01 - Copertina - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia
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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut. C/RM/23/2<strong>01</strong>2<br />
Fiamme Gialle<br />
PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA - A.N.F.I.<br />
Anno XXVII - N. 8 Agosto 2<strong>01</strong>2 www.assofinanzieri.it - E Mail: fiammegialle@assofinanzieri.it<br />
VITTORIO GRILLI<br />
Neo Ministro dell’Economia e delle Finanze
IN COPERTINA<br />
VITTORIO GRILLI<br />
NEO MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE<br />
L’11 luglio 2<strong>01</strong>2, presso il Quirinale, il Neo<br />
Ministro ha prestato giuramento nelle mani del<br />
Capo dello Stato Giorgio Napolitano...<br />
...pag. 3<br />
Pag. 3 Prof. Vittorio Grilli...<br />
- Nominato il Ministro dell’Economia<br />
e delle Finanze...;<br />
- Il Ministro in visita al Comando Generale...<br />
Pag. 5 Attualità<br />
La “Nuova” Legge “Pinto”<br />
di Umberto Fava<br />
Pag. 7 Eventi<br />
Inaugurazione del museo storico...<br />
di Mario de Nuntiis<br />
Pag. 10 Cerimonie<br />
- Iglesias: Inaugurazione e intestazione della Sez. ANFI<br />
di Salvatorico Cuccuru e Antonio Meloni<br />
- Castelvetrano: Intitolata la locale Caserma...<br />
di Saverio Dibenedetto<br />
- San Miniato: Intitolata una Piazza alle Fiamme Gialle<br />
di Giovanni Tempestini<br />
Sommario<br />
Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
Pag. 15 Reportage<br />
La Guardia di Finanza in Afghanistan<br />
di Sergio De Francesco<br />
Pag. 18 Taccuino<br />
Pag. 20<br />
Ipertensione, nefropatie e...<br />
Prof. Gaspare Elios Russo<br />
Pag. 24 Olimpiadi di Londra 2<strong>01</strong>2<br />
Grandi risultati per il Gruppo<br />
Sportivo della Guardia di Finanza<br />
Vita Associativa<br />
di Giuseppe Giuliani<br />
L’Angolo della Salute<br />
Pag. 21 Ricordi<br />
Sommafiume - Sperduto distaccamento...<br />
di Giovanni Trotta<br />
di Claudio Coco<br />
Pag. 26 Pensioni<br />
- Il danno da ritardo...<br />
- Norma vecchia ma...<br />
di Vincenzo Ruggieri<br />
Pag. 27 - Varie<br />
Pag. 28 - Mini Raduni<br />
Pag. 29 - Vita nelle Sezioni<br />
Pag. 36 - Benemerenza<br />
Pag. 37 - Recensioni<br />
Pag. 38 - Nella nostra famiglia<br />
Pag. 39 - Tristia<br />
Ultima di <strong>Copertina</strong>...<br />
il Termine per la<br />
“Raccolta Fondi Pro-Terremotati”<br />
è fissata per il 31/10/2<strong>01</strong>2<br />
a cura di Claudio Coco<br />
“Fiamme Gialle” -<br />
Proprietario ed Editore:<br />
ASSOCIAZIONE NAZIONALE<br />
FINANZIERI D’ITALIA<br />
Direttore Responsabile<br />
Giovanni Verdicchio<br />
Vice Direttore<br />
Umberto Fava<br />
Redattori<br />
Berardo Evangelista - Gaetano<br />
Guglielmi - Antonio Malizia<br />
Coordinatore<br />
Giuseppe Ruggieri<br />
Responsabile Amministrativo<br />
Angelo Maenza<br />
Segretario Amministrativo<br />
Marino Orfei<br />
Addetto alla Segreteria<br />
Amministrativa<br />
Alfonso Lancia<br />
Comitato di Redazione<br />
Umberto Fava - Mauro Santonastaso<br />
- Antonio Zampelli - Giuseppe<br />
Ruggieri - Romano Bacci - Salvatore<br />
Bevilacqua - Michele Gianfrancesco<br />
- Antonio Fiore - Marco Mugnaini<br />
Progetto Grafico e Impaginazione<br />
Claudio Coco<br />
Stampa<br />
Arti Grafiche S. Marcello - Roma<br />
Direzione, Redazione e<br />
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Via Alberto Caroncini, 19<br />
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Associato all’USPI<br />
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Consegnato per la stampa:<br />
il 19 Settembre 2<strong>01</strong>2
N O M I N A T O I L M I N I S T R O<br />
DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE<br />
PROF. VITTORIO GRILLI<br />
L’11 LUGLIO 2<strong>01</strong>2, PRESSO<br />
IL QUIRINALE, IL NEO<br />
MINISTRO HA PRESTATO<br />
GIURAMENTO NELLE MANI<br />
DEL CAPO DELLO STATO<br />
GIORGIO NAPOLITANO<br />
Vittorio Umberto Grilli è nato a Milano<br />
nel 1957.<br />
È laureato in Discipline Economiche e<br />
Sociali presso l'Università “Luigi<br />
Bocconi” di Milano; ha conseguito poi<br />
un Master e un Ph.D. in Economics<br />
presso l'Università di Rochester a<br />
New York.<br />
Negli Stati Uniti, dove ha vissuto per<br />
diversi anni, ha insegnato, dal 1986 al<br />
1990, discipline economiche presso il<br />
Dipartimento di Economia della Yale<br />
University e successivamente,<br />
trasferitosi in Europa, ha insegnato,<br />
nel periodo 1990-1994, Economia<br />
Finanziaria (Financial Economics) al<br />
Birkbeck College, Università di<br />
Londra. Prima della sua nomina a Vice<br />
Ministro dell'Economia e delle<br />
Finanze, avvenuta nel Novembre<br />
2<strong>01</strong>1, Vittorio Grilli è stato, dal 2005 al<br />
2<strong>01</strong>1, Direttore Generale del Tesoro e<br />
prima ancora Ragioniere Generale<br />
dello Stato dal 2002 al 2005.<br />
Il suo primo incarico presso il<br />
Ministero dell'Economia e delle<br />
Finanze risale al 1993, anno in cui è<br />
entrato a far parte del Consiglio degli<br />
Esperti presso il Dipartimento del<br />
Tesoro.<br />
Dal 1994 al 2000 è stato Dirigente<br />
Generale della Direzione Analisi<br />
economico-finanziaria e privatizzazioni,<br />
tenendo anche, ad interim, dal<br />
1996 al 1997, la Direzione Generale<br />
del Debito Pubblico e Tesoreria dello<br />
Stato.<br />
Nell'ultimo anno della sua carica come<br />
Direttore Generale del Tesoro è stato<br />
eletto Presidente del Comitato<br />
Economico e Finanziario, organismo<br />
europeo che prepara i lavori<br />
dell'Ecofin e di cui era stato Vicepresidente<br />
già dal marzo 2009.<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
Nel settore privato ha lavorato come<br />
Managing Director alla Credit Suisse<br />
First Boston a Londra. E' stato Presidente<br />
per diversi anni dell'Istituto<br />
Italiano di Tecnologia e Consigliere di<br />
amministrazione in numerose società<br />
quotate e non, tra cui: Cassa Depositi<br />
e Prestiti - Istituto <strong>Nazionale</strong> di<br />
Genetica Molecolare - INGM - Scuola<br />
Superiore Sant'Anna di Pisa; ENEL<br />
S.p.A.- Alitalia - Artigiancassa S.p.A.-<br />
CONSAP S.p.A - CONSIP S.p.A. -<br />
WIND - Banca Europea per gli<br />
Investimenti (BEI) - ISPE - ISAE -<br />
Arcus S.p.A. - Commissione di<br />
G a r a n z i a p e r l ' I n f o r m a z i o n e<br />
Statistica.<br />
Ha pubblicato numerosi articoli e libri<br />
su temi di politica economica nazionale<br />
e internazionale.<br />
A t t u a l m e n t e è M e m b r o d e l l o<br />
European think tank Bruegel e<br />
dell'Aspen Institute Italia.<br />
Vittorio Grilli ha anche vinto diversi<br />
premi tra i quali la Medaglia d'Oro<br />
dell'Università “Luigi Bocconi”<br />
(1981), il Premio Saint Vincent per<br />
l'Economia (1992), il Premio “Ezio<br />
Tarantelli” per la migliore idea<br />
economica (2004), il Premio “Bocconiano<br />
dell'anno 2005” ed il Premio<br />
“Guido Carli” per “La migliore nuova<br />
iniziativa finanziaria - Fondo per PMI”<br />
(2<strong>01</strong>0).<br />
Ha ottenuto nel 2<strong>01</strong>1 il riconoscimento<br />
di Cavaliere di Gran Croce, Ordine<br />
al merito della Repubblica Italiana.<br />
3
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
IL MINISTRO DELL’ECONOMIA<br />
E DELLE FINANZE IN VISITA<br />
AL COMANDO GENERALE DEL CORPO<br />
Il 25 luglio 2<strong>01</strong>2, il Ministro<br />
dell'Economia e delle Finanze Prof. Vittorio<br />
Grilli ha fatto visita, unitamente al<br />
suo Capo di Gabinetto, Prof. Vincenzo<br />
Fortunato, al Comando Generale della<br />
Guardia di Finanza.<br />
Ricevuto dal Comandante Generale<br />
Saverio Capolupo, dal Comandante in<br />
Seconda Daniele Caprino e dal Capo di<br />
Stato Maggiore Edoardo Valente, il<br />
Ministro ha deposto una corona al<br />
Sacrario del Corpo, rendendo omaggio<br />
a tutti i Caduti della Guardia di Finanza.<br />
Il Prof. Grilli, dopo essersi intrattenuto<br />
con il Generale Capolupo, ha incontrato<br />
i Generali di Corpo d'Armata ed, a<br />
seguire, il Consiglio Centrale di Rappresentanza<br />
del Corpo.<br />
Era presente, inoltre, il Presidente<br />
dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />
<strong>d'Italia</strong>, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.<br />
4<br />
Il Comandante Generale, da parte sua,<br />
ha ringraziato il Ministro per l'onore che<br />
ha riservato al Corpo rendendo visita al<br />
Comando Generale, assicurando “il<br />
massimo impegno da parte di tutti i<br />
<strong>Finanzieri</strong> nello svolgimento dei propri<br />
delicati compiti a tutela della legalità e<br />
della sicurezza economico-finanziaria<br />
del Paese”. Il Ministro, a sua volta, ha<br />
espresso parole di vivo apprezzamento<br />
al Generale Capolupo “per l'opera quotidianamente<br />
svolta con passione, professionalità<br />
e coraggio dalla Guardia di<br />
Finanza, Corpo a cui l'intera collettività<br />
guarda con rinnovato consenso, riponendo<br />
nella sua opera grandi aspettative<br />
nella lotta contro ogni forma di illegalità,<br />
sia sul fronte del contrasto<br />
all'evasione fiscale ed agli sprechi di<br />
denaro pubblico, che su quello della<br />
tutela dei mercati”.
Attualità<br />
LA “NUOVA” LEGGE<br />
“PINTO”<br />
di Umberto Fava<br />
1.Nei numeri 7/8 dell'anno 2009 e 6/7<br />
dell'anno 2<strong>01</strong>2, tra l'altro, fu auspicato<br />
che, nell'ambito dei vari processi, fosse<br />
attuata una riduzione temporale ed una<br />
semplificazione degli stessi, in particolare<br />
per quanto concerneva la Legge<br />
24/3/20<strong>01</strong>, n. 89 (c.d. Legge Pinto).<br />
L'equa riparazione del danno derivante<br />
dalla irragionevole durata del processo<br />
è stata modificata dall'art. 55 del D.L.<br />
22/6/2<strong>01</strong>2, n. 83, convertito, con modificazioni,<br />
nella Legge 7/8/2<strong>01</strong>2, n.<br />
134,ispirandosi ad alcuni elementi di<br />
chiarezza, dedotti dalla giurisprudenza<br />
della Corte europea dei diritti dell'uomo<br />
e della Corte di cassazione, che hanno<br />
consentito, nella subjecta materia, di<br />
introdurre il ricorso ad un processo di<br />
tipo monitorio, con un possibile vantaggio:<br />
decisioni prevedibili e tendenzialmente<br />
standardizzate a seguito della<br />
individuazione sia del termine di durata<br />
ragionevole del processo sia<br />
dell'ammontare dell'indennizzo spettante<br />
per ciascun anno.<br />
2. In particolare le novità d'interesse più<br />
significative vengono, di seguito, riportate:<br />
a. colui che ha subito un danno patrimoniale<br />
o non patrimoniale per effetto della<br />
violazione della Convenzione per la salvaguardia<br />
dei diritti dell'uomo e delle<br />
libertà fondamentali, ratificata ai sensi<br />
della legge 4 agosto 1955, n. 848, per il<br />
mancato rispetto del temine ragionevole<br />
(del processo) di cui all'art. 6, paragrafo<br />
1 della Convenzione, ha diritto ad<br />
un'equa riparazione;<br />
b. il giudice, nell'accertare la violazione<br />
valuta, tra l'altro, la complessità del<br />
caso e l'oggetto del procedimento. La<br />
novità attiene alla sostituzione del termine<br />
“considera” con “valuta” e<br />
l'inserimento dell'espressione “l'oggetto<br />
del procedimento”;<br />
c. viene introdotto il comma 2 bis, all'art.<br />
2, con il quale vengono indicati i termini<br />
temporali perché il processo possa ritenersi<br />
“ragionevole” e cioè:<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
* tre anni in primo grado, due in secondo<br />
grado ed uno sul giudizio di legittimità,<br />
per complessivi anni 6;<br />
* tre anni in presenza di un procedimento<br />
di esecuzione forzata e di sei<br />
anni nel caso di procedura concorsuale.<br />
La decorrenza del termine decorre dal<br />
deposito del ricorso introduttivo del giudizio<br />
ovvero con la notificazione<br />
dell'atto di citazione e, per il settore<br />
penale, dall'assunzione della qualità di<br />
imputato, di parte civile o di responsabile<br />
civile ovvero quando l'indagato ha<br />
avuto legale conoscenza della chiusura<br />
delle indagini preliminari;<br />
d. la durata ragionevole del processo si<br />
ritiene comunque rispettata se il giudizio<br />
viene definito in maniera irrevocabile<br />
in un tempo non superiore a sei anni.<br />
In tale determinazione non si tiene<br />
conto del tempo in cui il processo è<br />
sospeso e di quello intercorso tra il giorno<br />
in cui inizia a decorrere il termine per<br />
l'inaugurazione e la proposizione della<br />
stessa;<br />
e. la liquidazione a titolo di equa ripara-<br />
5
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
zione non può essere inferiore a €.<br />
500,00 e non superiore a €. 1.500,00<br />
per ciascun anno o frazione di anno,<br />
superiore a sei mesi ed è determinata<br />
dal giudice, a norma dell'art. 2056 c.c.,<br />
tenendo conto di una serie di parametri<br />
e condizioni fissate dall'art. 2 bis,<br />
comma 2.<br />
L'entità dell'indennizzo, comunque,<br />
non può essere superiore al valore<br />
della causa stessa o, se inferiore, a<br />
quella del diritto accertato dal giudice;<br />
f. la domanda di equa riparazione va<br />
proposta con ricorso al Presidente<br />
della Corte d'Appello del distretto in cui<br />
ha sede il giudice competente, ai sensi<br />
dell'art. 11 c.p.p., a giudicare nei procedimenti<br />
riguardanti i magistrati, nel cui<br />
distretto si è concluso/estinto relativamente<br />
ai gradi di merito il procedimento<br />
nel cui ambito si presume si sia verificata<br />
la violazione;<br />
g. il ricorso è proposto rispettivamente<br />
nei confronti del Ministro della Giustizia<br />
(per i procedimenti del giudice ordinario),<br />
del Ministro della Difesa per i procedimenti<br />
del giudice militare e, negli<br />
altri casi, nei confronti del Ministro<br />
dell'Economia e delle Finanze.<br />
Unitamente al ricorso vanno depositati,<br />
in copia autentica: atto di citazione,<br />
ricorso, comparse, memorie relative al<br />
procedimento, i verbali di causa ed i<br />
provvedimenti del giudice, il provvedimento<br />
che ha definito il giudizio conclusivo<br />
con sentenza/ordinanza irrevocabili.<br />
La domanda di riparazione può<br />
essere proposta, a pena di decadenza,<br />
entro sei mesi dal<br />
momento in cui la<br />
d e c i-<br />
6<br />
sione che conclude il procedimento è<br />
divenuta definitiva ed il Presidente della<br />
Corte d'Appello o il giudice delegato<br />
deve emettere decreto motivato di equa<br />
riparazione entro 30 giorni dal deposito.<br />
Il ricorso, quindi, verrà esaminato da un<br />
giudice singolo (non più in forma collegiale)<br />
e deciso senza ritardo su base<br />
documentale;<br />
h. non viene riconosciuto alcun indennizzo<br />
in presenza di condotta non diligente<br />
o dilatoria o comunque abusiva<br />
della parte e cioè:<br />
* in favore della parte soccombente<br />
condannata a norma dell'art.96 c.p.c<br />
(responsabilità aggravata);<br />
* nel caso di cui all'art.91, primo comma,<br />
secondo periodo, del c.p.c. (condanna<br />
alle spese);<br />
* nel caso di cui all'art.13,primo comma,<br />
primo periodo, del Decreto Legislativo<br />
4 Marzo 2<strong>01</strong>0, n.28 (pagamento<br />
delle spese);<br />
* nel caso di estinzione del reato per<br />
intervenuta prescrizione connessa a<br />
condotte dilatorie della parte;<br />
* quando l'imputato non ha depositato<br />
istanza di accelerazione del processo<br />
penale nei trenta giorni successivi al<br />
superamento dei termini di cui al<br />
punto 2. lettera c.;<br />
* in ogni altro caso di abuso dei poteri<br />
processuali che abbia determinato<br />
una ingiustificata dilazione dei tempi<br />
del procedimento.<br />
3. La nuova normativa, oltre a ridisciplinare<br />
aspetti procedurali (opposizione,notificazioni<br />
e comunicazioni), ha introdotto<br />
l'art.5 quater con il quale vengono<br />
previste sanzioni processuali quando<br />
la domanda per equa riparazione sia<br />
dichiarata inammissibile ovvero manifestamente<br />
infondata. In tal caso il giudice,<br />
con il decreto sub 2 lettere g. ovvero<br />
con il provvedimento che definisce il<br />
giudizio di opposizione, può condannare<br />
il ricorrente al pagamento di una<br />
somma di denaro non inferiore a 1.000<br />
e non superiore a 10.000 Euro per i<br />
ricorsi depositati a decorrere dal trentesimo<br />
giorno successivo a quello di<br />
entrata in vigore della legge di conversione,<br />
pubblicata sulla G.U. n.187 in<br />
data 11/08/2<strong>01</strong>2, s.o. n.171.<br />
La soluzione normativa dovrebbe semplificare<br />
ed accelerare la definizione<br />
del contesto (sia perché è stato confermato<br />
un tasso di strutturazione coerente<br />
con gli interessi in gioco sia perché il<br />
meccanismo adottato è rispettoso del<br />
diritto alla tutela giurisdizionale) e, probabilmente,<br />
incidere sul<br />
contenimento della<br />
spesa pubblica.
EVENTI<br />
I N A U G U R A Z I O N E D E L<br />
M U S E O S T O R I C O D E L<br />
SERVIZIO AEREO E DELLA<br />
SEZIONE A.N.F.I. DI PRATICA<br />
DI MARE<br />
di Mario de Nuntiis<br />
Il giorno18 di aprile 2<strong>01</strong>2, in una bellissima<br />
giornata, si sono riuniti i veterani<br />
del Servizio Aereo ed i colleghi più giovani.<br />
Nel cuore e negli occhi dei primi i<br />
ricordi incancellabili degli anni trascorsi<br />
in servizio e l'orgoglio di essere stati protagonisti<br />
della nascita e crescita del Servizio<br />
Aereo della Guardia di Finanza.<br />
Nel pensiero dei secondi la responsabilità<br />
di essere adesso impegnati in<br />
prima linea, certi di una seria professionalità,<br />
ma coscienti di tenere sempre<br />
alti i profondi valori che hanno motivato<br />
il lavoro dei loro predecessori.<br />
Lo scenario di questo evento è stato<br />
l'Aeroporto di Pratica di Mare e<br />
l'Inaugurazione:<br />
- della Sezione del Museo Storico del<br />
Servizio Aereo, intitolata al Gen. C. A.<br />
(pilota) Pierpaolo Meccariello;<br />
- della Sezione A.N.F.I. di Pratica di<br />
Mare, intitolata al Maresciallo Maggiore<br />
Mare (pilota) Gregorio Sica. Sono state<br />
ricordate anche la spedizione di un contingente<br />
della Guardia di Finanza che<br />
mezzo secolo fa, con due elicotteri della<br />
serie Bell 47, si è rischierato in Somalia,<br />
nonché i colleghi che hanno perso la<br />
vita per incidenti di volo e coloro che<br />
sono stati in servizio presso i Reparti di<br />
volo della Guardia di Finanza, in particolar<br />
modo i Soci A.N.F.I. di Pratica di<br />
Mare e che non sono più tra noi.<br />
L' Evento ha avuto inizio con l'arrivo del<br />
Comandante Aeronavale Centrale -<br />
Gen. C.A. Emilio Spaziante, accolto con<br />
gli onori di rito dal Comandante Operativo<br />
Aeronavale - Gen.B. Mennato Possemato<br />
che lo ha accompagnato nel<br />
locale predisposto per la parte celebrativa,<br />
ove è stato ricevuto dal Presidente<br />
del Museo Storico - Gen. C.A. Luciano<br />
Luciani e dal Comandante del Reparto<br />
Tecnico Logistico Amministrativo Aereo<br />
- Gen.B. Loreto Serani che ha rivolto un<br />
indirizzo di saluto a tutti gli intervenuti,<br />
dando inizio alle allocuzioni dei conferenzieri:<br />
- Il Gen.C.A. Luciano Luciani, ha ricor-<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
dato le tappe salienti che hanno dato<br />
luogo all'istituzione del Museo del Servizio<br />
Aereo di Pratica di Mare, illustrandone<br />
le finalità;<br />
- Il Gen. D. Giorgio Bianco ha parlato<br />
del Servizio Aereo della Guardia di<br />
Finanza, di cui è stato il primo Capo Servizio<br />
proveniente dall'interno del Corpo;<br />
- Il Gen. B. Mario de Nuntiis ha narrato<br />
le motivazioni che hanno portato<br />
all'istituzione della Sezione A.N.F.I. di<br />
Pratica di Mare - di cui è Presidente –<br />
delineando la figura del “M.M. mare pilota<br />
Gregorio Sica” al quale viene oggi<br />
intitolata;<br />
- Il Gen. C. A. Emilio Spaziante ha tenuto<br />
l'intervento conclusivo, visibilmente<br />
commosso per la presenza contemporanea<br />
del Gen. C.A. Luciani, del Gen.<br />
C.A. Giovanni Verdicchio – Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I. e di altri ufficiali<br />
che lo hanno fatto tornare ai bei tempi<br />
di accademista e di giovane ufficiale<br />
che iniziava la carriera nell'ambito della<br />
Guardia di Finanza.<br />
Si riporta l'allocuzione tenuta dal Presidente<br />
della Sezione A.N.F.I. di Pratica<br />
di Mare, Gen. B. Mario de Nuntiis:<br />
7
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
La Sig.ra Eliana Meccariello, sorella del Gen.C.A. Pierpaolo, madrina della cerimonia d’inaugurazione del<br />
museo, con le autorità intervenute.<br />
Il Presidente della Sezione ANFI di Pratica di Mare, Gen. Mario de Nuntiis, durante il suo intervento<br />
“”Noi del Servizio Aereo, nell'ambito del<br />
Corpo, ci siamo sentiti sempre un pò<br />
speciali, ma da oggi lo siamo veramente.<br />
La Guardia di Finanza, tramite il nostro<br />
Comandante Generale, il Generale di<br />
Corpo d'Armata Nino Di Paolo, nostra<br />
ispirazione e stimolo, unitamente a<br />
tutta la gerarchia del comparto aereo,<br />
ci fa l'onore di istituire una Sezione del<br />
Museo Storico tutta per noi, per i nostri<br />
predecessori, ma soprattutto per ricordare<br />
coloro che hanno perso la vita a<br />
causa di incidente di volo: Alfonso<br />
Pozzi – Gregorio Sica – Paolo Mancini<br />
– Francesco Picena – Marco Perra –<br />
Giulio Perrone – Antioco Cocco – Ferdinando<br />
Zorzutti – Giovanni Giudice –<br />
Domenico Corso – Gianfranco Deriu –<br />
Fabrizio Sedda, i quali hanno scritto<br />
con il proprio sangue una parte impor-<br />
8<br />
tante della nostra vita e di quella del Servizio<br />
Aereo della Guardia di Finanza,<br />
perciò nel cielo della nostra chiesetta,<br />
tra le varie costellazioni, ci sono 12 stelle<br />
più brillanti con i loro nomi, a testimoniare<br />
il vivo ricordo che abbiamo di loro.<br />
Però noi oggi vogliamo rivolgere un pensiero<br />
colmo di affetto e di gratitudine<br />
anche ai Soci defunti di questa Sezione:<br />
Giuseppe Nobile, Gianni Guariglia,<br />
Luigi Giacomino, Oronzo Velardi ed a<br />
tutti coloro che fin dall'istituzione del Servizio<br />
Aereo, nell'anno 1954, ci hanno<br />
lasciato, dopo aver prestato servizio nei<br />
reparti di volo del Corpo.<br />
Hanno percorso insieme a noi un tratto<br />
della propria vita, abbiamo lavorato fianco<br />
a fianco, abbiamo a volte gioito insieme,<br />
a volte sofferto insieme, uniti dal<br />
comune sentire quella voce del dovere<br />
che ci ha guidato e che oggi guida i più<br />
fortunati (perché più giovani) che<br />
seguono le nostre orme.<br />
Proprio grazie alla loro gioventù<br />
sapranno infondere tutto l'entusiasmo<br />
e tutta la loro bravura per tenere sempre<br />
alto il prestigio del Servizio Aereo<br />
del Corpo e fare in modo che il Museo<br />
del Servizio Aereo della Guardia di<br />
Finanza si arricchisca sempre più di<br />
aeromobili, supporti ed attrezzature,<br />
cimeli ed immagini che non dovranno<br />
essere semplicemente degli oggetti,<br />
ma elementi vivi in grado di suscitare<br />
nell'animo di chi calca le nostre orme,<br />
lo stesso sentimento che ha pervaso la<br />
nostra vita, lo stesso entusiasmo che<br />
ha contraddistinto il nostro operato, le<br />
stesse soddisfazioni che abbiamo<br />
saputo cogliere nelle attività quotidiane<br />
di tanti anni presso i Reparti di volo del<br />
Corpo.<br />
Circa mezzo secolo fa, quando erano<br />
pochi quelli che sapevano guidare<br />
un'automobile ed ancor meno coloro<br />
che ne possedevano una, un contingente<br />
della Guardia di Finanza, composto<br />
da veri pionieri del volo, era<br />
rischierato in Somalia con 2 elicotteri<br />
della Serie Bell, il Comandante di quella<br />
prima spedizione Generale Aldo<br />
Morelli ed i suoi collaboratori Bruno<br />
Roccato, Mario Giordano e Gianni Barbavara<br />
sono i testimoni viventi di quella<br />
meravigliosa esperienza, tanto inverosimile<br />
per l'epoca in cui ha avuto luogo,<br />
da sembrare una leggenda.<br />
Di questo manipolo di audaci faceva<br />
parte anche Gregorio Sica, uno dei<br />
primi piloti di elicottero della Guardia di<br />
Finanza che, successivamente, grazie<br />
alle proprie non comuni doti ed abilità,<br />
diventò istruttore di volo presso<br />
l'Aeroporto di Centocelle, ove molti di<br />
noi hanno avuto le prime esperienze da<br />
elicotteristi.<br />
Presso il Gruppo Aereo di Centocelle,<br />
punta di diamante tra i Reparti di volo<br />
della Guardia di Finanza, abbiamo<br />
avuto modo di apprezzare e stimare<br />
Gregorio Sica, amico fraterno di tutti<br />
coloro che nel tempo hanno prestato<br />
servizio presso quel reparto o che, provenienti<br />
dagli altri reparti di volo del Corpo,<br />
vi si recavano per assolvere compiti<br />
di carattere tecnico, logistico o addestrativo.<br />
Il giorno 8 giugno 1979, proprio nel<br />
reparto addestrativo ove svolgeva con<br />
passione, competenza e perizia il compito<br />
di istruttore, il maresciallo maggiore<br />
mare pilota Gregorio Sica, perse la<br />
vita in un incidente di volo che lo<br />
strappò all'affetto della propria consorte<br />
signora Anna e dei propri figli ancora<br />
adolescenti: Carmine (oggi commercialista<br />
in Roma) e Mario, Ispettore
della Guardia di Finanza in servizio<br />
presso il Reparto Tecnico Logistico<br />
Amministrativo in Pratica di Mare.<br />
Il funesto avvenimento gettò nello sconforto<br />
più profondo, oltre ai propri familiari<br />
e parenti, anche tutti i militari che<br />
avevano avuto la fortuna di conoscere<br />
il maresciallo Sica ed in particolar<br />
modo gli appartenenti ai Reparti di volo<br />
del Corpo della Guardia di Finanza,<br />
dislocati su tutto il territorio nazionale.<br />
Il passare degli anni non ha affievolito il<br />
ricordo, ma lo ha rafforzato, infatti tutti<br />
sono stati concordemente entusiasti di<br />
intitolare al maresciallo SICA la neo istituita<br />
Sezione A.N.F.I. Pratica di Mare.<br />
Pertanto, con vero piacere, ho inoltrato<br />
la richiesta di intitolazione alla Presidenza<br />
dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />
<strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong> che l'ha prontamente<br />
accolta concedendo l'autorizzazione.<br />
Per questo, facendomi portavoce di<br />
tutti i Soci della Sezione A.N.F.I. Pratica<br />
di Mare e di tutti gli amici del Servizio<br />
Aereo, ringrazio di cuore il Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong> - Generale di Corpo<br />
d'Armata Giovanni Verdicchio, il Comit<br />
a t o c h e n e h a d e l i b e r a t o<br />
l'approvazione e tutta l'<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong>.<br />
Il Museo Storico del Servizio Aereo che<br />
oggi viene inaugurato ed intitolato, il<br />
cinquantennale della spedizione in<br />
Somalia di un contingente di elicotteristi<br />
della Guardia di Finanza e<br />
l'inaugurazione ed intitolazione della<br />
Sezione A.N.F.I. Pratica di Mare, rappresentano<br />
LA STORIA.<br />
Noi siamo la storia che fino ad oggi è<br />
stata vissuta e da oggi viene anche<br />
scritta e testimoniata, attraverso la raccolta<br />
e la conservazione di tutto ciò che<br />
è esistito prima di noi, è coesistito con<br />
noi ed esisterà dopo di noi, e che sarà<br />
sempre il collante necessario ad unire<br />
finanzieri dei reparti di volo, in servizio<br />
ed in congedo.<br />
Ai più anziani va il più sincero ringraziamento<br />
per quanto ci hanno lasciato, ai<br />
più giovani l'augurio e l'incitamento a<br />
mantenere e migliorare ciò che hanno<br />
trovato.<br />
Viva l'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />
<strong>d'Italia</strong>, Viva il Museo Storico, Viva<br />
la Guardia di Finanza, Viva l'Italia””.<br />
Su input dello speaker tutti gli intervenuti<br />
si sono recati all'ingresso del<br />
Museo Storico dove ha sede anche la<br />
Sezione A.N.F.I.; le Sig.re Meccariello<br />
Eliana (Sorella del Gen.C.A. Pierpaolo<br />
Meccariello) e Florio-Sica Anna (moglie<br />
del M.M. mare pilota Gregorio<br />
Sica) dopo la scopertura, rispettivamente,<br />
della targa del Museo Storico e<br />
della targa dell'A.N.F.I., hanno ricevuto<br />
la tessera della Sezione A.N.F.I. Prati-<br />
ca di Mare dal Presidente <strong>Nazionale</strong><br />
dell'A.N.F.I. Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.<br />
All'interno dell'area museale, dopo il<br />
taglio del nastro di inaugurazione del<br />
Museo Storico a cura della Sig.ra<br />
Sabrina Cavalcanti (moglie del Mar.A.<br />
Maurizio Di Terlizzi) e la successiva<br />
benedizione a cura del Cappellano Militare<br />
Don Antonio Coppola, i presenti<br />
hanno potuto ammirare la peculiarità<br />
del restauro degli aeromobili esposti<br />
che hanno suscitato l'interesse di tutti<br />
ed in particolar modo degli appartenenti<br />
al Servizio Aereo in congedo che molti<br />
anni prima hanno volato a bordo di quegli<br />
esemplari.<br />
Dopo il museo, passando nel piazzale<br />
antistante gli hangar, per la visita ai<br />
mezzi aerei della linea di volo della Guardia<br />
di Finanza in mostra statica, gli ospiti<br />
hanno raggiunto l'hangar DL3, ove è<br />
stato offerto loro un coffee break.<br />
Per l'occasione, il capitano pilota in congedo<br />
Aldo De Palma – frequentatore<br />
nell'anno 1958 del 1° Corso per piloti di<br />
I componenti della Sezione ANFI di Pratica di Mare<br />
9<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
elicottero della Guardia di Finanza,<br />
accompagnato dal Gen. C.A. Emilio<br />
Spaziante e dal Col. pilota Maurizio<br />
Muscarà, ha avuto il piacere di essere<br />
ospitato a bordo dell'elicottero AW 139,<br />
il più recente aeromobile in servizio nel<br />
Corpo, pilotato dal T.Col. pilota Nicolino<br />
Vardaro e dal co-pilota Lgt. Manfredi<br />
Mario per un volo dimostrativo.<br />
Al termine della entusiasmante cerimonia,<br />
i soci A.N.F.I. hanno avuto il piacere<br />
di invitare il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />
Gen. C.A. Giovanni Verdicchio presso<br />
un vicino Agriturismo, per consumare<br />
un gustoso pranzo insieme ai colleghi<br />
che hanno prestato servizio nei Reparti<br />
di volo della Guardia di Finanza, intervenuti<br />
da tutta l'Italia. Il pranzo si è concluso<br />
con la torta riportante gli stemmi<br />
del Comando Aeronavale Centrale, del<br />
Museo Storico e della Sezione A.N.F.I.<br />
di Pratica di Mare.<br />
Prima di salutarsi con un caloroso arrivederci<br />
alla prossima (speriamo presto)<br />
occasione una foto ricordo sotto i<br />
pini dell'Agriturismo.
10 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
CERIMONIE<br />
IGLESIAS: INAUGURAZIONE E<br />
INTESTAZIONE DELLA SEZIONE<br />
A.N.F.I.<br />
di Salvatorico Cuccuru e Antonio Meloni<br />
NOTE STORICHE SULLA CITTÀ DI IGLE-<br />
SIAS<br />
Iglesias, m. 176 slm, abitanti circa<br />
30.000, sorge su un pianoro ondulato<br />
fra i rilievi di Sa Fossatèula m. 455,<br />
monte San Pietro m. 661, Cùccuru<br />
Contu m 807.<br />
La città domina la parte settentrionale<br />
della regione del Sulcis-Iglesiente<br />
nota per la presenza di minerali di<br />
rame, stagno, zinco, piombo, argento,<br />
e la conseguente attività estrattiva.<br />
Il rame e la cassiterite, dalla quale si<br />
estrae lo stagno, furono importanti per<br />
la produzione del bronzo, nel periodo<br />
eneolitico dell'era neolitica.<br />
Di questo metallo sono stati rinvenuti<br />
pugnali, punte di lancia, statuine votive<br />
note come “bronzetti nuragici” e navicelle<br />
votive in bronzo in Sardegna ed in<br />
altre località del mediterraneo, come la<br />
città di Vulci e nell'isola di Cipro, a conferma<br />
che i popoli dei nuraghi navigavano<br />
e commerciavano con Etruschi e<br />
Greci.<br />
Alcuni secoli dopo, il territorio e le<br />
miniere furono sfruttati da Cartaginesi<br />
e Romani, di questi, prima quelli<br />
d'Occidente e poi i Bizantini.<br />
Seguì in Sardegna, dopo l'800 d.c., la<br />
divisione in quattro “Giudicati”: Torres,<br />
Gallura, Arborea e Cagliari. Questo<br />
aveva giurisdizione sul Sulcis-<br />
Iglesiente.<br />
Della storia di Iglesias si hanno notizie<br />
certe dal 1257, quando la città di Pisa,<br />
vincendo la battaglia di Santa Igia,<br />
l'attuale rione di Santa Gilla adiacente<br />
al porto di Cagliari, acquisì tutto il territorio<br />
del giudicato di Cagliari, compreso<br />
il Sulcis a ovest e l'Iglesiente a nord<br />
ovest.<br />
Il Sulcis fu affidato al conte Gherardo<br />
dei Donoratico della Gherardesca mentre<br />
la valle del Cixerri e l'Iglesiente furono<br />
attribuiti al fratello conte Ugolino, del<br />
quale abbiamo notizie da Dante nel<br />
canto 23° dell'Inferno.<br />
Iglesias era denominata “Villa Ecclesiarum”<br />
e “Villa Ecclesiae” poiché originata<br />
dalla fusione degli agglomerati svi-<br />
luppatisi intorno ad alcune chiese, a conferma<br />
delle etnie di diversa provenienza,<br />
Sardi, Toscani, Tedeschi, immigrati<br />
che avevano dato vita a rispettivi villaggi<br />
dove abitare e conservare usi e tradizioni<br />
delle aree di origine.<br />
Durante il governo del conte Ugolino,<br />
Iglesias fu organizzata come un Comune<br />
toscano, con proprie leggi, diritto di<br />
coniare moneta e governata da due<br />
capitani o rettori eletti ogni anno a Pisa.<br />
Nel 1284, caduto il conte Ugolino, il<br />
governo passò direttamente a Pisa.<br />
Iglesias divenne, per potere economico<br />
e demografico, la seconda città della<br />
Sardegna meridionale, fu munita di una<br />
robusta cinta muraria quadrangolare,<br />
con venti torri e quattro porte, di un<br />
acquedotto, di uno Statuto noto come<br />
“Breve di Villa di Chiesa” che regolava<br />
la vita cittadina e l'attività mineraria.<br />
L'unica copia superstite si trova nel locale<br />
Archivio comunale.<br />
Nel 1323 le truppe aragonesi sbarcarono<br />
nel vicino porto di Canelles, ora Portovesme,<br />
e iniziarono l'occupazione<br />
della Sardegna. La città dopo otto mesi<br />
di assedio dovette capitolare ma, pur<br />
ottenendo di continuare ad amministrarsi<br />
con le sue regole, non accettò la<br />
presenza spagnola.<br />
Le guerriglie provocarono decremento<br />
demografico e recessione dell'economia,<br />
tanto che nel 1400 fu necessario<br />
varare agevolazioni fiscali e franchigie<br />
per chi vi si trasferiva.<br />
Nel 1436 il tentativo di concedere la città<br />
in feudo alla famiglia Carroz provocò la<br />
ribellione della cittadinanza che preferì<br />
l'accollo di un pesante riscatto pur di<br />
Cattedrale di Santa Chiara a Iglesias<br />
conservare la sua autonomia. Iglesias<br />
fu elevata al rango di città reale, con rapporti<br />
diretti col sovrano fino al 1718,<br />
quando alla dominazione spagnola<br />
fece seguito quella piemontese, poi italiana<br />
dal 1861.<br />
Da questo periodo e per circa un secolo,<br />
fino al secondo dopoguerra, la città<br />
ha avuto un periodo di benessere: il fabbisogno<br />
di prodotti minerari per la<br />
nascente industria italiana fecero<br />
riprendere l'attività delle miniere.<br />
Nel 1871 lo statista Quintino Sella<br />
fondò l'Istituto tecnico minerario, uno<br />
dei pochi all'epoca in Italia, che formò<br />
tecnici di riconosciuta preparazione.<br />
Dopo gli anni 1950, la crisi che ha investito<br />
l'attività mineraria sarda, con effetti<br />
negativi sull' indotto e l'economia<br />
regionale, non ha risparmiato Iglesias.<br />
Il polo industriale dell'alluminio a Portovesme<br />
ha stimolato, in un primo tempo,<br />
l'attività edilizia di Villa di Chiesa e quella<br />
commerciale, ma con fasi alterne.<br />
Ora la città vive in prevalenza di terziario.<br />
Il tessuto topografico riflette la storia<br />
della città con le tre fasi di sviluppo urbanistico:<br />
quella medievale, contenuta<br />
nel perimetro quadrangolare delle<br />
mura; quella sviluppatasi nell'ottocento<br />
con l'attività mineraria; quella del<br />
recente dopoguerra che s'inserisce fra i<br />
due precedenti periodi.<br />
Ora Iglesias tende a valorizzare il suo<br />
patrimonio storico con iniziative culturali;<br />
ha curato l'Archivio storico comunale,<br />
quello storico delle miniere, il<br />
Museo di Mineralogia e Paleontologia;<br />
ha favorito la nascita di associazioni
che studiano e riprendono attività tradizionali<br />
quali l'artigianato dell'argento,<br />
alcune attività del medio evo. La cura<br />
del ridente centro storico e delle chiese,<br />
quella di S. Francesco e la Cattedrale,<br />
tende a stimolare l'attività turistica<br />
che si integra con le escursioni, con<br />
brevi percorsi a piedi alle miniere, al<br />
castello di Salvaterra, alle chiese di Valverde<br />
e di Buon Cammino.<br />
Con tratti in automobile e poi a piedi si<br />
può visitare il vasto territorio circostante<br />
con valenze naturalistiche e paesaggistiche<br />
rilevanti, compreso il Monte<br />
Marganai ed il Parco Geominerario.<br />
LA CERIMONIA<br />
Il M.M. Leonardo Chessa è stato per<br />
quindici anni comandante della Tenenza<br />
della Guardia di Finanza e maestro<br />
per generazioni di sottufficiali e finanzieri.<br />
Dopo il congedo avvenuto nel 1983 è<br />
stato eletto Presidente della Sezione<br />
Anfi, carica che ha retto fino al decesso<br />
avvenuto nell'estate 2<strong>01</strong>1, all' età di 83<br />
anni.<br />
Il Presidente succeduto nella carica<br />
Mar. Antonio Meloni ed il Consiglio di<br />
Sezione ANFI si sono attivati per ottenere<br />
una sede ed hanno avuto in uso<br />
dall'Amministrazione Comunale una<br />
dignitosa sistemazione logistica per la<br />
Sezione. Sono stati acquistati nuovi<br />
arredi e trasferito l'Archivio della Sezione,<br />
con documenti risalenti alla sua<br />
costituzione nel luglio 1930.<br />
Per le qualità umane del M.M. Chessa<br />
ed il ricordo lasciato nella cittadinanza,<br />
i Soci hanno chiesto ed ottenuto che la<br />
Sezione gli fosse intitolata.<br />
Dopo diverse settimane di preparazione,<br />
con la sensibilità del Comandante<br />
Provinciale Col. Francesco Bucarelli, la<br />
collaborazione del T.Col. Domenico<br />
Lupino e del Mar. Pepe del Comando<br />
Provinciale, del Vicesindaco di Iglesias<br />
Signor Maurizio Cerniglia, è stata fissata<br />
nel 16 giugno 2<strong>01</strong>2 la data per la cerimonia.<br />
Questa è iniziata alle 9,30 con la S.<br />
Messa officiata dal Cappellano Don<br />
Giuseppe Curcu e dal Parroco Don<br />
Giorgio nella chiesa di San Pio X.<br />
Erano presenti il Sindaco di Iglesias<br />
Dott. Luigi Perseu, la Presidente del<br />
Consiglio Regionale della Sardegna<br />
On. Claudia Lombardo, il Vicesindaco<br />
Sig. Cerniglia, il Comandante Regionale<br />
della G. di Finanza Gen. B. Stefano<br />
Baduini, il Comandante Provinciale<br />
Col. Franco Buccarelli, il Consigliere<br />
<strong>Nazionale</strong> Dott. Salvatorico Cuccuru, il<br />
Presidente Mar. Antonio Meloni, il Con-<br />
11
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
Il Presidente della Sezione, M. Meloni, durante il suo<br />
intervento<br />
siglio ed i Soci della Sezione, la numerosa<br />
famiglia Chessa, il Comandante<br />
della locale Tenenza, Mar. Andrea Vinci,<br />
Ufficiali dei Carabinieri e del Corpo, i<br />
Presidenti e Soci delle vicine Sezioni<br />
CASTELVETRANO:<br />
INTITOLATA LA LOCALE CASERMA<br />
AL SOTTOBRIGADIERE M.A.V.M.<br />
SALVATORE BONANNO<br />
di Saverio Dibenedetto<br />
Il 6 giugno 2<strong>01</strong>2, in Castelvetrano (TP),<br />
ha avuto luogo l'inaugurazione della<br />
nuova sede del locale Comando<br />
Tenenza della Guardia di Finanza, intitolata<br />
al Sottobrigadiere Salvatore<br />
Bonanno M.A.V.M., alla memoria, con<br />
la seguente motivazione: “Capo pattuglia<br />
in perlustrazione, scontratosi con<br />
alcuni ribelli, nella conseguente lotta<br />
corpo a corpo, veniva per due volte ferito<br />
gravemente. Nonostante le sue condizioni<br />
iniziava con i suoi uomini<br />
l'inseguimento del nemico, ma veniva<br />
subito attaccato da altro gruppo di rivoltosi<br />
che tentavano di circondarlo. Con<br />
calma riusciva a ripiegare nel varco dei<br />
reticolati dell'accantonamento, da<br />
dove col fuoco preciso di poche armi e<br />
con lancio di bombe a mano, volgeva in<br />
fuga gli attaccanti. Mentre veniva trasportato<br />
all'ospedale, spirava esprimendo<br />
il suo orgoglio per aver potuto<br />
compiere fino all'ultimo il proprio dovere.<br />
Orebic (Balcania), 19 novembre<br />
1942”.<br />
La bella caserma del Corpo è stata<br />
12<br />
Anfi di Cagliari, Carbonia, Calasetta,<br />
Villacidro, Associazioni militari, familiari<br />
e simpatizzanti dell'Anfi. Ed inoltre il<br />
Gen.B. in congedo Angelo Decaro, già<br />
Comandante Provinciale, il T.Col. Antonio<br />
Useli, già Comandante della Tenenza<br />
di Iglesias, il Col. in congedo Mario<br />
Muttini. Dopo la S. Messa le Autorità e i<br />
partecipanti alla cerimonia si sono trasferiti<br />
nella Sala Branca nella sede storica<br />
del Comune dove il Presidente della<br />
Sezione ha ricordato la figura morale<br />
del Mar. Chessa e ringraziato il Comune<br />
di Iglesias per la disponibilità a favore<br />
della Sezione, il Sindaco ed il Gen.<br />
Baduini, hanno parlato dei rapporti fra<br />
Guardia di Finanza e la cittadinanza di<br />
Iglesias, la Presidente del Consiglio<br />
Regionale ha parlato dei problemi del<br />
territorio, la signora Giovanna Chessa<br />
ha ricordato episodi della vita del padre<br />
Leonardo, il Consigliere <strong>Nazionale</strong> Cuccuru<br />
ha parlato di condotta morale e correttezza<br />
di comportamenti dei politici<br />
verso i cittadini ed i giovani.<br />
Al termine delle allocuzioni tutti i partecipanti<br />
si sono trasferiti in via Carlo Cattaneo<br />
36, nei locali della Sezione ANFI, in<br />
un edificio del 1800 all'epoca sede dire-<br />
costruita su un terreno confiscato alla<br />
criminalità organizzata, nell'anno 1999<br />
dal Tribunale di Palermo, e successivamente,<br />
nel 2004, una parte dell'area è<br />
stata destinata alla realizzazione della<br />
caserma del Corpo e l'altra parte alla<br />
costruzione della cittadella della legalità.<br />
Alla cerimonia hanno partecipato: il Prefetto<br />
di Trapani Dott.ssa Marilisa<br />
Magno, il Comandante Regionale Sici-<br />
zionale delle società minerarie, ora del<br />
Comune, per la benedizione, il taglio<br />
del nastro a cura delle signore Maria e<br />
Francesca Chessa, mentre i figli del<br />
Maresciallo, Claudio e Cristian hanno<br />
scoperto una targa in bronzo, dedicata<br />
al padre che così recita:” M.M.a. Cav.<br />
Leonardo Chessa, già Comandante<br />
della Tenenza della Guardia di Finanza<br />
e Presidente della Sezione ANFI di Iglesias.<br />
“”Per le elevate qualità morali e professionali<br />
dimostrate durante la lunga carriera,<br />
viene ricordato quale uomo irreprensibile<br />
e dallo spiccato senso di<br />
umanità, da quanti lo conobbero.<br />
Iglesias 16 giugno 2<strong>01</strong>2””.<br />
In un'adiacente sala-riunioni era allestito<br />
un buffet, dove gli invitati hanno trovato<br />
fresche bibite, pasticcini dolci e<br />
salati e buon vino bianco di una nota<br />
cantina locale. Più tardi le Autorità cittadine,<br />
il Consiglio direttivo ed i Soci<br />
dell'Anfi di Iglesias e Sezioni vicine, i<br />
familiari del Mar. Chessa, diversi illustri<br />
ospiti, si sono ritrovati a pranzo in<br />
un ristorante fuori porta, ai piedi della<br />
montagna di casa, il Marganai con i<br />
suoi 906 m.<br />
lia della Guardia di Finanza, Gen. D.<br />
Fabrizio Cuneo, il Comandante Provinciale,<br />
Col. t. ST Pietro Calabrese, il<br />
Comandante della Tenenza Ten. Domenico<br />
Lisa, il Sindaco di Castelvetrano<br />
Felice Errante, i nipoti del Sottobrigadiere<br />
Bonanno, Sigg. Maria Margherita<br />
e Giovanni Grimaudo e Sigg. Salvatore<br />
e Giovanni Incalcaterra e numerose<br />
autorità civili e militari.<br />
La manifestazione ha avuto inizio con
la scopertura della targa “Via Fiamme<br />
Gialle”, strada prospiciente la caserma.<br />
Hanno preso la parola: il Sindaco di<br />
Castelvetrano, Felice Errante, il Col. t.<br />
ST Pietro Calabrese ed il Gen. D.<br />
Fabrizio Cuneo il quale, dopo aver ringraziato<br />
tutte le autorità intervenute, ha<br />
voluto ricordare i trascorsi nella Guardia<br />
di Finanza del Sottufficiale Bonanno.<br />
Il sottobrigadiere Salvatore Bonanno,<br />
nato a Trapani il 1° luglio 1917, si<br />
arruolò nella Guardia di Finanza il 28<br />
gennaio 1936, prestando giuramento il<br />
21 aprile 1936. Al termine del corso di<br />
formazione fu assegnato alla sede di<br />
Reggio Calabria ed il 1° novembre<br />
1940 ammesso a frequentare la Scuola<br />
Sottufficiali. Promosso Sottobrigadiere<br />
il 20 aprile 1941 fu destinato alla<br />
Brigata di Fossone, in provincia di Rovigo.<br />
Il 25 marzo 1942, in piena 2^ guerra<br />
mondiale, fu assegnato al 14° Battaglione<br />
Mobilitato della R. Guardia di<br />
Finanza dislocato in territorio estero.<br />
Il sottufficiale subito si distingueva nelle<br />
operazioni belliche ed in data 9 novembre<br />
1942 fu presto ricompensato con<br />
“Encomio Solenne” dal Comando VI<br />
Corpo d'Armata, con la seguente motivazione:<br />
“Accorso subito ove era cannoneggiata<br />
e poi silurata una nostra<br />
nave da un sommergibile nemico, nonostante<br />
l'azione di fuoco del nemico, si<br />
adoperava al pronto salvataggio dei<br />
feriti, infondendo in essi serenità ed<br />
entusiasmo, esempio di nobile cameratismo<br />
e fiero sprezzo del pericolo.<br />
Prodobuce (Croazia), 5 ottobre 1942”.<br />
Il 19 novembre 1942 l'eroico sottufficiale<br />
si distinse in altra operazione bellica<br />
tanto da meritare la ricompensa della<br />
M.A.V.M..<br />
Al termine delle allocuzioni, la madrina<br />
della cerimonia, Sig.ra Margherita Grimaudo,<br />
ha consegnato al Comandante<br />
della Tenenza, Ten. Domenico Lisa, la<br />
bandiera italiana per la cerimonia<br />
solenne dell'Alzabandiera.<br />
E' seguita la benedizione della caserma<br />
e della lapide marmorea da parte<br />
del Vescovo della Diocesi di Mazara<br />
del Vallo, Mons. Domenico Mogavero.<br />
A conclusione della cerimonia è stato<br />
suonato l'Inno del Piave, mentre il trombettiere<br />
ha intonato il “Silenzio<br />
d'Ordinanza”, in memoria del sottufficiale<br />
e di tutti i Caduti del Corpo, è stata<br />
anche letta la “Preghiera del Finanziere”<br />
da parte del Ten. Mariateresa Levi,<br />
Comandante della Tenenza di Alcamo,<br />
sulle note di due brani cantati dagli alunni<br />
della Scuola Primaria “Ruggiero VII”<br />
facenti parte del repertorio artistico, dal<br />
titolo “Tre colori” e “I will follow Him” (ti<br />
seguirò).<br />
13
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
SAN MINIATO:<br />
di Giovanni Tempestini<br />
14<br />
INTITOLATA UNA PIAZZA ALLE<br />
FIAMME GIALLE<br />
Il 9 giugno 2<strong>01</strong>2, in San Miniato (PI), a<br />
seguito dell'interessamento del Presidente<br />
della Sezione ANFI di San Miniato,<br />
M.M.A. Cav. Giovanni Tempestini, si<br />
è svolta la cerimonia per l'intitolazione<br />
di una piazza alle “Fiamme Gialle”.<br />
Tale luogo insiste in una zona centrale<br />
molto frequentata perché limitrofa a<br />
supermercati e parco giochi per bambini.<br />
Alla cerimonia hanno preso parte il Sig.<br />
Vittorio Gabbanini, Sindaco del locale<br />
Comune, la Sig.ra Marzia Bellini, Presidente<br />
del Consiglio Comunale, il Cap.<br />
Francesco Falso, Comandante della<br />
Compagnia di San Miniato, il Comandante<br />
della Compagnia Carabinieri<br />
Gianluca Rossini, ed autorità civili e religiose,<br />
nonché il Comm. Marco Mugnaini,<br />
Consigliere <strong>Nazionale</strong> ANFI per la<br />
Toscana e numerose Sezioni della<br />
Regione.<br />
Il Presidente della Sezione ha preso la<br />
parola per ringraziare il primo cittadino<br />
che prontamente aveva aderito alla<br />
richiesta di intitolazione della Piazza e<br />
le Autorità convenute.<br />
A sua volta il Sindaco, complimentandosi<br />
con il glorioso Corpo della Guardia<br />
di Finanza ha messo in risalto i vasti<br />
compiti demandati alle Fiamme Gialle<br />
ed in particolare come la lotta<br />
all'evasione ed alla criminalità organizzata.<br />
Dopo la scopertura delle targhe è avvenuta<br />
la benedizione delle stesse da<br />
parte di Mons. Luciano Niccolai, parroco<br />
della locale cittadina, e la recita della<br />
preghiera del Finanziere.<br />
Durante la cerimonia è stato consegnato<br />
l'attestato di socio benemerito, al<br />
primo cittadino, e diplomi di merito ai<br />
soci: Brig. C. Salvatore Lentini Cernitore,<br />
V.Brig. Ilio Marmeggi, Fin. Arzelio<br />
Dani ed al Fin. Carlo Fattori, per essersi<br />
distinti per profonda dedizione, fervida<br />
iniziativa, elevato senso della solidarietà<br />
e massima dedizione all'<strong>Associazione</strong>.<br />
Al termine dell'evento è seguita una riunione<br />
conviviale presso un noto ristorante<br />
cittadino.
REPORTAGE<br />
LA GUARDIA DI FINANZA<br />
IN AFGHANISTAN<br />
di Sergio De Francesco<br />
a Guardia di Finanza è presente<br />
in Afghanistan dal 2006 con la<br />
L“Task Force Grifo”, presso la FSB<br />
(Forward Support Base) Camp Arena<br />
di Herat. L'attuale Task Force “Grifo 12”<br />
è operativa in teatro fino alla fine di<br />
luglio. Il Comandante è il Ten. Col. Sergio<br />
De Francesco.<br />
La presenza della Guardia di Finanza<br />
in Afghanistan non è inquadrata nella<br />
missione NATO ma, a seguito di un<br />
accordo bilaterale tra lo Stato italiano e<br />
quello afghano, è in assetto nazionale.<br />
Vengono in tal modo utilizzate le peculiari<br />
professionalità del Corpo per svolgere<br />
una specifica attività addestrativa<br />
nei confronti dei collaterali organismi<br />
afghani, volta a migliorare il livello di<br />
sicurezza delle frontiere ed a incrementare<br />
la riscossione dei dazi doganali.<br />
Il suo compito precipuo è<br />
l'addestramento del personale della<br />
Afghan Border Police - Ufficiali, NCOs<br />
(sottufficiali) e militari di truppa - finalizzato<br />
al perfezionamento delle tecniche<br />
di polizia idonee allo specifico impiego<br />
del controllo delle frontiere e degli aeroporti.<br />
Parallelamente, l'attività di “trainer”<br />
svolta dagli istruttori del Corpo è<br />
rivolta anche ai funzionari civili delle<br />
Dogane e agli agenti della Polizia Doganale<br />
(Customs Police), che costituiscono<br />
l'Afghan Customs Department, ed<br />
ha lo scopo di affinare le tecniche di contrasto<br />
all'evasione dei tributi doganali<br />
che costituiscono, oggi, la maggior<br />
parte del gettito erariale dell'Afghanistan<br />
e quasi il 40% di tutte le entrate<br />
del Paese. L'addestramento, contraddistinto<br />
dall'elevato livello di specializzazione,<br />
è stato recentemente esteso<br />
anche al personale ABP operante, in via<br />
esclusiva, presso l'aeroporto internazionale<br />
di Herat. Agli allievi vengono fornite<br />
lezioni teoriche sul quadro normativo<br />
nazionale, in particolare sull'Afghan<br />
Custom Code, l'Afghan Penal Code, la<br />
Counter-Narcotics Law, la Counter-<br />
Terrorism Law e la Bank Law, nonché<br />
applicazioni pratiche della normativa di<br />
Police Law in ambito Antiriot, Counter-<br />
Ambush, Mobile Checkpoint, Close Protection<br />
Team.<br />
La Guardia di Finanza ha inoltre prodotto<br />
la “Afghan Laws Collection”, una raccolta<br />
di leggi afghane stampate in inglese<br />
ed in dari (nome, in Afghanistan,<br />
della lingua Persiana) e distribuita a cia-<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
15<br />
scun frequentatore, in cui sono compresi<br />
i testi normativi più importanti per<br />
l'attività di polizia e di controllo doganale.<br />
A queste si affianca la recente redazione<br />
del libro, tuttora in fase di stampa,<br />
presentato in inglese ed in dari, dal titolo<br />
“International Airport ABP Duties”,<br />
steso con lo scopo di fornire un prezioso<br />
supporto agli operatori aeroportuali,<br />
nonché di fungere da vera e propria<br />
guida operativa nei settori di lotta al contrabbando,<br />
al traffico di stupefacenti, di<br />
armi ed esplosivi, antiterrorismo. Il<br />
testo, di circa 250 pagine, è stampato in<br />
“Arabian way”, cioè da destra a sinistra,<br />
per rendere più agevole la consultazione<br />
al personale locale. Tali testi sono<br />
richiesti in tutto il Paese da Enti NATO<br />
ed affini, in quanto si tratta di eccellenze<br />
che non trovano equivalenti e che<br />
attualmente consentono di divulgare la<br />
normativa afghana a chiunque, operatori<br />
di polizia in primis, ne abbia bisogno.<br />
Sono stati addestrati sino ad ora<br />
oltre 1.200 discenti, di cui 36 donne e,<br />
con la creazione di un'aula informatica<br />
per cominciare a diffondere nozioni multimediali,<br />
il numero è destinato a crescere<br />
esponenzialmente.
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
NEI PRESSI DELL’AEROPORTO DI HERAT, IN AFGHANISTAN,<br />
UN MILITARE DELLA GUARDIA DI FINANZA CON MEZZO<br />
BLINDATO VTLM LINCE<br />
HERAT - GUARDIA DI FINANZA<br />
GRADUATION DAY “1ST E 2ND<br />
I N T E R N A T I O N A L A I R P O R T A B P<br />
COURSES” E INAUGURAZIONE DELLA<br />
NEOISTITUITA AULA INFORMATICA<br />
INTITOLATA AL M.C. FRANCESCO<br />
CENTRONE<br />
Il 26 maggio 2<strong>01</strong>2, presso il Regional<br />
Training Center - R.T.C. - di Herat,<br />
nell'ambito dell'attività d'istituto svolta<br />
dalla “Task Force Grifo XII” al Comando<br />
del Ten. Col. Sergio De Francesco, si è<br />
tenuta una cerimonia solenne in occasione<br />
della quale è stata eseguita la gra-<br />
16<br />
duation day per il “1° e 2° International<br />
Airport ABP Courses”, destinati nella<br />
totalità a favore di ufficiali della Afghan<br />
Border Police - A.B.P. -, nonché<br />
l'inaugurazione della neoistituita aula<br />
informatica ubicata all'interno del prefato<br />
R.T.C.. Tale evento ha visto la partecipazione<br />
di molteplici Autorità civili e militari,<br />
tra le quali il Governatore di Herat<br />
Dott. Dawood Saba, il Deputy<br />
dell'Ambasciatore italiano in Afghanistan<br />
Dott.ssa Andreina Marsella, il<br />
Comandante della 4th Zone ABP Gen.<br />
Shir Ahmad Maladan, il Comandante di<br />
RC West Gen. B. Luigi Chiapperini ed il<br />
Comandante del RTC Col. Noor<br />
Ahmad Mohammadi.<br />
L'evento, frutto della collaborazione tra<br />
il contingente della Guardia di Finanza<br />
di stanza ad Herat e le autorità della<br />
A.B.P. in servizio presso il R.T.C., è<br />
stato eseguito in sinergia e nel rispetto<br />
dei canoni propri dei cerimoniali afgano<br />
ed italiano.<br />
La cerimonia, previo accoglimento<br />
delle Autorità intervenute con gli onori<br />
di rito, presentati dai reparti afghani, ed<br />
un discorso introduttivo di benvenuto<br />
tenuto dal Comandante la Task Force<br />
Grifo XII, si è svolta con l'esecuzione
della graduation a favore di n. 18<br />
discenti, tutti ufficiali, del 1° e 2° Corso<br />
International Airport. Nel prosieguo le<br />
autorità locali intervenute hanno tenuto<br />
discorsi a favore della platea degli invitati,<br />
incentrando l'attenzione sul grande<br />
apprezzamento per l'attività svolta<br />
dalla Guardia di Finanza a favore dello<br />
Stato afghano e sulla loro profonda riconoscenza<br />
in tal senso, cui è seguita la<br />
consegna dei relativi attestati nonché<br />
di un libro, edito dalla Task Force Grifo<br />
XII, avente ad oggetto l'attività di polizia<br />
aeroportuale e la normativa afghana ad<br />
essa connessa.<br />
Alla graduation è seguita la cerimonia<br />
di inaugurazione dell'aula informatica,<br />
intitolata al M.c. Centrone Francesco,<br />
deceduto in servizio a Lecco nel 1983,<br />
e ad un militare afghano, morto<br />
anch'egli nell'adempimento del dovere.<br />
L'inaugurazione è stata svolta dal<br />
Governatore di Herat e dal Deputy<br />
dell'Ambasciatore, sciogliendo un<br />
nastro gialloverde che teneva unite due<br />
bandiere, italiana ed afghana, celanti le<br />
targhe dedicate ai due militari deceduti.<br />
Tale evento, organizzato e condotto<br />
nella sua integrità dai componenti della<br />
Task Force Grifo XII, è stato oggetto di<br />
plauso da parte di tutte le autorità civili<br />
e militari intervenute, ed è stato oggetto<br />
di divulgazione a mezzo organi di informazione<br />
locali, ed in particolar modo<br />
da parte dei vertici delle forze di polizia<br />
afghane, a favore delle quali la Task<br />
Force Grifo presta l'opera addestrativa,<br />
e che ad oggi ha complessivamente<br />
formato n. 1.210 allievi (n. 36 di sesso<br />
femminile), dei quali n. 195 (n. 10 di<br />
sesso femminile) formati dalla Task<br />
Force Grifo XII.<br />
17<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
Da sinistra: il Comandante di RC West Gen. B. Luigi Chiapperini , Il Comandante della Task Force Grifo XII Ten.<br />
Col. Sergio De Francesco, il Deputy dell'Ambasciatore italiano in Afghanistan Dott.ssa Andreina Marsella e il<br />
Governatore di Herat Dott. Dawood Saba.<br />
Inaugurazione dell'aula informatica a cura del Deputy dell'Ambasciatore italiano in Afghanistan Dott.ssa<br />
Andreina Marsella e del Governatore di Herat Dott. Dawood Saba.<br />
Particolare dell'interno dell'aula informatica della Guardia di Finanza presso il Regional Training Center di Herat<br />
(Afghanistan).
18 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
TACCUINO<br />
TACCUINO<br />
IL GIOCO DEL CALCIO<br />
Ci sono due correnti di pensiero.<br />
Secondo la prima, il tifo per una squadra<br />
di calcio è segnato dalla nascita.<br />
Foto 1<br />
Chi è nato a Napoli, “deve” sostenere la<br />
S.S.C. Napoli. I nati in città prive di squadre<br />
di rilievo possono invece tifare per<br />
una “grande”. Secondo un'altra scuola<br />
di pensiero, chiunque, ovunque nato,<br />
può tifare per qualsiasi squadra.<br />
Io sarei di questo secondo parere, perché,<br />
a mio avviso, il bel gioco è bel<br />
gioco e se la squadra del proprio campanile<br />
non sa giocare, meglio tifare per<br />
una squadra che sa giocare. Ma dico<br />
tutto questo sottovoce, perché, in materia<br />
calcistica, ho una specie di blocco<br />
psicologico, dovuto ad un episodio<br />
accaduto quando avevo 15 o 16 anni.<br />
Frequentavo l'Azione cattolica ed, avendo<br />
sempre avuto il pallino della carta<br />
stampata ma non potendo stampare un<br />
giornale vero e proprio, predisponevo i<br />
murales, fogli grandi di carta Fabriano<br />
sui quali scrivevo, ovviamente a mano,<br />
articoli di vario genere. I titoli, invece, li<br />
scrivevo con i pastelli colorati, non<br />
essendoci ancora (almeno mi pare) i<br />
pennarelli. Insomma, un giornaletto<br />
periodico che i miei amici leggevano<br />
con un certo godimento, almeno a me<br />
così sembrava.<br />
Un giorno, la mia <strong>Associazione</strong> cattolica<br />
disputò un incontro calcistico con<br />
un'altra <strong>Associazione</strong>, di un'altra Parrocchia<br />
ed io, ovviamente, mi ritenni in<br />
dovere di fare il resoconto della partita.<br />
Con la solita procedura, predisposi il<br />
murale, lo assicurai al muro con alcuni<br />
chiodini e restai in attesa. Cominciarono<br />
ad arrivare i miei amici e, come di<br />
consueto, dedicarono attenzione al mio<br />
parto. Ad un certo punto, cominciarono<br />
a ridere, ma a ridere così tanto da scom-<br />
pisciarsi dalle risate. Io avevo riferito di<br />
un incontro calcistico, mica avevo raccontato<br />
barzellette. La cosa fu presto<br />
chiarita. Nel registrare i nomi dei giocatori<br />
delle due squadre io non avevo<br />
seguito l'ordine prefissato: prima il portiere,<br />
poi non so chi e via elencando.<br />
Ignorando la regola, avevo elencato i<br />
nomi a caso e quelle belle anime dei<br />
miei amici sghignazzavano: “Oh, oh,<br />
Tonelli faceva il portiere, Casagrande<br />
era centravanti” e così via. Rimasi così<br />
mortificato che non mi è mai più venuto<br />
in mente di interessarmi di argomenti<br />
sportivi. Credo, anzi, che proprio<br />
quell'episodio abbia influito negativamente<br />
su di me, inducendomi ad una<br />
certa indifferenza nei confronti del<br />
gioco del calcio. Sento dire che è lo<br />
sport più bello del mondo. Sento parlare<br />
di fuoriclasse pagati a suon di milioni di<br />
euro e mi dico che un motivo ci sarà.<br />
Ma, per quanto mi riguarda, richiama la<br />
mia attenzione più un pilota di formula<br />
1, o un ciclista (vuoi mettere un Bartali o<br />
un Coppi?), o uno sciatore, o un tennista.<br />
C'è stata, però, nella mia vita,<br />
un'eccezione.<br />
Quando venni spedito a Napoli, mio<br />
figlio Francesco aveva sei anni e già un<br />
gran tifo per la squadra locale. Avrei mai<br />
potuto mandarlo solo allo stadio? Certo<br />
che no. Così feci l'accompagnatore ma<br />
ben presto, confesso, mi trovai coinvolto<br />
nel tifo collettivo e magari in piedi,<br />
con le braccia al cielo, ad urlare: “Gooool”.<br />
E' da dire, però, che in campo c'era<br />
un certo Diego Armando Maradona – “il<br />
Mara”, come sbrigativamente lo chiamavo<br />
– che dava calci ad un pallone<br />
che, nel momento in cui sembrava che<br />
dovesse superare la porta avversaria,<br />
si fermava, tornava indietro ed entrava<br />
in rete. Giuro che cose così ho visto con<br />
i miei occhi ed allora è ovvio che anche<br />
il gioco del calcio può essere qualcosa<br />
di diverso da venti persone che corrono<br />
dietro ad una palla di cuoio. Ma “il Mara”<br />
non era un calciatore, era un giocoliere.<br />
E di Mara non ne sono più nati, almeno<br />
sino ad oggi.<br />
LA CASERMA DI<br />
VILLAZZANO<br />
Un'altra caserma che mi è rimasta nel<br />
cuore è quella di Villazzano, un borgo di<br />
di Giuseppe Giuliani<br />
Trento, dove, ai tempi dei tempi, aveva<br />
sede il Corso legionale di addestramento.<br />
Dopo un anno di Resia, venni spedito<br />
al comando del Corso ed alloggiavo<br />
nella caserma sede della Legione. La<br />
mattina presto andavo al protocollo<br />
legionale, prelevavo la posta di mia<br />
competenza e raggiungevo Villazzano<br />
con una “giardinetta” (una piccola Fiat)<br />
che avevo a disposizione.<br />
Il comando del Corso mi divertiva e quindi<br />
mi piaceva moltissimo. Facevo tutto<br />
io: insegnamento, attività ginnica, pratica<br />
d'armi, marce del sabato. Avevo un<br />
sottufficiale coadiutore, che restava a<br />
Villazzano giorno e notte.<br />
La caserma era in realtà una villa adattata<br />
a caserma, compresa la mensa. E<br />
forse fu quest'atmosfera che indusse<br />
una sera di sabato i miei giovanissimi<br />
allievi a fare “quattro salti in famiglia”,<br />
con qualche contadinella del luogo.<br />
Apriti cielo. La cosa, non so per quali<br />
misteriose vie, venne a conoscenza del<br />
comandante della Legione, il quale,<br />
seduta stante, ordinò che io alloggiassi<br />
anche a Villazzano per evitare il ripetersi<br />
di fatti ritenuti molto incresciosi.<br />
Ora, bisogna sapere che Villazzano<br />
distava, se ben ricordo, sette od otto chilometri<br />
da Trento e non era neppure un<br />
paese. Non avendo io nemmeno un<br />
motorino di proprietà, sarei stato condannato<br />
a fare la vita del contadino e<br />
non per le poche settimane di durata di<br />
ciascun Corso ma a tempo indeterminato.<br />
Una prospettiva certo non allettante.<br />
In realtà, una variante degli arresti<br />
domiciliari. Ma, per fortuna, qualcuno,<br />
in Legione, si mosse a pietà nei miei<br />
confronti, provocando così l'assegnazione<br />
di una Isomoto (chi se le ricorda?)<br />
con la quale, se non altro, potevo scendere<br />
qualche volta in città, beninteso<br />
tornando a Villazzano per la notte.<br />
LIMITI DI VELOCITÀ
La mia sensazione, talvolta, è che viviamo<br />
in un mondo di matti. Io sono stato<br />
abituato a prendere il tram, poi il filobus,<br />
l'autobus, la metropolitana e, per gli spostamenti<br />
interurbani, il treno. La mia<br />
famiglia d'origine non possedeva l'auto.<br />
Poi sono arrivati gli anni sessanta, il<br />
miracolo economico, la diffusione<br />
dell'auto. Ho avuto anch'io un'auto e,<br />
poiché mi è sempre piaciuta la velocità<br />
(nella prossima vita, se ci sarà, cercherò<br />
di fare il pilota di formula 1), sono<br />
andato a rotta di collo per strade ed autostrade.<br />
Vicende personali e familiari mi<br />
hanno fatto percorrere credo centinaia<br />
di volte la Roma-Napoli, ad una velocità<br />
mai inferiore ai 150 all'ora ma più prossima<br />
ai 200, sempre con Alfa Romeo,<br />
prima con la mitica Giulia poi con la 75<br />
Twin Spark. A 200 chilometri orari, io<br />
vivevo una sorta di beatitudine, mi sentivo<br />
leggero ed appagato. Quando fui<br />
ricoverato per un problema cardiaco,<br />
dicevo al cardiologo che non vedevo<br />
l'ora di uscire per potermi ripagare con<br />
una corsa a 200 all'ora. Quello mi chiese<br />
se non mi avesse dato di volta il cervello<br />
ed io lo sfidai: mi metta un Holter e<br />
vediamo. Il cardiologo constatò che, a<br />
200 all'ora, il mio cuore batteva meglio<br />
di prima. A 130 chilometri all'ora, invece,<br />
mi assopisco. Per questo motivo,<br />
ora che i controlli si sono fatti rigidi (il<br />
Tutor è il mio nemico), io non posso più<br />
guidare in autostrada, soprattutto quelle<br />
a tre corsie. Se andassi a 200, mi ritirerebbero<br />
subito la patente. Se andassi<br />
a 130, provocherei una catastrofe.<br />
D'altra parte, ora che c'è l'alta velocità e<br />
con i prezzi alle stelle della benzina,<br />
andare in auto è diventata quasi una follia.<br />
Però. Però non capisco questo accanimento<br />
contro le auto ed è per questo<br />
motivo che talvolta mi pare di vivere in<br />
un mondo di pazzi. Abbiamo fatto di<br />
tutto per ingrandire la Fiat, le abbiamo<br />
predisposto le autostrade, la fabbrica di<br />
automobili in genere veniva vissuta<br />
come il motore di tutta l'economia, ed<br />
ora dietro-front, guerra alle auto. A<br />
Napoli hanno inventato le Ztl - zone a<br />
traffico limitato - per favorire i pedoni e<br />
diminuire l'inquinamento. Io vivo<br />
nell'ambito di una queste Ztl, quella<br />
marittima, e devo mostrare ad ogni piè<br />
sospinto il documento dal quale risulta<br />
la mia residenza per poter superare i<br />
varchi. Forse rinunzierò anche ad usare<br />
l'auto in città e me ne andrò a piedi, visto<br />
che i mezzi pubblici funzionano come<br />
funzionano. D'altro canto, il medico dice<br />
che, alla mia età, bisogna fare molte<br />
passeggiate. La riflessione sul mondo<br />
dei pazzi, però, resta invariata.<br />
19<br />
SEGNALE ORARIO<br />
Televisore acceso. Quadrante di un orologio<br />
proiettato sullo schermo. La lancetta<br />
dei secondi segna meno quaranta<br />
alle venti, poi trentanove, trentotto….tre,<br />
due, uno, zero. Tatatatatatà.<br />
Sigla del telegiornale della sera. Controllavamo<br />
l'esattezza del nostro orologio.<br />
Questo accadeva ieri. Oggi, i telegiornali<br />
delle venti fanno a chi anticipa<br />
di più. Così, se uno come me, che ho la<br />
mania della puntualità, non si anticipa<br />
abbastanza, rischia di perdere i titoli di<br />
testa, che molte volte sono l'unica cosa<br />
decente dei telegiornali. Dopodiché,<br />
conviene spegnere il televisore o andare<br />
da un'altra parte, per non sentire i<br />
soliti sproloqui o il solito elenco di<br />
disgrazie.<br />
Fine del telegiornale della sera. Carosello,<br />
quindici minuti. I bimbi a dormire,<br />
gli adulti ad assistere allo spettacolo<br />
serale, che cominciava alle ventuno e si<br />
concludeva alle ventitré, comunque<br />
prima di mezzanotte. Questo accadeva<br />
ieri. Oggi, dopo il telegiornale, ci sono i<br />
giochi, i pacchi, i varietà. Bisogna attendere<br />
le ventuno e trenta per mandare in<br />
onda lo spettacolo della sera, che quindi<br />
difficilmente non sforerà la mezzanotte.<br />
Poi ci sono i cosiddetti programmi di<br />
seconda serata che spesso cominciano<br />
proprio dopo mezzanotte. La Rai, però,<br />
ha un sito bellissimo, dove è possibile<br />
vedere in ore diurne i programmi mandati<br />
in onda ad ore impossibili, almeno<br />
per quanto riguarda quattro delle tante<br />
reti. Anche Mediaset e la 7 hanno i loro<br />
replay, ma non così completi. Ma perché<br />
la televisione ci vuole tutti nottambuli?<br />
GRATTACIELI<br />
Il 5 luglio 2<strong>01</strong>2 è stato inaugurato a<br />
Londra il grattacielo “Shard” (la scheggia),<br />
dovuto al progetto dell'architetto<br />
italiano Renzo Piano. Il grattacielo<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
misura 310 metri di altezza, conta 95<br />
piani ed ha una visuale a 360 gradi per<br />
sessanta chilometri sulla metropoli.<br />
Lo Shard sarà superato, entro l'anno,<br />
da un grattacielo che si sta costruendo<br />
a Mosca, la Mercury City Tower, di 332<br />
metri. Tuttavia, lo Shard detiene un<br />
primato, oltre che provvisorio, anche<br />
regionale, perché è solo 45° nel mondo.<br />
Il primato appartiene al grattacielo Burj<br />
Khalifa, di Dubai, negli Emirati Arabi<br />
Uniti, che misura 830 metri.<br />
Sempre in tema di grattacieli, leggo che<br />
la Cina ha superato gli Stati Uniti,<br />
potendo contare su 75 grattacieli oltre i<br />
240 metri.<br />
Una domanda sorge spontanea. Ma se<br />
uno abita a 830 metri da terra e si<br />
guastano gli ascensori, che cosa<br />
succede?<br />
NAPOLI È<br />
“A meglia vita è a toia ca si fesso e nun<br />
capisce niente” (la vita migliore è la tua,<br />
che sei fesso e non capisci niente – Chi<br />
non sa non soffre).<br />
“Nun sfruculià 'a mazzarella 'e San<br />
Giuseppe” (Non molestare la bacchetta<br />
di San Giuseppe – Non provocare).<br />
“Ce capimme a sische” (ci capiamo a<br />
fischi – abbiamo un'intesa perfetta).<br />
“Risponne a maneca 'e 'mbrelle”<br />
(risponde a manico di ombrello, a<br />
vanvera).<br />
“Fa bene e scuordate, fa male e<br />
pienzece (fa bene e dimentica, fa male<br />
e pensaci).<br />
“Cu tanta galle a cantà nun schiare<br />
maje juorno” (con tanti galli che cantano<br />
non fa mai giorno).<br />
ROMA ERA<br />
“Homo homini lupus” (l'uomo è lupo<br />
dell'uomo).<br />
“Homo nascitur ad laborem” (l'uomo<br />
nasce per soffrire).<br />
“Nosce te ipsum” (conosci te stesso).
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
Gaspare Elios Russo, Professore Aggregato di<br />
Nefrologia Prima Facoltà di Medicina - Sapienza<br />
Università di Roma Resp. U.O.S. Dialisi Peritoneale -<br />
D.A.I. Nefrologia Urologia Az. Policlinico Umberto I -<br />
Roma - Consulente nefrologo del Poliambulatorio<br />
FAF di Roma, diretto dal Dott. Riccardo Piccinni<br />
IPERTENSIONE, NEFROPATIE E<br />
DANNO CARDIOVASCOLARE<br />
Il rene è uno dei principali attori dell'omeostasi<br />
corporea, la cui alterazione, secondaria<br />
a varie patologie, può comportare la<br />
compromissione della funzione di altri<br />
organi ed apparati. In particolare il rene<br />
svolge un ruolo cruciale nel controllo della<br />
pressione arteriosa. Secondo l'antica<br />
medicina cinese “i reni immagazzinano lo<br />
Jing (Essenza)” e sono deputati al governo<br />
dell'acqua corporea, mentre “il cuore<br />
comanda lo Shen (Spirito Vitale)” ed è<br />
dunque deputato al governo del fuoco<br />
corporeo. L'interazione tra pressione<br />
arteriosa e rene è stata inizialmente dibattuta<br />
da Richard Bright che già nel 1827 nel<br />
suo "Reports of Medical Cases" considerava,<br />
sulla scorta di numerose rilevazioni<br />
anatomopatologiche, il "sintomo" ipertensione<br />
quale conseguenza di una nefropatia.<br />
Egli reputava che l'ipertrofia ventricolare<br />
sinistra identificata autopticamente nei<br />
nefropatici, fosse il fattore intermediario tra<br />
nefropatia ed ipertensione. In altri termini<br />
l'ipertrofia ventricolare sinistra, secondo<br />
Bright, era causa (e non conseguenza)<br />
RENI<br />
GRINZI<br />
?<br />
QUALE DEI DUE E’ IL PRIMO?<br />
L’ENIGMA DI<br />
RICHARD<br />
BRIGHT<br />
1827<br />
VENTRICOLO<br />
SINISTRO<br />
IPERTROFICO<br />
20<br />
“L’angolo della salute” in questo numero è a cura del Prof. Gaspare Elios Russo<br />
L’Angolo della SALUTE<br />
degli elevati valori pressori. Per spiegare<br />
tale interrelazione, egli ipotizzava che<br />
"l'alterata qualità del sangue modifica la<br />
circolazione microscopica e capillare del<br />
rene a tal punto da rendere più intensa<br />
l'azione necessaria per forzare il sangue<br />
lungo le suddivisioni più distali del sistema<br />
vascolare". La teoria renale dell'ipertensione,<br />
emessa da Bright 180 anni fa è<br />
importante non solo perché è la prima, ma<br />
essenzialmente perché il rene è stato e<br />
rimane al centro del problema patogenetico<br />
dell'ipertensione arteriosa valutato variamente<br />
a seconda delle alterne fasi storiche.<br />
Già 2000 anni prima però, in un antico<br />
trattato di medicina cinese si leggeva:<br />
“Quando il polso è teso e duro alla palpazione<br />
la malattia risiede nei reni”. Nel 1854 il<br />
patologo tedesco Traube confermava come<br />
l'esaltato lavoro cardiaco fosse un mezzo di<br />
compenso messo in atto dalla natura di<br />
fronte al restringimento e alla lesione dei<br />
vasi renali: l'aumentata pressione, ovvero<br />
l'ipertensione”, risultava così "essenziale"<br />
per la vita. Veniva così coniato il termine<br />
ipertensione essenziale di cui sentiamo<br />
spesso parlare. Tali evidenze scientifiche<br />
stanno in parte modificando le idee sull'ipertensione<br />
arteriosa, sul modo di concepire il<br />
rapporto rene-pressione e sul conseguente<br />
approccio terapeutico, il rene diventa,<br />
dunque, un fattore di rischio indipendente<br />
ed il suo deficit è responsabile di mortalità e<br />
morbilità tali che, nei pazienti con scompenso<br />
cardiaco, risulta essere un fattore prognostico<br />
ancor più negativo degli indicatori<br />
propri di compromissione della funzione<br />
cardiaca. D'altra parte la malattia cardiovascolare<br />
è la principale causa di morbilità e<br />
mortalità nel paziente con I.R.C (46%), 5-10<br />
volte superiore rispetto alla popolazione<br />
generale. L'esistenza di una relazione<br />
continua tra il livello di pressione arteriosa e<br />
il rischio cardiovascolare rende arbitraria<br />
ogni definizione e classificazione numerica<br />
della ipertensione, risultando una variabile<br />
continua cosicchè una pressione normalealta<br />
include valori che debbono essere<br />
considerati come “elevati” (ipertensione)<br />
nella popolazione ad alto rischio (nefropatici,<br />
diabetici, etc.), o accettabili negli individui<br />
con profilo di rischio ridotto. Nella malattia<br />
renale cronica gli obiettivi sono di ridurre la<br />
PA, il rischio cardiovascolare (fumo, dislipidemia,<br />
diabete, etc.) e rallentare la progressione<br />
della I.R.C.. L'uso e l'efficacia dei<br />
trattamenti antipertensivi hanno sicuramente<br />
contribuito a far diminuire la mortalità per<br />
ictus e cardiopatia ischemica, mentre<br />
l'incidenza di IRC è aumentata dell'8-13%<br />
annuo in quei pazienti con ipertensione<br />
arteriosa e diabete. Di seguito cercheremo<br />
di rispondere alle domande più comuni<br />
sull'ipertensione in pazienti con nefropatia<br />
dando suggerimenti per mantenersi il più<br />
possibile sani anche quando affetti da<br />
queste malattie.<br />
In cosa consiste la terapia per ipertensione<br />
e nefropatia?<br />
Per ogni paziente viene definita una terapia<br />
su misura in base allo stadio di evoluzione<br />
della nefropatia. Statine, aspirina, bbloccanti<br />
sono terapie efficaci nel ridurre il<br />
rischio di cardiopatia, ma poco utilizzate nei<br />
pazienti con malattia renale cronica a<br />
dispetto di una riduzione di eventi cardiovascolari<br />
(
Ricordi<br />
S O M M A F I U M E - S P E R D U T O<br />
DISTACCAMENTO DELLA GUARDIA<br />
DI FINANZA DAL 1898 AL 1970<br />
di Giovanni Trotta<br />
Sommafiume è una località dell'alta<br />
Valle Albano, sui monti che delimitano il<br />
confine tra Italia e Svizzera,<br />
all'estremità del lago di Como.<br />
Qui, sgorga la sorgente principale del<br />
torrente Albano, che scorre nel fondovalle<br />
in profonde gole e forre per circa<br />
quattordici chilometri, e sfocia nel lago<br />
di Como nei pressi di Dongo.<br />
Luogo distante dai centri abitati, difficile<br />
da raggiungere e da controllare,<br />
ambiente selvaggio, circondato da alti<br />
monti, adatto più per animali selvatici e<br />
non per dimora stabile degli esseri umani.<br />
I contrabbandieri, conoscitori di tutte le<br />
insidie del luogo, se ne servivano per i<br />
loro traffici illeciti.<br />
La zona, era interessata da un fiorente<br />
contrabbando fin da epoche remote, le<br />
cronache dei tribunali del 1700 riportano<br />
di alcuni casi di contrabbandieri condannati<br />
per aver importato della merce<br />
illegalmente.<br />
In una sentenza penale del 1890, del<br />
tribunale di Como, si affermava che:<br />
“Quelli di Garzeno e paesi limitrofi sono<br />
quasi tutti contrabbandieri, ostili alla<br />
Guardia di Finanza e non veridici (veritieri)”,<br />
e numerosi furono i processi per<br />
oltraggio ai finanzieri. I finanzieri<br />
dell'epoca, non essendoci ricoveri o rifugi<br />
dove ripararsi in caso di intemperie,<br />
erano costretti ad utilizzare come “Rifugio”<br />
l'oratorio montano di San Jorio a<br />
quota 2020 m.<br />
La cosa non era gradita alla popolazione<br />
locale, molto devota al Santo, e per<br />
evitare che la chiesetta venisse danneggiata<br />
e oltraggiata, fece costruire sul<br />
retro dell'edificio una cascina che ospitasse<br />
le guardie ed i passanti. Ancora ai<br />
nostri giorni la devozione per il Santo è<br />
molto forte, ed ogni anno la prima domenica<br />
di agosto, centinaia <strong>d'Italia</strong>ni e Svizzeri<br />
s'incontrano nella piccola chiesetta<br />
per cementare, con una cerimonia religiosa,<br />
la loro amicizia sotto lo sguardo<br />
benevolo del Santo.<br />
Le condizioni, ambientali e umane, in<br />
cui si trovavano ad operare i finanzieri,<br />
spesso, erano assai critiche e pericolose,<br />
tanto da indurre le “Autorità Superiori<br />
di Finanza” a far costruire prima dei<br />
casotti in legno poi delle casermette in<br />
muratura.<br />
Sul finire del 1800 e inizio 1900, lo Stato<br />
affidò l'incarico di costruire delle casermette<br />
alpine in muratura ad alcune<br />
imprese locali per sostituire i casotti in<br />
legno.<br />
La prima, nel 1898, fu la casermetta<br />
costruita sul poggio terminale della<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
Rifugio Sommafiume, ex Distaccamento della Guardia di Finanza<br />
21<br />
conca di Sommafiume, da cui prende il<br />
nome, situata sulla sommità della Valle<br />
Albano, a quota 1784 m.<br />
Da qui, i finanzieri, potevano facilmente<br />
raggiungere la Cima Verta (2078 m) e<br />
la Catena del Pizzo di Gino (2245 m),<br />
per il controllo delle Valli Cavargna,<br />
Albano e Morobbia.<br />
Inizialmente, il distaccamento, era utilizzato<br />
sia in estate sia in inverno, dopo,<br />
a causa del luogo molto disagiato, veniva<br />
utilizzato solo nei mesi estivi. Rimase<br />
attivo sino al 1970.<br />
Ora è rifugio del C.A.I. di Dongo.<br />
Un sentiero, attraversato da molti rivoli<br />
e torrenti e non adatto in alcuni punti a<br />
chi soffre di vertigini, collega il Giovo a<br />
Sommafiume, circa 7 Km.<br />
Nel 1915, il Generale Cadorna, temendo<br />
“un'azione di sorpresa del nemico<br />
austriaco, con la connivenza della Confederazione<br />
Svizzera, lungo il saliente<br />
ticinese”, ideò e fece realizzare un<br />
ambizioso progetto di sistema difensivo<br />
che, dall'Ossola arrivava alla cresta<br />
orobica, con la costruzione di trincee,<br />
camionabili, mulattiere, baraccamenti<br />
e postazioni di batterie che prese il<br />
nome di “Linea Cadorna”. Ne fu interessata<br />
anche questa area geografica,<br />
furono costruite delle casermette e<br />
delle trincee, e il sentiero che saliva da<br />
Garzeno per il Giovo, San Jorio e Sommafiume,<br />
divenne una comoda mulattiera<br />
militare per il trasporto delle vettovaglie,<br />
e tale è rimasto fino ai nostri gior
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
Il fin. Stefano Frascarolo con il mulo porta i viveri al<br />
Distaccamento del Giovo – Anno 1950<br />
...caricate le gerle sul mulo, affrontava l’irta via del<br />
Giovo. Il suo arrivo, era considerato uno dei giorni<br />
più belli, si attendeva con ansia, non solo per la<br />
corrispondenza in arrivo, ma anche per le cibarie<br />
fresche...<br />
ni. Sommafiume rimbalzò agli onori<br />
della cronaca già nel 1899 per un episodio<br />
luttuoso. Causa un'abbondante<br />
nevicata, il distaccamento non poteva<br />
essere rifornito di viveri.<br />
Il Comandante, a corto di viveri, decise<br />
di abbandonare il luogo con tutti i suoi<br />
uomini per scendere a valle. Lungo il<br />
percorso per raggiungere il Giovo, furono<br />
travolti da una valanga staccatasi<br />
dalla Cima Pomodoro (1957 m), chiamato<br />
così, per la sua conformazione<br />
tondeggiante. I finanzieri Antonio Frare<br />
e Federico Gherardini perirono sotto la<br />
neve, gli altri tre componenti del gruppo,<br />
tra cui il maresciallo Broccoli, riportarono<br />
varie ferite ma si salvarono.<br />
Dopo questo luttuoso episodio, il<br />
Comando decise la chiusura invernale<br />
del Distaccamento.<br />
Il fatto fu riportato in una delle prime<br />
copertine de “La Domenica del Corriere”<br />
il 12 febbraio 1899, con il titolo: “Catastrofe<br />
di Sommafiume” per opera di<br />
Achille Beltrame.<br />
Il giorno 29 giugno u.s., il solito gruppetto<br />
di “Quelli del Giovo”, composto da<br />
Rabassini Paolo, Boninsegna Michele,<br />
Bristot Omer e Trotta Giovanni, appartenenti<br />
alle Sezioni di Varese, di Olgiate<br />
Comasco e di Gravedona, raggiunge<br />
in macchina il Giovo, per poi proseguire<br />
a piedi verso Sommafiume.<br />
Lo scopo di questa escursione è di<br />
visionare ed eventualmente sistemare<br />
le “lapidi dei Nostri Caduti” e di raggiungere<br />
il distaccamento che nei primi anni<br />
22<br />
del 1960 fu una delle loro basi di servizio.<br />
(Nel 2<strong>01</strong>0 e nel 2<strong>01</strong>1, sono state<br />
visionate e sistemate alcune lapidi dei<br />
nostri Caduti, situate sulla Cima di Cugn<br />
e sulla sterrata per il Giovo).<br />
Lasciato il Giovo, al primo bivio, un cartello<br />
indica a sinistra il Rifugio Sommafiume<br />
a ore 1,30, invece, in alto a destra<br />
è ben visibile il Rifugio San Jorio.<br />
Con un binocolo cerchiamo di individuare<br />
la nostra meta, si vede solo una macchia<br />
bianca su di un dosso, alle spalle<br />
l'agile Pizzo di Gino (2245 m).<br />
Ricordo ai miei compagni di escursione,<br />
di quella volta che, io e il collega Franco<br />
Marta ci arrampicammo su in cima al<br />
Pizzo di Gino, per vedere i resti di un<br />
aereo militare tedesco caduto durante<br />
l'ultima guerra (1940/1945). In seguito<br />
appresi dalla stampa locale tutti i minimi<br />
particolari dell'incidente: era il 23 agosto<br />
1943, il monte era avvolto da nuvole<br />
basse, quando l'aereo tedesco Junkers<br />
Ju 88A-4, pilotato da due giovani diciassettenni<br />
tedeschi, diretti a bombardare il<br />
porto di Genova, andò a sbattere sulla<br />
cima del monte. (Furono ritrovati i documenti<br />
di bordo).<br />
Nei primi anni del 2000, il Comune di<br />
Germasino in collaborazione con la<br />
Regione Lombardia, la Provincia di<br />
Como, l'Università dell'Insubria di<br />
Como - Varese, la Cariplo e la Comunità<br />
Montana Alto Lario, ha ristrutturato, in<br />
località Nembruno (1732 m), due baite<br />
ad uso Laboratorio di Ricerca Ambientale<br />
ed attrezzando il sentiero per Sommafiume<br />
con pannelli ad uso didattico,<br />
denominato “Sentiero Natura della<br />
Valle Albano”.<br />
Così, lungo i sentieri impervi, intrisi di<br />
sudore, lacrime e sangue di finanzieri e<br />
contrabbandieri, non è raro, incontrare<br />
con i suoi allievi, il prof. Adriano Martinoli,<br />
Docente di Gestione delle Risorse<br />
N a t u r a l i p r e s s o l ' U n i v e r s i t à<br />
dell'Insubria.<br />
Nel 2005, tutto il territorio dell'Alta Valle<br />
che va dal Giovo a San Jorio e Sommafiume,<br />
è stato istituito a Parco della<br />
Valle Albano. Il Parco è un PLIS (Parco<br />
locale di interesse sovra comunale),<br />
ospita numerose specie tipiche<br />
dell'ambiente alpino tra cui: cervi,<br />
camosci, marmotte e l'aquila reale. Ma,<br />
nell'inverno del 2009, una valanga staccatasi<br />
nei pressi del Monte Albano<br />
(2027 m) ha raso al suolo ambedue le<br />
baite, distruggendo attrezzature e arredi<br />
vari. Si spera, se le finanze lo permettano,<br />
in una prossima ricostruzione.<br />
Seguiamo la sterrata, la mulattiera non<br />
più curata, in alcuni punti è ridotta a sentiero,<br />
dove il pendio è più ripido, troviamo<br />
una piccola croce in metallo in<br />
memoria del finanziere Stefano Frascarolo,<br />
qui deceduto il 21 settembre<br />
1983.<br />
Il finanziere Stefano Frascarolo, sul finire<br />
degli anni 1940 e nei primi anni del<br />
1950, apparteneva alla Brigata di Germasino,<br />
con il compito di “conducente<br />
di muli” addetto al trasporto del vettovagliamento.<br />
Compito che consisteva nel<br />
rifornire di viveri ed altre mercanzie i<br />
distaccamenti situati sui monti della<br />
Valle Albano: Giovo, Sommafiume e<br />
San Jorio. Nel 1951 cessò tale attività e<br />
fu affidata a personale civile.<br />
Nei due anni della sua permanenza<br />
nella Brigata di Germasino, numerosi<br />
furono i viaggi che dovette affrontare,<br />
con ogni condizione di tempo: violenti<br />
temporali, bufere di neve o valanghe,<br />
riuscendo sempre ad evitare i pericoli e<br />
G. Trotta e M. Boninsegna, dopo aver sistemato la scritta del cippo, rendono onore con il tricolore al fin.<br />
Alfredo Fontana
Da sinistra: Paolo Rabassini, Giovanni Trotta,<br />
Michele Boninsegna, davanti al Rifugio Sommafiume<br />
portando a termine il compito assegnatogli.<br />
Ai primi anni del 1980, al termine della<br />
sua carriera, si stabilisce definitivamente<br />
a Germasino. Tornerà svariate<br />
volte in quei luoghi che lo videro giovane<br />
finanziere, ripercorrerà gli stessi sentieri,<br />
vedrà ancora le lapidi dei finanzieri<br />
morti, anzi ne troverà tre in più. Il Giovo,<br />
Sommafiume e San Jorio erano per lui<br />
un richiamo irresistibile. Mai avrebbe<br />
immaginato che il suo destino fosse<br />
segnato in quei luoghi. Quella mattina<br />
di settembre, accompagnato da un amico,<br />
prese il sentiero per Sommafiume,<br />
dopo non più di trecento metri di cammino,<br />
dove il pendio è più ripido, un<br />
piede in fallo o un malore gli fece perdere<br />
l'equilibrio. Ruzzolò giù per la scarpata,<br />
non c'erano cespugli o un qualsiasi<br />
appiglio che potesse fermane la<br />
discesa.<br />
Andò ad unirsi ai quattordici <strong>Finanzieri</strong><br />
periti in un secolo di storia vissuta dalle<br />
Fiamme Gialle sui monti della Valle<br />
Albano.<br />
Superiamo due anse della montagna e<br />
dobbiamo scavalcare due rivoli che<br />
scendono alla nostra destra dal sovrastante<br />
“Passo della Traversa” (1976<br />
m). Dopo pochi metri, tra macchie di<br />
rododendri, troviamo la lapide del<br />
finanziere Alfredo Fontana.<br />
Sistemiamo la scritta divenuta ormai<br />
illeggibile.<br />
Il finanziere Alfredo Fontana, il giorno<br />
14 gennaio 1890, in servizio di perlustrazione<br />
alla Bocchetta Traversa<br />
lungo il sentiero per Sommafiume, fu<br />
travolto da una valanga. Fu uno dei<br />
primi di una lunga serie d’incidenti, subiti<br />
dai finanzieri nell'adempimento del<br />
23<br />
proprio dovere. Il sentiero attraversato<br />
da altri rivoli, dove sono molto evidenti<br />
le impronte di ungulati, prosegue tra<br />
sali/scendi con, ai lati, macchie enormi<br />
di rododendri in fiore.<br />
A un bivio, un cartello indica un sentiero<br />
in discesa con la scritta: Nembruno. In<br />
fondo al sentiero, su una spianata, si<br />
notano le macerie delle due baite adibite<br />
a Laboratorio dell'Università<br />
dell'Insubria distrutte dalla valanga staccatasi<br />
nei pressi del Monte Albano.<br />
Notiamo una marmotta chi si aggira tra i<br />
sassi. Cerchiamo di affrettare il passo,<br />
basse nuvole, cercano di oltrepassare<br />
lo spartiacque del Monte Albano,<br />
potrebbero essere foriere di temporali<br />
estivi.<br />
Sopra di noi, un'aquila reale volteggia<br />
alta nel cielo, avrà individuato la marmotta?<br />
Raggiungiamo l'Alpe Albano (1756 m),<br />
troviamo un gruppo di tre vecchie baite,<br />
attaccate l'una all'altra, protette da un<br />
muro maestoso di grossi massi a protezione<br />
delle valanghe, nei pressi un fontanile<br />
sgorga acqua fresca, ci dissetiamo<br />
abbondantemente, è leggerissima.<br />
Alla nostra destra compare la Cima<br />
Pomodoro (1957 m) e alla sinistra ora è<br />
ben visibile il Rifugio Sommafiume<br />
(1784 m), nostra meta.<br />
Sono certo che in zona vi è un'altra lapide,<br />
in un primo momento non la vediamo,<br />
chiedo ai colleghi di guardare bene,<br />
difatti, la troviamo alcuni metri sopra il<br />
sentiero ricoperta dall'erba.<br />
Le nuvole sono ferme oltre il confine,<br />
non c'è pericolo di temporali, decidiamo,<br />
prima di salire al Rifugio, di sistemare<br />
le scritte.<br />
La lapide è molto consunta dagli anni e<br />
dalle intemperie, si fa fatica ad individuare<br />
i nomi, con pazienza certosina<br />
ricostruiamo la scritta: Federico Gherardini-<br />
Antonio Frare- Guardia di Finanza-<br />
qui caddero- 25 gennaio 1899. (Sono i<br />
due finanzieri ricordati da “la Domenica<br />
del Corriere” del 1899).<br />
Un segnavia indica a sinistra: Rifugio<br />
Sommafiume e Pizzo di Gino; a destra:<br />
Cima Verta (2078 m).<br />
Per passare sull'altro lato della vallata<br />
dobbiamo guadare l'ennesimo torrente,<br />
il luogo è ricco di numerose sorgenti che<br />
danno origine al torrente Albano, da cui<br />
prende il nome la Valle.<br />
Alle ore 12,30, dopo tre ore dalla partenza<br />
dal Giovo, raggiungiamo il rifugio.<br />
L'aquila ha seguito il nostro cammino,<br />
ora volteggia alta sulle nostre teste; in<br />
cima, sulle vette, disturbata da un<br />
escursionista solitario, vediamo fuggire<br />
una femmina di cervo seguita dal piccolo.<br />
Ci accolgono tre muratori, che stanno<br />
eseguendo dei lavori all'interno del<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
rifugio, offrendoci ospitalità e beni di<br />
prima necessità: caffè e bevande fresche.<br />
L'emozione è grande, dopo circa cinquant'anni,<br />
abbiamo rimesso piede al<br />
Distaccamento di Sommafiume.<br />
Al tepore di una “cucina economica” a<br />
legna, come ai vecchi tempi, seduti<br />
intorno al tavolo con i nostri nuovi amici,<br />
dividiamo con loro la nostra colazione<br />
al sacco. Tra un panino e un bicchiere<br />
di vino, riaffiorano alle nostre menti<br />
ricordi per tanti anni sopiti.<br />
Ognuno di noi ha qualcosa da raccontare:<br />
episodi belli e brutti, fermi di bricolle,<br />
contrabbandieri in fuga, abbondanti<br />
nevicate, sparatorie, ed infine, purtroppo,<br />
incidenti, dei quali alcuni, anche<br />
mortali.<br />
Un trillo di cellulare ci fa sussultare,<br />
improvvisamente ci riporta all'anno<br />
2<strong>01</strong>2, è il B. C. Benito Baratta, anche lui<br />
uno di “Quelli del Giovo”, ora risiede a<br />
Livorno, che sapendo della nostra<br />
escursione a Sommafiume ha voluto<br />
salutarci, rammaricandosi di non essere<br />
anche lui tra noi.<br />
Ha voluto sapere di tutto, se tutto era<br />
come prima, cioè, come cinquant'anni<br />
fa. Ci informa che anche il nostro Presidente<br />
dell'ANFI: Gen. Giovanni Verdicchio,<br />
da giovane Cadetto, al termine<br />
del primo corso di studi, venne mandato<br />
per un periodo di “stage” alla Brigata<br />
di Germasino. Affiancato alle pattuglie<br />
di finanzieri, di stanza al Giovo, Sommafiume<br />
e San Jorio, in lunghe ore di<br />
perlustrazioni e appostamenti, sperimentò<br />
di persona, quanto era duro e<br />
pericoloso il servizio dei finanzieri in<br />
questi luoghi di montagna. Senz'altro,<br />
anche il Generale, avrà molto da raccontarci.<br />
Alle sedici, lasciamo il rifugio avvolto in<br />
un silenzio surreale ma, ancora per<br />
poco, perché all'imbrunire, i prati intorno,<br />
saranno invasi da decine di cervi<br />
per abbeverarsi alle sorgenti.<br />
E dove un tempo riecheggiavano gli<br />
spari e le grida: “Molla”, dei finanzieri,<br />
ora la valle echeggia di possenti versi, i<br />
bramiti, dei cervi maschi, per attrarre le<br />
femmine.<br />
Ripercorriamo di nuovo tutto il sentiero,<br />
soffermandoci in prossimità delle lapidi<br />
per onorare con il tricolore i nostri Caduti.<br />
-Gran Dio del Ciel, del Mare e della<br />
Terra, Benedici la Guardia! Benedici la<br />
scolta silenziosa, … e i morti in ogni<br />
campo dell'onor-, si prega, allontanandoci<br />
dalla Valle.<br />
Lasciamo il Giovo, con la promessa di<br />
tornare il prossimo anno. Se il Buon Dio<br />
vorrà, le nostre mete saranno i Distaccamenti<br />
di San Jorio (2<strong>01</strong>2 m) e di<br />
Cima di Cugn (2237 m).
24 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
di Claudio Coco<br />
Il doppio di Alessio Sartori e Romano<br />
Battisti, rispettivamente 36 e 26 anni,<br />
dopo la qualificazione a Lucerna, come<br />
riportato sul numero precedente di<br />
“Fiamme Gialle”, ha dimostrato, alle<br />
Olimpiadi di Londra 2<strong>01</strong>2, nella gara di<br />
giovedì due agosto, la grande determinazione<br />
e la voglia di arrivare al traguardo...Vincente!<br />
Medaglia d’Argento...un secondo posto<br />
strameritato!<br />
Una gara emozionante e sorprendente<br />
sin dall’inizio.<br />
Entrambi rappresentano il meglio del<br />
canottaggio italiano e secondi al mondo<br />
solo alla Nuova Zelanda.<br />
E’ l’Argento dei Bocciati, come viene<br />
definito e commentato dalla cronista di<br />
corrieretv del Corriere della Sera, dopo<br />
l’intervista dei Vice Campioni del Mondo<br />
di Canottaggio.<br />
I due <strong>Finanzieri</strong>, entrambi di origini<br />
Pontine, sostenuti fortemente dal<br />
Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle,<br />
che ha creduto in loro anche quando si<br />
sono sentiti dire dalla Federazione: “Se<br />
proprio volete, provateci da soli”, hanno<br />
dedicato, questa loro vittoria, al<br />
Colonnello della Guardia di Finanza,<br />
Gaetano Bellantuono, scomparso il 22<br />
giugno scorso, all’età di 64 anni. Figura<br />
leggendaria del canottaggio italiano,<br />
OLIMPIADI DI LONDRA 2<strong>01</strong>2<br />
GRANDI RISULTATI PER IL GRUPPO SPORTIVO DELLE FIAMME GIALLE<br />
Bellantuono è stato Comandante dei<br />
canottieri e canoisti delle Fiamme Gialle<br />
di Sabaudia dal 1987 al 2<strong>01</strong>1.<br />
Al loro rientro in Italia, i due campioni,<br />
accompagnati dal Tecnico Franco<br />
Cattaneo, sono stati festeggiati sin<br />
dall’arrivo all’aeroporto di Fiumicino.<br />
Prima tappa a Sabaudia dove Sartori e<br />
Battisti hanno fatto l’entrata trionfale<br />
all’interno del torpedone gialloverde<br />
scortato dai vigili urbani. Arrivati davanti<br />
alla sede del III Nucleo Atleti Alessio<br />
Sartori e Romano Battisti, con accanto<br />
Franco Cattaneo, sono stati letteralmente<br />
assaliti da turisti e cittadini che<br />
assiepavano l’intera piazza. Bagno di<br />
folla, autografi, interviste e Inno d’Italia.<br />
Terminata la festa a Sabaudia il corteo,<br />
scortato dalle auto della Guardia di<br />
Finanza, si è diretto alla volta di Borgo<br />
Montenero, alle porte di San Felice<br />
Circeo. Le medaglie d’argento hanno<br />
fatto l’ingresso all’interno del campo di<br />
calcio. Ad applaudire i due finanzieri<br />
c’erano, infatti, più di cinquemila persone<br />
che hanno potuto rivedere e rivivere, dal<br />
grande schermo, il momento magico<br />
della gara.<br />
Nei giorni seguenti sono stati accolti e<br />
premiati anche dai comuni pontini di<br />
Priverno, città natale di Romano Battisti e<br />
Maenza, dove i genitori di Battisti<br />
svolgono la loro attività commerciale, ed<br />
in fine, al Teatro del Mare di Terracina,<br />
comune di nascita di Alessio Sartori.<br />
Non sono mancati i complimenti della<br />
Presidente della Regione Lazio, Renata<br />
Polverini: “L'argento nel canottaggio agli<br />
atleti laziali Alessio Sartori e Romano<br />
Battisti ci riempie d'orgoglio. Ai due<br />
canottieri pontini vanno le congratulazioni<br />
di tutta l'amministrazione regionale<br />
per una gara che ci ha davvero emozionato,<br />
in cui Alessio e Romano hanno<br />
creduto fino in fondo regalandoci una<br />
medaglia importante per l'Italia e per il<br />
Lazio, che fa il tifo per i suoi sportivi<br />
impegnati a Londra".<br />
A loro vanno dunque anche i nostri di<br />
complimenti, quelli della redazione di<br />
Fiamme Gialle dell’<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> d’Italia che in<br />
qualche modo, ci ha creduto fortemente<br />
alla coppia Sartori-Battisti, pubblicando,<br />
infatti, un articolo sulla rivista “Fiamme<br />
Gialle" (vedi mese di giugno/luglio 2<strong>01</strong>2)<br />
dedicato proprio a loro a sostegno e<br />
come augurio per una buona riuscita<br />
delle gare olimpioniche svoltesi a<br />
Londra. E’ con grande piacere che<br />
riproponiamo anche questo mese uno<br />
spazio dedicato alle Olimpiadi di Londra,<br />
non solo per complimentarci con i<br />
<strong>Finanzieri</strong> Alessio Sartori e Romano
Battisti, ma anche con tutti gli altri atleti<br />
che hanno partecipato alle Olimpiadi e in<br />
particolar modo agli appartenenti del<br />
Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle<br />
della Guardia di Finanza. Anche a loro,<br />
al di là dei risultati ottenuti, vanno le<br />
IL MEDAGLIERE AZZURRO<br />
L’Italia ha chiuso queste Olimpiadi con la<br />
conquista di ben 28 medaglie: 8 Oro, 9 Argento<br />
e 11 Bronzo.<br />
Tra queste, 2 Oro, 2 Argento e 2 Bronzo<br />
(comprese quelle di squadra), sono state vinte<br />
dagli atleti del Gruppo Sportivo delle Fiamme<br />
Gialle.<br />
8 MEDAGLIE D’ORO:<br />
§TIRO CON L'ARCO A SQUADRE UOMINI: Michele<br />
Frangilli, Marco Galiazzo e Mauro Nespoli;<br />
§SCHERMA, FIORETTO INDIVIDUALE DONNE: Elisa<br />
Di Francisca;<br />
§Canoa slalom K1 uomini: Daniele Molmenti;<br />
§SCHERMA, FIORETTO A SQUADRE DONNE: Elisa<br />
Di Francisca, Arianna Errigo, Ilaria Salvatori,<br />
Valentina Vezzali;<br />
§TIRO A VOLO, FOSSA DONNE: Jessica Rossi;<br />
§SCHERMA, FIORETTO A SQUADRE UOMINI: Valerio<br />
Aspromonte*, Giorgio Avola*, Andrea Baldini,<br />
Andrea Cassarà;<br />
§TIRO A SEGNO, CARABINA 50 METRI TRE<br />
POSIZIONI UOMINI: Niccolò Campriani *;<br />
§TAEKWONDO, CATEGORIA +80 KG UOMINI: Carlo<br />
Molfetta.<br />
9 MEDAGLIE D’ARGENTO:<br />
§TIRO A SEGNO, PISTOLA 10 METRI UOMINI: Luca<br />
Tesconi;<br />
§SCHERMA, FIORETTO INDIVIDUALE DONNE:<br />
Arianna Errigo;<br />
§SCHERMA, SCIABOLA INDIVIDUALE UOMINI: Diego<br />
Occhiuzzi<br />
§TIRO A SEGNO, CARABINA 10 METRI UOMINI:<br />
Niccolò Campriani *;<br />
§CANOTTAGGIO, DUE DI COPPIA UOMINI: Romano<br />
Battisti, Alessio Sartori *;<br />
§TIRO A VOLO, FOSSA UOMINI: Massimo Fabbrizi;<br />
§BOXE, PESI MASSIMI UOMINI: Clemente Russo;<br />
§BOXE, PESI SUPERMASSIMI UOMINI: Roberto<br />
Cammarelle;<br />
§PALLANUOTO UOMINI: Matteo Aicardi, Maurizio<br />
Felugo, Pietro Figlioli, Deni Fiorentini,<br />
Valentino Gallo, Massimo Giacoppo, Alex<br />
Giorgetti, Niccolò Gitto, Giacomo Pastorino,<br />
Amaurys Perez, Danijel Premus, Christian<br />
Presciutti, Stefano Tempesti, c.t. Sandro<br />
Campagna.<br />
25<br />
nostre più sincere congratulazioni e<br />
l’augurio di inseguire un futuro costellato<br />
ancora di successi e di ambizioni.<br />
Grazie Azzurri, grazie Gruppo Sportivo<br />
delle Fiamme Gialle della Guardia di<br />
Finanza.<br />
11 MEDAGLIE DI BRONZO:<br />
§SCHERMA, FIORETTO INDIVIDUALE DONNE:<br />
Valentina Vezzali;<br />
§JUDO, CATEGORIA 52 KG DONNE: Rosalba<br />
Forciniti;<br />
§SCHERMA, SCIABOLA A SQUADRE UOMINI: Aldo<br />
Montano, Diego Occhiuzzi, Luigi Samele*, Luigi<br />
Tarantino;<br />
§GINNASTICA ARTISTICA, ANELLI UOMINI: Matteo<br />
Morandi;<br />
§NUOTO, MARATONA 10 KM DI FONDO DONNE:<br />
Martina Grimaldi;<br />
§ATLETICA, SALTO TRIPLO UOMINI: Fabrizio<br />
Donato*;<br />
§TAEKWONDO, CATEGORIA - 80 KG UOMINI: Mauro<br />
Sarmiento;<br />
§BOXE, PESI SUPERLEGGERI UOMINI: Vincenzo<br />
Mangiacapre;<br />
§PALLAVOLO UOMINI: Andrea Bari, Emanuele<br />
Birarelli, Dante Boninfante, Alessandro Fei,<br />
Andrea Giovi, Michal Lasko, Luigi Mastrangelo,<br />
Samuele Papi, Simone Parodi, Cristian Savani,<br />
Dragan Travica, Ivan Zaytsev, c.t. Mauro<br />
Berruto;<br />
§CICLISMO, MOUNTAIN BIKE UOMINI: Marco Aurelio<br />
Fontana;<br />
§GINNASTICA RITMICA A SQUADRE DONNE: Elisa<br />
Blanchi, Romina Laurito, Marta Pagnini, Elisa<br />
Santoni, Anzhelica Savrayuk, Andreea<br />
Stefanescu.<br />
COMPLIMENTI ANCHE ALLE ATLETE Giulia<br />
Quintavalle, 5^ a Judo e Tania Cagnotto, 4^ ai Tuffi.<br />
* Atleti appartenenti al Gruppo Sportivo delle<br />
Fiamme Gialle della Guardia di Finanza.<br />
PARALIMPIADI<br />
Oro e Record del<br />
mondo nei 100 mt.<br />
in 15"87, per la<br />
22enne, atleta<br />
d e l l e F i a m m e<br />
Gialle, Martina<br />
Caironi, nella categoria T42 (amputati sopra il<br />
ginocchio).<br />
FiammeGialle - Giugno/Luglio 2<strong>01</strong>2<br />
Battisti Romano - Alessio Sartori<br />
Samele Luigi<br />
Fabrizio Donato<br />
Campriani Niccolò<br />
Quintavalle Giulia<br />
Cagnotto Tania<br />
Caironi Martina<br />
Giorgio Avola<br />
Valerio Aspromonte
26 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
PENSIONI<br />
di Vincenzo Ruggieri<br />
IL DANNO DA RITARDO ALLA LUCE<br />
DELL’ART. 2-BIS DELLA LEGGE<br />
241/1990 MODIFICATA DALLA LEGGE<br />
69/2009<br />
Recupero dell’Indebito Pensionistico<br />
Nell'intento di risolvere l'annoso problema<br />
relativo anche all'indebito pensionistico<br />
il legislatore ha pensato bene<br />
di introdurre nella nostra legislazione il<br />
cosiddetto “danno da ritardo” creando<br />
nuove “insidie” per il cittadino sino a prevedere<br />
una specifica ipotesi di responsabilità<br />
della Pubblica Amministrazione<br />
per l'inosservanza del termine di conclusione<br />
del procedimento.<br />
Lo dimostra il TAR LAZIO Sez. II, che<br />
con sentenza 5 gennaio 2<strong>01</strong>1, n. 28 ha<br />
cosi deciso:<br />
Danno da ritardo della P.A. – requisito<br />
del mancato conseguimento del<br />
bene della vita anelato al momento<br />
della proposizione dell'istanza.<br />
Il danno da ritardo è un istituto riconoscibile<br />
soltanto a fronte di ingiustificati<br />
dilatori comportamenti da parte<br />
dell'Amministrazione procedente<br />
nell'ambito dell'esercizio di attività vincolata<br />
e non, come è evidente con riferimento<br />
ad un pubblico concorso per<br />
l'arruolamento nel pubblico impiego,<br />
nell'esercizio di attività discrezionale,<br />
sia pure connotata da elementi di tecnicità.<br />
Seppure l'art. 2-bis L. 241/1990 prevede<br />
il risarcimento del danno ingiusto<br />
cagionato dall'inosservanza dolosa o<br />
colposa del termine di conclusione del<br />
procedimento, la norma, come si evince<br />
dal suo tenore testuale, non consente<br />
il risarcimento del danno da ritardo<br />
fine a sé stesso ma solo in relazione<br />
ad un bene della vita ingiustamente<br />
sottratto a colui che poteva nutrire una<br />
legittima aspettativa di conseguirlo.<br />
L'onere di provare il danno incombe sul<br />
danneggiato.<br />
Premesso che nel caso di “inosservanza<br />
dolosa” emergerebbe l'ipotesi di<br />
reato penalmente rilevante, va da sé<br />
che non sarà facile poter dimostrare<br />
che il ritardo nella definizione della pra-<br />
tica pensionistica conclusasi - dopo<br />
venti e più anni - con un addebito per<br />
colpa dell'altrui responsabilità (anzi<br />
della P.A.) abbia procurato un danno di<br />
natura patrimoniale “fine a se stesso”.<br />
Nella fattispecie dell'indebito pensionistico,<br />
a parere di chi scrive, non si è<br />
fatto nessun passo avanti. Anzi. La<br />
scomparsa dell'istituto della “buona<br />
fede” e della “fiducia” riposta dal percettore<br />
nell'agire della Pubblica Amministrazione,<br />
senza la contemporanea<br />
introduzione dell'esistente istituto della<br />
“decadenza quinquennale”, azzerano<br />
le speranze di un vero e proprio risarcimento.<br />
Ancora una volta il legislatore,<br />
nel porre rimedio ad una situazione a dir<br />
poco paradossale ed insostenibile, invece<br />
di proporre una inchiesta per accertare<br />
e rimuovere le cause degli insostenibili<br />
motivi “dilatatori”, punisce chi<br />
colpa non ha, con una legge con la<br />
quale finge di risarcire il danneggiato<br />
ponendo a carico di questi l'onere della<br />
prova. Come se l'attesa di circa<br />
NORMA VECCHIA MA SEMPRE IN VIGORE<br />
QUOTA UNA TANTUM IN CASO DI NUOVO MATRIMONIO<br />
vent'anni per la conclusione del procedimento<br />
non fosse più che una prova.<br />
Si pensi che un banale errore di soli<br />
100,00 € mensili erogati in più del dovuto,<br />
in un segmento temporale di venti<br />
anni, comporterà un addebito di ben<br />
24.000,00 € (ventiquattromila) €. quarantotto<br />
milioni di vecchie lire.<br />
La buona fede del percettore, che tanta<br />
parte ha sempre avuto nella dottrina e<br />
nella giurisprudenza, nonché la convinzione<br />
di ricevere il giusto emolumento<br />
per la fiducia riposta nella Pubblica<br />
Amministrazione, non sono elementi<br />
da poter giustificare una sanatoria. La<br />
riduzione del trattamento pensionistico<br />
a seguito della correzione del dovuto<br />
ed il successivo e conseguente addebito<br />
e quindi la riduzione dell'emolumento<br />
mensile, per il legislatore prima ed il<br />
Giudice dopo, non sono forse, elementi<br />
probatori da costituire un danno da<br />
ritardo risarcibile?<br />
Ancora una volta il “diritto della forza”<br />
prevale sulla “Forza del Diritto”.<br />
Occorrerebbe una legge specifica<br />
avente per oggetto la “Giusta durata<br />
della decretazione pensionistica”,<br />
con l'introduzione della decadenza<br />
quinquennale sull'indebito erogato<br />
ed, in analogia alla cosiddetta Legge<br />
Pinto, un indennizzo per ogni anno in<br />
più della prevista durata del procedimento,<br />
non inferiore a 1.000,00 €. Solo<br />
così si potrà eliminare questa scandalosa<br />
situazione che da sempre affligge<br />
il settore.<br />
Gentile Signora,<br />
rispondo volentieri alla Sua domanda. Alla vedova, nell'ipotesi di nuove nozze, viene<br />
revocata la pensione di reversibilità ma, le viene erogata la "doppia annualità",<br />
pari a due annualità della pensione in pagamento, compresa la tredicesima mensilità,<br />
a titolo di liquidazione in capitale della pensione di reversibilità che cessa di<br />
essere corrisposta. La doppia annualità spetta al coniuge che si risposa, anche se ci<br />
sono figli che percepiscono la pensione. In questo caso i figli avranno diritto ad un<br />
aumento della loro quota.<br />
L'assegno "una tantum" spettante, ai sensi dell'articolo 3 del d.lgs. luogotenenziale<br />
18 gennaio 1945 n. 39, al coniuge che cessi dal diritto alla pensione di reversibilità<br />
per sopravvenuto matrimonio è determinato, nell'ipotesi di contitolarità, nella misura<br />
pari a due annualità della sola quota di pensione spettante al coniuge stesso, e<br />
non già in misura pari a due annualità del trattamento complessivamente erogato.<br />
Nella circostanza ritengo opportuno precisare e richiamare la Sua attenzione<br />
sulle limitazioni per differenza di età.<br />
Ricordo che per le pensioni decorrenti dal 1 gennaio 2<strong>01</strong>2, la Legge n. 111 del 2<strong>01</strong>1<br />
ha stabilito che l'aliquota percentuale della pensione a favore dei superstiti viene<br />
ridotta in caso in cui l'assistito abbia contratto il matrimonio dopo i 70 anni d'età e la<br />
differenza di età tra i coniugi sia superiore a 20 anni. La riduzione è del 10 per cento<br />
per ciascun anno di matrimonio mancante rispetto al numero di 10. In caso di frazione<br />
di anno, la riduzione percentuale è determinata in proporzione. Tale disposizione<br />
non si applica nei casi di presenza di figli di minore età, studenti, o inabili. Resta<br />
fermo il regime di cumulabilità. Ritengo che la presente comunicazione sia meritevole<br />
di larga diffusione perché poco nota e spesso disapplicata.
VARIE<br />
A LATINA RICORDATA LA<br />
FIGURA DEL FIN. ANTONIO<br />
AMBROSELLI<br />
di Sandro Ambroselli<br />
Il 22 giugno 2<strong>01</strong>2, in occasione del 238°<br />
Anniversario di Fondazione del Corpo,<br />
il Comando Provinciale ha organizzato<br />
una serata musicale nel Teatro Cafaro,<br />
dove sono stati premiati alcuni finanzieri<br />
che si sono particolarmente distinti<br />
per la loro dedizione all'Istituzione.<br />
Il Comandante Provinciale, Col. Paolo<br />
Kalenda, ha illustrato i risultati operativi<br />
raggiunti nel 2<strong>01</strong>2 ed inoltre ha celebrato<br />
il Fin. Antonio Ambroselli, originario di<br />
Santi Cosma e Damiano, al quale è<br />
stata concessa la Medaglia di Bronzo al<br />
valor civile alla memoria, che è stata<br />
consegnata dal Prefetto di Latina, Dott.<br />
Antonio D'Acunto, al figlio Dott. Sandro<br />
Ambroselli.<br />
Riportiamo, brevemente, la figura del<br />
Fin. Antonio Ambroselli.<br />
“I veri eroi sono quelli che non amano<br />
raccontare le proprie gesta, sono quelli<br />
che non s'aspettano dagli altri la riconoscenza<br />
che, invece, meriterebbero fino<br />
in fondo; sono quelli, infine, che rifarebbero<br />
ciò che hanno fatto per il solo bene<br />
dell'umanità, per la sola ed inafferrabile<br />
speranza di un futuro migliore e, soprattutto,<br />
lo rifarebbero in nome di quel Dio<br />
di tutti che da lassù guarda e benedice i<br />
“Giusti”. E' questa, in estrema sintesi, la<br />
vita di Antonio Ambroselli, un uomo<br />
come tanti, che come tanti fece del<br />
bene al prossimo in uno dei periodi più<br />
foschi della recente storia del nostro<br />
Paese. Lo fece mentre indossava la gloriosa<br />
uniforme delle Fiamme Gialle e<br />
per la quale visse sino al raggiungimento<br />
di quel grado apicale, Maresciallo Aiutante.<br />
Antonio Ambroselli si arruolò<br />
nella Guardia di Finanza nel settembre<br />
1935, alla vigilia della guerra Italo-<br />
Etiopica, alla quale sperava tanto di<br />
prendere parte. Dieci giorni dopo il fatidico<br />
8 settembre 1943, si sposò con la<br />
signorina Mafalda, con la quale, di lì a<br />
poco, si renderà protagonista di numerose<br />
“missioni di salvataggio” in favore<br />
di molti compaesani, e non, detenuti in<br />
un improvvisato Campo di concentramento<br />
romano. Antonio Ambroselli si<br />
votò, quindi,alla causa umanitaria, adoperandosi,<br />
con tutte le sue forze, sia per<br />
salvare i tanti internati nel campo allestito<br />
presso la fabbrica BREDA, sia per<br />
far fuggire i deportati dalla stazione ferroviaria<br />
di Roma Tiburtina. Rischiò più<br />
volte la fucilazione o comunque la<br />
deportazione, essendo entrato anche a<br />
far parte di una organizzazione partigiana,<br />
interamente composta da <strong>Finanzieri</strong>,<br />
che si era formata sin dall'ottobre<br />
1943. I suoi rischiosissimi salvataggi,<br />
ma anche le mete che riuscirà a raggiungere<br />
durante la sua lunga carriera<br />
ci dimostrano che la frase che egli<br />
VEDETTA “SARDA” AL SEMPIONE<br />
Il Finanziere Giuseppe Pazzola, classe<br />
1906, nato a Sennori, in provincia<br />
di Sassari, il 19 febbraio 1906, arruolato<br />
nella Regia Guardia di Finanza,<br />
nel 1925, ebbe come primo incarico il<br />
servizio di vigilanza doganale presso<br />
l' allora Distaccamento di Iselle, nella<br />
Val Dossola a ridosso del confine italo-svizzero,<br />
a presidio del Passo Sempione<br />
(Simplon pass) e soprattutto del<br />
valico ferroviario (traforo), per l'epoca,<br />
di recentissima inaugurazione (1921).<br />
Il servizio di pattugliamento all'interno<br />
del Traforo resterà indelebile, per tutta<br />
la vita, nella memoria del Finanziere.<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
27<br />
amava spesso citare nella maturità:<br />
“Tutte le cose impossibili, diventano possibili”,<br />
avesse un significato ben definito<br />
ed un valore molto più alto di quanto si<br />
potesse allora immaginare”.<br />
Nella foto la consegna, a cura del Prefetto<br />
di Latina, della Medaglia di Bronzo<br />
al Valor Civile al figlio del Fin. Antonio<br />
Ambroselli.<br />
Successivamente, rientrò in Terra di<br />
Sardegna, dove prestò servizio presso<br />
la Brigata litoranea di Arbatax<br />
(NU). Nel 2006, unitamente alle Autorità<br />
Turritane, alla Sezione A.N.F.I. di<br />
Sassari ed in particolare dell'allora<br />
Comandante provinciale, ha festeggiato<br />
il compimento del 100° Genetliaco.<br />
L' anziana Fiamma Gialla, congiuntamente<br />
all'amata Sposa, sono<br />
entrambi scomparsi nel dicembre<br />
2007 e riposano presso il Cimitero di<br />
Semestene (SS).<br />
Giovanni Casadidio
28 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2 Mini<br />
Il 7 giugno 2<strong>01</strong>2, a Monfalcone, ha<br />
avuto luogo il Raduno del 14° corso<br />
degli ex allievi dell'Accademia Militare<br />
di Modena.<br />
Gli ex allievi, un'ottantina, quasi tutti<br />
generali in quiescenza, fatta eccezione<br />
del Gen. C.A. Rolando Mosca Moschini,<br />
già Comandante Generale della<br />
Guardia di Finanza da gennaio 1997 a<br />
marzo 20<strong>01</strong>, che attualmente svolge il<br />
prestigioso incarico di Consigliere Militare<br />
del Presidente della Repubblica, si<br />
sono ritrovati nell'Isontino per celebrare<br />
e festeggiare l'anniversario del loro<br />
ingresso in Accademia, con una serie di<br />
cerimonie ed iniziative che si sono svolte<br />
a Gorizia, Monfalcone e Trieste, con<br />
visite al Sacrario Militare di Redipuglia,<br />
Risiera di San Saba e alla Foiba di Basovizza.<br />
A Monfalcone, presenti le massime<br />
autorità militari della provincia di Gorizia,<br />
gli alti ufficiali hanno avuto uno<br />
scambio di saluti in Municipio con il Sindaco,<br />
Prof.ssa Silvia Altran e con tutte<br />
le rappresentanze delle Sezione che<br />
RADUNI<br />
Raduno degli ex allievi del 14° Corso dell'Accademia Militare di Modena<br />
fanno parte delle associazioni Combattentistiche<br />
e d'Arma di Monfalcone.<br />
Nell'occasione è stata deposta una<br />
corona d'alloro, in memoria dei Caduti,<br />
presso il locale Monumento alla quale<br />
Raduno degli ex appartenenti alla Direzione di<br />
Amministrazione del Comando Generale<br />
Il 17 marzo 2<strong>01</strong>2, il Lgt. Andrea De Filippo,<br />
attuale capo della Segreteria del<br />
Centro Reclutamento, ha organizzato<br />
un raduno, nella suggestiva cornice di<br />
Villa Spada, dove si sono ritrovati finanzieri<br />
di ogni grado, in servizio ed in congedo,<br />
che negli ultimi cinquant'anni si<br />
sono avvicendati presso la Direzione di<br />
Amministrazione del Comando Generale.<br />
La foto ci è pervenuta dal M.C., in congedo,<br />
Giuseppe Spatarra, socio della<br />
Sezione ANFI di Orbetello - Monte<br />
Argentario.<br />
ha partecipato una nutrita rappresentanza<br />
della Sezione A.N.F.I. di Monfalcone<br />
con il Presidente, S.Ten. Comm.<br />
Giorgio Miccoli.<br />
5 0 ° A N N I V E R S A R I O D I<br />
ARRUOLAMENTO DEL 35°<br />
CORSO AA.SS. “CERVINO”<br />
Il 5 agosto 1962 cinque compagnie di AA.SS.<br />
del 35° Corso “Cervino” venivano nominati<br />
vicebrigadieri, traguardo e sogno di tutti noi<br />
dopo lunghi e duri mesi di corso.<br />
Chi scrive è il M.A. Domenico Ciriello, socio<br />
della Sezione di Castelfranco Veneto, A.S.,<br />
del terzo plotone, 1^ Compagnia del Corso.<br />
Eravamo in molti e nemmeno nove mesi di<br />
corso sono bastati per conoscerci tutti, durante<br />
la mia carriera ne ho incontrati molti di loro.<br />
Ogni tanto sfoglio il “Numero Unico” e rivivo<br />
l'esperienza fatta al corso e al termine del<br />
quale mi sono sentito più maturo e temprato<br />
nel carattere.<br />
Con il collega Antonio Mastrullo, Presidente<br />
della Sezione A.N.F.I. di Conegliano si pensava<br />
di organizzare un mini raduno, degli Allievi<br />
Sottufficiali del 35° Corso “Cervino”, nei prossimi<br />
mesi a Venezia con escursione navale<br />
alle isole della Laguna.<br />
Gli interessati possono mettersi in contatto<br />
con il M. Ciriello, tel. 0423.40<strong>01</strong>38 oppure con<br />
il M. Mastrullo, tel. 0438.63236 (Sezione<br />
Conegliano) cell. 3286658331.
CUNEO<br />
Il 2 agosto 2<strong>01</strong>2 l'Appuntato della Guardia di Finanza in congedo<br />
assoluto, Alfonso Fabbri, ha festeggiato, in Borgo S. Dalmazzo,<br />
il 105° compleanno insieme ai parenti, agli amici ed ai<br />
colleghi più giovani. La più anziana Fiamma Gialla <strong>d'Italia</strong>,<br />
che è anche il più anziano cittadino di Borgo San Dalmazzo,<br />
ha ricevuto la visita del Sindaco della città, Dott. Gian Paolo<br />
Beretta, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza,<br />
Col. Enrico Maria Pasquino, di alcuni militari in rappresentanza<br />
delle Fiamme Gialle in servizio della Provincia e, per<br />
l'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong>, del consigliere<br />
<strong>Nazionale</strong> per il Piemonte e Valle d'Aosta, Cap. Tito Marini e<br />
del Presidente della Sezione di Cuneo, M.A. Domenico<br />
Mastrapasqua, che gli hanno rivolto i più sinceri ed affettuosi<br />
auguri. Nel corso dell'incontro il M.A. Mastrapasqua ha consegnato<br />
all'anziana Fiamma Gialla il Telegramma augurale<br />
del Presidente <strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I., Gen. C.A. Giovanni<br />
Verdicchio. L'appuntato Alfonso Fabbri, nato a Castiglione<br />
dei Popoli (BO) il 2 agosto 1907, si è arruolato nella Guardia di<br />
Finanza il 17 febbraio 1926, entrando a far parte della squadra<br />
Sportiva, quale marciatore, con il grado di “Finanziere”. E'<br />
stato successivamente assegnato ai servizi di vigilanza presso<br />
la Zecca dello Stato a Roma e poi, dopo aver frequentato la<br />
Scuola Alpina di Predazzo, ha svolto servizio presso Reparti<br />
del Corpo ai confini con la Jugoslavia, l'Austria e la Svizzera.<br />
Trasferito a Conegliano Veneto, è stato impiegato in servizi di<br />
vigilanza alla produzione di alcoolici e del tabacco. Proprio<br />
durante la sua permanenza nella provincia di Treviso ha conosciuto<br />
la signora Celeste Pillot, poi diventata sua moglie nel<br />
1940. Durante la sua carriera ha partecipato anche alla Campagna<br />
d'Africa, dal 1935 al 1938, arruolato nel Battaglione<br />
Speciale della Guardia di Finanza inquadrato nel 3° Corpo<br />
VERCELLI<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
29<br />
d'Armata, fianco a fianco con gli Alpini di Borgo San Dalmazzo<br />
(CN). Durante la permanenza in Africa ha contratto la malaria<br />
e, rimpatriato, è stato assegnato alla custodia della tenuta<br />
Reale di San Rossore. Nel 1943 è stato trasferito a Sestri<br />
Levante, alla Difesa Costiera, dove ha subito la cattura e la<br />
prigionia da parte dei nazisti. La carriera e la guerra hanno<br />
lasciato all'Appuntato Alfonso Fabbri qualche cicatrice, ma<br />
anche decorazioni e attestati di benemerenza, quali la Medaglia<br />
Commemorativa per le operazioni militari in Africa Orientale,<br />
la Croce al Merito di Guerra, la Medaglia di Benemerenza<br />
per i volontari della Campagna d'Africa Orientale, il Diploma<br />
di concessione della Croce al Merito di Servizio per la<br />
Regia Guardia di Finanza e l'Attestato di Benemerenza per la<br />
collaborazione ed il contributo prestato per la Lotta di Liberazione.<br />
Il Fin. Ulisse Garrone, socio della Sezione A.N.F.I. di Vercelli,<br />
il 29 luglio 2<strong>01</strong>2 ha compiuto novant'anni. Il Comandante Provinciale<br />
della Guardia di Finanza, Col. Francesco Modica,<br />
alla presenza del Presidente della locale Sezione A.N.F.I.,<br />
Lgt. Nico Lai, ha incontrato il Fin. Garrone per porgergli,<br />
anche a nome del personale in servizio, i più cordiali auguri di<br />
Buon Compleanno. Il Finanziere Garrone si è arruolato nel<br />
Corpo il 31 maggio del 1941 frequentando il corso di formazione<br />
presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo<br />
e si è congedato il 1 febbraio 1946. Ha partecipato, dal<br />
18 novembre 1942 all'8 settembre 1943, alle operazioni di<br />
guerra svoltesi nei Balcani (territorio albanese) col Battaglione<br />
Mobile “Leutari” della Guardia di Finanza dislocato a Brindisi<br />
– Campagna di Guerra del 1943. In seguito, dal 21 dicembre<br />
1943 al 31 agosto 1944, ha partecipato alle operazioni di<br />
guerra svoltesi nel territorio metropolitano italiano col Battaglione<br />
Speciale “Rutigliano” della Guardia di Finanza dislocato<br />
a Bari – campagna di guerra del 1944. Toccanti e particolarmente<br />
interessanti sono stati i racconti e gli aneddoti legati<br />
alle immani difficoltà affrontate durante il periodo di guerra.<br />
La “giovane” Fiamma Gialla ha inoltre svolto servizio di contrasto<br />
al contrabbando di Tabacchi Lavorati Esteri, Sale, Olio<br />
e Grano in diverse località italiane nelle quali, in quel particolare<br />
periodo e contesto, era fiorente il mercato “nero”.
MESSINA<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
Organizzata dal Direttivo di Sezione, nei giorni 9 e 10 giugno<br />
2<strong>01</strong>2, è stata effettuata una gita socio culturale nel triangolo<br />
del magnifico “barocco Ibleo” (Modica, Scicli, Ragusa e Ibla).<br />
Nell'itinerario sono stati ricompresi la visita alla casa natale<br />
del poeta Salvatore Quasimodo in Modica nonché, sulla scia<br />
della fertile penna di Andrea Cammilleri, il castello di Donnafugata,<br />
aristocratica casa di campagna del Barone Corrado<br />
De Spuches ed il palazzo di città di Scicli, sede di servizio (nella<br />
fiction) del commissario Montalbano (al secolo Luca Zingaretti).<br />
La sorpresa per i tanti gitanti è stata la deviazione<br />
dell'itinerario prestabilito per una visita fino a Punta Secca,<br />
località arcinota ai “vecchi” finanzieri di terra e di mare per i<br />
tanti appostamenti notturni al contrasto degli sbarchi di t.l.e. e<br />
per gli altri, invece, quale residenza di colui che è soltanto il<br />
commissario Montalbano. In tutte le località visitate, con parti-<br />
Il cinque Maggio 2<strong>01</strong>2, presso la sala conferenze dell'Hotel<br />
“Re Ferdinando”, un gruppo di Soci A.N.F.I. della Sezione di<br />
Ischia, ha partecipato ad un convegno, organizzato<br />
dall'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Carabinieri Sez. Ischia in collaborazione<br />
con l'associazione Ischia Avvenire, per commemorare<br />
il 10° anniversario della storica visita pastorale del Beato<br />
Pontefice, Giovanni Paolo II, nell'isola di Ischia. Ospiti<br />
d'onore: Sua Eccellenza Mons. Piero Marini, Presidente del<br />
Pontificio Consiglio per i Congressi Eucaristici e già Maestro<br />
30<br />
colare riferimento all'ottocentesco maniero di Donnafugata,<br />
fervevano i preparativi per le imminenti nozze (avvenute poi il<br />
23 giugno 2<strong>01</strong>2) tra Luca Zingaretti e l'attrice Luisa Ranieri.<br />
La comitiva dei gitanti, come era logico, se da una parte prestava<br />
orecchio alle spiegazioni della guida turistica, dall'altra<br />
teneva l'occhio ben aperto nella speranza di poter incrociare i<br />
volti più popolari della nota fiction: il famoso commissario,<br />
Mimì Augello (al secolo Cesare Bacci), Giuseppe Fazio (nella<br />
vita Peppino Mazzotta), il balbuziente Catarella, certamente<br />
presenti “in loco” per le riprese di ulteriori scene della fiction.<br />
Nella foto, il gruppo dei gitanti a Punta Secca con, sullo sfondo,<br />
la terrazza ove Montalbano si rinfrescava, sorseggiando<br />
una bibita in compagnia della sua Livia.<br />
Il primo da destra è il Gen. B. (a) Giovani Gentile, Presidente<br />
della Sezione.<br />
ISCHIA<br />
delle celebrazioni Pontifici durante il papato di Giovanni<br />
Paolo II, la Dott.ssa Agnieszka Koda Debska, Direttrice Generale<br />
delle Poste Polacche, La Dott.ssa Alessandra Zapotoczny<br />
corrispondente di 3 giornali Polacchi, il Dott. Michal<br />
Jedynak coautore in Italia e in Vaticano del film “Un pellegrino<br />
vestito di bianco”, nonché corrispondente della TV Polacca,<br />
ed il Dott. Franco Bucarelli, giornalista vaticanista nonché<br />
figlio di appartenente al Corpo.<br />
Nel suo intervento, il Dott. Bucarelli, che ha seguito Papa<br />
Wojtyla in tutti i suoi viaggi, intervistandolo personalmente,<br />
ha evidenziato la figura umana anziché religiosa, sottolineando<br />
le emozioni che Sua Santità provava quando vedeva e<br />
conosceva nuovi luoghi e nuovi popoli, infatti, specialmente<br />
quando è venuto sull'Isola di Ischia per suo desiderio e per<br />
quello del Vescovo di Ischia S.E. Filippo Strofaldi, nonostante<br />
l'età avanzata e le sofferenze che lo affliggevano, egli si è<br />
divertito molto ad assistere alla rappresentazione del gruppo<br />
folkloristico isolano la “NDREZZATA” ed è rimasto molto colpito<br />
dalle bellezze naturali dell'isola, e dal calore con cui è<br />
stato accolto dagli isolani. Alla fine del convegno è stata celebrata<br />
la Santa Messa, officiata da S.E. Mons. Piero Marini.<br />
Nella foto da sinistra: il M.M. Giovanni Vittozzi ed il M.A. sups<br />
Enrico Dicolandrea segretario e presidente Sez. A.N.C. di<br />
Ischia; Dott: Franco Bucarelli giornalista vaticanista e scrittore;<br />
Brig.C. Rocco Di Costanzo e Brig. Domenico Salvia Presidente<br />
e segretario Sez. A.N.F.I. di Ischia.
BARI - TORITTO - MODUGNO<br />
31<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
L'8 luglio 2<strong>01</strong>2, nell' ambito delle attività statutarie, le Sezioni di Bari, Toritto e Modugno, accompagnate dal Consigliere <strong>Nazionale</strong>, nonché Presidente<br />
della Sezione di Bari, Comm. Antonio Fiore, hanno effettuato il pellegrinaggio a carattere militare-religioso ad Oppido Lucano (PZ) per onorare San<br />
Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato e di tutti i militari. Alla cerimonia di fede hanno partecipato numerose rappresentanze di vari corpi militari<br />
provenienti da ogni parte <strong>d'Italia</strong>.<br />
CATANIA<br />
Alla presenza del Consigliere <strong>Nazionale</strong>, S.Ten. Giuseppe Culò, è stato presentato il nuovo Consiglio direttivo della Sezione, recentemente eletto. Il<br />
S.Ten. Rocco Valerio Lollo è stato riconfermato alla Presidenza della Sezione (foto a sinistra).<br />
Il 20 luglio 2<strong>01</strong>2, presso lo stabilimento balneare “Lido del Finanziere” di Catania, è stato festeggiato il 90° compleanno del brigadiere Antonino D'orto. Il<br />
Presidente della Sezione ed alcuni Consiglieri hanno consegnato al festeggiato, iscritto all'A.N.F.I. dal 1978, un attestato di auguri per la sua lunga e partecipata<br />
militanza prima nel Corpo della Guardia di Finanza ed ora socio affezionato di questa Sezione (foto a destra).<br />
PESCARA<br />
In occasione del 238° Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza l'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong> di Pescara, com'è consuetudine,<br />
ha ritenuto di festeggiare la ricorrenza, nell'ambito degli appartenenti al Sodalizio, il 1° luglio 2<strong>01</strong>2, con la partecipazione alla Santa Messa per onorare<br />
degnamente i nostri defunti e con l'incontro conviviale presso un noto ristorante del luogo. Nel corso del convivio, si è proceduto, a cura del Presidente<br />
S.Ten. Gregorio Totaro e Vicepresidente Brig.c. m. Vincenzo Remigio, alla consegna degli attestati di merito concessi, dal Consiglio di Sezione, ai Soci.<br />
Nelle foto due momenti del convivio relativi ai componenti il Consiglio direttivo ed alla consegna degli attestati di merito ai soci A.N.F.I..
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
MANTOVA<br />
Da sinistra: M.A. Antonio Graziano, Vicepresidente, M.A. Cav. Andrea<br />
Moriconi, Presidente Onorario, Magg. Marco Molle, Comandante Nucleo<br />
pt, Col. Dario Guarino, Comandante provinciale, l'Alfiere e Consigliere,<br />
Brig. Maurizio Artoni ed il Consigliere, M.M. Flaminio Lelli.<br />
32<br />
FRIULI VENEZIA GIULIA<br />
Tutte le Sezioni A.N.F.I. del Friuli - Venezia Giulia, con i rispettivi Presidenti ed il T. Col. Vincenzo d'Amato, Consigliere <strong>Nazionale</strong>, il 26 giugno 2<strong>01</strong>2,<br />
hanno partecipato alla solenne cerimonia, per il 238° Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza, che si è svolta a Trieste, presso la caserma<br />
Campo Marzio, sede del Comando Regionale. Presenti numerose Autorità civili, militari e religiose. Ha presenziato alla cerimonia il Comandante Regionale,<br />
Gen. B. Walter Manzon. Nelle foto, a sinistra: il Presidente della Corte d'Appello di Trieste, Dott. Mario Trampus, consegna gli attestati di benemerenza<br />
ad alcuni soci A.N.F.I.; a destra il Gen. Manzon con i Presidenti delle Sezioni del Friuli - Venezia Giulia.<br />
PAVIA<br />
Il 22 giugno 2<strong>01</strong>2, la Sezione ANFI è stata visitata dal Comandante<br />
Provinciale della Guardia di Finanza di Pavia, Col. Domenico Grimaldi, che<br />
ha ringraziato i soci per la calorosa accoglienza avendo parole di elogio nei<br />
confronti della Sezione. L'Ufficiale ha salutato il Presidente uscente, S.Ten<br />
Antonio Alberti ed il neo Presidente eletto, Brig. C. Salvatore Puntara.<br />
PERUGIA<br />
Il 17 giugno u.s., la Sezione ha partecipato, con la bandiera, alla celebrazione<br />
della ricorrenza dell'ingresso delle truppe alleate nella città di Assisi,<br />
avvenuto il 17 giugno 1944. Il Sindaco, Ing. Claudio Ricci, ha consegnato al<br />
Presidente, M.M.A. c.s. Giovanni Pani ed al V.Pres.te, App. s. Upg Adelio<br />
Toppetti l'attestato di adozione di una tomba di un soldato alleato.<br />
TOLMEZZO<br />
Il 21 giugno 2<strong>01</strong>2, il Direttivo della Sezione ha festeggiato il 238°<br />
Anniversario della Fondazione del Corpo con il Comandante ed i militari in<br />
servizio della Compagnia di Tolmezzo (nella foto i partecipanti all'ingresso<br />
della Cappella dei Salesiani).
MILANO TARANTO<br />
Alla presenza del Comandante Interregionale, Gen. C.A. Vincenzo Delle<br />
Femmine, del Comandante Regionale, Gen. D. Renato Maria Russo, si è<br />
svolta la cerimonia di commiato del Lgt. Mario Canosa. Allo stesso è stata<br />
consegnata, a cura del Presidente della Sezione, Magg. Giovanni Froio la<br />
tessera di socio dell'ANFI.<br />
CASSINO TERAMO<br />
Al termine della cerimonia per il 68° Anniversario del bombardamento della<br />
Città Martire, il Sindaco, Avv. Giuseppe Golini Petrarcone, ha voluto porgere<br />
al S.Ten. Aldo Di Cioccio, gli auguri più affettuosi per il suo 90° Compleanno.<br />
BIELLA BARLETTA<br />
Il 2 giugno 2<strong>01</strong>2, su invito del Prefetto, S.E. Dott. Demetrio Missineo, una<br />
rappresentanza della Sezione, con bandiera, ha partecipato alla celebrazione<br />
dell'Anniversario della Repubblica. Alla cerimonia, svoltasi a Biella,<br />
erano presenti le Autorità, le Associazioni Combattentistiche e d'Arma e<br />
numerosi cittadini biellesi.<br />
33<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
Il 2 giugno 2<strong>01</strong>2, Festa della Repubblica, su invito del Sindaco, una rappresentanza<br />
di soci, guidati dal Brig. Nicola Di Tommaso, ha partecipato alla<br />
cerimonia commemorativa, svoltasi in Piazza della Vittoria.<br />
In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, il Lgt. Christian Poeta, in<br />
servizio, ed il 95 enne M.C. Elia De Angelis, ferito e prigioniero di guerra<br />
40/45, socio della Sezione di Teramo, sono stati insigniti dell'onorificenza di<br />
Cavaliere dell'O.M.R.I.. Con loro nella foto il Comandante Provinciale, Pietro<br />
Pelagatti ed il Presidente della Sezione, M.C. Mario Mirandi.<br />
Benedizione della statua raffigurante "La pietà" di Michelangelo, donata da<br />
Mons. Leonardo Doronzo, parroco della Basilica del Santo Sepolcro di Barletta,<br />
alla Guardia di Finanza. Nella foto, da sinistra: Col. t. ISSMI Giuseppe<br />
Antonio Cardellicchio, Mons. Leonardo Doronzo, Cap. Carmelo Salamone,<br />
Lgt. Antonio Filannino, Presidente dell’A.N.F.I. di Barletta.
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
TREVISO<br />
Il 24 giugno u.s., la Sezione ha partecipato, unitamente al Presidente, Brig.<br />
dr. Oscar Meneghetti, alla cerimonia Commemorativa di Cima Vallona, a<br />
ricordo dell'attentato terroristico perpetrato il 25 giugno 1967. All'evento ha<br />
partecipato il neo Consigliere <strong>Nazionale</strong>, M.C. Virginio Schiavon, ed il<br />
Presidente della Sezione di Santo Stefano di Cadore, M.A. c.s. Rolando<br />
Proietti.<br />
34<br />
CAGLIARI<br />
Martedì 26 giugno 2<strong>01</strong>2, in Cagliari, presso il comprensorio delle caserme “Satta”, “Steri” e “Corrias” di viale Armando Diaz, alla presenza del Comandante<br />
Regionale della Guardia di Finanza, Gen. B. Stefano Baduini, e delle massime autorità regionali, provinciali e cittadine, civili, militari e religiose, è stato<br />
celebrato il 238° anniversario di fondazione della Guardia di Finanza. Presenti all'evento le rappresentanze della locale Sezione A.N.F.I. e delle Associazioni<br />
Combattentistiche e d'Arma.<br />
VELLETRI<br />
Il M.C. Giulio Del Bene, figlio del M.M. Emilio, neo Presidente della Sezione<br />
di Velletri, si è unito in matrimonio con la Sig.na Sabina Baggioli. La<br />
cerimonia ha avuto luogo a Lecco il 30 giugno scorso ed ha visto la<br />
partecipazione del Sindaco di Lecco e del Presidente della locale Sezione,<br />
Comm. Filippo Di Lelio.<br />
CODROIPO<br />
il 21 giugno 2<strong>01</strong>2, soci e familiari della Sezione, assieme al loro Presidente,<br />
M.M. Fabio Papei, hanno festeggiato il 238° Anniversario di Fondazione del<br />
Corpo con il tradizionale convivio sociale. Gradito ospite il Magg. Marco<br />
Iannicelli, Comandante del Nucleo pt di Oristano.<br />
THIENE<br />
Il 20 maggio u.s. i soci e familiari della Sezione, presieduta dal Lgt.<br />
Grazioso Sommaggio, hanno partecipato ad una gita socio culturale<br />
presso il Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera ed al Museo di S.<br />
Martino della Battaglia, luoghi pieni di significato storico della nostra Italia.
PADOVA GRADO<br />
Dal 9 al 16 giugno 2<strong>01</strong>2, la Sezione ha organizzato una gita nella bellissima<br />
località di Baia Domizia (CE). Durante il soggiorno sono state visitate la Reggia<br />
di Caserta, gli scavi di Pompei, la Città di Gaeta e la stupenda cittadina<br />
di Sperlonga ricca di storia e di arte.<br />
LECCO DONGO<br />
Gita socio culturale dei Soci della Sezione, presieduta dal Comm. Filippo Di<br />
Lelio, a Calella de Mar (Barcellona). La foto è stata scattata a Montecarlo<br />
durante il viaggio di ritorno a casa.<br />
SALERNO RIETI<br />
Il M.O. Comm. Giuseppe Presente, socio sostenitore della Sezione, ha partecipato<br />
ai solenni festeggiamenti di San Gabriele dell'Addolorata, presieduti<br />
da S.E. Salvatore De Giorgi, già Arcivescovo di Palermo, presso la frazione<br />
di S. Maria a Vico del Comune di Giffoni Valle Piana (SA).<br />
35<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
Il 20 maggio u.s., i soci della Sezione presieduta dal S.Ten. Rag. Antonio<br />
Russo, hanno promosso una gita turistica culturale a Venezia ed Isole. Un<br />
sentito ringraziamento, per la preziosa collaborazione, al Comando Stazione<br />
Navale del Corpo di Venezia.<br />
I Soci della Sezione, presieduta dal Brig. C. Cav. Saverio Madriota, hanno<br />
effettuato una raccolta fondi, per i terremotati dell'Emilia, con la quale<br />
hanno acquistato abbigliamento intimo e materiale di prima necessità che<br />
è stato donato al Sindaco del Comune di Mirandola (MO), e precisamente<br />
nelle mani della Sig.ra Margherita, Assessore al Comune.<br />
l'11 luglio scorso, presso il Comando Provinciale, alla presenza del<br />
Comandante, Col. Luca Patrone, si è svolta la cerimonia di congedo del<br />
Brig. Dario Tinozzi. Al neo pensionato è stata consegnata, a cura del Presidente<br />
della locale Sezione, M.M. Mario Scardaoni, la tessera di socio<br />
dell'A.N.F.I..
IMOLA<br />
RIMINI<br />
Il Presidente della Sezione, Lgt. Remo D'Alonzo, ha consegnato al Consigliere di<br />
Sezione, App. m. Fausto Cinelli, il diploma di merito, concesso dal Comitato Esecutivo<br />
per il prestigioso ed encomiabile apporto fornito al Sodalizio.<br />
TRIESTE<br />
36 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
Ottantesimo compleanno del Fin. Silvio Monti, socio della Sezione, al quale è stato<br />
consegnato, a cura del Presidente della Sezione, M.A. Nicola Belardo, l'attestato di<br />
benemerenza concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong>.<br />
Consegnata, a cura del Presidente della Sezione, M.A. Gianfranco Masia, una<br />
targa ricordo al Comm. Sergio Fachin, per il costante ed encomiabile impegno profuso<br />
nei confronti del Sodalizio.<br />
Benemerenza<br />
CERVIGNANO DEL FRIULI<br />
Consegnato dal Consigliere <strong>Nazionale</strong>, Ten. Col. Vincenzo Nicola d'Amato, all'App.<br />
Romildo Ceccotti, l'attestato di benemerenza concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong>,<br />
Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.<br />
MASSA E CARRARA<br />
Il Presidente della Sezione, M.A. Cav. Giuseppe Bellè, alla presenza del Consigliere<br />
<strong>Nazionale</strong>, Comm. Marco Mugnaini, ha consegnato al Brig. Giuseppe Mosti ed all'App.<br />
Gino Biancardi, l'attestato di benemerenza concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong>.<br />
NETTUNO - ANZIO<br />
L'8 giugno 2<strong>01</strong>2, il Presidente<br />
della Sezione,<br />
M.M.A. Cav. Uff. Andrea<br />
Guglielmelli ha consegnato<br />
all'App. Bernardino<br />
Trinchese, una pergamena<br />
in occasione dell'<br />
80° compleanno, festeggiando<br />
egli stesso il suo<br />
86° compleanno, con<br />
viva soddisfazione di tutti<br />
i soci.
Recensioni<br />
L'ECO DEI MIEI PASSI A<br />
KABUL, DI GIUSEPPE<br />
AMATO, ED. MURSIA<br />
EDITORE, PAGG. 176<br />
€. 15,00.<br />
Siamo così abituati a<br />
sentir parlare di<br />
Kabul, dei talebani,<br />
del comando Nato,<br />
delle missioni di pace<br />
che spesso, forse,<br />
dimentichiamo che dietro ci sono delle<br />
persone. Per molti di noi sono solo notizie<br />
che vengono da posti lontani e riguardano,<br />
per lo più, realtà che non hanno nulla<br />
a che fare con la nostra. Giuseppe Amato,<br />
capitano dell'esercito italiano, ne<br />
'Leco dei miei passi a Kabul dà volto e<br />
concretezza a questo mondo. Nel libro,<br />
pubblicato da Mursia, sono raccolte venti<br />
storie che vengono da Kabul, storie che<br />
sono state vissute in prima persona da<br />
Amato. Non ci si aspetti chissà quali fatti<br />
eclatanti (anche se ci sono, purtroppo,<br />
DOGANE, DOGANIERI E FIAMME GIALLE AD<br />
ACCIAROLI E PIOPPI (1187 – 1999).<br />
GERARDO SEVERINO. EDIZIONI DEL CEN-<br />
TRO DI PROMOZIONE CULTURALE PER IL<br />
CILENTO<br />
Nell'antico Reame di Napoli, le gabelle di<br />
minor conto, esercitate a vario titolo, sia<br />
dai funzionari statali che dai feudatari<br />
locali, erano definite “Doganelle”, in contrapposizione<br />
alla cosiddetta “Dogana<br />
grande”, alla quale lo Stato percepiva un<br />
relazioni di attentati), ma è soprattutto la<br />
quotidianità a farla da padrone in queste<br />
pagine e a dare alla narrazione un sapore<br />
più vero. Con uno stile lontano da fronzoli<br />
e maniere di mestiere (a volte sembra di<br />
leggere dei verbali “militari” per via<br />
dell'essenzialità dello stile e del modo<br />
diretto di esprimersi), Giuseppe Amato ci<br />
presenta i suoi incontri con i politici di<br />
Kabul e, prima ancora, con i loro segretari,<br />
le usanze degli afghani, la paura che si<br />
prova nel sentirsi tirare per la giacca e le<br />
curiosità di alcune abitudini. Soprattutto<br />
Amato ne L'eco dei miei passi a Kabul ci<br />
racconta la vita che si svolge in quella città.<br />
E prova a pennellare dinanzi ai nostri<br />
occhi qualche aspetto del carattere degli<br />
afghani, forgiato da un territorio arido,<br />
duro e a volte inaccessibile che la tradizione<br />
culturale locale così spiega: Quando<br />
Dio creò la Terra decise anche dove piazzare<br />
i diversi Paesi e continenti; alla fine,<br />
trovandosi alcuni popoli senza un lembo<br />
di terra, Dio si trovò costretto a rivedere i<br />
maggior rendimento. Acciaroli e Pioppi<br />
non furono attive solo come “Dogane<br />
Baronali” gestite cioè direttamente dal feudatario<br />
del posto, ma anche “Doganelle<br />
della seta e del mare, considerata anche<br />
la loro particolare collocazione geografica<br />
che ne ha fatto un avamposto della lotta al<br />
contrabbando marittimo. Ad Acciaroli,<br />
così come a Pioppi, la Dogana non rappresentò<br />
solo una fonte di guadagno per<br />
la Badia di Cava, alla quale tali località<br />
appartenevano, e per i signorotti locali<br />
che vi possedettero il feudo dopo il 1410.<br />
Essa configurò quel legame con l'esterno,<br />
con il nuovo e spesso anche con l'ignoto,<br />
avendo ospitato per secoli e secoli,<br />
all'ombra della sua antica torre vicereale,<br />
nella vecchia “Taberna” e nei suoi uffici<br />
genti provenienti da ogni angolo della terra,<br />
le quali a stento riuscivano a spiegarsi<br />
nella propria lingua madre. La storia di<br />
quelle Dogane, dei Doganieri e, ancora<br />
più vicino a noi, delle Fiamme Gialle che vi<br />
hanno vissuto sino la secolo scorso è davvero<br />
affascinante, essendo stati (sia gli<br />
uomini che gli uffici che essi stessi rappresentavano)<br />
testimoni di un luminoso passato<br />
nel quale quasi tutte le terre del<br />
Cilento sono state teatro di incredibili traffici<br />
mercantili, di straordinari accadimenti<br />
militari, ma anche di progressi scientifici e<br />
culturali, oltre che mete di grandi scrittori e<br />
viaggiatori che ne hanno lasciato lusinghiere<br />
testimonianze.<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
37<br />
confini e, limitandoli e tagliandoli, recuperò<br />
vasti, sconfinati brandelli di terraferma.<br />
Si trovò quindi con tanti ritagli, li gettò<br />
nel buco che sul mappamondo era rimasto<br />
vuoto tra l'Asia centrale e il subcontinente<br />
indiano, e infine disse: “Questo è<br />
l'Afghanistan”.<br />
IL CONTRABBANDIERE DI UOMINI. STORIA<br />
DEL FINANZIERE GIOVANNI GAVINO TOLIS,<br />
UN EROE DEL BENE AL SERVIZIO<br />
DELL'UMANITÀ (1919-1944). GERARDO<br />
SEVERINO, CARLO DELFINO EDITORE,<br />
2<strong>01</strong>2. “Contrabbandieri di Uomini" è<br />
l'appellativo con cui la Polizia di frontiera<br />
germanica definiva in atti, dopo l'8 settembre<br />
1943, i "passatori", vale a dire<br />
coloro i quali favorivano l'espatrio clandestino<br />
in Svizzera, sia di ebrei che di perseguitati<br />
dal nazifascismo. Giovanni Gavino,<br />
sardo di Chiaramonti (Sassari) si era<br />
arruolato nella Guardia di Finanza nel<br />
1938, poco più che ventenne. Destinato<br />
al Circolo di Como, venne impiegato in<br />
servizio al confine italo-elvetico presso la<br />
Brigata di frontiera di Ponte Chiasso.<br />
Attraverso quel valico, dal settembre '43<br />
all'aprile del '44 (quando venne catturato<br />
e deportato a Mauthausen, ove poi<br />
sarebbe morto), grazie a lui e a uomini e<br />
donne altrettanto generosi, sarebbero<br />
passati molti fuggiaschi, centinaia e centinaia<br />
di vite umane che altrimenti avrebbero<br />
conosciuto gli orrori dei lager nazisti,<br />
prima di subire un'orribile fine. Pur essendo<br />
trascorsi oltre sessant'anni da quegli<br />
eventi, alcune preziose carte d'archivio ci<br />
hanno consentito di restituire alla famiglia<br />
d'origine, al suo paese natale, alla Guardia<br />
di Finanza ed alla Storia la sua vita, il<br />
suo esempio di italianità, il suo estremo<br />
sacrificio. Ebbene, Giovanni Gavino Tolis<br />
viene, oggi, riconosciuto come un uomo<br />
giusto, dal cuore grande, sul cui petto brillasimbolic<br />
a m e n t e<br />
una Medaglia<br />
d'Oro,<br />
q u e l l a a l<br />
Merito Civile<br />
che il Presidente<br />
della<br />
Repubblica,<br />
G i o r g i o<br />
Napolitano,<br />
gli ha voluto<br />
c o n f e r i r e<br />
"alla memoria".
38 FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
SOCI CHE SI FANNO ONORE<br />
MAGG. BENITO GELASIO<br />
L'ex Presidente della Sezione di Gaeta,<br />
Magg. Della Riserva Benito Gelasio,<br />
all'età di 76 anni ha conquistato<br />
in un torneo internazionale, svoltosi a<br />
Napoli presso la piscina olimpionica<br />
“Scandone” due splendide medaglie:<br />
l'argento nei 50 metri stile libero, e<br />
bronzo nei 50 metri rana.<br />
PROMOZIONI<br />
Il seguente militare in congedo è stato<br />
promosso al grado superiore nel ruolo<br />
d'Onore:<br />
a Capitano<br />
Ten. Toccaceli Pietro, socio della Sezione<br />
di Verona.<br />
NOZZE D’ORO<br />
I seguenti soci hanno festeggiato il loro<br />
50° anniversario di matrimonio:<br />
V.Brig. Cesare De Luca, socio fondatore<br />
della Sezione di Grado, e consorte<br />
Sig.ra Anita Parenzan;<br />
M.M. Cav. Uff. Gaetano Pirulli, Consigliere<br />
della Sezione di Bari, e consorte<br />
Sig.ra Atonia Lamascese.<br />
NOZZE<br />
I seguenti soci o loro familiari hanno<br />
contratto matrimonio:<br />
M.C. Giulio Del Bene, in servizio nel<br />
Corpo figlio del M.M. Emilio, Presidente<br />
della Sezione di Velletri, con la Sig.na<br />
Sabina Baggioli;<br />
Brig.c. Giuseppe Iuso, socio della<br />
Sezione di Bitonto, con la Sig.na Anna<br />
Marinelli;<br />
Sig.na Letizia Lo Sardo, figlia del S.Ten.<br />
Cav. Vincenzo, socio della Sezione di<br />
Agrigento, con il Dott. Tommaso La<br />
Susa;<br />
Sig.na Antonella Occhiogrosso, figlia<br />
del Brig. c. Trifone, socio della Sezione<br />
di Bitetto, con il Sig. Giuseppe Balestra;<br />
Fin.sc. Luciano Roncade, in servizio nel<br />
Corpo figlio del S.Ten. Cav. Giuseppe,<br />
Segretario della Sezione di Agrigento,<br />
con la Sig,na Rossana Tardivo.<br />
Sono nati:<br />
CULLE<br />
Matteo, nipote del Brig.c. Michele Villani,<br />
Segretario della Sezione di Enna;<br />
Arianna, figlia del Cap. Emilia Rosselli,<br />
Com.te della Compagnia di Rovereto e<br />
del Cap. Antonio Lamorte in servizio nel<br />
Corpo, soci della Sezione di Rovereto;<br />
Benedetta, figlia del M.C. Michele<br />
Cipulli, in servizio presso il Comando<br />
Generale, e nipote del Brig. c. Angelo<br />
Cipulli, socio della Sezione di Taranto;<br />
Giorgia, figlia dell'App.sc. Giovanni<br />
Savoca in servizio nel Corpo, socio<br />
della Sezione di Enna;<br />
Federico Canio, figlio del Sig. Andrea Di<br />
Pierro, socio della Sezione di Trapani, e<br />
della Sig.ra Giusy Stabile, nipote del<br />
Brig. Canio Di Pierro, Presidente della<br />
Sezione di Trapani, e della consorte<br />
Signora Margherita Genna;<br />
Lisa, nipote del M.C. Giovanni Spigarel-<br />
li, Presidente della Sezione di Fano, e<br />
della consorte Sig.ra Maria Stabile;<br />
Martina, figlia dell'App. Nicola Gerboni<br />
in servizio nel Corpo e della Sig.ra Rita<br />
Rondina, nipote della Sig.ra Anna Lidia<br />
Benedetti, socia della Sezione di Fano;<br />
Nicola, nipote del Brig.c. Giuseppe Laudani,<br />
Presidente della Sezione di Locri;<br />
Nicolò, nipote del M.M. Fernando Roncaccioli,<br />
Consigliere della Sezione di<br />
Modena, e della consorte Sig.ra Oriele<br />
Bonvicini;<br />
Riccardo, nipote del Brig.c. Donato<br />
Calabrese, socio della Sezione di Siracusa;<br />
Salvatore, nipote del M.llo Vincenzo<br />
Armenio, socio della Sezione di Udine.<br />
LAUREE<br />
Sig.na Vittoria Amaduzzi, nipote del<br />
M.M.a Carlo Amaduzzi, Segretario<br />
della Sezione di Fano, in “Ingegneria<br />
Gestionale”;<br />
Sig. Nicola Corti, figlio del Sig. Danilo,<br />
socio benemerito della Sezione di Pisa,<br />
in “Ingegneria Informatica”, presso<br />
l'Università di Pisa;<br />
Sig.na Sabrina Catanzaro, figlia del<br />
M.C. Antonio, socio della Sezione di<br />
Latina, in “Medicina e Psicologia”;<br />
Sig. Giuseppe Chechile, figlio del<br />
V.Brig. Antonio, socio della Sezione di<br />
Muggia, in “Ingegneria Informatica”;<br />
Sig.na Ilaria Fiorillo, figlia dell'App. Annibale,<br />
socio della Sezione di Velletri, in<br />
“Valorizzazione dei Beni Storici Artistici”;<br />
Sig. Mauro Loisi, figlio della Sig.ra Mangione<br />
Giovanna ved. Loisi, socia della<br />
Sezione di Siracusa, in “Economia<br />
Aziendale”.<br />
“Fiamme Gialle” formula infiniti e fervidi<br />
auguri di ogni bene e felicità al neo<br />
promosso, ai coniugi che hanno<br />
festeggiato le nozze d'oro, ai neo sposi, ai<br />
neonati ed ai neo laureati.
TRISTIA<br />
RICORDO DEL S. TEN. FRANCESCO<br />
PUDDU<br />
In data 2.7.2<strong>01</strong>2 è deceduto in Lucca<br />
dopo una brevissima malattia il S.Ten.<br />
Francesco Puddu, socio della Sezione<br />
di Lucca dalla sua fondazione, avrebbe<br />
compiuto 90 anni a fine anno. Socio più<br />
anziano della Sezione ma sempre presente<br />
alfiere fino a pochi mesi. Di carattere<br />
socievole e sempre positivo, di<br />
recente il 27.11.2<strong>01</strong>1, era stato insignito<br />
presso la Prefettura di Lucca in occasione<br />
del Giorno della Memoria della<br />
Medaglia d'Onore, in quanto internato<br />
nei lager nazisti dopo l'8 settembre<br />
1943. Uomo d'altri tempi, educato e<br />
rispettoso verso tutti, era punto di riferimento<br />
di tutti i soci più giovani. Rimasto<br />
vedovo qualche tempo addietro, era del<br />
tutto autosufficiente ed indipendente.<br />
Lascia due figli, apprezzati professionisti<br />
della città, e vari nipoti. Ai funerali ha<br />
partecipato una folta schiera di soci,<br />
insieme al Consiglio direttivo più rappresentanti<br />
del servizio attivo del<br />
Comando Provinciale. Addio Francesco,<br />
ti porteremo sempre nel nostro cuore.<br />
Magg. Ivano Betti, Presidente della<br />
Sezione di Lucca<br />
SONO DECEDUTI I SEGUENTI SOCI<br />
O LORO FAMILIARI:<br />
Brig. Licio BALDERI, socio della<br />
Sezione di Pisa, nel mese di luglio<br />
2<strong>01</strong>2;<br />
Brig. Gino BRUNO, Socio della Sezione<br />
di Lamezia Terne, il 16.7.2<strong>01</strong>2;<br />
Brig. Nicola CARAMANICO, di anni<br />
94 socio della Sezione di Forlì, il<br />
4.7.2<strong>01</strong>2;<br />
M.C. Michele CARRATTA, Vice Presidente<br />
della Sezione di Chivasso, il<br />
20.6.2<strong>01</strong>2;<br />
Fin. Arcangelo CASSIANI, socio della<br />
Sezione di L'Aquila, il 24.6.2<strong>01</strong>2;<br />
M.M. Giovanni COLETTI, Revisore dei<br />
conti della Sezione di Siena, il<br />
9.7.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig.ra Roberta COLOMBATI, consorte<br />
del Sig. Stefano Ciminari, socio simpatizzante<br />
della Sezione di Fano, il<br />
31.5.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig. Antonio DALL'ARA, socio simpatizzante<br />
della Sezione di Cervia,<br />
l'8.5.2<strong>01</strong>2;<br />
M.A. Giovanni DI MATTEO, socio<br />
della Sezione di Brescia, il 25.6.2<strong>01</strong>2;<br />
S.Ten. Alessandro DI VICO, socio<br />
della Sezione di Salerno, il 22.1.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig.ra Annuccia ENNA, madre del<br />
S.Ten. Giovanni Caria, Consigliere<br />
della Sezione di Pavia, il 12.3.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig.ra Anna Maria FATO, socia simpatizzante<br />
della Sezione di Salerno, il<br />
3.1.2<strong>01</strong>2;<br />
Fin. Gianfranco FERRANTE, socio<br />
della Sezione di Torino, il 30.6.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig.ra Assunta FRISENNA, consorte<br />
del V.Brig. Raffaele Serafini, socio della<br />
Sezione di Monfalcone, il 7.7.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig.ra Luisa GALBIATI ved. Brig. Cecco,<br />
socia della Sezione di Lecco, il<br />
29.7.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig. Sisto GOI, padre dei Brig. Franco<br />
e Valerio, soci della Sezione di Tolmezzo,<br />
il 2.7.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig.ra Anna Maria GUZZINATI, ved.<br />
Piscitelli, socia della Sezione di Mirandola,<br />
il 28.6.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig. Guido IANNIELLO, padre del Ten.<br />
Felice, Presidente della Sezione di<br />
Nocera Inferiore, il 16.7.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig. Nicolò MESSINA, socio simpatizzante<br />
della Sezione di Catania, il<br />
19.7.2<strong>01</strong>2;<br />
Brig. Luigi MINELLI, di anni 72 socio<br />
FiammeGialle - Agosto 2<strong>01</strong>2<br />
39<br />
della Sezione di Salerno, il 20.6.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig.ra Gabriella MONTELLANICO,<br />
madre del Brig.c. Sandro Marchetti,<br />
socio della Sezione di Latina, il<br />
18.6.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig.ra Massima MONTI, madre del<br />
Fin. Luciano Zavoli, Segretario della<br />
Sezione di Cervia, il 22.6.2<strong>01</strong>2;<br />
M.M.a. Egisto PASQUALI, socio della<br />
Sezione di Vicenza, il 17.7.2<strong>01</strong>2;<br />
App. Pietro PASTORE, socio della<br />
Sezione di Genova, il 28.5.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig.ra Rosalia LEONARDI, madre del<br />
Brig.c. Dario Paternoster, socio della<br />
Sezione di Biacesa, nel mese di luglio<br />
2<strong>01</strong>2;<br />
Sig. Alberto ORTOLANI, socio della<br />
Sezione di Roma-1/Nord, il 29.6.2<strong>01</strong>2;<br />
App. Oreste PISTONI, socio della<br />
Sezione di Fano, il 6.5.2<strong>01</strong>2;<br />
App. Marco POLI, socio della Sezione<br />
di Brescia, il 7.6.2<strong>01</strong>2;<br />
App. Alfonso SAPIA, socio della<br />
Sezione di Bagheria, l'8.7.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig. Vito SCALETTA, padre del Brig.c.<br />
Gino, socio della Sezione di Bologna, il<br />
15.6.2<strong>01</strong>2;<br />
Brig. c. Raffaele SCHETTINO, socio<br />
della Sezione di Bologna, il 9.3.2<strong>01</strong>2;<br />
Brig. Comm. Giuseppe SORRENTINO,<br />
socio della Sezione di Verona, il<br />
13.7.2<strong>01</strong>2;<br />
Sig. Sergio TOCH, fratello dell'App.<br />
Lucio, Consigliere della Sezione di Tolmezzo,<br />
il 7.7.2<strong>01</strong>2.<br />
Ai familiari degli Estinti il nostro<br />
sentito cordoglio<br />
Errata Corrige<br />
Sul n. 5/2<strong>01</strong>2 è stato erroneamente<br />
comunicato il decesso del socio Franco<br />
CONTI della Sezione di San Miniato.<br />
Trattasi invece del Sig. Pierino CONTI,<br />
fratello del socio suindicato. La Redazione<br />
si scusa per l'inconveniente.
Ideazione e Realizzazione Grafica: Claudio Coco<br />
RACCOLTA FONDI PRO TERREMOTATI<br />
RACCOLTA FONDI PRO TERREMOTATI<br />
In relazione alla gravissima calamità, che ha recentemente colpito le popolazioni dell'Emilia Romagna , la Presidenza <strong>Nazionale</strong>,<br />
sicura d'interpretare i sentimenti di umana solidarietà di tutti gli associati, ha deciso di attivare una raccolta volontaria di<br />
fondi, rivolta alle Sezioni ed ai rispettivi associati, da destinare ai soci che, a causa del predetto evento, hanno subito danni o<br />
vivono in condizioni precarie e risultino bisognosi di sostegno.<br />
I VERSAMENTI POTRANNO ESSERE EFFETTUATI:<br />
- sul c/c Postale nr. 12222428 (con bollettino postale) intestato alla “Sezione A.N.F.I. di Reggio Emilia”;<br />
- con Bonifico bancario IBAN IT 94T076<strong>01</strong>12800000<strong>01</strong>2222428.<br />
Inserire nella causale “PRO TERREMOTATI EMILIA ROMAGNA”.<br />
La Presidenza ed il Periodico “Fiamme Gialle” RINGRAZIANO tutti coloro che vorranno partecipare all'iniziativa.<br />
LA RACCOLTA FONDI AVRA’ TERMINE IL 31 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2.