La Storia siamo noi - Scuola media statale Griffini
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( Musica: “Inno d’Italia”, traccia numero 4”; i due lettori arrivano e si posizionano ai lati<br />
dei leggii- Compare la scritta )<br />
PISATI (ritmo lento, tono medio): Stampa anonima. IL BRIGANTE.<br />
(Compare il dipinto sullo schermo - 3 secondi di pausa)<br />
PISATI (tono informativo, ritmo medio, pausa dopo ogni virgola): “Vestivano con giacca di<br />
panno, gilè, calzoni, stivaletti di vitellino. Avevano coppole alla Nazionale, cappello ornato di<br />
fettucce.” Questo era il modo di vestire dei briganti che si può dedurre dagli elenchi dei<br />
beni sequestrati o dalla descrizione che ne fanno i testimoni.<br />
(I ragazzi della III B realizzano il quadro vivente e Albertini scatta la fotografia-<br />
compare la foto)<br />
DEMURO (tono informativo, ritmo moderato, pausa dopo ogni punto): gruppi di contadini<br />
meridionali, esasperati e delusi del nuovo governo piemontese, che non aveva attuato la<br />
promessa riforma agraria, presero la via della montagna e si organizzarono in (voce più<br />
marcata, 1 secondo di pausa) bande di briganti. Alcuni capibanda che un tempo avevano<br />
appoggiato l’impresa dei Mille, ora combattevano contro il nuovo Stato, contro i<br />
“piemontesi”.<br />
PISATI (tono informativo, ritmo medio, pausa dopo ogni virgola): Il brigantaggio, con<br />
l’appoggio degli sconfitti Borboni, condusse una vera e propria guerriglia su un duplice<br />
fronte: quello delle incursioni per razziare e depredare i ricchi proprietari terrieri, e<br />
quello sul piano militare contro l'esercito piemontese.<br />
Così il governo decise di affrontare il brigantaggio come un problema di ordine pubblico, da<br />
risolvere con la forza. <strong>La</strong> lotta al brigantaggio fu tremenda, durissima: fece più vittime di<br />
quelle provocate dalle guerre d’indipendenza... addirittura più di 18.000!<br />
DEMURO (tono informativo, ritmo moderato, pausa dopo ogni punto): Nel 1864 la rivolta<br />
era sconfitta, ma la miseria e l’oppressione dei contadini meridionali persisteva. Ciò non<br />
fece altro che far nascere un forte risentimento verso lo Stato ed un potenziale bacino di<br />
consenso verso persone e organizzazioni che promettevano la difesa del ceto meno<br />
abbiente.<br />
( I lettori si danno uno sguardo d'intesa e vanno verso l'esterno simultaneamente- Escono anche<br />
i ragazzi di 3^ B- Musica: “Inno dei Coscritti”)<br />
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