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LETTERE<br />
– le nostre famiglie vivono il peso<br />
di una crisi economica che<br />
costringe ancora di più a ridurre<br />
la partecipazione ad attività<br />
sociali, ricreative e culturali.<br />
I gruppi, da sempre avamposti<br />
educativi nel territorio,<br />
supportano con grande sacrificio<br />
(spesso personale dei capi)<br />
a queste difficoltà. Ma l’Associazione<br />
deve farsi carico<br />
nel suo complesso di queste<br />
esigenze, attraverso politiche<br />
economiche che, sempre di<br />
più, siano a supporto degli associati,<br />
sia ragazzi che capi.<br />
Su tutti questi temi,e su altri ancora,<br />
dobbiamo incominciare a<br />
confrontarci. Avviare una stagione<br />
di ampio dibattito che ci<br />
porti a trovare strategie e politiche<br />
condivise che siano voce di<br />
tutta l’Associazione.<br />
Siamo<br />
ingessati<br />
Giulio Campo<br />
Capo clan Capaci 1<br />
Sono un capo di 41 anni, felicemente<br />
sposato, due figli. Mia figlia<br />
di cinque anni, vedendo alcune<br />
prostitute sul bordo di<br />
una statale mi ha posto le seguenti<br />
domande: chi sono queste<br />
signore? Sono rimasto disarmato<br />
dalle risposte che riuscivo<br />
a darle: come faccio a risponderle<br />
“cristianamente”? I ragazzi<br />
dalla vita notturna si bruciano<br />
le sinapsi con le droghe chimiche,<br />
i professionisti e la “upper<br />
class” consumano fiumi di cocaina,<br />
per restare in società o<br />
perché non hanno alcun modello<br />
a cui riferirsi? A tutte queste<br />
domande noi scout sappiamo<br />
come rispondere, ci rimbocchiamo<br />
le maniche e cerchiamo<br />
di lasciare il mondo un po’ migliore<br />
di come l’abbiamo trovato.<br />
Ma può bastare? Quanti ragazzi<br />
abbiamo “perso” per strada?<br />
A quanti ragazzi non siamo<br />
capaci di comunicare i nostri<br />
valori? La mia umile versione<br />
della progressiva incapacità di<br />
porci come punti di riferimento<br />
è questa: siamo ingessati. Il gesso<br />
ci viene dalla burocrazia della<br />
lettera C della nostra associa-<br />
zione. Il messaggio evangelico<br />
viene soffocato dalla stratificazione<br />
legislativa di secoli che ci<br />
hanno allontanato dall’insegnamento<br />
cristiano. Sono questioni<br />
molto pratiche che viviamo<br />
quotidianamente nelle nostre<br />
unità: il capo che divorzia è<br />
ancora uno a cui affidare l’unità?<br />
Il sesso prematrimoniale è<br />
inaccettabile visto che la tempesta<br />
ormonale parte dai 14 anni<br />
e ci si sposa intorno ai 30?<br />
Non ho ricette pronte all’uso,<br />
ma mi piace pensare che l’<strong>Agesci</strong><br />
possa svolgere un ruolo attivo<br />
nella Chiesa simile a quello<br />
che svolse S. Francesco, umilmente<br />
ma consapevole dello<br />
spirito dei tempi.<br />
Capi<br />
significativi<br />
cercasi<br />
46 Proposta educativa 08-<strong>2009</strong><br />
Dino Germinario<br />
Bari 13<br />
In quest’ultimo periodo riflettevo<br />
su come vengono assegnati i<br />
ruoli in comunità capi.<br />
Quante volte sentiamo che i capigruppo<br />
sono gli ultimi a venir<br />
scelti nel (fantomatico) quadro<br />
capi? Quante volte sentiamo di-<br />
re “ma sì, dai, è un ruolo che non<br />
ti porterà via tanto tempo...”.<br />
Mah, per esperienza diretta<br />
penso che, se fatto bene, seriamente<br />
e con impegno, il ruolo<br />
del capogruppo non sia per<br />
nulla riposante, anzi…<br />
Quante ore di riunione di comunità<br />
capi passiamo (e buttiamo)<br />
parlando di questioni logistiche<br />
(il posto dell’apertura,<br />
orari, ecc.) che potremmo invece<br />
usare per la nostra crescita<br />
(tipo i “problemi di fede”), facendo,<br />
cioè, formazione? “La comunità<br />
capi ha per scopo (…) la<br />
formazione permanente” (Statuto,<br />
art. 20 – Comunità capi).<br />
Molte volte credo i problemi<br />
siano “nel manico”...<br />
Altra riflessione: dati alla mano<br />
(Lombardia) si nota come almeno<br />
il 70% dei capi che entrano<br />
in comunità capi arrivano dai<br />
clan/fuoco. Partendo dal presupposto<br />
che il fine della Branca<br />
R/S non è quello di far da<br />
“serbatoio”, ma di formare persone<br />
capaci, in modo adulto, di<br />
prender decisioni, scegliere di<br />
impegnarsi per render il mondo<br />
un po’ migliore di come<br />
l’han trovato, non si può non riflettere<br />
su questi dati. <strong>Pe</strong>rché<br />
non puntare sulla Branca R/S,<br />
mettendo lì capi significativi, direi<br />
quasi (anche se ammetto<br />
che è brutto dirlo) i migliori che<br />
abbiamo?<br />
Buona strada.<br />
Marco Abrate<br />
Incaricato alla Formazione capi<br />
Zona Pavia<br />
Giochiamo oggi<br />
per il mondo<br />
di domani<br />
Con le due lettere che seguono,ritorniamo<br />
al tema castorini. Al<br />
Consiglio generale <strong>2009</strong>, come<br />
noto,non è stata approvata alcuna<br />
delle tre mozioni proposte, e<br />
quindi non è stato rinnovato il<br />
protocollo di collaborazione tra<br />
<strong>Agesci</strong> e Aic,non è stato integrato<br />
il castorismo in <strong>Agesci</strong> e non prosegue<br />
la sperimentazione all’interno<br />
dell’<strong>Agesci</strong> (proseguono invece<br />
le attività dell’Associazione<br />
Italiana Castorini). Ora si sta valutando<br />
come proseguire, essendo<br />
scaduto il protocollo di intesa<br />
tra <strong>Agesci</strong> e Aic. Vi terremo aggiornati<br />
sugli sviluppi.<br />
Dopo un lungo tragitto – chi