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Pe 8-2009 - Agesci

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METODO<br />

R/S: Il segno della scelta<br />

“Ricevi la forcola, simbolo della scelta, la forcola ti<br />

indichi la scelta delle strade che si pongono dinanzi<br />

a te: la via facile e la via difficile. In ogni momento<br />

della tua vita dovrai scegliere”.<br />

È durante la cerimonia della Partenza, nel momento<br />

in cui il capo clan consegna il legno della<br />

forcola che il rover e la scolta toccano con mano<br />

la responsabilità della scelta, toccano con<br />

mano quel legno vivo, ne tastano le nodosità e<br />

lo spessore dei suoi rami: il più sottile e lungo, la<br />

via facile, ma senza nodi e che difficilmente porta<br />

lontano, e il più spesso e robusto, ma più difficile,<br />

da affrontare con la grinta e la determinazione<br />

che ci vuole nelle scelte della vita. Il rover<br />

e la scolta sentono pulsare tra le loro dita la responsabilità<br />

della scelta racchiusa in quel legno.<br />

Ma è nell’attimo del contemporaneo contatto<br />

sesso alla fine di una situazione<br />

di gioco, questo è assolutamente<br />

normale e non crea imbarazzo,<br />

ma se questo avviene<br />

in un contesto diverso dal gioco<br />

allora nascono i problemi e<br />

le difficoltà. Problemi e difficoltà<br />

comprensibili per la natura<br />

stessa dell’essere umano, ma<br />

anche per la visione distorta<br />

che viene data alla relazione fisica<br />

tra uomo e donna di cui<br />

anche i nostri ragazzi/bambini<br />

sono a conoscenza.<br />

E allora? La grandezza della nostra<br />

proposta è quella di mettere<br />

in relazione maschi e femmine<br />

in tutti i contesti cercando di<br />

valorizzare le differenze, se<br />

questo ci viene bene utilizzando<br />

strumenti semplici, facilmente<br />

comprensibili e “ingenui”<br />

(il gioco) abbiamo il dovere<br />

di insistere. Scopriremo così<br />

che alcuni tabù possono cadere<br />

rendendo alcuni comportamenti<br />

assolutamente naturali.<br />

Non solo in relazione a un corpo,<br />

ma anche nei confronti delle<br />

cose. Tenere in mano un oggetto<br />

è una cosa, sentire un oggetto<br />

è un’altra, vuol dire essere<br />

in grado di capire di che materiale<br />

è fatto, perché ha quella<br />

forma e non un’altra, come è<br />

stato realizzato o prodotto,<br />

ecc... questi sono tutti esercizi<br />

che ci aiutano a incuriosirci delle<br />

cose (e delle situazioni) che<br />

nella vita non potrà che esserci<br />

utile.<br />

tattile delle mani del capo clan e del rover/scolta<br />

sul legno che si compie la testimonianza: è il<br />

mandato della Partenza. Sulla forcola si posano<br />

le mani del capo clan che incarna le scelte, le testimonia<br />

e che da quel legno riceve l’impulso a<br />

continuare a camminare sulla strada del discernimento<br />

e contemporaneamente le mani del<br />

ragazzo che riceve il mandato, che sceglie di<br />

partire. È il contatto di un attimo, che racchiude<br />

in sé la sovranità di un cammino fatto di passato,<br />

presente e futuro, che racchiude la promessa<br />

di futuro che capo e ragazzo, su quel legno,<br />

silenziosamente e guardandosi negli occhi,<br />

si dichiarano reciprocamente.<br />

Davide Magatti e Betti Fraracci<br />

Pattuglia nazionale R/S<br />

Proposta educativa 08-<strong>2009</strong> 11

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