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Tra mare e collina - Pro loco Lavagna

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L’ARTE E L’ARCHITETTURA<br />

davanti alla chiesa per recarsi nel<br />

cimitero, accessibile infatti da una<br />

scala al termine del colonnato. Oggi<br />

il porticato è sede di manifestazioni<br />

estive. Il Cimitero monumentale<br />

di <strong>Lavagna</strong>, sulla <strong>collina</strong> alle spalle<br />

della Basilica, è considerato il più<br />

importante della provincia, dopo<br />

quello di Staglieno a Genova, per la<br />

bellezza delle tombe, delle cappelle,<br />

delle statue e delle stele; sono<br />

opere realizzate tra XIX e XX secolo<br />

dai maestri scultori dei laboratori<br />

lavagnini Bianchi, Repetto.<br />

La chiesa di Nostra Signora del<br />

Carmine fu costruita tra il 1617 ed<br />

il 1631 dai Carmelitani Scalzi di<br />

Genova. La facciata ha un portale<br />

ottocentesco, l’interno è a una<br />

navata con sei cappelle laterali: gli<br />

affreschi, i marmi e i fregi risalgono<br />

all’Ottocento. <strong>Tra</strong> i quadri risaltano<br />

quelli di Domenico Fiasella, Orazio e<br />

Giovanni Andrea De Ferrari. Molto<br />

bella la grande cassa processionale<br />

del 1857, opera dello scultore<br />

Drago. L’ex convento dei carmelitani<br />

fu trasformato nei secoli e divenne<br />

il Palazzo Ravenna, che fu sede<br />

del Municipio e oggi ospita diverse<br />

istituzioni fra cui la Biblioteca<br />

Civica “Giovanni Serbandini Bini”;<br />

il chiostro del convento è diventato<br />

una piazza, intitolata allo storico<br />

Giuseppe Ravenna. L’antichissimo<br />

Oratorio della Santissima Trinità,<br />

vicinissimo alla chiesa del Carmine,<br />

è amministrato dalla Confraternita<br />

dei Flagellanti, che esisteva già nel<br />

1406. Bello il portale in ardesia<br />

del XV secolo. L’interno ha un<br />

pavimento tipico ligure in ardesia<br />

e marmo, i banchi di legno del<br />

1768 e tre altari in marmo: in uno<br />

si conserva un gruppo ligneo della<br />

Trinità, opera del Maragliano o<br />

della sua scuola come un Cristo<br />

Morto. L’Oratorio custodisce<br />

anche dei bellissimi “Cristi”, che<br />

sono i protagonisti delle grandi<br />

processioni estive.<br />

Nel cuore del centro storico<br />

troviamo la torre di avvistamento<br />

“saracena” detta Torre del Borgo,<br />

che ospita l’omonima Galleria<br />

Artistica dove sono allestite<br />

le opere del maestro scultore<br />

lavagnese Francesco Dallorso.<br />

All’ultimo piano della Galleria si<br />

custodiscono ceramiche e maioliche<br />

del Rinascimento italiano esposti<br />

nella Civica Collezione Archeologica<br />

Alloisio.<br />

Il decorato e colorato Palazzo<br />

Franzoni è la sede del Comune;<br />

appartenne ai Marchesi Franzoni, fu<br />

occupato dalle truppe napoleoniche,<br />

fu sede d’ospedale durante le<br />

epidemie ottocentesche di colera,<br />

quindi cadde in abbandono. Fu poi<br />

acquistato da Lazaro Repetto, un<br />

contadino emigrato in Argentina<br />

che aveva fatto fortuna; divenne un<br />

albergo elegante nel 1907 e nel 1931<br />

fu acquistato dalla popolazione con<br />

una sottoscrizione pubblica perché<br />

diventasse il palazzo comunale.<br />

La Porta di Ponente, detta “portone<br />

di Rezza”, conduceva fuori da

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