La Storia siamo noi - Scuola media statale Griffini
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(Silenzio; i due lettori arrivano e si posizionano ai lati dei leggii- Compare la scritta ) FILIPAZZI (tono formale, lento): Domenico Induno dipinge Milano all’arrivo della notizia dell’armistizio di Villafranca. Milano. Museo del Risorgimento (Compare il dipinto sullo schermo - 3 secondi di pausa) FILIPAZZI (tono formale, ritmo lento): il pittore rappresenta in modo realistico l’atmosfera di delusione che si diffuse in seguito all’armistizio tra la popolazione. Guardate il viso dei personaggi! C’è delusione perchè tanti di loro avevano sperato che la guerra potesse portare anche alla liberazione del Veneto. (I ragazzi della III B realizzano il quadro vivente e Albertini scatta la fotografia- compare la foto) FILIPAZZI (tono formale, ritmo lento): Dopo le battaglie di Solferino e San Martino, l'imperatore dei Francesi, timoroso di un intervento armato prussiano sul Reno e preoccupato per le reazioni dell’opinione pubblica in Francia a seguito delle gravi perdite subite in battaglia, decise improvvisamente (5 luglio 1859) di proporre all'Austria un armistizio, poi firmato a Villafranca l'8 luglio 1859 ( tre secondi di pausa ). LOCATELLI (tono formale, ritmo lento, pause brevi) : Sempre a Villafranca, l'11 luglio, Napoleone III e Francesco Giuseppe fecero accordi di pace: l'Austria avrebbe conservato il Veneto e dato la Lombardia alla Francia perché la cedesse al Piemonte. Il granduca di Toscana e il duca di Modena sarebbero ritornati sui rispettivi troni. Gli Stati italiani (Veneto incluso) avrebbero fatto parte di una confederazione italiana presieduta dal Papa. I due imperatori, infine, avrebbero “consigliato” al pontefice di introdurre delle riforme. Vittorio Emanuele II firmò i preliminari. Cavour, allora, per protesta, presentò le dimissioni perché Napoleone III non aveva rispettato gli accordi segreti stipulati a Plombières, che prevedevano anche la liberazione del Veneto (tono formale, ritmo in crescendo). (I due lettori riprendono il foglio insieme, si guardano ed escono di scena- Escono anche i ragazzi di 3^ B-Musica: “Camicia rossa”) 12
(Musica: “Camicia rossa”; i due lettori arrivano e si posizionano ai lati dei leggii- Compare la scritta ) MAESTRONI (tono formale, ritmo lento) : Gerolamo Induno ROSINA (tono formale, ritmo lento) : l'imbarco dei Mille da Quarto MAESTRONI (tono formale, ritmo lento) : Milano, Museo del Risorgimento (Compare il dipinto sullo schermo - pausa 3 secondi) MAESTRONI (tono informativo, pause di 1 secondo alle virgole) : il dipinto raffigura Garibaldi, un ufficiale e un borghese sulla scialuppa, ad indicare la partecipazione di diverse classi sociali. Le scialuppe vanno verso il piroscafo pronto a salpare. I bambini e le donne danno l’addio ai loro cari. ROSINA (tono informativo, scandire l’inciso) : le due navi, sulle quali si imbarcarono i Mille, si chiamavano Piemonte e Lombardo. MAESTRONI (tono coinvolgente, frase detta con entusiasmo) : “con i nomi di due province libere si partiva per portare la libertà alle province schiave”. (I ragazzi della III B realizzano il quadro vivente e Albertini scatta la fotografia- compare la foto) MAESTRONI (tono informativo, senso di suspance) : nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860 salparono da Quarto, presso Genova, un migliaio di volontari alla volta delle coste siciliane. ROSINA (tono informativo, frase detta con entusiasmo) : i Mille provenivano per la maggior parte dall’Italia del Nord. Erano più di 450... MAESTRONI (tono informativo, continua la frase di Rosina) : ...c’erano 250 avvocati... ROSINA (tono informativo, continua la frase di Maestroni) :... 100 medici... MAESTRONI (tono informativo, continua la frase di Rosina) : ...50 ingegneri... ROSINA (tono informativo, conclude l’elenco) : ...20 farmacisti. I rimanenti erano per la maggior parte studenti e artigiani; non mancavano scrittori e poeti, mentre non c’era neanche un contadino. La camicia rossa divenne il simbolo dei Mille. Il colore non aveva, almeno inizialmente, alcun significato politico: i Mille avevano avuto in dono una partita di camicie destinate ai lavoratori dei macelli. (pausa 2 secondi, scambio di occhiate, domanda da rivolgere a Maestroni) : Ma Cavour e Vittorio Emanuele II sapevano dell’impresa che Garibaldi stava preparando? MAESTRONI (risposta alla domanda di Rosina): sì, ma non lo aiutarono e nemmeno lo ostacolarono, pensando di poter approfittare di un eventuale sviluppo favorevole degli eventi. ( I due lettori si scambiano un’occhiata e prendendo i rispettivi fogli sul leggio vanno verso l’esterno- Escono anche i ragazzi di 3^ B- Musica: “Camicia Rossa”) 13
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(Musica: “Camicia rossa”; i due lettori arrivano e si posizionano ai lati dei leggii- Compare la scritta )<br />
MAESTRONI (tono formale, ritmo lento) : Gerolamo Induno<br />
ROSINA (tono formale, ritmo lento) : l'imbarco dei Mille da Quarto<br />
MAESTRONI (tono formale, ritmo lento) : Milano, Museo del Risorgimento<br />
(Compare il dipinto sullo schermo - pausa 3 secondi)<br />
MAESTRONI (tono informativo, pause di 1 secondo alle virgole) : il dipinto raffigura Garibaldi, un<br />
ufficiale e un borghese sulla scialuppa, ad indicare la partecipazione di diverse classi sociali. Le<br />
scialuppe vanno verso il piroscafo pronto a salpare. I bambini e le donne danno l’addio ai loro cari.<br />
ROSINA (tono informativo, scandire l’inciso) : le due navi, sulle quali si imbarcarono i Mille, si chiamavano Piemonte e Lombardo.<br />
MAESTRONI (tono coinvolgente, frase detta con entusiasmo) : “con i nomi di due province libere si partiva per portare la libertà alle<br />
province schiave”.<br />
(I ragazzi della III B realizzano il quadro vivente e Albertini scatta la fotografia- compare la foto)<br />
MAESTRONI (tono informativo, senso di suspance) : nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860 salparono da Quarto, presso Genova, un migliaio di<br />
volontari alla volta delle coste siciliane.<br />
ROSINA (tono informativo, frase detta con entusiasmo) : i Mille provenivano per la maggior parte dall’Italia del Nord. Erano più di 450...<br />
MAESTRONI (tono informativo, continua la frase di Rosina) : ...c’erano 250 avvocati...<br />
ROSINA (tono informativo, continua la frase di Maestroni) :... 100 medici...<br />
MAESTRONI (tono informativo, continua la frase di Rosina) : ...50 ingegneri...<br />
ROSINA (tono informativo, conclude l’elenco) : ...20 farmacisti. I rimanenti erano per la maggior parte studenti e artigiani; non mancavano<br />
scrittori e poeti, mentre non c’era neanche un contadino. <strong>La</strong> camicia rossa divenne il simbolo dei Mille. Il colore non aveva, almeno inizialmente,<br />
alcun significato politico: i Mille avevano avuto in dono una partita di camicie destinate ai lavoratori dei macelli. (pausa 2 secondi, scambio di<br />
occhiate, domanda da rivolgere a Maestroni) : Ma Cavour e Vittorio Emanuele II sapevano dell’impresa che Garibaldi stava preparando?<br />
MAESTRONI (risposta alla domanda di Rosina): sì, ma non lo aiutarono e nemmeno lo ostacolarono, pensando di poter approfittare di un<br />
eventuale sviluppo favorevole degli eventi.<br />
( I due lettori si scambiano un’occhiata e prendendo i rispettivi fogli sul leggio vanno verso l’esterno- Escono anche i ragazzi di 3^ B- Musica:<br />
“Camicia Rossa”)<br />
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