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Tra mare e collina - Pro loco Lavagna

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L’ARTE E L’ARCHITETTURA<br />

LAVANIA, UN NOME, UNA STORIA<br />

Il borgo si è sviluppato in epoca<br />

romana con il nome latino di<br />

Lavania, che è stato trasformato nei<br />

secoli nell’attuale <strong>Lavagna</strong>.<br />

La sua storia è sicuramente legata<br />

a quella della famiglia Fieschi<br />

che porterà con il suo dominio<br />

geografico e politico alto l’onore<br />

della città fino a metà del XV secolo.<br />

Nel 1564 fu saccheggiata dal pirata<br />

turco Dragut subendo devastazioni.<br />

Nel 1815 verrà inglobata nel regno<br />

di Sardegna e successivamente nel<br />

Regno d’Italia dal 1861.<br />

LE MERAVIGLIE DELL’ARTE<br />

E DELL’ARCHITETTURA<br />

Città ricca di storia <strong>Lavagna</strong> è<br />

altrettanto ricca di testimonianze<br />

artistiche e architettoniche. Partendo<br />

dal <strong>mare</strong>, entriamo nel borgo<br />

percorrendo la pedonale via Roma,<br />

tipico caruggio ligure, che ci porta<br />

in piazza Marconi dove si affaccia<br />

scenograficamente sopraelevata<br />

la bella Basilica Pontificia di Santo<br />

Stefano.<br />

Da documenti del 994 risulta<br />

che qui esisteva una fortezza dei<br />

Fieschi e su questa sorse la prima<br />

chiesa lavagnina; nel 1143 venne<br />

dichiarata chiesa plebania, con una<br />

trentina di chiese dei dintorni alle<br />

sue dipendenze. I lavori iniziarono<br />

nel 1650, sotto la direzione<br />

dell’architetto Giovanni Battista<br />

Ghiso. Sorse in pochi anni un<br />

magnifico, elegante e scenografico<br />

edificio tardo rinascimentale barocco<br />

con la facciata verso la città e due<br />

campanili, uno rivolto a sud e uno<br />

a levante che fungevano da torri di<br />

avvistamento contro le incursioni dei<br />

Turchi e dei nemici.<br />

L’interno a tre navate è abbellito<br />

da marmi policromi; gli altari sono<br />

decorati da numerosi quadri tra<br />

cui una Crocifissione di Domenico<br />

Piola e da statue in marmo; la statua<br />

lignea della Madonna nella cappella<br />

del Rosario, secondo la tradizione,<br />

era la polena di un veliero.<br />

La facciata marmorea fu terminata<br />

soltanto nel 1936, ed è preceduta da<br />

un sagrato decorato con ciottoli di<br />

<strong>mare</strong> policromi (risseu) di purissimo<br />

stile ligure.<br />

Il lato di ponente della piazza<br />

è chiuso dall’elegante Porticato<br />

Brignardello. Fu voluto dal<br />

benefattore Nicola Brignardello,<br />

che aveva fatto fortuna in America,<br />

perché - pare - non volesse passare

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