1 Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dipartimento di ...
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ispetto alle specie accessorie, e che spesso, deriva dall’applicazione <strong>di</strong> modelli colturali ispirati<br />
al bosco normale coetaneo a tagli successivi per scopi prettamente produttivi (Gual<strong>di</strong>, 1974;<br />
Plutino, 2003; La Marca, 2009). La semplificazione <strong>della</strong> struttura con la conseguente apertura<br />
delle chiome ha favorito due fenomeni in particolare: l’incremento del LAI e la variazione <strong>della</strong><br />
composizione specifica. L’incremento <strong>della</strong> superficie fogliare è uno <strong>degli</strong> effetti derivati dalla<br />
presenza <strong>di</strong> una maggiore <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse per le piante rilasciate. È stato stimato che in un<br />
popolamento <strong>di</strong> cerro non sottoposto ad alcun intervento e lasciato alla libera evoluzione, l’In<strong>di</strong>ce<br />
<strong>di</strong> Area Fogliare può raggiungere i 7.4 m 2 m -2 (Cutini, 1992). Nel caso del ceduo, invece, ad un<br />
anno dal taglio, il LAI scende a 0.7 m 2 m -2 e ritorna a 2.7 m 2 m -2 soltanto dopo 16 anni (Tedeschi<br />
et al., 2005). Con l’avviamento ad alto fusto, il LAI può variare da 2.60 (Cutini et al., 1998) a 4.7<br />
m 2 m -2 (Cutini, 1992). La particella 70 <strong>di</strong> Feudozzo, con 5.95 m 2 m -2 <strong>di</strong> LAI e con le sue<br />
caratteristiche strutturali, si colloca a metà tra un ceduo avviato e un popolamento lasciato a<br />
libera evoluzione. In questo lavoro è stato stimato che, con il taglio <strong>di</strong> sementazione, il LAI può<br />
raggiungere valori simili a quelli del ceduo, con 0.93 m 2 m -2 subito dopo il taglio e 1.83 m 2 m -2 a<br />
<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 11 anni dal taglio. L’apertura delle chiome ha favorito inoltre la crescita, sia delle<br />
specie accessorie che erano state asportate con la sementazione, sia <strong>di</strong> nuove specie pioniere<br />
tipiche dei primi sta<strong>di</strong> successionali. Di conseguenza, tra i 2 e gli 11 anni dopo il taglio, a<br />
Feudozzo, la rinnovazione del cerro è scarsa e <strong>di</strong>fficoltosa e, quella presente, è soprattutto <strong>di</strong><br />
origine agamica proveniente dalle ceppaie più vigorose come quelle delle vecchie matricine<br />
tagliate. Secondo Cutini, (1992) il cerro è comunque in grado <strong>di</strong> formare boschi con una notevole<br />
resilienza ed è in grado <strong>di</strong> evolvere rapidamente qualora si adotti una gestione non intensiva. Tale<br />
evoluzione è favorita, anche se in misura <strong>di</strong>versa, sia dall’invecchiamento che dall’avviamento<br />
ad altofusto: in questo secondo caso, infatti, si registra una maggiore efficienza produttiva che<br />
velocizza la <strong>di</strong>namica evolutiva del popolamento (Cutini, 1992). A tal proposito c’è da <strong>di</strong>re che<br />
anche in seguito al taglio <strong>di</strong> sementazione è stata riscontrato un aumento dell’efficienza del<br />
popolamento con una netta ripresa dell’attività <strong>di</strong> crescita che era ormai quasi ridotta al minimo.<br />
Il bosco, infatti, è passato in termini <strong>di</strong> carbonio da una produttività me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 1.0 t C ha -1 all’anno<br />
<strong>della</strong> 70 a 1.8 t C ha -1 anno <strong>della</strong> 97. Nel corso del secondo PDA <strong>di</strong> Feudozzo (La Marca, 1977)<br />
erano stati stimati, su piante abbattute, valori <strong>di</strong> incrementi <strong>di</strong>ametrici <strong>di</strong> circa 6 mm anno -1 . Dal<br />
grafico era stato osservato come l’incremento <strong>di</strong>ametrico, dopo una ripresa in corrispondenza <strong>di</strong><br />
un <strong>di</strong>radamento, si trovasse in una fase <strong>di</strong>scendente a causa dell’elevata competizione raggiunta<br />
all’interno del popolamento, con valori <strong>di</strong> accrescimento inferiori a 0.5 mm anno -1 . I carotaggi<br />
eseguiti nel 2009 hanno evidenziato andamenti, per tutte le particelle, in cui si alternano fasi<br />
ascendenti subito dopo i tagli, a conseguenti fasi <strong>di</strong>scendenti in assenza <strong>di</strong> gestione. In particolare<br />
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