1 Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dipartimento di ...
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Capitolo 6<br />
6.1 Lo scambio netto <strong>di</strong> ecosistema (NEE) e la gestione forestale<br />
Il ciclo del carbonio nelle foreste viene quantificato attraverso <strong>di</strong>verse metodologie, da quelle<br />
inventariali per soprassuolo e suolo, ai meto<strong>di</strong> biometrici e <strong>di</strong> stima <strong>della</strong> biomassa, a quelle che<br />
misurano gli scambi all’interfaccia tra foreste ed atmosfera. A scala <strong>di</strong> ecosistema, l’obiettivo <strong>di</strong><br />
queste metodologie è la stima dello scambio netto <strong>di</strong> ecosistema (NEE, da Net Ecosystem<br />
Exchange) che rappresenta la quantità <strong>di</strong> carbonio assorbita o, eventualmente, rilasciata, da un<br />
ecosistema in un dato periodo <strong>di</strong> tempo (solitamente un anno). Lo scambio netto <strong>di</strong> ecosistema<br />
viene determinato dalla <strong>di</strong>fferenza tra la quantità <strong>di</strong> CO2 fissata me<strong>di</strong>ante la fotosintesi (GPP) e la<br />
quantità emessa con la respirazione autotrofa ed eterotrofa (Ra + Rh). NEE è descritta anche<br />
come il bilancio tra la produttività primaria netta (NPP) e Rh e può essere stimata su base<br />
istantanea, giornaliera, stagionale e annuale me<strong>di</strong>ante la tecnica micrometeorologica Eddy<br />
Covariance (EC) (Baldocchi et al., 1996). Attraverso queste misure è possibile stu<strong>di</strong>are le<br />
risposte ecofisiologiche <strong>di</strong> un ecosistema, mettendo in relazione lo scambio netto <strong>di</strong> una foresta<br />
con le con<strong>di</strong>zioni climatiche e le caratteristiche ecologiche dell’ecosistema. In questo modo, l’EC<br />
permette <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le variazioni nei processi <strong>di</strong> assorbimento e <strong>di</strong> emissione e <strong>di</strong> rapportarle<br />
alle cause che le hanno generate. Le foreste sono sink <strong>di</strong> carbonio e in assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi o<br />
con<strong>di</strong>zioni particolari, assorbono attivamente carbonio dall’atmosfera. In con<strong>di</strong>zioni favorevoli <strong>di</strong><br />
temperatura e ra<strong>di</strong>azione, la fotosintesi domina i flussi dell’ecosistema forestale e supera la<br />
respirazione dell’ecosistema, determinando un assorbimento <strong>di</strong> carbonio (sink) mentre, nei<br />
perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> quiescenza (clima invernale, perio<strong>di</strong> senza foglie per le decidue) e durante la notte la<br />
respirazione, che è un processo sempre presente, determina un rilascio <strong>di</strong> CO2 verso l’atmosfera<br />
(source). Integrando le misure si può determinare il bilancio annuale (o altri perio<strong>di</strong> me<strong>di</strong>o-<br />
lunghi quali mese o stagione). In Europa, la rete EuroFlux, tra il 1996 ed il 1998 ha riportato dati<br />
<strong>di</strong> NEE annuale tra -6.6 tC ha -1 yr -1 (sink) e a 1 tC ha -1 yr -1 (source) con una variabilità notevole<br />
tra i siti osservati (Valentini et al., 2000).<br />
I fattori che mo<strong>di</strong>ficano la capacità <strong>di</strong> sink <strong>di</strong> una foresta sono il clima e le sue variazioni, le<br />
caratteristiche fisiologiche dei popolamenti, l’età, il tipo <strong>di</strong> suolo e i <strong>di</strong>sturbi naturali e antropici. I<br />
<strong>di</strong>sturbi più frequenti sono il fuoco, le trombe d’aria e i tornado, il cambiamento <strong>di</strong> uso del suolo<br />
e la gestione forestale (Schulze et al., 1999; Amiro, 2001; Law et al., 2001; Chen et al., 2002;<br />
Kowalski et al., 2003; Litvak et al., 2003; Clark et al., 2004; Kolari et al., 2004). A livello<br />
globale la quantità <strong>di</strong> CO2 emessa, dal 1850 al 2000, a causa dei cambiamenti <strong>di</strong> uso del suolo e<br />
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