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Pe 8-2009 - Agesci

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METODO<br />

Fatta questa premessa forse un<br />

po’ accademica (in tal senso internet<br />

aiuta molto...!?!?!?) come<br />

possiamo nei nostri percorsi<br />

educativi “riscoprire” l’importanza<br />

e la bellezza del conTAT-<br />

TO?<br />

Essenzialmente credo sia sufficiente<br />

osservare bene le cose<br />

che già facciamo.<br />

<strong>Pe</strong>r molti dei nostri bambini/ragazzi<br />

le attività che proponiamo<br />

rappresentano l’unica occasione<br />

per interagire fisicamente<br />

con altri bambini/ragazzi<br />

aldilà della scuola, e allora<br />

pensiamo a tutti i momenti di<br />

contatto che viviamo durante<br />

le attività, dalle occasioni di<br />

E/G: Mani vissute<br />

Eccomi qua davanti al capo reparto, con la<br />

mano destra che fa il saluto scout e la sinistra<br />

che stringe la sua con decisione. Quanta emozione<br />

in quella forte e decisa stretta di mano.<br />

Tra un po’ non sarò più in reparto, mi accingo<br />

a salire in noviziato e in quel momento ripenserò<br />

che tutto è iniziato quasi alla stessa maniera:<br />

io davanti a lui, il saluto scout che mi ricorda<br />

i tre punti della Promessa e che il grande<br />

aiuta il più piccolo. La stretta di mano sinistra<br />

sulla fiamma, come è tradizione del nostro<br />

reparto, mentre pronuncio timidamente<br />

la mia Promessa.<br />

Quante cose possono raccontare le mie mani.<br />

La strana sensazione che ho provato la prima<br />

volta che ho provato a realizzare una legatura<br />

con un cordino di canapa: le mani mi facevano<br />

male, ma al tempo stesso era bella la sensazione<br />

del cordino stretto attorno ai paletti.<br />

La volta che ho accarezzato le foglie che avevo<br />

raccolto per percepire le venature e capir-<br />

10 Proposta educativa 08-<strong>2009</strong><br />

L/C: Mani che riconoscono<br />

Mowgli lasciò scorrere la mano sull’immenso<br />

dorso dal disegno diagonale e variegato. «La tartaruga<br />

ha un dorso più duro; ma non così gaio»,<br />

disse sentenziosamente.<br />

È bello stendersi al sole a primavera e lasciarsi<br />

accarezzare la pelle dai primi raggi tiepidi. Una<br />

mano di sicuro si stende per godersi la sensazione<br />

dell’erba spuntata da poco sul prato,<br />

sentendo i fili d’erba, qualcuno liscio, qualcuno<br />

un po’ peloso, uno con i bordi lisci, un altro seghettato.<br />

Luca ha deciso che avrebbe coltivato la specialità<br />

di amico degli animali perché gli piace tantissimo<br />

accarezzare il pelo morbido del suo<br />

svago e di giochi comunitari<br />

(dalla “semplice” cavallina, a<br />

spazzola, allo sparviero, ecc) a<br />

vere e proprie attività a esso finalizzato<br />

(...attività di espressione,<br />

la ginnastica mattutina ai<br />

campi, ecc).<br />

Inoltre i campi e le route sono<br />

un concentrato di relazioni fisiche<br />

con il creato e con le cose,<br />

pensiamo ai bagni nei torrenti<br />

ghiacciati, al contatto con il terreno<br />

durante la notte in tenda,<br />

alla raccolta legna, ecc.<br />

Creiamo una moltitudine di stimoli<br />

che non sempre abbiamo<br />

l’accortezza di ricondurre nei<br />

percorsi educativi... ovviamente<br />

non per negligenza, ma<br />

ne meglio la consistenza e le caratteristiche.<br />

Ripenso al gelo delle mie mani quando al<br />

campo invernale dovevamo togliere il piccolo<br />

strato di neve che aveva ricoperto i paletti utili<br />

a costruire la torretta di avvistamento oppure<br />

al caldo che emanava la tazza di the bollente,<br />

meritato ristoro, dopo aver camminato<br />

per ore sotto una pioggia incessante per raggiungere<br />

il rifugio Galvarina.<br />

La mia mano stringeva ancora la mano del<br />

mio capo reparto e mi rendevo conto di<br />

quante cose avrebbero potuto raccontare le<br />

mie mani se solo avessero avuto modo di parlare,<br />

tuttavia una cosa la stavano dicendo a<br />

me in quel momento: si può vivere pienamente<br />

e intensamente un’esperienza se si<br />

sanno usare pienamente tutti i sensi che Dio<br />

ci ha donato.<br />

Carmelo Di Mauro<br />

Incaricato nazionale Branca E/G<br />

gatto, ma anche quello più ispido del cagnolino<br />

Ercole. Non è difficile riconoscere al tatto i<br />

calzettoni di lana da quelli di cotone, a Carla lo<br />

ha spiegato il suo capo sestiglia.<br />

A Michele sembrava impossibile che quella cosa<br />

appiccicosa e un po’schifosa tra le sue mani,<br />

a forza di impastarla, sarebbe diventata una<br />

pizza.<br />

Abbiamo fatto una lunga camminata con il<br />

Consiglio dell’arcobaleno ed è stato divertentissimo<br />

mettere alla fine i piedi a bagno nel ruscello:<br />

che bel fresco che ci siamo goduti tutti<br />

insieme.<br />

Arcanda, Akela e Baloo d’Italia<br />

spesso perché si danno per<br />

scontati.<br />

Si è detto che il tatto è un senso<br />

attivo (...così come il metodo<br />

scout...) e di relazione perché a<br />

un’azione corrisponde una reazione.<br />

Credo che l’essenza sia<br />

tutta qui. Abituiamo (educhiamo)<br />

i ragazzi a cogliere sempre<br />

la conseguenza generata da un<br />

nostro comportamento, non limitandoci<br />

solo all’aspetto esteriore,<br />

ma soprattutto alla sensazione<br />

interna provata.<br />

Il tatto si può allenare?<br />

Se a un lupetto o a una guida<br />

capita di trovarsi sdraiati sul<br />

corpo di un coetaneo dell’altro

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