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Dalla Tabula alimentaria al sito di Veleia: due secoli e ... - ager veleias

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Tra il settembre 2007 e il settembre 2008, dopo ben 14 anni, è stata condotta nella<br />

zona archeologica <strong>di</strong> <strong>Veleia</strong> una nuova campagna <strong>di</strong> scavo ad opera della Soprintendenza<br />

per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna – sotto la guida dell'<strong>al</strong>lora <strong>di</strong>rettrice dell'area<br />

archeologica <strong>di</strong> <strong>Veleia</strong>, Monica Miari – che ha interessato in particolare un'estensione <strong>di</strong><br />

circa mille metri quadrati, posta nel quartiere orient<strong>al</strong>e della città romana. Si tratta <strong>di</strong> un<br />

settore dove già i primi scavi settecenteschi, sappiamo intrapresi d<strong>al</strong> duca <strong>di</strong> Parma e<br />

Piacenza, Filippo <strong>di</strong> Borbone, avevano in<strong>di</strong>viduato la presenza <strong>di</strong> una domus romana <strong>di</strong><br />

età imperi<strong>al</strong>e <strong>di</strong> notevoli <strong>di</strong>mensioni.<br />

Rispetto agli scavi settecenteschi, che rimasero superfici<strong>al</strong>i perché princip<strong>al</strong>mente<br />

fin<strong>al</strong>izzati <strong>al</strong> rinvenimento dei reperti, questa campagna, impostata ormai, come è<br />

d'obbligo, su rigorosi criteri scientifici, ha voluto approfon<strong>di</strong>re sia gli aspetti legati <strong>al</strong>la vita<br />

quoti<strong>di</strong>ana degli abitanti <strong>di</strong> <strong>Veleia</strong> che la cronologia inse<strong>di</strong>ativa del <strong>sito</strong>. Le risorse investite<br />

hanno consentito il restauro dei monumenti del foro, tra cui le mensae – ossia i tavoli e le<br />

sedute in marmo rosso <strong>di</strong> Verona con le zampe leonine – e sono state <strong>al</strong>zate le tettoie che<br />

proteggono gli e<strong>di</strong>fici pubblici che sorgevano nella parte bassa del foro. Con un'ulteriore<br />

finanziamento è stata potenziata l'accessibilità <strong>al</strong> <strong>sito</strong>, ponendo particolare attenzione<br />

anche <strong>al</strong>le persone <strong>di</strong>versamente abili: i nuovi percorsi e la risistemazione dell'Antiquarium<br />

sono stati inaugurati il 27 marzo 2010.<br />

L'Antiquarium è stato dunque completamente riattato, sia sul piano estetico che su<br />

quello <strong>di</strong>dattico. Gli spazi espositivi sono stati aumentati e una serie <strong>di</strong> pannelli a quinta<br />

accompagnano il visitatore nel percorso espositivo attraverso le <strong>di</strong>verse aree tematiche. Si<br />

inizia d<strong>al</strong> settore che accoglie il 'materi<strong>al</strong>e delle sepolture preromane', proseguendo per<br />

'l'area dei culti' (con la statua del cosiddetto Giove ligure), poi 'l'area pubblica romana' (con<br />

il c<strong>al</strong>co <strong>di</strong> Bebia Bassilla, della <strong>Tabula</strong> Alimentaria e della lex Rubria de G<strong>al</strong>lia Cis<strong>al</strong>pina, la<br />

stele cd. del Venator e <strong>al</strong>tro materi<strong>al</strong>e vario architettonico proveniente dagli scavi), poi<br />

ancora 'l'area privata romana' (con il grande dolio) fino <strong>al</strong>la sezione conclusiva riservata ai<br />

'culti funerari romani'.<br />

Il pubblico che visita <strong>Veleia</strong>, in prev<strong>al</strong>enza scolastico (e universitario, come avviene<br />

da sei lustri a Parma col prof. Nicola Criniti), ma con significative presenze anche estive,<br />

legate <strong>al</strong>la rassegna <strong>di</strong> spettacoli teatr<strong>al</strong>i che vi si svolgono in luglio, è un segn<strong>al</strong>e <strong>di</strong><br />

rinnovato interesse per questa area archeologica, insieme agli articoli para-turistici e<br />

d'occasione, <strong>al</strong>le conferenze e <strong>al</strong>le lezioni accademiche …: ma forse non basta. La<br />

Provincia <strong>di</strong> Piacenza si è <strong>di</strong> recente attivata e ha dato vita d<strong>al</strong> 2007 a un programma <strong>di</strong><br />

v<strong>al</strong>orizzazione e promozione del territorio, che riguarda anche il <strong>sito</strong> <strong>di</strong> <strong>Veleia</strong>,<br />

consapevole che questo rappresenta il princip<strong>al</strong>e punto <strong>di</strong> eccellenza che il territorio<br />

piacentino, e non solo, esprime in ambito archeologico.<br />

<strong>Veleia</strong> necessita certamente <strong>di</strong> essere inserita in un piano territori<strong>al</strong>e che ne<br />

v<strong>al</strong>orizzi l'importanza storico-archeologica e la renda un polo <strong>di</strong> attrazione, anche in<br />

sinergia con <strong>al</strong>tre risorse del territorio. Questo l'intento della Provincia <strong>di</strong> Piacenza e ben<br />

vengano tutti gli interventi e i fon<strong>di</strong> che le consentano <strong>di</strong> far conoscere questo patrimonio<br />

veramente apprezzabile da tutti.<br />

<strong>Veleia</strong>, tuttavia, attende anche, forse soprattutto, nuovi stu<strong>di</strong> e ricerche scientifiche<br />

inter<strong>di</strong>sciplinari, perché ha certo <strong>al</strong>tro da rivelare agli stu<strong>di</strong>osi. Il nome, la rinomanza, il<br />

significato <strong>di</strong> <strong>Veleia</strong> e del suo territorio nel terzo millennio devono dunque ritrovare lo<br />

sm<strong>al</strong>to e l'entusiasmo del quoti<strong>di</strong>ano, della storia materi<strong>al</strong>e, senza l'affanno delle gran<strong>di</strong><br />

scoperte e la presunzione del déjà-vu.<br />

E non possono assolutamente essere affidati – Internet lo testimonia ampiamente –<br />

agli innumerevoli e ricorrenti tentativi <strong>di</strong> "apparentamento" strument<strong>al</strong>e, oltre che<br />

tra<strong>di</strong>zion<strong>al</strong>mente onomastico e toponimico, con la <strong>Tabula</strong> Alimentaria, <strong>di</strong> cui, purtroppo, si<br />

riesce anche a scrivere incre<strong>di</strong>bilmente che «racconta come la vite era coltivata e qu<strong>al</strong>e<br />

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