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1 Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dipartimento di ...

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I risultati <strong>di</strong> Raich e Nadheloffer sono stati riconfermati dalla relazione significativa osservata,<br />

secondo la quale FS + FE = 161 + 3.61 * FA (R2 = 0.73 e p < 0.01) (Davidson et al., 2002).<br />

Queste analisi, su scala mon<strong>di</strong>ale, giungono alla conclusione che il TBCA è in genere uguale ad<br />

almeno due volte la produzione <strong>di</strong> lettiera epigea e che l’assunzione CS – CR – CL = 0 può essere<br />

utilizzata con un margine <strong>di</strong> errore minimo, meno del 3% in uno stu<strong>di</strong>o effettuato da Giar<strong>di</strong>na et<br />

al. (2002).<br />

Quin<strong>di</strong> se FS e FE corrispondono alla respirazione del suolo (Rs) e FA alla produzione <strong>di</strong> lettiera,<br />

allora l’equazione può essere semplificata in:<br />

TBCA = Rs − Fa<br />

Un ulteriore aggiornamento sui dati <strong>di</strong> respirazione e caduta <strong>di</strong> lettiera è stato effettuato più<br />

recentemente da Tognetti e Marchetti (2006). Gli autori hanno aggiunto nuove misure, presenti<br />

nella letteratura più recente, <strong>di</strong> respirazione del suolo e <strong>di</strong> caduta <strong>di</strong> lettiera, separando<br />

nell’analisi a scala globale le foreste mature dalle formazioni giovani. Le foreste giovani hanno<br />

mostrato una regressione più ripida rispetto a quelle mature in<strong>di</strong>cando come, in questi ecosistemi,<br />

l’allocazione ipogea totale <strong>di</strong> C (inclusa la respirazione), sia proporzionalmente maggiore rispetto<br />

a boschi maturi. Il risultato del lavoro citato riapre comunque il <strong>di</strong>scorso relativo alla <strong>di</strong>fficile<br />

definizione <strong>di</strong> stato stazionario per le foreste giovani (Tognetti e Marchetti, 2006) ed in<br />

particolare <strong>di</strong> quelle recentemente sottoposte ad interventi <strong>di</strong> gestione; gli stessi autori, infatti,<br />

affermano che la relazione statistica, derivata usando bilanci forestali del C, ha un valore per<br />

analisi a scala globale, ma non sempre riesce a trovare applicazione per analisi a livello <strong>di</strong> sito.<br />

Allo stesso tempo, dovrebbe essere anche valutata a scala minore, per identificare come variano i<br />

modelli d’allocazione del C nelle foreste in funzione dell’età del bosco, <strong>della</strong> composizione<br />

specifica, e delle pratiche <strong>di</strong> gestione (Tognetti e Marchetti, 2006).<br />

4.3 Materiali e meto<strong>di</strong><br />

4.3.1 Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> campionamento <strong>della</strong> biomassa epigea<br />

4.3.1.1 Alberi modello<br />

Sulla base dei dati <strong>della</strong> martellata effettuata in occasione dell’utilizzazione del 2008 (tabella 1),<br />

sono state selezionate 10 piante rappresentative delle <strong>di</strong>verse classi <strong>di</strong>ametriche (cd). Tra le<br />

piante destinate al taglio, in accordo con la <strong>di</strong>tta aggiu<strong>di</strong>catrice del lotto boschivo, sono stati<br />

scelti 10 cerri, <strong>di</strong> cui due per le classi <strong>di</strong>ametriche 20, 30 e 35 e uno per le restanti classi. Non è<br />

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