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LETTERE<br />
dal Friuli, chi dalla Sardegna,<br />
dalle Marche, dall’Abruzzo e dal<br />
Lazio – i castorini sono giunti a<br />
Bracciano per il campo nazionale,<br />
che si svolgeva anche a<br />
Roccella Jonica e a Cervia. È stato<br />
un incontro di cinque giorni<br />
vissuto in stile scout.<br />
Lo sfondo educativo era incentrato<br />
sui diritti dei bambini, che<br />
i castori avevano già iniziato a<br />
conoscere durante l’anno: il<br />
gioco, l’alimentazione, la scuola<br />
e l’espressione. Ogni giorno<br />
si affrontava un tema con giochi<br />
di conoscenza, attività manuali<br />
sulla competenza e riflessioni<br />
sulla responsabilità.<br />
E poi i cerchi serali, le attività in<br />
riva al lago, gli acquazzoni, la<br />
Santa Messa, i cieli stellati, i<br />
canti e le danze, i sorrisi, le mani<br />
nelle mani, le fiabe … il tutto<br />
vissuto con lo stupore tipico<br />
dei fanciulli e la passione educativa<br />
degli adulti.<br />
Durante la Santa Messa, alle<br />
preghiere semplici e profondamente<br />
sentite dei bambini si<br />
univano anche quelle silenziose<br />
degli adulti, i vecchi castori,<br />
e almeno una era rivolta a<br />
un’<strong>Agesci</strong> timorosa, dalla parvenza<br />
stanca, che non osa decidere.<br />
Questi capi colonia,<br />
spesso presi in giro, non considerati<br />
in servizio educativo, delusi<br />
dagli esiti del Consiglio generale,<br />
comunque erano felici<br />
di aver organizzato e realizzato<br />
- in perfetta letizia - un campo<br />
che sarà difficile dimenticare.<br />
Capi partecipi, umili, silenziosi<br />
ma presenti nel servizio alle famiglie,<br />
forse le uniche che apprezzano<br />
sinceramente il loro<br />
impegno, vedendo meglio di<br />
qualsiasi altro osservatore i<br />
successi educativi del castorismo.<br />
La cosa più bella? Il sorriso dei<br />
castorini e dei capi terremotati<br />
dell’Aquila, che abbiamo fortemente<br />
voluto partecipassero,<br />
incoraggiandoli e aiutandoli<br />
concretamente recuperando<br />
parte del materiale da campo,<br />
un contributo economico,<br />
nuovi fazzolettoni, ecc… Senza<br />
di loro non sarebbe stata la<br />
stessa cosa e non avremmo rispettato<br />
il motto “insieme…”<br />
che, infatti, non vale solo per i<br />
castori.“Insieme…” tutto e tut-<br />
ti, costi quel che costi, non<br />
escludendo alcuno da questo<br />
meraviglioso gioco che si chiama<br />
scautismo.<br />
Fraternamente.<br />
Alessandro Casagrande<br />
Siamo la comunità capi dell’Oderzo<br />
1, per anni unico Gruppo<br />
nel Veneto a ospitare una colonia<br />
di castorini. Dal 1991 al 2003<br />
la Colonia ha accolto 95<br />
bambini, 87 dei quali passati al<br />
Branco. I vecchi castori erano<br />
capi della comunità capi, con il<br />
censimento AGESCI/AIC. Proposta<br />
castorini e proposta<br />
scout erano vissute dal Gruppo<br />
con naturale continuità. Nel<br />
2003, per la carenza di capi, la<br />
colonia è stata “temporaneamente”chiusa:<br />
scelta non indolore<br />
per bambini, famiglie, territorio<br />
e Gruppo. Non entriamo<br />
nello specifico della proposta<br />
castorini sulla quale ci siamo<br />
già espressi in altri contesti,<br />
con argomentazioni derivanti<br />
da più di dieci anni di esperienza.<br />
Ci teniamo, però, ad esprimere<br />
qualche considerazione.<br />
Abbiamo sempre seguito con<br />
attenzione e fiducia il dibattito<br />
sul castorismo: pensavamo che<br />
un suo riconoscimento in <strong>Agesci</strong><br />
avrebbe dato una fisionomia<br />
più certa a questa espe-<br />
rienza con garanzie di tutela e<br />
stabilità; credevamo che una<br />
proposta rivolta ai bambini più<br />
piccoli, emergente dai bisogni<br />
di una società sempre più disgregata<br />
e carente di vita comunitaria,<br />
portasse l’Associazione<br />
a osare, con sguardo<br />
proiettato in avanti, un impegno<br />
anche in questo ambito.<br />
Tuttavia,mentre la nostra attenzione<br />
sui passi dell’Associazione<br />
è sempre rimasta viva, la nostra<br />
fiducia è andata via via affievolendosi;<br />
dal profilo del dibattito<br />
associativo si percepiva<br />
chiaramente che la questione<br />
castorini non era considerata<br />
all’altezza di altre, tanto da riuscire<br />
a strascicarsi nella sperimentazione<br />
per quasi un ventennio!<br />
E siamo quindi arrivati all’epilogo<br />
della vicenda in questo ultimo<br />
Consiglio generale, quando,<br />
finalmente, l’argomento è<br />
stato affrontato, forse per la<br />
prima volta, con la volontà di<br />
approfondire e capire… a tempi<br />
supplementari scaduti…<br />
con il risultato finale di una<br />
“non scelta”: un risultato paradossale<br />
da parte di un’Associazione<br />
che si prefigge di “educare<br />
al discernimento e alla scelta”!<br />
La comunità capi<br />
del Gruppo Oderzo 1<br />
Regione Veneto<br />
Proposta educativa 08-<strong>2009</strong> 47