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METODO<br />
Fatta questa premessa forse un<br />
po’ accademica (in tal senso internet<br />
aiuta molto...!?!?!?) come<br />
possiamo nei nostri percorsi<br />
educativi “riscoprire” l’importanza<br />
e la bellezza del conTAT-<br />
TO?<br />
Essenzialmente credo sia sufficiente<br />
osservare bene le cose<br />
che già facciamo.<br />
<strong>Pe</strong>r molti dei nostri bambini/ragazzi<br />
le attività che proponiamo<br />
rappresentano l’unica occasione<br />
per interagire fisicamente<br />
con altri bambini/ragazzi<br />
aldilà della scuola, e allora<br />
pensiamo a tutti i momenti di<br />
contatto che viviamo durante<br />
le attività, dalle occasioni di<br />
E/G: Mani vissute<br />
Eccomi qua davanti al capo reparto, con la<br />
mano destra che fa il saluto scout e la sinistra<br />
che stringe la sua con decisione. Quanta emozione<br />
in quella forte e decisa stretta di mano.<br />
Tra un po’ non sarò più in reparto, mi accingo<br />
a salire in noviziato e in quel momento ripenserò<br />
che tutto è iniziato quasi alla stessa maniera:<br />
io davanti a lui, il saluto scout che mi ricorda<br />
i tre punti della Promessa e che il grande<br />
aiuta il più piccolo. La stretta di mano sinistra<br />
sulla fiamma, come è tradizione del nostro<br />
reparto, mentre pronuncio timidamente<br />
la mia Promessa.<br />
Quante cose possono raccontare le mie mani.<br />
La strana sensazione che ho provato la prima<br />
volta che ho provato a realizzare una legatura<br />
con un cordino di canapa: le mani mi facevano<br />
male, ma al tempo stesso era bella la sensazione<br />
del cordino stretto attorno ai paletti.<br />
La volta che ho accarezzato le foglie che avevo<br />
raccolto per percepire le venature e capir-<br />
10 Proposta educativa 08-<strong>2009</strong><br />
L/C: Mani che riconoscono<br />
Mowgli lasciò scorrere la mano sull’immenso<br />
dorso dal disegno diagonale e variegato. «La tartaruga<br />
ha un dorso più duro; ma non così gaio»,<br />
disse sentenziosamente.<br />
È bello stendersi al sole a primavera e lasciarsi<br />
accarezzare la pelle dai primi raggi tiepidi. Una<br />
mano di sicuro si stende per godersi la sensazione<br />
dell’erba spuntata da poco sul prato,<br />
sentendo i fili d’erba, qualcuno liscio, qualcuno<br />
un po’ peloso, uno con i bordi lisci, un altro seghettato.<br />
Luca ha deciso che avrebbe coltivato la specialità<br />
di amico degli animali perché gli piace tantissimo<br />
accarezzare il pelo morbido del suo<br />
svago e di giochi comunitari<br />
(dalla “semplice” cavallina, a<br />
spazzola, allo sparviero, ecc) a<br />
vere e proprie attività a esso finalizzato<br />
(...attività di espressione,<br />
la ginnastica mattutina ai<br />
campi, ecc).<br />
Inoltre i campi e le route sono<br />
un concentrato di relazioni fisiche<br />
con il creato e con le cose,<br />
pensiamo ai bagni nei torrenti<br />
ghiacciati, al contatto con il terreno<br />
durante la notte in tenda,<br />
alla raccolta legna, ecc.<br />
Creiamo una moltitudine di stimoli<br />
che non sempre abbiamo<br />
l’accortezza di ricondurre nei<br />
percorsi educativi... ovviamente<br />
non per negligenza, ma<br />
ne meglio la consistenza e le caratteristiche.<br />
Ripenso al gelo delle mie mani quando al<br />
campo invernale dovevamo togliere il piccolo<br />
strato di neve che aveva ricoperto i paletti utili<br />
a costruire la torretta di avvistamento oppure<br />
al caldo che emanava la tazza di the bollente,<br />
meritato ristoro, dopo aver camminato<br />
per ore sotto una pioggia incessante per raggiungere<br />
il rifugio Galvarina.<br />
La mia mano stringeva ancora la mano del<br />
mio capo reparto e mi rendevo conto di<br />
quante cose avrebbero potuto raccontare le<br />
mie mani se solo avessero avuto modo di parlare,<br />
tuttavia una cosa la stavano dicendo a<br />
me in quel momento: si può vivere pienamente<br />
e intensamente un’esperienza se si<br />
sanno usare pienamente tutti i sensi che Dio<br />
ci ha donato.<br />
Carmelo Di Mauro<br />
Incaricato nazionale Branca E/G<br />
gatto, ma anche quello più ispido del cagnolino<br />
Ercole. Non è difficile riconoscere al tatto i<br />
calzettoni di lana da quelli di cotone, a Carla lo<br />
ha spiegato il suo capo sestiglia.<br />
A Michele sembrava impossibile che quella cosa<br />
appiccicosa e un po’schifosa tra le sue mani,<br />
a forza di impastarla, sarebbe diventata una<br />
pizza.<br />
Abbiamo fatto una lunga camminata con il<br />
Consiglio dell’arcobaleno ed è stato divertentissimo<br />
mettere alla fine i piedi a bagno nel ruscello:<br />
che bel fresco che ci siamo goduti tutti<br />
insieme.<br />
Arcanda, Akela e Baloo d’Italia<br />
spesso perché si danno per<br />
scontati.<br />
Si è detto che il tatto è un senso<br />
attivo (...così come il metodo<br />
scout...) e di relazione perché a<br />
un’azione corrisponde una reazione.<br />
Credo che l’essenza sia<br />
tutta qui. Abituiamo (educhiamo)<br />
i ragazzi a cogliere sempre<br />
la conseguenza generata da un<br />
nostro comportamento, non limitandoci<br />
solo all’aspetto esteriore,<br />
ma soprattutto alla sensazione<br />
interna provata.<br />
Il tatto si può allenare?<br />
Se a un lupetto o a una guida<br />
capita di trovarsi sdraiati sul<br />
corpo di un coetaneo dell’altro