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FR. Primum omnium verbi definitionem dic mihi. SAXO – Magis interrogemus
magistrum, quae sit verbi definitio secundum philosophiam. DIS: - An habet,
magister, juxta philosophiae rationem haec tam principalis pars definitionem
propriam, velut nomen? MAG. Habet subtilem definitionem et nobilem, et est
huiusmodi. Verbum est vox significativa secundum placitum cum tempore, definitum
aliquid significans et accidens. [ ... ] FR: - Profer, Saxo, proprietatem verbi. SAXO
– Verbum est pars orationis cum temporibus et modis, sine casu, agendi vel
patiendi significativum.
(FRANCO – Prima di tutto dimmi (dic mihi) la definizione della parola verbo.
SAXO – Piuttosto interroghiamo il maestro, su quale sia la definizione di verbo da un
punto di vista scientifico.
ALUNNI –Forse questa parte del discorso così rilevante, maestro, ha, secondo i
principi scientifici, una definizione propria, come il nome?
MAESTRO – Ha una definizione sottile e nobile, ed è questa. Il verbo è una parola che
assume significato secondo l’opinione di chi parla con il variare del tempo, che
significa qualcosa di definito e di mutevole …
FRANCO – Enuncia, Saxo, la proprietà del verbo.
SAXO – Il verbo è una parte del discorso con tempi e modi, senza indicazione di
caso, che può avere significato attivo o passivo.
Dalle opere poetiche di Alcuino
Alle citazioni tratte dalla Grammatica facciamo seguire questo componimento poetico che
dimostra la passione che Alcuino provava per la lingua scritta e le opere dell’intelletto.
Ricordiamo che nella vita monastica avevano grande importanza lo studio e la biblioteca,
alimentata dal lavoro degli amanuensi che passavano le loro giornate negli scriptoria.
L’epigramma sullo scriptorium del monaco e sulla scrittura
(XCIV, p. 320 Dümmler)
Hic sedeant sacrae scribentes famina legis
nec non sanctorum dicta sacrata patrum;
hic interserere caveant sua frisvola verbis,
frivola nec propter erret et ipsa manus,
correctosque sibi quaerant studiose libellos,
tramite quo recto penna volantis eat.
Per cola distinguant proprios et commata sensus,
et punctos ponant ordine quosque suo,
ne vel falsa legat, taceat vel forte repente
ante pios frater lector in ecclesia.
Est opus egregium sacros iam scribere libros,
nec mercede sua scriptor et ipse caret.
Fodere quam vites melius est scribere libros,
ille suo ventri serviet, iste animae.
Vel nova vel vetera poterit proferre magister
Plurima, quisque legit dicta sacrata patrum.
(Qui siedano, scrivendo gli enunciati della santa Legge
e i sacri detti dei santi Padri.
Qui non si scambino parole frivole,
né per frivolezze erri la loro mano;
si procurino con zelo libri corretti
sul cui percorso diritto corra la penna veloce.
Distinguano il significato nei periodi e nelle frasi
e mettano la punteggiatura al posto giusto,
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