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Pe 8-2009 - Agesci

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BRANCA R/S<br />

sempre. Qualche volta anche se<br />

stessi, il che non è male. Ma<br />

questo non basta. <strong>Pe</strong>rché l’errante,<br />

colui che tante volte cammina<br />

senza meta, è alla ricerca<br />

di un altrove, di un luogo altro,<br />

un posto dove l’anima possa ristorarsi»<br />

(pag. 5).<br />

Il volume porta le tracce di questa<br />

verità perché gli autori hanno<br />

sapientemente collocato,accanto<br />

ai capitoli nei quali descrivono<br />

gli itinerari regionali,<br />

sei capitoletti nei quali narrano<br />

gli “incontri di viaggio” (uno di<br />

questi è con padre Stefano di<br />

Sant’Antimo!).<br />

Strada è coraggio di sostare. Sì,<br />

coraggio di mettere da parte la<br />

fretta di arrivare. Potrà sembrare<br />

contraddittorio, ma non lo è,<br />

in quanto fare strada vuol dire<br />

anche trovare il coraggio di vincere<br />

«la solita fretta che ci porta<br />

via» (pag. 7), gustando fino in<br />

fondo la ricchezza dei luoghi<br />

nei quali ci imbattiamo, volutamente<br />

o per sbaglio. Anche di<br />

questo gli autori ci lasciano<br />

traccia nel loro libro: altri sei capitoletti<br />

sono intitolati, appunto,“sbagliando<br />

strada”.<br />

Strada è … ora tocca a te continuare.<br />

E non solo leggendo il libro,<br />

ma anche e soprattutto rileggendo<br />

la tua esperienza. E<br />

perché poi non comunicarla<br />

agli altri? <strong>Pe</strong>rché non ci facciamo<br />

“messaggeri” della strada e<br />

della ricchezza della sua spiritualità<br />

nelle nostre comunità<br />

parrocchiali e tra le altre realtà<br />

della pastorale giovanile? Di<br />

Santo e Finocchietti non sono<br />

DUE LIBRI DA LEGGERE<br />

GIANNI DI SANTO<br />

CARLO FINOCCHIETTI<br />

Sentieri per lo spirito. Trekking<br />

per tutti nei luoghi della fede<br />

Edizoni Paoline, Milano <strong>2009</strong>,<br />

euro 14<br />

JEAN-PIERRE SONNET<br />

Il canto del viaggio. Camminare<br />

con la Bibbia in mano<br />

Edizioni Qiqaion, Magnano (BI)<br />

<strong>2009</strong>, euro 7,50<br />

scout,ma hanno in comune con<br />

noi la passione per la strada e<br />

sono riusciti a raccontarcela. Sarebbe<br />

bello se leggessimo il loro<br />

testo non solo per coglierne i<br />

preziosi suggerimenti, ma anche<br />

come provocazione per inventarci<br />

qualche strumento e<br />

qualche modalità per mettere<br />

la nostra esperienza della strada<br />

al servizio degli altri. Buona<br />

fantasia!<br />

CAMMINARE<br />

CON LA BIBBIA APERTA<br />

Se il volume di Gianni Di Santo<br />

e Carlo Finocchietti ci ha condotto<br />

a spasso per le regioni italiane,<br />

un altro volume, di poche<br />

pagine ma ricco di una forte ca-<br />

rica poetica, opera di Jean-Pierre<br />

Sonnet, ci invita a compiere<br />

un altro cammino, quello per le<br />

pagine dell’altro libro di Dio<br />

che è la Bibbia. Lo suggerisce lo<br />

stesso sottotitolo francese dell’opera:<br />

marcher à Bible ouverte,<br />

“camminare con la Bibbia aperta”.<br />

L’idea che l’autore, gesuita, docente<br />

di esegesi biblica alla<br />

Pontificia Università Gregoriana<br />

di Roma, nato e cresciuto in Belgio<br />

in una famiglia scout, riesce<br />

a regalarci in queste pagine è<br />

che la lettura stessa è un cammino:<br />

«Leggere è camminare,<br />

procedere lungo lo stretto sentiero<br />

delle parole, con gli occhi<br />

fissi sul punto dove appoggiarsi,<br />

con gli occhi anche alzati a<br />

ogni curva di strada, a ogni cresta,<br />

quando si apre l’orizzonte e<br />

si intuisce meglio la strada percorsa<br />

e quella che attende»<br />

(pag. 81).<br />

La Bibbia, quindi, non solo è<br />

“lampada per i passi, luce sul<br />

cammino” (Sal 119,105), ma essa<br />

stessa si fa strada da percorrere.<br />

E le pagine di Sonnet rappresentano<br />

una splendida guida<br />

e mappa per percorrere<br />

queste strade costituite dalle<br />

parole della Sacra Scrittura. Sono<br />

pagine che ci aiuteranno a<br />

recuperare i solidi fondamenti<br />

biblici della spiritualità della<br />

strada.<br />

Anche qui mi limito a richiamarne<br />

alcuni, lasciando gli altri<br />

alla scoperta del tuo viaggio<br />

nel testo.<br />

Se è vero che camminare significa<br />

attraversare un luogo e ricercare<br />

un “luogo altro”, è ancor<br />

più vero che per noi cristiani, discepoli<br />

di colui che è “l’uomo<br />

che cammina”, Gesù, la strada<br />

«non si fa più verso un luogo<br />

ma incorporandosi alla persona<br />

di Cristo in cammino. Il “luogo<br />

santo” cede posto alla “spazio”<br />

simbolico del corpo del Messia<br />

pasquale e pellegrino, che finisce<br />

la sua corsa in quella delle<br />

esistenze umane» (pagg. 57-<br />

58). La via è così, per noi, non<br />

più un luogo ma una persona.<br />

Gesù.<br />

Diviene, quindi, ancor più significativo<br />

farsi “messaggeri” della<br />

strada. Non vorrà dire, infatti,<br />

farsi portatori semplicemente<br />

della gioia che la strada riesce a<br />

farci assaporare, ma scoprirci<br />

testimoni credibili della gioia<br />

piena e contagiosa che solo Gesù<br />

è in grado di farci assaporare.<br />

Sui passi di Abramo e di Mosè e<br />

delle loro storie di partenze, di<br />

Elia e della sua strada di ritorno,<br />

del popolo d’Israele, di Gesù e<br />

dei suoi discepoli di ieri e di oggi,<br />

che Sonnet magistralmente<br />

tratteggia con l’acuta profondità<br />

delle sue parole, impareremo<br />

a camminare la Bibbia per<br />

essere «portatori di Cristo e<br />

chiamati a indicarlo all’altro»<br />

(pag. 68).<br />

Buona strada!<br />

Proposta educativa 08-<strong>2009</strong> 31

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