20.06.2013 Views

1 Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dipartimento di ...

1 Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dipartimento di ...

1 Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dipartimento di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

la costituzione dell’Azienda <strong>di</strong> Stato per le Foreste Demaniali, Feudozzo fu riacquistata in data 7<br />

Gennaio ad un’asta pubblica presso il Tribunale Civile <strong>di</strong> Sulmona per Lire 170000, in seguito ad<br />

un esproprio provocato dall’Istituto Italiano <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Fon<strong>di</strong>ario ai sigg. Fiocca e Raffaelli. Allo<br />

scopo <strong>di</strong> semplificare il servizio e l’amministrazione anche delle limitrofe tenute <strong>di</strong><br />

Monte<strong>di</strong>mezzo e Pennataro, il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, con nota 3 Aprile 1920,<br />

sebbene ne fosse <strong>di</strong>versa la provenienza al Demanio Forestale <strong>di</strong> Stato, <strong>di</strong>spose che venissero<br />

considerate come un’unica Foresta sotto la denominazione Monte<strong>di</strong>mezzo-Feudozzo estesa per<br />

circa 1200 ettari. Fino al 1957 il complesso è stato amministrato dall’Ispettorato Ripartimentale<br />

delle Foreste <strong>di</strong> Campobasso e successivamente dal 1958 al 1967 è stato gestito dall’Ufficio<br />

ASFD <strong>di</strong> Castel <strong>di</strong> Sangro (AQ). Con l’istituzione <strong>della</strong> Regione Molise nel 1968, la tenuta <strong>di</strong><br />

Feudozzo, ricadente in Regione Abruzzo, fu <strong>di</strong>staccata dal complesso originario. Attualmente è<br />

gestita dall’Ufficio Territoriale per la Bio<strong>di</strong>versità (UTB) del Corpo Forestale dello Stato <strong>di</strong><br />

Castel <strong>di</strong> Sangro (ex ASFD).<br />

Nel PDA, Montaldo riporta: ”Nel 1908 il comprensorio Monte<strong>di</strong>mezzo-Feudozzo si presentava<br />

ripartito in sei sezioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti superfici”. Per la ripartizione si era tenuto conto unicamente<br />

<strong>della</strong> densità del soprassuolo. Tale ripartizione era stata effettuata nel 1891 con lo scopo <strong>di</strong><br />

utilizzare una sezione all’anno tagliando tutte le piante <strong>di</strong> cerro e <strong>di</strong> faggio deperite e il<br />

sottobosco. Si tendeva, in tal modo, da un lato al ringiovanimento del bosco e dall’altro a favorire<br />

la sua rinnovazione compromessa e ostacolata dalla vegetazione del sottobosco. Successivamente<br />

l’autore riporta che il piano fu realizzato solo in parte e che: “a Monte<strong>di</strong>mezzo-Feudozzo fu<br />

utilizzata solamente la prima sezione e con un taglio molto intenso non aderente quin<strong>di</strong> ai<br />

propositi del progettista”. Un secondo piano dei tagli fu redatto nel 1909 quando il comprensorio<br />

Monte<strong>di</strong>mezzo-Feudozzo passò all’Azienda <strong>di</strong> Stato per le Foreste Demaniali e lo stato <strong>di</strong><br />

sviluppo <strong>della</strong> foresta in quel periodo era il seguente: ”La prima sezione <strong>di</strong> Monte<strong>di</strong>mezzo-<br />

Feudozzo si presentava con densità scarsissima, scarso novellame e con numerose piante<br />

mature. Le restanti 5 sezioni si presentavano con densità più che normale, con molte piante<br />

mature e deperienti” (Montaldo, 1949). Fu deciso quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> mantenere il governo a fustaia a<br />

Monte<strong>di</strong>mezzo-Feudozzo e avviare Pennataro all’alto fusto con trattamento a taglio saltuario sia<br />

per il cerro che per il faggio e periodo <strong>di</strong> curazione in 20 anni “allontanando così per<br />

quest’ultimo la primitiva minaccia <strong>di</strong> conversione a ceduo”. Per il periodo che va dal 1892 al<br />

1915 La Marca (1977) scrive: “Il bosco è stato sottoposto ad intense e sregolate utilizzazioni che,<br />

assieme al pascolo, nell’arco <strong>di</strong> circa un ventennio, hanno determinato un forte depauperamento<br />

del soprassuolo. La somma pagata per l’acquisto, inferiore a quella realizzata nella ven<strong>di</strong>ta<br />

avvenuta ventitré anni prima, è in<strong>di</strong>cativa dello stato in cui si trovava il bosco”. Come si può<br />

25

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!