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1 Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dipartimento di ...

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Per quanto riguarda invece lo stock ipogeo, la biomassa ra<strong>di</strong>cale stimata per la 70 con il rapporto<br />

root/shoot (R/S) rientra nei valori presenti in letteratura per le querce. Il range va da 35 tC ha -1 in<br />

foreste con biomassa arborea <strong>di</strong> 121 tC ha -1 a 66 tC ha -1 nel caso <strong>di</strong> biomassa totale <strong>di</strong> 266 tC ha -1<br />

(Cairns et al., 1997). Con il taglio <strong>di</strong> sementazione la biomassa ipogea, essendo calcolata come<br />

una funzione <strong>della</strong> biomassa epigea, <strong>di</strong>minuisce a circa 17 tC ha -1 (me<strong>di</strong>a delle particelle tagliate)<br />

ma in questo caso l’applicazione <strong>di</strong> R/S può portare ad un errore <strong>di</strong> stima <strong>della</strong> biomassa ra<strong>di</strong>cale<br />

presente, infatti, poiché il rapporto si basa sulla biomassa in pie<strong>di</strong>, non viene pertanto inclusa<br />

nello stock la quantità <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ci delle ceppaie che restano vitali anche dopo il taglio, anche se<br />

comunque è stato stimato per Feudozzo un incremento <strong>della</strong> mortalità delle ceppaie con gli anni<br />

dopo il taglio. Quin<strong>di</strong>, se da un lato la minore densità arborea esercita un effetto positivo<br />

sull’incremento <strong>della</strong> NPP legnosa, dall’altro la riduzione <strong>della</strong> superficie delle chiome si traduce<br />

in una <strong>di</strong>minuzione dell’apporto <strong>di</strong> lettiera e <strong>della</strong> protezione del suolo con variazioni, come visto<br />

sopra, sull’allocazione del carbonio ipogeo nonché sul microclima e sulla respirazione del suolo.<br />

In me<strong>di</strong>a la quantità <strong>di</strong> lettiera prodotta nelle foreste temperate è <strong>di</strong> 3.5 - 5.5 t ha -1 mentre lo stock<br />

è <strong>di</strong> 2.5 - 3.6 t ha -1 (Bray e Gorham, 1964). In popolamenti adulti plurisratificati <strong>di</strong> cerro Gui<strong>di</strong> e<br />

Manetti (1992) hanno misurato 6.0 t ha -1 <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> lettiera simile a quella riscontrata da<br />

Cutini (1992) in un querceto misto in conversione (5.8 t ha -1 ). Leggermente inferiore è la<br />

produzione delle cerrete stu<strong>di</strong>ate da La Marca e Notarangelo (2009) i quali riportano i dati<br />

relativi a tre popolamenti <strong>di</strong> cui uno non trattato e due sottoposti a <strong>di</strong>radamenti dal basso<br />

rispettivamente <strong>di</strong> grado debole e <strong>di</strong> grado forte con valori <strong>di</strong> 5.3, 5.4 e 4.7 t ha -1 . La particella<br />

non tagliata <strong>di</strong> Feudozzo ha mostrato invece una produzione più bassa rispetto ai valori<br />

precedenti, con 3.95 t ha -1 . In termini <strong>di</strong> carbonio la produzione <strong>di</strong> lettiera <strong>della</strong> cerreta governata<br />

a ceduo varia da 0.7 tC ha -1 (un anno) a 2.8 tC ha -1 (17 anni) (Tedeschi et al., 2006) in accordo<br />

anche con il ceduo <strong>di</strong> 7-8 anni campionato da Tognetti e Marchetti (2006) per il quale la stima è<br />

stata <strong>di</strong> 1.74 tC ha -1 . A Feudozzo, dopo la sementazione, l’input <strong>di</strong> lettiera è <strong>di</strong>minuito<br />

ulteriormente, oscillando tra 0.7 e 1.1 tC ha -1 nelle tre particelle tagliate. La <strong>di</strong>fferenza è data da<br />

un aumento <strong>della</strong> produzione <strong>di</strong> ghianda a 2 anni dal taglio che ha portato la particella 06 ad<br />

avere la maggiore produzione <strong>della</strong> cronosequenza. I valori dello stock <strong>di</strong> lettiera sono molto<br />

simili a quelli <strong>di</strong> produzione e il rapporto tra queste due variabili ha in<strong>di</strong>cato una situazione <strong>di</strong><br />

equilibrio tra l’accumulo e la decomposizione <strong>di</strong> lettiera, ad eccezione <strong>della</strong> 08 e <strong>della</strong> 06 dove<br />

l’effetto del taglio è ancora evidente e in particolare dopo un anno lo stock al suolo è <strong>di</strong> soli 0.4<br />

tC ha -1 . A questo si aggiunge però che nella 08, le pratiche <strong>di</strong> esbosco hanno portato lo stock <strong>di</strong><br />

necromassa a 10.3 tC ha -1 (44.7 m 3 ha -1 ) <strong>di</strong> cui 7.7 tC ha -1 sono costituite da residuo grosso.<br />

Marchetti e Lombar<strong>di</strong> nel 2006 hanno condotto uno stu<strong>di</strong>o nella cerreta <strong>di</strong> Pennataro che per<br />

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