br />

e “Villa Ecclesiae” poiché originata<br />

dalla fusione degli agglomerati svi-<br />

luppatisi intorno ad alcune chiese, a conferma<br />

delle etnie di diversa provenienza,<br />

Sardi, Toscani, Tedeschi, immigrati<br />

che avevano dato vita a rispettivi villaggi<br />

dove abitare e conservare usi e tradizioni<br />

delle aree di origine.<br />

Durante il governo del conte Ugolino,<br />

Iglesias fu organizzata come un Comune<br />

toscano, con proprie leggi, diritto di<br />

coniare moneta e governata da due<br />

capitani o rettori eletti ogni anno a Pisa.<br />

Nel 1284, caduto il conte Ugolino, il<br />

governo passò direttamente a Pisa.<br />

Iglesias divenne, per potere economico<br />

e demografico, la seconda città della<br />

Sardegna meridionale, fu munita di una<br />

robusta cinta muraria quadrangolare,<br />

con venti torri e quattro porte, di un<br />

acquedotto, di uno Statuto noto come<br />

“Breve di Villa di Chiesa” che regolava<br />

la vita cittadina e l'attività mineraria.<br />

L'unica copia superstite si trova nel locale<br />

Archivio comunale.<br />

Nel 1323 le truppe aragonesi sbarcarono<br />

nel vicino porto di Canelles, ora Portovesme,<br />

e iniziarono l'occupazione<br />

della Sardegna. La città dopo otto mesi<br />

di assedio dovette capitolare ma, pur<br />

ottenendo di continuare ad amministrarsi<br />

con le sue regole, non accettò la<br />

presenza spagnola.<br />

Le guerriglie provocarono decremento<br />

demografico e recessione dell'economia,<br />

tanto che nel 1400 fu necessario<br />

varare agevolazioni fiscali e franchigie<br />

per chi vi si trasferiva.<br />

Nel 1436 il tentativo di concedere la città<br />

in feudo alla famiglia Carroz provocò la<br />

ribellione della cittadinanza che preferì<br />

l'accollo di un pesante riscatto pur di<br />

Cattedrale di Santa Chiara a Iglesias<br />

conservare la sua autonomia. Iglesias<br />

fu elevata al rango di città reale, con rapporti<br />

diretti col sovrano fino al 1718,<br />

quando alla dominazione spagnola<br />

fece seguito quella piemontese, poi italiana<br />

dal 1861.<br />

Da questo periodo e per circa un secolo,<br />

fino al secondo dopoguerra, la città<br />

ha avuto un periodo di benessere: il fabbisogno<br />

di prodotti minerari per la<br />

nascente industria italiana fecero<br />

riprendere l'attività delle miniere.<br />

Nel 1871 lo statista Quintino Sella<br />

fondò l'Istituto tecnico minerario, uno<br />

dei pochi all'epoca in Italia, che formò<br />

tecnici di riconosciuta preparazione.<br />

Dopo gli anni 1950, la crisi che ha investito<br />

l'attività mineraria sarda, con effetti<br />

negativi sull' indotto e l'economia<br />

regionale, non ha risparmiato Iglesias.<br />

Il polo industriale dell'alluminio a Portovesme<br />

ha stimolato, in un primo tempo,<br />

l'attività edilizia di Villa di Chiesa e quella<br />

commerciale, ma con fasi alterne.<br />

Ora la città vive in prevalenza di terziario.<br />

Il tessuto topografico riflette la storia<br />

della città con le tre fasi di sviluppo urbanistico:<br />

quella medievale, contenuta<br />

nel perimetro quadrangolare delle<br />

mura; quella sviluppatasi nell'ottocento<br />

con l'attività mineraria; quella del<br />

recente dopoguerra che s'inserisce fra i<br />

due precedenti periodi.<br />

Ora Iglesias tende a valorizzare il suo<br />

patrimonio storico con iniziative culturali;<br />

ha curato l'Archivio storico comunale,<br />

quello storico delle miniere, il<br />

Museo di Mineralogia e Paleontologia;<br />

ha favorito la nascita di associazioni


che studiano e riprendono attività tradizionali<br />

quali l'artigianato dell'argento,<br />

alcune attività del medio evo. La cura<br />

del ridente centro storico e delle chiese,<br />

quella di S. Francesco e la Cattedrale,<br />

tende a stimolare l'attività turistica<br />

che si integra con le escursioni, con<br />

brevi percorsi a piedi alle miniere, al<br />

castello di Salvaterra, alle chiese di Valverde<br />

e di Buon Cammino.<br />

Con tratti in automobile e poi a piedi si<br />

può visitare il vasto territorio circostante<br />

con valenze naturalistiche e paesaggistiche<br />

rilevanti, compreso il Monte<br />

Marganai ed il Parco Geominerario.<br />

LA CERIMONIA<br />

Il M.M. Leonardo Chessa è stato per<br />

quindici anni comandante della Tenenza<br />

della Guardia di Finanza e maestro<br />

per generazioni di sottufficiali e finanzieri.<br />

Dopo il congedo avvenuto nel 1983 è<br />

stato eletto Presidente della Sezione<br />

Anfi, carica che ha retto fino al decesso<br />

avvenuto nell'estate 2<strong>01</strong>1, all' età di 83<br />

anni.<br />

Il Presidente succeduto nella carica<br />

Mar. Antonio Meloni ed il Consiglio di<br />

Sezione ANFI si sono attivati per ottenere<br />

una sede ed hanno avuto in uso<br />

dall'Amministrazione Comunale una<br />

dignitosa sistemazione logistica per la<br />

Sezione. Sono stati acquistati nuovi<br />

arredi e trasferito l'Archivio della Sezione,<br />

con documenti risalenti alla sua<br />

costituzione nel luglio 1930.<br />

Per le qualità umane del M.M. Chessa<br />

ed il ricordo lasciato nella cittadinanza,<br />

i Soci hanno chiesto ed ottenuto che la<br />

Sezione gli fosse intitolata.<br />

Dopo diverse settimane di preparazione,<br />

con la sensibilità del Comandante<br />

Provinciale Col. Francesco Bucarelli, la<br />

collaborazione del T.Col. Domenico<br />

Lupino e del Mar. Pepe del Comando<br />

Provinciale, del Vicesindaco di Iglesias<br />

Signor Maurizio Cerniglia, è stata fissata<br />

nel 16 giugno 2<strong>01</strong>2 la data per la cerimonia.<br />

Questa è iniziata alle 9,30 con la S.<br />

Messa officiata dal Cappellano Don<br />

Giuseppe Curcu e dal Parroco Don<br />

Giorgio nella chiesa di San Pio X.<br />

Erano presenti il Sindaco di Iglesias<br />

Dott. Luigi Perseu, la Presidente del<br />

Consiglio Regionale della Sardegna<br />

On. Claudia Lombardo, il Vicesindaco<br />

Sig. Cerniglia, il Comandante Regionale<br />

della G. di Finanza Gen. B. Stefano<br />

Baduini, il Comandante Provinciale<br />

Col. Franco Buccarelli, il Consigliere<br />

<strong>Nazionale</strong> Dott. Salvatorico Cuccuru, il<br />

Presidente Mar. Antonio Meloni, il Con-<br />

11


FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

Il Presidente della Sezione, M. Meloni, durante il suo<br />

intervento<br />

siglio ed i Soci della Sezione, la numerosa<br />

famiglia Chessa, il Comandante<br />

della locale Tenenza, Mar. Andrea Vinci,<br />

Ufficiali dei Carabinieri e del Corpo, i<br />

Presidenti e Soci delle vicine Sezioni<br />

CASTELVETRANO:<br />

INTITOLATA LA LOCALE CASERMA<br />

AL SOTTOBRIGADIERE M.A.V.M.<br />

SALVATORE BONANNO<br />

di Saverio Dibenedetto<br />

Il 6 giugno 2<strong>01</strong>2, in Castelvetrano (TP),<br />

ha avuto luogo l'inaugurazione della<br />

nuova sede del locale Comando<br />

Tenenza della Guardia di Finanza, intitolata<br />

al Sottobrigadiere Salvatore<br />

Bonanno M.A.V.M., alla memoria, con<br />

la seguente motivazione: “Capo pattuglia<br />

in perlustrazione, scontratosi con<br />

alcuni ribelli, nella conseguente lotta<br />

corpo a corpo, veniva per due volte ferito<br />

gravemente. Nonostante le sue condizioni<br />

iniziava con i suoi uomini<br />

l'inseguimento del nemico, ma veniva<br />

subito attaccato da altro gruppo di rivoltosi<br />

che tentavano di circondarlo. Con<br />

calma riusciva a ripiegare nel varco dei<br />

reticolati dell'accantonamento, da<br />

dove col fuoco preciso di poche armi e<br />

con lancio di bombe a mano, volgeva in<br />

fuga gli attaccanti. Mentre veniva trasportato<br />

all'ospedale, spirava esprimendo<br />

il suo orgoglio per aver potuto<br />

compiere fino all'ultimo il proprio dovere.<br />

Orebic (Balcania), 19 novembre<br />

1942”.<br />

La bella caserma del Corpo è stata<br />

12<br />

Anfi di Cagliari, Carbonia, Calasetta,<br />

Villacidro, Associazioni militari, familiari<br />

e simpatizzanti dell'Anfi. Ed inoltre il<br />

Gen.B. in congedo Angelo Decaro, già<br />

Comandante Provinciale, il T.Col. Antonio<br />

Useli, già Comandante della Tenenza<br />

di Iglesias, il Col. in congedo Mario<br />

Muttini. Dopo la S. Messa le Autorità e i<br />

partecipanti alla cerimonia si sono trasferiti<br />

nella Sala Branca nella sede storica<br />

del Comune dove il Presidente della<br />

Sezione ha ricordato la figura morale<br />

del Mar. Chessa e ringraziato il Comune<br />

di Iglesias per la disponibilità a favore<br />

della Sezione, il Sindaco ed il Gen.<br />

Baduini, hanno parlato dei rapporti fra<br />

Guardia di Finanza e la cittadinanza di<br />

Iglesias, la Presidente del Consiglio<br />

Regionale ha parlato dei problemi del<br />

territorio, la signora Giovanna Chessa<br />

ha ricordato episodi della vita del padre<br />

Leonardo, il Consigliere <strong>Nazionale</strong> Cuccuru<br />

ha parlato di condotta morale e correttezza<br />

di comportamenti dei politici<br />

verso i cittadini ed i giovani.<br />

Al termine delle allocuzioni tutti i partecipanti<br />

si sono trasferiti in via Carlo Cattaneo<br />

36, nei locali della Sezione ANFI, in<br />

un edificio del 1800 all'epoca sede dire-<br />

costruita su un terreno confiscato alla<br />

criminalità organizzata, nell'anno 1999<br />

dal Tribunale di Palermo, e successivamente,<br />

nel 2004, una parte dell'area è<br />

stata destinata alla realizzazione della<br />

caserma del Corpo e l'altra parte alla<br />

costruzione della cittadella della legalità.<br />

Alla cerimonia hanno partecipato: il Prefetto<br />

di Trapani Dott.ssa Marilisa<br />

Magno, il Comandante Regionale Sici-<br />

zionale delle società minerarie, ora del<br />

Comune, per la benedizione, il taglio<br />

del nastro a cura delle signore Maria e<br />

Francesca Chessa, mentre i figli del<br />

Maresciallo, Claudio e Cristian hanno<br />

scoperto una targa in bronzo, dedicata<br />

al padre che così recita:” M.M.a. Cav.<br />

Leonardo Chessa, già Comandante<br />

della Tenenza della Guardia di Finanza<br />

e Presidente della Sezione ANFI di Iglesias.<br />

“”Per le elevate qualità morali e professionali<br />

dimostrate durante la lunga carriera,<br />

viene ricordato quale uomo irreprensibile<br />

e dallo spiccato senso di<br />

umanità, da quanti lo conobbero.<br />

Iglesias 16 giugno 2<strong>01</strong>2””.<br />

In un'adiacente sala-riunioni era allestito<br />

un buffet, dove gli invitati hanno trovato<br />

fresche bibite, pasticcini dolci e<br />

salati e buon vino bianco di una nota<br />

cantina locale. Più tardi le Autorità cittadine,<br />

il Consiglio direttivo ed i Soci<br />

dell'Anfi di Iglesias e Sezioni vicine, i<br />

familiari del Mar. Chessa, diversi illustri<br />

ospiti, si sono ritrovati a pranzo in<br />

un ristorante fuori porta, ai piedi della<br />

montagna di casa, il Marganai con i<br />

suoi 906 m.<br />

lia della Guardia di Finanza, Gen. D.<br />

Fabrizio Cuneo, il Comandante Provinciale,<br />

Col. t. ST Pietro Calabrese, il<br />

Comandante della Tenenza Ten. Domenico<br />

Lisa, il Sindaco di Castelvetrano<br />

Felice Errante, i nipoti del Sottobrigadiere<br />

Bonanno, Sigg. Maria Margherita<br />

e Giovanni Grimaudo e Sigg. Salvatore<br />

e Giovanni Incalcaterra e numerose<br />

autorità civili e militari.<br />

La manifestazione ha avuto inizio con


la scopertura della targa “Via Fiamme<br />

Gialle”, strada prospiciente la caserma.<br />

Hanno preso la parola: il Sindaco di<br />

Castelvetrano, Felice Errante, il Col. t.<br />

ST Pietro Calabrese ed il Gen. D.<br />

Fabrizio Cuneo il quale, dopo aver ringraziato<br />

tutte le autorità intervenute, ha<br />

voluto ricordare i trascorsi nella Guardia<br />

di Finanza del Sottufficiale Bonanno.<br />

Il sottobrigadiere Salvatore Bonanno,<br />

nato a Trapani il 1° luglio 1917, si<br />

arruolò nella Guardia di Finanza il 28<br />

gennaio 1936, prestando giuramento il<br />

21 aprile 1936. Al termine del corso di<br />

formazione fu assegnato alla sede di<br />

Reggio Calabria ed il 1° novembre<br />

1940 ammesso a frequentare la Scuola<br />

Sottufficiali. Promosso Sottobrigadiere<br />

il 20 aprile 1941 fu destinato alla<br />

Brigata di Fossone, in provincia di Rovigo.<br />

Il 25 marzo 1942, in piena 2^ guerra<br />

mondiale, fu assegnato al 14° Battaglione<br />

Mobilitato della R. Guardia di<br />

Finanza dislocato in territorio estero.<br />

Il sottufficiale subito si distingueva nelle<br />

operazioni belliche ed in data 9 novembre<br />

1942 fu presto ricompensato con<br />

“Encomio Solenne” dal Comando VI<br />

Corpo d'Armata, con la seguente motivazione:<br />

“Accorso subito ove era cannoneggiata<br />

e poi silurata una nostra<br />

nave da un sommergibile nemico, nonostante<br />

l'azione di fuoco del nemico, si<br />

adoperava al pronto salvataggio dei<br />

feriti, infondendo in essi serenità ed<br />

entusiasmo, esempio di nobile cameratismo<br />

e fiero sprezzo del pericolo.<br />

Prodobuce (Croazia), 5 ottobre 1942”.<br />

Il 19 novembre 1942 l'eroico sottufficiale<br />

si distinse in altra operazione bellica<br />

tanto da meritare la ricompensa della<br />

M.A.V.M..<br />

Al termine delle allocuzioni, la madrina<br />

della cerimonia, Sig.ra Margherita Grimaudo,<br />

ha consegnato al Comandante<br />

della Tenenza, Ten. Domenico Lisa, la<br />

bandiera italiana per la cerimonia<br />

solenne dell'Alzabandiera.<br />

E' seguita la benedizione della caserma<br />

e della lapide marmorea da parte<br />

del Vescovo della Diocesi di Mazara<br />

del Vallo, Mons. Domenico Mogavero.<br />

A conclusione della cerimonia è stato<br />

suonato l'Inno del Piave, mentre il trombettiere<br />

ha intonato il “Silenzio<br />

d'Ordinanza”, in memoria del sottufficiale<br />

e di tutti i Caduti del Corpo, è stata<br />

anche letta la “Preghiera del Finanziere”<br />

da parte del Ten. Mariateresa Levi,<br />

Comandante della Tenenza di Alcamo,<br />

sulle note di due brani cantati dagli alunni<br />

della Scuola Primaria “Ruggiero VII”<br />

facenti parte del repertorio artistico, dal<br />

titolo “Tre colori” e “I will follow Him” (ti<br />

seguirò).<br />

13


FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

SAN MINIATO:<br />

di Giovanni Tempestini<br />

14<br />

INTITOLATA UNA PIAZZA ALLE<br />

FIAMME GIALLE<br />

Il 9 giugno 2<strong>01</strong>2, in San Miniato (PI), a<br />

seguito dell'interessamento del Presidente<br />

della Sezione ANFI di San Miniato,<br />

M.M.A. Cav. Giovanni Tempestini, si<br />

è svolta la cerimonia per l'intitolazione<br />

di una piazza alle “Fiamme Gialle”.<br />

Tale luogo insiste in una zona centrale<br />

molto frequentata perché limitrofa a<br />

supermercati e parco giochi per bambini.<br />

Alla cerimonia hanno preso parte il Sig.<br />

Vittorio Gabbanini, Sindaco del locale<br />

Comune, la Sig.ra Marzia Bellini, Presidente<br />

del Consiglio Comunale, il Cap.<br />

Francesco Falso, Comandante della<br />

Compagnia di San Miniato, il Comandante<br />

della Compagnia Carabinieri<br />

Gianluca Rossini, ed autorità civili e religiose,<br />

nonché il Comm. Marco Mugnaini,<br />

Consigliere <strong>Nazionale</strong> ANFI per la<br />

Toscana e numerose Sezioni della<br />

Regione.<br />

Il Presidente della Sezione ha preso la<br />

parola per ringraziare il primo cittadino<br />

che prontamente aveva aderito alla<br />

richiesta di intitolazione della Piazza e<br />

le Autorità convenute.<br />

A sua volta il Sindaco, complimentandosi<br />

con il glorioso Corpo della Guardia<br />

di Finanza ha messo in risalto i vasti<br />

compiti demandati alle Fiamme Gialle<br />

ed in particolare come la lotta<br />

all'evasione ed alla criminalità organizzata.<br />

Dopo la scopertura delle targhe è avvenuta<br />

la benedizione delle stesse da<br />

parte di Mons. Luciano Niccolai, parroco<br />

della locale cittadina, e la recita della<br />

preghiera del Finanziere.<br />

Durante la cerimonia è stato consegnato<br />

l'attestato di socio benemerito, al<br />

primo cittadino, e diplomi di merito ai<br />

soci: Brig. C. Salvatore Lentini Cernitore,<br />

V.Brig. Ilio Marmeggi, Fin. Arzelio<br />

Dani ed al Fin. Carlo Fattori, per essersi<br />

distinti per profonda dedizione, fervida<br />

iniziativa, elevato senso della solidarietà<br />

e massima dedizione all'<strong>Associazione</strong>.<br />

Al termine dell'evento è seguita una riunione<br />

conviviale presso un noto ristorante<br />

cittadino.


REPORTAGE<br />

LA GUARDIA DI FINANZA<br />

IN AFGHANISTAN<br />

di Sergio De Francesco<br />

a Guardia di Finanza è presente<br />

in Afghanistan dal 2006 con la<br />

L“Task Force Grifo”, presso la FSB<br />

(Forward Support Base) Camp Arena<br />

di Herat. L'attuale Task Force “Grifo 12”<br />

è operativa in teatro fino alla fine di<br />

luglio. Il Comandante è il Ten. Col. Sergio<br />

De Francesco.<br />

La presenza della Guardia di Finanza<br />

in Afghanistan non è inquadrata nella<br />

missione NATO ma, a seguito di un<br />

accordo bilaterale tra lo Stato italiano e<br />

quello afghano, è in assetto nazionale.<br />

Vengono in tal modo utilizzate le peculiari<br />

professionalità del Corpo per svolgere<br />

una specifica attività addestrativa<br />

nei confronti dei collaterali organismi<br />

afghani, volta a migliorare il livello di<br />

sicurezza delle frontiere ed a incrementare<br />

la riscossione dei dazi doganali.<br />

Il suo compito precipuo è<br />

l'addestramento del personale della<br />

Afghan Border Police - Ufficiali, NCOs<br />

(sottufficiali) e militari di truppa - finalizzato<br />

al perfezionamento delle tecniche<br />

di polizia idonee allo specifico impiego<br />

del controllo delle frontiere e degli aeroporti.<br />

Parallelamente, l'attività di “trainer”<br />

svolta dagli istruttori del Corpo è<br />

rivolta anche ai funzionari civili delle<br />

Dogane e agli agenti della Polizia Doganale<br />

(Customs Police), che costituiscono<br />

l'Afghan Customs Department, ed<br />

ha lo scopo di affinare le tecniche di contrasto<br />

all'evasione dei tributi doganali<br />

che costituiscono, oggi, la maggior<br />

parte del gettito erariale dell'Afghanistan<br />

e quasi il 40% di tutte le entrate<br />

del Paese. L'addestramento, contraddistinto<br />

dall'elevato livello di specializzazione,<br />

è stato recentemente esteso<br />

anche al personale ABP operante, in via<br />

esclusiva, presso l'aeroporto internazionale<br />

di Herat. Agli allievi vengono fornite<br />

lezioni teoriche sul quadro normativo<br />

nazionale, in particolare sull'Afghan<br />

Custom Code, l'Afghan Penal Code, la<br />

Counter-Narcotics Law, la Counter-<br />

Terrorism Law e la Bank Law, nonché<br />

applicazioni pratiche della normativa di<br />

Police Law in ambito Antiriot, Counter-<br />

Ambush, Mobile Checkpoint, Close Protection<br />

Team.<br />

La Guardia di Finanza ha inoltre prodotto<br />

la “Afghan Laws Collection”, una raccolta<br />

di leggi afghane stampate in inglese<br />

ed in dari (nome, in Afghanistan,<br />

della lingua Persiana) e distribuita a cia-<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

15<br />

scun frequentatore, in cui sono compresi<br />

i testi normativi più importanti per<br />

l'attività di polizia e di controllo doganale.<br />

A queste si affianca la recente redazione<br />

del libro, tuttora in fase di stampa,<br />

presentato in inglese ed in dari, dal titolo<br />

“International Airport ABP Duties”,<br />

steso con lo scopo di fornire un prezioso<br />

supporto agli operatori aeroportuali,<br />

nonché di fungere da vera e propria<br />

guida operativa nei settori di lotta al contrabbando,<br />

al traffico di stupefacenti, di<br />

armi ed esplosivi, antiterrorismo. Il<br />

testo, di circa 250 pagine, è stampato in<br />

“Arabian way”, cioè da destra a sinistra,<br />

per rendere più agevole la consultazione<br />

al personale locale. Tali testi sono<br />

richiesti in tutto il Paese da Enti NATO<br />

ed affini, in quanto si tratta di eccellenze<br />

che non trovano equivalenti e che<br />

attualmente consentono di divulgare la<br />

normativa afghana a chiunque, operatori<br />

di polizia in primis, ne abbia bisogno.<br />

Sono stati addestrati sino ad ora<br />

oltre 1.200 discenti, di cui 36 donne e,<br />

con la creazione di un'aula informatica<br />

per cominciare a diffondere nozioni multimediali,<br />

il numero è destinato a crescere<br />

esponenzialmente.


FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

NEI PRESSI DELL’AEROPORTO DI HERAT, IN AFGHANISTAN,<br />

UN MILITARE DELLA GUARDIA DI FINANZA CON MEZZO<br />

BLINDATO VTLM LINCE<br />

HERAT - GUARDIA DI FINANZA<br />

GRADUATION DAY “1ST E 2ND<br />

I N T E R N A T I O N A L A I R P O R T A B P<br />

COURSES” E INAUGURAZIONE DELLA<br />

NEOISTITUITA AULA INFORMATICA<br />

INTITOLATA AL M.C. FRANCESCO<br />

CENTRONE<br />

Il 26 maggio 2<strong>01</strong>2, presso il Regional<br />

Training Center - R.T.C. - di Herat,<br />

nell'ambito dell'attività d'istituto svolta<br />

dalla “Task Force Grifo XII” al Comando<br />

del Ten. Col. Sergio De Francesco, si è<br />

tenuta una cerimonia solenne in occasione<br />

della quale è stata eseguita la gra-<br />

16<br />

duation day per il “1° e 2° International<br />

Airport ABP Courses”, destinati nella<br />

totalità a favore di ufficiali della Afghan<br />

Border Police - A.B.P. -, nonché<br />

l'inaugurazione della neoistituita aula<br />

informatica ubicata all'interno del prefato<br />

R.T.C.. Tale evento ha visto la partecipazione<br />

di molteplici Autorità civili e militari,<br />

tra le quali il Governatore di Herat<br />

Dott. Dawood Saba, il Deputy<br />

dell'Ambasciatore italiano in Afghanistan<br />

Dott.ssa Andreina Marsella, il<br />

Comandante della 4th Zone ABP Gen.<br />

Shir Ahmad Maladan, il Comandante di<br />

RC West Gen. B. Luigi Chiapperini ed il<br />

Comandante del RTC Col. Noor<br />

Ahmad Mohammadi.<br />

L'evento, frutto della collaborazione tra<br />

il contingente della Guardia di Finanza<br />

di stanza ad Herat e le autorità della<br />

A.B.P. in servizio presso il R.T.C., è<br />

stato eseguito in sinergia e nel rispetto<br />

dei canoni propri dei cerimoniali afgano<br />

ed italiano.<br />

La cerimonia, previo accoglimento<br />

delle Autorità intervenute con gli onori<br />

di rito, presentati dai reparti afghani, ed<br />

un discorso introduttivo di benvenuto<br />

tenuto dal Comandante la Task Force<br />

Grifo XII, si è svolta con l'esecuzione


della graduation a favore di n. 18<br />

discenti, tutti ufficiali, del 1° e 2° Corso<br />

International Airport. Nel prosieguo le<br />

autorità locali intervenute hanno tenuto<br />

discorsi a favore della platea degli invitati,<br />

incentrando l'attenzione sul grande<br />

apprezzamento per l'attività svolta<br />

dalla Guardia di Finanza a favore dello<br />

Stato afghano e sulla loro profonda riconoscenza<br />

in tal senso, cui è seguita la<br />

consegna dei relativi attestati nonché<br />

di un libro, edito dalla Task Force Grifo<br />

XII, avente ad oggetto l'attività di polizia<br />

aeroportuale e la normativa afghana ad<br />

essa connessa.<br />

Alla graduation è seguita la cerimonia<br />

di inaugurazione dell'aula informatica,<br />

intitolata al M.c. Centrone Francesco,<br />

deceduto in servizio a Lecco nel 1983,<br />

e ad un militare afghano, morto<br />

anch'egli nell'adempimento del dovere.<br />

L'inaugurazione è stata svolta dal<br />

Governatore di Herat e dal Deputy<br />

dell'Ambasciatore, sciogliendo un<br />

nastro gialloverde che teneva unite due<br />

bandiere, italiana ed afghana, celanti le<br />

targhe dedicate ai due militari deceduti.<br />

Tale evento, organizzato e condotto<br />

nella sua integrità dai componenti della<br />

Task Force Grifo XII, è stato oggetto di<br />

plauso da parte di tutte le autorità civili<br />

e militari intervenute, ed è stato oggetto<br />

di divulgazione a mezzo organi di informazione<br />

locali, ed in particolar modo<br />

da parte dei vertici delle forze di polizia<br />

afghane, a favore delle quali la Task<br />

Force Grifo presta l'opera addestrativa,<br />

e che ad oggi ha complessivamente<br />

formato n. 1.210 allievi (n. 36 di sesso<br />

femminile), dei quali n. 195 (n. 10 di<br />

sesso femminile) formati dalla Task<br />

Force Grifo XII.<br />

17<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

Da sinistra: il Comandante di RC West Gen. B. Luigi Chiapperini , Il Comandante della Task Force Grifo XII Ten.<br />

Col. Sergio De Francesco, il Deputy dell'Ambasciatore italiano in Afghanistan Dott.ssa Andreina Marsella e il<br />

Governatore di Herat Dott. Dawood Saba.<br />

Inaugurazione dell'aula informatica a cura del Deputy dell'Ambasciatore italiano in Afghanistan Dott.ssa<br />

Andreina Marsella e del Governatore di Herat Dott. Dawood Saba.<br />

Particolare dell'interno dell'aula informatica della Guardia di Finanza presso il Regional Training Center di Herat<br />

(Afghanistan).


18 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

TACCUINO<br />

TACCUINO<br />

IL GIOCO DEL CALCIO<br />

Ci sono due correnti di pensiero.<br />

Secondo la prima, il tifo per una squadra<br />

di calcio è segnato dalla nascita.<br />

Foto 1<br />

Chi è nato a Napoli, “deve” sostenere la<br />

S.S.C. Napoli. I nati in città prive di squadre<br />

di rilievo possono invece tifare per<br />

una “grande”. Secondo un'altra scuola<br />

di pensiero, chiunque, ovunque nato,<br />

può tifare per qualsiasi squadra.<br />

Io sarei di questo secondo parere, perché,<br />

a mio avviso, il bel gioco è bel<br />

gioco e se la squadra del proprio campanile<br />

non sa giocare, meglio tifare per<br />

una squadra che sa giocare. Ma dico<br />

tutto questo sottovoce, perché, in materia<br />

calcistica, ho una specie di blocco<br />

psicologico, dovuto ad un episodio<br />

accaduto quando avevo 15 o 16 anni.<br />

Frequentavo l'Azione cattolica ed, avendo<br />

sempre avuto il pallino della carta<br />

stampata ma non potendo stampare un<br />

giornale vero e proprio, predisponevo i<br />

murales, fogli grandi di carta Fabriano<br />

sui quali scrivevo, ovviamente a mano,<br />

articoli di vario genere. I titoli, invece, li<br />

scrivevo con i pastelli colorati, non<br />

essendoci ancora (almeno mi pare) i<br />

pennarelli. Insomma, un giornaletto<br />

periodico che i miei amici leggevano<br />

con un certo godimento, almeno a me<br />

così sembrava.<br />

Un giorno, la mia <strong>Associazione</strong> cattolica<br />

disputò un incontro calcistico con<br />

un'altra <strong>Associazione</strong>, di un'altra Parrocchia<br />

ed io, ovviamente, mi ritenni in<br />

dovere di fare il resoconto della partita.<br />

Con la solita procedura, predisposi il<br />

murale, lo assicurai al muro con alcuni<br />

chiodini e restai in attesa. Cominciarono<br />

ad arrivare i miei amici e, come di<br />

consueto, dedicarono attenzione al mio<br />

parto. Ad un certo punto, cominciarono<br />

a ridere, ma a ridere così tanto da scom-<br />

pisciarsi dalle risate. Io avevo riferito di<br />

un incontro calcistico, mica avevo raccontato<br />

barzellette. La cosa fu presto<br />

chiarita. Nel registrare i nomi dei giocatori<br />

delle due squadre io non avevo<br />

seguito l'ordine prefissato: prima il portiere,<br />

poi non so chi e via elencando.<br />

Ignorando la regola, avevo elencato i<br />

nomi a caso e quelle belle anime dei<br />

miei amici sghignazzavano: “Oh, oh,<br />

Tonelli faceva il portiere, Casagrande<br />

era centravanti” e così via. Rimasi così<br />

mortificato che non mi è mai più venuto<br />

in mente di interessarmi di argomenti<br />

sportivi. Credo, anzi, che proprio<br />

quell'episodio abbia influito negativamente<br />

su di me, inducendomi ad una<br />

certa indifferenza nei confronti del<br />

gioco del calcio. Sento dire che è lo<br />

sport più bello del mondo. Sento parlare<br />

di fuoriclasse pagati a suon di milioni di<br />

euro e mi dico che un motivo ci sarà.<br />

Ma, per quanto mi riguarda, richiama la<br />

mia attenzione più un pilota di formula<br />

1, o un ciclista (vuoi mettere un Bartali o<br />

un Coppi?), o uno sciatore, o un tennista.<br />

C'è stata, però, nella mia vita,<br />

un'eccezione.<br />

Quando venni spedito a Napoli, mio<br />

figlio Francesco aveva sei anni e già un<br />

gran tifo per la squadra locale. Avrei mai<br />

potuto mandarlo solo allo stadio? Certo<br />

che no. Così feci l'accompagnatore ma<br />

ben presto, confesso, mi trovai coinvolto<br />

nel tifo collettivo e magari in piedi,<br />

con le braccia al cielo, ad urlare: “Gooool”.<br />

E' da dire, però, che in campo c'era<br />

un certo Diego Armando Maradona – “il<br />

Mara”, come sbrigativamente lo chiamavo<br />

– che dava calci ad un pallone<br />

che, nel momento in cui sembrava che<br />

dovesse superare la porta avversaria,<br />

si fermava, tornava indietro ed entrava<br />

in rete. Giuro che cose così ho visto con<br />

i miei occhi ed allora è ovvio che anche<br />

il gioco del calcio può essere qualcosa<br />

di diverso da venti persone che corrono<br />

dietro ad una palla di cuoio. Ma “il Mara”<br />

non era un calciatore, era un giocoliere.<br />

E di Mara non ne sono più nati, almeno<br />

sino ad oggi.<br />

LA CASERMA DI<br />

VILLAZZANO<br />

Un'altra caserma che mi è rimasta nel<br />

cuore è quella di Villazzano, un borgo di<br />

di Giuseppe Giuliani<br />

Trento, dove, ai tempi dei tempi, aveva<br />

sede il Corso legionale di addestramento.<br />

Dopo un anno di Resia, venni spedito<br />

al comando del Corso ed alloggiavo<br />

nella caserma sede della Legione. La<br />

mattina presto andavo al protocollo<br />

legionale, prelevavo la posta di mia<br />

competenza e raggiungevo Villazzano<br />

con una “giardinetta” (una piccola Fiat)<br />

che avevo a disposizione.<br />

Il comando del Corso mi divertiva e quindi<br />

mi piaceva moltissimo. Facevo tutto<br />

io: insegnamento, attività ginnica, pratica<br />

d'armi, marce del sabato. Avevo un<br />

sottufficiale coadiutore, che restava a<br />

Villazzano giorno e notte.<br />

La caserma era in realtà una villa adattata<br />

a caserma, compresa la mensa. E<br />

forse fu quest'atmosfera che indusse<br />

una sera di sabato i miei giovanissimi<br />

allievi a fare “quattro salti in famiglia”,<br />

con qualche contadinella del luogo.<br />

Apriti cielo. La cosa, non so per quali<br />

misteriose vie, venne a conoscenza del<br />

comandante della Legione, il quale,<br />

seduta stante, ordinò che io alloggiassi<br />

anche a Villazzano per evitare il ripetersi<br />

di fatti ritenuti molto incresciosi.<br />

Ora, bisogna sapere che Villazzano<br />

distava, se ben ricordo, sette od otto chilometri<br />

da Trento e non era neppure un<br />

paese. Non avendo io nemmeno un<br />

motorino di proprietà, sarei stato condannato<br />

a fare la vita del contadino e<br />

non per le poche settimane di durata di<br />

ciascun Corso ma a tempo indeterminato.<br />

Una prospettiva certo non allettante.<br />

In realtà, una variante degli arresti<br />

domiciliari. Ma, per fortuna, qualcuno,<br />

in Legione, si mosse a pietà nei miei<br />

confronti, provocando così l'assegnazione<br />

di una Isomoto (chi se le ricorda?)<br />

con la quale, se non altro, potevo scendere<br />

qualche volta in città, beninteso<br />

tornando a Villazzano per la notte.<br />

LIMITI DI VELOCITÀ


La mia sensazione, talvolta, è che viviamo<br />

in un mondo di matti. Io sono stato<br />

abituato a prendere il tram, poi il filobus,<br />

l'autobus, la metropolitana e, per gli spostamenti<br />

interurbani, il treno. La mia<br />

famiglia d'origine non possedeva l'auto.<br />

Poi sono arrivati gli anni sessanta, il<br />

miracolo economico, la diffusione<br />

dell'auto. Ho avuto anch'io un'auto e,<br />

poiché mi è sempre piaciuta la velocità<br />

(nella prossima vita, se ci sarà, cercherò<br />

di fare il pilota di formula 1), sono<br />

andato a rotta di collo per strade ed autostrade.<br />

Vicende personali e familiari mi<br />

hanno fatto percorrere credo centinaia<br />

di volte la Roma-Napoli, ad una velocità<br />

mai inferiore ai 150 all'ora ma più prossima<br />

ai 200, sempre con Alfa Romeo,<br />

prima con la mitica Giulia poi con la 75<br />

Twin Spark. A 200 chilometri orari, io<br />

vivevo una sorta di beatitudine, mi sentivo<br />

leggero ed appagato. Quando fui<br />

ricoverato per un problema cardiaco,<br />

dicevo al cardiologo che non vedevo<br />

l'ora di uscire per potermi ripagare con<br />

una corsa a 200 all'ora. Quello mi chiese<br />

se non mi avesse dato di volta il cervello<br />

ed io lo sfidai: mi metta un Holter e<br />

vediamo. Il cardiologo constatò che, a<br />

200 all'ora, il mio cuore batteva meglio<br />

di prima. A 130 chilometri all'ora, invece,<br />

mi assopisco. Per questo motivo,<br />

ora che i controlli si sono fatti rigidi (il<br />

Tutor è il mio nemico), io non posso più<br />

guidare in autostrada, soprattutto quelle<br />

a tre corsie. Se andassi a 200, mi ritirerebbero<br />

subito la patente. Se andassi<br />

a 130, provocherei una catastrofe.<br />

D'altra parte, ora che c'è l'alta velocità e<br />

con i prezzi alle stelle della benzina,<br />

andare in auto è diventata quasi una follia.<br />

Però. Però non capisco questo accanimento<br />

contro le auto ed è per questo<br />

motivo che talvolta mi pare di vivere in<br />

un mondo di pazzi. Abbiamo fatto di<br />

tutto per ingrandire la Fiat, le abbiamo<br />

predisposto le autostrade, la fabbrica di<br />

automobili in genere veniva vissuta<br />

come il motore di tutta l'economia, ed<br />

ora dietro-front, guerra alle auto. A<br />

Napoli hanno inventato le Ztl - zone a<br />

traffico limitato - per favorire i pedoni e<br />

diminuire l'inquinamento. Io vivo<br />

nell'ambito di una queste Ztl, quella<br />

marittima, e devo mostrare ad ogni piè<br />

sospinto il documento dal quale risulta<br />

la mia residenza per poter superare i<br />

varchi. Forse rinunzierò anche ad usare<br />

l'auto in città e me ne andrò a piedi, visto<br />

che i mezzi pubblici funzionano come<br />

funzionano. D'altro canto, il medico dice<br />

che, alla mia età, bisogna fare molte<br />

passeggiate. La riflessione sul mondo<br />

dei pazzi, però, resta invariata.<br />

19<br />

SEGNALE ORARIO<br />

Televisore acceso. Quadrante di un orologio<br />

proiettato sullo schermo. La lancetta<br />

dei secondi segna meno quaranta<br />

alle venti, poi trentanove, trentotto….tre,<br />

due, uno, zero. Tatatatatatà.<br />

Sigla del telegiornale della sera. Controllavamo<br />

l'esattezza del nostro orologio.<br />

Questo accadeva ieri. Oggi, i telegiornali<br />

delle venti fanno a chi anticipa<br />

di più. Così, se uno come me, che ho la<br />

mania della puntualità, non si anticipa<br />

abbastanza, rischia di perdere i titoli di<br />

testa, che molte volte sono l'unica cosa<br />

decente dei telegiornali. Dopodiché,<br />

conviene spegnere il televisore o andare<br />

da un'altra parte, per non sentire i<br />

soliti sproloqui o il solito elenco di<br />

disgrazie.<br />

Fine del telegiornale della sera. Carosello,<br />

quindici minuti. I bimbi a dormire,<br />

gli adulti ad assistere allo spettacolo<br />

serale, che cominciava alle ventuno e si<br />

concludeva alle ventitré, comunque<br />

prima di mezzanotte. Questo accadeva<br />

ieri. Oggi, dopo il telegiornale, ci sono i<br />

giochi, i pacchi, i varietà. Bisogna attendere<br />

le ventuno e trenta per mandare in<br />

onda lo spettacolo della sera, che quindi<br />

difficilmente non sforerà la mezzanotte.<br />

Poi ci sono i cosiddetti programmi di<br />

seconda serata che spesso cominciano<br />

proprio dopo mezzanotte. La Rai, però,<br />

ha un sito bellissimo, dove è possibile<br />

vedere in ore diurne i programmi mandati<br />

in onda ad ore impossibili, almeno<br />

per quanto riguarda quattro delle tante<br />

reti. Anche Mediaset e la 7 hanno i loro<br />

replay, ma non così completi. Ma perché<br />

la televisione ci vuole tutti nottambuli?<br />

GRATTACIELI<br />

Il 5 luglio 2<strong>01</strong>2 è stato inaugurato a<br />

Londra il grattacielo “Shard” (la scheggia),<br />

dovuto al progetto dell'architetto<br />

italiano Renzo Piano. Il grattacielo<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

misura 310 metri di altezza, conta 95<br />

piani ed ha una visuale a 360 gradi per<br />

sessanta chilometri sulla metropoli.<br />

Lo Shard sarà superato, entro l'anno,<br />

da un grattacielo che si sta costruendo<br />

a Mosca, la Mercury City Tower, di 332<br />

metri. Tuttavia, lo Shard detiene un<br />

primato, oltre che provvisorio, anche<br />

regionale, perché è solo 45° nel mondo.<br />

Il primato appartiene al grattacielo Burj<br />

Khalifa, di Dubai, negli Emirati Arabi<br />

Uniti, che misura 830 metri.<br />

Sempre in tema di grattacieli, leggo che<br />

la Cina ha superato gli Stati Uniti,<br />

potendo contare su 75 grattacieli oltre i<br />

240 metri.<br />

Una domanda sorge spontanea. Ma se<br />

uno abita a 830 metri da terra e si<br />

guastano gli ascensori, che cosa<br />

succede?<br />

NAPOLI È<br />

“A meglia vita è a toia ca si fesso e nun<br />

capisce niente” (la vita migliore è la tua,<br />

che sei fesso e non capisci niente – Chi<br />

non sa non soffre).<br />

“Nun sfruculià 'a mazzarella 'e San<br />

Giuseppe” (Non molestare la bacchetta<br />

di San Giuseppe – Non provocare).<br />

“Ce capimme a sische” (ci capiamo a<br />

fischi – abbiamo un'intesa perfetta).<br />

“Risponne a maneca 'e 'mbrelle”<br />

(risponde a manico di ombrello, a<br />

vanvera).<br />

“Fa bene e scuordate, fa male e<br />

pienzece (fa bene e dimentica, fa male<br />

e pensaci).<br />

“Cu tanta galle a cantà nun schiare<br />

maje juorno” (con tanti galli che cantano<br />

non fa mai giorno).<br />

ROMA ERA<br />

“Homo homini lupus” (l'uomo è lupo<br />

dell'uomo).<br />

“Homo nascitur ad laborem” (l'uomo<br />

nasce per soffrire).<br />

“Nosce te ipsum” (conosci te stesso).


FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

Gaspare Elios Russo, Professore Aggregato di<br />

Nefrologia Prima Facoltà di Medicina - Sapienza<br />

Università di Roma Resp. U.O.S. Dialisi Peritoneale -<br />

D.A.I. Nefrologia Urologia Az. Policlinico Umberto I -<br />

Roma - Consulente nefrologo del Poliambulatorio<br />

FAF di Roma, diretto dal Dott. Riccardo Piccinni<br />

IPERTENSIONE, NEFROPATIE E<br />

DANNO CARDIOVASCOLARE<br />

Il rene è uno dei principali attori dell'omeostasi<br />

corporea, la cui alterazione, secondaria<br />

a varie patologie, può comportare la<br />

compromissione della funzione di altri<br />

organi ed apparati. In particolare il rene<br />

svolge un ruolo cruciale nel controllo della<br />

pressione arteriosa. Secondo l'antica<br />

medicina cinese “i reni immagazzinano lo<br />

Jing (Essenza)” e sono deputati al governo<br />

dell'acqua corporea, mentre “il cuore<br />

comanda lo Shen (Spirito Vitale)” ed è<br />

dunque deputato al governo del fuoco<br />

corporeo. L'interazione tra pressione<br />

arteriosa e rene è stata inizialmente dibattuta<br />

da Richard Bright che già nel 1827 nel<br />

suo "Reports of Medical Cases" considerava,<br />

sulla scorta di numerose rilevazioni<br />

anatomopatologiche, il "sintomo" ipertensione<br />

quale conseguenza di una nefropatia.<br />

Egli reputava che l'ipertrofia ventricolare<br />

sinistra identificata autopticamente nei<br />

nefropatici, fosse il fattore intermediario tra<br />

nefropatia ed ipertensione. In altri termini<br />

l'ipertrofia ventricolare sinistra, secondo<br />

Bright, era causa (e non conseguenza)<br />

RENI<br />

GRINZI<br />

?<br />

QUALE DEI DUE E’ IL PRIMO?<br />

L’ENIGMA DI<br />

RICHARD<br />

BRIGHT<br />

1827<br />

VENTRICOLO<br />

SINISTRO<br />

IPERTROFICO<br />

20<br />

“L’angolo della salute” in questo numero è a cura del Prof. Gaspare Elios Russo<br />

L’Angolo della SALUTE<br />

degli elevati valori pressori. Per spiegare<br />

tale interrelazione, egli ipotizzava che<br />

"l'alterata qualità del sangue modifica la<br />

circolazione microscopica e capillare del<br />

rene a tal punto da rendere più intensa<br />

l'azione necessaria per forzare il sangue<br />

lungo le suddivisioni più distali del sistema<br />

vascolare". La teoria renale dell'ipertensione,<br />

emessa da Bright 180 anni fa è<br />

importante non solo perché è la prima, ma<br />

essenzialmente perché il rene è stato e<br />

rimane al centro del problema patogenetico<br />

dell'ipertensione arteriosa valutato variamente<br />

a seconda delle alterne fasi storiche.<br />

Già 2000 anni prima però, in un antico<br />

trattato di medicina cinese si leggeva:<br />

“Quando il polso è teso e duro alla palpazione<br />

la malattia risiede nei reni”. Nel 1854 il<br />

patologo tedesco Traube confermava come<br />

l'esaltato lavoro cardiaco fosse un mezzo di<br />

compenso messo in atto dalla natura di<br />

fronte al restringimento e alla lesione dei<br />

vasi renali: l'aumentata pressione, ovvero<br />

l'ipertensione”, risultava così "essenziale"<br />

per la vita. Veniva così coniato il termine<br />

ipertensione essenziale di cui sentiamo<br />

spesso parlare. Tali evidenze scientifiche<br />

stanno in parte modificando le idee sull'ipertensione<br />

arteriosa, sul modo di concepire il<br />

rapporto rene-pressione e sul conseguente<br />

approccio terapeutico, il rene diventa,<br />

dunque, un fattore di rischio indipendente<br />

ed il suo deficit è responsabile di mortalità e<br />

morbilità tali che, nei pazienti con scompenso<br />

cardiaco, risulta essere un fattore prognostico<br />

ancor più negativo degli indicatori<br />

propri di compromissione della funzione<br />

cardiaca. D'altra parte la malattia cardiovascolare<br />

è la principale causa di morbilità e<br />

mortalità nel paziente con I.R.C (46%), 5-10<br />

volte superiore rispetto alla popolazione<br />

generale. L'esistenza di una relazione<br />

continua tra il livello di pressione arteriosa e<br />

il rischio cardiovascolare rende arbitraria<br />

ogni definizione e classificazione numerica<br />

della ipertensione, risultando una variabile<br />

continua cosicchè una pressione normalealta<br />

include valori che debbono essere<br />

considerati come “elevati” (ipertensione)<br />

nella popolazione ad alto rischio (nefropatici,<br />

diabetici, etc.), o accettabili negli individui<br />

con profilo di rischio ridotto. Nella malattia<br />

renale cronica gli obiettivi sono di ridurre la<br />

PA, il rischio cardiovascolare (fumo, dislipidemia,<br />

diabete, etc.) e rallentare la progressione<br />

della I.R.C.. L'uso e l'efficacia dei<br />

trattamenti antipertensivi hanno sicuramente<br />

contribuito a far diminuire la mortalità per<br />

ictus e cardiopatia ischemica, mentre<br />

l'incidenza di IRC è aumentata dell'8-13%<br />

annuo in quei pazienti con ipertensione<br />

arteriosa e diabete. Di seguito cercheremo<br />

di rispondere alle domande più comuni<br />

sull'ipertensione in pazienti con nefropatia<br />

dando suggerimenti per mantenersi il più<br />

possibile sani anche quando affetti da<br />

queste malattie.<br />

In cosa consiste la terapia per ipertensione<br />

e nefropatia?<br />

Per ogni paziente viene definita una terapia<br />

su misura in base allo stadio di evoluzione<br />

della nefropatia. Statine, aspirina, bbloccanti<br />

sono terapie efficaci nel ridurre il<br />

rischio di cardiopatia, ma poco utilizzate nei<br />

pazienti con malattia renale cronica a<br />

dispetto di una riduzione di eventi cardiovascolari<br />

(


Ricordi<br />

S O M M A F I U M E - S P E R D U T O<br />

DISTACCAMENTO DELLA GUARDIA<br />

DI FINANZA DAL 1898 AL 1970<br />

di Giovanni Trotta<br />

Sommafiume è una località dell'alta<br />

Valle Albano, sui monti che delimitano il<br />

confine tra Italia e Svizzera,<br />

all'estremità del lago di Como.<br />

Qui, sgorga la sorgente principale del<br />

torrente Albano, che scorre nel fondovalle<br />

in profonde gole e forre per circa<br />

quattordici chilometri, e sfocia nel lago<br />

di Como nei pressi di Dongo.<br />

Luogo distante dai centri abitati, difficile<br />

da raggiungere e da controllare,<br />

ambiente selvaggio, circondato da alti<br />

monti, adatto più per animali selvatici e<br />

non per dimora stabile degli esseri umani.<br />

I contrabbandieri, conoscitori di tutte le<br />

insidie del luogo, se ne servivano per i<br />

loro traffici illeciti.<br />

La zona, era interessata da un fiorente<br />

contrabbando fin da epoche remote, le<br />

cronache dei tribunali del 1700 riportano<br />

di alcuni casi di contrabbandieri condannati<br />

per aver importato della merce<br />

illegalmente.<br />

In una sentenza penale del 1890, del<br />

tribunale di Como, si affermava che:<br />

“Quelli di Garzeno e paesi limitrofi sono<br />

quasi tutti contrabbandieri, ostili alla<br />

Guardia di Finanza e non veridici (veritieri)”,<br />

e numerosi furono i processi per<br />

oltraggio ai finanzieri. I finanzieri<br />

dell'epoca, non essendoci ricoveri o rifugi<br />

dove ripararsi in caso di intemperie,<br />

erano costretti ad utilizzare come “Rifugio”<br />

l'oratorio montano di San Jorio a<br />

quota 2020 m.<br />

La cosa non era gradita alla popolazione<br />

locale, molto devota al Santo, e per<br />

evitare che la chiesetta venisse danneggiata<br />

e oltraggiata, fece costruire sul<br />

retro dell'edificio una cascina che ospitasse<br />

le guardie ed i passanti. Ancora ai<br />

nostri giorni la devozione per il Santo è<br />

molto forte, ed ogni anno la prima domenica<br />

di agosto, centinaia <strong>d'Italia</strong>ni e Svizzeri<br />

s'incontrano nella piccola chiesetta<br />

per cementare, con una cerimonia religiosa,<br />

la loro amicizia sotto lo sguardo<br />

benevolo del Santo.<br />

Le condizioni, ambientali e umane, in<br />

cui si trovavano ad operare i finanzieri,<br />

spesso, erano assai critiche e pericolose,<br />

tanto da indurre le “Autorità Superiori<br />

di Finanza” a far costruire prima dei<br />

casotti in legno poi delle casermette in<br />

muratura.<br />

Sul finire del 1800 e inizio 1900, lo Stato<br />

affidò l'incarico di costruire delle casermette<br />

alpine in muratura ad alcune<br />

imprese locali per sostituire i casotti in<br />

legno.<br />

La prima, nel 1898, fu la casermetta<br />

costruita sul poggio terminale della<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

Rifugio Sommafiume, ex Distaccamento della Guardia di Finanza<br />

21<br />

conca di Sommafiume, da cui prende il<br />

nome, situata sulla sommità della Valle<br />

Albano, a quota 1784 m.<br />

Da qui, i finanzieri, potevano facilmente<br />

raggiungere la Cima Verta (2078 m) e<br />

la Catena del Pizzo di Gino (2245 m),<br />

per il controllo delle Valli Cavargna,<br />

Albano e Morobbia.<br />

Inizialmente, il distaccamento, era utilizzato<br />

sia in estate sia in inverno, dopo,<br />

a causa del luogo molto disagiato, veniva<br />

utilizzato solo nei mesi estivi. Rimase<br />

attivo sino al 1970.<br />

Ora è rifugio del C.A.I. di Dongo.<br />

Un sentiero, attraversato da molti rivoli<br />

e torrenti e non adatto in alcuni punti a<br />

chi soffre di vertigini, collega il Giovo a<br />

Sommafiume, circa 7 Km.<br />

Nel 1915, il Generale Cadorna, temendo<br />

“un'azione di sorpresa del nemico<br />

austriaco, con la connivenza della Confederazione<br />

Svizzera, lungo il saliente<br />

ticinese”, ideò e fece realizzare un<br />

ambizioso progetto di sistema difensivo<br />

che, dall'Ossola arrivava alla cresta<br />

orobica, con la costruzione di trincee,<br />

camionabili, mulattiere, baraccamenti<br />

e postazioni di batterie che prese il<br />

nome di “Linea Cadorna”. Ne fu interessata<br />

anche questa area geografica,<br />

furono costruite delle casermette e<br />

delle trincee, e il sentiero che saliva da<br />

Garzeno per il Giovo, San Jorio e Sommafiume,<br />

divenne una comoda mulattiera<br />

militare per il trasporto delle vettovaglie,<br />

e tale è rimasto fino ai nostri gior


FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

Il fin. Stefano Frascarolo con il mulo porta i viveri al<br />

Distaccamento del Giovo – Anno 1950<br />

...caricate le gerle sul mulo, affrontava l’irta via del<br />

Giovo. Il suo arrivo, era considerato uno dei giorni<br />

più belli, si attendeva con ansia, non solo per la<br />

corrispondenza in arrivo, ma anche per le cibarie<br />

fresche...<br />

ni. Sommafiume rimbalzò agli onori<br />

della cronaca già nel 1899 per un episodio<br />

luttuoso. Causa un'abbondante<br />

nevicata, il distaccamento non poteva<br />

essere rifornito di viveri.<br />

Il Comandante, a corto di viveri, decise<br />

di abbandonare il luogo con tutti i suoi<br />

uomini per scendere a valle. Lungo il<br />

percorso per raggiungere il Giovo, furono<br />

travolti da una valanga staccatasi<br />

dalla Cima Pomodoro (1957 m), chiamato<br />

così, per la sua conformazione<br />

tondeggiante. I finanzieri Antonio Frare<br />

e Federico Gherardini perirono sotto la<br />

neve, gli altri tre componenti del gruppo,<br />

tra cui il maresciallo Broccoli, riportarono<br />

varie ferite ma si salvarono.<br />

Dopo questo luttuoso episodio, il<br />

Comando decise la chiusura invernale<br />

del Distaccamento.<br />

Il fatto fu riportato in una delle prime<br />

copertine de “La Domenica del Corriere”<br />

il 12 febbraio 1899, con il titolo: “Catastrofe<br />

di Sommafiume” per opera di<br />

Achille Beltrame.<br />

Il giorno 29 giugno u.s., il solito gruppetto<br />

di “Quelli del Giovo”, composto da<br />

Rabassini Paolo, Boninsegna Michele,<br />

Bristot Omer e Trotta Giovanni, appartenenti<br />

alle Sezioni di Varese, di Olgiate<br />

Comasco e di Gravedona, raggiunge<br />

in macchina il Giovo, per poi proseguire<br />

a piedi verso Sommafiume.<br />

Lo scopo di questa escursione è di<br />

visionare ed eventualmente sistemare<br />

le “lapidi dei Nostri Caduti” e di raggiungere<br />

il distaccamento che nei primi anni<br />

22<br />

del 1960 fu una delle loro basi di servizio.<br />

(Nel 2<strong>01</strong>0 e nel 2<strong>01</strong>1, sono state<br />

visionate e sistemate alcune lapidi dei<br />

nostri Caduti, situate sulla Cima di Cugn<br />

e sulla sterrata per il Giovo).<br />

Lasciato il Giovo, al primo bivio, un cartello<br />

indica a sinistra il Rifugio Sommafiume<br />

a ore 1,30, invece, in alto a destra<br />

è ben visibile il Rifugio San Jorio.<br />

Con un binocolo cerchiamo di individuare<br />

la nostra meta, si vede solo una macchia<br />

bianca su di un dosso, alle spalle<br />

l'agile Pizzo di Gino (2245 m).<br />

Ricordo ai miei compagni di escursione,<br />

di quella volta che, io e il collega Franco<br />

Marta ci arrampicammo su in cima al<br />

Pizzo di Gino, per vedere i resti di un<br />

aereo militare tedesco caduto durante<br />

l'ultima guerra (1940/1945). In seguito<br />

appresi dalla stampa locale tutti i minimi<br />

particolari dell'incidente: era il 23 agosto<br />

1943, il monte era avvolto da nuvole<br />

basse, quando l'aereo tedesco Junkers<br />

Ju 88A-4, pilotato da due giovani diciassettenni<br />

tedeschi, diretti a bombardare il<br />

porto di Genova, andò a sbattere sulla<br />

cima del monte. (Furono ritrovati i documenti<br />

di bordo).<br />

Nei primi anni del 2000, il Comune di<br />

Germasino in collaborazione con la<br />

Regione Lombardia, la Provincia di<br />

Como, l'Università dell'Insubria di<br />

Como - Varese, la Cariplo e la Comunità<br />

Montana Alto Lario, ha ristrutturato, in<br />

località Nembruno (1732 m), due baite<br />

ad uso Laboratorio di Ricerca Ambientale<br />

ed attrezzando il sentiero per Sommafiume<br />

con pannelli ad uso didattico,<br />

denominato “Sentiero Natura della<br />

Valle Albano”.<br />

Così, lungo i sentieri impervi, intrisi di<br />

sudore, lacrime e sangue di finanzieri e<br />

contrabbandieri, non è raro, incontrare<br />

con i suoi allievi, il prof. Adriano Martinoli,<br />

Docente di Gestione delle Risorse<br />

N a t u r a l i p r e s s o l ' U n i v e r s i t à<br />

dell'Insubria.<br />

Nel 2005, tutto il territorio dell'Alta Valle<br />

che va dal Giovo a San Jorio e Sommafiume,<br />

è stato istituito a Parco della<br />

Valle Albano. Il Parco è un PLIS (Parco<br />

locale di interesse sovra comunale),<br />

ospita numerose specie tipiche<br />

dell'ambiente alpino tra cui: cervi,<br />

camosci, marmotte e l'aquila reale. Ma,<br />

nell'inverno del 2009, una valanga staccatasi<br />

nei pressi del Monte Albano<br />

(2027 m) ha raso al suolo ambedue le<br />

baite, distruggendo attrezzature e arredi<br />

vari. Si spera, se le finanze lo permettano,<br />

in una prossima ricostruzione.<br />

Seguiamo la sterrata, la mulattiera non<br />

più curata, in alcuni punti è ridotta a sentiero,<br />

dove il pendio è più ripido, troviamo<br />

una piccola croce in metallo in<br />

memoria del finanziere Stefano Frascarolo,<br />

qui deceduto il 21 settembre<br />

1983.<br />

Il finanziere Stefano Frascarolo, sul finire<br />

degli anni 1940 e nei primi anni del<br />

1950, apparteneva alla Brigata di Germasino,<br />

con il compito di “conducente<br />

di muli” addetto al trasporto del vettovagliamento.<br />

Compito che consisteva nel<br />

rifornire di viveri ed altre mercanzie i<br />

distaccamenti situati sui monti della<br />

Valle Albano: Giovo, Sommafiume e<br />

San Jorio. Nel 1951 cessò tale attività e<br />

fu affidata a personale civile.<br />

Nei due anni della sua permanenza<br />

nella Brigata di Germasino, numerosi<br />

furono i viaggi che dovette affrontare,<br />

con ogni condizione di tempo: violenti<br />

temporali, bufere di neve o valanghe,<br />

riuscendo sempre ad evitare i pericoli e<br />

G. Trotta e M. Boninsegna, dopo aver sistemato la scritta del cippo, rendono onore con il tricolore al fin.<br />

Alfredo Fontana


Da sinistra: Paolo Rabassini, Giovanni Trotta,<br />

Michele Boninsegna, davanti al Rifugio Sommafiume<br />

portando a termine il compito assegnatogli.<br />

Ai primi anni del 1980, al termine della<br />

sua carriera, si stabilisce definitivamente<br />

a Germasino. Tornerà svariate<br />

volte in quei luoghi che lo videro giovane<br />

finanziere, ripercorrerà gli stessi sentieri,<br />

vedrà ancora le lapidi dei finanzieri<br />

morti, anzi ne troverà tre in più. Il Giovo,<br />

Sommafiume e San Jorio erano per lui<br />

un richiamo irresistibile. Mai avrebbe<br />

immaginato che il suo destino fosse<br />

segnato in quei luoghi. Quella mattina<br />

di settembre, accompagnato da un amico,<br />

prese il sentiero per Sommafiume,<br />

dopo non più di trecento metri di cammino,<br />

dove il pendio è più ripido, un<br />

piede in fallo o un malore gli fece perdere<br />

l'equilibrio. Ruzzolò giù per la scarpata,<br />

non c'erano cespugli o un qualsiasi<br />

appiglio che potesse fermane la<br />

discesa.<br />

Andò ad unirsi ai quattordici <strong>Finanzieri</strong><br />

periti in un secolo di storia vissuta dalle<br />

Fiamme Gialle sui monti della Valle<br />

Albano.<br />

Superiamo due anse della montagna e<br />

dobbiamo scavalcare due rivoli che<br />

scendono alla nostra destra dal sovrastante<br />

“Passo della Traversa” (1976<br />

m). Dopo pochi metri, tra macchie di<br />

rododendri, troviamo la lapide del<br />

finanziere Alfredo Fontana.<br />

Sistemiamo la scritta divenuta ormai<br />

illeggibile.<br />

Il finanziere Alfredo Fontana, il giorno<br />

14 gennaio 1890, in servizio di perlustrazione<br />

alla Bocchetta Traversa<br />

lungo il sentiero per Sommafiume, fu<br />

travolto da una valanga. Fu uno dei<br />

primi di una lunga serie d’incidenti, subiti<br />

dai finanzieri nell'adempimento del<br />

23<br />

proprio dovere. Il sentiero attraversato<br />

da altri rivoli, dove sono molto evidenti<br />

le impronte di ungulati, prosegue tra<br />

sali/scendi con, ai lati, macchie enormi<br />

di rododendri in fiore.<br />

A un bivio, un cartello indica un sentiero<br />

in discesa con la scritta: Nembruno. In<br />

fondo al sentiero, su una spianata, si<br />

notano le macerie delle due baite adibite<br />

a Laboratorio dell'Università<br />

dell'Insubria distrutte dalla valanga staccatasi<br />

nei pressi del Monte Albano.<br />

Notiamo una marmotta chi si aggira tra i<br />

sassi. Cerchiamo di affrettare il passo,<br />

basse nuvole, cercano di oltrepassare<br />

lo spartiacque del Monte Albano,<br />

potrebbero essere foriere di temporali<br />

estivi.<br />

Sopra di noi, un'aquila reale volteggia<br />

alta nel cielo, avrà individuato la marmotta?<br />

Raggiungiamo l'Alpe Albano (1756 m),<br />

troviamo un gruppo di tre vecchie baite,<br />

attaccate l'una all'altra, protette da un<br />

muro maestoso di grossi massi a protezione<br />

delle valanghe, nei pressi un fontanile<br />

sgorga acqua fresca, ci dissetiamo<br />

abbondantemente, è leggerissima.<br />

Alla nostra destra compare la Cima<br />

Pomodoro (1957 m) e alla sinistra ora è<br />

ben visibile il Rifugio Sommafiume<br />

(1784 m), nostra meta.<br />

Sono certo che in zona vi è un'altra lapide,<br />

in un primo momento non la vediamo,<br />

chiedo ai colleghi di guardare bene,<br />

difatti, la troviamo alcuni metri sopra il<br />

sentiero ricoperta dall'erba.<br />

Le nuvole sono ferme oltre il confine,<br />

non c'è pericolo di temporali, decidiamo,<br />

prima di salire al Rifugio, di sistemare<br />

le scritte.<br />

La lapide è molto consunta dagli anni e<br />

dalle intemperie, si fa fatica ad individuare<br />

i nomi, con pazienza certosina<br />

ricostruiamo la scritta: Federico Gherardini-<br />

Antonio Frare- Guardia di Finanza-<br />

qui caddero- 25 gennaio 1899. (Sono i<br />

due finanzieri ricordati da “la Domenica<br />

del Corriere” del 1899).<br />

Un segnavia indica a sinistra: Rifugio<br />

Sommafiume e Pizzo di Gino; a destra:<br />

Cima Verta (2078 m).<br />

Per passare sull'altro lato della vallata<br />

dobbiamo guadare l'ennesimo torrente,<br />

il luogo è ricco di numerose sorgenti che<br />

danno origine al torrente Albano, da cui<br />

prende il nome la Valle.<br />

Alle ore 12,30, dopo tre ore dalla partenza<br />

dal Giovo, raggiungiamo il rifugio.<br />

L'aquila ha seguito il nostro cammino,<br />

ora volteggia alta sulle nostre teste; in<br />

cima, sulle vette, disturbata da un<br />

escursionista solitario, vediamo fuggire<br />

una femmina di cervo seguita dal piccolo.<br />

Ci accolgono tre muratori, che stanno<br />

eseguendo dei lavori all'interno del<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

rifugio, offrendoci ospitalità e beni di<br />

prima necessità: caffè e bevande fresche.<br />

L'emozione è grande, dopo circa cinquant'anni,<br />

abbiamo rimesso piede al<br />

Distaccamento di Sommafiume.<br />

Al tepore di una “cucina economica” a<br />

legna, come ai vecchi tempi, seduti<br />

intorno al tavolo con i nostri nuovi amici,<br />

dividiamo con loro la nostra colazione<br />

al sacco. Tra un panino e un bicchiere<br />

di vino, riaffiorano alle nostre menti<br />

ricordi per tanti anni sopiti.<br />

Ognuno di noi ha qualcosa da raccontare:<br />

episodi belli e brutti, fermi di bricolle,<br />

contrabbandieri in fuga, abbondanti<br />

nevicate, sparatorie, ed infine, purtroppo,<br />

incidenti, dei quali alcuni, anche<br />

mortali.<br />

Un trillo di cellulare ci fa sussultare,<br />

improvvisamente ci riporta all'anno<br />

2<strong>01</strong>2, è il B. C. Benito Baratta, anche lui<br />

uno di “Quelli del Giovo”, ora risiede a<br />

Livorno, che sapendo della nostra<br />

escursione a Sommafiume ha voluto<br />

salutarci, rammaricandosi di non essere<br />

anche lui tra noi.<br />

Ha voluto sapere di tutto, se tutto era<br />

come prima, cioè, come cinquant'anni<br />

fa. Ci informa che anche il nostro Presidente<br />

dell'ANFI: Gen. Giovanni Verdicchio,<br />

da giovane Cadetto, al termine<br />

del primo corso di studi, venne mandato<br />

per un periodo di “stage” alla Brigata<br />

di Germasino. Affiancato alle pattuglie<br />

di finanzieri, di stanza al Giovo, Sommafiume<br />

e San Jorio, in lunghe ore di<br />

perlustrazioni e appostamenti, sperimentò<br />

di persona, quanto era duro e<br />

pericoloso il servizio dei finanzieri in<br />

questi luoghi di montagna. Senz'altro,<br />

anche il Generale, avrà molto da raccontarci.<br />

Alle sedici, lasciamo il rifugio avvolto in<br />

un silenzio surreale ma, ancora per<br />

poco, perché all'imbrunire, i prati intorno,<br />

saranno invasi da decine di cervi<br />

per abbeverarsi alle sorgenti.<br />

E dove un tempo riecheggiavano gli<br />

spari e le grida: “Molla”, dei finanzieri,<br />

ora la valle echeggia di possenti versi, i<br />

bramiti, dei cervi maschi, per attrarre le<br />

femmine.<br />

Ripercorriamo di nuovo tutto il sentiero,<br />

soffermandoci in prossimità delle lapidi<br />

per onorare con il tricolore i nostri Caduti.<br />

-Gran Dio del Ciel, del Mare e della<br />

Terra, Benedici la Guardia! Benedici la<br />

scolta silenziosa, … e i morti in ogni<br />

campo dell'onor-, si prega, allontanandoci<br />

dalla Valle.<br />

Lasciamo il Giovo, con la promessa di<br />

tornare il prossimo anno. Se il Buon Dio<br />

vorrà, le nostre mete saranno i Distaccamenti<br />

di San Jorio (2<strong>01</strong>2 m) e di<br />

Cima di Cugn (2237 m).


24 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

di Claudio Coco<br />

Il doppio di Alessio Sartori e Romano<br />

Battisti, rispettivamente 36 e 26 anni,<br />

dopo la qualificazione a Lucerna, come<br />

riportato sul numero precedente di<br />

“Fiamme Gialle”, ha dimostrato, alle<br />

Olimpiadi di Londra 2<strong>01</strong>2, nella gara di<br />

giovedì due agosto, la grande determinazione<br />

e la voglia di arrivare al traguardo...Vincente!<br />

Medaglia d’Argento...un secondo posto<br />

strameritato!<br />

Una gara emozionante e sorprendente<br />

sin dall’inizio.<br />

Entrambi rappresentano il meglio del<br />

canottaggio italiano e secondi al mondo<br />

solo alla Nuova Zelanda.<br />

E’ l’Argento dei Bocciati, come viene<br />

definito e commentato dalla cronista di<br />

corrieretv del Corriere della Sera, dopo<br />

l’intervista dei Vice Campioni del Mondo<br />

di Canottaggio.<br />

I due <strong>Finanzieri</strong>, entrambi di origini<br />

Pontine, sostenuti fortemente dal<br />

Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle,<br />

che ha creduto in loro anche quando si<br />

sono sentiti dire dalla Federazione: “Se<br />

proprio volete, provateci da soli”, hanno<br />

dedicato, questa loro vittoria, al<br />

Colonnello della Guardia di Finanza,<br />

Gaetano Bellantuono, scomparso il 22<br />

giugno scorso, all’età di 64 anni. Figura<br />

leggendaria del canottaggio italiano,<br />

OLIMPIADI DI LONDRA 2<strong>01</strong>2<br />

GRANDI RISULTATI PER IL GRUPPO SPORTIVO DELLE FIAMME GIALLE<br />

Bellantuono è stato Comandante dei<br />

canottieri e canoisti delle Fiamme Gialle<br />

di Sabaudia dal 1987 al 2<strong>01</strong>1.<br />

Al loro rientro in Italia, i due campioni,<br />

accompagnati dal Tecnico Franco<br />

Cattaneo, sono stati festeggiati sin<br />

dall’arrivo all’aeroporto di Fiumicino.<br />

Prima tappa a Sabaudia dove Sartori e<br />

Battisti hanno fatto l’entrata trionfale<br />

all’interno del torpedone gialloverde<br />

scortato dai vigili urbani. Arrivati davanti<br />

alla sede del III Nucleo Atleti Alessio<br />

Sartori e Romano Battisti, con accanto<br />

Franco Cattaneo, sono stati letteralmente<br />

assaliti da turisti e cittadini che<br />

assiepavano l’intera piazza. Bagno di<br />

folla, autografi, interviste e Inno d’Italia.<br />

Terminata la festa a Sabaudia il corteo,<br />

scortato dalle auto della Guardia di<br />

Finanza, si è diretto alla volta di Borgo<br />

Montenero, alle porte di San Felice<br />

Circeo. Le medaglie d’argento hanno<br />

fatto l’ingresso all’interno del campo di<br />

calcio. Ad applaudire i due finanzieri<br />

c’erano, infatti, più di cinquemila persone<br />

che hanno potuto rivedere e rivivere, dal<br />

grande schermo, il momento magico<br />

della gara.<br />

Nei giorni seguenti sono stati accolti e<br />

premiati anche dai comuni pontini di<br />

Priverno, città natale di Romano Battisti e<br />

Maenza, dove i genitori di Battisti<br />

svolgono la loro attività commerciale, ed<br />

in fine, al Teatro del Mare di Terracina,<br />

comune di nascita di Alessio Sartori.<br />

Non sono mancati i complimenti della<br />

Presidente della Regione Lazio, Renata<br />

Polverini: “L'argento nel canottaggio agli<br />

atleti laziali Alessio Sartori e Romano<br />

Battisti ci riempie d'orgoglio. Ai due<br />

canottieri pontini vanno le congratulazioni<br />

di tutta l'amministrazione regionale<br />

per una gara che ci ha davvero emozionato,<br />

in cui Alessio e Romano hanno<br />

creduto fino in fondo regalandoci una<br />

medaglia importante per l'Italia e per il<br />

Lazio, che fa il tifo per i suoi sportivi<br />

impegnati a Londra".<br />

A loro vanno dunque anche i nostri di<br />

complimenti, quelli della redazione di<br />

Fiamme Gialle dell’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> d’Italia che in<br />

qualche modo, ci ha creduto fortemente<br />

alla coppia Sartori-Battisti, pubblicando,<br />

infatti, un articolo sulla rivista “Fiamme<br />

Gialle" (vedi mese di giugno/luglio 2<strong>01</strong>2)<br />

dedicato proprio a loro a sostegno e<br />

come augurio per una buona riuscita<br />

delle gare olimpioniche svoltesi a<br />

Londra. E’ con grande piacere che<br />

riproponiamo anche questo mese uno<br />

spazio dedicato alle Olimpiadi di Londra,<br />

non solo per complimentarci con i<br />

<strong>Finanzieri</strong> Alessio Sartori e Romano


Battisti, ma anche con tutti gli altri atleti<br />

che hanno partecipato alle Olimpiadi e in<br />

particolar modo agli appartenenti del<br />

Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle<br />

della Guardia di Finanza. Anche a loro,<br />

al di là dei risultati ottenuti, vanno le<br />

IL MEDAGLIERE AZZURRO<br />

L’Italia ha chiuso queste Olimpiadi con la<br />

conquista di ben 28 medaglie: 8 Oro, 9 Argento<br />

e 11 Bronzo.<br />

Tra queste, 2 Oro, 2 Argento e 2 Bronzo<br />

(comprese quelle di squadra), sono state vinte<br />

dagli atleti del Gruppo Sportivo delle Fiamme<br />

Gialle.<br />

8 MEDAGLIE D’ORO:<br />

§TIRO CON L'ARCO A SQUADRE UOMINI: Michele<br />

Frangilli, Marco Galiazzo e Mauro Nespoli;<br />

§SCHERMA, FIORETTO INDIVIDUALE DONNE: Elisa<br />

Di Francisca;<br />

§Canoa slalom K1 uomini: Daniele Molmenti;<br />

§SCHERMA, FIORETTO A SQUADRE DONNE: Elisa<br />

Di Francisca, Arianna Errigo, Ilaria Salvatori,<br />

Valentina Vezzali;<br />

§TIRO A VOLO, FOSSA DONNE: Jessica Rossi;<br />

§SCHERMA, FIORETTO A SQUADRE UOMINI: Valerio<br />

Aspromonte*, Giorgio Avola*, Andrea Baldini,<br />

Andrea Cassarà;<br />

§TIRO A SEGNO, CARABINA 50 METRI TRE<br />

POSIZIONI UOMINI: Niccolò Campriani *;<br />

§TAEKWONDO, CATEGORIA +80 KG UOMINI: Carlo<br />

Molfetta.<br />

9 MEDAGLIE D’ARGENTO:<br />

§TIRO A SEGNO, PISTOLA 10 METRI UOMINI: Luca<br />

Tesconi;<br />

§SCHERMA, FIORETTO INDIVIDUALE DONNE:<br />

Arianna Errigo;<br />

§SCHERMA, SCIABOLA INDIVIDUALE UOMINI: Diego<br />

Occhiuzzi<br />

§TIRO A SEGNO, CARABINA 10 METRI UOMINI:<br />

Niccolò Campriani *;<br />

§CANOTTAGGIO, DUE DI COPPIA UOMINI: Romano<br />

Battisti, Alessio Sartori *;<br />

§TIRO A VOLO, FOSSA UOMINI: Massimo Fabbrizi;<br />

§BOXE, PESI MASSIMI UOMINI: Clemente Russo;<br />

§BOXE, PESI SUPERMASSIMI UOMINI: Roberto<br />

Cammarelle;<br />

§PALLANUOTO UOMINI: Matteo Aicardi, Maurizio<br />

Felugo, Pietro Figlioli, Deni Fiorentini,<br />

Valentino Gallo, Massimo Giacoppo, Alex<br />

Giorgetti, Niccolò Gitto, Giacomo Pastorino,<br />

Amaurys Perez, Danijel Premus, Christian<br />

Presciutti, Stefano Tempesti, c.t. Sandro<br />

Campagna.<br />

25<br />

nostre più sincere congratulazioni e<br />

l’augurio di inseguire un futuro costellato<br />

ancora di successi e di ambizioni.<br />

Grazie Azzurri, grazie Gruppo Sportivo<br />

delle Fiamme Gialle della Guardia di<br />

Finanza.<br />

11 MEDAGLIE DI BRONZO:<br />

§SCHERMA, FIORETTO INDIVIDUALE DONNE:<br />

Valentina Vezzali;<br />

§JUDO, CATEGORIA 52 KG DONNE: Rosalba<br />

Forciniti;<br />

§SCHERMA, SCIABOLA A SQUADRE UOMINI: Aldo<br />

Montano, Diego Occhiuzzi, Luigi Samele*, Luigi<br />

Tarantino;<br />

§GINNASTICA ARTISTICA, ANELLI UOMINI: Matteo<br />

Morandi;<br />

§NUOTO, MARATONA 10 KM DI FONDO DONNE:<br />

Martina Grimaldi;<br />

§ATLETICA, SALTO TRIPLO UOMINI: Fabrizio<br />

Donato*;<br />

§TAEKWONDO, CATEGORIA - 80 KG UOMINI: Mauro<br />

Sarmiento;<br />

§BOXE, PESI SUPERLEGGERI UOMINI: Vincenzo<br />

Mangiacapre;<br />

§PALLAVOLO UOMINI: Andrea Bari, Emanuele<br />

Birarelli, Dante Boninfante, Alessandro Fei,<br />

Andrea Giovi, Michal Lasko, Luigi Mastrangelo,<br />

Samuele Papi, Simone Parodi, Cristian Savani,<br />

Dragan Travica, Ivan Zaytsev, c.t. Mauro<br />

Berruto;<br />

§CICLISMO, MOUNTAIN BIKE UOMINI: Marco Aurelio<br />

Fontana;<br />

§GINNASTICA RITMICA A SQUADRE DONNE: Elisa<br />

Blanchi, Romina Laurito, Marta Pagnini, Elisa<br />

Santoni, Anzhelica Savrayuk, Andreea<br />

Stefanescu.<br />

COMPLIMENTI ANCHE ALLE ATLETE Giulia<br />

Quintavalle, 5^ a Judo e Tania Cagnotto, 4^ ai Tuffi.<br />

* Atleti appartenenti al Gruppo Sportivo delle<br />

Fiamme Gialle della Guardia di Finanza.<br />

PARALIMPIADI<br />

Oro e Record del<br />

mondo nei 100 mt.<br />

in 15"87, per la<br />

22enne, atleta<br />

d e l l e F i a m m e<br />

Gialle, Martina<br />

Caironi, nella categoria T42 (amputati sopra il<br />

ginocchio).<br />

FiammeGialle - Giugno/Luglio 2<strong>01</strong>2<br />

Battisti Romano - Alessio Sartori<br />

Samele Luigi<br />

Fabrizio Donato<br />

Campriani Niccolò<br />

Quintavalle Giulia<br />

Cagnotto Tania<br />

Caironi Martina<br />

Giorgio Avola<br />

Valerio Aspromonte


26 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

PENSIONI<br />

di Vincenzo Ruggieri<br />

IL DANNO DA RITARDO ALLA LUCE<br />

DELL’ART. 2-BIS DELLA LEGGE<br />

241/1990 MODIFICATA DALLA LEGGE<br />

69/2009<br />

Recupero dell’Indebito Pensionistico<br />

Nell'intento di risolvere l'annoso problema<br />

relativo anche all'indebito pensionistico<br />

il legislatore ha pensato bene<br />

di introdurre nella nostra legislazione il<br />

cosiddetto “danno da ritardo” creando<br />

nuove “insidie” per il cittadino sino a prevedere<br />

una specifica ipotesi di responsabilità<br />

della Pubblica Amministrazione<br />

per l'inosservanza del termine di conclusione<br />

del procedimento.<br />

Lo dimostra il TAR LAZIO Sez. II, che<br />

con sentenza 5 gennaio 2<strong>01</strong>1, n. 28 ha<br />

cosi deciso:<br />

Danno da ritardo della P.A. – requisito<br />

del mancato conseguimento del<br />

bene della vita anelato al momento<br />

della proposizione dell'istanza.<br />

Il danno da ritardo è un istituto riconoscibile<br />

soltanto a fronte di ingiustificati<br />

dilatori comportamenti da parte<br />

dell'Amministrazione procedente<br />

nell'ambito dell'esercizio di attività vincolata<br />

e non, come è evidente con riferimento<br />

ad un pubblico concorso per<br />

l'arruolamento nel pubblico impiego,<br />

nell'esercizio di attività discrezionale,<br />

sia pure connotata da elementi di tecnicità.<br />

Seppure l'art. 2-bis L. 241/1990 prevede<br />

il risarcimento del danno ingiusto<br />

cagionato dall'inosservanza dolosa o<br />

colposa del termine di conclusione del<br />

procedimento, la norma, come si evince<br />

dal suo tenore testuale, non consente<br />

il risarcimento del danno da ritardo<br />

fine a sé stesso ma solo in relazione<br />

ad un bene della vita ingiustamente<br />

sottratto a colui che poteva nutrire una<br />

legittima aspettativa di conseguirlo.<br />

L'onere di provare il danno incombe sul<br />

danneggiato.<br />

Premesso che nel caso di “inosservanza<br />

dolosa” emergerebbe l'ipotesi di<br />

reato penalmente rilevante, va da sé<br />

che non sarà facile poter dimostrare<br />

che il ritardo nella definizione della pra-<br />

tica pensionistica conclusasi - dopo<br />

venti e più anni - con un addebito per<br />

colpa dell'altrui responsabilità (anzi<br />

della P.A.) abbia procurato un danno di<br />

natura patrimoniale “fine a se stesso”.<br />

Nella fattispecie dell'indebito pensionistico,<br />

a parere di chi scrive, non si è<br />

fatto nessun passo avanti. Anzi. La<br />

scomparsa dell'istituto della “buona<br />

fede” e della “fiducia” riposta dal percettore<br />

nell'agire della Pubblica Amministrazione,<br />

senza la contemporanea<br />

introduzione dell'esistente istituto della<br />

“decadenza quinquennale”, azzerano<br />

le speranze di un vero e proprio risarcimento.<br />

Ancora una volta il legislatore,<br />

nel porre rimedio ad una situazione a dir<br />

poco paradossale ed insostenibile, invece<br />

di proporre una inchiesta per accertare<br />

e rimuovere le cause degli insostenibili<br />

motivi “dilatatori”, punisce chi<br />

colpa non ha, con una legge con la<br />

quale finge di risarcire il danneggiato<br />

ponendo a carico di questi l'onere della<br />

prova. Come se l'attesa di circa<br />

NORMA VECCHIA MA SEMPRE IN VIGORE<br />

QUOTA UNA TANTUM IN CASO DI NUOVO MATRIMONIO<br />

vent'anni per la conclusione del procedimento<br />

non fosse più che una prova.<br />

Si pensi che un banale errore di soli<br />

100,00 € mensili erogati in più del dovuto,<br />

in un segmento temporale di venti<br />

anni, comporterà un addebito di ben<br />

24.000,00 € (ventiquattromila) €. quarantotto<br />

milioni di vecchie lire.<br />

La buona fede del percettore, che tanta<br />

parte ha sempre avuto nella dottrina e<br />

nella giurisprudenza, nonché la convinzione<br />

di ricevere il giusto emolumento<br />

per la fiducia riposta nella Pubblica<br />

Amministrazione, non sono elementi<br />

da poter giustificare una sanatoria. La<br />

riduzione del trattamento pensionistico<br />

a seguito della correzione del dovuto<br />

ed il successivo e conseguente addebito<br />

e quindi la riduzione dell'emolumento<br />

mensile, per il legislatore prima ed il<br />

Giudice dopo, non sono forse, elementi<br />

probatori da costituire un danno da<br />

ritardo risarcibile?<br />

Ancora una volta il “diritto della forza”<br />

prevale sulla “Forza del Diritto”.<br />

Occorrerebbe una legge specifica<br />

avente per oggetto la “Giusta durata<br />

della decretazione pensionistica”,<br />

con l'introduzione della decadenza<br />

quinquennale sull'indebito erogato<br />

ed, in analogia alla cosiddetta Legge<br />

Pinto, un indennizzo per ogni anno in<br />

più della prevista durata del procedimento,<br />

non inferiore a 1.000,00 €. Solo<br />

così si potrà eliminare questa scandalosa<br />

situazione che da sempre affligge<br />

il settore.<br />

Gentile Signora,<br />

rispondo volentieri alla Sua domanda. Alla vedova, nell'ipotesi di nuove nozze, viene<br />

revocata la pensione di reversibilità ma, le viene erogata la "doppia annualità",<br />

pari a due annualità della pensione in pagamento, compresa la tredicesima mensilità,<br />

a titolo di liquidazione in capitale della pensione di reversibilità che cessa di<br />

essere corrisposta. La doppia annualità spetta al coniuge che si risposa, anche se ci<br />

sono figli che percepiscono la pensione. In questo caso i figli avranno diritto ad un<br />

aumento della loro quota.<br />

L'assegno "una tantum" spettante, ai sensi dell'articolo 3 del d.lgs. luogotenenziale<br />

18 gennaio 1945 n. 39, al coniuge che cessi dal diritto alla pensione di reversibilità<br />

per sopravvenuto matrimonio è determinato, nell'ipotesi di contitolarità, nella misura<br />

pari a due annualità della sola quota di pensione spettante al coniuge stesso, e<br />

non già in misura pari a due annualità del trattamento complessivamente erogato.<br />

Nella circostanza ritengo opportuno precisare e richiamare la Sua attenzione<br />

sulle limitazioni per differenza di età.<br />

Ricordo che per le pensioni decorrenti dal 1 gennaio 2<strong>01</strong>2, la Legge n. 111 del 2<strong>01</strong>1<br />

ha stabilito che l'aliquota percentuale della pensione a favore dei superstiti viene<br />

ridotta in caso in cui l'assistito abbia contratto il matrimonio dopo i 70 anni d'età e la<br />

differenza di età tra i coniugi sia superiore a 20 anni. La riduzione è del 10 per cento<br />

per ciascun anno di matrimonio mancante rispetto al numero di 10. In caso di frazione<br />

di anno, la riduzione percentuale è determinata in proporzione. Tale disposizione<br />

non si applica nei casi di presenza di figli di minore età, studenti, o inabili. Resta<br />

fermo il regime di cumulabilità. Ritengo che la presente comunicazione sia meritevole<br />

di larga diffusione perché poco nota e spesso disapplicata.


VARIE<br />

A LATINA RICORDATA LA<br />

FIGURA DEL FIN. ANTONIO<br />

AMBROSELLI<br />

di Sandro Ambroselli<br />

Il 22 giugno 2<strong>01</strong>2, in occasione del 238°<br />

Anniversario di Fondazione del Corpo,<br />

il Comando Provinciale ha organizzato<br />

una serata musicale nel Teatro Cafaro,<br />

dove sono stati premiati alcuni finanzieri<br />

che si sono particolarmente distinti<br />

per la loro dedizione all'Istituzione.<br />

Il Comandante Provinciale, Col. Paolo<br />

Kalenda, ha illustrato i risultati operativi<br />

raggiunti nel 2<strong>01</strong>2 ed inoltre ha celebrato<br />

il Fin. Antonio Ambroselli, originario di<br />

Santi Cosma e Damiano, al quale è<br />

stata concessa la Medaglia di Bronzo al<br />

valor civile alla memoria, che è stata<br />

consegnata dal Prefetto di Latina, Dott.<br />

Antonio D'Acunto, al figlio Dott. Sandro<br />

Ambroselli.<br />

Riportiamo, brevemente, la figura del<br />

Fin. Antonio Ambroselli.<br />

“I veri eroi sono quelli che non amano<br />

raccontare le proprie gesta, sono quelli<br />

che non s'aspettano dagli altri la riconoscenza<br />

che, invece, meriterebbero fino<br />

in fondo; sono quelli, infine, che rifarebbero<br />

ciò che hanno fatto per il solo bene<br />

dell'umanità, per la sola ed inafferrabile<br />

speranza di un futuro migliore e, soprattutto,<br />

lo rifarebbero in nome di quel Dio<br />

di tutti che da lassù guarda e benedice i<br />

“Giusti”. E' questa, in estrema sintesi, la<br />

vita di Antonio Ambroselli, un uomo<br />

come tanti, che come tanti fece del<br />

bene al prossimo in uno dei periodi più<br />

foschi della recente storia del nostro<br />

Paese. Lo fece mentre indossava la gloriosa<br />

uniforme delle Fiamme Gialle e<br />

per la quale visse sino al raggiungimento<br />

di quel grado apicale, Maresciallo Aiutante.<br />

Antonio Ambroselli si arruolò<br />

nella Guardia di Finanza nel settembre<br />

1935, alla vigilia della guerra Italo-<br />

Etiopica, alla quale sperava tanto di<br />

prendere parte. Dieci giorni dopo il fatidico<br />

8 settembre 1943, si sposò con la<br />

signorina Mafalda, con la quale, di lì a<br />

poco, si renderà protagonista di numerose<br />

“missioni di salvataggio” in favore<br />

di molti compaesani, e non, detenuti in<br />

un improvvisato Campo di concentramento<br />

romano. Antonio Ambroselli si<br />

votò, quindi,alla causa umanitaria, adoperandosi,<br />

con tutte le sue forze, sia per<br />

salvare i tanti internati nel campo allestito<br />

presso la fabbrica BREDA, sia per<br />

far fuggire i deportati dalla stazione ferroviaria<br />

di Roma Tiburtina. Rischiò più<br />

volte la fucilazione o comunque la<br />

deportazione, essendo entrato anche a<br />

far parte di una organizzazione partigiana,<br />

interamente composta da <strong>Finanzieri</strong>,<br />

che si era formata sin dall'ottobre<br />

1943. I suoi rischiosissimi salvataggi,<br />

ma anche le mete che riuscirà a raggiungere<br />

durante la sua lunga carriera<br />

ci dimostrano che la frase che egli<br />

VEDETTA “SARDA” AL SEMPIONE<br />

Il Finanziere Giuseppe Pazzola, classe<br />

1906, nato a Sennori, in provincia<br />

di Sassari, il 19 febbraio 1906, arruolato<br />

nella Regia Guardia di Finanza,<br />

nel 1925, ebbe come primo incarico il<br />

servizio di vigilanza doganale presso<br />

l' allora Distaccamento di Iselle, nella<br />

Val Dossola a ridosso del confine italo-svizzero,<br />

a presidio del Passo Sempione<br />

(Simplon pass) e soprattutto del<br />

valico ferroviario (traforo), per l'epoca,<br />

di recentissima inaugurazione (1921).<br />

Il servizio di pattugliamento all'interno<br />

del Traforo resterà indelebile, per tutta<br />

la vita, nella memoria del Finanziere.<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

27<br />

amava spesso citare nella maturità:<br />

“Tutte le cose impossibili, diventano possibili”,<br />

avesse un significato ben definito<br />

ed un valore molto più alto di quanto si<br />

potesse allora immaginare”.<br />

Nella foto la consegna, a cura del Prefetto<br />

di Latina, della Medaglia di Bronzo<br />

al Valor Civile al figlio del Fin. Antonio<br />

Ambroselli.<br />

Successivamente, rientrò in Terra di<br />

Sardegna, dove prestò servizio presso<br />

la Brigata litoranea di Arbatax<br />

(NU). Nel 2006, unitamente alle Autorità<br />

Turritane, alla Sezione A.N.F.I. di<br />

Sassari ed in particolare dell'allora<br />

Comandante provinciale, ha festeggiato<br />

il compimento del 100° Genetliaco.<br />

L' anziana Fiamma Gialla, congiuntamente<br />

all'amata Sposa, sono<br />

entrambi scomparsi nel dicembre<br />

2007 e riposano presso il Cimitero di<br />

Semestene (SS).<br />

Giovanni Casadidio


28 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2 Mini<br />

Il 7 giugno 2<strong>01</strong>2, a Monfalcone, ha<br />

avuto luogo il Raduno del 14° corso<br />

degli ex allievi dell'Accademia Militare<br />

di Modena.<br />

Gli ex allievi, un'ottantina, quasi tutti<br />

generali in quiescenza, fatta eccezione<br />

del Gen. C.A. Rolando Mosca Moschini,<br />

già Comandante Generale della<br />

Guardia di Finanza da gennaio 1997 a<br />

marzo 20<strong>01</strong>, che attualmente svolge il<br />

prestigioso incarico di Consigliere Militare<br />

del Presidente della Repubblica, si<br />

sono ritrovati nell'Isontino per celebrare<br />

e festeggiare l'anniversario del loro<br />

ingresso in Accademia, con una serie di<br />

cerimonie ed iniziative che si sono svolte<br />

a Gorizia, Monfalcone e Trieste, con<br />

visite al Sacrario Militare di Redipuglia,<br />

Risiera di San Saba e alla Foiba di Basovizza.<br />

A Monfalcone, presenti le massime<br />

autorità militari della provincia di Gorizia,<br />

gli alti ufficiali hanno avuto uno<br />

scambio di saluti in Municipio con il Sindaco,<br />

Prof.ssa Silvia Altran e con tutte<br />

le rappresentanze delle Sezione che<br />

RADUNI<br />

Raduno degli ex allievi del 14° Corso dell'Accademia Militare di Modena<br />

fanno parte delle associazioni Combattentistiche<br />

e d'Arma di Monfalcone.<br />

Nell'occasione è stata deposta una<br />

corona d'alloro, in memoria dei Caduti,<br />

presso il locale Monumento alla quale<br />

Raduno degli ex appartenenti alla Direzione di<br />

Amministrazione del Comando Generale<br />

Il 17 marzo 2<strong>01</strong>2, il Lgt. Andrea De Filippo,<br />

attuale capo della Segreteria del<br />

Centro Reclutamento, ha organizzato<br />

un raduno, nella suggestiva cornice di<br />

Villa Spada, dove si sono ritrovati finanzieri<br />

di ogni grado, in servizio ed in congedo,<br />

che negli ultimi cinquant'anni si<br />

sono avvicendati presso la Direzione di<br />

Amministrazione del Comando Generale.<br />

La foto ci è pervenuta dal M.C., in congedo,<br />

Giuseppe Spatarra, socio della<br />

Sezione ANFI di Orbetello - Monte<br />

Argentario.<br />

ha partecipato una nutrita rappresentanza<br />

della Sezione A.N.F.I. di Monfalcone<br />

con il Presidente, S.Ten. Comm.<br />

Giorgio Miccoli.<br />

5 0 ° A N N I V E R S A R I O D I<br />

ARRUOLAMENTO DEL 35°<br />

CORSO AA.SS. “CERVINO”<br />

Il 5 agosto 1962 cinque compagnie di AA.SS.<br />

del 35° Corso “Cervino” venivano nominati<br />

vicebrigadieri, traguardo e sogno di tutti noi<br />

dopo lunghi e duri mesi di corso.<br />

Chi scrive è il M.A. Domenico Ciriello, socio<br />

della Sezione di Castelfranco Veneto, A.S.,<br />

del terzo plotone, 1^ Compagnia del Corso.<br />

Eravamo in molti e nemmeno nove mesi di<br />

corso sono bastati per conoscerci tutti, durante<br />

la mia carriera ne ho incontrati molti di loro.<br />

Ogni tanto sfoglio il “Numero Unico” e rivivo<br />

l'esperienza fatta al corso e al termine del<br />

quale mi sono sentito più maturo e temprato<br />

nel carattere.<br />

Con il collega Antonio Mastrullo, Presidente<br />

della Sezione A.N.F.I. di Conegliano si pensava<br />

di organizzare un mini raduno, degli Allievi<br />

Sottufficiali del 35° Corso “Cervino”, nei prossimi<br />

mesi a Venezia con escursione navale<br />

alle isole della Laguna.<br />

Gli interessati possono mettersi in contatto<br />

con il M. Ciriello, tel. 0423.40<strong>01</strong>38 oppure con<br />

il M. Mastrullo, tel. 0438.63236 (Sezione<br />

Conegliano) cell. 3286658331.


CUNEO<br />

Il 2 agosto 2<strong>01</strong>2 l'Appuntato della Guardia di Finanza in congedo<br />

assoluto, Alfonso Fabbri, ha festeggiato, in Borgo S. Dalmazzo,<br />

il 105° compleanno insieme ai parenti, agli amici ed ai<br />

colleghi più giovani. La più anziana Fiamma Gialla <strong>d'Italia</strong>,<br />

che è anche il più anziano cittadino di Borgo San Dalmazzo,<br />

ha ricevuto la visita del Sindaco della città, Dott. Gian Paolo<br />

Beretta, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza,<br />

Col. Enrico Maria Pasquino, di alcuni militari in rappresentanza<br />

delle Fiamme Gialle in servizio della Provincia e, per<br />

l'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong>, del consigliere<br />

<strong>Nazionale</strong> per il Piemonte e Valle d'Aosta, Cap. Tito Marini e<br />

del Presidente della Sezione di Cuneo, M.A. Domenico<br />

Mastrapasqua, che gli hanno rivolto i più sinceri ed affettuosi<br />

auguri. Nel corso dell'incontro il M.A. Mastrapasqua ha consegnato<br />

all'anziana Fiamma Gialla il Telegramma augurale<br />

del Presidente <strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I., Gen. C.A. Giovanni<br />

Verdicchio. L'appuntato Alfonso Fabbri, nato a Castiglione<br />

dei Popoli (BO) il 2 agosto 1907, si è arruolato nella Guardia di<br />

Finanza il 17 febbraio 1926, entrando a far parte della squadra<br />

Sportiva, quale marciatore, con il grado di “Finanziere”. E'<br />

stato successivamente assegnato ai servizi di vigilanza presso<br />

la Zecca dello Stato a Roma e poi, dopo aver frequentato la<br />

Scuola Alpina di Predazzo, ha svolto servizio presso Reparti<br />

del Corpo ai confini con la Jugoslavia, l'Austria e la Svizzera.<br />

Trasferito a Conegliano Veneto, è stato impiegato in servizi di<br />

vigilanza alla produzione di alcoolici e del tabacco. Proprio<br />

durante la sua permanenza nella provincia di Treviso ha conosciuto<br />

la signora Celeste Pillot, poi diventata sua moglie nel<br />

1940. Durante la sua carriera ha partecipato anche alla Campagna<br />

d'Africa, dal 1935 al 1938, arruolato nel Battaglione<br />

Speciale della Guardia di Finanza inquadrato nel 3° Corpo<br />

VERCELLI<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

29<br />

d'Armata, fianco a fianco con gli Alpini di Borgo San Dalmazzo<br />

(CN). Durante la permanenza in Africa ha contratto la malaria<br />

e, rimpatriato, è stato assegnato alla custodia della tenuta<br />

Reale di San Rossore. Nel 1943 è stato trasferito a Sestri<br />

Levante, alla Difesa Costiera, dove ha subito la cattura e la<br />

prigionia da parte dei nazisti. La carriera e la guerra hanno<br />

lasciato all'Appuntato Alfonso Fabbri qualche cicatrice, ma<br />

anche decorazioni e attestati di benemerenza, quali la Medaglia<br />

Commemorativa per le operazioni militari in Africa Orientale,<br />

la Croce al Merito di Guerra, la Medaglia di Benemerenza<br />

per i volontari della Campagna d'Africa Orientale, il Diploma<br />

di concessione della Croce al Merito di Servizio per la<br />

Regia Guardia di Finanza e l'Attestato di Benemerenza per la<br />

collaborazione ed il contributo prestato per la Lotta di Liberazione.<br />

Il Fin. Ulisse Garrone, socio della Sezione A.N.F.I. di Vercelli,<br />

il 29 luglio 2<strong>01</strong>2 ha compiuto novant'anni. Il Comandante Provinciale<br />

della Guardia di Finanza, Col. Francesco Modica,<br />

alla presenza del Presidente della locale Sezione A.N.F.I.,<br />

Lgt. Nico Lai, ha incontrato il Fin. Garrone per porgergli,<br />

anche a nome del personale in servizio, i più cordiali auguri di<br />

Buon Compleanno. Il Finanziere Garrone si è arruolato nel<br />

Corpo il 31 maggio del 1941 frequentando il corso di formazione<br />

presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo<br />

e si è congedato il 1 febbraio 1946. Ha partecipato, dal<br />

18 novembre 1942 all'8 settembre 1943, alle operazioni di<br />

guerra svoltesi nei Balcani (territorio albanese) col Battaglione<br />

Mobile “Leutari” della Guardia di Finanza dislocato a Brindisi<br />

– Campagna di Guerra del 1943. In seguito, dal 21 dicembre<br />

1943 al 31 agosto 1944, ha partecipato alle operazioni di<br />

guerra svoltesi nel territorio metropolitano italiano col Battaglione<br />

Speciale “Rutigliano” della Guardia di Finanza dislocato<br />

a Bari – campagna di guerra del 1944. Toccanti e particolarmente<br />

interessanti sono stati i racconti e gli aneddoti legati<br />

alle immani difficoltà affrontate durante il periodo di guerra.<br />

La “giovane” Fiamma Gialla ha inoltre svolto servizio di contrasto<br />

al contrabbando di Tabacchi Lavorati Esteri, Sale, Olio<br />

e Grano in diverse località italiane nelle quali, in quel particolare<br />

periodo e contesto, era fiorente il mercato “nero”.


MESSINA<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

Organizzata dal Direttivo di Sezione, nei giorni 9 e 10 giugno<br />

2<strong>01</strong>2, è stata effettuata una gita socio culturale nel triangolo<br />

del magnifico “barocco Ibleo” (Modica, Scicli, Ragusa e Ibla).<br />

Nell'itinerario sono stati ricompresi la visita alla casa natale<br />

del poeta Salvatore Quasimodo in Modica nonché, sulla scia<br />

della fertile penna di Andrea Cammilleri, il castello di Donnafugata,<br />

aristocratica casa di campagna del Barone Corrado<br />

De Spuches ed il palazzo di città di Scicli, sede di servizio (nella<br />

fiction) del commissario Montalbano (al secolo Luca Zingaretti).<br />

La sorpresa per i tanti gitanti è stata la deviazione<br />

dell'itinerario prestabilito per una visita fino a Punta Secca,<br />

località arcinota ai “vecchi” finanzieri di terra e di mare per i<br />

tanti appostamenti notturni al contrasto degli sbarchi di t.l.e. e<br />

per gli altri, invece, quale residenza di colui che è soltanto il<br />

commissario Montalbano. In tutte le località visitate, con parti-<br />

Il cinque Maggio 2<strong>01</strong>2, presso la sala conferenze dell'Hotel<br />

“Re Ferdinando”, un gruppo di Soci A.N.F.I. della Sezione di<br />

Ischia, ha partecipato ad un convegno, organizzato<br />

dall'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Carabinieri Sez. Ischia in collaborazione<br />

con l'associazione Ischia Avvenire, per commemorare<br />

il 10° anniversario della storica visita pastorale del Beato<br />

Pontefice, Giovanni Paolo II, nell'isola di Ischia. Ospiti<br />

d'onore: Sua Eccellenza Mons. Piero Marini, Presidente del<br />

Pontificio Consiglio per i Congressi Eucaristici e già Maestro<br />

30<br />

colare riferimento all'ottocentesco maniero di Donnafugata,<br />

fervevano i preparativi per le imminenti nozze (avvenute poi il<br />

23 giugno 2<strong>01</strong>2) tra Luca Zingaretti e l'attrice Luisa Ranieri.<br />

La comitiva dei gitanti, come era logico, se da una parte prestava<br />

orecchio alle spiegazioni della guida turistica, dall'altra<br />

teneva l'occhio ben aperto nella speranza di poter incrociare i<br />

volti più popolari della nota fiction: il famoso commissario,<br />

Mimì Augello (al secolo Cesare Bacci), Giuseppe Fazio (nella<br />

vita Peppino Mazzotta), il balbuziente Catarella, certamente<br />

presenti “in loco” per le riprese di ulteriori scene della fiction.<br />

Nella foto, il gruppo dei gitanti a Punta Secca con, sullo sfondo,<br />

la terrazza ove Montalbano si rinfrescava, sorseggiando<br />

una bibita in compagnia della sua Livia.<br />

Il primo da destra è il Gen. B. (a) Giovani Gentile, Presidente<br />

della Sezione.<br />

ISCHIA<br />

delle celebrazioni Pontifici durante il papato di Giovanni<br />

Paolo II, la Dott.ssa Agnieszka Koda Debska, Direttrice Generale<br />

delle Poste Polacche, La Dott.ssa Alessandra Zapotoczny<br />

corrispondente di 3 giornali Polacchi, il Dott. Michal<br />

Jedynak coautore in Italia e in Vaticano del film “Un pellegrino<br />

vestito di bianco”, nonché corrispondente della TV Polacca,<br />

ed il Dott. Franco Bucarelli, giornalista vaticanista nonché<br />

figlio di appartenente al Corpo.<br />

Nel suo intervento, il Dott. Bucarelli, che ha seguito Papa<br />

Wojtyla in tutti i suoi viaggi, intervistandolo personalmente,<br />

ha evidenziato la figura umana anziché religiosa, sottolineando<br />

le emozioni che Sua Santità provava quando vedeva e<br />

conosceva nuovi luoghi e nuovi popoli, infatti, specialmente<br />

quando è venuto sull'Isola di Ischia per suo desiderio e per<br />

quello del Vescovo di Ischia S.E. Filippo Strofaldi, nonostante<br />

l'età avanzata e le sofferenze che lo affliggevano, egli si è<br />

divertito molto ad assistere alla rappresentazione del gruppo<br />

folkloristico isolano la “NDREZZATA” ed è rimasto molto colpito<br />

dalle bellezze naturali dell'isola, e dal calore con cui è<br />

stato accolto dagli isolani. Alla fine del convegno è stata celebrata<br />

la Santa Messa, officiata da S.E. Mons. Piero Marini.<br />

Nella foto da sinistra: il M.M. Giovanni Vittozzi ed il M.A. sups<br />

Enrico Dicolandrea segretario e presidente Sez. A.N.C. di<br />

Ischia; Dott: Franco Bucarelli giornalista vaticanista e scrittore;<br />

Brig.C. Rocco Di Costanzo e Brig. Domenico Salvia Presidente<br />

e segretario Sez. A.N.F.I. di Ischia.


BARI - TORITTO - MODUGNO<br />

31<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

L'8 luglio 2<strong>01</strong>2, nell' ambito delle attività statutarie, le Sezioni di Bari, Toritto e Modugno, accompagnate dal Consigliere <strong>Nazionale</strong>, nonché Presidente<br />

della Sezione di Bari, Comm. Antonio Fiore, hanno effettuato il pellegrinaggio a carattere militare-religioso ad Oppido Lucano (PZ) per onorare San<br />

Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato e di tutti i militari. Alla cerimonia di fede hanno partecipato numerose rappresentanze di vari corpi militari<br />

provenienti da ogni parte <strong>d'Italia</strong>.<br />

CATANIA<br />

Alla presenza del Consigliere <strong>Nazionale</strong>, S.Ten. Giuseppe Culò, è stato presentato il nuovo Consiglio direttivo della Sezione, recentemente eletto. Il<br />

S.Ten. Rocco Valerio Lollo è stato riconfermato alla Presidenza della Sezione (foto a sinistra).<br />

Il 20 luglio 2<strong>01</strong>2, presso lo stabilimento balneare “Lido del Finanziere” di Catania, è stato festeggiato il 90° compleanno del brigadiere Antonino D'orto. Il<br />

Presidente della Sezione ed alcuni Consiglieri hanno consegnato al festeggiato, iscritto all'A.N.F.I. dal 1978, un attestato di auguri per la sua lunga e partecipata<br />

militanza prima nel Corpo della Guardia di Finanza ed ora socio affezionato di questa Sezione (foto a destra).<br />

PESCARA<br />

In occasione del 238° Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza l'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong> di Pescara, com'è consuetudine,<br />

ha ritenuto di festeggiare la ricorrenza, nell'ambito degli appartenenti al Sodalizio, il 1° luglio 2<strong>01</strong>2, con la partecipazione alla Santa Messa per onorare<br />

degnamente i nostri defunti e con l'incontro conviviale presso un noto ristorante del luogo. Nel corso del convivio, si è proceduto, a cura del Presidente<br />

S.Ten. Gregorio Totaro e Vicepresidente Brig.c. m. Vincenzo Remigio, alla consegna degli attestati di merito concessi, dal Consiglio di Sezione, ai Soci.<br />

Nelle foto due momenti del convivio relativi ai componenti il Consiglio direttivo ed alla consegna degli attestati di merito ai soci A.N.F.I..


FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

MANTOVA<br />

Da sinistra: M.A. Antonio Graziano, Vicepresidente, M.A. Cav. Andrea<br />

Moriconi, Presidente Onorario, Magg. Marco Molle, Comandante Nucleo<br />

pt, Col. Dario Guarino, Comandante provinciale, l'Alfiere e Consigliere,<br />

Brig. Maurizio Artoni ed il Consigliere, M.M. Flaminio Lelli.<br />

32<br />

FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

Tutte le Sezioni A.N.F.I. del Friuli - Venezia Giulia, con i rispettivi Presidenti ed il T. Col. Vincenzo d'Amato, Consigliere <strong>Nazionale</strong>, il 26 giugno 2<strong>01</strong>2,<br />

hanno partecipato alla solenne cerimonia, per il 238° Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza, che si è svolta a Trieste, presso la caserma<br />

Campo Marzio, sede del Comando Regionale. Presenti numerose Autorità civili, militari e religiose. Ha presenziato alla cerimonia il Comandante Regionale,<br />

Gen. B. Walter Manzon. Nelle foto, a sinistra: il Presidente della Corte d'Appello di Trieste, Dott. Mario Trampus, consegna gli attestati di benemerenza<br />

ad alcuni soci A.N.F.I.; a destra il Gen. Manzon con i Presidenti delle Sezioni del Friuli - Venezia Giulia.<br />

PAVIA<br />

Il 22 giugno 2<strong>01</strong>2, la Sezione ANFI è stata visitata dal Comandante<br />

Provinciale della Guardia di Finanza di Pavia, Col. Domenico Grimaldi, che<br />

ha ringraziato i soci per la calorosa accoglienza avendo parole di elogio nei<br />

confronti della Sezione. L'Ufficiale ha salutato il Presidente uscente, S.Ten<br />

Antonio Alberti ed il neo Presidente eletto, Brig. C. Salvatore Puntara.<br />

PERUGIA<br />

Il 17 giugno u.s., la Sezione ha partecipato, con la bandiera, alla celebrazione<br />

della ricorrenza dell'ingresso delle truppe alleate nella città di Assisi,<br />

avvenuto il 17 giugno 1944. Il Sindaco, Ing. Claudio Ricci, ha consegnato al<br />

Presidente, M.M.A. c.s. Giovanni Pani ed al V.Pres.te, App. s. Upg Adelio<br />

Toppetti l'attestato di adozione di una tomba di un soldato alleato.<br />

TOLMEZZO<br />

Il 21 giugno 2<strong>01</strong>2, il Direttivo della Sezione ha festeggiato il 238°<br />

Anniversario della Fondazione del Corpo con il Comandante ed i militari in<br />

servizio della Compagnia di Tolmezzo (nella foto i partecipanti all'ingresso<br />

della Cappella dei Salesiani).


MILANO TARANTO<br />

Alla presenza del Comandante Interregionale, Gen. C.A. Vincenzo Delle<br />

Femmine, del Comandante Regionale, Gen. D. Renato Maria Russo, si è<br />

svolta la cerimonia di commiato del Lgt. Mario Canosa. Allo stesso è stata<br />

consegnata, a cura del Presidente della Sezione, Magg. Giovanni Froio la<br />

tessera di socio dell'ANFI.<br />

CASSINO TERAMO<br />

Al termine della cerimonia per il 68° Anniversario del bombardamento della<br />

Città Martire, il Sindaco, Avv. Giuseppe Golini Petrarcone, ha voluto porgere<br />

al S.Ten. Aldo Di Cioccio, gli auguri più affettuosi per il suo 90° Compleanno.<br />

BIELLA BARLETTA<br />

Il 2 giugno 2<strong>01</strong>2, su invito del Prefetto, S.E. Dott. Demetrio Missineo, una<br />

rappresentanza della Sezione, con bandiera, ha partecipato alla celebrazione<br />

dell'Anniversario della Repubblica. Alla cerimonia, svoltasi a Biella,<br />

erano presenti le Autorità, le Associazioni Combattentistiche e d'Arma e<br />

numerosi cittadini biellesi.<br />

33<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

Il 2 giugno 2<strong>01</strong>2, Festa della Repubblica, su invito del Sindaco, una rappresentanza<br />

di soci, guidati dal Brig. Nicola Di Tommaso, ha partecipato alla<br />

cerimonia commemorativa, svoltasi in Piazza della Vittoria.<br />

In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, il Lgt. Christian Poeta, in<br />

servizio, ed il 95 enne M.C. Elia De Angelis, ferito e prigioniero di guerra<br />

40/45, socio della Sezione di Teramo, sono stati insigniti dell'onorificenza di<br />

Cavaliere dell'O.M.R.I.. Con loro nella foto il Comandante Provinciale, Pietro<br />

Pelagatti ed il Presidente della Sezione, M.C. Mario Mirandi.<br />

Benedizione della statua raffigurante "La pietà" di Michelangelo, donata da<br />

Mons. Leonardo Doronzo, parroco della Basilica del Santo Sepolcro di Barletta,<br />

alla Guardia di Finanza. Nella foto, da sinistra: Col. t. ISSMI Giuseppe<br />

Antonio Cardellicchio, Mons. Leonardo Doronzo, Cap. Carmelo Salamone,<br />

Lgt. Antonio Filannino, Presidente dell’A.N.F.I. di Barletta.


FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

TREVISO<br />

Il 24 giugno u.s., la Sezione ha partecipato, unitamente al Presidente, Brig.<br />

dr. Oscar Meneghetti, alla cerimonia Commemorativa di Cima Vallona, a<br />

ricordo dell'attentato terroristico perpetrato il 25 giugno 1967. All'evento ha<br />

partecipato il neo Consigliere <strong>Nazionale</strong>, M.C. Virginio Schiavon, ed il<br />

Presidente della Sezione di Santo Stefano di Cadore, M.A. c.s. Rolando<br />

Proietti.<br />

34<br />

CAGLIARI<br />

Martedì 26 giugno 2<strong>01</strong>2, in Cagliari, presso il comprensorio delle caserme “Satta”, “Steri” e “Corrias” di viale Armando Diaz, alla presenza del Comandante<br />

Regionale della Guardia di Finanza, Gen. B. Stefano Baduini, e delle massime autorità regionali, provinciali e cittadine, civili, militari e religiose, è stato<br />

celebrato il 238° anniversario di fondazione della Guardia di Finanza. Presenti all'evento le rappresentanze della locale Sezione A.N.F.I. e delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d'Arma.<br />

VELLETRI<br />

Il M.C. Giulio Del Bene, figlio del M.M. Emilio, neo Presidente della Sezione<br />

di Velletri, si è unito in matrimonio con la Sig.na Sabina Baggioli. La<br />

cerimonia ha avuto luogo a Lecco il 30 giugno scorso ed ha visto la<br />

partecipazione del Sindaco di Lecco e del Presidente della locale Sezione,<br />

Comm. Filippo Di Lelio.<br />

CODROIPO<br />

il 21 giugno 2<strong>01</strong>2, soci e familiari della Sezione, assieme al loro Presidente,<br />

M.M. Fabio Papei, hanno festeggiato il 238° Anniversario di Fondazione del<br />

Corpo con il tradizionale convivio sociale. Gradito ospite il Magg. Marco<br />

Iannicelli, Comandante del Nucleo pt di Oristano.<br />

THIENE<br />

Il 20 maggio u.s. i soci e familiari della Sezione, presieduta dal Lgt.<br />

Grazioso Sommaggio, hanno partecipato ad una gita socio culturale<br />

presso il Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera ed al Museo di S.<br />

Martino della Battaglia, luoghi pieni di significato storico della nostra Italia.


PADOVA GRADO<br />

Dal 9 al 16 giugno 2<strong>01</strong>2, la Sezione ha organizzato una gita nella bellissima<br />

località di Baia Domizia (CE). Durante il soggiorno sono state visitate la Reggia<br />

di Caserta, gli scavi di Pompei, la Città di Gaeta e la stupenda cittadina<br />

di Sperlonga ricca di storia e di arte.<br />

LECCO DONGO<br />

Gita socio culturale dei Soci della Sezione, presieduta dal Comm. Filippo Di<br />

Lelio, a Calella de Mar (Barcellona). La foto è stata scattata a Montecarlo<br />

durante il viaggio di ritorno a casa.<br />

SALERNO RIETI<br />

Il M.O. Comm. Giuseppe Presente, socio sostenitore della Sezione, ha partecipato<br />

ai solenni festeggiamenti di San Gabriele dell'Addolorata, presieduti<br />

da S.E. Salvatore De Giorgi, già Arcivescovo di Palermo, presso la frazione<br />

di S. Maria a Vico del Comune di Giffoni Valle Piana (SA).<br />

35<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

Il 20 maggio u.s., i soci della Sezione presieduta dal S.Ten. Rag. Antonio<br />

Russo, hanno promosso una gita turistica culturale a Venezia ed Isole. Un<br />

sentito ringraziamento, per la preziosa collaborazione, al Comando Stazione<br />

Navale del Corpo di Venezia.<br />

I Soci della Sezione, presieduta dal Brig. C. Cav. Saverio Madriota, hanno<br />

effettuato una raccolta fondi, per i terremotati dell'Emilia, con la quale<br />

hanno acquistato abbigliamento intimo e materiale di prima necessità che<br />

è stato donato al Sindaco del Comune di Mirandola (MO), e precisamente<br />

nelle mani della Sig.ra Margherita, Assessore al Comune.<br />

l'11 luglio scorso, presso il Comando Provinciale, alla presenza del<br />

Comandante, Col. Luca Patrone, si è svolta la cerimonia di congedo del<br />

Brig. Dario Tinozzi. Al neo pensionato è stata consegnata, a cura del Presidente<br />

della locale Sezione, M.M. Mario Scardaoni, la tessera di socio<br />

dell'A.N.F.I..


IMOLA<br />

RIMINI<br />

Il Presidente della Sezione, Lgt. Remo D'Alonzo, ha consegnato al Consigliere di<br />

Sezione, App. m. Fausto Cinelli, il diploma di merito, concesso dal Comitato Esecutivo<br />

per il prestigioso ed encomiabile apporto fornito al Sodalizio.<br />

TRIESTE<br />

36 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

Ottantesimo compleanno del Fin. Silvio Monti, socio della Sezione, al quale è stato<br />

consegnato, a cura del Presidente della Sezione, M.A. Nicola Belardo, l'attestato di<br />

benemerenza concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong>.<br />

Consegnata, a cura del Presidente della Sezione, M.A. Gianfranco Masia, una<br />

targa ricordo al Comm. Sergio Fachin, per il costante ed encomiabile impegno profuso<br />

nei confronti del Sodalizio.<br />

Benemerenza<br />

CERVIGNANO DEL FRIULI<br />

Consegnato dal Consigliere <strong>Nazionale</strong>, Ten. Col. Vincenzo Nicola d'Amato, all'App.<br />

Romildo Ceccotti, l'attestato di benemerenza concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong>,<br />

Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.<br />

MASSA E CARRARA<br />

Il Presidente della Sezione, M.A. Cav. Giuseppe Bellè, alla presenza del Consigliere<br />

<strong>Nazionale</strong>, Comm. Marco Mugnaini, ha consegnato al Brig. Giuseppe Mosti ed all'App.<br />

Gino Biancardi, l'attestato di benemerenza concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong>.<br />

NETTUNO - ANZIO<br />

L'8 giugno 2<strong>01</strong>2, il Presidente<br />

della Sezione,<br />

M.M.A. Cav. Uff. Andrea<br />

Guglielmelli ha consegnato<br />

all'App. Bernardino<br />

Trinchese, una pergamena<br />

in occasione dell'<br />

80° compleanno, festeggiando<br />

egli stesso il suo<br />

86° compleanno, con<br />

viva soddisfazione di tutti<br />

i soci.


Recensioni<br />

L'ECO DEI MIEI PASSI A<br />

KABUL, DI GIUSEPPE<br />

AMATO, ED. MURSIA<br />

EDITORE, PAGG. 176<br />

€. 15,00.<br />

Siamo così abituati a<br />

sentir parlare di<br />

Kabul, dei talebani,<br />

del comando Nato,<br />

delle missioni di pace<br />

che spesso, forse,<br />

dimentichiamo che dietro ci sono delle<br />

persone. Per molti di noi sono solo notizie<br />

che vengono da posti lontani e riguardano,<br />

per lo più, realtà che non hanno nulla<br />

a che fare con la nostra. Giuseppe Amato,<br />

capitano dell'esercito italiano, ne<br />

'Leco dei miei passi a Kabul dà volto e<br />

concretezza a questo mondo. Nel libro,<br />

pubblicato da Mursia, sono raccolte venti<br />

storie che vengono da Kabul, storie che<br />

sono state vissute in prima persona da<br />

Amato. Non ci si aspetti chissà quali fatti<br />

eclatanti (anche se ci sono, purtroppo,<br />

DOGANE, DOGANIERI E FIAMME GIALLE AD<br />

ACCIAROLI E PIOPPI (1187 – 1999).<br />

GERARDO SEVERINO. EDIZIONI DEL CEN-<br />

TRO DI PROMOZIONE CULTURALE PER IL<br />

CILENTO<br />

Nell'antico Reame di Napoli, le gabelle di<br />

minor conto, esercitate a vario titolo, sia<br />

dai funzionari statali che dai feudatari<br />

locali, erano definite “Doganelle”, in contrapposizione<br />

alla cosiddetta “Dogana<br />

grande”, alla quale lo Stato percepiva un<br />

relazioni di attentati), ma è soprattutto la<br />

quotidianità a farla da padrone in queste<br />

pagine e a dare alla narrazione un sapore<br />

più vero. Con uno stile lontano da fronzoli<br />

e maniere di mestiere (a volte sembra di<br />

leggere dei verbali “militari” per via<br />

dell'essenzialità dello stile e del modo<br />

diretto di esprimersi), Giuseppe Amato ci<br />

presenta i suoi incontri con i politici di<br />

Kabul e, prima ancora, con i loro segretari,<br />

le usanze degli afghani, la paura che si<br />

prova nel sentirsi tirare per la giacca e le<br />

curiosità di alcune abitudini. Soprattutto<br />

Amato ne L'eco dei miei passi a Kabul ci<br />

racconta la vita che si svolge in quella città.<br />

E prova a pennellare dinanzi ai nostri<br />

occhi qualche aspetto del carattere degli<br />

afghani, forgiato da un territorio arido,<br />

duro e a volte inaccessibile che la tradizione<br />

culturale locale così spiega: Quando<br />

Dio creò la Terra decise anche dove piazzare<br />

i diversi Paesi e continenti; alla fine,<br />

trovandosi alcuni popoli senza un lembo<br />

di terra, Dio si trovò costretto a rivedere i<br />

maggior rendimento. Acciaroli e Pioppi<br />

non furono attive solo come “Dogane<br />

Baronali” gestite cioè direttamente dal feudatario<br />

del posto, ma anche “Doganelle<br />

della seta e del mare, considerata anche<br />

la loro particolare collocazione geografica<br />

che ne ha fatto un avamposto della lotta al<br />

contrabbando marittimo. Ad Acciaroli,<br />

così come a Pioppi, la Dogana non rappresentò<br />

solo una fonte di guadagno per<br />

la Badia di Cava, alla quale tali località<br />

appartenevano, e per i signorotti locali<br />

che vi possedettero il feudo dopo il 1410.<br />

Essa configurò quel legame con l'esterno,<br />

con il nuovo e spesso anche con l'ignoto,<br />

avendo ospitato per secoli e secoli,<br />

all'ombra della sua antica torre vicereale,<br />

nella vecchia “Taberna” e nei suoi uffici<br />

genti provenienti da ogni angolo della terra,<br />

le quali a stento riuscivano a spiegarsi<br />

nella propria lingua madre. La storia di<br />

quelle Dogane, dei Doganieri e, ancora<br />

più vicino a noi, delle Fiamme Gialle che vi<br />

hanno vissuto sino la secolo scorso è davvero<br />

affascinante, essendo stati (sia gli<br />

uomini che gli uffici che essi stessi rappresentavano)<br />

testimoni di un luminoso passato<br />

nel quale quasi tutte le terre del<br />

Cilento sono state teatro di incredibili traffici<br />

mercantili, di straordinari accadimenti<br />

militari, ma anche di progressi scientifici e<br />

culturali, oltre che mete di grandi scrittori e<br />

viaggiatori che ne hanno lasciato lusinghiere<br />

testimonianze.<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

37<br />

confini e, limitandoli e tagliandoli, recuperò<br />

vasti, sconfinati brandelli di terraferma.<br />

Si trovò quindi con tanti ritagli, li gettò<br />

nel buco che sul mappamondo era rimasto<br />

vuoto tra l'Asia centrale e il subcontinente<br />

indiano, e infine disse: “Questo è<br />

l'Afghanistan”.<br />

IL CONTRABBANDIERE DI UOMINI. STORIA<br />

DEL FINANZIERE GIOVANNI GAVINO TOLIS,<br />

UN EROE DEL BENE AL SERVIZIO<br />

DELL'UMANITÀ (1919-1944). GERARDO<br />

SEVERINO, CARLO DELFINO EDITORE,<br />

2<strong>01</strong>2. “Contrabbandieri di Uomini" è<br />

l'appellativo con cui la Polizia di frontiera<br />

germanica definiva in atti, dopo l'8 settembre<br />

1943, i "passatori", vale a dire<br />

coloro i quali favorivano l'espatrio clandestino<br />

in Svizzera, sia di ebrei che di perseguitati<br />

dal nazifascismo. Giovanni Gavino,<br />

sardo di Chiaramonti (Sassari) si era<br />

arruolato nella Guardia di Finanza nel<br />

1938, poco più che ventenne. Destinato<br />

al Circolo di Como, venne impiegato in<br />

servizio al confine italo-elvetico presso la<br />

Brigata di frontiera di Ponte Chiasso.<br />

Attraverso quel valico, dal settembre '43<br />

all'aprile del '44 (quando venne catturato<br />

e deportato a Mauthausen, ove poi<br />

sarebbe morto), grazie a lui e a uomini e<br />

donne altrettanto generosi, sarebbero<br />

passati molti fuggiaschi, centinaia e centinaia<br />

di vite umane che altrimenti avrebbero<br />

conosciuto gli orrori dei lager nazisti,<br />

prima di subire un'orribile fine. Pur essendo<br />

trascorsi oltre sessant'anni da quegli<br />

eventi, alcune preziose carte d'archivio ci<br />

hanno consentito di restituire alla famiglia<br />

d'origine, al suo paese natale, alla Guardia<br />

di Finanza ed alla Storia la sua vita, il<br />

suo esempio di italianità, il suo estremo<br />

sacrificio. Ebbene, Giovanni Gavino Tolis<br />

viene, oggi, riconosciuto come un uomo<br />

giusto, dal cuore grande, sul cui petto brillasimbolic<br />

a m e n t e<br />

una Medaglia<br />

d'Oro,<br />

q u e l l a a l<br />

Merito Civile<br />

che il Presidente<br />

della<br />

Repubblica,<br />

G i o r g i o<br />

Napolitano,<br />

gli ha voluto<br />

c o n f e r i r e<br />

"alla memoria".


38 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

SOCI CHE SI FANNO ONORE<br />

MAGG. BENITO GELASIO<br />

L'ex Presidente della Sezione di Gaeta,<br />

Magg. Della Riserva Benito Gelasio,<br />

all'età di 76 anni ha conquistato<br />

in un torneo internazionale, svoltosi a<br />

Napoli presso la piscina olimpionica<br />

“Scandone” due splendide medaglie:<br />

l'argento nei 50 metri stile libero, e<br />

bronzo nei 50 metri rana.<br />

PROMOZIONI<br />

Il seguente militare in congedo è stato<br />

promosso al grado superiore nel ruolo<br />

d'Onore:<br />

a Capitano<br />

Ten. Toccaceli Pietro, socio della Sezione<br />

di Verona.<br />

NOZZE D’ORO<br />

I seguenti soci hanno festeggiato il loro<br />

50° anniversario di matrimonio:<br />

V.Brig. Cesare De Luca, socio fondatore<br />

della Sezione di Grado, e consorte<br />

Sig.ra Anita Parenzan;<br />

M.M. Cav. Uff. Gaetano Pirulli, Consigliere<br />

della Sezione di Bari, e consorte<br />

Sig.ra Atonia Lamascese.<br />

NOZZE<br />

I seguenti soci o loro familiari hanno<br />

contratto matrimonio:<br />

M.C. Giulio Del Bene, in servizio nel<br />

Corpo figlio del M.M. Emilio, Presidente<br />

della Sezione di Velletri, con la Sig.na<br />

Sabina Baggioli;<br />

Brig.c. Giuseppe Iuso, socio della<br />

Sezione di Bitonto, con la Sig.na Anna<br />

Marinelli;<br />

Sig.na Letizia Lo Sardo, figlia del S.Ten.<br />

Cav. Vincenzo, socio della Sezione di<br />

Agrigento, con il Dott. Tommaso La<br />

Susa;<br />

Sig.na Antonella Occhiogrosso, figlia<br />

del Brig. c. Trifone, socio della Sezione<br />

di Bitetto, con il Sig. Giuseppe Balestra;<br />

Fin.sc. Luciano Roncade, in servizio nel<br />

Corpo figlio del S.Ten. Cav. Giuseppe,<br />

Segretario della Sezione di Agrigento,<br />

con la Sig,na Rossana Tardivo.<br />

Sono nati:<br />

CULLE<br />

Matteo, nipote del Brig.c. Michele Villani,<br />

Segretario della Sezione di Enna;<br />

Arianna, figlia del Cap. Emilia Rosselli,<br />

Com.te della Compagnia di Rovereto e<br />

del Cap. Antonio Lamorte in servizio nel<br />

Corpo, soci della Sezione di Rovereto;<br />

Benedetta, figlia del M.C. Michele<br />

Cipulli, in servizio presso il Comando<br />

Generale, e nipote del Brig. c. Angelo<br />

Cipulli, socio della Sezione di Taranto;<br />

Giorgia, figlia dell'App.sc. Giovanni<br />

Savoca in servizio nel Corpo, socio<br />

della Sezione di Enna;<br />

Federico Canio, figlio del Sig. Andrea Di<br />

Pierro, socio della Sezione di Trapani, e<br />

della Sig.ra Giusy Stabile, nipote del<br />

Brig. Canio Di Pierro, Presidente della<br />

Sezione di Trapani, e della consorte<br />

Signora Margherita Genna;<br />

Lisa, nipote del M.C. Giovanni Spigarel-<br />

li, Presidente della Sezione di Fano, e<br />

della consorte Sig.ra Maria Stabile;<br />

Martina, figlia dell'App. Nicola Gerboni<br />

in servizio nel Corpo e della Sig.ra Rita<br />

Rondina, nipote della Sig.ra Anna Lidia<br />

Benedetti, socia della Sezione di Fano;<br />

Nicola, nipote del Brig.c. Giuseppe Laudani,<br />

Presidente della Sezione di Locri;<br />

Nicolò, nipote del M.M. Fernando Roncaccioli,<br />

Consigliere della Sezione di<br />

Modena, e della consorte Sig.ra Oriele<br />

Bonvicini;<br />

Riccardo, nipote del Brig.c. Donato<br />

Calabrese, socio della Sezione di Siracusa;<br />

Salvatore, nipote del M.llo Vincenzo<br />

Armenio, socio della Sezione di Udine.<br />

LAUREE<br />

Sig.na Vittoria Amaduzzi, nipote del<br />

M.M.a Carlo Amaduzzi, Segretario<br />

della Sezione di Fano, in “Ingegneria<br />

Gestionale”;<br />

Sig. Nicola Corti, figlio del Sig. Danilo,<br />

socio benemerito della Sezione di Pisa,<br />

in “Ingegneria Informatica”, presso<br />

l'Università di Pisa;<br />

Sig.na Sabrina Catanzaro, figlia del<br />

M.C. Antonio, socio della Sezione di<br />

Latina, in “Medicina e Psicologia”;<br />

Sig. Giuseppe Chechile, figlio del<br />

V.Brig. Antonio, socio della Sezione di<br />

Muggia, in “Ingegneria Informatica”;<br />

Sig.na Ilaria Fiorillo, figlia dell'App. Annibale,<br />

socio della Sezione di Velletri, in<br />

“Valorizzazione dei Beni Storici Artistici”;<br />

Sig. Mauro Loisi, figlio della Sig.ra Mangione<br />

Giovanna ved. Loisi, socia della<br />

Sezione di Siracusa, in “Economia<br />

Aziendale”.<br />

“Fiamme Gialle” formula infiniti e fervidi<br />

auguri di ogni bene e felicità al neo<br />

promosso, ai coniugi che hanno<br />

festeggiato le nozze d'oro, ai neo sposi, ai<br />

neonati ed ai neo laureati.


TRISTIA<br />

RICORDO DEL S. TEN. FRANCESCO<br />

PUDDU<br />

In data 2.7.2<strong>01</strong>2 è deceduto in Lucca<br />

dopo una brevissima malattia il S.Ten.<br />

Francesco Puddu, socio della Sezione<br />

di Lucca dalla sua fondazione, avrebbe<br />

compiuto 90 anni a fine anno. Socio più<br />

anziano della Sezione ma sempre presente<br />

alfiere fino a pochi mesi. Di carattere<br />

socievole e sempre positivo, di<br />

recente il 27.11.2<strong>01</strong>1, era stato insignito<br />

presso la Prefettura di Lucca in occasione<br />

del Giorno della Memoria della<br />

Medaglia d'Onore, in quanto internato<br />

nei lager nazisti dopo l'8 settembre<br />

1943. Uomo d'altri tempi, educato e<br />

rispettoso verso tutti, era punto di riferimento<br />

di tutti i soci più giovani. Rimasto<br />

vedovo qualche tempo addietro, era del<br />

tutto autosufficiente ed indipendente.<br />

Lascia due figli, apprezzati professionisti<br />

della città, e vari nipoti. Ai funerali ha<br />

partecipato una folta schiera di soci,<br />

insieme al Consiglio direttivo più rappresentanti<br />

del servizio attivo del<br />

Comando Provinciale. Addio Francesco,<br />

ti porteremo sempre nel nostro cuore.<br />

Magg. Ivano Betti, Presidente della<br />

Sezione di Lucca<br />

SONO DECEDUTI I SEGUENTI SOCI<br />

O LORO FAMILIARI:<br />

Brig. Licio BALDERI, socio della<br />

Sezione di Pisa, nel mese di luglio<br />

2<strong>01</strong>2;<br />

Brig. Gino BRUNO, Socio della Sezione<br />

di Lamezia Terne, il 16.7.2<strong>01</strong>2;<br />

Brig. Nicola CARAMANICO, di anni<br />

94 socio della Sezione di Forlì, il<br />

4.7.2<strong>01</strong>2;<br />

M.C. Michele CARRATTA, Vice Presidente<br />

della Sezione di Chivasso, il<br />

20.6.2<strong>01</strong>2;<br />

Fin. Arcangelo CASSIANI, socio della<br />

Sezione di L'Aquila, il 24.6.2<strong>01</strong>2;<br />

M.M. Giovanni COLETTI, Revisore dei<br />

conti della Sezione di Siena, il<br />

9.7.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig.ra Roberta COLOMBATI, consorte<br />

del Sig. Stefano Ciminari, socio simpatizzante<br />

della Sezione di Fano, il<br />

31.5.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig. Antonio DALL'ARA, socio simpatizzante<br />

della Sezione di Cervia,<br />

l'8.5.2<strong>01</strong>2;<br />

M.A. Giovanni DI MATTEO, socio<br />

della Sezione di Brescia, il 25.6.2<strong>01</strong>2;<br />

S.Ten. Alessandro DI VICO, socio<br />

della Sezione di Salerno, il 22.1.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig.ra Annuccia ENNA, madre del<br />

S.Ten. Giovanni Caria, Consigliere<br />

della Sezione di Pavia, il 12.3.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig.ra Anna Maria FATO, socia simpatizzante<br />

della Sezione di Salerno, il<br />

3.1.2<strong>01</strong>2;<br />

Fin. Gianfranco FERRANTE, socio<br />

della Sezione di Torino, il 30.6.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig.ra Assunta FRISENNA, consorte<br />

del V.Brig. Raffaele Serafini, socio della<br />

Sezione di Monfalcone, il 7.7.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig.ra Luisa GALBIATI ved. Brig. Cecco,<br />

socia della Sezione di Lecco, il<br />

29.7.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig. Sisto GOI, padre dei Brig. Franco<br />

e Valerio, soci della Sezione di Tolmezzo,<br />

il 2.7.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig.ra Anna Maria GUZZINATI, ved.<br />

Piscitelli, socia della Sezione di Mirandola,<br />

il 28.6.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig. Guido IANNIELLO, padre del Ten.<br />

Felice, Presidente della Sezione di<br />

Nocera Inferiore, il 16.7.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig. Nicolò MESSINA, socio simpatizzante<br />

della Sezione di Catania, il<br />

19.7.2<strong>01</strong>2;<br />

Brig. Luigi MINELLI, di anni 72 socio<br />

FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />

39<br />

della Sezione di Salerno, il 20.6.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig.ra Gabriella MONTELLANICO,<br />

madre del Brig.c. Sandro Marchetti,<br />

socio della Sezione di Latina, il<br />

18.6.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig.ra Massima MONTI, madre del<br />

Fin. Luciano Zavoli, Segretario della<br />

Sezione di Cervia, il 22.6.2<strong>01</strong>2;<br />

M.M.a. Egisto PASQUALI, socio della<br />

Sezione di Vicenza, il 17.7.2<strong>01</strong>2;<br />

App. Pietro PASTORE, socio della<br />

Sezione di Genova, il 28.5.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig.ra Rosalia LEONARDI, madre del<br />

Brig.c. Dario Paternoster, socio della<br />

Sezione di Biacesa, nel mese di luglio<br />

2<strong>01</strong>2;<br />

Sig. Alberto ORTOLANI, socio della<br />

Sezione di Roma-1/Nord, il 29.6.2<strong>01</strong>2;<br />

App. Oreste PISTONI, socio della<br />

Sezione di Fano, il 6.5.2<strong>01</strong>2;<br />

App. Marco POLI, socio della Sezione<br />

di Brescia, il 7.6.2<strong>01</strong>2;<br />

App. Alfonso SAPIA, socio della<br />

Sezione di Bagheria, l'8.7.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig. Vito SCALETTA, padre del Brig.c.<br />

Gino, socio della Sezione di Bologna, il<br />

15.6.2<strong>01</strong>2;<br />

Brig. c. Raffaele SCHETTINO, socio<br />

della Sezione di Bologna, il 9.3.2<strong>01</strong>2;<br />

Brig. Comm. Giuseppe SORRENTINO,<br />

socio della Sezione di Verona, il<br />

13.7.2<strong>01</strong>2;<br />

Sig. Sergio TOCH, fratello dell'App.<br />

Lucio, Consigliere della Sezione di Tolmezzo,<br />

il 7.7.2<strong>01</strong>2.<br />

Ai familiari degli Estinti il nostro<br />

sentito cordoglio<br />

Errata Corrige<br />

Sul n. 5/2<strong>01</strong>2 è stato erroneamente<br />

comunicato il decesso del socio Franco<br />

CONTI della Sezione di San Miniato.<br />

Trattasi invece del Sig. Pierino CONTI,<br />

fratello del socio suindicato. La Redazione<br />

si scusa per l'inconveniente.


Ideazione e Realizzazione Grafica: Claudio Coco<br />

RACCOLTA FONDI PRO TERREMOTATI<br />

RACCOLTA FONDI PRO TERREMOTATI<br />

In relazione alla gravissima calamità, che ha recentemente colpito le popolazioni dell'Emilia Romagna , la Presidenza <strong>Nazionale</strong>,<br />

sicura d'interpretare i sentimenti di umana solidarietà di tutti gli associati, ha deciso di attivare una raccolta volontaria di<br />

fondi, rivolta alle Sezioni ed ai rispettivi associati, da destinare ai soci che, a causa del predetto evento, hanno subito danni o<br />

vivono in condizioni precarie e risultino bisognosi di sostegno.<br />

I VERSAMENTI POTRANNO ESSERE EFFETTUATI:<br />

- sul c/c Postale nr. 12222428 (con bollettino postale) intestato alla “Sezione A.N.F.I. di Reggio Emilia”;<br />

- con Bonifico bancario IBAN IT 94T076<strong>01</strong>12800000<strong>01</strong>2222428.<br />

Inserire nella causale “PRO TERREMOTATI EMILIA ROMAGNA”.<br />

La Presidenza ed il Periodico “Fiamme Gialle” RINGRAZIANO tutti coloro che vorranno partecipare all'iniziativa.<br />

LA RACCOLTA FONDI AVRA’ TERMINE IL 31 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2.

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