Clicca qui - Pia Fondazione Panico
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INCONTRI<br />
Sul filo della memoria lo sguardo appassionato alle origini,<br />
ma anche l’analisi lucida del presente e<br />
i progetti fiduciosi per il domani<br />
RIPENSARE AL PASSATO<br />
PER PROGETTARE IL FUTURO<br />
La cerimonia di conferimento del<br />
titolo di Primario Emerito al Dott.<br />
Franco Leo ed al Prof. Gaetano<br />
Renda, il 16 marzo 2006, ha consentito<br />
la coincidenza con l'annuale<br />
incontro della Direzione Aziendale<br />
per il consuntivo di attività svolta e<br />
per la presentazione dei programmi<br />
di prossimo sviluppo. L'occasione<br />
anzi ha messo in risalto l'impegno<br />
della Direzione per la ricerca delle<br />
professionalità e per il loro aggiornamento,<br />
metodo applicato per la<br />
pianificazione dello sviluppo delle<br />
attività dell'Ospedale. Infatti il Direttore<br />
Generale Sr. Margherita<br />
Bramato ha esordito con le parole<br />
che seguono e che introducono la<br />
sua relazione che <strong>qui</strong> si riporta.<br />
Quello che noi oggi vediamo<br />
e viviamo ha radici profonde!<br />
In questo momento,<br />
molti volti e molti ricordi si affollano<br />
nella memoria….<br />
Penso alla superiora Dina, a Sr.<br />
Giulietta, al Presidente Costanza,<br />
alla Madre Elisa, al Dr. Montesano,<br />
ai volti delle nostre Suore pioniere<br />
dell'Ospedale che insieme ai Primari<br />
e ai medici della prima ora, tra i<br />
quali il Prof. Renda, il Dr. Leo, il<br />
Prof. Caputo, il Dr. Baglivo e il Dr.<br />
Rizzello, hanno condotto con generosa<br />
fatica, con intelligenza, con<br />
passione e soprattutto con cuore i<br />
primi passi dell'Ospedale.<br />
Oggi, a tutti costoro diciamo la<br />
nostra stima e il nostro sentito grazie<br />
per averci aperto con coraggio la<br />
strada, ma gli stessi sentimenti desidero<br />
esprimerli anche a tutti i colla-<br />
boratori attuali, medici e non medici,<br />
vi ammiro per ciò che siete e per<br />
quello che fate; fedeli all'Istituzione,<br />
sulla scia del passato, ma attenti<br />
ai segni dei tempi, offrite quotidianamente<br />
competenza e qualità di assistenza<br />
ai nostri ammalati.<br />
Riflettere sull'argomento di oggi<br />
significa porsi tre domande:<br />
1. DA DOVE VENIAMO<br />
2. CHI SIAMO<br />
3. DOVE VOGLIAMO ANDARE<br />
DA DOVE VENIAMO<br />
Veniamo da un piccolo granello<br />
di senape gettato dal cuore del<br />
Card. <strong>Panico</strong>, per una piccola-grande<br />
opera a favore della sua gente,<br />
capace di curare la malattia e allontanare<br />
la povertà. Accolto, questo<br />
seme in un terreno di disponibilità<br />
prima dalle Suore Marcelline e successivamente<br />
in un terreno di solidarietà<br />
e di intelligente professiona-<br />
lità degli Operatori sanitari, oggi è<br />
diventato un grande albero, dove<br />
con fiducia trovano rifugio i nostri<br />
ammalati.<br />
Così ricorda nelle memorie il<br />
Prof. Renda:" ricordo l'invito fattomi<br />
dalla Sup. di Lecce Sr. Giustina<br />
Rezzaghi, per visitare la scuola e<br />
l'erigendo Ospedale, che allora si<br />
presentava come un poliambulatorio<br />
o una piccola infermeria; l'edificio<br />
era già al rustico, ma non aveva<br />
l'impostazione organica di un vero<br />
ospedale né gli spazi e le caratteristiche<br />
del nosocomio, cose necessarie<br />
per ottenere le autorizzazioni e<br />
le convenzioni dai vari Enti. Dopo<br />
il collo<strong>qui</strong>o entusiasmante di Sr.<br />
Giustina io ben presto - ricorda, ancora,<br />
il Prof. Renda - mi metto in<br />
contatto con l'Ing. Galati, che aveva<br />
iniziato i lavori del progetto, per<br />
modificare l'impostazione come vero<br />
e proprio Ospedale."<br />
L'edificio viene elevato fino al V<br />
Fig. 1<br />
piano. Intanto Madre Elisa si domandava<br />
non senza comprensibile<br />
ansia: "ma come potremo avere<br />
bravi medici, in quel lontano Salento<br />
e anche degenti per il grande<br />
ospedale?"<br />
La Provvidenza ci pensò. Primo<br />
fra tutti il Prof. Renda a cui fu conferito<br />
l'incarico di assumere ufficialmente<br />
la Direzione Sanitaria e<br />
la Chirurgia Generale.<br />
L'esatta data della fondazione è<br />
sancita in un incontro tenutosi a Napoli<br />
presso l'Hotel Excelzior, il 20<br />
settembre 1967, alla quale parteciparono<br />
tutti i medici che nel frattempo<br />
erano stati prescelti ed incaricati<br />
come Primari, insieme a Madre<br />
Elisa Zanchi e al Presidente<br />
Luigi Costanza. L'Ospedale era stato<br />
innalzato su solide fondamenta e<br />
tutto era pronto per il futuro funzionamento.<br />
Il 4 Dicembre 1967 entrano<br />
i primi pazienti…<br />
Osserviamo alcuni "vissuti rilevanti"<br />
che ci hanno lasciato in eredità<br />
e che non possiamo affievolire,<br />
per poter essere incisivi anche oggi:<br />
- Forte senso di appartenenza all'Istituzione,<br />
condivisione e rispetto<br />
delle finalità religiose e di solidarietà<br />
sociale dell'Ente, valori che ci permettono<br />
di dare un valore aggiunto<br />
al nostro servizio.<br />
- Professionalità che sappia coniugare<br />
innovazione e competenza<br />
scientifica, con l'attenzione alla persona<br />
e alla sua dignità.<br />
- Attenzione particolare alla formazione<br />
capace di creare cultura<br />
della solidarietà e coscienza professionale<br />
che sappia vivere l'etica della<br />
responsabilità.<br />
- Capacità di progettualità.<br />
CHI SIAMO<br />
Lo illustriamo con i dati<br />
di funzionalità ad oggi<br />
consolidati<br />
L'Ospedale "Card. G. <strong>Panico</strong>"<br />
soddisfa oltre il 25% della domanda<br />
di ricovero dei cittadini residenti<br />
nella ASL Lecce 2 e pertanto contribuisce<br />
in modo consistente a trat-<br />
tenere la mobilità verso altre ASL<br />
pugliesi o verso le altre Regioni.<br />
Offrire l'opportunità di cura laddove<br />
risiede il cittadino è certamente<br />
una delle prime variabili di qualità<br />
dei servizi sanitari (Fig. 1)<br />
I dati di ospedalizzazione verificati,<br />
(normalmente si riferiscono all'anno<br />
precedente quello appena<br />
trascorso), suggeriscono la necessità<br />
di profondere ulteriore impegno<br />
per una migliore integrazione dei<br />
servizi sanitari locali dato che il<br />
12% dei cittadini si rivolgono alla<br />
ASL Le/1 e che l'8% preferisce altre<br />
Regioni. Nel 2005 i ricoveri<br />
presso il nostro Ospedale sono ulteriormente<br />
incrementati attraendo un<br />
crescente numero di cittadini provenienti<br />
dalla ASL Le/1 e da altre<br />
AA.SS.LL. della Regione Puglia<br />
(Fig. 2). La Fig. 3 (per gentile concessione<br />
della ASL Le/2) indica la<br />
distribuzione dei ricoveri dei cittadini<br />
residenti nel nostro territorio<br />
secondo le maggiori classi di malattia<br />
in ordine decrescente di frequenza.<br />
La distribuzione dei ricoveri è<br />
suddivisa per area di destinazione<br />
sul territorio nazionale e per singola<br />
classe. E' evidente il rilevante<br />
contributo dell'Ospedale "Card. G.<br />
<strong>Panico</strong>" al soddisfacimento della<br />
domanda ed in particolare per le<br />
malattie dell'apparato urinario, dell'apparato<br />
locomotore e delle ossa,<br />
30 ORIZZONTI - Anno 5, n. 2, 2006 ORIZZONTI - Anno 5, n. 2, 2006<br />
Fig. 2<br />
Fig. 3<br />
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