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Pe 8-2009 - Agesci

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SPIRITO SCOUT<br />

Essere sacerdoti<br />

significa saper offrire<br />

al Padre il mistero di<br />

queste vite dentro di<br />

noi, perché le unisca<br />

all’unico sacrificio del<br />

Figlio e ce le<br />

restituisca<br />

trasfigurate dallo<br />

Spirito<br />

di don Fabio Besostri<br />

“<br />

CELEBRARE<br />

LA VITA<br />

Un amico mi telefona, chiedendomi<br />

se ho tempo per una<br />

chiacchierata. Capisco dal suo<br />

tono di voce che c’è qualcosa<br />

che non va.Devo dargli la precedenza,<br />

anche se oggi avrei molte<br />

cose da fare. Ma lui ha bisogno,<br />

adesso, di qualcuno che lo<br />

ascolti, con pazienza e empatia.<br />

Non importa se non ci sono<br />

grandi idee o risposte folgoranti<br />

da dargli, tutto ciò che gli occorre,<br />

adesso, è qualcuno che abbia<br />

la pazienza, il tempo, la volontà<br />

di accompagnarlo per un pezzettino<br />

della sua strada, ora che<br />

questa si è fatta più ripida del<br />

solito.<br />

È buio quando torna a casa. Non<br />

ha risolto i suoi problemi, né<br />

tantomeno glieli ho risolti io: sarebbe<br />

bello essere dei taumaturghi<br />

o delle fate dai capelli turchini<br />

che con un tocco della<br />

bacchetta magica sciolgono<br />

tutti i nodi della vita. Ma sento<br />

che nel suo cuore è tornata un<br />

po’ di serenità. E anche se mi<br />

sento stanco, dopo questa lunghissima<br />

chiacchierata, provo<br />

anche una sorta di consolazione<br />

dello spirito, la consapevolezza<br />

di aver fatto qualcosa di utile.<br />

Ma devo affrettarmi: la Messa mi<br />

aspetta.<br />

E mi ritrovo così ai piedi dell’altare,<br />

con un po’di fiatone (anche<br />

se la chiesa è vicina a casa mia),a<br />

celebrare il mistero di Dio che<br />

ancora una volta viene ad abitare<br />

tra gli uomini. È inevitabile<br />

portare dentro la liturgia le<br />

emozioni e le preoccupazioni di<br />

una giornata inconsueta e un<br />

po’ drammatica. E quasi all’improvviso<br />

mi rendo conto che<br />

l’Eucaristia è proprio questo: offrire<br />

a Dio il pane e il vino frutto<br />

della nostra fatica, la nostra vita,<br />

come un sacrificio spirituale,<br />

“santo e gradito”, perché divengano<br />

la vita di Dio in mezzo a<br />

noi,Gesù Cristo che si offre al Padre<br />

per la salvezza del mondo.<br />

Tutti noi portiamo dentro anche<br />

la vita degli altri: delle persone<br />

che amiamo,di quelle che non ci<br />

amano, di chi conosciamo bene<br />

e di chi ci ha appena sfiorato<br />

lungo le strade della nostra giornata.<br />

Essere sacerdoti significa<br />

saper offrire al Padre il mistero<br />

di queste vite dentro di noi, perché<br />

le unisca all’unico sacrificio<br />

del Figlio e ce le restituisca trasfigurate<br />

dallo Spirito.<br />

Questo sacerdozio, solenne e<br />

prezioso, ci è stato conferito nel<br />

Battesimo, grazie al quale siamo<br />

entrati nel mistero della morte<br />

di Gesù e siamo risorti insieme<br />

con lui.In questo sacerdozio tutti<br />

siamo chiamati a celebrare la<br />

liturgia della nostra vita in unione<br />

al Signore Gesù. Sull’altare il<br />

prete raccoglie le nostre vite e<br />

dalla loro molteplicità e frammentazione<br />

le rende una cosa<br />

sola, per offrirle a Dio. Così nell’Eucaristia<br />

i molti diventano<br />

uno solo in Cristo, proprio come<br />

i tanti chicchi di frumento formano<br />

un solo pane: e noi scopriamo<br />

che anche il gesto più<br />

semplice e nascosto della nostra<br />

giornata assume un valore grande,<br />

perché cessa di essere una<br />

voce isolata per diventare armonia<br />

di voci e di vite: un unico dono<br />

per Dio, la nostra risposta<br />

spontanea all’amore gratuito e<br />

preveniente di Dio.<br />

In una sacrestia mezza diroccata,<br />

ricordo, un cartello ammoniva<br />

severamente il sacerdote:<br />

“Celebra Missam ut primam, ut<br />

ultimam, ut unicam”. Stasera lo<br />

leggo così:“Chiunque tu sia, prete<br />

o laico, celebra la tua vita con<br />

gioia, con fiducia, con timore”.<br />

L’Eucaristia è offrire a<br />

Dio il pane e il vino<br />

frutto della nostra<br />

fatica, la nostra vita,<br />

come un sacrificio<br />

spirituale,“santo e<br />

gradito”, perché<br />

divengano la vita di<br />

Dio in mezzo a noi,<br />

Gesù Cristo che si<br />

offre al Padre per la<br />

salvezza del mondo<br />

Proposta educativa 08-<strong>2009</strong> 17

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