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2012 Mag - Giu LAST - CAI Sezione di Antrodoco

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Club Alpino Italiano <strong>Sezione</strong> <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong><br />

CLUB ALPINO ITALIANO<br />

Bimestrale, <strong>Mag</strong>gio - <strong>Giu</strong>gno <strong>2012</strong><br />

Anno 6, Numero 36<br />

J J a a n n n u u s<br />

s<br />

Oltre… la montagna<br />

Notiziario <strong>di</strong> valorizzazione e tutela dell’ambiente montano<br />

Arte, Arte, Arte, Arte, in in in in mostra mostra mostra mostra le le le le opere opere opere opere <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> Ljn Ljn Ljn Ljn Deljia; Deljia; Deljia; Deljia;<br />

… … … … In In In In Viaggio Viaggio Viaggio Viaggio , , , , Himalalya Himalalya Himalalya Himalalya … … … … oltre oltre oltre oltre la la la la montagna montagna montagna montagna !!! !!! !!! !!!<br />

Escursionismo, Escursionismo, Escursionismo, Escursionismo, ..la ..la ..la ..la sezione sezione sezione sezione <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> Ascoli Ascoli Ascoli Ascoli da da da da il il il il via via via via al al al al progetto progetto progetto progetto “ “ “ “ Salaria Salaria Salaria Salaria 150° 150° 150° 150° ” ” ” ” ; ; ; ;<br />

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…. …. …. …. Tutti Tutti Tutti Tutti in in in in mtb mtb mtb mtb con con con con le le le le news news news news del del del del Programma Programma Programma Programma sezionale! sezionale! sezionale! sezionale!<br />

Ricette, Ricette, Ricette, Ricette, con con con con i i i i seniores seniores seniores seniores riscopriamo riscopriamo riscopriamo riscopriamo .. .. .. .. antichi antichi antichi antichi sapori; sapori; sapori; sapori;<br />

Distribuzione gratuita - salvo SPED. IN ABB POSTALE - ANNUALE Euro 15<br />

stampa su carta riciclata


J a n u s<br />

Janus Janus Janus Janus<br />

Sommario<br />

E<strong>di</strong>toriale 2<br />

Primo Piano - Arte, In mostra le opere<br />

<strong>di</strong> Lin Delija<br />

3<br />

… in viaggio - APPROACHING<br />

HIMALAYA, Il mio sguardo sul Nepal<br />

Natura & Storia - Matera e Dolomi- 6<br />

ti Lucane, voci e foto … flash!!!<br />

Escursionismo - Salaria 150° , Quattro<br />

regioni senza confine .<br />

Cicloescursionismo - Mountain -<br />

bike, le attività … per il <strong>2012</strong>.<br />

Ricette - SENORES, … alla scoperta<br />

<strong>di</strong> antichi sapori !!<br />

Attività sezionali :<br />

• L’invito <strong>di</strong> Janus<br />

• Prossime escursioni<br />

• Sudoku<br />

REDAZIONE<br />

Direttore Responsabile: Eligio BOCCACCI<br />

Direttore E<strong>di</strong>toriale: Ernestina CIANCA<br />

Coor<strong>di</strong>namento Redazionale: : Gianfranco MASSENZI,<br />

M. Teresa MARINELLI<br />

Assistenti alla Direzione: Ruggero FAINELLI<br />

Dante SERANI<br />

Hanno collaborato in questo numero:<br />

Paolo CALANDRUCCIO; Tania RATINI ; Franco<br />

LAGANA’; Roberto MARINELLI; Antonio CESI;<br />

Gianluca CALICCHIA; Monica DI MATTIA; Ivano<br />

FAINELLI; Iva NURRA;Daniele BATTISTI; Massimo<br />

CARRIERO;Livio PIEMONTESE;Paolo PIANA;<br />

Autorizzazione tribunale <strong>di</strong> Rieti, N°8<br />

in data 10/05/2006<br />

Tutti i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> proprietà sono riservati<br />

4<br />

8<br />

10<br />

12<br />

14<br />

15<br />

Club Alpino Italiano “<strong>Sezione</strong> <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong>”<br />

Fondata nel 1997 - Sede sociale via Savelli, 3<br />

(aperta il venerdì dalle 17 alle 18) 02013 <strong>Antrodoco</strong>, RI<br />

Presidente : Eligio Boccacci<br />

Pagina 2<br />

Gentile Socio,<br />

E<strong>di</strong>toriale<br />

CLUBALPINOIT ALIANO<br />

Siamo appena <strong>di</strong> ritorno dal prezioso raid in Lucania,<br />

quattro giorni organizzati insieme alla sezione <strong>di</strong> Ferrara<br />

(con Valeria ) ed assistiti da Massimo della <strong>Sezione</strong><br />

<strong>di</strong> Potenza; hanno partecipato numerose sezioni provenienti<br />

da tutt’Italia: Reggio Calabria, Potenza, Salerno,<br />

Avellino, Teramo, <strong>Antrodoco</strong>, Lugo, Bologna, Ferrara,<br />

Rovigo, Imola, Milano, dando vita ad una vera e propria<br />

INTERSEZIONALE!!<br />

Abbiamo conosciuto un territorio ricco <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni e<br />

bellezze naturali, senza tralasciare il fascino <strong>di</strong> Matera,<br />

patrimonio dell’Unesco. Con l’occasione ringraziamo<br />

tutti i soci e le sezioni partecipanti ed in particolar modo<br />

gli organizzatori ed accompagnatori delle escursioni,<br />

in questo numero troverete anche un simpatico contributo<br />

<strong>di</strong> alcuni partecipanti che ci raccontano … a modo<br />

loro, questa esperienza.<br />

Tornando a noi ed al nostro territorio e riprendendo le<br />

nostre consuete attività, notiamo che ormai siamo quasi<br />

in estate, rispolveriamo allora un vecchio progetto, o<br />

meglio, le nostre mtb, per rilanciare il gruppo <strong>di</strong> ciclo<br />

escursionismo: vi presentiamo pertanto un breve programma<br />

<strong>di</strong> uscite, alcune in collaborazione con altre<br />

sezioni, ed il Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> autoregolamentazione per scopi<br />

e comportamenti in montagna; invitiamo quin<strong>di</strong> tutti<br />

gli appassionati della bici a partecipare insieme a noi!!<br />

Tra le altre rubriche troviamo: la presentazione <strong>di</strong> una<br />

mostra <strong>di</strong> Lin Delija; da un viaggio in Himalaya <strong>di</strong><br />

Tania Ratini un particolare “sguardo sul Nepal” che<br />

va oltre l’aspetto alpinistico e sportivo della montagna,<br />

ma coglie anche il lato sociale, culturale ed umano <strong>di</strong><br />

un popolo che vive in con<strong>di</strong>zioni che potremmo definire<br />

<strong>di</strong>fficili, e per le nostre abitu<strong>di</strong>ni anche estreme; la<br />

prima escursione del progetto “Salaria 150°, quattro<br />

regioni senza confine” della sezione <strong>di</strong> Ascoli Piceno;<br />

antiche ricette … rispolverate dal nostro gruppo seniores,<br />

e così via fino all’invito <strong>di</strong> Janus ed al sudoku.<br />

Vi auguro una buona lettura e soprattutto una …<br />

buona montagna a tutti!!<br />

Il presidente<br />

Eligio BOCCACCI<br />

Foto in copertina: Foto <strong>di</strong> gruppo<br />

durante l’escursione alle Dolomiti<br />

Lucane, con 10 sezioni<br />

<strong>di</strong>sposte da sud a nord provenienti<br />

da tutta Italia.<br />

Foto Biagio BENEDETTO<br />

<strong>Sezione</strong> <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> Potenza


Primo Piano<br />

ARTE, in mostra le opere <strong>di</strong> Lin Delija<br />

Partono le opere <strong>di</strong> Lin Delija, dopo la chiusura della<br />

mostra Dall'arte sacra alla pittura psicologica <strong>di</strong> Lin Delija:<br />

un saluto prima del cammino verso la propria patria<br />

È terminata il 9 Aprile scorso la mostra: “Dall'arte<br />

sacra alla pittura psicologica <strong>di</strong> Lin Delija: un saluto<br />

prima del cammino verso la propria patria”, tenutasi<br />

presso la sede dell'Associazione Culturale Lin Delija.<br />

L'esposizione, che inizialmente doveva rimanere aperta<br />

dal 17/03 al 31/03, è stata prorogata fino al<br />

09/04 per il grande successo riscontrato. La mostra,<br />

come spiega la brochure che l'ha accompagnata, è<br />

stato un saluto ad alcune delle opere che partiranno<br />

per un costituendo Museo in Albania, a Scutari. È<br />

stata svolta, infatti, dall'Associazione Culturale Lin<br />

Delija un'operazione <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong> donazioni – da<br />

parte <strong>di</strong> privati collezionisti, da tutta Italia – <strong>di</strong> oltre<br />

cento opere che partiranno per l'Albania. L'Associazione<br />

ha cercato, in questo modo, <strong>di</strong> scovare lavori<br />

che coprissero gran parte della vita artistica <strong>di</strong> Lin<br />

Delija, così da poter costituire una sorta <strong>di</strong><br />

“catalogo”, nel quale il futuro fruitore <strong>di</strong> queste potrà<br />

intravedere la complessità dell'evoluzione del genio<br />

pittorico; infatti, la raccolta parte dalle opere del periodo<br />

accademico, nel quale il Maestro si trovava a Roma<br />

e stu<strong>di</strong>ava all'Accademia <strong>di</strong> via <strong>di</strong> Ripetta (con i<br />

Maestri Mafai e Bartoli), per passare ai primi sviluppi<br />

della propria-arte, nei quali si coglie una maturazione<br />

che porta l'autore ad avere una sempre più forte sicurezza<br />

stilistica (immaginiamo le grasse e lunghe pennellate<br />

<strong>di</strong> colori che, senza un'apparente conseguenza<br />

razionale, portano, invece, ad esempio a formare i<br />

lineamenti <strong>di</strong> un corpo o <strong>di</strong> un paesaggio), fino ad<br />

arrivare al culmine della produzione artistica, che in<br />

Lin Delija – come in tutti i gran<strong>di</strong> Artisti – è corrisposto<br />

con quello della sua vita. In questo percorso è,<br />

inoltre, possibile notare gli stili che hanno interessato<br />

la creazione artistica del maestro, partendo dall'Arte<br />

Sacra, per poi arrivare a quella che, noi dell'Associazione<br />

Culturale (forniti <strong>di</strong> fonti storiche che ce lo hanno<br />

concesso), abbiamo deciso <strong>di</strong> intitolare “pittura<br />

psicologica”; questa è caratterizzata essenzialmente<br />

dall'essere una “ritrattistica che oltrepassa la ritrattistica”,<br />

portando con sé gli strumenti dell'indagine psicologica<br />

che non mira a cogliere la banalità del superfluo<br />

apparire ma, servendosi dell'apparire stesso, esprime<br />

il celato stato d'animo, l'emozione nascosta,<br />

insomma, brevemente, il reale <strong>di</strong>etro i phainomena. Il<br />

lavoro <strong>di</strong> raccolta ha mirato, inoltre, a far comprendere<br />

ai visitatori l'aspetto e la relazione “ossessivocompulsiva”<br />

<strong>di</strong> Lin Delija con l'arte. Il Maestro, infatti,<br />

era solito non riuscire a non “creare”, tant'è che i<br />

frutti del suo lavoro sono ritrovabili e riscontrabili<br />

anche in piccoli biglietti del treno, tovaglioli dei bar,<br />

etc. Un grande lavoro dunque quello <strong>di</strong> Lin Delija,<br />

Pagina 3<br />

A nno 6 , N u me r o 36<br />

Paolo Calandruccio<br />

Segretario Associazione Culturale Lin Dlija<br />

potremmo <strong>di</strong>re infinito, fino al termine dei Suoi giorni. Così,<br />

allo stesso modo, grande è stato il successo della mostra che<br />

ha ospitato anche importanti personalità del “mondo” socioculturale<br />

e politico del reatino e non solo, come l'onorevole<br />

Antonio Cicchetti, il presidente ed il segretario dell'Associazione<br />

ILIRIA (rispettivamente Lazar Luchi e Arber Behari), il<br />

Car<strong>di</strong>ologo <strong>Giu</strong>seppe Caprarola, il professor Ardrian Ndreca,<br />

alcuni “Mentucciani” che sono tornati a trovare il maestro,<br />

etc. Un grande evento, dunque, che appunto, per il successo,<br />

come precedentemente accennato, ha “costretto” l'Associazione<br />

Culturale Lin Delija a rinviare la chiusura della mostra<br />

fino al 9 Aprile, riempiendo <strong>di</strong> gioia gli organizzatori e tutti<br />

coloro che hanno amato realmente Lin Delija e che amano la<br />

sua arte. Queste opere, in questo momento, si trovano a Scutari,<br />

città natale del Maestro; sono partite il 28 Aprile per un<br />

viaggio che sembra quasi simbolico, un ritorno alla terra d'origine<br />

del loro creatore per un grande traguardo, raggiunto<br />

dal suo genio artistico, e aspettano ora, infatti, l'apertura del<br />

Museo Lin Delija, che avverrà la prossima estate.


J a n u s<br />

… in viaggio<br />

APPROACHING HIMALAYA, Il mio sguardo sul Nepal<br />

Lun. 11-10-2011:<br />

.<br />

Ecco, sono tra quelle persone che si emozionano sempre al pensiero<br />

<strong>di</strong> tornare in questi luoghi meravigliosi, tra la gente che ancora<br />

sa offrire molta buona educazione e buon umore. Anche se fare<br />

trekking in Nepal è stata la moda degli ultimi anni, anche se non<br />

seguo le mode del momento, ho sempre sognato un trekking in<br />

questi luoghi, e ne sono stata coinvolta al pari <strong>di</strong> tanti altri. E travolta,<br />

anche, da questo sentimento che mi spinge a tornare tutte le<br />

volte che “la tasca” lo permette… Già, perché affrontare un<br />

trekking in Nepal è <strong>di</strong>ventato molto costoso, e lo è ancora <strong>di</strong> più<br />

una spe<strong>di</strong>zione alpinistica.<br />

Oltre all’ Himalaya dei prestigiosi Ottomila, delle vette, delle performance<br />

fisiche e alpinistiche, cerco un altro tipo <strong>di</strong> contatto,<br />

quello umano, quello culturale. Per me prima <strong>di</strong> tutto c’ è la gente;<br />

c’ è il loro particolare stile <strong>di</strong> vita, influenzato dalla cultura buddhista,<br />

che ha alla base ancora molti dei valori <strong>di</strong>menticati dall’ Occidente<br />

che è un po’ troppo concentrato sulla sfrenata corsa allo sviluppo.<br />

Il Nepal è ancora un Paese molto povero, ma la vita delle<br />

popolazioni è cambiata, ed è migliorata. E tutto questo grazie all’<br />

escursionismo e all’ alpinismo che si stanno <strong>di</strong>ffondendo sempre <strong>di</strong><br />

più in questo Paese che arriva a contare più <strong>di</strong> 100.000 trekkers<br />

ogni anno. Ed è un Paese che sta vivendo una sofferta fase <strong>di</strong> crescita<br />

sotto molti punti <strong>di</strong> vista: demografica, economica, e<strong>di</strong>lizia…<br />

Ma comunque una crescita. Questo per merito dei numerosi contatti<br />

avvenuti con l’ Occidente negli ultimi anni. Sono sorte molte<br />

scuole; pochi ospedali, ma sempre più gente può contare su cure<br />

sanitarie; le popolazioni d’ alta quota, come gli Sherpa, possono<br />

acquistare il cibo con i sol<strong>di</strong> ricavati dalle spe<strong>di</strong>zioni alpinistiche.<br />

Certo, rapportate a quella realtà, alcune regioni, come quelle dell’<br />

Everest e dell’ Annapurna, godono <strong>di</strong> maggior benessere, ma è un<br />

tipo <strong>di</strong> benessere che non va confuso e soprattutto confrontato<br />

con l’ opinione che abbiamo noi <strong>di</strong> ricchezza qui a casa nostra. Il<br />

Nepal è un Paese estremamente povero, tra i più poveri del mondo,<br />

con un’ aspettativa <strong>di</strong> vita che non raggiunge i sessant’ anni,<br />

con un tasso <strong>di</strong> alfabetizzazione che è fermo al 45%. E’ uno dei<br />

Paesi al mondo che spende <strong>di</strong> meno per la sanità. E tutto questo<br />

può sembrare un po’ un contrasto, perché alla fine si sta parlando<br />

<strong>di</strong> un Paese ricco <strong>di</strong> millenaria sapienza (il Buddhismo che si è poi<br />

<strong>di</strong>ffuso ed evoluto in Tibet, nasce qui in Nepal), dunque un Paese<br />

ricco <strong>di</strong> millenaria sapienza, ma che rimane legato a meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> vita<br />

rurali. Un Paese che vive <strong>di</strong> pastorizia, poca agricoltura, e adesso<br />

anche <strong>di</strong> turismo, e che deve fare fronte alle esigenze <strong>di</strong> un sempre<br />

crescente numero <strong>di</strong> persone, e non ha gli spazi, le strutture, le risorse<br />

necessarie per fronteggiare questa forte crescita demografica.<br />

Oggi il Nepal conta 26 milioni <strong>di</strong> abitanti, per la maggior parte concentrati<br />

nella valle <strong>di</strong> Kathmandu, 3 milioni solo nella capitale.<br />

Pagina 4<br />

Foto e testo <strong>di</strong> RATINI Tania<br />

La questione tibetana!!<br />

Il Tibet negli anni ’50 è stato occupato dai cinesi,<br />

oggi appartiene alla Cina a tutti gli effetti. I<br />

cinesi l’ hanno privato dell’ in<strong>di</strong>pendenza con<br />

ogni sorta <strong>di</strong> brutalità e crudeltà; hanno costretto<br />

all’ esilio il capo spirituale; alla fuga migliaia<br />

<strong>di</strong> persone; hanno <strong>di</strong>strutto la maggior parte del<br />

patrimonio storico e culturale; e sterminato centinaia<br />

<strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> Tibetani. Ancora oggi, negli<br />

altopiani del Tibet, si sta attuando questo brutale<br />

sterminio dei pochi rimasti, che sono pastori,<br />

noma<strong>di</strong>. Gente povera e tranquilla, intenta alla<br />

pastorizia. E tutto questo perché sugli altopiani<br />

tibetani, devono sorgere nuove, sofisticate, strategiche,<br />

basi militari. Tutto questo perché il sottosuolo<br />

del Tibet è ricco <strong>di</strong> petrolio, e ancor <strong>di</strong><br />

più, ricco <strong>di</strong> miniere d’ oro, argento, rame, cromo,<br />

zinco; e ancor <strong>di</strong> più, <strong>di</strong> litio. Il Tibet è il<br />

maggior produttore ed esportatore <strong>di</strong> litio al<br />

mondo…)<br />

In più negli ultimi anni si sono succeduti numerosi<br />

governi corrotti e inefficienti e che hanno<br />

ostacolato lo sviluppo del Paese. In soli 10 anni<br />

sono stati cambiati 9 tipi <strong>di</strong> governo, e si è sempre<br />

passati da una monarchia <strong>di</strong> tipo assoluto ad<br />

una concedente aperture costituzionali. Finalmente<br />

nel 2007, i nepalesi, per la prima volta<br />

dopo 10 anni, sono chiamati a votare alle urne.<br />

Si passa da millenni <strong>di</strong> monarchia ere<strong>di</strong>taria ad<br />

una repubblica. Dopo 10 anni <strong>di</strong> guerriglia armata,<br />

il partito Maoista vince le famose elezioni<br />

e sale al governo. Il tutto è stato presentato dai<br />

me<strong>di</strong>a come una svolta democratica, anche a<br />

noi, all’ Occidente:. In realtà il partito


… in viaggio<br />

maoista ha voluto il potere ad ogni costo, ed<br />

era comunque pronto ad un colpo <strong>di</strong> mano e<br />

ad imbrogli elettorali se così non fosse stato.<br />

Ad oggi il Nepal sta ancora cercando un’ identità<br />

politica, il governo fatica a trovare equilibrio<br />

e stabilità, e vive ancora in un forte caos,<br />

aggravato dal malcontento dei nepalesi stessi.<br />

Oltre a tutto questo, anche il <strong>di</strong>retto controllo<br />

della vicina Cina, esercita un peso non in<strong>di</strong>fferente.<br />

Il Tibet ha chiuso le porte ai nepalesi,<br />

Pagina 5<br />

A nno 6 , N u me r o 36<br />

costringendo gli alpinisti che arrivano dal Nepal (la maggior parte,<br />

dato che non ci sono ancora molti voli <strong>di</strong>retti per Lhasa) a pagare<br />

permessi speciali pure per i loro cuochi e portatori. Un prezzo veramente<br />

esorbitante alla fine. Molto più semplice ed economico rivolgersi<br />

<strong>di</strong>rettamente alle agenzie cinesi, o ingaggiare <strong>di</strong>rettamente personale<br />

cinese! Non significa impe<strong>di</strong>re agli alpinisti <strong>di</strong> scalare il Cho-<br />

Oyu, significa tagliare le risorse al Nepal, che oggi vive <strong>di</strong> questo.<br />

Invece posso parlare del popolo nepalese, come <strong>di</strong> un popolo veramente<br />

ospitale, rispettoso, aperto, solare, dotato <strong>di</strong> un senso dell’<br />

umorismo completamente <strong>di</strong>verso dal nostro: più accentuato, più<br />

spiccato. E poi sono gran<strong>di</strong> lavoratori, instancabili, infaticabili, dalla<br />

mattina alla sera. Abili artigiani, tutto a mano: case, arredamenti, vestiario,<br />

coperte, utensili. Dal lavoro nei campi, al lavoro in casa, all’<br />

e<strong>di</strong>lizia: le case veramente sorgono nel giro <strong>di</strong> pochi giorni. Sono<br />

svelti. Al ripassare negli stessi luoghi già a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> pochi giorni, si<br />

trovano delle belle <strong>di</strong>fferenze. E’ il caso dei lodge, che sui sentieri <strong>di</strong><br />

montagna spuntano come funghi, per accogliere i turisti! Bisogna<br />

considerare che tutto questo è fatto a mano, senza l’ aiuto <strong>di</strong> strade e<br />

<strong>di</strong> mezzi meccanici. E’ questa la straor<strong>di</strong>narietà oggi. Loro sono riusciti<br />

a riprodurre una vera e propria citta<strong>di</strong>na, dotata <strong>di</strong> tutti i comfort,<br />

in mezzo a montagne impervie, a 3.400 m. <strong>di</strong> quota, a Namche<br />

Bazaar, senza l’ utilizzo <strong>di</strong> strade e <strong>di</strong> mezzi meccanici, e veramente<br />

pochi sono stati gli aiuti avuti da aeromobili, elicotteri. Fanno tutto a<br />

mano, e trasportano tutto sulle loro spalle…<br />

Io rimango veramente male quando molto spesso e a sproposito,<br />

sento parlare <strong>di</strong> povertà e <strong>di</strong> sporcizia, da turisti troppo frettolosi e<br />

superficiali. Discorso a parte per la capitale e la sua verde valle, le<br />

regioni dell’ Everest e dell’ Annapurna sono le più ricche <strong>di</strong> una piccola<br />

nazione, dove la maggior parte del territorio è occupata dalle<br />

montagne più alte del pianeta. La gente si guadagna da vivere, sta<br />

bene, ed è felice. I bambini vanno a scuola, imparano l’ inglese…<br />

Io non ho visto tanta povertà. Ho visto una ricchezza fatta <strong>di</strong> colori,<br />

gioia, serenità, rispetto. La ricchezza <strong>di</strong> un vivere in tutta semplicità,<br />

ma con giusto decoro e <strong>di</strong>gnità. Un benestare. E’ questo il Nepal che<br />

ho visto io.<br />

Lo Stupa <strong>di</strong> Boudanath, Katmandù


J a n u s<br />

Matera e Dolomiti Lucane, voci e foto … flash!!!<br />

Ho apprezzato il trekking in Basilicata, che ha<br />

avuto per me due momenti da ricordare:<br />

Matera, una citta' bifronte.<br />

Sull'altipiano una citta' elegante, con un corso<br />

imponente e curatissimo, fiancheggiato da bellissimi<br />

palazzi, che sfocia in una memorabile piazza<br />

Vittorio Veneto. Me ne ricordo ancora i nomi. E<br />

appena sotto, nell'anfiteatro che scende fino al<br />

torrente, i Sassi. Chiusi alle visite, ma comunque<br />

facilmente percorribili, ci ricordano come vivevamo<br />

cent'anni fa: tutti, nord come sud. E, in fondo<br />

alla gravina, il torrente gonfio d'acqua che porta la<br />

vita...<br />

E, seconda cosa, un piccolo incontro con un<br />

(una?) piccola rappresentante della fauna lucana:<br />

una viperetta incontrata, e vista appena prima<br />

dell'ultimo passo fatale che l'avrebbe schiacciata,<br />

sul sentiero sotto la piazzola <strong>di</strong> partenza del<br />

"Volo dell'angelo". Bestiolina tutta raggomitolata<br />

in posizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa che, appena visto<br />

che ci eravamo fermati, ha subito tagliato la corda<br />

rifugiandosi nella boscaglia, prima che ci ricordassimo<br />

che avevamo delle macchine<br />

fotografiche da qualche parte.<br />

Saluti a tutti, e.. al prossimo trekking.<br />

<strong>di</strong> Livio PIEMONTESE (FE)<br />

Conoscere il "proprio" territorio attraverso gli<br />

occhi, le sensazioni e i commenti <strong>di</strong> coloro che<br />

accompagno in montagna è sempre un'esperienza<br />

unica e irripetibile. La ricchezza interiore e la sensibilità<br />

degli amici assieme ai quali ho trascorso<br />

tre belle giornate, mi ha permesso <strong>di</strong> percepire<br />

tante sfumature dei luoghi a me familiari ... e <strong>di</strong><br />

questo vi sono grato. Grazie <strong>di</strong> cuore a tutti.<br />

<strong>di</strong> Massimo CARRIERO(PT)<br />

Pagina 6<br />

Natura & Storia<br />

BASILICATA … Verde Brillante - Il trek “Fontana dell’Arioso”<br />

come il resto dei trek effettuati dal 28 al 1 <strong>Mag</strong>gio ha rivelato una<br />

terra verde e rigogliosa con scenari incontaminati e con bassa densità<br />

abitativa … prova delle ennesima bellezza del SUD Italia.<br />

MATERA?? … Piacevole sorpresa!!! Di sera si presenta come<br />

un presepe, le vie principali affollate <strong>di</strong> giovani che passeggiano<br />

piacevolmente … le ragazze più giovani si cimentano con tacchi 12<br />

tra le strade dello struscio … Gruppi <strong>di</strong> ragazzi affollano piccoli<br />

locali Pub/pizzerie allegramente … Città inaspettatamente viva,<br />

dove il numero <strong>di</strong> coppie giovani con bimbi al seguito fa pensare<br />

che da queste parti le coppie sono molto attive … Matera non è<br />

solo la città dei Sassi ma molto <strong>di</strong> più …. visitate Matera!!!<br />

<strong>di</strong> Gianluca CALICCHIA (AN)<br />

Il rientro da una gita o da un escursione è sempre un momento <strong>di</strong><br />

nuova energia per ciò che si è vissuto e per ciò che ci lascia dentro.<br />

...... MATERA.... Chiunque l'abbia vista in questi giorni da poco<br />

trascorsi insieme, credo ne porti dentro il ricordo, quando si arriva<br />

in questa città non si può non ammirare lo scenario fantastico che<br />

offre, le case, le vie, le piazze, tutto sembra una fusione esattamente<br />

perfetta con la natura circostante. Di notte poi ci si trova davvero<br />

<strong>di</strong>fronte ad un presepe vivente!! La si può solo ammirare e restare<br />

affascinati. Ma non solo il paesaggio colpisce l'attenzione è la vita<br />

quoti<strong>di</strong>ana che contribuisce a rendere questa città così particolare,<br />

tutto sembra muoversi alla perfezione in modo tranquillo quasi a<br />

rallentatore ........magari forse non sarà così ma questa è la sensazione<br />

che mi ha trasmesso. Bella e da scoprire ancora!! Un saluto a<br />

tutti<br />

IL DELIRIO : Il percorso detto delle “sette pietre”, è un progetto che recupera un<br />

antico sentiero conta<strong>di</strong>no da Pietrapertosa 920 metri scende fino al torrente Caperrino<br />

660m e risale a Castelmezzano 770m; Il percorso trae ispirazione dai racconti, tramandati<br />

oralmente fra le generazioni e dall’immaginario collettivo su cui si fonda il<br />

testo Vito ballava con le streghe <strong>di</strong> Mimmo Sammartino<br />

(Sellerio e<strong>di</strong>tore Palermo).<br />

Lungo il sentiero la narrazione si traduce in forme<br />

visive, sonore ed evocative e <strong>di</strong>venta una storia incisa<br />

sulla pietra. La nostra Valeria si cimenta nella prima<br />

tappa del percorso, quella appunto del ….<br />

<strong>di</strong> Eligio BOCCACCI (AN)<br />

<strong>di</strong> Na<strong>di</strong>a. SARRA


Natura & Storia<br />

Lo spirito del <strong>CAI</strong>: Cari amici del Cai <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong>, ancora<br />

una volta mi sono lasciata coinvolgere dalle vostre iniziative escursionistiche,<br />

questa volta portando con me altri soci Cai, e posso <strong>di</strong> nuovo <strong>di</strong>re<br />

banalmente <strong>di</strong> non essermi pentita. I posti bellissimi ci hanno ripagato<br />

del viaggio più o meno lungo per alcuni <strong>di</strong> noi. I bei paesaggi e gli<br />

splen<strong>di</strong><strong>di</strong> panorami, complice il bel tempo, sono rimasti impressi nei<br />

nostri occhi e nelle foto che abbiamo scattato. A parte qualche piccolo<br />

inconveniente dovuto a qualche problema <strong>di</strong> comunicazione, non possiamo<br />

lamentarci delle buona riuscita.<br />

Di tutto ciò ringrazio voi, gli amici del Cai <strong>di</strong> Ferrara e le nostre guide<br />

locali che ci hanno accompagnato durante le escursioni <strong>di</strong>vulgandoci le<br />

loro conoscenze sui luoghi. Tutti i partecipanti hanno fornito gli ingre<strong>di</strong>enti<br />

fondamentali per stare bene e <strong>di</strong>vertirsi quale la simpatia, l’allegria<br />

e il buon umore, com’è nello spirito del <strong>CAI</strong>.<br />

Ma guarda un<br />

pò ...chi c’è!!<br />

<strong>di</strong> Daniela TERTULLIANI (TE)<br />

Il giorno 28 aprile <strong>2012</strong> ci<br />

incontriamo a Mosciano<br />

con gli altri partecipanti<br />

delle Sezioni <strong>di</strong> Ferrara, e<br />

si parte tutti insieme in<br />

pullman, per la Lucania.<br />

Ecco che durante il viaggio<br />

vedo una persona (ve<strong>di</strong><br />

foto), con stupore e meraviglia<br />

ho pensato: “ è ancora tra noi !!”, vi chiederete chi?? ma avete<br />

visto che rassomiglianza con Benito Mussolini!!, ho cercato subito <strong>di</strong><br />

conoscerlo e sperando <strong>di</strong> non essere sgradevole gli ho raccontato della<br />

mia impressione, invece si è subito <strong>di</strong>mostrato simpatico e scherzoso,<br />

si chiama Primo ed abbiamo fatto subito amicizia e con<strong>di</strong>vo<br />

insieme le escursioni e tutta la vacanza!! Questo simpatico episo<strong>di</strong>o e<br />

la simpatia <strong>di</strong> … tutta la compagnia ha dato certamente un valore<br />

aggiunto ad una vacanza già <strong>di</strong> per se interessante per una Lucania<br />

ricca <strong>di</strong> bellezze storiche e naturali, un saluto <strong>di</strong> cuore a tutti i partecipanti<br />

in attesa <strong>di</strong> una prossima escursione insieme!!<br />

<strong>di</strong> Ivano FAINELLI (Falcon) (AN)<br />

Alla sagra del salame ferrarese si è registrato il tutto esaurito, soprattutto<br />

… il salame!! Un successone , ... da ripetere ogni anno!!<br />

<strong>di</strong> Daniele BATTISTI (Mela) (AN)<br />

Pagina 7<br />

A nno 6 , N u me r o 36<br />

L’invito a nozze!!<br />

"il bosco in cui magicamente il cerro e l'agrifoglio<br />

si incontrano e "vanno a nozze"; abbiamo<br />

anticipato anche noi i festeggiamenti<br />

con lauto pranzo al sacco avvolti da intensi<br />

profumi, fiori e tanto entusiasmo .... mancavano<br />

però le frittelle come da tra<strong>di</strong>zione .....!!<br />

PS: Aspettiamo tutti le frittelle!!<br />

<strong>di</strong> Iva NURRA (Lugo)<br />

4 giorni in Basilicata<br />

Non ero mai stato nel sud Italia e a 40 anni<br />

suonati la curiosità si era fatta pressante.<br />

L’occasione si è presentata, come sempre<br />

capita alle cose belle, quasi per caso leggendo<br />

una mail <strong>di</strong> un’amica del <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> Ferrara.<br />

Zac! E’ mia! Basilicata coast to coast. Vedere,<br />

guardare, conoscere, con la fiducia confortata<br />

dall’esperienza che le cose non sono<br />

mai né come le immagini né tanto meno<br />

come vengono raccontate alla tv. E così è<br />

stato anche questa volta, prima <strong>di</strong> tutto con<br />

la spettacolare Matera dalle strade pulite,peccato<br />

per la gravina lercio <strong>di</strong> fogna.<br />

Scenari veramente belli, i <strong>di</strong>ntorni come piace<br />

a me assai poco abitati. Molto, molto verde.<br />

Affascinante il racconto <strong>di</strong>onisiaco bacchiano<br />

del matrimonio tra alberi che si celebra<br />

tutti gli anni ad Accettura, eco <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ci<br />

antiche e pagane che si sono mescolate alla<br />

tra<strong>di</strong>zione cristiana. Anche la compagnia è<br />

stata veramente splen<strong>di</strong>da. Eravamo tanti e<br />

questo ha inevitabilmente permesso <strong>di</strong> familiarizzare<br />

con alcuni e non con altri. Tra i<br />

tanti che ho conosciuto cito il piccolo Elianto<br />

<strong>di</strong> 10 anni, che mi ha battuto a suon <strong>di</strong><br />

barzellette. Ringrazio sinceramente gli organizzatori<br />

e i partecipanti delle sezioni <strong>di</strong> Ferrara,<br />

<strong>Antrodoco</strong> e delle altre. Fare la loro<br />

conoscenza è stato un viaggio nel viaggio<br />

che si è perfezionato attraverso le parole, le<br />

pubblicazioni, il vino e il salame all’aglio.<br />

Di Paolo PIANA (BO)


J a n u s<br />

Salaria 150° , Quattro regioni senza confine<br />

“la montagna unisce”<br />

Premessa<br />

Per festeggiare i 150 anni del Club Alpino Italiano, <strong>di</strong>eci sezioni<br />

e sottosezioni <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria<br />

– Amatrice, <strong>Antrodoco</strong>, Ascoli Piceno, L’Aquila, Leonessa<br />

(sottosez. Rieti), Monterotondo (sottosez. Tivoli), Rieti, Roma,<br />

San Benedetto del Tronto e Spoleto – hanno definito il<br />

progetto denominato “<strong>CAI</strong> 150 Salaria - Quattro regioni senza<br />

confini” mirato alla valorizzazione della fascia appenninica<br />

intorno all’antica via Salaria e al più longevo confine <strong>di</strong><br />

stato preunitario. Il progetto, ispirato dal motto “La montagna<br />

unisce”, è <strong>di</strong> ambito interregionale, in quanto interessa i<br />

territori <strong>di</strong> quattro regioni: Marche, Lazio, Abruzzo ed Umbria;<br />

ed è a valenza multi<strong>di</strong>sciplinare, in quanto coinvolge le<br />

<strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline rappresentate dalla CCE; è basato su azioni<br />

propedeutiche già iniziate nel 2011 per il 150° Unità<br />

d’Italia; è sviluppato con cadenza biennale (<strong>2012</strong>-2013) sulla<br />

base del seguente programma: Anno <strong>2012</strong>: Programma<br />

<strong>di</strong> escursioni congiunte nei luoghi caratteristici del territorio:<br />

ogni <strong>Sezione</strong> organizza un’escursione che si snoda su percorsi<br />

paralleli e trasversali alla via Salaria. Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un sistema<br />

completo <strong>di</strong> itinerari in linea che collegano con continuità<br />

le città se<strong>di</strong> delle Sezioni <strong>CAI</strong>. Anno 2013: Programma<br />

<strong>di</strong> escursioni congiunte lungo gli itinerari in linea: ogni <strong>Sezione</strong><br />

organizza un escursione lungo gli itinerari in linea in<strong>di</strong>viduati;<br />

organizzazione <strong>di</strong> un convegno sui risultati del programma,<br />

con presentazione <strong>di</strong> una guida che raccolga gli<br />

esiti del progetto congiunto.<br />

Altre attività congiunte: Programma annuale unico delle<br />

attività proposte dalle Sezioni nell’ambito del territorio in<strong>di</strong>viduato,<br />

con evidenziazione delle iniziative più caratteristiche;<br />

realizzazione <strong>di</strong> un video e <strong>di</strong> una mostra itinerante<br />

Cenni Storici<br />

La “via del Sale” transappenninica ha unito per millenni i<br />

due mari Tirreno e Adriatico alle montagne abitate da popolazioni<br />

dalle comuni origini sabine. Il confine <strong>di</strong> stato tra<br />

Regno delle Due Sicilie e Stato Pontificio è stato teatro della<br />

prima battaglia del Risorgimento (Gole <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong>, 7 marzo<br />

1821) e della proclamazione dell’Unità d’Italia (caduta <strong>di</strong><br />

Civitella del Tronto, 17 marzo 1861). L’azione del <strong>CAI</strong> si è<br />

manifestata precocemente attraverso la costituzione <strong>di</strong> sezioni<br />

storiche (Roma 1873, L’Aquila 1874, Ascoli Piceno<br />

1883 e Spoleto 1884), con molti fondatori protagonisti dei<br />

moti risorgimentali.<br />

Negli ultimi decenni le sezioni <strong>CAI</strong> partecipanti hanno sviluppato<br />

una forte azione a favore della protezione<br />

dell’ambiente montano, creando anche i presupposti per la<br />

costituzione <strong>di</strong> due parchi nazionali (Gran Sasso-Laga e<br />

Monti Sibillini).<br />

Pagina 8<br />

Escursionismo<br />

Foto e testo <strong>di</strong> Franco LAGANA’,<br />

presidente <strong>Sezione</strong> <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> ASCOLI PICENO<br />

Acquasanta Terme<br />

Il luogo, il suo stesso nome, è legato alle copiose e<br />

calde acque termali, utilizzate fin dall'epoca romana<br />

quando si chiamava Vicus ad Aquas: Secondo Tito<br />

Livio, nel 50 a.C. il console Lucio Munazio Planco<br />

guarì con le acque <strong>di</strong> Acquasanta dopo aver inutilmente<br />

provato cure analoghe in Toscana; nel me<strong>di</strong>oevo,<br />

secondo lo storico ascolano Francesco Antonio<br />

Marcucci, anche Carlo <strong>Mag</strong>no visitò le terme<br />

nell'800 d. C. durante il suo viaggio verso Roma per<br />

l'incoronazione al Sacro Romano Impero. Ruderi<br />

delle terme romane si ritrovano nella frazione Santa<br />

Maria, (una cisterna e resti delle piscine), mentre le<br />

attuali hanno sede ad Acquasanta, realizzate nel<br />

1780 su progetto dell’architetto ascolano Lazzaro<br />

Giosaffatti, al quale si è affiancato un più recente<br />

stabilimento termale.<br />

Altro elemento caratteristico del territorio, sempre<br />

conseguenza delle acque sulfuree, sono le cave <strong>di</strong><br />

produzione del caratteristico travertino, pietra con<br />

la quale è stata costruita interamente la città <strong>di</strong> Ascoli<br />

e la stessa Acquasanta. La vicinanza del confine<br />

tra Stato Pontificio e Regno delle due Sicilie ha<br />

fatto si che nel corso dei secoli il territorio acquasantano<br />

sia stato teatro <strong>di</strong> episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>tismo. Il<br />

brigantaggio riprese vigore con l'annessione al Regno<br />

d'Italia: si <strong>di</strong>stinse in particolare Giovanni Piccioni,<br />

ex priore <strong>di</strong> Montecalvo, che tenne testa ai<br />

Piemontesi del Generale Pinelli per un paio <strong>di</strong> anni.<br />

E’ anche da citare il ponte romano sul torrente Garrafo,<br />

sul quale insiste il ponte superiore realizzato a<br />

metà ‘880 dall’ing. Gabrielli.


<strong>CAI</strong><br />

ES C URS IO NI S MO<br />

Escursionismo<br />

Descrizione itinerario<br />

La <strong>Sezione</strong> <strong>di</strong> Ascoli Piceno ha organizzato la prima escursione<br />

ad Acquasanta Terme del Progetto Salaria 150, del <strong>2012</strong>.<br />

L’escursione proposta è un doppio itinerario che si svolge in<br />

un’area contigua ai due Parchi nazionali dei monti Sibillini e del<br />

Gran Sasso Laga: l’Itinerario I è una traversata dal centro <strong>di</strong><br />

Acquasanta a Cocoscia e arrivo a Tallacano, l’Itinerario II è un<br />

più tranquillo anello da Tallacano a Cocoscia, con ritorno per<br />

Tallacano sullo stesso percorso del precedente. Elementi comuni<br />

sono: Tallacano, base <strong>di</strong> arrivo che consentirà la visita <strong>di</strong><br />

un particolarissimo borgo appenninico, il piccolo abitato <strong>di</strong> Cocoscia<br />

in parte restaurato per <strong>di</strong>ventare un centro turistico<br />

(ancora da aprire), l’attraversamento <strong>di</strong> un castagneto secolare,<br />

l’affaccio panoramico sulla valle del Tronto dove passa<br />

l’antica via Salaria e il caratteristico Sasso Spaccato.<br />

Itinerario I<br />

da Acquasanta a Cocoscia<br />

Da Acquasanta Terme (392 m) si fa un breve tratto <strong>di</strong> Salaria<br />

fino al bivio per S. Vito, si passa per il ponte sul Tronto e<br />

si segue la strada in salita che va al paese, da dove parte il<br />

sentiero n. 402 che sale al piccolo borgo abbandonato <strong>di</strong> Vallesaggia<br />

(600 m) e poi ancora fino a Cocoscia (696 m). Da<br />

qui si segue l'itinerario n. 417 fino a risalire, a sinistra, un largo<br />

sentiero che si addentra nel bosco. Il sentiero, molto evidente<br />

anche se a volte confuso nella vegetazione, inizia ad<br />

aggirare un rilievo della cresta (Capo Castello) facendosi più<br />

esile e superando tratti <strong>di</strong> arenaria affiorante in zone ripide. Si<br />

giunge infine ad un'ampia radura con esemplari giganteschi <strong>di</strong><br />

castagno e ci si <strong>di</strong>rige verso la cresta, seguendo una larga<br />

traccia che si porta poi sulla destra a risalire il ripido pen<strong>di</strong>o.<br />

Quando la pista torna in piano la si lascia per salire, a sinistra,<br />

verso la cresta sulla quale si in<strong>di</strong>vidua un piccolo sentiero che<br />

la risale fra i lecci che ostruiscono il lato sinistro. Tra splen<strong>di</strong>de<br />

viste sulla sottostante valle del Tronto, si aggira a destra<br />

l’ultimo saltino, si torna a sinistra fra i lecci sbucando infine su<br />

Pizzo dell'Arco (1011 m) dal quale si gode un panorama<br />

mozzafiato sulla valle del Tronto e sull'antistante catena della<br />

Laga.<br />

ATTENZIONE A NON SPORGERSI!<br />

Si ripercorre il breve tratto finale, poi si continua sullo cresta<br />

Nord Est <strong>di</strong> Pizzo dell'Arco tra arbusti <strong>di</strong> leccio e ginepro; da<br />

questo punto si mantiene il filo <strong>di</strong> cresta che, in corrispondenza<br />

<strong>di</strong> banchi <strong>di</strong> arenaria, offre vertiginosi affacci sul sottostante<br />

Fosso <strong>di</strong> Novele. Si prosegue sulla cresta ampia e boscosa fino<br />

a raggiungere una pista che sale dal basso (a destra, bivio con<br />

itinerario n. 416).<br />

Dal bivio, si segue lo sterrato a sinistra che in lieve salita e<br />

dopo un netto tornante, torna pianeggiante lasciandosi a destra<br />

il Monte Vicito. Poco oltre, dove il bosco si fa più rado, si<br />

incrocia il sentiero n. 419 (1069 m) e si prende a destra per<br />

Pagina 9<br />

A nno 6 , N u me r o 36<br />

abbassarsi sul filo della cresta che consente <strong>di</strong><br />

scendere rapidamente al piano sottostante, dove<br />

si incrocia una pista (801 m). Prendendo uno<br />

sterrata a sinistra, dopo pochi minuti si arriva a<br />

Sasso Spaccato (800 m), dagli abitanti chiamato<br />

anche la Tassinara, ovvero un “canyon” naturale<br />

formato da due alte e lisce pareti <strong>di</strong> arenaria,<br />

con incise in alcuni punti scritte obituarie, in<strong>di</strong>canti<br />

probabilmente i nomi <strong>di</strong> morti <strong>di</strong> colera seppelliti<br />

nell’Ottocento fuori dal Paese. Da Sasso<br />

Spaccato si torna in<strong>di</strong>etro e dopo qualche minuto,<br />

verso destra, superato il pianoro, si giunge<br />

alla chiesa <strong>di</strong> San Pietro (764 m). Si lascia la<br />

pista e si prende il sentiero che inizia a destra<br />

della fonte, davanti alla chiesa, e che scende il<br />

versante fino ad incrociare la strada bianca che<br />

collega Poggio Rocchetta a Tallacano (660 m).<br />

Itinerario II<br />

E’ l’itinerario n. 17 della Guida del Monte Ceresa<br />

denominato “Il sentiero dei Castagni”. Si parte<br />

Tallacano (660 m) e si scende per la strada asfaltata<br />

fino ad arrivare al cimitero in corrispondenza<br />

del quale si imbocca, sulla destra, il sentiero n.<br />

402, una larga mulattiera che attraversa il castagneto<br />

e ci porta a Cocoscia (660 m). Da qui,<br />

l’escursione prosegue seguendo le in<strong>di</strong>cazioni<br />

dell’Itinerario I.


J a n u s<br />

Mountain - bike, le attività … per il <strong>2012</strong>.<br />

Programma della <strong>Sezione</strong> <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong>:<br />

DATA ESCURSIONE ACCOMPAGNATORI CARATTERISTICHE<br />

dom.13 maggio Giornata Naz.le della bicicletta<br />

in collaborazione con<br />

la Comm.ne Alpinismo Gio-<br />

sab.9 e dom.<br />

10 giugno<br />

Marinelli Roberto<br />

Via Marmorale, 73<br />

(Salaria)<br />

<strong>Antrodoco</strong><br />

Tel.Fax: 0746.578079<br />

E-mail: marinro@alice.it<br />

Salaria <strong>2012</strong>: San Benedetto<br />

del Tronto (AP) - Umito <strong>di</strong><br />

Acquasanta Terme (AP) -<br />

Amatrice (RI)<br />

“Roberticola”<br />

“Roberticola”<br />

“Roberticola”<br />

“Roberticola”<br />

“Roberticola”<br />

“Roberticola”<br />

“Roberticola”<br />

“Roberticola”<br />

“Roberticola”<br />

“Roberticola”<br />

“Roberticola”<br />

“Roberticola”<br />

Tabaccheria<br />

Tabaccheria<br />

Tabaccheria<br />

Tabaccheria<br />

Tabaccheria<br />

Tabaccheria Tabaccheria<br />

Tabaccheria<br />

Tabaccheria<br />

Tabaccheria<br />

Tabaccheria<br />

Tabaccheria ------------ E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola<br />

Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto ------------Cartoleria<br />

Cartoleria<br />

Cartoleria<br />

Cartoleria<br />

Cartoleria<br />

Cartoleria<br />

Cartoleria<br />

Cartoleria<br />

Cartoleria<br />

Cartoleria<br />

Cartoleria<br />

Cartoleria<br />

TORCE TORCE<br />

TORCE<br />

COLTELLI COLTELLI COLTELLI SPORTIVI<br />

SPORTIVI<br />

ARTICOLIO ARTICOLIO PER PER LA LA LA PESCA<br />

PESCA<br />

Pagina 10<br />

Cicloescursionismo<br />

E. Olivieri Con i ragazzi nella area <strong>di</strong> Colle San Marco (AP)<br />

E. Alessandrini TC - MC (Capacità tecnica Turistica-Me<strong>di</strong>a).<br />

R. Peroli A cura delle sezioni <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> Ascoli Piceno e San<br />

Benedetto del Tronto.<br />

F. Zuppini TC - MC (Capacità tecnica Turistica- Me<strong>di</strong>a)<br />

dom.1 luglio Raduno Regionale Marche F. Carloni A cura della sezione <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> Potenza Picena.<br />

A. Buonamici MC - MC (Capacità tecnica Me<strong>di</strong>a).<br />

dom.15 luglio Sella <strong>di</strong> Corno - Piani <strong>di</strong> Rascino<br />

(AQ).<br />

R. Peroli A cura della sezione <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> L'Aquila.<br />

G. Camillini MC - MC (Capacità tecnica Me<strong>di</strong>a).<br />

09-ago Peschio del Principe Boccacci - Marinelli MC - MC (Capacità tecnica Me<strong>di</strong>a).<br />

serale<br />

13-ago Cittareale - Santacroce Boccacci -Marinelli TC - TC Facile<br />

Cantine aperte in serata<br />

15-ago <strong>Antrodoco</strong> - Cinno ferragosto con il <strong>CAI</strong><br />

sab.1 settembre Salaria <strong>2012</strong> Posta - Leonessa F. Laganà A cura delle sezioni <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> Leonessa e Spoleto.<br />

- Spoleto(AR). R. Valentini MC - MC (Capacità tecnica Me<strong>di</strong>a).<br />

sab.15 e dom.16 Salaria <strong>2012</strong> Amatrice - Bor- A. Federici A cura della sezione <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> Amatrice (RI)<br />

settembre bona - <strong>Antrodoco</strong> C. Bachetti MC - MC (Capacità tecnica Me<strong>di</strong>a).<br />

ven.19,sab.20 e dom.<br />

21 ottobre<br />

Raduno Nazionale<br />

MTB<strong>CAI</strong>(Roma)<br />

E. Olivieri-<br />

A.Orsini- S. Stipa<br />

A cura della sezione <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> Roma.<br />

sab. 10 Novembre Alta via del Marrone <strong>Antrodoco</strong> - Caporio - <strong>Antrodoco</strong><br />

Salaria <strong>2012</strong>: D. Vallesi A cura del <strong>CAI</strong> sezione <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong> (RI)<br />

<strong>Antrodoco</strong> - Rieti e ritorno<br />

(RI).<br />

A. Pezzini MC - MC (Capacità tecnica Me<strong>di</strong>a).<br />

Per info:cicloescursionismo@caiantrodoco.it; Tel.: 333.9928617 - <strong>di</strong> Roberto MARINELLI<br />

Piazza del Popolo<br />

02013 <strong>Antrodoco</strong> (RI)


Cicloescursionismo<br />

Pagina 11<br />

A nno 6 , N u me r o 36<br />

Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> autoregolamentazione del ciclo-escursionista.<br />

Co<strong>di</strong>ce NORBA, regole IMBA, Tavole <strong>di</strong> Courmayeur<br />

Tra le finalità della Commissione, in<strong>di</strong>cate dall'Assemblea del Convegno<br />

LPV in sede <strong>di</strong> costituzione, vi è il compito <strong>di</strong> "in<strong>di</strong>viduare<br />

un metodo comportamentale corretto nell'approccio alla montagna<br />

con lo strumento mountain bike", in<strong>di</strong>cando un co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

autoregolamentazione per l'attività <strong>di</strong> cicloescursionismo, anche se<br />

nel variegato mondo della mtb sono già presenti numerosi e vali<strong>di</strong><br />

co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> autoregolamentazione <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>sciplina, come i Co<strong>di</strong>ci<br />

NORBA e IMBA, citati anche dalle "Tavole <strong>di</strong> Courmayeur". Ottemperando<br />

al mandato assembleare, questa Commissione promulga<br />

dunque il "Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> autoregolamentazione del cicloescursionista",<br />

che si aggiunge agli esistenti ed è rivolto in particolare ai Soci<br />

<strong>CAI</strong>, che svolgono attività escursionistica in mtb sia in forma associativa<br />

che in<strong>di</strong>viduale. Si invitano pertanto le Sezioni, gli AC/LPV e<br />

i tutti Soci <strong>CAI</strong> ad adottare il testo proposto e a darne la più ampia<br />

<strong>di</strong>ffusione, con l'auspicio che le norme in<strong>di</strong>viduate <strong>di</strong>ventino patrimonio<br />

comune <strong>di</strong> ogni cicloescursionista, tanto in ambito sociale<br />

quanto personale, e nella speranza che quanto in<strong>di</strong>cato sia strumento<br />

efficace nel promuovere uno stile <strong>di</strong> frequentazione della montagna<br />

rispettoso dell'ambiente e degli altri fruitori.<br />

CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE<br />

Proposto dalla Commissione LPV per il cicloescursionismo in mtb<br />

del Club Alpino Italiano Il <strong>CAI</strong> annovera la bicicletta tipo<br />

mountain bike tra gli strumenti adatti all'escursionismo. Il comportamento<br />

del cicloescursionista deve essere sempre improntato al fine<br />

<strong>di</strong>:<br />

"Non nuocere a se stessi, agli altri ed all'ambiente".<br />

Norme ambientali<br />

· I percorsi sono scelti in funzione <strong>di</strong> tracciati e/o con<strong>di</strong>zioni ambientali<br />

che consentano il passaggio della mtb senza arrecare danno<br />

al patrimonio naturalistico; evitare <strong>di</strong> uscire dal tracciato.<br />

Le tecniche <strong>di</strong> guida devono essere ecocompatibili, evitando manovre<br />

dannose quali, ad esempio, la derapata (bloccaggio della ruota<br />

posteriore).<br />

· Non fa parte della filosofia <strong>CAI</strong><br />

servirsi d'impianti <strong>di</strong> risalita o <strong>di</strong><br />

mezzi meccanici e poi usare la mtb solo<br />

come mezzo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scesa (il downhill è<br />

estraneo allo spirito del <strong>CAI</strong>).<br />

Norme tecniche<br />

· Il mezzo in uso deve essere in con<strong>di</strong>zioni<br />

meccaniche efficienti.<br />

· L'abbigliamento, l'attrezzatura e l'equipaggiamento<br />

devono essere adeguati<br />

al percorso da affrontare.<br />

· Il casco deve sempre essere indossato<br />

ed allacciato.<br />

Norme <strong>di</strong> sicurezza<br />

· La velocità <strong>di</strong> conduzione deve essere<br />

commisurata alle capacità personali,<br />

alla visibilità ed alle con<strong>di</strong>zioni del percorso,<br />

in modo da non creare pericolo<br />

per sé e per gli altri.<br />

· Occorre sempre dare la precedenza<br />

agli escursionisti a pie<strong>di</strong>, che devono<br />

essere garbatamente avvisati a <strong>di</strong>stanza<br />

del nostro arrivo, a voce o con <strong>di</strong>spositivo<br />

acustico.<br />

· La scelta dei percorsi deve tenere<br />

conto delle personali capacità fisiche,<br />

tecniche ed atletiche.<br />

Caffe Caffe Caffe del del del Corso Corso Corso <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> Marilena Marilena <strong>di</strong> <strong>di</strong> Michele Michele<br />

Michele<br />

Corso Corso Corso Roma, Roma, 13 13 - <strong>Antrodoco</strong> <strong>Antrodoco</strong> (RI) (RI)


J a n u s<br />

Pagina 12<br />

Ricette<br />

SENIORES, … alla scoperta <strong>di</strong> antichi sapori !! <strong>di</strong> Antonio CESI<br />

Il gruppo seniores del <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong><br />

oltre a rendervi partecipi con le<br />

loro escursioni alla riscoperta delle vecchie<br />

mulattiere del nostro territorio ed<br />

a conoscere nuovi siti montani con gli<br />

amici <strong>di</strong> altre sezioni Cai, va alla riscoperta<br />

anche <strong>di</strong> ricette e piatti particolari,<br />

non più in uso ai tempi <strong>di</strong> oggi.<br />

Molti <strong>di</strong> questi sono ad<strong>di</strong>rittura sconosciuti<br />

ai più giovani, e per questo è<br />

necessario adoperarsi affinchè non<br />

vengano perdute, cercando quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

mantenere e tramandare, anche con<br />

l’aiuto dell’attivissimo centro anziani<br />

<strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong> tutte le nostre conoscenze.<br />

Spesso nella nostra sede ci si riunisce<br />

anche per questo, un momento in più e<br />

<strong>di</strong>verso per stare insieme, gustando vecchie<br />

/nuove ricette, ma ora passiamo<br />

alla descrizione del vecchio piatto:<br />

“LO FRITTU”<br />

Ieri come oggi in campagna non si<br />

butta via niente. E’cosi’ che un piatto<br />

poverissimo <strong>di</strong>venta una rarità gastronomica<br />

ricercata da molti, ma non da<br />

tutti. C’è stato un tempo in cui, prima<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un piatto povero, le frattaglie<br />

avevano un posto <strong>di</strong> prim’or<strong>di</strong>ne<br />

Soluzione Sudoku n° 26<br />

3 6 1 7 8 9 4 2 5<br />

5 8 2 3 4 6 1 7 9<br />

7 4 9 5 1 2 8 3 6<br />

8 1 3 4 6 7 5 9 2<br />

2 5 7 9 3 8 6 1 4<br />

6 9 4 2 5 1 3 8 7<br />

1 7 6 8 9 5 2 4 3<br />

9 3 8 6 2 4 7 5 1<br />

4 2 5 1 7 3 9 6 8<br />

sulle tavole <strong>di</strong> molte genti.<br />

Una passione che gli Etruschi avevano per il fegato e le frattaglie è<br />

solo una delle testimonianze più antiche. In un vecchio racconto<br />

irlandese si narra con dovizie <strong>di</strong> particolari l’amore <strong>di</strong> un re per<br />

“grasso, rognoni, tenera e trippa”, rivelando che il tributo da offrire<br />

ad una dama <strong>di</strong> corte consisteva in Animelle e cuori <strong>di</strong> maiale. Nella<br />

Parigi del 600’ le interiora erano molto più apprezzate delle bistecche,<br />

e molto più costose. I Francesi le chiamavano”parties nobles”,<br />

e ogni cacciatore aveva con sé un set cerimoniale <strong>di</strong> coltelli per rimuoverle<br />

e metterle alla griglia con un piccolo rituale, per poi offrirle<br />

al potente <strong>di</strong> turno in onore del suo coraggio. E’ probabilmente<br />

per questa abitu<strong>di</strong>ne, se ancora oggi <strong>di</strong>ciamo <strong>di</strong> un uomo intrepido<br />

che ha “ fegato”.Anche gli scozzesi venerano le frattaglie e un loro<br />

piatto nazionale chiamato”haggis” fatto <strong>di</strong> interiora <strong>di</strong> pecora avvolte<br />

nel suo stomaco, viene mangiato durante una fastosa cerimonia<br />

accompagnata da cornamuse. Per tornare ai nostri tempi e alla nostra<br />

storia, il nostro piatto è semplicemente costituito da alcuni tipi<br />

<strong>di</strong> Frattaglie, cuore, fegato e polmone preferibilmente <strong>di</strong> vitello, ma<br />

secondo gusti anche <strong>di</strong> altri animali, vitellone maiale etc. il tutto tagliato<br />

a pezzetti abbastanza piccoli, per facilitarne la cottura.<br />

Ecco la ricetta <strong>di</strong> questo nostro piatto, DOSI Per 1 KG <strong>di</strong> frattaglie<br />

una cipolla, 1 cucchiaio olio <strong>di</strong> oliva, 50 gr burro, 1 cucchiaio <strong>di</strong><br />

farina, brodo vegetale, 1 bicchiere <strong>di</strong> vino bianco, prezzemolo,sale,<br />

pepe o peperoncino secondo gusti.<br />

PREPARAZIONE: Soffriggere la cipolla con olio <strong>di</strong> oliva e burro,<br />

aggiungere le frattaglie, facendole rosolare appena, aggiungere brodo<br />

vegetale, sale pepe e la farina; ultimata la cottura far sfumare completamente<br />

il vino bianco e aggiungere del prezzemolo.<br />

Molto semplice, molto gustosa, provare per credere!!


Ricette<br />

“ LI SANGUINACCI”<br />

Dopo aver gustato il tipico<br />

“FRITTU”, questi Seniores,<br />

sempre insaziabili, alla<br />

ricerca <strong>di</strong> nuove mete, e alla<br />

ricerca <strong>di</strong> nuove pietanze,<br />

rispolverano dai loro ricor<strong>di</strong><br />

un nuovo piatto:<br />

LI SANGUINACCI.<br />

Aspettate a preoccuparvi, specialmente voi giovani, non<br />

siamo vampiri, abbiate fiducia, aspettate e provate.<br />

Anche questi, sconosciuti a molti, sono golosità che vengono<br />

dal passato. Come molti dei piatti più antichi, è una<br />

ricetta nata da esigenze <strong>di</strong> carattere economico: era preparato<br />

per sfruttare al massimo le risorse alimentari provenienti<br />

dai capi <strong>di</strong> bestiame macellati per uso domestico da<br />

parte della popolazione povera.<br />

Ancora oggi si segue l’antico proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> preparazione:<br />

il sangue viene versato attraverso setacci all’interno <strong>di</strong><br />

budelli <strong>di</strong> vacca o maiale e speziato con peperoncino o<br />

pepe per insaporirlo e nascondere i sapori sgradevoli, che<br />

altrimenti emergono. Il setacciamento serve a ridurre al<br />

minimo la coagulazione e a conservarlo il più a lungo possibile<br />

prima della cottura successiva.<br />

La cottura consiste in una bollitura all’interno <strong>di</strong> grossi<br />

pentoloni <strong>di</strong> rame, solitamente su fascine, residui <strong>di</strong> legno<br />

combustibili, che dura all’incirca venti minuti. Spesso per<br />

mitigare gli odori sgradevoli, vengono inserite erbe aromatiche<br />

nell’acqua <strong>di</strong> bollitura, come ad esempio il lauro. Oggi<br />

l’uso del sangue rappresenta un problema per il possibile<br />

sviluppo <strong>di</strong> microrganismi potenzialmente patogeni, comunque<br />

dannosi, che viene ovviato dall’utilizzo <strong>di</strong> attrezzi<br />

Pagina 13<br />

A nno 6 , N u me r o 36<br />

e utensili correttamente sterilizzati oltre che<br />

dalla bollitura del sangue e dai controlli sanitari<br />

obbligatori prima della macellazione.<br />

Tornando alla cucina, possiamo <strong>di</strong>re che per<br />

gustarlo, oggi lo si può trovare solo in alcune<br />

macellerie specializzate, ed infine va cotto come<br />

le normali salciccie: in padella, al forno ed alla<br />

brace, secondo i propri gusti.<br />

FIDATEVI E BUON APPETITO.<br />

Da aggiungere che questo insaccato può essere<br />

anche stagionato come un salume normale. Nel<br />

nostro paese si usa anche cuocerlo senza budello,<br />

sfuso, con<strong>di</strong>to con bucce <strong>di</strong> arancia, aglio ed<br />

a volte anche nocciole e uva passa.<br />

Tonino e Remo all’opera; foto Ivano FAINELLI


CLUBALPINOIT ALIANO<br />

Giovedì 9 agosto <strong>2012</strong> — Peschio del Principe 1267m<br />

Il Peschio del Principe é uno<br />

sperone roccioso la cui sommità<br />

raggiunge i 1267 m slm sul<br />

versante sud del Terminillo e si<br />

affaccia verso la valle del velino.<br />

Il suo vero nome, come riportato<br />

sulle mappe é "Vena Rocca"<br />

ma é più conosciuto come, "U<br />

Peschio du Principe", (in <strong>di</strong>aletto<br />

locale), per via <strong>di</strong> una costruzione<br />

<strong>di</strong> epoca me<strong>di</strong>evale, i cui<br />

resti sono ancora visibili e appartenenti,<br />

come vuole la tra<strong>di</strong>zione,<br />

alla residenza <strong>di</strong> un principe<br />

<strong>di</strong> quell' epoca. Non era un<br />

caso il luogo scelto per il sito <strong>di</strong><br />

quella costruzione, essa infatti,<br />

era altamente strategica e garantiva<br />

soprattutto il controllo dell'<br />

importante via <strong>di</strong> comunicazione<br />

sottostante. Nel tempo sono<br />

nate <strong>di</strong>verse leggende sul sito e<br />

ad<strong>di</strong>rittura alcune parlano <strong>di</strong><br />

tesori favolosi che si troverebbero<br />

nascosti in quel posto.<br />

Tutti gli anni, il 25 Aprile, il<br />

gruppo Alpini <strong>di</strong> Castel Sant'<br />

Angelo effettua una escursione<br />

-pellegrinaggio e depongono dei<br />

fiori in onore dei caduti.<br />

J a n u s Attività Sezionali<br />

L’invito <strong>di</strong> Janus … da non perdere:<br />

Doppia escursione serale … sotto le stelle!! a<br />

pie<strong>di</strong> ed in mtb, con dell’ Ass. Astrofili <strong>di</strong> Rieti<br />

Pagina 14<br />

Itinerario in mtb<br />

<strong>CAI</strong><br />

ES CURSIO N ISMO<br />

Partenza sempre da Canetra , passerà per Paterno, Fonte Cinghiale e<br />

Peschio del Principe, con ritorno per lo stesso itinerario;<br />

Itinerario, a pie<strong>di</strong><br />

Canetra 442m, Pagliara 619m, San Martino 720m, Vena Rocca o<br />

Peschio del Principe 1267m, Fonte Cinghiale 1066m, Colle Croce 818m,<br />

Castel sant’Angelo 581m, canetra 442m.<br />

Programma escursione - tempo 5ore - <strong>di</strong>fficoltà E<br />

ore 16,30 Ritrovo e Partenza c/o Piazzale Municipio <strong>di</strong> Castel<br />

Sant’Angelo (Canetra) - escursione a pie<strong>di</strong> ed in mtb -<br />

ore 19,30 Arrivo al Peschio del principe ( Vena Rocca 1267m)<br />

ore 20,15 Arrivo a “Funnu Lagu”(fondo lago) e ristoro con<br />

“salsiccia e panzanella”; ea seguire Osservazione stelle cadenti in<br />

collaborazione con l’Associazione Astrofili <strong>di</strong> Rieti;<br />

ore 22,00 Partenza per il ritorno ed arrivo a Canetra alle 23,30 circa;<br />

Equipaggiamento<br />

Scarpe da trekking, giacca a vento, occhiali, cappello, una sufficiente<br />

quantità <strong>di</strong> acqua ed una adeguata preparazione atletica, lampada<br />

frontale, e per la mtb obbligatorio il casco;<br />

Info-Prenotazioni<br />

Prenotazioni da effettuarsi TASSATIVAMENTE entro le ore 20 <strong>di</strong><br />

martedì 7/08/<strong>2012</strong>, telefonicamente, ai Responsabili <strong>di</strong> Escursione. I<br />

soci dovranno essere in regola con<br />

l’iscrizione dell’anno in corso, mentre per i<br />

non soci è obbligatoria la copertura assicurativa<br />

del costo <strong>di</strong> € 8,00.<br />

Responsabili Escursione<br />

ASE INGRISANO Leonardo (Dino)<br />

Tel.: 339/6910780<br />

N.B.:, Per motivi organizzativi e/o metereologici<br />

il programma della presente escursione<br />

potrebbe subire variazioni a <strong>di</strong>screzione dei<br />

responsabili.


CLUBALPINOIT ALIANO<br />

Sab.19-<strong>Mag</strong> Sotto Grupo dell'ALTO ATERNO- da Borbona:la Mozza,<br />

Sab.2/dom3<br />

<strong>Giu</strong><br />

M.Giano, Rapelle, <strong>Antrodoco</strong><br />

Monti della Laga - M.GORZANO e M. <strong>di</strong> MEZZO con<br />

Sez.BENEVENTO<br />

Giov.7 <strong>Giu</strong> Raduno Seniores Interregionale, Monte Terminillo<br />

<strong>CAI</strong> LAZIO - UMBRIA - ABRUZZO SENORES<br />

Dom,10 <strong>Giu</strong> Salaria 150° - QUATTRO REGIONI SENZA CONFINE<br />

Cascina - Antrodco<br />

Giov. 21 <strong>Giu</strong> Monte Vettore da Forca <strong>di</strong> Presta SENORES Disl - 850m<br />

ore 6.00<br />

Sab.23/dom<br />

24 <strong>Giu</strong><br />

Eremi della MAJELLA - Valle dell'ORFENTO ed eremo SAN<br />

GIOVANNI<br />

Tr. Trek. EE INGRISANO<br />

L.-MARINELLI<br />

con AMATRICE E CIANCA L. -<br />

RATINI T.<br />

OTTO LAZIO E FAINELLI I.<br />

<strong>CAI</strong> L’AQUILA E LATTANZIO N.<br />

con SALERNO<br />

e PALESTRINA<br />

E TEOFILI M.<br />

BLASETTI V.<br />

E BOCCACCI E.-<br />

CIANCA L.<br />

Dom.1-Lug Monti della Laga - Gole del GARRAFFO da Aquasanta T. con SARNANO E BOCCACCI E-<br />

MARINELLI R.<br />

Gio.5 Lugl Anello <strong>Antrodoco</strong> - Micigliano, "via della moletta" SENORES Disl. - 500m<br />

ore 5.00<br />

Dom. 8 Lug Salaria 150° - QUATTRO REGIONI SENZA CONFINE<br />

Monterotondo - Montesacro -<br />

<strong>CAI</strong> SottoSez.<br />

Monterotondo<br />

Dom.15-Lug Monte Terminillo: ANELLO delle TRE VETTE da Campoforogna con VITER-<br />

BO??<br />

E FAINELLI I.<br />

CESI A.<br />

E LATTANZIO N.<br />

EE BAILO C. -<br />

CIPRIANI G.<br />

Dom.22-Lug Monte VELINO CON LA Sez. <strong>di</strong> NAPOLI con RASCINO InterSezionale EE RATINI T. -<br />

CARDONE A.<br />

A.N.A.<br />

Attività Sezionali<br />

<strong>Sezione</strong> <strong>di</strong> Roma<br />

Gruppo Alpini <strong>Antrodoco</strong><br />

Sede in, <strong>Antrodoco</strong>(RI)<br />

via del ponte, 8.<br />

Capo Gruppo : Antonio Santopinto<br />

tel 347/8211920<br />

Pagina 15<br />

A nno 6 , N u me r o 36<br />

Programma Escursionismo <strong>2012</strong> ES CURS IO NIS MO<br />

In via del tutto promozionale per le prime due escursioni sono ammessi (solo con <strong>di</strong>fficoltà<br />

T ed E) alla partecipazione anche NON SOCI ; con versamento della Quota<br />

Assicurativa obbligatoria <strong>di</strong> 8 euro. Iscrizioni 36 ore prima dell’inizio escursione.<br />

Sudoku n° 26<br />

3 9 4<br />

8 4 7<br />

9 1 8 6<br />

4 2<br />

5 7 3 6 1<br />

6 1<br />

1 6 9 2<br />

3 2 5<br />

5 1 8<br />

<strong>CAI</strong><br />

ES C URS IO NIS MO<br />

<strong>CAI</strong>


Z|É|xÄÄxÜ|t ZÜtáá| @ TÇàÜÉwÉvÉ ;e|

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