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1 Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Dipartimento di ...

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Mettendo a confronto i dati <strong>di</strong> temperatura e <strong>di</strong> contenuto idrico del suolo con la respirazione, si<br />

può osservare che, per tutte le particelle, a temperature del suolo basse corrispondono valori <strong>di</strong><br />

SWC alti, probabilmente in relazione alle precipitazioni più abbondanti nei mesi primaverili ed<br />

autunnali (figura 7). In queste con<strong>di</strong>zioni, in cui sia l’attività microbica del suolo e che lo stato<br />

fisiologico dell’ecosistema risultano limitati, anche RS è più bassa. In questo caso, data la<br />

covarianza <strong>di</strong> TS e SWC, non è possibile stabilire con certezza se la minor RS possa essere in<br />

parte legata a saturazione idrica del suolo, che, causando asfissia, può limitare i processi<br />

biologici. Andando ad analizzare i dati in cui SWC è più bassa, si può notare che questa<br />

con<strong>di</strong>zione non sembra influenzare la RS delle particelle 06 e 97, mentre sembra esercitare un<br />

qualche effetto sulla particella 70.<br />

Figura 7: andamento <strong>della</strong> respirazione e del contenuto idrico in funzione <strong>della</strong> temperatura del suolo nelle quattro<br />

particelle.<br />

In effetti, quando si confrontano i risultati del modello <strong>di</strong> Gulledge e Schimel (2000) con e senza<br />

la variabile del contenuto idrico del suolo (), l’unica variazione è stata osservata per la 70, nella<br />

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