Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
SETTORE EPC<br />
consideriamo che la nostra non<br />
è un’associazione che opera<br />
esclusivamente nel campo della<br />
Protezione civile. Se rapportiamo<br />
però il numero degli intervenuti<br />
(e dei capi resisi disponibili<br />
ad intervenire) al numero dei capi<br />
censiti, scopriamo che ha prestato<br />
servizio in Abruzzo con il livello<br />
nazionale solo il 5,7% dei<br />
capi censiti.E se anche decidessimo<br />
di sommare i capi intervenuti<br />
con le quattro colonne mobili<br />
regionali, pari all’1%, il risultato<br />
non cambierebbe molto. In Associazione<br />
si sente spesso affermare<br />
che in caso di necessità la<br />
scelta di servizio fatta dai capi li<br />
spingerà a rendersi disponibili<br />
anche ad un intervento di Protezione<br />
civile. E si sente pure affermare<br />
che gli scout riescono a intervenire<br />
anche nei tempi lunghi,<br />
anche quando si spengono i<br />
riflettori e anche quando il grosso<br />
dei soccorsi va via.Ma i numeri<br />
non confermano le comuni dichiarazioni.<br />
O perlomeno non lo<br />
confermano i numeri di questa<br />
emergenza. Considerato che il<br />
nostro fare servizio è fondato su<br />
tre scelte forti e consapevoli,<br />
penso che più alta poteva essere<br />
la percentuale dei capi resisi disponibili<br />
per le operazioni di soccorso<br />
ed assistenza della popolazione.<br />
Un servizio verso coloro<br />
che in pochi istanti sono diventati<br />
ultimi, senzatetto e spesso<br />
nullatenenti. Bisogna anche dire,<br />
però, che i capi che hanno raccolto<br />
la sfida hanno svolto il servizio<br />
con piena disponibilità, in<br />
modo lodevole. E la conferma di<br />
ciò ci è stata data anche dal Dipartimento<br />
di Protezione civile<br />
nazionale.<br />
Un grazie di cuore quindi a tutti<br />
gli associati (capi, rover, scolte,<br />
Resp. regionali, incaricati regionali<br />
EPC,Pattuglia nazionale EPC,<br />
Comitato nazionale, ecc.) che a<br />
vario titolo hanno dato il loro<br />
contributo personale per questo<br />
nostro servizio svolto nel territorio<br />
abruzzese colpito dal sisma».<br />
Alcuni capi si sono lamentati di<br />
aver dato la disponibilità ma di<br />
non essere stati contattati. Ci<br />
sono state difficoltà di comunicazione<br />
tra i livelli?<br />
«Una “leggenda metropolitana”<br />
dice che in questa emergenza la<br />
38 Proposta educativa 08-<strong>2009</strong><br />
Capi effettivamente partecipanti (senza conteggio delle presenze ripetute)<br />
segreteria nazionale ha “lasciato<br />
a casa”molti capi che si erano resi<br />
disponibili. Anche per questo<br />
argomento i dati parlano chiaro:<br />
ciò è potuto succedere per un<br />
esubero di disponibilità avuto<br />
nei primi due mesi d’intervento,<br />
poi, per i restanti cinque mesi, in<br />
genere, si sono avute grosse difficoltà<br />
a completare le turnazioni<br />
con il numero di volontari necessario<br />
per ricoprire i servizi a<br />
noi assegnati. Nel raccogliere le<br />
disponibilità per svolgere servizio<br />
nelle aree interessate dall’evento<br />
sismico si è utilizzata la<br />
struttura “piramidale” dell’Associazione,<br />
chiedendo quindi agli<br />
Incaricati regionali al Settore EPC<br />
di fare da tramite tra i capi della<br />
propria Regione e il livello nazionale<br />
che ha coordinato l’invio<br />
dei soccorsi richiesti (come da<br />
Protocollo operativo).<br />
In realtà non sempre tutto è filato<br />
liscio ed è più volte inspiegabilmente<br />
successo che mentre il<br />
nazionale cercava ulteriori volontari<br />
da inviare nel territorio<br />
abruzzese, contemporaneamente,<br />
alcuni livelli regionali “tenevano<br />
per sé”molti nominativi di ca-<br />
pi disponibili.Sovente ciò non ha<br />
permesso di mettere a frutto le<br />
disponibilità dei capi di svolgere<br />
un servizio alla popolazione terremotata<br />
e di poter pareggiare<br />
le richieste di volontari.<br />
In realtà è pure successo che alcuni<br />
volontari, dopo essersi dichiarati<br />
disponibili a svolgere un<br />
servizio di protezione civile in<br />
Abruzzo e dopo essere stati chiamati<br />
a partire, hanno deciso di<br />
non recarsi più in Abruzzo senza<br />
darne congruo preavviso, o addirittura<br />
senza preavviso alcuno.<br />
Ciò ha creato non pochi problemi<br />
per il proseguimento di quei<br />
servizi che ci eravamo impegnati<br />
a svolgere con continuità. Può<br />
sembrare forse strano,ma l’esperienza<br />
ci dice che non è affatto<br />
inopportuno, dover ricordare ai<br />
capi che in situazioni d’emergenza,<br />
più che nelle situazioni<br />
ordinarie, è necessario agire<br />
con responsabilità, per evitare<br />
figuracce con le istituzioni e, ancor<br />
di più, per non interrompere<br />
importanti servizi svolti in favore<br />
di quella popolazione che<br />
vive estremi disagi conseguenti<br />
all’evento sismico».<br />
Le presenze delle squadre EPC (dati percentuali) sotto il coordinamento EPC nazionale e con colonne mobili regionali