1 Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dipartimento di ...
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ettaro con l’estensione Point Analyst. Utilizzando l’analisi <strong>di</strong> geoprocessing, i punti sono stati<br />
separati per particella sulla base dello shape dei confini stabiliti dai quadrilateri e i punti ricadenti<br />
al <strong>di</strong> fuori <strong>della</strong> cronosequenza non sono stati considerati nell’elaborazione finale.<br />
6.2.3.3 Bilancio energetico<br />
Per il bilancio energetico e climatico del sito <strong>di</strong> Feudozzo, sono stati messi a <strong>di</strong>sposizione<br />
dall’Ente CRA i dati <strong>di</strong> temperatura e precipitazione del 2009, rilevati con la Stazione Meteo <strong>di</strong><br />
Castel <strong>di</strong> Sangro. Questi sono stati confrontati con i dati semiorari dell’anemometro sonico,<br />
installato sul palo EC, per il periodo che va dal 1 Maggio al 31 Ottobre 2009. Le precipitazioni,<br />
invece, sono state messe in relazione con l’evapotraspirazione misurata a partire dalle variabili<br />
del bilancio energetico. Con la tecnica EC, infatti, è possibile determinare anche i flussi <strong>di</strong> calore<br />
sensibile (H) e calore latente (LE) uguali, rispettivamente, alla covarianza tra la temperatura e la<br />
velocità verticale del vento (w) e alla covarianza tra il vapore acqueo e w. La chiusura del<br />
bilancio energetico rappresenta uno strumento <strong>di</strong> verifica <strong>della</strong> bontà dei dati EC e l’equazione è<br />
uguale a:<br />
LE + H = Rn − G − S − Q<br />
dove il calore sensibile (H) è pari all’energia che riscalda l’aria attraverso gli scambi <strong>di</strong> calore tra<br />
corpi soli<strong>di</strong> e atmosfera, il calore latente <strong>di</strong> vaporizzazione (LE) rappresenta la quantità <strong>di</strong> energia<br />
utilizzata per l’evapotraspirazione, la ra<strong>di</strong>azione netta (Rn) è la risultante del rapporto tra la<br />
ra<strong>di</strong>azione incidente e la ra<strong>di</strong>azione riflessa e, infine, il flusso <strong>di</strong> calore del suolo (G) pari<br />
all’energia che si propaga in profon<strong>di</strong>tà in seguito al riscaldamento <strong>della</strong> superficie. Infine S è lo<br />
storage <strong>di</strong> calore tra il suolo e il punto <strong>di</strong> misura <strong>della</strong> strumentazione EC e Q è la somma delle<br />
altre sorgenti o serbatoi <strong>di</strong> calore. In genere il termine Q è trascurabile poiché minimo (Wilson et<br />
al., 2002). Per LE e H sono stati considerati anche i termini <strong>di</strong> storage ossia quella parte <strong>di</strong> flusso<br />
<strong>di</strong> calore latente e <strong>di</strong> calore sensibile che rimane all’interno <strong>della</strong> copertura. I termini Rn e G sono<br />
misurati in modo in<strong>di</strong>pendenti dalla strumentazione meteorologica slow. La chiusura del bilancio<br />
energetico viene valutata me<strong>di</strong>ante una regressione tra le due componenti del bilancio<br />
6.2.3.4 Elaborazione dei dati<br />
Il campionamento dei flussi è stato svolto durante la stagione vegetativa dal 29 Aprile 2009 al 31<br />
Ottobre 2009.<br />
Durante la prima fase <strong>di</strong> campionamento, dal 30 Aprile 2009 al 14 Agosto 2009, il palo è stato<br />
posizionato al confine tra le particelle 97 e 06 nel punto con coor<strong>di</strong>nate N 432813 E 4623700.<br />
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