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SCAUTISMO OGGI<br />
DIFFERENZE<br />
annullate<br />
“<br />
L’esperienza di un<br />
campo in Brasile per<br />
R/S diventa realtà.<br />
La prima tappa<br />
è Salvador de Bahia,<br />
più precisamente<br />
Itapua<br />
Agosto 2008 e <strong>2009</strong>, il nostro<br />
sogno prende forma, finalmente<br />
l’esperienza di un campo in<br />
Brasile per R/S diventa realtà. La<br />
prima tappa è Salvador de<br />
Bahia, più precisamente Itapua.<br />
Non siamo ancora in favela, i<br />
mezzi di trasporto esistono, le<br />
case sono più strutturate e la<br />
spiaggia con i turisti è vicina,<br />
qui iniziamo a farci catturare da<br />
nuove situazioni, da nuovi volti<br />
come quelli di Irma [suor] Claudia<br />
e Irma Raffaella, donne costantemente<br />
al servizio dell’ultimo.<br />
Qui viviamo tre giorni di<br />
forte condivisione con gli scout<br />
brasiliani. Ogni differenza di lingua<br />
e di abitudine si è annullata<br />
di fronte alla fratellanza scout:<br />
una danza, un gioco e inizia il<br />
contatto che diventa subito conoscenza<br />
e relazione!<br />
Lasciati i nostri nuovi amici ci<br />
siamo spostati più a sud ad Itabuna,<br />
dove abbiamo vissuto la<br />
quotidianità della favela di<br />
Montecristo. Sorgono le prime<br />
difficoltà, la necessità di dover<br />
affrontare una realtà dura: prima<br />
felici di giocare con i bimbi<br />
che con i loro occhioni neri ti<br />
scrutano in un iniziale momento<br />
di diffidenza e poi gli abbracci,<br />
i bans e le loro vocine che ti<br />
chiamano “Tio,Tia” [zio/a]; nel<br />
22 Proposta educativa 08-<strong>2009</strong><br />
Si creano solidi<br />
legami con tutte le<br />
persone che ci hanno<br />
colpito, appassionato<br />
e trasmesso il loro<br />
amore per il Brasile: il<br />
desiderio di<br />
migliorare la<br />
situazione in cui<br />
vivono<br />
pomeriggio, però, camminiamo<br />
per le favelas con le educatrici,e<br />
proprio lì nel disagio profondo<br />
ritroviamo i bimbi conosciuti la<br />
mattina. Loro, orgogliosi, ci mostrano<br />
le baracche fatiscenti in<br />
cui vivono. La difficoltà è tutta<br />
nostra, riuscire a gestire il groviglio<br />
di emozioni e pensieri che<br />
si intrecciano non è semplice.<br />
Proprio per riflettere su ciò che<br />
abbiamo vissuto, ci siamo spostati<br />
in fazenda per essere inondati<br />
dalla grandiosità della natura<br />
brasiliana. Giorni utili, dedicati<br />
alla comunità, ai ragazzi:<br />
tempo per chiarirsi, confrontandosi<br />
prima con un momento di<br />
strada e poi con un momento di<br />
veglia rover.<br />
I giorni si susseguono con rapidità<br />
e così ritorniamo a nord,<br />
nella favela di Mata Escura a<br />
Salvador, qui nel centro Acopamec,<br />
costruito sul suolo donato<br />
da Papa Giovanni Paolo II, le<br />
suore seguono anche diverse<br />
case per ragazzine maltrattate.<br />
Qui i ragazzi diventano ancora<br />
più protagonisti: la voglia di<br />
giocarsi interamente e l’entusiasmo<br />
coinvolgente delle ragazzine<br />
del centro, già donne e<br />
madri, prendono il sopravvento.<br />
Si creano così, nonostante la<br />
partenza imminente, solidi legami<br />
con tutte le persone che ci<br />
hanno colpito, appassionato e<br />
trasmesso il loro amore per il<br />
Brasile: il desiderio di migliorare<br />
la situazione in cui vivono.<br />
Il progetto, infine, vive una fase<br />
importante anche in Italia, dove<br />
i ragazzi rielaborando ciò che li<br />
ha più colpiti diventano testimoni<br />
dell’esperienza nella loro<br />
quotidianità. Consapevoli che<br />
“<strong>Pe</strong>r aiutare bisogna comprendere,<br />
non si comprende senza<br />
accogliere, per accogliere è necessario<br />
condividere”.<br />
<strong>Pe</strong>r chi fosse interessato consultate<br />
il nostro sito: www.scoutinbrasile.org.<br />
<strong>Pe</strong>r l’anno 2010 il campo sarà<br />
dalla seconda settimana di agosto,<br />
per tre settimane circa.<br />
Camilla Bianchi<br />
Milano 22