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1 Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dipartimento di ...

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Le specie accessorie al cerro presenti nel sito sono Fraxinus excelsior, Acer pseudoplatanus,<br />

Acer platanoides, Carpinus betulus, Ulmus minor, Salix caprea, Populus alba, Laburnum<br />

anagyroides, Corylus avellana, Pirus communis e Euonymus europaeus, mentre le specie<br />

arbustive maggiormente <strong>di</strong>ffuse nel sottobosco sono Crataegus monogyna, Ligustrum vulgare,<br />

Rubus spp, Ilex aquifolium, Hedera helix, Cornus mas, Daphne laureola, Prunus spinosa, e<br />

Clematis vitalba. Tra le specie erbacee sono <strong>di</strong>ffuse: Carex sylvatica, Hepatica nobilis, Sannicula<br />

europea, Primula vulgaris, Ciclamen repandum, Lathyrus silvester, Euphorbia brachypo<strong>di</strong>um,<br />

Fragaria vesca, Sesleria caelurea.<br />

2.2 Storia <strong>della</strong> gestione <strong>della</strong> cerreta <strong>di</strong> La Torre <strong>di</strong> Feduozzo<br />

“La foresta demaniale <strong>di</strong> Monte<strong>di</strong>mezzo è essenzialmente costituita da tre corpi montagnosi<br />

contigui su cui sono ra<strong>di</strong>cati i boschi <strong>di</strong> Monte<strong>di</strong>mezzo, Pennataro e Feudozzo formanti un<br />

complesso grossomodo trapezoidale la cui base maggiore è costituita dalla provinciale<br />

Vastogirar<strong>di</strong>, Castel <strong>di</strong> Sangro, quella minore da Pennataro e i lati da Monte<strong>di</strong>mezzo e<br />

Feudozzo. Monte<strong>di</strong>mezzo e Pennataro sono ubicati in agro del Comune <strong>di</strong> Vastogirar<strong>di</strong> (CB)<br />

mentre Feudozzo trovasi in agro <strong>di</strong> Castel <strong>di</strong> Sangro (AQ)” (Montaldo, 1949).<br />

“La foresta <strong>di</strong> Feudozzo occupa parte dell’ampio fondovalle alla destra idrografica del torrente<br />

Vandra ed una parte <strong>della</strong> pen<strong>di</strong>ce del Monte Pagano esposta ad est. Morfologicamente si ha<br />

quin<strong>di</strong> una zona semipianeggiante affatto accidentata ed una zona a pen<strong>di</strong>o variabile […] i<br />

confini seguono in genere linee naturali e sono ben in<strong>di</strong>viduati sul terreno da termini lapidei ed<br />

incisioni su rocce in numero sufficiente” (La Marca, 1977).<br />

Il primo testo citato è tratto dal Piano <strong>di</strong> Assestamento (PDA) <strong>della</strong> Foresta Demaniale <strong>di</strong><br />

Monte<strong>di</strong>mezzo, redatto nel 1949 dal dott. Giuseppe Montaldo, valevole per il quin<strong>di</strong>cennio 1949-<br />

1963 e destinato all’intero complesso originario <strong>di</strong> Monte<strong>di</strong>mezzo, Feudozzo e Pennataro, mentre<br />

il secondo dal Piano <strong>di</strong> Gestione Naturalistica redatto nel 1977 dal dott. Orazio La Marca<br />

valevole dal 1980 al 1988 per la sola foresta <strong>di</strong> Feudozzo. Tali scritti rappresentano alcune delle<br />

testimonianze delle vicende che hanno interessato la foresta <strong>di</strong> Feudozzo nell’arco dell’ultimo<br />

secolo e che ci hanno consentito <strong>di</strong> ricostruire la storia <strong>di</strong> un bosco e, in<strong>di</strong>rettamente, dei<br />

cambiamenti socio-economici delle popolazioni locali.<br />

La foresta <strong>di</strong> Feudozzo anticamente faceva parte <strong>di</strong> un vasto complesso boschivo al confine tra<br />

l’Abruzzo e il Molise <strong>di</strong> proprietà dei Borboni ed era utilizzata per l’allevamento dei cavalli <strong>di</strong><br />

razza Persano. Negli scritti si legge che essa venne a far parte del demanio dello Stato nel 1870 e<br />

che nel 1892 fu alienata per la somma <strong>di</strong> lire 209000. Nel 1908 la riserva unica <strong>di</strong> Monte<strong>di</strong>mezzo<br />

e Pennataro fu <strong>di</strong>chiarata inalienabile con legge n 367 del 28 Giugno. Nel 1915, cinque anni dopo<br />

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