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Primo caso: Demenza di Alzheimer La demenza di Alzheimer (DA ...

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<strong>Primo</strong> <strong>caso</strong>: <strong>Demenza</strong> <strong>di</strong> <strong>Alzheimer</strong><br />

<strong>La</strong> <strong>demenza</strong> <strong>di</strong> <strong>Alzheimer</strong> (<strong>DA</strong>) rappresenta, il 54% <strong>di</strong> tutte le demenze con una<br />

prevalenza nella popolazione ultra sessantacinquenne del 4,4%. <strong>La</strong> prevalenza <strong>di</strong> questa<br />

patologia aumenta con l'età e risulta maggiore nelle donne, che presentano valori che<br />

vanno dallo 0,7% per la classe d'età 65-69 anni al 23,6% per le ultranovantenni, rispetto<br />

agli uomini i cui valori variano rispettivamente dallo 0,6% al 17,6%. I tassi d'incidenza per<br />

<strong>DA</strong>, osservati in Europa, in<strong>di</strong>cano un incremento nei maschi da 0,9 casi per 1.000 annipersona<br />

nella fascia d'età' 65-69 anni a 20 casi in quella con età maggiore <strong>di</strong> 90 anni; nelle<br />

donne, invece, l'incremento varia da 2,2 nella classe d'età 65-69 a 69,7 casi per 1.000<br />

anni-persona in quella maggiore <strong>di</strong> 90 anni.<br />

1) In<strong>di</strong>care eventuali dati irrilevanti o scarsamente informativi ai fini <strong>di</strong>agnostici<br />

2) Sintetizzare con una tabella i valori <strong>di</strong> prevalenza della <strong>DA</strong><br />

3) In<strong>di</strong>care, se presenti, i valori <strong>di</strong> incidenza della <strong>DA</strong><br />

4) Il nostro paziente è un uomo <strong>di</strong> 66 anni che ha ottenuto un valore <strong>di</strong> MMSE (corretto<br />

per età ed educazione) <strong>di</strong> 23,6. Il nostro paziente vuole sapere con quale<br />

probabilità può essergli <strong>di</strong>agnosticata la <strong>DA</strong>. A tal fine calcolare:<br />

a. la PPP sapendo che il test è positivo in 86 casi su 100 nel campione dei<br />

malati e in 6 casi su 100 nel campione dei sani.<br />

b. calcolare anche il RV+ <strong>di</strong>scutendone il significato e, ricorrendo al<br />

nomogramma <strong>di</strong> Fagan, in<strong>di</strong>viduare la probabilità post-test.<br />

c. Interpretare e <strong>di</strong>scutere i parametri calcolati e i risultati ottenuti.<br />

Secondo <strong>caso</strong>: Calcolo delle caratteristiche operative <strong>di</strong> un test per la depressione<br />

<strong>La</strong> prevalenza della depressione maggiore assume valori che variano dal 5% al 9% per le<br />

donne e dal 2% al 3% per gli uomini. Questa <strong>di</strong>fferenza tra sessi si manifesta dopo l’età<br />

puberale. Gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> prevalenza non sembrano essere influenzati dall’etnia,<br />

dall’educazione, dal red<strong>di</strong>to o dallo stato coniugale. Stu<strong>di</strong> più recenti sembrano in<strong>di</strong>care<br />

tassi <strong>di</strong> prevalenza in aumento. Un nuovo test per la valutazione breve della patologia, il<br />

BTDM, fornisce in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> presenza/assenza della patologia in funzione <strong>di</strong> un cut-off. In<br />

uno stu<strong>di</strong>o case-control, sono state sottoposte al test 100 persone malate (<strong>di</strong>agnosi<br />

ottenuta me<strong>di</strong>ante i criteri DSM-IV) e 78 sono risultate positive. Delle 200 persone sane,<br />

30 sono risultate positive.<br />

1) Ricorrendo ad una tabella a doppia entrata e al <strong>di</strong>agramma ad albero calcolare le<br />

appropriate caratteristiche operative del test e i RV<br />

2) Calcolare inoltre i poteri pre<strong>di</strong>ttivi per valori <strong>di</strong> prevalenza massimi e minimi per<br />

donne e uomini.<br />

3) Interpretare e <strong>di</strong>scutere i parametri calcolati e i risultati ottenuti.


Ogni punto fa riferimento ad un aspetto chiave del quesito, ne ritroverete riferimento sul<br />

vostro elaborato: numero scritto in rosso, tutto bene. Numero scritto in blu errore o<br />

omissione. Le omissioni sono peggio degli errori.<br />

Caso 1<br />

65-69 >90<br />

F M F M<br />

Prevalenza (per cento) 0,7 0,6 23,6 17,6<br />

Incidenza (per mille) 2,2 0,9 69,7 20<br />

Il paziente è maschio <strong>di</strong> 66 anni e positivo all’MMSE. Dai valori <strong>di</strong> veri positivi (86%) e falsi<br />

positivi (6%) ricavo i valori <strong>di</strong> Se e Sp e anche i dati per costruire la tabella <strong>di</strong> contingenza<br />

con le frequenze.<br />

<strong>DA</strong><br />

Presente Assente<br />

Positivo 86 6<br />

Negativo 14 94<br />

1) Calcolo il PPP perché è richiesto<br />

PPP= 86 / 92 = 0,93<br />

2) Tale calcolo seppure lecito è privo <strong>di</strong> significato dal momento che la prevalenza che<br />

proviene dalla tabella sarebbe uguale al 50% (il che ci fa pensare ad un case-control),<br />

valore che non ha corrispondenza con nessuno dei valori <strong>di</strong>sponibili nello stu<strong>di</strong>o e che,<br />

ovviamente hanno maggiore importanza <strong>di</strong> quelli derivati dallo stu<strong>di</strong>o. Posso però<br />

ricalcolare la PPP reale in funzione dei dati in mio possesso e sulla base della prevalenza<br />

appropriata: 0,6% che in probabilità sarà uguale a 0,006 (per inciso questo sarà anche il<br />

valore da cui partiremo nel monogramma).<br />

3) utilizzando k=10000 (anche con l’albero)<br />

<strong>DA</strong><br />

Presente Assente<br />

Positivo 52 596 648<br />

Negativo 8 9344 9352<br />

60 9940 10000


4) Calcolo il valore <strong>di</strong> PPP in funzione della appropriata prevalenza<br />

PPP = 52 / 648 = 0,08<br />

Tale valore è molto basso rispetto a quello calcolato sulla base della tabella ottenuta dallo<br />

stu<strong>di</strong>o per il calcolo <strong>di</strong> Se e Sp. Ci <strong>di</strong>ce che per livelli molto bassi <strong>di</strong> prevalenza, lo<br />

strumento si rivela gravemente insufficiente sul piano della pre<strong>di</strong>ttività.<br />

5) Ora calcoliamo RV+ che è in<strong>di</strong>spensabile ai fini della <strong>di</strong>agnosi del nostro paziente<br />

mentre i poteri pre<strong>di</strong>ttivi servono più che altro a fornire in<strong>di</strong>cazioni sullo strumento.<br />

Se = 0,86 1 – Sp = 0,06<br />

RV+ = 0,86 / (1 – Sp) = 14, 3 Decisivo per la <strong>di</strong>agnosi (Deeks & Altmann)<br />

6) Con il monogramma possiamo stabile come cambia la probabilità che il paziente sia<br />

malato in funzione dell’esito al test MMSE.<br />

Uniamo il valore <strong>di</strong> 0,006 sulla linea del pre-test con il punto compreso tra 10 e 20 sulla<br />

linea del likelihood ratio (rapporto <strong>di</strong> verosimiglianza) e prolunghiamo fino alla linea del<br />

post-test per ottenere il valore approssimato <strong>di</strong> 0,07 che è la probabilità post-test.<br />

7) Il cambiamento è molto rilevante anche se la probabilità in assoluto non sembra<br />

mo<strong>di</strong>ficare <strong>di</strong> molto rispetto al pre-test. In realtà la p post-test è circa 12 volte maggiore <strong>di</strong><br />

quella pre-test. Il paziente non deve essere allarmato (infatti la sua probabilità complessiva<br />

non è molto alta) sicuramente richiede <strong>di</strong> essere rivisto avendo cura <strong>di</strong> escludere altre<br />

patologie sistemiche (valutazione me<strong>di</strong>ca) e somministrando una batteria<br />

neuropsicologica.<br />

Caso 2<br />

Le prevalenze percentuali min e max per donne e uomini sono, 5-9 e 2-3, rispettivamente.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o è case-control con il doppio <strong>di</strong> soggetti sani.<br />

Depressione<br />

Presente Assente<br />

Positivo 78 30 108<br />

Negativo 22 170 192<br />

100 200 300<br />

1) Se = 0,78 Sp = 170 / 200 = 0,85 Acc = 0,83


Ricorda: 0,50-0,59 scadente; 0,60-0,69 limitato; 0,70-0,79 accettabile-buono; 0,80-<br />

0,90 adeguato-ottimo; >0,90 eccellente.<br />

2) Non calcolo i PP perché è noto che lo stu<strong>di</strong>o è case-control inoltre la prevalenza da<br />

tabella sarebbe <strong>di</strong> 0,33 ben lontano da quelle effettivamente osservate nella popolazione.<br />

3) Prevalenze minime, k = 1000<br />

Donne 5% Depressione<br />

Presente Assente<br />

Positivo 39 143<br />

Negativo 11 807<br />

PPP = 0,21<br />

PPN = 0,99<br />

oppure<br />

Uomini 2% Depressione<br />

Presente Assente<br />

Positivo 16 147<br />

Negativo 4 833<br />

PPP = 0,10<br />

PPN = 0,99<br />

4) Prevalenze massime, k = 1000<br />

Donne 9% Depressione<br />

Presente Assente<br />

Positivo 70 137<br />

Negativo 20 773<br />

PPP = 0,34<br />

PPN = 0,97


oppure<br />

Uomini 3% Depressione<br />

Presente Assente<br />

Positivo 16 147<br />

Negativo 4 833<br />

PPP = 0,14<br />

PPN = 0,99<br />

5) I PPP variano tra 0,21 e 0,34 per le donne e 0,1 e 0,14 per gli uomini. Il potenziale<br />

pre<strong>di</strong>ttivo per queste prevalenze MEDIE risulta inesistente. Al contrario i PPN sono<br />

eccellenti. Dovranno essere fatti degli sforzi <strong>di</strong> taratura per aumentare la capacità <strong>di</strong><br />

pre<strong>di</strong>zione positiva.<br />

6)<br />

Rv+ 0,78 / (1 – 0,85) = 5,2 importante<br />

Rv- (1 – 0,78) / 0,85 = 0,26 in<strong>di</strong>zi<br />

Complessivamente anche i RV risultano, complessivamente, buoni ma non eccellenti. Lo<br />

strumento richiede ulteriori raffinamenti per poter svolgere bene le varie funzioni<br />

<strong>di</strong>agnostiche a cui è preposto.

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