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Copioni organizzativi: riflessioni ed esempi ifl i i Copioni ... - Mida

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56<br />

- Pagine <strong>Mida</strong> -<br />

Attraverso interviste strutturate ai membri del board (costruite<br />

sulla griglia delle ideologie dei copioni <strong>organizzativi</strong>) e focus<br />

group con la prima linea, è stato possibile individuare i copioni<br />

delle due organizzazioni, che apparvero subito profondamente<br />

differenti.<br />

La prima, l’azienda acquisitrice, era assimilabile a un’organizzazione<br />

vincente (++), con una grande componente valoriale e una<br />

prassi altrettanto etica.<br />

Grande spazio era lasciato all’autonomia personale, il che non<br />

escludeva una buona capacità di lavorare in gruppo creando<br />

partnership collaborative.<br />

La seconda si riconosceva attraverso molti aspetti dell’organizzazione<br />

non perdente (+-), soprattutto per il forte orientamento<br />

al compito, a discapito della relazione e per una leadership fortemente<br />

accentratrice e centralizzata al vertice.<br />

In termini di Stati dell’Io, cioè di cultura organizzativa, si può<br />

dire che in entrambe le organizzazioni un A ben energizzato garantiva<br />

buona professionalità e competenza tecnica. Ma mentre<br />

nella prima organizzazione la cultura profonda presentava una<br />

buona integrazione tra la parte normativa e valoriale (GN) e gli<br />

aspetti di accoglienza <strong>ed</strong> ascolto del GA, nella seconda prevaleva<br />

un GN controllante e giudicante. Il clima (B) risultava piacevole,<br />

intimo e anche un po’ ludico nella prima, greve e competitivo<br />

nella seconda.<br />

Il momento della condivisione della diagnosi con il board fu par-<br />

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dividere attraverso lo strumento del contratto l’obiettivo comune<br />

da raggiungere.<br />

La collaborazione diagnostica è dunque il momento fondante<br />

pone<br />

da un lato di aiutare il cliente ad approfondire la conoscenza<br />

della situazione, dall’altro vuol essere modellamento rispetto<br />

alle variabili di una leadership partecipata.<br />

In questo <strong>esempi</strong>o, l’aver costruito insieme, attraverso le interviste<br />

e i focus group, l’immagine delle due culture in maniera totalmente<br />

neutrale, senza giudizio alcuno, ha fatto sì che la diagnosi<br />

fosse condivisa davvero e fosse possibile, anche se con qualche<br />

<br />

dell’integrazione.<br />

Anche in quest’occasione, apparve chiaramente la diversità dei<br />

copioni <strong>organizzativi</strong>.

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