Pe 8-2009 - Agesci

COMUNITÀ CAPI
SILENZIO
parla AGESCI
Comunicare
all’esterno: principi
e limiti, a partire dalle
Linee guida per la
comunicazione
approvate
dal Consiglio
generale 2009
di Luciana Brentegani
«Ritengo che il quadro politico in
cui viviamo oggi non ci possa lasciare
indifferente, capisco anche
che il prendere una posizione ufficiale
come Associazione sarebbe
di fatto interpretata dall’esterno
come una posizione di campo nel
quadro partitico (e purtroppo
non politico), questo però non deve
impedire ai singoli Gruppi di
parlarne, di discuterne di esercitare
la propria “scelta politica”».
«Ricordo qualche anno fa che l’Agesci
– secondo la stampa – era
sempre schierata come Associazione
di appoggio a determinati
partiti. Finalmente si è arrivati a
un equilibrio giusto. Vorrei ricordare
che non tutti siamo schierati
o schierabili, soprattutto i minorenni
che ci hanno affidato».
«La domanda che verrebbe da
farsi è: quando impareremo? Anzi,
quando impareranno i nostri
vertici nazionali a stare distanti
dalla politica?».
«È doveroso che ciascuno di noi,
come adulto e capo, si formi un
proprio convincimento e partecipi
in modo attivo alla vita sociale e
politica del Paese, ma non riteniamo
sia altrettanto vero per l’Associazione
come tale».
«Su certe questioni dimentichiamo
il pluralismo che dovrebbe regnare
sovrano in un’associazione
come la nostra e che cerchiamo di
passare ai ragazzi».
«Continuo ad essere dell’idea che
la nostra associazione non debba
fare una politica di parte».
Quelli che avete letto sono tutti
12 Proposta educativa 08-2009
brevi stralci di lettere pubblicate
nel corso degli ultimi anni sulla
nostra rivista.
Le occasioni che le hanno stimolate
sono le più varie. Solo per citare
le più recenti: il referendum
sulla procreazione assistita,
quello sulla riforma costituzionale,
il dibattito sulla famiglia e i
dico.
Anche le opinioni, come avete
letto, sono le più varie: l’Agesci
dovrebbe intervenire, far sentire
sempre la propria voce,enunciare
la propria posizione,oppure ci
sono temi sui quali intervenire e
temi sui quali tacere (e non sempre
in realtà la distinzione è data
dal tipo di tema, ma da chi lo
propone), oppure ancora lo specifico
dell’Agesci è l’educazione,
concentriamoci su quella.
LE TAPPE
Da tempo l’Associazione si interroga
sul tema della comunicazione,
e in particolare della
comunicazione verso l’esterno:
quando, come, a chi compete
comunicare.
Le tracce dei passaggi più significativi
della riflessione sono
contenute in alcuni documenti:
- il documento “Impegno politico
e civile” approvato dal Consiglio
generale 1988, che individua
una pista di impegno personale
e una pista associativa (il
documento è disponibile sul sito
Agesci, nel download dell’home
page, nella cartella Documenti
ufficiali > Altri documenti);
- il documento “Agesci in rete”
(pubblicato tra i documenti
preparatori del Consiglio generale
2003) che individua quali
sono le relazioni e i progetti in
essere tra l’Agesci e le istituzioni
pubbliche, le espressioni della
società civile, le realtà ecclesiali
e le altre realtà scout;
- il documento di Capo Guida e
Capo Scout “Funzioni di rappresentanza,
relazioni esterne, comunicazione”
(Atti del Consiglio
generale 2005), che contiene
delle osservazioni di base relativamente
ai termini utilizzati
nello Statuto e nei Regolamenti
relativamente alle varie funzio-