1 Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dipartimento di ...
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- due <strong>di</strong>ametri perpen<strong>di</strong>colari del volume occupato dalla rinnovazione o dagli arbusti;<br />
- numero e <strong>di</strong>ametro dei polloni presenti sulle ceppaie.<br />
L’analisi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione delle specie è stata eseguita in tutte le particelle per il piano dominante<br />
e per il piano dominato nella 70 mentre per la 06 e la 97 è stata misurata la frequenza delle specie<br />
<strong>della</strong> rinnovazione gamica e agamica al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> 1.30 m. Per la rinnovazione agamica, la<br />
frequenza è stata calcolata sulle singole ceppaie e non sul numero <strong>di</strong> polloni per evitare errori <strong>di</strong><br />
stima dovuti alle caratteristiche pollonifere variabili per le singole specie. In ciascuna particella è<br />
stato inoltre misurato l’In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Area Fogliare con il LAI 2000 <strong>della</strong> LICOR a 1.30 m dal suolo.<br />
Le misure sono state effettuate nei mesi <strong>di</strong> Agosto 2008 e Agosto 2009 in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> luce<br />
<strong>di</strong>ffusa per evitare errori <strong>di</strong> stima da parte <strong>della</strong> strumentazione. Tutti i dati strutturali rilevati<br />
sono stati inseriti in un foglio <strong>di</strong> input e rappresentati graficamente con il software SVS (Stand<br />
Visualization System), messo a punto dall’USDA (United States Department of Agricolture).<br />
Infine è stata eseguita una PCA (Principal Component Analysis) con il software SPSS con le<br />
variabili strutturali continue che sono: il <strong>di</strong>ametro (d), l’area basimetrica (g), l’altezza (h) e il<br />
rapporto ispo<strong>di</strong>ametrico (h/d).<br />
3.3 Risultati<br />
3.3.1 parametri dendrometrici e il LAI<br />
I risultati relativi all’analisi strutturale nelle quattro particelle del soprassuolo dominante sono<br />
riassunti in tabella 1. La densità delle particelle tagliate (08, 06, 97) è in me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 141 piante per<br />
ettaro. Nella non tagliata (70), considerando sia il piano dominante che il dominato, le piante ad<br />
ettaro sono 2777, <strong>di</strong> cui 344 presenti nel piano dominante. L’elevata densità <strong>di</strong> questa particella è<br />
dovuta al fatto che in passato non sono stati eseguiti i tagli <strong>di</strong> <strong>di</strong>radamento e che non è stata<br />
ancora sottoposta a taglio <strong>di</strong> preparazione o sementazione. La conseguenza è un valore elevato<br />
del rapporto ipso<strong>di</strong>ametrico che in<strong>di</strong>ca la presenza <strong>di</strong> piante che, per la forte competizione per lo<br />
spazio, si sono accresciute maggiormente in senso verticale. L’altezza dominante <strong>della</strong> 08 è<br />
leggermente superiore alle altre particelle e ciò è probabilmente dovuto ad una maggiore fertilità<br />
legata anche alla localizzazione nella parte alta <strong>della</strong> particella assestamentale.<br />
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