Tecniche a spettro espanso - Tlc.dibet.univpm.it
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Tecniche a spettro espanso Un sistema a spettro espanso è realizzato sulla base di tecniche per cui il segnale trasmesso ha un’occupazione spettrale maggiore (10 3 –10 6 ) di quella che avrebbe il convenzionale segnale modulato •FH-SS Frequency Hopping Spread Spectrum •TH-SS Time Hopping Spread Spectrum •DS-SS Direct Sequence Spread Spectrum Fondamenti teorici dello SS Teorema di Shannon 1/19
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<strong>Tecniche</strong> a <strong>spettro</strong> <strong>espanso</strong><br />
Un sistema a <strong>spettro</strong> <strong>espanso</strong> è realizzato sulla base di<br />
tecniche per cui il segnale trasmesso ha un’occupazione<br />
spettrale maggiore (10 3 –10 6 ) di quella che avrebbe il<br />
convenzionale segnale modulato<br />
•FH-SS Frequency Hopping Spread Spectrum<br />
•TH-SS Time Hopping Spread Spectrum<br />
•DS-SS Direct Sequence Spread Spectrum<br />
Fondamenti teorici dello SS<br />
Teorema di Shannon<br />
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Vantaggi dell’uso dello SS<br />
• Protezione dall’interferenza<br />
• Spettri a bassa dens<strong>it</strong>à di potenza<br />
• Sicurezza nelle comunicazioni<br />
• Alta risoluzione<br />
• Messaggi “schermo” per chi cerca di spiare<br />
• Capac<strong>it</strong>à di opporsi ad interferenze intenzionali<br />
• Incremento di capac<strong>it</strong>à ed efficienza spettrale<br />
per alcuni sistemi di comunicazione radiomobile<br />
• CDMA (Code Division Multiple Access)<br />
Guadagno di processo<br />
B e= banda occupata a RF dopo l’espansione<br />
B=banda occupata dal segnale modulato: essa è uguale a<br />
R info= b<strong>it</strong>-rate del segnale in banda base, ma solo se l’efficienza spettrale è 1(b<strong>it</strong>/s)/Hz.<br />
Sistema spread spectrum Guadagno di processo Gp<br />
Frequency hopping N= numero di frequenze di<br />
portante<br />
Time hopping TW<br />
Direct sequence Tb/Tc<br />
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DS-SS: modulazione diretta di codice<br />
Il processo di codifica<br />
• SF (Spreading Factor) lunghezza della sequenza<br />
d’espansione → Rate SF x R<br />
• Il segnale viene diffuso in una banda più ampia mentre<br />
il livello medio di potenza si è notevolmente ridotto<br />
6<br />
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DS-SS: schema a blocchi<br />
DS-SS: variabile decisionale<br />
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DS-SS: variabile decisionale<br />
DS-SS: effetto dell’interferenza<br />
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DS-SS: effetto dell’ISI<br />
DS-SS: effetto dell’ISI - cont<br />
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DS-SS: sequenze di espansione<br />
DS-SS: sincronizzazione<br />
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DS-SS: sincronizzazione - cont<br />
DS-SS: ricev<strong>it</strong>ore RAKE<br />
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FH-SS: salto di frequenza<br />
FH-SS<br />
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FH-SS: variazione della frequenza<br />
FH-SS: sincronizzazione<br />
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FH-SS: probabil<strong>it</strong>à di errore sul simbolo<br />
Classificazione dei sistemi FH-SS<br />
SFH Slow<br />
Frequency<br />
Hopping<br />
FFH Fast<br />
Frequency<br />
Hopping<br />
IFH<br />
Intermediate<br />
Frequency<br />
Hopping<br />
f H < fb<br />
(T H >Tb)<br />
f H > fb<br />
(T H
<strong>Tecniche</strong> di accesso dei<br />
sistemi radiomobili<br />
• Accesso a divisione di frequenza (FDMA)<br />
• Accesso a divisione di tempo (TDMA)<br />
• Accesso a divisione di codice (CDMA)<br />
Concetti base dell’accesso<br />
CDMA<br />
23<br />
24<br />
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Multiuser DS-SS / CDMA<br />
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14/19
CDMA - Downlink<br />
CDMA - Downlink<br />
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CDMA - Downlink<br />
Valutazione approssimata delle prestazioni<br />
CDMA - Downlink<br />
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CDMA – Downlink - Multipath<br />
CDMA - Uplink<br />
17/19
CDMA - Uplink<br />
CDMA - Uplink<br />
18/19
CDMA - Uplink<br />
CDMA - Uplink<br />
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Codici OVSF<br />
• Albero per la sintesi di codici OVSF<br />
• I codici con lo stesso SF sono ortogonali per ogni traslazione<br />
Codici di Gold<br />
• I codici di Gold nascono dalla combinazione di due m-sequenze; si<br />
definiscono tali le sequenze binarie più lunghe che possono essere<br />
ottenute da un registro a scorrimento (LFSR) di m elementi<br />
• Con un LFSR a m stadi si possono ottenere m-sequenze di periodo<br />
n=2 m -1<br />
• Indicate due sequenze prefer<strong>it</strong>e come a=[a 1,a 2,…] e b=[b 1,b 2,…],<br />
possiamo costruire altre sequenze, sempre di lunghezza n, operando<br />
la somma modulo-2 di a con le n traslazioni cicliche di b o vice versa<br />
• In questo modo si ottengono n nuove sequenze di periodo n, le quali<br />
sommate ad a e b, danno un totale di n + 2 sequenze, che formano il<br />
set di sequenze di Gold di lunghezza n<br />
39<br />
40<br />
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Codici di Gold<br />
Codici di Gold<br />
• Le funzioni di AutoCorrelazione e MutuaCorrelazione<br />
assumono solo tre valori:<br />
• dove<br />
{N,-t(m), t(m)-2}<br />
{-1,-t(m), t(m)-2}<br />
41<br />
42<br />
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Codici Caotici<br />
• Un sistema non lineare è detto caotico quando presenta<br />
un’evoluzione temporale fortemente sensibile alle condizioni<br />
iniziali; questa caratteristica ne rende impredicibile la<br />
dinamica, la quale però rimane regolata da leggi ben precise e<br />
non dal caso<br />
• I segnali caotici che prendiamo in esame sono ottenuti<br />
utilizzando il sistema di equazioni differenziali di Lorenz:<br />
Codici Caotici<br />
• Sistema di Lorenz discretizzato:<br />
• con passo di discretizzazione h=0,01<br />
43<br />
44<br />
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• Evoluzione dello stato u<br />
Codici Caotici<br />
• I set di sequenze si ottengono generando una lunga<br />
successione dello stato u ed estraendo poi in successione le<br />
sequenze<br />
Codici Caotici<br />
• Una volta generate, le sequenze caotiche continue di Lorenz<br />
devono essere normalizzate, rappresentando infatti ogni<br />
sequenza il segnale associato al singolo b<strong>it</strong> di un utente<br />
generico, è necessario scalare ogni sequenza al fine di<br />
ottenere la stessa energia nel tempo di b<strong>it</strong><br />
• N lunghezza delle sequenze, M numeros<strong>it</strong>à del set<br />
• Si calcola l’energia E i per ciascuna delle M sequenze<br />
generate:<br />
45<br />
46<br />
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Codici Caotici<br />
• L’energia di ogni sequenza deve essere pari a Tb<strong>it</strong>, che<br />
rappresenta l’energia di un b<strong>it</strong>, per cui i singoli campioni di<br />
una sequenza vengono moltiplicati per un fattore di scala<br />
dato da:<br />
• si ottengono così evoluzioni normalizzate, allo stesso valore<br />
d’energia, date da:<br />
47<br />
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