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1 Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dipartimento di ...

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prolungamento <strong>della</strong> via <strong>di</strong> servizio l’esbosco verrà ad essere notevolmente agevolato e tutto il<br />

legname potrà aver il miglior impiego possibile” (Montaldo, 1949).<br />

A partire dal 1963 i tagli nella foresta <strong>di</strong> Feudozzo furono sospesi. Nel 1965 viene costruito un<br />

laghetto artificiale per l’irrigazione dei prati-pascoli ed anche del vivaio forestale. Quattro anni<br />

dopo l’ASFD cede il suddetto vivaio forestale all’Istituto Sperimentale per la Selvicoltura <strong>di</strong><br />

Arezzo in attuazione <strong>della</strong> legge 28/3/1969 n 279 che a sua volta ne concede la gestione<br />

all’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste <strong>di</strong> Isernia, riservandosi alcuni appezzamenti per<br />

coltivazioni sperimentali (La Marca, 1977). Dal Piano <strong>di</strong> Gestione Naturalistica del 1977 risulta<br />

inoltre che la foresta <strong>di</strong> Feudozzo era ormai libera da usi civici o servitù nei confronti delle<br />

popolazioni locali: “La convenzione menzionata è stata oggetto <strong>di</strong> numerose proroghe, l’ultima<br />

delle quali è scaduta il 20/1/1976. Un’ulteriore concessione riguardava a favore <strong>degli</strong> abitanti <strong>di</strong><br />

Pagliarone i prati pascoli <strong>di</strong> Setteporte i quali sono stati inclusi nelle Aree <strong>di</strong> interesse<br />

Nazionale”.<br />

La cerreta <strong>della</strong> zona semipianeggiante del fondovalle del torrente Vandra, oggetto <strong>di</strong> questo<br />

stu<strong>di</strong>o, era stata sud<strong>di</strong>visa in circa 10 particelle nel 1969 successivamente raggruppate in una<br />

unica nel secondo PDA (La Marca, 1977) (figura 2).<br />

Figura 2: Carta redatta per il PDA del 1949 (a sinistra) nel quale la cerreta era stata sud<strong>di</strong>visa in circa 10 particelle;<br />

carta del PDA del 1977 (a destra), nel quale la stessa area è stata inclusa in un’unica particella, la numero 13.<br />

Nel 1949, tale cerreta è così descritta da Montaldo: “Nella fascia inferiore è ra<strong>di</strong>cato un ceduo <strong>di</strong><br />

cerro il quale fu utilizzato nel 1943 e nel 1944. Sennonché, per gli eventi bellici dell’epoca,<br />

l’utilizzazione non fu condotta, come era prevista, su tutta la superficie; esistono perciò zone in<br />

cui il ceduo ha 5 anni (zone utilizzate) e zone in cui il ceduo ha 21-22 anni (zone non utilizzate).<br />

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