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SPIRITO SCOUT<br />
Essere sacerdoti<br />
significa saper offrire<br />
al Padre il mistero di<br />
queste vite dentro di<br />
noi, perché le unisca<br />
all’unico sacrificio del<br />
Figlio e ce le<br />
restituisca<br />
trasfigurate dallo<br />
Spirito<br />
di don Fabio Besostri<br />
“<br />
CELEBRARE<br />
LA VITA<br />
Un amico mi telefona, chiedendomi<br />
se ho tempo per una<br />
chiacchierata. Capisco dal suo<br />
tono di voce che c’è qualcosa<br />
che non va.Devo dargli la precedenza,<br />
anche se oggi avrei molte<br />
cose da fare. Ma lui ha bisogno,<br />
adesso, di qualcuno che lo<br />
ascolti, con pazienza e empatia.<br />
Non importa se non ci sono<br />
grandi idee o risposte folgoranti<br />
da dargli, tutto ciò che gli occorre,<br />
adesso, è qualcuno che abbia<br />
la pazienza, il tempo, la volontà<br />
di accompagnarlo per un pezzettino<br />
della sua strada, ora che<br />
questa si è fatta più ripida del<br />
solito.<br />
È buio quando torna a casa. Non<br />
ha risolto i suoi problemi, né<br />
tantomeno glieli ho risolti io: sarebbe<br />
bello essere dei taumaturghi<br />
o delle fate dai capelli turchini<br />
che con un tocco della<br />
bacchetta magica sciolgono<br />
tutti i nodi della vita. Ma sento<br />
che nel suo cuore è tornata un<br />
po’ di serenità. E anche se mi<br />
sento stanco, dopo questa lunghissima<br />
chiacchierata, provo<br />
anche una sorta di consolazione<br />
dello spirito, la consapevolezza<br />
di aver fatto qualcosa di utile.<br />
Ma devo affrettarmi: la Messa mi<br />
aspetta.<br />
E mi ritrovo così ai piedi dell’altare,<br />
con un po’di fiatone (anche<br />
se la chiesa è vicina a casa mia),a<br />
celebrare il mistero di Dio che<br />
ancora una volta viene ad abitare<br />
tra gli uomini. È inevitabile<br />
portare dentro la liturgia le<br />
emozioni e le preoccupazioni di<br />
una giornata inconsueta e un<br />
po’ drammatica. E quasi all’improvviso<br />
mi rendo conto che<br />
l’Eucaristia è proprio questo: offrire<br />
a Dio il pane e il vino frutto<br />
della nostra fatica, la nostra vita,<br />
come un sacrificio spirituale,<br />
“santo e gradito”, perché divengano<br />
la vita di Dio in mezzo a<br />
noi,Gesù Cristo che si offre al Padre<br />
per la salvezza del mondo.<br />
Tutti noi portiamo dentro anche<br />
la vita degli altri: delle persone<br />
che amiamo,di quelle che non ci<br />
amano, di chi conosciamo bene<br />
e di chi ci ha appena sfiorato<br />
lungo le strade della nostra giornata.<br />
Essere sacerdoti significa<br />
saper offrire al Padre il mistero<br />
di queste vite dentro di noi, perché<br />
le unisca all’unico sacrificio<br />
del Figlio e ce le restituisca trasfigurate<br />
dallo Spirito.<br />
Questo sacerdozio, solenne e<br />
prezioso, ci è stato conferito nel<br />
Battesimo, grazie al quale siamo<br />
entrati nel mistero della morte<br />
di Gesù e siamo risorti insieme<br />
con lui.In questo sacerdozio tutti<br />
siamo chiamati a celebrare la<br />
liturgia della nostra vita in unione<br />
al Signore Gesù. Sull’altare il<br />
prete raccoglie le nostre vite e<br />
dalla loro molteplicità e frammentazione<br />
le rende una cosa<br />
sola, per offrirle a Dio. Così nell’Eucaristia<br />
i molti diventano<br />
uno solo in Cristo, proprio come<br />
i tanti chicchi di frumento formano<br />
un solo pane: e noi scopriamo<br />
che anche il gesto più<br />
semplice e nascosto della nostra<br />
giornata assume un valore grande,<br />
perché cessa di essere una<br />
voce isolata per diventare armonia<br />
di voci e di vite: un unico dono<br />
per Dio, la nostra risposta<br />
spontanea all’amore gratuito e<br />
preveniente di Dio.<br />
In una sacrestia mezza diroccata,<br />
ricordo, un cartello ammoniva<br />
severamente il sacerdote:<br />
“Celebra Missam ut primam, ut<br />
ultimam, ut unicam”. Stasera lo<br />
leggo così:“Chiunque tu sia, prete<br />
o laico, celebra la tua vita con<br />
gioia, con fiducia, con timore”.<br />
L’Eucaristia è offrire a<br />
Dio il pane e il vino<br />
frutto della nostra<br />
fatica, la nostra vita,<br />
come un sacrificio<br />
spirituale,“santo e<br />
gradito”, perché<br />
divengano la vita di<br />
Dio in mezzo a noi,<br />
Gesù Cristo che si<br />
offre al Padre per la<br />
salvezza del mondo<br />
Proposta educativa 08-<strong>2009</strong> 17