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Montona 80 luglio 2005 28-07-2005 17:43 Pagina 12<br />
12<br />
L’Australia ricorda<br />
La consacrazione di un cippo alla memoria degli esuli istriani<br />
e giuliano-dalmati nel cimitero di Preston (Melbourne) ha<br />
costituito l’evento più significativo nel quadro delle celebrazioni<br />
della “Giornata del ricordo”. Come noto, tale giornata è stata<br />
fissata per <strong>il</strong> 10 febbraio di ogni anno, perché era in quella data<br />
che nel 1947, con la firma del trattato di pace, quelle terre cessavano<br />
di essere “italiane”. La cerimonia presso <strong>il</strong> cimitero di<br />
Preston con benedizione e scoprimento della targa incastonata<br />
nella pietra ha avuto luogo domenica 6 marzo alla presenza di<br />
un folto gruppo di persone.<br />
L’opera, ideata dal pisinoto Riccardo Lussetti, è stata realizzata<br />
dal gruppo “Storia e Cultura dell’Istria” (Riccardo Lussetti,<br />
Renato Ferlin e Dino Malusà) sulla scia di altre iniziative mirate<br />
a tener viva la memoria degli Istriani, come la pubblicazione<br />
del libro “Istria the last 2000 years” di Luigi Papo de Montona,<br />
la “Finestra sull’Istria” (immagini e descrizioni storiche), programmi<br />
radio e numerosi articoli su “Il Globo”.<br />
Lo spezzone di roccia, “memoriale” della tragedia che ha colpito<br />
gli istriani e i giuliano dalmati, è stato prelevato in una zona<br />
deserta della campagna australiana da Riccardo Lussetti, a simboleggiare<br />
le aspre rocce carsiche, nei cui crepacci vennero gettate<br />
migliaia di persone, vittime della “pulizia etnica” voluta<br />
dalla nuova Jugoslavia di Tito. La targa incastonata nel cippo<br />
rappresenta la mappa dell’Istria con i nomi delle città e paesi<br />
principali e con la dedica in lingua inglese e italiana: “In perenne<br />
memoria delle migliaia di innocenti istriani-giuliani e dalmati<br />
torturati ed infoibati. Morirono invano per la liberazione<br />
della terra natia. Così pure a ricordo dei 350.000 esuli sparsi per<br />
<strong>il</strong> mondo, forzati a lasciare tutti i beni e la terra natia. Ovunque<br />
sepolti l’eterno riposo dona loro o Signore”.<br />
Durante la Santa Messa di domenica 6 marzo, <strong>il</strong> celebrante<br />
padre Angelo Buffolo ha ricordato l’importanza del perdono,<br />
anche ai perpetratori dei crimini, secondo le parole del Vangelo,<br />
Sopra: da sinistra,<br />
dott. Maurizio Dialuce<br />
in rappresentanza del<br />
Consolato italiano di<br />
Melbourne, Riccardo<br />
Lussetti, Dino Malusà<br />
e Renato Ferlin<br />
A finco: un momento<br />
della cerimonia<br />
4 ciacole soto la losa<br />
Inaugurata nel cimitero di Preston (Melbourne) un cippo per tenere viva<br />
la memoria del popolo istriano-fiumano e dalmato.<br />
perché si possa raggiungere la vera pace. “La guerra – ha detto<br />
nell’omelia – non ha mai risolto i problemi di convivenza delle<br />
genti.”<br />
Davanti al cippo ha preso la parola Riccardo Lussetti, per<br />
ricordare che finalmente è stata realizzata un’opera importante<br />
per la comunità istriana, che finora era stata dimenticata.<br />
“Da oggi in poi – ha detto – abbiamo un luogo in cui riunirci<br />
e far rivivere la memoria delle vittime e degli esuli. Perdonare<br />
sì, ma non potremo mai dimenticare le um<strong>il</strong>iazioni e le atrocità<br />
subite”.